Salve, volevo porre una domanda circa la mia situazione che vivo ormai da qualche anno. Soffro di v
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Salve, volevo porre una domanda circa la mia situazione che vivo ormai da qualche anno.
Soffro di vari disturbi di personalità fra cui evitante, dipendente, borderline, ossessivo compulsivo e anche di dismorfofobia.
Volevo chiedere, quale sarebbe il migliore approccio per risolvere questi problemi.
Sono stato in terapia per più di 1 anno per un totale di almeno 100 sedute ma non ho mai riscontrato dei miglioramenti.
Sono consapevole che una situazione complessa richiede tempo però mi chiedo se è normale non avere avuto dopo così tante sedute neppure un minimo miglioramento o un cambiamento anche minimo nei miei pensieri negativi ed intrusivi o comunque un piccolo attenuamento dell’ansia.
Vi ringrazio in anticipo per le vostre risposte.
Soffro di vari disturbi di personalità fra cui evitante, dipendente, borderline, ossessivo compulsivo e anche di dismorfofobia.
Volevo chiedere, quale sarebbe il migliore approccio per risolvere questi problemi.
Sono stato in terapia per più di 1 anno per un totale di almeno 100 sedute ma non ho mai riscontrato dei miglioramenti.
Sono consapevole che una situazione complessa richiede tempo però mi chiedo se è normale non avere avuto dopo così tante sedute neppure un minimo miglioramento o un cambiamento anche minimo nei miei pensieri negativi ed intrusivi o comunque un piccolo attenuamento dell’ansia.
Vi ringrazio in anticipo per le vostre risposte.
Gent.le, i Disturbi di Personalità hanno a che fare con le nostre esperienze relazionali (in particolar modo quelle fatte nei primi anni di vita, ma non solo). Inoltre, come è forse nel suo caso, su una data disarmonia relazionale si possono innestare alcune manifestazioni sintomatiche. In ogni caso, è opportuno che lei svolga percorsi terapeutici capaci di esplorare le emozioni che lei prova all'interno delle sue relazioni...per dare significato ai sintomi che la affliggono (terapie psicodinamiche). Rimanendo a disposizione, porgo cordiali saluti.
Frasca dott.ssa Amelia
Frasca dott.ssa Amelia
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Buonasera caro utente, è sicuro di essere stato seguito e trattato da uno psicoterapeuta? Lei non spiega che tipo di metodo ha utilizzato il precedente collega. Se le può essere utile, sono una psicoterapeuta con approccio fenomenologico trasformazionale; per qualsiasi informazione può contattarmi, sono disponibile anche per terapie online. Un caro saluto, d.ssa Cristina Sinno
Salve,
Comprendendo la difficoltà e la frustrazione che può derivare da una situazione complessa come la sua, soprattutto quando non si riscontrano miglioramenti dopo un lungo percorso terapeutico. È importante ricordare che i disturbi di personalità come quelli descritti richiedono un trattamento specifico e mirato, che potrebbero includere approcci come la Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT), la Terapia Dialettico Comportamentale (DBT), o altre tecniche, a seconda delle caratteristiche e delle necessità individuali. A volte, la mancanza di miglioramenti può dipendere da diversi fattori, come la tipologia di terapia, la qualità della relazione terapeutica o l'adattamento delle tecniche al proprio caso specifico.
Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista che possa rivedere il suo percorso terapeutico, individuare le possibili difficoltà e orientare il trattamento verso soluzioni più mirate e personalizzate.
Cordiali saluti,
DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
Comprendendo la difficoltà e la frustrazione che può derivare da una situazione complessa come la sua, soprattutto quando non si riscontrano miglioramenti dopo un lungo percorso terapeutico. È importante ricordare che i disturbi di personalità come quelli descritti richiedono un trattamento specifico e mirato, che potrebbero includere approcci come la Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT), la Terapia Dialettico Comportamentale (DBT), o altre tecniche, a seconda delle caratteristiche e delle necessità individuali. A volte, la mancanza di miglioramenti può dipendere da diversi fattori, come la tipologia di terapia, la qualità della relazione terapeutica o l'adattamento delle tecniche al proprio caso specifico.
Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista che possa rivedere il suo percorso terapeutico, individuare le possibili difficoltà e orientare il trattamento verso soluzioni più mirate e personalizzate.
Cordiali saluti,
DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
Salve gentile utente, le rispondo così: a volte terapeuta e paziente non vedono gli stessi obiettivi da raggiungere, proprio per questo motivo bisognerebbe essere il più autentico possibile (sia il terapeuta che il paziente) nello svolgere il lavoro insieme. Le consiglio di riprendere la terapia (che non ha tempo risolutivo ma solo curiosità e impegno nel capire se stessi e di conseguenza nel cambiamento). Cordialmente.
Dott.ssa Elda Valente
Dott.ssa Elda Valente
Trovare la terapia giusta è molto complesso e dipende molto anche dalla relazione che si instaura con il terapeuta. In ogni caso, per i disturbi che hai elencato spesso non basta la semplice seduta e si associa una terapia farmacologica seguita da uno psichiatra, che fornisca il giusto supporto per poter attenuare lo stato di malessere quel tanto che basta per poter lavorare adeguatamente su di sé. Mi chiedo inoltre, da dove vengano tutte queste etichette patologiche che ti attribuisci, e se non sia il caso di iniziare a chiederti come funzioni tu veramente aldilà di esse. Ma per questo, sì, ci vuole del tempo.
Spero di esserti stato d'aiuto
Nicolò Paluzzi Monti
Spero di esserti stato d'aiuto
Nicolò Paluzzi Monti
Grazie per aver condiviso la sua esperienza con tanta sincerità. Comprendo quanto possa essere frustrante impegnarsi in un percorso terapeutico senza percepire un cambiamento tangibile, soprattutto quando il disagio è profondo e si manifesta in diverse aree della sua vita. La terapia è un viaggio complesso, e i tempi di cambiamento variano molto da persona a persona. Tuttavia, il fatto che dopo un lungo percorso non abbia notato alcun miglioramento potrebbe essere un segnale da esplorare: forse l’approccio utilizzato non era quello più adatto a lei, o forse c'è stato bisogno di lavorare su aspetti più strutturali prima di vedere effetti più evidenti nella quotidianità. Un lavoro terapeutico che permetta di esplorare non solo i sintomi, ma anche il significato profondo delle sue difficoltà relazionali ed emotive, potrebbe aiutarla a comprendere meglio se stesso e le dinamiche che la bloccano. Sperando di esserle stata utile, le mando n caro saluto.
buongiorno.
non so in che modo lei sia giunto a questa diagnosi che per la verità è un pò strana, vero è che i disturbi di personalità spesso hanno caratteristiche miste, ma di solito si arriva a definirne uno che prevale sugli altri. I sintomi ansiosi poi sono in molti casi "emergenti" dai disturbi di personalità, non costituiscono quindi un problema primario. Di solito in casi come il suo si pratica la cosiddetta terapia integrata, l'aiuto principale viene dalla componente medico-psichiatrica, che può prevedere appunto l'uso di farmaci, secondariamente una psicoterapia può essere di supporto anche se quasi mai, da sola, risolutiva. in questo caso è importante che psichiatra e psicologo lavorino a stretto contatto. non è raro infatti che i disturbi di personalità vengano trattati in una struttura pubblica dove i professionisti hanno la possibilità di comunicare sui casi, mentre qualora si trattasse di strutture private, è importante che siano dotate di equipe multidisciplinari che possano supportare la persona nella complessità dei problemi che porta.
consiglio dunque di rivolgersi a strutture analoghe oppure di chiedere al suo terapeuta se lavora con approcci integrati.
a di là di queste tematiche più tecniche, sono consapevole che la strada per conoscere e accettare se stessi può essere lunga e piena di ostacoli, le auguro di fare presto dei passi avanti, per guardare al suo presente con maggiore serenità.
cordialmente.
non so in che modo lei sia giunto a questa diagnosi che per la verità è un pò strana, vero è che i disturbi di personalità spesso hanno caratteristiche miste, ma di solito si arriva a definirne uno che prevale sugli altri. I sintomi ansiosi poi sono in molti casi "emergenti" dai disturbi di personalità, non costituiscono quindi un problema primario. Di solito in casi come il suo si pratica la cosiddetta terapia integrata, l'aiuto principale viene dalla componente medico-psichiatrica, che può prevedere appunto l'uso di farmaci, secondariamente una psicoterapia può essere di supporto anche se quasi mai, da sola, risolutiva. in questo caso è importante che psichiatra e psicologo lavorino a stretto contatto. non è raro infatti che i disturbi di personalità vengano trattati in una struttura pubblica dove i professionisti hanno la possibilità di comunicare sui casi, mentre qualora si trattasse di strutture private, è importante che siano dotate di equipe multidisciplinari che possano supportare la persona nella complessità dei problemi che porta.
consiglio dunque di rivolgersi a strutture analoghe oppure di chiedere al suo terapeuta se lavora con approcci integrati.
a di là di queste tematiche più tecniche, sono consapevole che la strada per conoscere e accettare se stessi può essere lunga e piena di ostacoli, le auguro di fare presto dei passi avanti, per guardare al suo presente con maggiore serenità.
cordialmente.
Salve, senza entrare nel merito di tutte queste diagnosi, il suo è un dubbio assolutamente lecito, considerando il numero di sedute.
La vostra terapia ha obiettivi condivisi? È strutturata?
È lecito che lei parli dei suoi dubbi col suo terapeuta ed è auspicabile che troviate una soluzione condivisa.
Riguardo l'approccio da usare, a mio avviso potrebbe essere utile affrontare a monte la disregolazione emotiva alla base che produce la sintomatologia varia di cui mi parla. A mio avviso una terapia cognitivista di ultima generazione ( come la metacognitiva interpersonale, cognitivo evoluzionista, schema therapy) potrebbe avere degli strumenti specifici utili per farla stare un po' meglio e successivamente agire anche sulle cause del problema.
Spero di esserle stato di aiuto, in caso di dubbi resto a disposizione.
La vostra terapia ha obiettivi condivisi? È strutturata?
È lecito che lei parli dei suoi dubbi col suo terapeuta ed è auspicabile che troviate una soluzione condivisa.
Riguardo l'approccio da usare, a mio avviso potrebbe essere utile affrontare a monte la disregolazione emotiva alla base che produce la sintomatologia varia di cui mi parla. A mio avviso una terapia cognitivista di ultima generazione ( come la metacognitiva interpersonale, cognitivo evoluzionista, schema therapy) potrebbe avere degli strumenti specifici utili per farla stare un po' meglio e successivamente agire anche sulle cause del problema.
Spero di esserle stato di aiuto, in caso di dubbi resto a disposizione.
Salve a lei, la messa in discussione di un intero anno di terapia potrebbe rientrare in uno dei pensieri che potrebbero pervenire da uno dei tratti che lei ha elencato. Non mi fiderei del fatto che nulla abbia funzionato, l'aspettativa totalizzante è madre della depressione. Quindi cerchiamo di allontanarci da questo pensiero. E' possibile che oggi le sue richieste siano altre, oppure siano nuovamente aumentate, e con esse riaffiorano anche i sintomi quando queste non sono soddisfatte. La prima cosa che la inviterei a fare è formulare una domanda diversa da quella di ottenere la remissione dei sintomi. Una domanda che rifletta cosa vorrebbe che cambiasse nella sua vita o che evolvesse. Questa domanda potrebbe essere eventualmente oggetto di una terapia.
Resto a disposizione per le sue necessità.
Dott. Simone Festa
Resto a disposizione per le sue necessità.
Dott. Simone Festa
Gentle paziente,
il disturbo borderline di personalità è un disturbo molto importante, è il secondo capitolo della psichiatria in ordine di gravità, di conseguenza i miglioramenti sono molto graduali. Quasi tutte le scuole tratttano i disturbi di personalità ciò che può fare la differenza è la relazione che si crea con il terapeuta, l’aspetto comunicativo e l’aspetto relazionale sono fondamentali. Le suggerisco di confrontarsi con il suo terapeuta e di esprimere tutte le sue perplessità.
saluti
il disturbo borderline di personalità è un disturbo molto importante, è il secondo capitolo della psichiatria in ordine di gravità, di conseguenza i miglioramenti sono molto graduali. Quasi tutte le scuole tratttano i disturbi di personalità ciò che può fare la differenza è la relazione che si crea con il terapeuta, l’aspetto comunicativo e l’aspetto relazionale sono fondamentali. Le suggerisco di confrontarsi con il suo terapeuta e di esprimere tutte le sue perplessità.
saluti
Buongiorno, il quadro che riporta è decisamente importante; le consiglierei di parlarne con il suo terapeuta per valutare che direzione prendere.
Caro/a utente...mi sembra che il numero ed il tipo di disturbi che accusi potrebbe essere un po sovrastimato. Perchè poi sai...alcuni di quelli che tu consideri disturbi potrebbero essere aspetti caratteriali che magari potrebbero avere necessità di essere "limati"...non di reali cambiamenti. Sui tempi poi...difficile esprimersi. Alle volte il lavoro è lungo e bisogna sempre chiedersi se noi ci abbiamo messo del nostro per superare gli ostacoli e se con ilnostro terapeuta "ci troviamo"...Persevera....
Buongiorno, mi piacerebbe sapere per curiosità chi le abbia diagnosticato tutti questi disturbi insieme. In ogni caso, non dipende solo dal/dalla terapeuta o dall'orientamento, dipende anche da lei. Potrebbero esserci "resistenze al cambiamento" che andrebbero analizzate. Cerchi l'approccio che trova più confacente a lei e si concentri sulla terapia, non conta nemmeno il numero di sedute.
Buongiorno, mi spiace per la sua situazione.
Sicuramente dovrei avere più informazioni per poterle rispondere.
Sono disponibile ad aiutarla cercando di consigliarle l'orientamento più adatto a lei dopo un colloquio misto e individuale.
Mi contatti pure.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Sicuramente dovrei avere più informazioni per poterle rispondere.
Sono disponibile ad aiutarla cercando di consigliarle l'orientamento più adatto a lei dopo un colloquio misto e individuale.
Mi contatti pure.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Salve,
Ritengo che ciò che succede sia che i meccanismi di difesa intervengano nel cambiamento non consentendo che ciò avvenga, bene o male i nostri comportamenti e i nostri pensieri creano tanti svantaggi ma anche tanti vantaggi e sono proprio questi che abbiamo paura di abbandonare o di controllare. Il cambiamento è la parte più difficile della terapia e non tutti riescono a farlo. Lavori su tutte le parti del sé.
Buon percorso e si affidi anche questa un'impresa per lei.
Ritengo che ciò che succede sia che i meccanismi di difesa intervengano nel cambiamento non consentendo che ciò avvenga, bene o male i nostri comportamenti e i nostri pensieri creano tanti svantaggi ma anche tanti vantaggi e sono proprio questi che abbiamo paura di abbandonare o di controllare. Il cambiamento è la parte più difficile della terapia e non tutti riescono a farlo. Lavori su tutte le parti del sé.
Buon percorso e si affidi anche questa un'impresa per lei.
Buongiorno, premetto che ogni percorso terapeutico è unico, così come la relazione terapeuta paziente. Data la complessità della situazione da lei riportata un approccio di tipo psicodinamico è probabilmente il più adatto. Aldilà di questo elemento è importante che riporti al suo terapeuta tale senso di insoddisfazione che può e dovrebbe essere affrontato in un percorso proprio perché, se non comunicato, può costituire un "fantasma" che esiste nella relazione con il professionista e che rappresenta indubbiamente un limite quando si affrontano tematiche quali quelle da lei riportate dove è proprio nella relazione che si sviluppa il processo di cura.
Buongiorno, il lavoro psicoterapeutico che costruiscono paziente e terapeuta è unico e soggettivo. Non è possibile stabilire un tempo in modo aprioristico per 'stare meglio'- Ciò che Le consiglio è di confrontarsi con il suo terapeuta rispetto ai dubbi che ha, cercando insieme di capire se il rapporto di fiducia, indispensabile in ogni percorso di cura, si sta indebolendo. Solo attraverso una franca esposizione delle sue perplessità si può costruire e ri-costruire la relazione terapeutica. Cordiali saluti
Buongiorno.
Capisco la sua frustrazione e forse la sensazione di aver intrapreso un percorso non adatto. Se ancora non lo ha fatto sarebbe molto utile che lei condividesse quello che sente e che pensa con il suo terapeuta. Capisco che ciò potrebbe essere faticoso. Costruire un rapporto di fiducia con il proprio terapeuta è una base fondamentale per il buon andamento di una psicoterapia.
Capisco la sua frustrazione e forse la sensazione di aver intrapreso un percorso non adatto. Se ancora non lo ha fatto sarebbe molto utile che lei condividesse quello che sente e che pensa con il suo terapeuta. Capisco che ciò potrebbe essere faticoso. Costruire un rapporto di fiducia con il proprio terapeuta è una base fondamentale per il buon andamento di una psicoterapia.
Gentile utente, il quadro che descrive è sicuramente complesso. Essendo lei in terapia potrebbe parlare di queste sue perplessità direttamente con il suo terapeuta. Potrebbe essere importante per lei condividere ciò che sente e prova anche all'interno del suo percorso terapeutico. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno,
sento il suo dispiacere nel sentire di aver investito del tempo e del denaro senza risultati; al di là del numero di sedute effettuate, potrebbe essere che non si sia concretizzata una relazione di forte alleanza tra lei e il/la terapeuta che la sta seguendo, oppure che non sia adeguata la metodologia, o l'approccio utilizzato. Sarebbe inoltre da capire se siete partiti definendo degli obiettivi e sotto obiettivi di lavoro per cogliere se l'assenza di miglioramenti sia assoluta, o se comunque, diversamente, anche dei piccoli passi avanti sono stati fatti. La terapia i implica tempo di sintonizzazione e un rapporto di fiducia, che le assicuro richiede consistenti tempi di realizzazione. Infine sarebbe da verificare la correttezza della diagnosi per cogliere se l'elenco di disturbi da lei evidenziato venga confermato in toto, o se viceversa vi sia, per esempio, un Disturbo principale con tratti di personalità; questo sarebbe importante pergiungere a definire l'approccio d intervento più adeguato al suo caso.
Ringrazio e la saluto
sento il suo dispiacere nel sentire di aver investito del tempo e del denaro senza risultati; al di là del numero di sedute effettuate, potrebbe essere che non si sia concretizzata una relazione di forte alleanza tra lei e il/la terapeuta che la sta seguendo, oppure che non sia adeguata la metodologia, o l'approccio utilizzato. Sarebbe inoltre da capire se siete partiti definendo degli obiettivi e sotto obiettivi di lavoro per cogliere se l'assenza di miglioramenti sia assoluta, o se comunque, diversamente, anche dei piccoli passi avanti sono stati fatti. La terapia i implica tempo di sintonizzazione e un rapporto di fiducia, che le assicuro richiede consistenti tempi di realizzazione. Infine sarebbe da verificare la correttezza della diagnosi per cogliere se l'elenco di disturbi da lei evidenziato venga confermato in toto, o se viceversa vi sia, per esempio, un Disturbo principale con tratti di personalità; questo sarebbe importante pergiungere a definire l'approccio d intervento più adeguato al suo caso.
Ringrazio e la saluto
Buongiorno, sarebbe importante capire meglio l'elemento diagnostico che sembra ancora da definire, i disturbi di personalità sottendono ognuno differenti caratteristiche per cui le consiglio di affidarsi ad uno psichiatra che possa aiutarla a circoscrivere le sue ipotesi diagnostiche. Secondariamente, come riporta anche lei, la complessità della situazione potrebbe richiedere un percorso psicoterapico di una durata non breve ma rispetto a questo deve confrontarsi con lo psicologo che la sta seguendo o con professionista altro con cui voglia intraprendere una nuova terapia. La saluto sperando di essere stata di aiuto.
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