Buongiorno, Da poco più di un anno sto frequentando un uomo con cui mi trovo veramente bene sotto t
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risposte
Buongiorno,
Da poco più di un anno sto frequentando un uomo con cui mi trovo veramente bene sotto tanti punti di vista, ma ultimamente non riesco più a vivere con serenità la nostra relazione.
Quando ho iniziato a frequentarlo la moglie era uscita di casa da poco meno di un mese, ma mi aveva mentito dicendomi che era single già da diversi mesi.
E pochi mesi fa ho scoperto che lui non solo ha sempre sperato in un ritorno di lei, ma la stava proprio corteggiando nell’intento di riconquistarla! Naturalmente al principio abbiamo litigato, ma siamo riusciti poi a parlarci con sincerità, abbiamo affrontato la cosa in maniera matura e alla fine ho deciso di dargli fiducia.
Il problema ora è che mi sento una ragazzina sospettosa di tutto!
Ad esempio, so che spesso e volentieri (almeno un paio di volte alla settimana) passa dall’azienda di sua cugina e accompagna in stazione una ragazza con cui si è creato un rapporto di amicizia (da prima che io e lui ci conoscessimo), ha sempre precisato che era esclusivamente amicizia e che nemmeno aveva il suo contatto telefonico (si sentivano solo sulla chat di Instagram), e che la frequenta perché trova piacevole la sua compagnia e fermarsi a chiacchierare con lei, ma quando settimana scorsa ho saputo che si sono scambiati il numero di cellulare non nego di essermela presa male, mi è sembravo un avvicinamento sospetto da parte di entrambi, e se dapprima credevo in questo rapporto di amicizia nonostante mi sembrasse strana la frequenza dei lori incontri ora vedo molta malizia, so di per certo che di concreto tra loro non c’è niente, ma non escludo nemmeno un’avvenutale evoluzione, mi sento come incastrata in questo malessere, non riesco davvero a darmi pace, da una parte la mia fiducia è stata già messa alla prova, non ho passato dei bei momenti per la questione dell’ex moglie e posso comprendere il mio scetticismo, e dall’altra parte non vorrei perdermi in dettagli e star male per qualcosa che magari non esiste solo perché ora vedo fantasmi ovunque, quando arriva l’orario in cui so che di solito si vedono io vado in tilt, e non mi calma niente se non è lui a tranquillizzarmi dimostrandomi di non essere lì con lei, ma così non è gestibile per entrambi, anche se non sono io a chiedergli queste dimostrazioni, ma lo fa lui spontaneamente, quando queste non arrivano il mio umore cambia visibilmente e ho comunque bisogno di essere rassicurata altrimenti sragiono.
Non so più se è una mia responsabilità fidarmi e chiedere a lui una mano a vivere più tranquillamente almeno per il primo periodo, o se la mia fiducia è ormai andata persa e cosa fare per tornare a vivere serenamente.
Grazie per le vostre risposte!
Da poco più di un anno sto frequentando un uomo con cui mi trovo veramente bene sotto tanti punti di vista, ma ultimamente non riesco più a vivere con serenità la nostra relazione.
Quando ho iniziato a frequentarlo la moglie era uscita di casa da poco meno di un mese, ma mi aveva mentito dicendomi che era single già da diversi mesi.
E pochi mesi fa ho scoperto che lui non solo ha sempre sperato in un ritorno di lei, ma la stava proprio corteggiando nell’intento di riconquistarla! Naturalmente al principio abbiamo litigato, ma siamo riusciti poi a parlarci con sincerità, abbiamo affrontato la cosa in maniera matura e alla fine ho deciso di dargli fiducia.
Il problema ora è che mi sento una ragazzina sospettosa di tutto!
Ad esempio, so che spesso e volentieri (almeno un paio di volte alla settimana) passa dall’azienda di sua cugina e accompagna in stazione una ragazza con cui si è creato un rapporto di amicizia (da prima che io e lui ci conoscessimo), ha sempre precisato che era esclusivamente amicizia e che nemmeno aveva il suo contatto telefonico (si sentivano solo sulla chat di Instagram), e che la frequenta perché trova piacevole la sua compagnia e fermarsi a chiacchierare con lei, ma quando settimana scorsa ho saputo che si sono scambiati il numero di cellulare non nego di essermela presa male, mi è sembravo un avvicinamento sospetto da parte di entrambi, e se dapprima credevo in questo rapporto di amicizia nonostante mi sembrasse strana la frequenza dei lori incontri ora vedo molta malizia, so di per certo che di concreto tra loro non c’è niente, ma non escludo nemmeno un’avvenutale evoluzione, mi sento come incastrata in questo malessere, non riesco davvero a darmi pace, da una parte la mia fiducia è stata già messa alla prova, non ho passato dei bei momenti per la questione dell’ex moglie e posso comprendere il mio scetticismo, e dall’altra parte non vorrei perdermi in dettagli e star male per qualcosa che magari non esiste solo perché ora vedo fantasmi ovunque, quando arriva l’orario in cui so che di solito si vedono io vado in tilt, e non mi calma niente se non è lui a tranquillizzarmi dimostrandomi di non essere lì con lei, ma così non è gestibile per entrambi, anche se non sono io a chiedergli queste dimostrazioni, ma lo fa lui spontaneamente, quando queste non arrivano il mio umore cambia visibilmente e ho comunque bisogno di essere rassicurata altrimenti sragiono.
Non so più se è una mia responsabilità fidarmi e chiedere a lui una mano a vivere più tranquillamente almeno per il primo periodo, o se la mia fiducia è ormai andata persa e cosa fare per tornare a vivere serenamente.
Grazie per le vostre risposte!
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo innanzitutto utile che lei possa ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata e capire ciò che sente e ciò che prova verso questa persona dunque la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL
Ritengo innanzitutto utile che lei possa ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata e capire ciò che sente e ciò che prova verso questa persona dunque la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
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Gentile Utente, credo che per lei potrebbe essere utile prima capire se la sfiducia che prova si è instillata in un terreno già di per sé favorevole ad alimentarla (insicurezza, precedenti esperienze negative, dinamiche relazionali disfunzionali) o se il pezzo riguarda il funzionamento della coppia nella sua globalità, in modo tale da comprendere se potrebbe essere più proficuo un percorso terapeutico personale o più orientato alle dinamiche di coppia.
Cari saluti, Luisa
Cari saluti, Luisa
Ciao,
Sicuramente stai vivendo un disagio e parli di sentirti bloccata in questo malessere, onestamente io mi sentirei di consigliarti un percorso, anche per approfondire e cercare poi le strategie ottimali per poter continuare o lasciar perdere.
Cordiali saluti.
Resto a disposizione
Dott.ssa Maria Pepe
Sicuramente stai vivendo un disagio e parli di sentirti bloccata in questo malessere, onestamente io mi sentirei di consigliarti un percorso, anche per approfondire e cercare poi le strategie ottimali per poter continuare o lasciar perdere.
Cordiali saluti.
Resto a disposizione
Dott.ssa Maria Pepe
Gentile signora, mi pare di comprendere dalle sue parole che la fiducia in questa relazione vacilla già da qualche tempo. Vivere con sospetto è una continua emorragia di energia psichica oltre che molto doloroso. Sarebbe disposta ad una consultazione individuale
iniziale ed eventualmente a valutare un percorso di coppia anche on line?
Aspetto un suo riscontro.
Un caro saluto
Dott.ssa Villa
iniziale ed eventualmente a valutare un percorso di coppia anche on line?
Aspetto un suo riscontro.
Un caro saluto
Dott.ssa Villa
Buonasera, immagino quanto sia difficile sentirsi in balia di emozioni così forti. La fiducia, lo sa già, è alla base della coppia, ma nonostante la sua delusione, non ha chiuso questa relazione, nè ha voltato pagina su quanto è successo, dando spazio ad alti e bassi e dinamiche poco piacevoli. Un percorso di psicoterapia può aiutarla a comprendere quali siano i suoi reali bisogni e compiere una scelta piena, nonché ad acquisire maggiore sicurezza in sè e a costruire relazioni serene e soddisfacenti.
Un caro saluto
Dott.ssa Daniela Canosa
Un caro saluto
Dott.ssa Daniela Canosa
Gentile utente, una volta persa la fiducia in una persona così vicina, la ferita è così profonda che difficilmente si può voltare pagina. Questa situazione la sta facendo soffrire, ma quello che è più evidente da un punto di vista psicologico è che lei vorrebbe non ascoltare più i suoi campanelli d'allarme, pur di salvare la persona che ama.
Si chieda se vale la pena di perdere fiducia in se stessa per poter sopportare i suoi dubbi continui.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a scegliere con più serenità cosa sia meglio per lei.
Un caro saluto
Dottoressa Lorena Menoncello
Si chieda se vale la pena di perdere fiducia in se stessa per poter sopportare i suoi dubbi continui.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a scegliere con più serenità cosa sia meglio per lei.
Un caro saluto
Dottoressa Lorena Menoncello
Quelle che descrive non sono certo buone premesse per la costruzione di una relazione profonda e duratura. Menzogne, ambiguità, fiducia traballante.. Tuttavia questa situazione può essere per lei anche una opportunità di crescita. Certi incontri sembrano fatti apposta per portare a galla i nostri irrisolti. Un confronto con un professionista può aiutarla a vedere meglio o a non mettere sotto il tappeto quello che deve stare altrove.
Può esserle di aiuto ascoltare il Podcast Le Stanze della Paura, disponibile gratuitamente su diverse piattaforme on line. Troverà approfondimenti e strumenti di auto aiuto che può utilizzare.
Buona serata. Bruno Ramondetti
Può esserle di aiuto ascoltare il Podcast Le Stanze della Paura, disponibile gratuitamente su diverse piattaforme on line. Troverà approfondimenti e strumenti di auto aiuto che può utilizzare.
Buona serata. Bruno Ramondetti
Gentile utente, capisco quanto possa essere faticoso dover ricostruire le basi di un terreno comune, con tutti i "fantasmi" del caso che alimentano i suoi dubbi. Credo che la questione non sia tanto come recuperare la fiducia nell'altro, quanto in se stessi. Perché il rischio di costruire a tutti i costi, è proprio quello di perdersi e di perdere fiducia nelle proprie capacità di scelta.
Un caro saluto, Dott.ssa Francesca Froiio
Un caro saluto, Dott.ssa Francesca Froiio
Salve, sento la fatica che prova a proseguire con questa relazione, inoltre la mancanza di fiducia e l insicurezza non le permette di avere un adeguata energia psichica per riflettere se investire in questa relazione, si conceda uno spazio di riflessione in percorso psicologico vedrà potrà serenamente ascoltare le sue emozioni al riguardo . Rimango a disposizione Cordialmente Dottoressa Mirella Pepi
Buongiorno, sono d'accordo con la collega nel partire da quali siano realmente i suoi bisogni. Da li imbastire un potenziale percorso introspettivo.
Saluti
MT
Saluti
MT
Gentile utente di mio dottore,
è molto probabile che dopo aver scoperto delle cose che lo sono state omesse la sua fiducia nei confronti del suo compagno sia andata in frantumi. Se vuole continuare a frequentare questa persona dovrebbe cercare insieme con lui di mettere a posto delle cose, tra queste in primis la fiducia reciproca, condizione necessaria per dare continuità ad un rapporto. In questo potrebbe venirvi in soccorso una psicoterapia di coppia. Quest'ultima potrebbe darvi la possibilità di ritrovare un nuovo equilibrio e trovare uno spazio protetto nel quale ognuno comunicherebbe all'altro quanto non fatto sin ora. Nel parli col suo compagno, potreste trarne entrambe grande vantaggio.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
è molto probabile che dopo aver scoperto delle cose che lo sono state omesse la sua fiducia nei confronti del suo compagno sia andata in frantumi. Se vuole continuare a frequentare questa persona dovrebbe cercare insieme con lui di mettere a posto delle cose, tra queste in primis la fiducia reciproca, condizione necessaria per dare continuità ad un rapporto. In questo potrebbe venirvi in soccorso una psicoterapia di coppia. Quest'ultima potrebbe darvi la possibilità di ritrovare un nuovo equilibrio e trovare uno spazio protetto nel quale ognuno comunicherebbe all'altro quanto non fatto sin ora. Nel parli col suo compagno, potreste trarne entrambe grande vantaggio.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo, sicuramente fatica e il suo disagio è comprensibile. Potrebbe valutare l'idea di richiedere un consulto psicologico per approfondire la questione e analizzare vissuti, emozioni e dinamiche relazionali. Rimango a disposizione, qualora lo desideri. Un caro saluto, Dott.ssa Marcella Boscolo
Gentile, la vostra storia è iniziata in base ad una menzogna raccontata da lui, e, come ha scritto, mentre uscivate insieme nel primo periodo lui stava tentando di riconquistare, che per motivi segreti non sarà tornata ma scappata a gambe levate. Ora c'è una frequentazione ambigua con una sua amica. Dobbiamo proseguire? Cerchi di lavorare su se stessa per capire perchè ha bisogno di un uomo così...
Gentile Utente, le coppie necessitano di un certo periodo di tempo per stabilizzarsi, e scoprire che ci sono stati sommersi di cui non era a conoscenza è normale possa generare un pò di preoccupazione. Il suo compagno ha sbagliato, ma vi siete chiariti e ha sentito di volergli restituire fiducia. Tuttavia, c'è una parte di sé che non può far a meno di restare allarmata. Credo che il focus non debba stare nella realtà, ovvero è quasi ininfluente cercare prove o meno del fatto che con questa collega ci sia qualcosa di più che una semplice amicizia. Lui gliel'ha detto, lei dice di saperlo, ma ciononostante la paura resta. Il problema è più radicato, più profondo, e va esplorato. Perché la sfiducia, nell'attenzione che le sta chiedendo di avere sul rapporto, non è il problema ma paradossalmente la soluzione che finora ha trovato al vero problema: sentirsi agli occhi di una persona amata meno prefereribile nel confronto con una "antagonista". Valuti la possibilità di portare tutto ciò in uno spazio terapeutico. Un caro saluto
Gentile utente, grazie per quanto condivide con noi.
Quello che descrive in realtà sembra molto chiaro e vorrei che lei ponesse attenzione su come la fa sentire questa relazione. La fiducia nell’altro non deve essere un “atto di fede” ma un sentimento basato e sostenuto anche da fatti concreti.
I suoi dubbi possono essere fondati o meno, ma rimangono comunque comprensibili rispetto a quanto le è stato nascosto nella fase iniziale della vostra relazione.
Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per poter fare chiarezza rispetto a quali siano i suoi bisogni e ritrovare la serenità.
Rimango a disposizione,
EL
Quello che descrive in realtà sembra molto chiaro e vorrei che lei ponesse attenzione su come la fa sentire questa relazione. La fiducia nell’altro non deve essere un “atto di fede” ma un sentimento basato e sostenuto anche da fatti concreti.
I suoi dubbi possono essere fondati o meno, ma rimangono comunque comprensibili rispetto a quanto le è stato nascosto nella fase iniziale della vostra relazione.
Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per poter fare chiarezza rispetto a quali siano i suoi bisogni e ritrovare la serenità.
Rimango a disposizione,
EL
Buonasera, mi dispiace per il malessere che prova. Certamente un rapporto si basa sulla fiducia, senza la quale il rapporto può diventare difficile.
Sarebbe utile approfondire se in lei, oltre che per la situazione specifica che sta vivendo con questa persona, ci sia un senso d'insicurezza di base: perché questo potrebbe condurla a una ricerca costante di attenzione, di affetto. Se, in più, ci sono state all'inizio della relazione già delle problematiche di fiducia, conviverci diventerebbe ancora più difficile.
Potrebbe ritagliarsi un suo spazio d'ascolto dove approfondire i suoi vissuti e le sue emozioni, così da poterla aiutare a fare chiarezza su se stessa e su come poter affrontare questa relazione e, in generale, la sua vita.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento, un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Sarebbe utile approfondire se in lei, oltre che per la situazione specifica che sta vivendo con questa persona, ci sia un senso d'insicurezza di base: perché questo potrebbe condurla a una ricerca costante di attenzione, di affetto. Se, in più, ci sono state all'inizio della relazione già delle problematiche di fiducia, conviverci diventerebbe ancora più difficile.
Potrebbe ritagliarsi un suo spazio d'ascolto dove approfondire i suoi vissuti e le sue emozioni, così da poterla aiutare a fare chiarezza su se stessa e su come poter affrontare questa relazione e, in generale, la sua vita.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento, un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Buonasera, il suo dolore fa parte della scelta che vuole portare avanti nonostante il lui in questione abbia più volte minato la sua fiducia. Spesso, inconsciamente, è la dinamica di coppia che si instaura che alimenta questi alti e bassi, divenendo un "gioco di coppia". È proprio sicura che la sua difficoltà sia nel costruire la fiducia o nel non riuscire a distaccarsi da quest'uomo?
Credo che conoscere di più di se stessa, mettere in discussione le sue scelte e trovare chiarezza in sé sia un buon modo di portare avanti la relazione o costruirne un'altra. Chieda un consulto con un professionista le sarà di notevole aiuto.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Credo che conoscere di più di se stessa, mettere in discussione le sue scelte e trovare chiarezza in sé sia un buon modo di portare avanti la relazione o costruirne un'altra. Chieda un consulto con un professionista le sarà di notevole aiuto.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno,
la invito ad interrogarsi su cosa lei vuole veramente da quest'uomo e cosa è disposta a fare per la vostra relazione.
Cordialmente
la invito ad interrogarsi su cosa lei vuole veramente da quest'uomo e cosa è disposta a fare per la vostra relazione.
Cordialmente
Cosa stai aspettando? quanta pazienza devi avere? perchè devi soffrire? Forse è bene che ti faccia aiutare da una psicoterapeuta per imparare anche a volerti più bene. Sono a disposizione anche on line. Cordiali saluti. Lina Isardi
Buongiorno,
la situazione che descrivi è sicuramente complessa e carica di emozioni intense, che rendono difficile mantenere la serenità nella relazione. È comprensibile che, dopo l'esperienza con l'ex moglie del tuo compagno, la fiducia sia stata messa a dura prova. La sensazione di sospettosità che stai vivendo potrebbe essere legata a una ferita emotiva ancora aperta, che influisce sulla tua capacità di fidarti pienamente.
La necessità di rassicurazioni, che sembra ormai costante, è un segnale importante: indica che qualcosa dentro di te sta cercando di proteggerti da un eventuale nuovo dolore. Tuttavia, vivere con questa ansia costante può essere faticoso, sia per te che per la tua relazione.
Darti il permesso di esprimere i tuoi timori al tuo compagno in modo onesto, senza accusarlo ma cercando di spiegare come ti senti, è un primo passo importante. Al contempo, è fondamentale riflettere su quanto la fiducia possa essere recuperata e ricostruita nuovamente. Ricorda che la fiducia non è solo una responsabilità individuale, ma un processo reciproco che si alimenta con trasparenza e coerenza.
Per affrontare più a fondo questi sentimenti e accogliere meglio come gestirli, sarebbe utile e consigliato rivolgerti a uno specialista . Un percorso di supporto psicologico può aiutarti ad esplorare le tue emozioni, a chiarire i tuoi bisogni ea trovare strategie per ritrovare serenità, sia all'interno della relazione che nel tuo benessere personale.
Dottoressa Silvia Parisi Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
la situazione che descrivi è sicuramente complessa e carica di emozioni intense, che rendono difficile mantenere la serenità nella relazione. È comprensibile che, dopo l'esperienza con l'ex moglie del tuo compagno, la fiducia sia stata messa a dura prova. La sensazione di sospettosità che stai vivendo potrebbe essere legata a una ferita emotiva ancora aperta, che influisce sulla tua capacità di fidarti pienamente.
La necessità di rassicurazioni, che sembra ormai costante, è un segnale importante: indica che qualcosa dentro di te sta cercando di proteggerti da un eventuale nuovo dolore. Tuttavia, vivere con questa ansia costante può essere faticoso, sia per te che per la tua relazione.
Darti il permesso di esprimere i tuoi timori al tuo compagno in modo onesto, senza accusarlo ma cercando di spiegare come ti senti, è un primo passo importante. Al contempo, è fondamentale riflettere su quanto la fiducia possa essere recuperata e ricostruita nuovamente. Ricorda che la fiducia non è solo una responsabilità individuale, ma un processo reciproco che si alimenta con trasparenza e coerenza.
Per affrontare più a fondo questi sentimenti e accogliere meglio come gestirli, sarebbe utile e consigliato rivolgerti a uno specialista . Un percorso di supporto psicologico può aiutarti ad esplorare le tue emozioni, a chiarire i tuoi bisogni ea trovare strategie per ritrovare serenità, sia all'interno della relazione che nel tuo benessere personale.
Dottoressa Silvia Parisi Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Grazie per aver condiviso la tua situazione in modo chiaro e puntuale.
Da quello che riporti emerge una frustrazione legata al fatto che da una parte provi un sentimento sincero per quest'uomo, dall'altra a causa di esperienze passate, fai fatica a fidarti completamente e dunque a vivere la relazione in modo sereno.
Quando la fiducia viene minata è normale che possa subentrare maggiore insicurezza e più bisogno di conferme. A tal proposito ti inviterei a riflettere sulla qualità della comunicazione all'interno della vostra relazione e sul tuo benessere nel rimanere in questa situazione chiedendoti se lui è disposto a comprendere il tuo stato d'animo collaborando attivamente per la ricostruzione della fiducia o se vive solo come un peso la tua gelosia e se per te questa relazione sia anche fonte di sicurezza e serenità o se stia solo alimentando uno stato di costante incertezza.
Lavorare sul miglioramento della comunicazione tra di voi e sulla riflessione del tuo stato emotivo potrebbe portarti a fare maggior chiarezza sulle decisioni da intraprendere.
Qualora il disagio dovesse persistere andando a compromettere la qualità delle tue giornate potrebbe esserti utile un percorso di supporto psicologico.
Resto a disposizione se hai bisogno di comprendere più a fondo queste dinamiche.
Un saluto, dott.ssa Flavia Palluzzi
Da quello che riporti emerge una frustrazione legata al fatto che da una parte provi un sentimento sincero per quest'uomo, dall'altra a causa di esperienze passate, fai fatica a fidarti completamente e dunque a vivere la relazione in modo sereno.
Quando la fiducia viene minata è normale che possa subentrare maggiore insicurezza e più bisogno di conferme. A tal proposito ti inviterei a riflettere sulla qualità della comunicazione all'interno della vostra relazione e sul tuo benessere nel rimanere in questa situazione chiedendoti se lui è disposto a comprendere il tuo stato d'animo collaborando attivamente per la ricostruzione della fiducia o se vive solo come un peso la tua gelosia e se per te questa relazione sia anche fonte di sicurezza e serenità o se stia solo alimentando uno stato di costante incertezza.
Lavorare sul miglioramento della comunicazione tra di voi e sulla riflessione del tuo stato emotivo potrebbe portarti a fare maggior chiarezza sulle decisioni da intraprendere.
Qualora il disagio dovesse persistere andando a compromettere la qualità delle tue giornate potrebbe esserti utile un percorso di supporto psicologico.
Resto a disposizione se hai bisogno di comprendere più a fondo queste dinamiche.
Un saluto, dott.ssa Flavia Palluzzi
Ciao! Grazie davvero per questo messaggio così sincero e profondo. Le emozioni che hai descritto sono molto vive, reali, e riflettono qualcosa di molto umano: la fatica di fidarsi quando si è stati feriti.
Quello che stai vivendo non è “paranoia” e nemmeno “gelosia immotivata”. È il frutto di una situazione che ha effettivamente minato la tua fiducia e che ora ti costringe a vivere in uno stato di iper-vigilanza emotiva — un po’ come se una parte di te vivesse sempre in allerta, aspettando di essere delusa di nuovo.
Vediamo insieme qualche punto chiave e poi come puoi muoverti per tornare a respirare dentro la relazione.
1. La ferita originale: la bugia dell’inizio
Hai iniziato questa relazione con un’informazione falsata: ti è stato detto che era “single da mesi”, ma poi hai scoperto che:
la moglie se n’era appena andata;
lui stava ancora cercando attivamente di riconquistarla.
Questa scoperta ha rotto l’equilibrio. Anche se dopo ne avete parlato, anche se lui è stato sincero successivamente, l’impronta di quella menzogna resta, perché tocca il cuore della fiducia: “posso davvero fidarmi di ciò che mi dice?”
Ed è normale che, da lì in poi, tu senta il bisogno di controllo, anche solo per proteggerti.
2. L’amicizia con l’altra ragazza
La presenza costante di questa ragazza, il passaggio settimanale in stazione, il fatto che ora abbiano scambiato i numeri — sono tutte cose che, per una persona ferita, non possono passare inosservate.
Anche se razionalmente sai che “non c’è nulla di concreto”, il corpo e le emozioni non ragionano così. Ogni segnale viene interpretato come un possibile pericolo. È normale, non sei impazzita.
3. E adesso? È tutto nelle tue mani?
Ti stai facendo una domanda molto importante:
“È una mia responsabilità fidarmi, o ho bisogno che lui mi aiuti ancora a farlo?”
La risposta, in realtà, è: entrambe le cose sono vere.
Sì, fidarsi è una tua scelta. Non puoi aspettarti che lui ti rassicuri ogni giorno per sempre, soprattutto se tu stessa dici che “nemmeno questo basta”.
Ma lui ha anche una responsabilità: se vuole ricostruire la fiducia, deve essere disposto ad aiutarti — con chiarezza, coerenza e piccoli gesti ripetuti nel tempo.
Ricostruire la fiducia dopo una rottura non è solo un fatto personale, ma relazionale. È come dire: “Posso rientrare in questa casa, ma mi devi tenere aperta la porta.”
Cosa puoi fare adesso per ritrovare un po’ di serenità?
1. Distinguere realtà da interpretazione
Prova a fare una piccola pratica: Ogni volta che senti ansia, scrivi due colonne:
Fatti oggettivi: (Es. “Ha dato il numero a una ragazza che già vedeva da tempo”)
Interpretazioni/paure: (Es. “Si stanno avvicinando in modo sospetto”, “forse le piace”, ecc.)
In questo modo cominci a vedere quanto peso dai ai pensieri, e puoi iniziare a lavorare sulla parte che è tua, e non sua.
2. Dare parole al malessere senza accuse
Invece di dire “Ho paura che ti stia piacendo”, prova a dire:
“Quando so che vi vedete, mi si riattiva una parte fragile. Non voglio controllarti, ma ho bisogno di capire se puoi aiutarmi a vivere questo con più tranquillità.”
La differenza è enorme: non lo accusi, lo coinvolgi nel tuo sentire.
3. Darti un tempo limite per ascoltare te stessa
Pensa a un periodo — 1 o 2 mesi, ad esempio — in cui ti osservi:
Lui è trasparente? Tiene conto delle tue fragilità?
Tu riesci, giorno dopo giorno, a sentire anche solo un piccolo sollievo?
Se no… forse questa relazione non può offrirti la sicurezza di cui hai bisogno. E anche questo è un diritto: volere una relazione che non ti faccia vivere col battito accelerato ogni giorno.
Un pensiero finale:
Tu non stai sbagliando. Stai solo cercando di non perdere te stessa mentre ami qualcuno che, per ora, ha ancora degli spigoli non facili da gestire.
Se vuoi, posso aiutarti a scrivere un messaggio chiaro e sereno da mandare a lui per parlargli di questo. Oppure possiamo creare insieme delle frasi-radice da ripetere nei momenti in cui ti senti invasa dal dubbio.
Ti va?
Quello che stai vivendo non è “paranoia” e nemmeno “gelosia immotivata”. È il frutto di una situazione che ha effettivamente minato la tua fiducia e che ora ti costringe a vivere in uno stato di iper-vigilanza emotiva — un po’ come se una parte di te vivesse sempre in allerta, aspettando di essere delusa di nuovo.
Vediamo insieme qualche punto chiave e poi come puoi muoverti per tornare a respirare dentro la relazione.
1. La ferita originale: la bugia dell’inizio
Hai iniziato questa relazione con un’informazione falsata: ti è stato detto che era “single da mesi”, ma poi hai scoperto che:
la moglie se n’era appena andata;
lui stava ancora cercando attivamente di riconquistarla.
Questa scoperta ha rotto l’equilibrio. Anche se dopo ne avete parlato, anche se lui è stato sincero successivamente, l’impronta di quella menzogna resta, perché tocca il cuore della fiducia: “posso davvero fidarmi di ciò che mi dice?”
Ed è normale che, da lì in poi, tu senta il bisogno di controllo, anche solo per proteggerti.
2. L’amicizia con l’altra ragazza
La presenza costante di questa ragazza, il passaggio settimanale in stazione, il fatto che ora abbiano scambiato i numeri — sono tutte cose che, per una persona ferita, non possono passare inosservate.
Anche se razionalmente sai che “non c’è nulla di concreto”, il corpo e le emozioni non ragionano così. Ogni segnale viene interpretato come un possibile pericolo. È normale, non sei impazzita.
3. E adesso? È tutto nelle tue mani?
Ti stai facendo una domanda molto importante:
“È una mia responsabilità fidarmi, o ho bisogno che lui mi aiuti ancora a farlo?”
La risposta, in realtà, è: entrambe le cose sono vere.
Sì, fidarsi è una tua scelta. Non puoi aspettarti che lui ti rassicuri ogni giorno per sempre, soprattutto se tu stessa dici che “nemmeno questo basta”.
Ma lui ha anche una responsabilità: se vuole ricostruire la fiducia, deve essere disposto ad aiutarti — con chiarezza, coerenza e piccoli gesti ripetuti nel tempo.
Ricostruire la fiducia dopo una rottura non è solo un fatto personale, ma relazionale. È come dire: “Posso rientrare in questa casa, ma mi devi tenere aperta la porta.”
Cosa puoi fare adesso per ritrovare un po’ di serenità?
1. Distinguere realtà da interpretazione
Prova a fare una piccola pratica: Ogni volta che senti ansia, scrivi due colonne:
Fatti oggettivi: (Es. “Ha dato il numero a una ragazza che già vedeva da tempo”)
Interpretazioni/paure: (Es. “Si stanno avvicinando in modo sospetto”, “forse le piace”, ecc.)
In questo modo cominci a vedere quanto peso dai ai pensieri, e puoi iniziare a lavorare sulla parte che è tua, e non sua.
2. Dare parole al malessere senza accuse
Invece di dire “Ho paura che ti stia piacendo”, prova a dire:
“Quando so che vi vedete, mi si riattiva una parte fragile. Non voglio controllarti, ma ho bisogno di capire se puoi aiutarmi a vivere questo con più tranquillità.”
La differenza è enorme: non lo accusi, lo coinvolgi nel tuo sentire.
3. Darti un tempo limite per ascoltare te stessa
Pensa a un periodo — 1 o 2 mesi, ad esempio — in cui ti osservi:
Lui è trasparente? Tiene conto delle tue fragilità?
Tu riesci, giorno dopo giorno, a sentire anche solo un piccolo sollievo?
Se no… forse questa relazione non può offrirti la sicurezza di cui hai bisogno. E anche questo è un diritto: volere una relazione che non ti faccia vivere col battito accelerato ogni giorno.
Un pensiero finale:
Tu non stai sbagliando. Stai solo cercando di non perdere te stessa mentre ami qualcuno che, per ora, ha ancora degli spigoli non facili da gestire.
Se vuoi, posso aiutarti a scrivere un messaggio chiaro e sereno da mandare a lui per parlargli di questo. Oppure possiamo creare insieme delle frasi-radice da ripetere nei momenti in cui ti senti invasa dal dubbio.
Ti va?
Gentile paziente, quello che descrivi è un vissuto molto comune dopo una ferita di fiducia. Anche quando la mente sa che oggi non ci sono prove concrete di un tradimento, il corpo e le emozioni restano in allerta come se dovessero difendersi da un nuovo dolore. Non si tratta solo di fidarsi o meno, ma di ricostruire un senso di sicurezza interiore, che non dipenda dai gesti o dalle rassicurazioni dell’altro. Quando la serenità personale si fonda su ciò che fa o non fa il partner, si entra in un circolo di ansia, controllo e bisogno costante di conferme che finisce per consumare energia e spontaneità nella relazione. In un percorso psicologico mirato è possibile comprendere cosa riattiva la paura del tradimento, lavorare sulla ricostruzione della fiducia in sé e nell’altro e ritrovare stabilità emotiva e leggerezza affettiva anche dopo una delusione. Spesso bastano poche sedute per riconoscere i meccanismi che alimentano la diffidenza e imparare a gestire le emozioni in modo più equilibrato. Se lo desideri possiamo valutare insieme, anche online, come aiutarti a ritrovare fiducia e serenità nella relazione senza sentirti più in balia di ciò che accade.
Un caro saluto.
Dott.ssa Alina Mustatea
Un caro saluto.
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