Sono una ragazza di vent'anni e mi dà fastidio tutto e ciò mi rende molto triste. Mi dà fastidio la

24 risposte
Sono una ragazza di vent'anni e mi dà fastidio tutto e ciò mi rende molto triste. Mi dà fastidio la gente e la sua mondanità, la sua ipocrisia, il falso voler bene quando in realtà hanno sempre uno scopo, odio il volume alto, la mamma che non mi capisce, i miei fratelli disordinati, la gente che racconta cos'ha mangiato ieri sera... Non mi sento amata e non penso di riuscire ad amare nessuno. Ogni giorno mi alzo con la speranza che sarà una giornata migliore ma va a finire che mi irrito e poi passo il resto della giornata sul divano. Vorrei poter fare tante cose ma proprio non ce la faccio. Provo a fare esercizio fisico, ad uscire con qualcuno ma niente, torno di nuovo nella mia tristezza. E non voglio più sentirmi così. Mi sto odiando e vorrei semplicemente morire ma non avrei il coraggio perché dall'altra parte penso di meritarmi del meglio.
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Ritengo importante intraprendere un percorso psicologico al fine di indagare le cause, le origini ed i fattori di mantenimento dei suoi sintomi.
Cordialmente, dott. FDL

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Salve, al di là delle questioni generiche che descrive, che essendo sociali in qualche modo ci riguardano tutti e tutti (più o meno) ne siamo affranti, c'è qualcosa di suo, di particolare, che la rattrista così tanto? Le consiglierei di provare a concentrarsi su questo, per iniziare a capire le ragioni del suo malessere che spesso vanno oltre le apparenze e gli aspetti sociali.
La saluto, Marina Montuori
Buongiorno,
mi dispiace per la sofferenza che prova, così presente e soffocante.
Credo che sia stata proprio quella parte di lei che sa di meritare di più a farle scrivere questo messaggio.
E' vero, merita una vita piena di emozioni, di tutti i tipi, ma non solo tristezza e fastidio.
Mi sembra un ottimo passo verso la ricerca di una strada da percorrere per stare meglio. Il prossimo passo potrebbe essere magari cercare uno psicologo con cui continuare a parlare, a confrontarsi, che la ascolti e la supporti. Che la aiuti a sostenere tutte le parti di lei, quelle che si sentono tristi e quelle che vogliono essere felici.
Per qualsiasi cosa, sono a disposizione.
Ci tenga aggiornati,
un saluto affettuoso.
Dott.ssa Alice Carbone
Gentile Signora ora che si è permessa di parlare dei suoi vissuti dolorosi può anche pensare il passo successivo ovvero quello di contattare uno specialista e valutare le eventuali ulteriori possibilità. Ovviamente lei è libera di scegliere cosa fare o non fare ma forse il disagio che prova va analizzato. Forse è arrivato il suo momento di lavorarci insieme con uno specialista e cercare delle nuove modalità o delle alternative che oggi non valuta più. Chissà se una psicoterapia o la cura delle parole può aiutarla a vivere diversamente le situazioni che oggi le creano disagio. Solitamente questo è quello che succede. Ora che conosce una possibile alternativa al suo "divano" sta a lei decidere cosa sia meglio per lei. Un cordiale saluto
Cara ragazza, mi dispiace molto per la sofferenza che stai provando. Forse potrebbe esserti d’aiuto chiedere una consulenza psicologica, uno spazio solo tuo in cui avresti la possibilità di condividere i tuoi pensieri più dolorosi ed anche acquisire nuove abilità per fronteggiare in maniera diversa le cose che adesso ti fanno provare rabbia, o tristezza, o anche paura. Come scrivi tu “penso di meritarmi del meglio”...inizia da qui!
Un caro saluto
Cara utente, la sua tristezza è molto pervasiva e sembra proprio la stia bloccando e portando ad isolarsi. Potrebbe essere interessante per lei affrontare un percorso psicologico che le permetta da una parte di dare a se stessa il giusto valore, e dall'altra di trovare la fiducia per pensare di poter modificare l'ambiente che la circonda. Cosa prova a pensare alla sua domanda come un primo passo verso questa possibilità di portare dei cambiamenti nella sua vita? Rimango a disposizione per ulteriori domande. Un caro saluto, Dott.ssa Marinella Balocco
Cara giovane ragazza, come i colleghi penso che le sia necessario un aiuto. Ma questo non è sufficiente se resta un'indicazione esterna. Si è mai chiesta se davvero desidera stare meglio, vivere con più leggerezza? Cosa desidera da se stessa? A disposizione, un caro saluto, dott. Ssa Pagliara
Salve, credo che debba esplorare questo "odio" che caratterizza la sua vita.
Ha mai pensato di intraprende un percorso di psicoterapia?
Buona giornata.
Dott. Fiori
"Sono una ragazza di vent'anni e mi dà fastidio tutto e ciò mi rende molto triste. "
" tutto" è molto astratto, per renderLa "molto" triste.
studia? lavora? ha un hobby ?
La realtà - ci hanno insegnato i poeti - dipende dello sguardo che la osserva.
un cordiale saluto .
Gentile utente, la sensazione di apatia che descrive sembra investire tutte le sfere della sua vita relazionale. La costante percezione di condurre un’esistenza priva di soddisfazione non è un aspetto trascurabile, non è possibile in questa sede risalire all’evento che ha determinato tutto ciò! Si faccia aiutare tramite un percorso di psicoterapia.
La saluto cordialmente
Dottoressa Elisa Taverniti
Buonasera,
quello che descrive è molto forte e doloroso.
Se non lo ha già fatto si affidi ad uno psicoterapeuta competente che la possa aiutare a dare senso, significato a quello che le sta accadendo e che sta provando e che la possa aiutare a lavorare sul cambiamento.

A disposizione per chiarimenti, in bocca al lupo!
RM
Carissima utente,
percepisco davvero tanta, tantissima sofferenza nelle sue parole.
Mi viene da chiederle subito: quanto è arrabbiata ?
Cosa le provoca così tanta rabbia e anche così tanta tristezza?
Cosa le è successo, cosa l'ha portata a credere che non si possa cambiare la sua situazione e che non possa agire lei per prima sul mondo per renderlo più tollerabile, più a sua forma e somiglianza?
Sa, odiare qualcuno o alcune cose è normale e possiamo darci il permesso di allontanarle dalla nostra vita e vivere meglio.
Altre cose o persone, magari più importanti, invece possiamo affrontarle e renderle più piacevoli.
Le emozioni, anche quelle negative, sono messaggere, bussole e motori: ci dicono cosa va e cosa non va nella nostra vita, ci indicano le direzione e ci danno anche la forza per partire verso il cambiamento.
Si affidi a qualcuno che possa aiutarla a strumentalizzare tutti questi vissuti in vista del suo benessere.
Si dia il diritto e il potere di riprendere in mano la sua vita e di darle un senso: il suo.
Rimango a disposizione per qualsiasi domanda o necessità.
Un saluto
Dott.ssa Maila Serra
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Buongiorno cara. Il suo modo di reggere la pressione sociale è sicuramente difficile da gestire, soprattutto alla sua giovane età. L'adozione di schemi divergenti da lei descritti, potrebbe diventare una risorsa da utilizzare al meglio. La tristezza di fondo, invece, va correttamente letta, in un setting appropriato, per poterne capire l'origine. A tale scopo potrebbe esserre congeniale intraprendere una picoterapia, per comprendere cosa in realtà stia accadendo . In tanta confusione, magari, ha reagito strutturando una sintomatologia, che è diventata la causa del suo disagio. Resto a sua disposizione. Dott.ssa Savio Tecla
Gentile, i vissuti che racconta sono evidentemente fonte di grande sofferenza sino a lasciare insinuare nella sua mente l'idea del suicidio, che fortunatamente viene superata dall'idea che si possa meritare qualcosa di meglio. Emerge l'idea di non essere amati, una atmosfera di scarsa armonia nei rapporti familiari, una forte difficoltà ad investire le sue energie verso "oggetti" esterni. I tentativi esperiti la conducono a nuovi periodi di ripiegamento su sè stessa. Sarebbe importante comprendere come mai tutto questo le succede e soprattutto "verso dove" è diretta al momento la sua esistenza. Qual è la linea direttrice? Come mai le sue energie sembrano bloccate in questa situazione di stallo esistenziale? Potrebbe essere il momento per iniziare un percorso psicologico che possa portarla ad attribuire un significato a tutto questo. Resto a sua disposizione per eventuali chiarimenti. Un caro saluto. sr
Buonasera, i sentimenti "mortiferi" che sta sperimentando potrebbero indicare che il suo equilibrio di vita (i suoi interessi, passioni, amori, investimenti) sta affrontando una fase di "stasi"? Potrebbe essersi reso necessario "rompere" questo equilibrio, permettergli di "morire", perchè uno nuovo e più vitale possa emergere? Spero di averle dato delle buone tracce, il consiglio, come giustamente sostenuto dai colleghi, è di iniziare un percorso di consulenza psicologica/psicoterapia in cui approfondire i suoi vissuti. Un caro saluto. DC
Buongiorno,

è una situazione di grande dolore. Ha bisogno di fare un percorso psicologico di terapia per comprenderne l'origine ed affrontarla assieme. La ferita del non amore è qualcosa da non trascurare. Le auguro il meglio.
Cordiali saluti.

Dott. Leonardo Gottardo.
Salve, anzitutto vorrei dirle che vista la sua giovane età sicuramente un elemento importante sul quale far leva per cercare di comprendere quello che le sta accadendo è che a vent'anni si hanno tantissime risorse, per cui già questo credo sia molto significativo da considerare.
Sicuramente lei in questo momento, da quello che dice sta attraversando una condizione di mancanza di interesse e motivazione nei confronti della vita che sta conducendo, ma questo andrebbe approfondito.
Inizi magari a pensare piuttosto che a quello che le dà fastidio e che la disturba ad una cosa, anche solo ad una che le piace fare. Trovare l'eccezione può essere un buon inizio per iniziare a smuovere questa condizione di vedere "tutto" così negativo. Per il resto sarebbe importante fare dei colloqui in un contesto adeguato.
Le auguro una buona serata e se dovesse aver bisogno sappia che può contattarmi.
Dott.ssa Vittoriana Loporcaro
Gentile ragazza,
può capitare di trovarsi in situazioni in cui sembra che nessuno ci capisca, al punto di pensare che nessuno ci ami e , di conseguenza, provare la sensazione di non poter amare nessuno. Le relazioni con gli altri sono a volte complesse e quando arriviamo al punto di sentirci confusi e tristi, è il momento di chiedere un supporto per mettere in ordine e dare senso ai nostri pensieri e uscire dalla situazione di stallo. È importante alzarsi ogni giorno con la speranza che sarà una giornata migliore ma perché questo accada deve capire e far fronte all'irritazione che prova e che la porta a passare il resto della giornata sul divano. La vita ci porta inevitabilmente a vivere momenti più difficili di altri, ma se ne può uscire se riusciamo a fermarci e capirli utilizzando anche chiavi di lettura diverse. Una consulenza psicologica può aiutarla in tal senso. Un cordiale saluto
Cara giovane donna, la Sua sofferenza è grande e mi dispiace.
Concordo con molti colleghi che Le hanno già risposto. Chieda aiuto a un terapeuta del Suo territorio. Alla Sua età può fare un cammino importante che Le darà degli strumenti per affrontare i vari cambiamenti della vita.
Salve, si evince dalle sue parole il disagio che sta provando, le consiglio di rivolgersi ad uno specialista, con il quale, intraprendere un percorso conoscitivo. Indagando sulle cause di queste insofferenze, saprà aiutarla.
MMM
Buongiorno, penso che un percorso psicologico potrebbe aiutarla a capire il motivo per cui tutto le da fastidio, a gestire la sua tristezza e sentirsi amata. Parlare con un professionista dei questo e intraprendere un percorso di terapia potrebbe aiutarla a trovare risposte a queste domande e aiutarla a ritrovare armonia nella sta vita. Insieme potrete cercare di capire quello che hanno dentro, cosa prova, qual è il bisogno che porta ed identificare un lavoro mirato. Cordiali saluti. Dott.ssa Samanta Travini
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Salve, sei molto giovane e tutta questa tristezza devi definirla e circoscriverla al fine di poter iniziare a muovere dei passi verso ciò che ti rende felice e sperimentare la spensieratezza. Ma il lavoro parte proprio da questa tristezza che senti. Non è un lavoro semplice da fare da sola, per questo ti consiglio di intraprendere un percorso psicologico, che ti aiuti a definirti meglio.
A disposizione, Dott.ssa Maria Elisa
Mi dispiace molto per quello che sta vivendo, ma la frase conclusiva lancia un chiaro messaggio: lei non si arrenderà, vuole altro, desidera qualcosa di bello per la sua vita. Ha elencato tutte le cose che non vanno e che le fanno male, ma a fronte di tutto ciò, quali sono invece le cose che la fanno star bene? Quali sono le sue passioni, le cose che le piacciono? Come immagina le persone di cui vorrebbe circondarsi? Come desidererebbe trascorrere una giornata che possa dirsi felice?
Spesso le cose negative della nostra vita offuscano tutto il resto, ma il nostro impegno deve andare proprio nella direzione opposta, e ripartire da quei luoghi, anche minuscoli ed effimeri, in cui ci sentiamo liberi di essere noi stessi.
Credo che un percorso psicologico possa aiutarla a mettere a frutto le sue risorse ed energie per mettere ordine a tutte queste cose che la paralizzano, e poter riscoprire i suoi desideri, seguirli, riuscendo ad affrontare e sostenere anche tutto ciò che non va.
Non tema, non è destinata a stare male per sempre, si ricordi che un vicolo cieco è tale se lo abbiamo di fronte, ma se ne diamo le spalle è una strada che comincia.
Le auguro il meglio.

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