Sono sempre nervosa. Non ho dialogo con nessuno ma solo con la mia famiglia (rivolgendomi a loro s

28 risposte
Sono sempre nervosa.
Non ho dialogo con nessuno ma solo con la mia famiglia (rivolgendomi a loro sempre urlando) e con il mio fidanzato.
Mi sento una bipolare perché cambio umore velocemente.
A volte capita di sentirmi il nulla.
Ci sono giorni in cui vorrei trovare un modo indolore per uccidermi poi ci ripenso (grazie al mio fidanzato che mi da tanta forza interiore).
Non ho una famiglia compatta e unita.
Da quando sono nata ho portato solo disgrazie; mi capita di sentirmi in colpa per tante e tante cose.
Sentirsi una persona che porta disgrazie è molto triste e pesante, è come portare una cappa nera che rende tutto molto difficile e senza speranza.
Provare un forte senso di colpa, non significa affatto essere colpevoli di qualcosa, sono complessi i meccanismi della mente e le deformazioni che le emozioni possono produrre.
Quando il senso di frustrazione, di insofferenza e angoscia diventano molto intensi , è difficile uscire da questo meccanismo da soli o con il solo l'aiuto del fidanzato, per quanto ben disposto.
E' invece importate dare senso e valore a questa crisi e rivolgersi ad uno psicoterapeuta che l'aiuterà a dare valore e senso alla sua sofferenza di oggi.

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Buongiorno. La sua modalità di relazione è sicuramente fonte di stress, fonte di svalutazione del se', quasi ad odiarsi. È possibile che tutto ciò abbia una pluralità di fattori scatenanti e che sia complesso iniziare la cura dal verso giusto. Difficile darle un consiglio buono per tutto ciò che traspare del suo vissuto. Provi a rivolgersi ad un terapeuta, forse sarebbe utile un consulto anche medico psichiatrico, ai fini di utilizzare al meglio tutte le sue risorse. Ricordi che la consapevolezza è sempre un punto a favore nell'approcciarsi alla PROPRIA interiorita'
Buonasera. Lei non ha portato disgrazie fin da quando è nata. Forse piuttosto non è stata amata come avrebbe dovuto, forse i suoi genitori non sono stati amorevoli con lei, e forse non è cresciuta in un contesto sereno. Faccia tesoro del supporto che ha dal suo fidanzato, e inizi un percorso psicoterapeutico (magari successivo ad una valutazione psichiatrica) in modo da poter stare bene: sembra impossibile ma non è così. In ogni caso noi ci siamo. Un caro saluto.
Salve, non ci racconta molto su di lei e da quando ha iniziato a pensare che tutto ciò che succede è causa sua e che può arrecare a sè stessa ed agli altri delle cose negative. Lei già si è fatta una diagnosi, disturbo bipolare, forse sarebbe bene che lei si recasse a fare una visita psichiatrica per avere una conferma della sua supposizione. Inoltre potrebbe iniziare un percorso psicologico e cercare di lavorare sulla sua rabbia che è un sintomo e cercare con l'aiuto della psicoterapeuta capire qual'è la causa dei suoi disturbi, la saluto cordialmente, dott.Eugenia Cardilli.
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Salve. nella sua lettera ci da poche informazioni sulla sua età, contesto sociale, attività lavorativa. in realtà sembra non essere specificamente contenuta una esplicita richiesta di aiuto. Tuttavia il suo "sfogo" contiene lo stesso preziose informazioni su di sè. il suo meccanismo di autosvalutazione, assieme ad una "fluttuazione" del suo umore sembra sottrarle energie preziose e non le fa apprezzare gli aspetti positivi della sua vita.
le suggerisco, come del resto hanno fatto alcuni dei miei colleghi, di rivolgersi ad uno psicoterapeuta. ne trarrà certamente sollievo. Cordiali Saluti.Dottor Emanuele Grilli
Buongiorno, mi sembra che nell'inviare questa domanda al portale lei stia mandando un SOS e pertanto stia già realizzando che ha bisogno di essere aiutata. Questo mi sembra un passo molto importante: chiedere in qualche modo aiuto è l'inizio della possibilità di prendersi cura di sé e del proprio malessere per stare meglio, perché meglio si può stare! Penso anche io, come i miei colleghi che le hanno risposto in precedenza, che sarebbe opportuno un consulto psichiatrico per avere un eventuale supporto farmaceutico che la sostenga anche nel corpo in questo momento difficile e contemporaneamente intraprendere un percorso psicoterapeutico per superare le cause del suo sentirsi nulla, del suo senso di colpa, del suo nervosismo e del suo umore altalenante e per poter arrivare ad avere una relazione con sé e con gli altri più piena e sodisfacente. La saluto cordialmente.
Salve signora le etichette non ci piacciono, né tantomeno dovrebbero piacere a lei. Ciò che noto dal suo racconto é che l'instabilità del suo umore le genera un forte disagio. Lei stessa identifica delle difficoltà presenti nel suo nucleo familiare. È chiaro che ritagliando uno spazio per sé in un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla. Si coglie il dolore che prova leggendo quanto scrive, il senso di vuoto, il senso di colpa.. A volte una figura significativa a lei vicina può esserle di sostegno, ma credo che un aiuto professionale le permetta di fronteggiare le situazioni identificando le strategie di trattamento più adeguate
Posso solo aggiungere a quanto le hanno già suggerito e indicato, che la sua instabilità familiare e i legami che in essa ha sperimentato hanno un effetto sul suo senso di sicurezza, nonché sulla stabilità dell'umore. Il disturbo bipolare è in realtà un disturbo molto specifico, diagnosticabile tramite test e non solo correlato all'andamento umorale. Sicuramente lei sperimenta momenti di tristezza, di cui si deve prendere cura, anche tenendo conto che ha fatto spazio dentro di sé a una relazione di amore positiva, che la supporta, e questo dimostra la presenza di risorse e di possibile amore per se stessa. La convinzione negativa di essere portatrice di disgrazie è un modo di pensare a se stessa che può alleggerire o cambiare. Non può aver colpa di nulla, soprattutto un bambino piccolo non porta colpe solo per nascita.
Cordialmente
Mara Gallo
Salve, sono poche le informazioni che da. Più che una domanda o un consiglio questa è una ricerca di aiuto concreto. Allora lo chieda, perchè i sintomi di cui parli sono dolorosi e non permettono una vita serena. Contatti uno psicoterapeuta ed in sua compagnia si permetta di aiutarsi.
Buonasera, purtroppo ci da poche informazioni per aiutarla. Ma mi auguro che cerchi un aiuto concreto affinche' il suo "grido di aiuto" non resti solo su questo portale. Un caro saluto
Carissima,
Dalle Sue parole sento un mix di rabbia, dolore, senso di impotenza e di colpa. Sento anche, però, una forte spinta verso la vita e una grande voglia di cambiamento. Queste ultime sono le Sue risorse in questo momento difficile, le tenga sempre a mente anche quando le capita di sentirsi “persa” e raggiunge il picco dello sconforto.
Non si faccia autodiagnosi, in questo momento non le occorre un’ennesima etichetta da attaccarsi addosso, non si attribuisca colpe e responsabilità che non le competono. Quello che Le occorre è un professionista che la ascolti, la comprenda e la aiuti a rimettere pace e armonia nelle sue emozioni e nelle sue relazioni.
Le consiglio vivamente di rivolgersi ad uno psicoterapeuta della Sua zona, al più presto!
In bocca al lupo!
GF
Buongiorno, dal suo scritto emergono dolore e rabbia. Si vedono pero' anche valide risorse come una buona consapevolezza del proprio malessere e un fidanzato che la ama e allora parta da qui. Provi a contattare uno psicoterapeuta per un approfondimento potrebbe esserle molto utile lavorare su di se e sulle relazioni
Si sottoponga a esami psicometrici e a seconda della diagnosi emergente potrà valutare se le siano più utili degli incontri psicologici individuali o familiari.
Gentile signora,
si avverte dalle sue parole il profondo sentimento di solitudine
e di sofferenza soggettiva che sta vivendo ora; d'altronde riesce a chiedere aiuto almeno al suo fidanzato che è certamente una risorsa ed un sostegno emotivo. Tuttavia non è più sufficiente il solo sostegno del suo compagno. Fissi alcuni incontri di consultazione psicologica con una psicoterapeuta e valuti assieme a lei quale possa essere il percorso che la aiuti ad affrontare le sue preoccupazioni di vita.
Un caro saluto, dottoressa Margherita Maggioni.
Salve, al di là dei nomi con cui cerca di definirsi, e che non è detto che siano corretti, quello che arriva dal suo messaggio è la consapevolezza di star male. Cerchi un aiuto, senza troppa paura.
In bocca al lupo
Marta Calderaro
Buongiorno, provi a rivolgersi ad uno psicoterapeuta, vedrà che l'aiuterà a comprendere bene la sua situazione e a comprendere meglio se stessa.
Ottime cose, Andrea De Simone
Lensuggereindi cominciare un percorso Per poterla accompagnare nel vivere meglio la sua vita
Buongiorno. Da quello che lei scrive, ho la sensazione che il suo. Stato d animo sia pervaso da tristezza.
Probabilmente la scarsità delle relazioni sociali e la sua modalità litigiosa possono essere indice di una deflessione del tono dell'umore. Un colloquio di psicoterapia potrebbe aiutarla a comprendere come mai ha queste modalità relazionali poco serene e cosa faeee per risolvere queste problematiche
Salve, da ciò che scrive emerge un forte disagio e dolore ma anche aver fatto un auto diagnosi che certamente non aiuta. Chieda consiglio ad uno psicoterapeuta che potrà aiutarla a rivedere queste idee e affrontare con più serenità le sue relazioni cercando strategie . Cordiali saluti Dott. Clorinda Cantarini
Salve, un percorso terapeutico è la strada che dovrebbe intraprendere. Il mio consiglio è di non auto-etichettarsi in una categoria.
Saluti
Buongiorno, credo che sia importanti confrontarsi su questi temi con uno specialista; a volte il nostro vissuto su quello che stiamo vivendo non ci permette di cogliere altri aspetti ugualmente significativi; è bene che una sofferenza così forte venga accolta ed affrontata.
Salve, da quello che scrive sembra consapevole del disagio che sta vivendo.
Chieda aiuto ad uno psicoterapeuta ed inizi un percorso di psicoterapia per essere accompagnata e supportata a gestire il suo malessere.
Un saluto
Salve Signorina, sentirsi potatrice di disgrazie dalle persone che ci hanno messo al mondo, probabile faccia sentire vuoti. E un pò come cercare acqua nel deserto. se è vero che di relazioni ci si ammala è anche vero che di relazioni si guarisce. Quanto è importante per lei trovare qualcuno che l'accetti così com'è?
Salve, dalla sua lettera si evince chiaramente una rabbia notevole, rivolta essenzialmente verso se stessa, che fa risalire tanto ad una "autodiagnosi di bipolarismo" quanto ad un "potere di portasfortuna"; da questo mix fatale sembra non esserci via d'uscita. NON E' COSI'.
Cara amica si rivolga con fiducia ad un bravo psicoterapeuta, le insegnerà a rivedere sè stessa con uno sguardo più attendibile, inoltre le insegnerà a fare leva sui suoi punti di forza, che sono certa ne ha; costruirà in tal modo un'impalcatura alla sua personalità più forte, ciò la proietterà verso un futuro più gioioso e soddisfacente. Auguri.
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Dalle sue parole posso intendere che è vivo il suo dolore per sentirsi non importante, non riconosciuta. Fortunatamente ha trovato un compagno, così deduco dalle sue parole, che la aiuta a non sentirsi così giù di morale. Il senso di colpa che prova e la mancanza di dialogo probabilmente l'hanno portata a scrivere su questo portale, per cui non si fermi ma cerchi un'aiuto da uno psicoterapeuta e, se necessario, anche una consulenza da uno psichiatra. La saluto
Gentile utente, mi dispiace per la difficoltà che sta attraversando.
Il suo fidanzato indubbiamente la sta aiutando, tuttavia le suggerisco di rivolgersi ad un professionista. L'aver pensato a dei modi per togliersi la vita è un campanello da non sottovalutare. Penserà sempre al suo fidanzato ogni volta che si sentirà male?
Lei si dipinge in modo del tutto negativo, ma tutti abbiamo delle risorse, bisogna solo farle emergere!
resto a disposizione
saluti
dott.ssa Diana
Buonasera, mi rendo conto che ciascuno di noi ha una storia di vita difficilmente riassumibile in poche righe, e poichè ci sono troppi elementi mancanti non so se una risposta approssimativa Le possa essere utile in questo momento. Comunque Le consiglierei di darsi la possibilità di iniziare, eventualmente , un percorso di psicoterapia che possa aiutarLa a comprendere le radici di questi suoi disturbi. Credo che come ogni emozione, anche il suo timore va compreso e trasformato più che fenato o allontanato. Un caro saluto, D.ssa Cristina Sinno
Salve , essendoci pensieri suicidari che lei chieda aiuto ad uno psicoterapeuta è estremamente urgente.
Gli elementi che ha riportato possono essere un buon punto di partenza per trovare nuovamente se stessa e la sua serenità .

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