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Esperienze

Psicologa esperta in counseling psicologico e psico-traumatologa in formazione.
In un percorso di sostegno psicologico puoi imparare a regolare le tue emozioni, accogliere i tuoi vissuti interiori e affrontare momenti difficili insieme.

Lavoreremo integrando corpo e mente per riportare il tuo sistema nervoso ad uno stato di regolazione che ci permetterà di vedere con compassione e consapevolezza le varie parti che compongono il tuo essere: dai conflitti interiori, stati di confusione, paura, tristezza, dolore, apatia, demotivazione, alle tue risorse interiori, vitalità, gioia, curiosità, determinazione, voglia di migliorare e crescere.

Che tu sia in una situazione relazionale e/o familiare abusante o insoddisfacente, che tu stia vivendo difficoltà legate alla carriera e al lavoro, che sia in uno stato depressivo o ansioso, o che voglia migliorare la conoscenza di te, sono qui per accompagnarti e aiutarti ad affrontare le curve strette della vita.
Altro Su di me

Aree di competenza principali:

  • Psicologia clinica
  • Psicologia del lavoro
  • Psicotraumatologia
  • Psicologia della salute

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Dott.ssa Speranza Stavale - Studio Milano

Via Vittorio Bottego 25, Milano 20132

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Prestazioni e prezzi

  • Primo colloquio psicologico

    60 €

  • Elaborazione dei traumi

    60 €

  • Mindfulness

    30 €

  • Sostegno psicologico

    60 €

2 recensioni

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  • M

    Ho fatto solo una consulenza online per ora, ma posso dire già che mi sono sentita subito accolta e ascoltata. La Dottoressa Speranza è una persona molto empatica e un'attenta osservatrice. Mi ha capita, mi ha fatto le domande giuste e mi ha fornito consigli pratici. Se vuoi guardarti dentro senza perdere di vista il fuori, scegli lei.

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  • F

    Con la Dott.essa Speranza mi sono trovato molto bene ho apprezzato subito la disponibilità e la capacità di mettere il paziente a proprio agio (cosa che mi ha aiutato personalmente moltissimo nell’esprimermi durante gli incontri), durante gli incontri ho apprezzato e mi sono tornati molto utili la varietà di approcci ed esercizi che mi hanno offerto sempre nuovi spunti di riflessione e nuovi punti di vista che mi hanno portato a capire e a migliorare me stesso in poco tempo.

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 15 domande da parte di pazienti di MioDottore

Domande su consulenza psicologica

Buongiorno, sono una ragazza di 28 anni, sono fidanzata da due anni e convivo da meno di uno. Purtroppo le cose tra me e lui stanno andando così così e nonostante io e lui siamo compatibili e ci vogliamo bene, il problema della sua famiglia ci sta allontanando. Nelle ultime settimane ho molti problemi con mia suocera, ci sta mettendo davvero impegno per rovinarmi la vita, con gesti e mosse di cui io rimango molto male. Non sono il tipo che da peso a queste dinamiche, provo sempre a comprendere, a trovare il buono in tutti, a lasciar correre ma con lei mi capita una cosa strana: ho rabbia come con nessuno, mi influenza a tal punto che per lei sto rovinando la mia relazione con lui… mi sento arrivata al limite. Ci soffro. Sto mettendo tutto in dubbio per una famiglia in cui non mi sento accolta ma che non fa altro che porsi in competizione con me, quasi come se l’affetto del mio compagno fosse una gara a chi lo merita di più e da quando lui sta con me e sta riacquistando autonomia di scelta e fiducia in se, io sono diventata la cattiva, quando invece io ho sempre incoraggiato i nostri rapporti con loro, anche invitandoli spesso a casa mia, chiamandoli, solo per avere risposte mortificanti e assurde. Ricevo continuamente atteggiamenti mortificanti, che offendono la mia persona (su quanto io non guadagni, su ciò che studio, sulla situazione economica mia e di lui).
Noi facciamo una vita faticosa ma autonoma perche da loro nn abbiamo accettato nulla, visto che ogni cosa può diventare un ricatto morale ed economico, certo non navighiamo nell’oro ma comunque stiamo facendo da soli e questo è motivo per lei di denigrare il figlio, perché nn ha una stabilità economica alta, e ogni cosa diventa “te lo do io perché tu non puoi permettertelo, ma te lo faccio pesare”. Inutile dire come ci sta lui per avere una mamma così materialista e critica, distruttiva nei suoi confronti. Molte volte parliamo e lui cerca sempre di capirmi, mi da ragione, cerca di tutelarmi, ma comunque è una persona buona, dal carattere mite e non è il tipo che si incazza, che si impone o si difende o litiga per essere rispettato o per far rispettare me. Oramai ho capito che è fatto così e ho capito che per lui la sua famiglia è importante anche se si comporta male e forse avrà sempre la priorità su di me (non so se perché forse è troppo fragile o perché ha subito così tanto che nn riesce a divincolarsi ora). Ci sta male in silenzio e io idem.
Sono arrivata al punto di mettere in dubbio i miei valori come persona, perché mi da rabbia che tutto questo riesca a influenzarmi, a cambiarmi, a trasformarmi in una ragazza arrabbiata, che l’unico modo che ha per difendersi è imporsi, ricambiare l’offesa (ma non è nel mio carattere e nn riesco) e tutto questo mi fa vivere la nostra relazione con ansia, oltre che avere un impatto distruttivo su tutta la mia vita.
Lui sa quanto ci stia male ma forse sono io ad essere arrivata al limite, nonostante questo sia l’unico problema fra di noi.
Faccio fatica a studiare, mi da rabbia ormai tutto quello che lei dice e fa, ho una rabbia interiore. Non so cosa fare, pensavo di essere migliore invece nn lo sono e questa situazione è così un peso per me che faccio incubi su questo e mi condiziona a tal punto che sto mettendo in dubbio la mia relazione con lui…
Abbiamo provato ad andare avanti come se lei non esistesse ma questo non è possibile, perché nn solo si scontra con la realtà ma perché il mio compagno ci sta male per questi suoi atteggiamenti, a volte si deprime e cerca in me un rifugio, ma io non ce la faccio più, so che è sbagliato ma mi fa rabbia vederlo così a 30 anni, come un ragazzino bisognoso di cure e attenzioni da parte di una mamma che dimostra da 30 anni di essere così. So che è sua madre ma io non riesco più a essere quella persona comprensiva nemmeno con lui, nn riesco a capirlo, a comprendere le sue ragioni perché mi fa male che nonostante lui veda come questa situazione ci sta logorando e distruggendo come coppia ( e per lui sono molto importante, so che ci tiene a me) non riesca a non togliere la sua famiglia da un piedistallo che i suoi genitori gli impongono, in una mentalità in cui loro vanno sempre rispettati soltanto perché hanno questo ruolo e i figli non meritano rispetto e fiducia, ma passano sopra tutto perché loro sono in posizione inferiore.
Ho molta rabbia e spero voi riusciate a dirmi come fare per uscirne… mi sento cambiata, peggiorata come persona, come compagna… sono ossessionata da questi pensieri tutti i giorni…
Forse mi aspettavo di più da lui. Più maturità, più fiducia in se, più autostima… invece quando lo vedo che si abbatte, che anche quando proviamo ad andare avanti comunque la situazione gli pesa e allora io vedo tutto nero.
Aiuto, perché così non riesco più ad andare avanti.

Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso in maniera così esaustiva la situazione che sta vivendo e per essersi concessa la possibilità di raccontarsi in tutte le sue sfumature.

Da quanto ho letto, mi sembra che lei abbia un quadro abbastanza lucido della situazione, in cui la rabbia è un'emozione vitale e necessaria quando si vive mancanza di rispetto e quando alcuni bisogni importanti, così come alcuni propri valori, non vengono soddisfatti e onorati. La sua rabbia è sana e le sta dando informazioni su di lei all'interno di questa dinamica, non la giudichi negativamente, provi ad accoglierla per capire cosa vuole dirle.

Emerge inoltre dalle sue parole, da un lato comprensione verso il suo partner e dall'altro comprensione verso se stessa, che la porta a sentirsi poco disponibile verso l'atteggiamento passivo che vede in lui. È una dinamica di coppia che lei sta cercando di far fronte da sola, con non poche difficoltà. Questo per dire che è più che naturale tutto quello che scrive e che sente. Non c'è una soluzione immediata e rapida che può essere attuata, sono sicura ne è consapevole, ma è sicuramente una dinamica che può essere affrontata sia con un percorso individuale per quanto riguarda il suo vissuto, sia con un percorso di coppia, per capire insieme le resistenze, i confini e le complicità che possono aiutarvi a preservare la relazione tra voi due.

Dott.ssa Speranza Stavale

Salve, io e la mia ragazza stiamo insieme da 8 anni lei nelle ultime settimane è diventata strana ed è venuto fuori che avremmo dovuto cambiare i nostri piani ( acquisto nuova casa e trasferimento nella sua città ). la nostra relazione andava a gonfie vele ma da quando abbiamo deciso di non fare il passo del trasferimento e della nuova casa per agevolare la sua crescita lavorativa, lei si è chiusa a riccio e dice che è piena di sensi di colpa e non riesce più a stare con me. volevo allontanarmi un po da casa per farla ragionare dopo averla rassicurata che per me niente era cambiato, ma ha deciso lei di andare via e di lasciare me a vivere nella sua casa. la settimana prossima inizierà il suo percorso da un professionista ma mi chiedo : è mai possible rischiare chiudere una relazione e allontaarsi da quello che definisci essere l'uomo della tua vita per i sensi si colpa? cosa dovrei fare? ormai i contantti sono diventati pochissimi durante il giorno e lei aspetta in gloria l'inizo della terapia

Buon pomeriggio, da ciò che scrive emerge un suo desiderio, comprensibilissimo, di capire cosa ha provocato questo cambiamento, distacco e allontanamento da parte della sua partner. Cerca risposte che non abbiamo e che solo lei, se vorrà, potrà darle. Sicuramente ci sono motivazioni alla base che hanno guidato questo suo comportamento, ma in questa fase le viene chiesto pazienza e attesa. Non è facile in questa situazione improvvisamente confusa e poco chiara e mi chiedo come lei stia vivendo il tutto, se possa esserle di aiuto provare a portare il focus su di sé e sull'impatto che questa dinamica sta avendo. Se lo desidera mi rendo disponibile per un primo colloquio in cui capire come navigare l'incertezza.

Dott.ssa Speranza Stavale
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