Sono Cris che ho raccontato che da sabato post conoscenza di una persona, si è creata una situazione

23 risposte
Sono Cris che ho raccontato che da sabato post conoscenza di una persona, si è creata una situazione, che mi fa provare irrealta in alcuni momenti, la mia testa in alcuni momenti, se mi scrive. Se una amica mi parla di lui, o anche in altri contesti la sera soprattutto mi aumenta l ansia e mi sembra che non sia reale, ad esempio ieri sera mentre guardavo la tv, ed aspettavo l amica che poi non ha tel per fortuna e stavo con tale sensazione. Orribile... Io voglio essere lucida, non fuggire da nulla ma perché mi succede ciò? E poi sono stanca di fare da tanto tempo, sogni tutti i giorni, quei sogni bruttissimi che ti svegli e pare che siano veri. Oggi ad esempio, mi sono svegliata o meglio nel dormiveglia e ho fatto incubi, ora sveglia provo angoscia e cerco di dirmi che erano sogni. Il punto è che fino a che non è venuto fuori da sabato il senso di irrealta estraneità, ecc riuscivo una volta sveglia a far passare dopo un po' l angoscia, il sogno vivido, stamane già sto in ansia e dico ora stai così per l incubo, dopo magari perché ti difenderai da qualche cosa che non capisci.. Ma io non voglio diventare matta ed esaurita. Possibile debba sempre sognare male. E ricordarlo oltretutto. Tanti non sognano o non ricordano di averlo fatto e già al risveglio non stanno angosciati. Non me posso più. Prendo un ansiolitico, ma i sogni sono antecedenti, ho troppo stress però non è giusto. Almeno un sintomo tipo questo del distacco, confusione, irrealta... Non posso mandarlo via? Aiutooo
Gentile Cris, non so se nel frattempo le cose siano migliorate, lo spero, ma la situazione di cui scrive sembra essere molto angosciosa da vivere. Come lei stessa dice, probabilmente tutti è stato scatenato dall’aver conosciuto quella persona sabato, ma occorre fare qualcosa per stare meglio e difendersi da quel senso di irrealtà così spiacevole e da quegli incubi così vividi. Sarebbe molto importante ora, se già non lo ha fatto, rivolgersi ad uno psichiatra e/o ad uno psicoterapeuta della sua zona per avere un supporto. Questo momento può essere superato, ma ora è importante farsi aiutare da un professionista compente in materia. Un caro saluto, Marta Corradi

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Buongiorno. Mi pare stia pian piano consapevolizzando che questa fuga (irreale) da una situazione (reale) necessita di un aiuto. Difficile sostenere a distanza. Provi a contattare un terapeuta nel pubblico o nel privato che possa, in un momento così delicato, essere un vero punto di appoggio
Quando si prova una profonda paura un qualcosa che in teoria dovrebbe essere desiderabile come incontrare un ragazzo che piace, è il segnale di una forte ambivalenza, il timore che il proprio desiderio possa avverarsi.
Quando si riattiva un trauma già avvenuto e di cui non si sa o di cui non si ricorda nulla, ci si può sentire in modo molto strano magari fuori dal proprio corpo, osservarsi dall'alto o magari sentirsi evanescenti, senza corpo.
Sono sensazioni che spaventano ma che hanno una loro ragione e funzione psicologica, l'importante è riconoscere, comprendere, sentire, collegare, narrare.
E' un tipo di percorso che si scopre e si sviluppa con la psicoterapia.
Restare soli con i propri pensieri è la situazione più angosciosa che può far peggiorare ulteriormente il senso di paura.
Salve, sono d'accordo con le mie colleghe, lei ha bisogno di un aiuto concreto e di persona. Come lei scrive ha conosciuto una persona, potrebbe essere anche qualcosa di bello, solo che lei ha un ansia talmente alta che non riesce di aspettare e vedere se questo rapporto si consolida, non è detto che debba essere qualcosa di irreale e che con il tempo diventi realtà. Consulti uno psichiatra per farsi prescrivere un ansiolitico dosato bene e si faccia aiutare anche da una psicoterapeuta e cerchi di capire perchè tutta questa paura nel vivere un rapporto, la saluto cordialmente, dott.Eugenia Cardilli.
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Salve, effettivamente per quello che racconta sembrerebbe trattarsi di derealizzazione. Le consiglio comunque di rivolgersi ad uno psicoterapeuta e se necessario ad uno psichiatra per eventualmente un supporto farmacologico.
Saluti
Cara Criss in alcuni momenti della nostra vita, magari in un periodo di forte stress, può succedere di essere soggetti alla sintomatologia da lei descritta.
Sentirsi derealizzata, ricordare sogni vividi, sentire angoscia. Ricordi tuttavia che le sue emozioni sono anche frutto dei pensieri che lei genera durante la giornata. Spesso ci fondiamo con essi considerandoli veri e dimenticandoci che sono solo mere ipotesi della nostra testa sulla realtà. avrebbe sicuramente bisogno di effettuare un esplorazione sui contenuti delle sue angosce e delle sue sensazioni e intervenire non solo farmacologicamente sui suoi livelli d' ansia. Con un pò di motivazione e sforzo da parte sua potrebbe,forse anche in breve tempo, diventare maggiormente consapevole della struttura mentale del suo disagio e imparare a gestirlo con maggior efficacia, affrancandosi dal senso di angoscia e dai sintomi di derializzazione.
Un caro saluto
Dott. Riccio
Buongiorno, la sua lunga lettera descrive uno stato di forte disagio. Da quello che dice sembra che più che l'incontro con "qualcuno" avvenuto sabato (ma quanto tempo fa?) sia parlarne che le crea dei problemi di confusione e disorientamento. A volte, la mancanza di difese sufficienti può fare delle parole qualcosa di molto invasivo. Anche gli incubi ricorrenti che la tormentano e che non riesce a dimenticare potrebbero essere dovuti a una insufficienza delle sue difese psicologiche. Così tutte le immagini e le parole la invadono senza che lei possa padroneggiarle. E' molto importante e urgente che si rivolga al suo medico di base per avere la prescrizione a una visita presso il CSM più vicino e dove potranno consigliarle dei farmaci adatti al suo caso specifico e una psicoterapia. Se non fosse possibile fare una psicoterapia presso il CSM non esiti a rivolgersi a uno psicoterapeuta privatamente e a parlargli di quello che la tormenta così tanto. Cordiali saluti PG
Salve Cris da quanto racconta il suo stato é costantemente in allarme e l'angoscia che ne deriva le impedisce di fare qualunque cosa. Se assumendo degli ansiolitici la sua situazione non migliora le consiglierei di rivolgersi al CSM di appartenenza affinché uno psichiatra la metta in contatto con una clinica/casa di cura convenzionata. Esistono diverse strutture nelle quali può essere accolta, con una degenza relativamente breve durante la quale può usufruire di psicoterapia individuale, controllo farmacologico e attività riabilitative. Si informi! Non può farle che bene!!
Salve Cris, rispetto a quello che scrive, poterla aiutare seriamente x via telematica e a distanza non è possibile. È chiaro che l'aver conosciuto una persona (reale) le ha "smosso" qualcosa dentro che ha scatenato i sintomi da lei descritti. Tuttavia il racconto è molto confuso, forse rispecchia il suo stato d'animo al momento?Non saprei, ma gli elementi,anche per azzardare un '"ipotesi" clinica, sono pochi e poco chiari. Non vedo da dove scrive, sicuramente nella sua zona può rivolgersi ad un professionista nel pubblico o nel privato che possa seriamente sostenerla e aiutarla in questa fase particolare che sta attraversando e della quale è abbastanza consapevole.
Spero di essere stata di aiuto
Un caro saluto
Dott.ssa Sidari
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Buonasera Cris, si avverte tutta la sua angoscia ma anche la sua lucidità. ‘Ma io non voglio diventare matta ed esaurita’. E non ci diventerà, nonostante i sintomi che vive che sono effettivamente forti e ‘orribili’. Sta chiedendo Aiuto in modo forte e chiaro e aiuto potrà ricevere attraverso un professionista che l’ascolti ed ascolti anche i suoi sogli. Così terribili eppure, le assicuro, così preziosi in una terapia. Lavoro con i sogni e davvero a volte sono uno degli strumenti più preziosi per percorrere le vie più profonde di noi stessi. La saluto calorosamente augurandole di intraprendere presto un percorso psicologico. Se potrò esserle d’aiuto sarò ben lieta. Dott.ssa Daniela La Porta
Buonasera, dalle sue parole emerge una profonda angoscia che ha il tutto il diritto di essere significata per dare un senso per poi gestirla al meglio. Le consiglio un orientamento psicoanalitico, resto a disposizione per un primo consulto. Dott.ssa Palmieri
Buonasera Cris, prima di tutto spero vivamente che lei si senta meglio e questa sensazione di angoscia che riferisce sia venuta meno. Sono d'accordo con i colleghi nel dire che, effettivamente, sembrano episodi di derealizzazione i quali, chiaramente, non possono che far allarmare e spaventare chi li esperisce. Non si può, certamente, in poche righe approfondire o immaginare quali possano essere le cause del suo malessere. Quello che consiglio solitamente in questi casi é di rivolgersi congiuntamente ad uno psichiatra e ad uno psicoterapeuta per affrontare in maniera congiunta una situazione così complessa.
Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Bosco
buongiorno, sono d'accordo con i colleghi che stia vivendo degli episodi di derealizzazione. le consiglio di iniziare un percorso psicoanalitico e valutare insieme all'eventuale collega la necessità si un supporto farmacologico.
un saluto Chiara Pedullà
Buon giorno a te Cris. Nel tuo racconto traspare non poca confusione e un forte senso di disagio che sta lentamente portando all'emergere di vissuti invalidanti. Sarebbe opportuno provare a conoscerLa meglio così da poter disporre di maggiori informazioni e poter impostare un percorso di psicoterapia volta al rinforzo del suo Io e a trovare insieme adeguate risorse volto al rafforzamento della sua autostima. Le porgo cordiali saluti. Gian Piero Grandi
Gentile Cris, è più che comprensibile che alla luce delle sensazioni che esperisce Lei riporti paura e angoscia. Un aiuto farmacologico (prescritto, sia ben chiaro, da uno psichiatria competente) può certamente aiutarLa, ma va associato a un percorso psicoterapeutico che Le permetterebbe di andare alla fonte del problema e di risolverlo. Per quanto riguarda i sogni, essi sono importanti nel momento in cui, una volta svegli, ci interpellano; ovvero, non solo li ricordiamo ma ci hanno in qualche modo toccato tanto da parlarne ad altri, o da preoccuparci, o da pensarci una volta svegli. In questo caso è evidente che qualcosa, nei Suoi sogni, La tocca, La muove, La mette in scacco. Il senso di proprietà dell'esperienza non viene meno nel sogno, ecco perché quando Lei si sveglia è così turbata, toccata, e vividamente colpita.Per comprendere cosa La interpella a tal punto, è necessario declinarli entro la Sua storia di vita, unica e irripetibile. Non esiste, nonostante ciò che si pensa, un manuale valido per tutti né una simbologia che non tenga conto del Chi autore (e proprietario!) del sogno. Allo stesso modo, è necessario declinare le sensazioni angosciose e di distacco che descrive nel contesto della Sua vita: quale significato assumono e in che modo Lei le riconfigura identitariamente? Dove avviene quella frattura tra esperienza e proprietà della stessa, che non Le consente di essere la protagonista di ciò che vive? Tutto ciò va affrontato con un percorso psicoterapeutico. Solo attraverso un colloquio in cui raccogliere le informazioni legate a Chi Lei è, a Chi è stata e a Chi sarà (ovvero, ai suoi orizzonti d'attesa e al Suo Pro-getto) sarà possibile declinare tutto ciò nello specifico della Sua persona, e proporLe un percorso personalizzato finalizzato alla risoluzione della sintomatologia attraverso l'individuazione dei motivi che la sostengono e la mantengono. Si affidi a uno psicoterapeuta e intraprenda i colloqui con fiducia, motivazione, impegno, e risoluzione al miglioramento: questi sono gli ingredienti fondamentali per stare bene. In bocca al lupo! DMP
Buongiorno, le consiglio di chiedere una consulenza psicologica, vedrà che l’aiuterà ad affrontare al meglio questo suo momento così difficile.
Ottime cose, Dott. Andrea De Simone
Buongiorno Cris, le consiglio di chiedere una consulenza psicologica, vedrà che l’aiuterà ad affrontare al meglio questo suo momento così difficile. Allo stato attuale può usufruire di una prima consulenza on-line.
Un cordiale saluto Antonella
Salve, da quello che lei ha scritto sembrerebbe che l'ansia e il senso di irrealtà che la pervadono, così come lei li descrive , siano strettamente collegati alla persona che ha conosciuto, attraverso un percorso terapeutico si potrebbe valutare se questo collegamento c'è realmente e capirne il nesso e se le cause dei suoi sintomi siano collegate ad altro, così da poterla aiutare. Se lo ritiene opportuno non esiti a contattarmi.
Cari saluti
Dott.ssa domenica Lipari
Salve Cris, sono pochi gli elementi che si colgono dal tuo racconto concitato. In primo piano c'è un vissuto angoscioso che è stato liberato, suppongo, dal desiderio di incontrare questo ragazzo. Parli di sogni che si confondono con la realtà e anche questi sono pregni di angoscia. La tua crisi e il tuo sentire ti dicono (urlano con urgenza!) che è giunto il momento di prendere in mano la tua vita e condurla dove vuoi. Affidati ad una guida e inizia il tuo cammino di emancipazione dalla sofferenza che ora ti imprigiona. Ogni crisi è un'opportunità o un pericolo. Sta a te la scelta! Buona fortuna
Buonasera Cris,
vedo che sta condividendo quanto le sta accadendo con grande emozione e ricchezza di contenuto. Sia per la situazione attuale che per la paura di legarsi di cui parla potrebbe davvero essere utile per lei incontrare una collega e parlarne assieme in dettaglio.
Cordialmente
Salve Cris, deve considerare che l'ansia, gli attacchi di panico, gli incubi sono tutti segnali che vengono dal nostro inconscio per qualcosa di importante che stiamo ignorando, o che non riusciamo a vedere. Per questo spesso noi psicologi diciamo che l'ansia, anche quella fortissima che diventa attacco di panico, è un segnale da ascoltare, prima di poter essere eliminato o gestito. Quando evitiamo il contenuto psichico o emotivo che l'ansia ci porta, l'ansia aumenta e diventa ingestibile.
Caro Cris, in alcuni momenti della nostra vita le emozioni e ciò che proviamo possono trovare rappresentazione nei sogni e possono così essere elaborate, anche se ciò che emerge al mattino è tutt'altro che facile o semplice da comprendere. Al tempo stesso, mi sembra che lei stia avvicinando l'idea che il bisogno di fuggire e di mettere una distanza da ciò che prova sia l'unico possibile per cercare di star meglio. Le consiglio di iniziare un percorso, sia nel pubblico che nel privato che possa, in un momento così delicato, essere un vero punto di appoggio e di riferimento.
Le auguro di potersi dedicare tale tempo e spazio.
Un caro saluto, Dott.ssa Emiliana Fariello
I sogni sono le emozioni ,ansie, oaure, sensazioni che si manifestano. ha bisogno di aiuto e di una elaborazione accompagnata da chi ha conoscenza su ciò che racconta. Forza

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