Buongiorno, ho 40 anni, non sono sposata e non ho una relazione sentimentale. Ho, però, un'amica d
24
risposte
Buongiorno,
ho 40 anni, non sono sposata e non ho una relazione sentimentale.
Ho, però, un'amica del cuore speciale, più di una sorella.
Vivo a casa con mi papà (85 anni attualmente in buone condizioni di salute) e con mio fratello (di 55 anni che esce per lavoro al mattino alle 6.00 e rientra la sera alle 18.00) e fino all'8 giugno con la mia mamma di 80 anni.
Ora la mia mamma non c'è più da qualche settimana (precisamente dal 13.06 u.s.).
E' mancata a seguito di un'ischemia celebrale avvenuta nella notte, a casa. Nel suo lettone. Io ero accanto a lei perché si sentiva più sicura, ma non mi sono accorta di nulla fino al mattino (i medici mi hanno assicurato che non avrei potuto accorgermene).
Nonostante una malattia tumorale importante superata nel 2022 a seguito di un intervento chirurgico la mia mamma è stata abbastanza bene fino agli ultimi 10 giorni quando, a seguito di un ricovero ospedaliero per insufficienza cardiaca, non era più lei.
Infatti dopo tre giorni dalle dimissioni è mancata (mi hanno assicurato senza soffrire),
Lei, sempre autonoma e indipendente, non avrebbe voluto una vita come quella degli ultimi giorni.
E' riuscita a chiudere i cerchi con tutti noi figli in modo esemplare.
A me pochissimi giorni prima di lasciarmi mi ha detto di portare pazienza che ormai sono gli ultimi giorni (lei se lo sentiva) e quando le ho risposto che io senza lei non ce l'avrei fatta ha replicato "Ce la fai si. La vita va avanti che ti abbiamo anche fatta studiare" (sono avvocato, socia di uno studio legale. Per le generazioni dei miei genitori non era così scontato anche perché entrambi avevano famiglie di origini "semplici").
Ogni giorno mi faccio forza pensando alle parole della mia mamma.
Al bene che mi ha voluto.
Ai (tanti) bellissimi momenti trascorsi insieme....da piccola e da grande.
A quando durante la malattia insieme abbiamo cercato di rendere leggeri anche i momenti difficili, vivendo sempre ogni istante.
Cerco di vivere la mia vita come voleva lei.
Sono stata anche tre giorni in montagna con la mia cara amica.
Curo la nostra casa (con l'aiuto di una signora che già ci aiutava in precedenza) e i nostri fiori che alla mia mamma piacevano tanto.
Parlo con lei spesso.
La vado a trovare in cimitero due volte al giorno.
Ho le sue foto a casa e al lavoro.
Ma a volte tutto ciò non basta....ho dei momenti in cui mi sento tanto triste. Piango per la sua assenza ogni giorno. Mi manca più dell'aria che respiro.
Lei era la mia roccia. Era la roccia di tutta la nostra (sua) famiglia.
Ho letto molte cose sull'elaborazione del lutto e le sue fasi.
Ma mi chiedo, e chiedo a Voi esperti, esistono dei suggerimenti per superare al meglio questi momenti di sconforto?
Mi scuso del lungo messaggio e vi ringrazio dell'attenzione.
Cordiali Saluti.
Barbara
ho 40 anni, non sono sposata e non ho una relazione sentimentale.
Ho, però, un'amica del cuore speciale, più di una sorella.
Vivo a casa con mi papà (85 anni attualmente in buone condizioni di salute) e con mio fratello (di 55 anni che esce per lavoro al mattino alle 6.00 e rientra la sera alle 18.00) e fino all'8 giugno con la mia mamma di 80 anni.
Ora la mia mamma non c'è più da qualche settimana (precisamente dal 13.06 u.s.).
E' mancata a seguito di un'ischemia celebrale avvenuta nella notte, a casa. Nel suo lettone. Io ero accanto a lei perché si sentiva più sicura, ma non mi sono accorta di nulla fino al mattino (i medici mi hanno assicurato che non avrei potuto accorgermene).
Nonostante una malattia tumorale importante superata nel 2022 a seguito di un intervento chirurgico la mia mamma è stata abbastanza bene fino agli ultimi 10 giorni quando, a seguito di un ricovero ospedaliero per insufficienza cardiaca, non era più lei.
Infatti dopo tre giorni dalle dimissioni è mancata (mi hanno assicurato senza soffrire),
Lei, sempre autonoma e indipendente, non avrebbe voluto una vita come quella degli ultimi giorni.
E' riuscita a chiudere i cerchi con tutti noi figli in modo esemplare.
A me pochissimi giorni prima di lasciarmi mi ha detto di portare pazienza che ormai sono gli ultimi giorni (lei se lo sentiva) e quando le ho risposto che io senza lei non ce l'avrei fatta ha replicato "Ce la fai si. La vita va avanti che ti abbiamo anche fatta studiare" (sono avvocato, socia di uno studio legale. Per le generazioni dei miei genitori non era così scontato anche perché entrambi avevano famiglie di origini "semplici").
Ogni giorno mi faccio forza pensando alle parole della mia mamma.
Al bene che mi ha voluto.
Ai (tanti) bellissimi momenti trascorsi insieme....da piccola e da grande.
A quando durante la malattia insieme abbiamo cercato di rendere leggeri anche i momenti difficili, vivendo sempre ogni istante.
Cerco di vivere la mia vita come voleva lei.
Sono stata anche tre giorni in montagna con la mia cara amica.
Curo la nostra casa (con l'aiuto di una signora che già ci aiutava in precedenza) e i nostri fiori che alla mia mamma piacevano tanto.
Parlo con lei spesso.
La vado a trovare in cimitero due volte al giorno.
Ho le sue foto a casa e al lavoro.
Ma a volte tutto ciò non basta....ho dei momenti in cui mi sento tanto triste. Piango per la sua assenza ogni giorno. Mi manca più dell'aria che respiro.
Lei era la mia roccia. Era la roccia di tutta la nostra (sua) famiglia.
Ho letto molte cose sull'elaborazione del lutto e le sue fasi.
Ma mi chiedo, e chiedo a Voi esperti, esistono dei suggerimenti per superare al meglio questi momenti di sconforto?
Mi scuso del lungo messaggio e vi ringrazio dell'attenzione.
Cordiali Saluti.
Barbara
Cara Barbara,
Grazie per aver condiviso la tua storia e il tuo dolore. La perdita di una madre è un'esperienza profondamente dolorosa, e il tuo dolore è assolutamente comprensibile. Il lutto è un processo unico per ciascuno di noi e richiede tempo e pazienza.
Voglio innanzitutto dirti che è normale sentirsi travolti da momenti di tristezza e sconforto. Anche se stai cercando di mantenere viva la memoria di tua mamma e di onorare i suoi desideri, ci saranno giorni in cui il peso della sua assenza sarà più difficile da sopportare.
È importante accettare i tuoi sentimenti e permetterti di sentirli pienamente, senza cercare di sopprimerli. Parlare con amici e familiari può aiutarti a non sentirti sola in questo momento difficile. Non esitare a cercare il supporto di un professionista, come un terapeuta, che può offrirti uno spazio sicuro per esprimere il tuo dolore.
Cerca di mantenere una routine che includa momenti di cura per te stessa. Continuare a prenderti cura dei fiori e della casa come facevi con tua mamma può aiutarti a sentirti più vicina a lei. Le attività che ti piacciono, anche piccole, possono portare un po' di conforto.
Ricorda che il processo di lutto non ha una durata fissa. Permettiti di vivere il dolore e di prendere il tempo di cui hai bisogno. La tua mamma sarà sempre con te nei tuoi ricordi e nel modo in cui ti ha influenzato. Anche nei momenti di tristezza più profonda, cerca di trovare conforto nel pensiero che lei voleva il meglio per te e ti ha dato la forza per andare avanti.
Se hai bisogno di parlare o di ulteriori consigli, sono qui per ascoltarti. Sii gentile con te stessa durante questo periodo difficile.
Grazie per aver condiviso la tua storia e il tuo dolore. La perdita di una madre è un'esperienza profondamente dolorosa, e il tuo dolore è assolutamente comprensibile. Il lutto è un processo unico per ciascuno di noi e richiede tempo e pazienza.
Voglio innanzitutto dirti che è normale sentirsi travolti da momenti di tristezza e sconforto. Anche se stai cercando di mantenere viva la memoria di tua mamma e di onorare i suoi desideri, ci saranno giorni in cui il peso della sua assenza sarà più difficile da sopportare.
È importante accettare i tuoi sentimenti e permetterti di sentirli pienamente, senza cercare di sopprimerli. Parlare con amici e familiari può aiutarti a non sentirti sola in questo momento difficile. Non esitare a cercare il supporto di un professionista, come un terapeuta, che può offrirti uno spazio sicuro per esprimere il tuo dolore.
Cerca di mantenere una routine che includa momenti di cura per te stessa. Continuare a prenderti cura dei fiori e della casa come facevi con tua mamma può aiutarti a sentirti più vicina a lei. Le attività che ti piacciono, anche piccole, possono portare un po' di conforto.
Ricorda che il processo di lutto non ha una durata fissa. Permettiti di vivere il dolore e di prendere il tempo di cui hai bisogno. La tua mamma sarà sempre con te nei tuoi ricordi e nel modo in cui ti ha influenzato. Anche nei momenti di tristezza più profonda, cerca di trovare conforto nel pensiero che lei voleva il meglio per te e ti ha dato la forza per andare avanti.
Se hai bisogno di parlare o di ulteriori consigli, sono qui per ascoltarti. Sii gentile con te stessa durante questo periodo difficile.
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
La psicoterapia è un percorso attraverso il quale decidiamo di ri-narrare la nostra storia mettendo in luce i vincoli e le risorse.
Se è già seguita da un/una collega problematizzi la sua sofferenza in seduta. Se sente che invece sia il momento per riprovare la invito a prenotare dalla mia agenda un primo colloquio conoscitivo gratuito.
Saluti, VD
Se è già seguita da un/una collega problematizzi la sua sofferenza in seduta. Se sente che invece sia il momento per riprovare la invito a prenotare dalla mia agenda un primo colloquio conoscitivo gratuito.
Saluti, VD
Ciao Barbara,
Dalle tue parole si può leggere l’immenso amore che provavi (e che provi) per la tua mamma che ora non c’è più. Sai, il lutto ha diverse fasi che vanno dalla rabbia, alla tristezza e alla nostalgia. Ci vuole tempo prima di arrivare alla fase finale: l’accettazione. Accettare che un nostro caro possa aver terminato la propria esistenza su questa terra è un processo che richiede tempo e la giusta dose di dolore. Cerca di non negarlo ma accoglilo, fallo tuo. Non andare contro ciò che le tue emozioni ti dicono di fare. Viviti il tuo tempo di elaborazione e rispettalo. Solo così riuscirai, pian piano, ad arrivare all’ultima fase. Mantieni vivo il ricordo di tua mamma perché da oggi in poi lei vivrà in te. Ti abbraccio forte e resto a disposizione.
Dr.ssa Veronica Pacifici
Dalle tue parole si può leggere l’immenso amore che provavi (e che provi) per la tua mamma che ora non c’è più. Sai, il lutto ha diverse fasi che vanno dalla rabbia, alla tristezza e alla nostalgia. Ci vuole tempo prima di arrivare alla fase finale: l’accettazione. Accettare che un nostro caro possa aver terminato la propria esistenza su questa terra è un processo che richiede tempo e la giusta dose di dolore. Cerca di non negarlo ma accoglilo, fallo tuo. Non andare contro ciò che le tue emozioni ti dicono di fare. Viviti il tuo tempo di elaborazione e rispettalo. Solo così riuscirai, pian piano, ad arrivare all’ultima fase. Mantieni vivo il ricordo di tua mamma perché da oggi in poi lei vivrà in te. Ti abbraccio forte e resto a disposizione.
Dr.ssa Veronica Pacifici
Gentile Barbara,
La ringrazio per la condivisione. Il suo è un lutto importante che richiede il suo tempo per essere, in qualche modo, assorbito e metabolizzato… il processo del lutto è fatto di fasi ben distinte che, però, spesso non seguono una regolarità.
Sicuramente un buon percorso psicologico può aiutarla a ri-leggere ciò che sua mamma le ha lasciato e a scrivere ora la sua autobiografia… le persone che muoiono continuano a vivere in noi, siamo fatti dei nostri morti (inteso come perdite)… l’importante credo sia che la loro luce, un po’ come la luce delle stelle morte da secoli che vediamo, viva in noi.
La saluto con una poesia a me cara, rimandando a disposizione anche online:
La morte è la curva della strada,
morire è solo non essere visto.
Se ascolto, sento i tuoi passi
esistere come io esisto.
La terra è fatta di cielo.
Non ha nido la menzogna.
Mai nessuno s’è smarrito.
Tutto è verità e passaggio.
Fernando Pessoa
Cordialmente Dott.ssa Teresa Colaiacovo
La ringrazio per la condivisione. Il suo è un lutto importante che richiede il suo tempo per essere, in qualche modo, assorbito e metabolizzato… il processo del lutto è fatto di fasi ben distinte che, però, spesso non seguono una regolarità.
Sicuramente un buon percorso psicologico può aiutarla a ri-leggere ciò che sua mamma le ha lasciato e a scrivere ora la sua autobiografia… le persone che muoiono continuano a vivere in noi, siamo fatti dei nostri morti (inteso come perdite)… l’importante credo sia che la loro luce, un po’ come la luce delle stelle morte da secoli che vediamo, viva in noi.
La saluto con una poesia a me cara, rimandando a disposizione anche online:
La morte è la curva della strada,
morire è solo non essere visto.
Se ascolto, sento i tuoi passi
esistere come io esisto.
La terra è fatta di cielo.
Non ha nido la menzogna.
Mai nessuno s’è smarrito.
Tutto è verità e passaggio.
Fernando Pessoa
Cordialmente Dott.ssa Teresa Colaiacovo
Buonasera Barbara,
L elaborazione del lutto ha bisogno di tempo e pazienza, per attraversare il dolore che la separazione dagli affetti profondi porta con sé.
Ciò che mi colpisce del suo racconto è il tono nostalgico per un rapporto che, come per chiunque, non può che essere importante, ma che forse non le lascia almeno per ora, la possibilità di immaginare un nuovo inizio, altri rapporti affettivi altrettanto profondi non solo come figlia o amica/sorella. Resti in attesa e chissà che da questo momento così difficile non possano nascere nuovi desideri.
Un caro saluto
Dott.ssa Cristina Villa
L elaborazione del lutto ha bisogno di tempo e pazienza, per attraversare il dolore che la separazione dagli affetti profondi porta con sé.
Ciò che mi colpisce del suo racconto è il tono nostalgico per un rapporto che, come per chiunque, non può che essere importante, ma che forse non le lascia almeno per ora, la possibilità di immaginare un nuovo inizio, altri rapporti affettivi altrettanto profondi non solo come figlia o amica/sorella. Resti in attesa e chissà che da questo momento così difficile non possano nascere nuovi desideri.
Un caro saluto
Dott.ssa Cristina Villa
Buonasera.
Esiste anzitutto la possibilità di parlarne, e questo è molto importante.
Le fasi del lutto sono argomenti tecnici, mi consenta di dirle che sono cose da psicologi, che rischiano di risultare aride a chi sta vivendo sulla propria pelle l'assenza.
Se vuole, incontro tutti i giorni persone in lutto: possiamo provare a incontrarci con un colloquio online. Vediamo insieme se si può trovare un buon modo di parlare di quello che sta attraversando.
Esiste anzitutto la possibilità di parlarne, e questo è molto importante.
Le fasi del lutto sono argomenti tecnici, mi consenta di dirle che sono cose da psicologi, che rischiano di risultare aride a chi sta vivendo sulla propria pelle l'assenza.
Se vuole, incontro tutti i giorni persone in lutto: possiamo provare a incontrarci con un colloquio online. Vediamo insieme se si può trovare un buon modo di parlare di quello che sta attraversando.
Salve,
lei dice molte cose ed ognuno di noi le dirà qualcosa che più lo ha impressionato:
A me fa senso quando lei dice "cerco di vivere la mia vita come voleva lei...", e mi chiedo quando davvero lei come figlia sia riuscita a sentire cosa voleva per sé come persona e non in quanto figlia di sua madre.
Capisco che è una cosa difficilissima ma deve accettare di non essere la copia dei suoi genitori, noi siamo diversi (ed anche un pò uguali) da loro.
Sento anche una ricerca ad un ideale di perfezione (i fiori, le foto...) che non può permetterle di CONOSCERSI.
Quindi che dire, se non tanti auguri?
lei dice molte cose ed ognuno di noi le dirà qualcosa che più lo ha impressionato:
A me fa senso quando lei dice "cerco di vivere la mia vita come voleva lei...", e mi chiedo quando davvero lei come figlia sia riuscita a sentire cosa voleva per sé come persona e non in quanto figlia di sua madre.
Capisco che è una cosa difficilissima ma deve accettare di non essere la copia dei suoi genitori, noi siamo diversi (ed anche un pò uguali) da loro.
Sento anche una ricerca ad un ideale di perfezione (i fiori, le foto...) che non può permetterle di CONOSCERSI.
Quindi che dire, se non tanti auguri?
Buonasera, è naturale la sofferenza del lutto per la perdita di una persona molto vicina e con cui aveva un legame stretto, come la sua mamma. Da quanto scrive mi pare che non riusciate a condividere il dolore e sostenervi tra lei, suo papà e suo fratello. Ha accanto una cara amica, che le vuole bene ed è presente. Può essere utile anche il supporto di uno psicoterapeuta per continuare la sua vita coltivando il ricordo prezioso della mamma. Un caro saluto. Dr.ssa Lorena Ferrero
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno Barbara, ha descritto in maniera molto chiara il dolore e il senso di smarrimento che in questo momento sta attraversando. Ci vuole sicuramente del tempo prima di trovare un nuovo equilibrio, ma dal suo racconto mi ha colpito anche il continuo riferimento alla figura di sua mamma come assoluto punto di riferimento emotivo della sua vita, pur avendo anche altri affetti ( come la sua amica). Io credo che lei avrebbe un grande aiuto , nella rielaborazione di questo lutto, ma anche nello sviluppare un'immagine di sé stessa come persona adulta e autonoma, nella terapia EMDR che permette di elaborare efficacemente le esperienze traumatiche. Ci pensi, io sono a disposizione, un caro saluto.
Dott.ssa Silvia Giolitto
Dott.ssa Silvia Giolitto
Buongiorno, la parte difficile dell'elaborazione del lutto consiste proprio nel "lasciare andare" la persona amata, ed è proprio il contrario di quello che lei sta facendo, cercando di tenerla presente anche nell'assenza. Questa cosa può funzionare all'inizio come confortante illusione ma poi occorre lavorare sul distacco. Le consiglio di lavorare su questo aspetto in particolare.
Buongiorno,
è stata molto dettagliata nella descrizione e questo mi ha fatto percepire tutto il suo malessere. Deve darsi del tempo per elaborare il lutto. E questo cambia da persona a persona. Sicuramente elaborarlo con un professionista la aiuterebbe a trovare delle risposte ai suoi stati emotivi.
Rimango disponibile.
Dr. Grazia Chianetta
è stata molto dettagliata nella descrizione e questo mi ha fatto percepire tutto il suo malessere. Deve darsi del tempo per elaborare il lutto. E questo cambia da persona a persona. Sicuramente elaborarlo con un professionista la aiuterebbe a trovare delle risposte ai suoi stati emotivi.
Rimango disponibile.
Dr. Grazia Chianetta
Gentile Barbara, mi dispiace per la sua recente e dolorosa perdita. Dalle sue parole emergono l'amore e la profonda ammirazione nei confronti di sua madre, sentimenti talmente forti da averla portata a cercare "di vivere la mia vita come voleva lei". La mancanza e lo sconforto potranno assumere altre forme nel tempo, soprattutto se si concederà l'opportunità di elaborare la relazione con sua madre domandandosi "Cosa vuole Barbara oggi? Come può sfruttare gli insegnamenti della sua amata mamma per vivere la propria vita da donna adulta nel modo per lei più appagante?". I genitori ci offrono degli strumenti, sta a noi decidere se e come poterli utilizzare nella nostra vita adulta. Sicuramente ha le risorse necessarie per affrontare questo momento per lei difficilissimo, mi riallaccio alle parole di sua madre "Ce la fai si. La vita va avanti".. e se lo ha detto sua madre che la conosceva meglio di chiunque altro può provare a crederci.
Se in questo momento il supporto delle persone vicine non fosse sufficiente, può rivolgersi a un professionista che la sostenga nel suo lutto, e poi chissà potrebbe diventare un'occasione per conoscere nuovi aspetti di sè. Rimango a disposizione, le mando un caro saluto. Dott.ssa Chiara Puddu
Se in questo momento il supporto delle persone vicine non fosse sufficiente, può rivolgersi a un professionista che la sostenga nel suo lutto, e poi chissà potrebbe diventare un'occasione per conoscere nuovi aspetti di sè. Rimango a disposizione, le mando un caro saluto. Dott.ssa Chiara Puddu
Salve, Barbara, la perdita di una mamma a qualsiasi età è un lutto importante e doloroso. I tempi di elaborazione del lutto sono personali anche se in psicologia si parla di fasi. Non possono esserci tempi stabiliti in modo rigoroso e uguale per tutti. Penso che quando si prova un dolore forte, si debba dargli spazio, ascoltarlo e non cercare di cacciarlo o sopprimerlo. A volte questo percorso può necessitare di un supporto psicologico per sostenere i momenti di maggiore sconforto e dolore, ma è sempre Lei che lo deve stabilire. Una frase mi colpisce del Suo racconto: "Cerco di vivere la mia vita come voleva lei". Non so come avrebbe voluto Sua mamma, Lei vivesse; ma quello che mi viene da chiederle è: "Lei come vuole vivere la Sua vita; quello che voleva Sua mamma è quello che Lei vuole per se stessa?" Forse questa è una questione che sarebbe utile per Lei approfondire. Un cordiale saluto.
Buongiorno,
ha da poco perso sua madre, si dia lo spazio necessario. L'elaborazione del lutto richiede del tempo inoltre solitamente è un processo naturale. Nel caso col passare del tempo il sentimento di tristezza da cui è accompagnata non dovesse andar via chieda pure aiuto ad un professionista, che la supporti nel superare questo evento per lei così doloroso.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
ha da poco perso sua madre, si dia lo spazio necessario. L'elaborazione del lutto richiede del tempo inoltre solitamente è un processo naturale. Nel caso col passare del tempo il sentimento di tristezza da cui è accompagnata non dovesse andar via chieda pure aiuto ad un professionista, che la supporti nel superare questo evento per lei così doloroso.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 40 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Cara Barbara, il suo dolore è comprensibile e naturale. Per affrontare i momenti di sconforto, provi a:
Accettare le emozioni senza giudicarle
Praticare la mindfulness
Condividere i ricordi con i familiari
Mantenere una routine quotidiana
Dedicarsi ad attività che la appassionano
Ricordi, il processo di elaborazione richiede tempo.
Rimango a disposizione per ulteriori dettagli. Dott.ssa Francesca Gottofredi
Accettare le emozioni senza giudicarle
Praticare la mindfulness
Condividere i ricordi con i familiari
Mantenere una routine quotidiana
Dedicarsi ad attività che la appassionano
Ricordi, il processo di elaborazione richiede tempo.
Rimango a disposizione per ulteriori dettagli. Dott.ssa Francesca Gottofredi
Gentilissima,
condoglianze per la sua perdita e grazie della sua condivisione.
Il lutto è una fase molto importante della vita che tutti prima o poi devono affrontare. Effettivamente se il dolore che sente è costate e risente che la invade particolarmente, un percorso di supporto psicologico con uno specialista psicologo le sarebbe sicuramente di aiuto. Non deve per forza intraprendere una psicoterapia, a meno che il suo psicologo non intraveda qualche fattore che forse sarebbe meglio affrontare tramite terapia, ma il supporto è adeguato in questi casi. Inoltre, il supporto di amici e familiari è molto importante in questi momenti: ognuno ha il suo tempo per affrontare e superare il lutto per cui è difficile darle una tempistica ma sicuramente elemento importante per poterlo fare è il supporto familiare e delle persone care intorno a noi.
Spero di averle dato un po' più di chiarezza, per qualsiasi cosa non esiti a contattarmi. Dott.ssa Tommasini
condoglianze per la sua perdita e grazie della sua condivisione.
Il lutto è una fase molto importante della vita che tutti prima o poi devono affrontare. Effettivamente se il dolore che sente è costate e risente che la invade particolarmente, un percorso di supporto psicologico con uno specialista psicologo le sarebbe sicuramente di aiuto. Non deve per forza intraprendere una psicoterapia, a meno che il suo psicologo non intraveda qualche fattore che forse sarebbe meglio affrontare tramite terapia, ma il supporto è adeguato in questi casi. Inoltre, il supporto di amici e familiari è molto importante in questi momenti: ognuno ha il suo tempo per affrontare e superare il lutto per cui è difficile darle una tempistica ma sicuramente elemento importante per poterlo fare è il supporto familiare e delle persone care intorno a noi.
Spero di averle dato un po' più di chiarezza, per qualsiasi cosa non esiti a contattarmi. Dott.ssa Tommasini
Gentilissima ,ho letto la sua lettera con attenzione e tra le righe ho notato tanto affetto, unione familiare e sofferenza per la perdita di sua madre. Il lutto va vissuto con rispetto e pazienza , come una ferita da rimarginare. Se nonostante questo dovesse ancora sentirsi in difficolta' ,non esiti a contattare un professionista...la potrebbe aiutare sicuramente...Resto a disposizione e la saluto cordialmente...dott.ssa Adriana Gaspari
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 50 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Salve Barbara,
mi sembra di capire che lei abbia avuto una mamma meravigliosa, ma che ahimè per il corso della vita si sia dovuta separare da lei, almeno fisicamente.
Un modo per stare meglio c'è, passa per l'elaborazione del lutto e se fatto in una terapia valida le porterà le risposte che ad oggi ancora non ha trovato.
Un caro saluto
Lavinia
mi sembra di capire che lei abbia avuto una mamma meravigliosa, ma che ahimè per il corso della vita si sia dovuta separare da lei, almeno fisicamente.
Un modo per stare meglio c'è, passa per l'elaborazione del lutto e se fatto in una terapia valida le porterà le risposte che ad oggi ancora non ha trovato.
Un caro saluto
Lavinia
Prenota subito una visita online: Primo colloquio psicologico - 50 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Carissima Barbara leggo solo ora il suo tenerissimo racconto e mentre le rispondo spero sia riuscita ad elaborare il lutto della perdita almeno in parte. Affrontare questa difficile fase di vita che riguarda tutti noi anche se in dimensioni differenti, è molto complesso e doloroso. Ognuno di noi con le proprie risorse trova il modo di convivere con lo sconforto ed il dolore. Paradossalmente chi ha già affrontato un lutto importante riconosce le dinamiche interiori e sa come affrontare l'evento. Chi deve elaborare un distacco importante per la prima volta nella vita può avere difficoltà. Il supporto di uno psicologo può essere utile nei casi ci si senta sopraffatti, disperati e senza più speranza. Nel suo caso la mamma ha lasciato un vuoto incolmabile e certamente ne soffrirete tutti. Un abbraccio grande sono disponibile per necessità. Dott.ssa Anna Verrino
Cara Barbara, sono molto addolorata per la tua triste perdita. Per quanto possiamo "spiegarcela", per quanto possiamo "aspettarcelo", purtroppo non siamo mai abbastanza pronti per un simile evento: la perdita di una persona cara lascia dietro di sè un vuoto affettivo che non può che fare male. Fa male come una ferita, che è tanto più profonda quanto il valore che quella persona aveva per noi e, naturalmente, il dolore e direttamente proporzionale. Ma questa ferita può guarire: dobbiamo "solo" concederci che impieghi il suo tempo, che non è in nostro potere scegliere o decidere. L'unica cosa che possiamo fare è prendercene cura nel modo migliore, dedicandole le cure che servono per medicarla, evitando di continuare a toccarla e grattarla, per tenerla al sicuro da possibili infezioni. Per fare questo è importante concederci degli spazi per vivere e attraversare questo dolore in tutta la sua intensità, in tutto il suo "splendore": per venirne fuori, l'unica via è passarci nel mezzo. Ovviamente questa considerazione pretende di essere "esaustiva" o risolutiva, così come non esclude la possibilità di attivare un percorso di sostegno psicologico: possono esserci situazioni in cui ci smarriamo negli abissi del nostro dolore e ritrovare la via verso la luce sembra diventare davvero impossibile. Può essere utile allora affidarsi ad una guida che ci accompagni lungo questa strada impervia, per sentirci accolti non così soli. Resto naturalmente a disposizione. Un abbraccio e "buon viaggio".
Alice.
Alice.
Buongiorno Barbara, la sua lettera è carica di amore, lucidità e un dolore che si percepisce forte e dignitoso, come lo era la sua mamma. Leggendo le sue parole si sente tutta la profondità del legame che vi ha unite e la gratitudine che prova per ciò che lei è stata e continua a essere nella sua vita, nonostante la sua assenza fisica. Prima di tutto voglio dirle che non deve scusarsi per aver scritto tanto: è un atto prezioso e coraggioso dare voce a ciò che sente. Quando si perde una persona così fondamentale, come una madre che è stata anche una guida, una confidente, un sostegno quotidiano, è naturale che anche dopo aver fatto tante cose buone per onorarne la memoria, a tratti ci si senta svuotati. Lei sta facendo moltissimo per affrontare questo dolore: custodisce i ricordi, continua a prendersi cura di ciò che la legava a sua mamma, parla ancora con lei, vive anche momenti di distrazione e condivisione con la sua amica. Tutto questo è parte di un percorso sano di elaborazione del lutto, che non cancella la sofferenza ma la attraversa. Quello che a volte rende ancora più difficile questo cammino è l’idea di dover “superare” lo sconforto, come se fosse un ostacolo che andasse rimosso in fretta. In realtà, le emozioni che prova non sono un segno di debolezza né di un lutto che non sta elaborando bene. Sono l’espressione dell’amore che ancora vive dentro di lei. Piangere la mancanza di una madre così importante è una risposta umana, necessaria. Non significa che non ce la stia facendo, ma che sta dando uno spazio al dolore, che è parte del legame. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, può essere utile provare a osservare questi momenti di profonda tristezza non come ostacoli da scacciare, ma come onde emotive da attraversare. Ogni volta che arriva la malinconia, può cercare di accoglierla con gentilezza, magari anche dicendosi: “Questa tristezza è il segno di quanto era importante per me, la lascio passare, non la combatto”. Può anche sperimentare piccoli riti per darle un contenimento: scrivere una lettera alla sua mamma, dire ad alta voce ciò che le direbbe ora, camminare portando con sé un oggetto che gliela ricordi. A volte le persone che affrontano un lutto profondo temono di dimenticare o di tradire chi non c’è più se cominciano a sentirsi un po’ meglio o a non pensarci per qualche ora. Ma sua mamma stessa le ha lasciato parole di grande fiducia: “Ce la fai sì”. Continuare a vivere, sorridere, fare progetti e persino ridere senza sensi di colpa è anche un modo per onorarla davvero, perché significa dare valore a ciò che lei desiderava per lei: una vita piena, nonostante tutto. Non esiste un tempo “giusto” per stare bene: esiste un tempo personale, che va rispettato. Se sentirà che la tristezza diventa troppo invadente, che le impedisce di prendersi cura di sé o di godere di piccole cose, allora potrebbe essere utile parlarne con uno psicologo per trovare strategie pratiche per gestire meglio quei momenti di vuoto. A volte bastano pochi incontri per sentirsi più accompagnati anche in questo passaggio. Barbara, lei sta già dimostrando una grande forza e un amore profondissimo. Non abbia paura dei giorni in cui il dolore torna a bussare: non significa che sta tornando indietro, ma solo che sta attraversando a modo suo un pezzo di strada che è naturale e umano percorrere. La sua mamma, dalle parole che ha condiviso, ha lasciato dentro di lei un’eredità che continuerà a sostenerla anche nei giorni più difficili. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Cara Barbara,
le sue parole trasmettono con grande chiarezza l’intensità del legame che aveva con sua mamma e la profondità del dolore che sta vivendo ora. La perdita di una figura così centrale – per di più vissuta accanto, con un rapporto intimo, quotidiano, fatto di cura reciproca – non è qualcosa che si “supera” in poche settimane. È naturale che, anche se prova a mantenere le abitudini, a onorare la sua memoria, a ripetersi le sue parole, ci siano momenti in cui il dolore ritorna con forza e la travolge.
Il fatto che lei continui a lavorare, a prendersi cura della casa, dei fiori, della sua famiglia, che sia riuscita persino a concedersi qualche giorno fuori, mostra una risorsa importante: lei sta già vivendo il lutto nel modo più sano possibile, cioè oscillando tra il bisogno di restare legata a sua mamma e il bisogno di andare avanti nella vita. È esattamente questo movimento che permette, col tempo, di integrare la perdita.
Il dolore acuto che avverte nei momenti di sconforto non è un segno di “regressione” o di fragilità: è parte del processo. Quando si perde una presenza così fondamentale, il cuore ha bisogno di attraversare molte ondate emotive prima di ritrovare un nuovo equilibrio.
Ci sono, però, alcuni piccoli accorgimenti che possono aiutarla nei momenti più difficili:
– non combatta la tristezza, ma le dia cittadinanza: spesso basta concedersi qualche minuto in cui dirsi “adesso fa male, e va bene così”;
– continui a mantenere dei gesti di connessione con sua mamma, ma scelga anche momenti in cui si concentra su di sé, sulla sua giornata, sul presente;
– si permetta di parlare di ciò che prova, non solo con la sua amica ma anche in uno spazio dedicato, perché il lutto ha bisogno di essere raccontato più volte;
– si ricordi che la mancanza non si annulla, ma può diventare più dolce con il tempo, mai un tradimento della persona amata. Sua mamma non avrebbe mai voluto che lei vivesse soffocata dal senso di colpa o dal peso della sua assenza.
Non c’è un modo “giusto” né un tempo “corretto” per attraversare questo dolore. C’è però la possibilità di farsene accompagnare, di far sì che questo amore grande continui a essere una risorsa e non solo una ferita.
Se vuole, possiamo approfondire la questione con un colloquio online.
le sue parole trasmettono con grande chiarezza l’intensità del legame che aveva con sua mamma e la profondità del dolore che sta vivendo ora. La perdita di una figura così centrale – per di più vissuta accanto, con un rapporto intimo, quotidiano, fatto di cura reciproca – non è qualcosa che si “supera” in poche settimane. È naturale che, anche se prova a mantenere le abitudini, a onorare la sua memoria, a ripetersi le sue parole, ci siano momenti in cui il dolore ritorna con forza e la travolge.
Il fatto che lei continui a lavorare, a prendersi cura della casa, dei fiori, della sua famiglia, che sia riuscita persino a concedersi qualche giorno fuori, mostra una risorsa importante: lei sta già vivendo il lutto nel modo più sano possibile, cioè oscillando tra il bisogno di restare legata a sua mamma e il bisogno di andare avanti nella vita. È esattamente questo movimento che permette, col tempo, di integrare la perdita.
Il dolore acuto che avverte nei momenti di sconforto non è un segno di “regressione” o di fragilità: è parte del processo. Quando si perde una presenza così fondamentale, il cuore ha bisogno di attraversare molte ondate emotive prima di ritrovare un nuovo equilibrio.
Ci sono, però, alcuni piccoli accorgimenti che possono aiutarla nei momenti più difficili:
– non combatta la tristezza, ma le dia cittadinanza: spesso basta concedersi qualche minuto in cui dirsi “adesso fa male, e va bene così”;
– continui a mantenere dei gesti di connessione con sua mamma, ma scelga anche momenti in cui si concentra su di sé, sulla sua giornata, sul presente;
– si permetta di parlare di ciò che prova, non solo con la sua amica ma anche in uno spazio dedicato, perché il lutto ha bisogno di essere raccontato più volte;
– si ricordi che la mancanza non si annulla, ma può diventare più dolce con il tempo, mai un tradimento della persona amata. Sua mamma non avrebbe mai voluto che lei vivesse soffocata dal senso di colpa o dal peso della sua assenza.
Non c’è un modo “giusto” né un tempo “corretto” per attraversare questo dolore. C’è però la possibilità di farsene accompagnare, di far sì che questo amore grande continui a essere una risorsa e non solo una ferita.
Se vuole, possiamo approfondire la questione con un colloquio online.
Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.