Salve, Sono una ragazza di 25 anni e da due anni sto affrontando una serie di difficoltà nella mia
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Salve,
Sono una ragazza di 25 anni e da due anni sto affrontando una serie di difficoltà nella mia vita che stanno compromettendo il mio futuro (problemi familiari e difficoltà all'università). Di base, sono sempre stata una persona ansiosa, pesavo circa 90 kg e non mi sono mai piaciuta fisicamente, piano piano ho perso peso, ma fino ai miei 19 anni, nessun ragazzo si è mai interessato a me. Quando sono dimagrita ho avuto una prima relazione, finita male. Da circa tre mesi, dopo vari mesi di frequentazione, sono fidanzata. Io e il mio ragazzo siamo molto simili caratterialmente, però abbiamo entrambi poca esperienza in ambito sessuale e io non riesco mai a raggiungere l'apice (senza rapporto) addirittura ho anche problemi di lubrificazione. Mi trovo benissimo con il mio ragazzo, ma vorrei tanto risolvere questo problema, forse non riesco a lasciarmi andare, forse ho paura a fidarmi completamente, forse lo stress con le difficoltà all'università influisce sulla mia vita relazionale.
Sono una ragazza di 25 anni e da due anni sto affrontando una serie di difficoltà nella mia vita che stanno compromettendo il mio futuro (problemi familiari e difficoltà all'università). Di base, sono sempre stata una persona ansiosa, pesavo circa 90 kg e non mi sono mai piaciuta fisicamente, piano piano ho perso peso, ma fino ai miei 19 anni, nessun ragazzo si è mai interessato a me. Quando sono dimagrita ho avuto una prima relazione, finita male. Da circa tre mesi, dopo vari mesi di frequentazione, sono fidanzata. Io e il mio ragazzo siamo molto simili caratterialmente, però abbiamo entrambi poca esperienza in ambito sessuale e io non riesco mai a raggiungere l'apice (senza rapporto) addirittura ho anche problemi di lubrificazione. Mi trovo benissimo con il mio ragazzo, ma vorrei tanto risolvere questo problema, forse non riesco a lasciarmi andare, forse ho paura a fidarmi completamente, forse lo stress con le difficoltà all'università influisce sulla mia vita relazionale.
Cara ragazza,
grazie per aver condiviso la tua esperienza con tanta sincerità. Quello che stai vivendo è molto complesso, ma anche assolutamente comprensibile. Stai attraversando un momento delicato, in cui si intrecciano fattori emotivi, relazionali e personali che inevitabilmente influenzano anche la tua sfera sessuale.
Le difficoltà familiari, lo stress legato all’università e un passato di insicurezze legate all’immagine corporea sono elementi che possono incidere profondamente sul benessere psicologico e sul rapporto con il proprio corpo. È importante riconoscere che la sessualità non è un "automatismo", ma qualcosa che coinvolge mente e corpo, e si nutre di fiducia, sicurezza, serenità e conoscenza di sé.
Il fatto che tu ti senta bene nella relazione e che tu riesca a riconoscere dei “forse” – come il timore di lasciarti andare, la paura di fidarti o lo stress – è già un primo passo verso una maggiore consapevolezza. La lubrificazione e la difficoltà nel raggiungere l’apice possono essere segnali legati proprio a questa tensione interna, al bisogno di sentirti più sicura, più libera, più connessa con te stessa e con il tuo partner.
È positivo che tu voglia affrontare tutto questo: la sessualità è un aspetto importante della nostra vita, e viverla con serenità contribuisce al nostro benessere complessivo. Ti incoraggio a non affrontare tutto da sola: sarebbe utile e consigliato per approfondire questi vissuti e trovare strumenti adeguati per superarli, rivolgersi ad uno* specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
grazie per aver condiviso la tua esperienza con tanta sincerità. Quello che stai vivendo è molto complesso, ma anche assolutamente comprensibile. Stai attraversando un momento delicato, in cui si intrecciano fattori emotivi, relazionali e personali che inevitabilmente influenzano anche la tua sfera sessuale.
Le difficoltà familiari, lo stress legato all’università e un passato di insicurezze legate all’immagine corporea sono elementi che possono incidere profondamente sul benessere psicologico e sul rapporto con il proprio corpo. È importante riconoscere che la sessualità non è un "automatismo", ma qualcosa che coinvolge mente e corpo, e si nutre di fiducia, sicurezza, serenità e conoscenza di sé.
Il fatto che tu ti senta bene nella relazione e che tu riesca a riconoscere dei “forse” – come il timore di lasciarti andare, la paura di fidarti o lo stress – è già un primo passo verso una maggiore consapevolezza. La lubrificazione e la difficoltà nel raggiungere l’apice possono essere segnali legati proprio a questa tensione interna, al bisogno di sentirti più sicura, più libera, più connessa con te stessa e con il tuo partner.
È positivo che tu voglia affrontare tutto questo: la sessualità è un aspetto importante della nostra vita, e viverla con serenità contribuisce al nostro benessere complessivo. Ti incoraggio a non affrontare tutto da sola: sarebbe utile e consigliato per approfondire questi vissuti e trovare strumenti adeguati per superarli, rivolgersi ad uno* specialista.
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Grazie per aver deciso di condividere, seppur in breve, il racconto del percorso importante e ricco di cambiamenti che vissuti fino ad oggi.
Ciò che emerge, in particolare i riferimenti alle difficoltà familiari, universitarie, al rapporto con il proprio corpo e, di conseguenza, con la sfera relazionale, tocca aspetti profondi e delicati della vita di una persona. È del tutto naturale sentire il bisogno di fare chiarezza, soprattutto quando questi vissuti si intrecciano e si influenzano reciprocamente.
Percepisco, tra le righe, il desiderio di esplorare con maggiore calma e consapevolezza ciò che sta accadendo. In questi momenti, può essere utile concedersi uno spazio dedicato. Un primo colloquio con un professionista potrebbe rappresentare un’opportunità per iniziare a conoscersi più in profondità, ascoltarsi senza giudizio e comprendere meglio le proprie emozioni, i bisogni e le risorse interiori.
DOTTORESSA BEATRICE ROTONDARO
Psicologa Clinica e della Riabilitazione.
Ciò che emerge, in particolare i riferimenti alle difficoltà familiari, universitarie, al rapporto con il proprio corpo e, di conseguenza, con la sfera relazionale, tocca aspetti profondi e delicati della vita di una persona. È del tutto naturale sentire il bisogno di fare chiarezza, soprattutto quando questi vissuti si intrecciano e si influenzano reciprocamente.
Percepisco, tra le righe, il desiderio di esplorare con maggiore calma e consapevolezza ciò che sta accadendo. In questi momenti, può essere utile concedersi uno spazio dedicato. Un primo colloquio con un professionista potrebbe rappresentare un’opportunità per iniziare a conoscersi più in profondità, ascoltarsi senza giudizio e comprendere meglio le proprie emozioni, i bisogni e le risorse interiori.
DOTTORESSA BEATRICE ROTONDARO
Psicologa Clinica e della Riabilitazione.
Salve, sicuramente si tratta di una situazione di chiusura, e di blocco. Bisogna capirne la chiave andando più fondo, riguardo i suoi pensieri, ilo suo percepirsi, e sicuramente magari legati alla situazione stressante e delicata attuale. Questa "non fiducia" può essere legata alla sua precedente relazione, le va di raccontarmi?
Buongiorno, ho letto il suo messaggio e intanto la ringrazio per aver scritto qui.
Mi dispiace che si trovi in un momento di difficoltà che, da quanto emerge, riguarda diverse sfere della sua vita.
A volte nella vita ci si trova in circostanze per cui le strategie che fino ad un certo punto hanno funzionato, non funzionano più. La cosa che si potrebbe fare è concedersi il modo e il tempo per conoscersi maggiormente con l'aiuto di qualcuno che ci possa indicare strategie maggiormente funzionali al nostro benessere e anche a quello degli altri con cui interagiamo.
Possono essere poi diversi fattori, certamente, ma è importante capire come gestirli al meglio di modo che non siano loro ad avere la meglio su di noi.
Mi rendo conto che non sia la sede adeguata per poter approfondire ulteriormente. Resto a disposizione.
Grazie ancora, le auguro buona serata.
Mi dispiace che si trovi in un momento di difficoltà che, da quanto emerge, riguarda diverse sfere della sua vita.
A volte nella vita ci si trova in circostanze per cui le strategie che fino ad un certo punto hanno funzionato, non funzionano più. La cosa che si potrebbe fare è concedersi il modo e il tempo per conoscersi maggiormente con l'aiuto di qualcuno che ci possa indicare strategie maggiormente funzionali al nostro benessere e anche a quello degli altri con cui interagiamo.
Possono essere poi diversi fattori, certamente, ma è importante capire come gestirli al meglio di modo che non siano loro ad avere la meglio su di noi.
Mi rendo conto che non sia la sede adeguata per poter approfondire ulteriormente. Resto a disposizione.
Grazie ancora, le auguro buona serata.
Buonasera, le difficoltà sessuali possono essere la conseguenza di molti fenomeni, alcuni prettamente personali (ansia, bassa autostima, stress, scarsa conoscenza del corpo e del funzionamento sessuale), altri, relazionali (scarsa comunicazione, vergogna, mancanza di esperienza). La terapia cognitivo-comportamentale di coppia potrebbe essere di grande aiuto in quanto fornisce strumenti pratici per gestire meglio sia le difficoltà individuali sia quelle relazionali e riduce la probabilità che tali disagi possano influenzare negativamente non solo l'intimità ma anche la relazione in generale.
Gentilissima immagino cosa sta provando, ma le voglio dire che nella sessualita' non bisogna avere fretta. State insieme da soli tre mesi, quindi avete ancora tanto da scoprire su voi stessi e la vostra sessualita' di coppia. Vi consiglio di non essere precipitosi e di rispettare i tempi di ognuno di voi .In genere per una sessualita' appagante si comincia dal punto zero e cioe' dalla conoscenza del proprio corpo e da cio' che puo' dare piacere. Quando si e' con il partner si comincia con i baci, le carezze ,la stimolazione reciproca....fino alla penetrazione e orgasmo reciproco...Quindi..tranquilla ,si concentri sulla relazione affettiva con il suo fidanzato , tutto il resto vien da se'..
Resto comunque a disposizione per qualsiasi aiuto o chiarimento e la saluto cordialmente
Dott.ssa Adriana Gaspari
Resto comunque a disposizione per qualsiasi aiuto o chiarimento e la saluto cordialmente
Dott.ssa Adriana Gaspari
Buongiorno, l'ansia può fortemente influenzare la vita sessuale, quindi le consiglio un percorso psicologico che l'aiuti a gestirla. Cordiali saluti.
Buonasera cara,
è molto probabile che le difficoltà riscontrate impattino sulle sue difficoltà sessuali, come giustamente lei ha osservato.
Per poter capire come aiutarla è importante esplorare queste difficoltà e capire come e perchè impattano.
Un caro saluto,
Luca
è molto probabile che le difficoltà riscontrate impattino sulle sue difficoltà sessuali, come giustamente lei ha osservato.
Per poter capire come aiutarla è importante esplorare queste difficoltà e capire come e perchè impattano.
Un caro saluto,
Luca
Buonasera. Le prime esperienze sessuali possono essere emotivamente complesse, ma anche sul lato pratico.
La sessualità è influenzata da molti fattori tra cui quello psicologici e (spesso di conseguenza) anche ormonali (influenza la lubrificazione e la flora vaginale).
Come ha già intuito lei, a volte la difficoltà di fidarsi e lasciarsi andare nell’’intimità può anche ostacolare il raggiungimento dell’orgasmo.
Per questo può essere utile affrontare questi temi con il supporto di un professionista.
Non solo, le suggerirei anche visita ginecologica perche possono essere anche utile degli ausili. Ad esempio gel lubrificante, detergenti oleo-latte, integratori per la flora vaginale e la lubrificazione etc.
Visita utile per tutti soprattutto quando si inizia ad avere una vita sessuale attiva.
Le prime esperienze sessuali sono utili per conoscere anche meglio il proprio corpo, cosa ci piace/non ci piace. Se ci sono degli aspetti psicologici di difficoltà è utile essere supportati e accolto nell’ affrontarli.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
La sessualità è influenzata da molti fattori tra cui quello psicologici e (spesso di conseguenza) anche ormonali (influenza la lubrificazione e la flora vaginale).
Come ha già intuito lei, a volte la difficoltà di fidarsi e lasciarsi andare nell’’intimità può anche ostacolare il raggiungimento dell’orgasmo.
Per questo può essere utile affrontare questi temi con il supporto di un professionista.
Non solo, le suggerirei anche visita ginecologica perche possono essere anche utile degli ausili. Ad esempio gel lubrificante, detergenti oleo-latte, integratori per la flora vaginale e la lubrificazione etc.
Visita utile per tutti soprattutto quando si inizia ad avere una vita sessuale attiva.
Le prime esperienze sessuali sono utili per conoscere anche meglio il proprio corpo, cosa ci piace/non ci piace. Se ci sono degli aspetti psicologici di difficoltà è utile essere supportati e accolto nell’ affrontarli.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso un aspetto così intimo e delicato della sua vita. Capisco quanto possa essere frustrante e fonte di preoccupazione non sentirsi pienamente a suo agio nella sfera sessuale, soprattutto all'interno di una relazione. È assolutamente comprensibile che le difficoltà che sta attraversando da due anni, sia a livello familiare che universitario, possano avere un impatto significativo sulla sua sfera emotiva e, di conseguenza, anche sulla sua intimità. L'ansia, che lei stessa riconosce come una sua caratteristica di base, può certamente amplificare queste difficoltà e renderle più difficili da gestire. Il suo percorso di cambiamento fisico e la sua prima relazione meriterebbero di essere accolte e ascoltate. Le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico, così da esplorare più a fondo la situazione e affrontare i pensieri e le emozioni legati ad essa, con l’obiettivo di trovare maggiore serenità. Resto a disposizione anche per consulenze online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina De Chiara
Brescia
Gentile utente, grazie per la sua condivisione. Lo stress dovuto alla vita sociale (lavoro, studio, famiglia) sicuramente influisce anche sulla nostra attività sessuale. Lei scrive che forse può influire il suo "non lasciarsi andare" e il suo non "fidarsi completamente". Sono due tematiche e due domande che vanno sicuramente approfondite e che, in qualche modo, possono anch'esse influire sulla vita sessuale. Le consiglio di provare ad intraprendere un percorso psicologico con un/una professionista. I percorsi psicologici sono molto utili ed efficaci e un percorso di questo tipo la aiuterebbe a comprendere meglio le basi delle sue difficoltà, a risolverle e a vivere meglio e più serenamente tutta la sua sfera relazionale. Spero di esserle stato d'aiuto. Resto a disposizione. La ringrazio. Un caro saluto. Dott. Stefano Recchia
Buongiorno gentile utente, la vita relazionale e sessuale è sicuramente influenzata da questioni psicologiche, in particolare quando si hanno periodi di difficoltà o stress, come dice lei. Possono esserci diversi fattori che influenzano il rapporto di coppia, tutti assolutamente personali. Per questo penso che affrontare queste tematiche in un percorso psicologico possa aiutare a comprendere e risolvere quali aspetti hanno un impatto sulla vita relazionale e sessuale. Le consiglio, per questo, di rivolgersi ad uno psicologo, in modo da cercare di superare insieme queste difficoltà che riporta.
Spero di esserle stata d'aiuto, resto a disposizione
Spero di esserle stata d'aiuto, resto a disposizione
Buongiorno,
Innanzitutto la ringrazio per essersi aperta. Quella che descrive è una problematica abbastanza comune nell'ambito della sessualità femminile.
Da come descrive la situazione sembra che nel suo caso il problema sia situazionale (solo durante il rapporto). Pertanto le consiglierei di intraprendere un percorso sessuologico individuale e/o (meglio) di coppia.
Saluti
Dott.ssa Susanna Manzato
Innanzitutto la ringrazio per essersi aperta. Quella che descrive è una problematica abbastanza comune nell'ambito della sessualità femminile.
Da come descrive la situazione sembra che nel suo caso il problema sia situazionale (solo durante il rapporto). Pertanto le consiglierei di intraprendere un percorso sessuologico individuale e/o (meglio) di coppia.
Saluti
Dott.ssa Susanna Manzato
Ciao, grazie per esserti aperta. Le difficoltà che stai vivendo, tra problemi familiari, stress universitario e la tua relazione, possono sicuramente influire sulla tua vita sessuale e sul benessere emotivo. L'ansia, la paura di non essere all'altezza e la pressione per raggiungere determinati obiettivi, come l'intimità fisica, possono ostacolare il piacere e la connessione emotiva con il tuo partner. È anche comune che, in presenza di stress e preoccupazioni, il corpo reagisca in modi diversi, come nel caso dei problemi di lubrificazione.
La relazione che hai con il tuo ragazzo sembra sana e positiva, ma è importante che tu possa sentirti libera di esplorare e comunicare apertamente con lui riguardo alle tue difficoltà. Spesso, lasciarsi andare e imparare a fidarsi completamente richiede tempo e pazienza, soprattutto quando ci sono già altre fonti di stress. Potresti considerare di parlare con un professionista, come un sessuologo o un terapeuta, che possa aiutarti a esplorare queste dinamiche e a trovare soluzioni per affrontare l'ansia e migliorare la tua vita sessuale. Prenditi il tempo per te stessa e cerca di non essere troppo dura con te: ogni passo verso il benessere emotivo e sessuale è un progresso.
La relazione che hai con il tuo ragazzo sembra sana e positiva, ma è importante che tu possa sentirti libera di esplorare e comunicare apertamente con lui riguardo alle tue difficoltà. Spesso, lasciarsi andare e imparare a fidarsi completamente richiede tempo e pazienza, soprattutto quando ci sono già altre fonti di stress. Potresti considerare di parlare con un professionista, come un sessuologo o un terapeuta, che possa aiutarti a esplorare queste dinamiche e a trovare soluzioni per affrontare l'ansia e migliorare la tua vita sessuale. Prenditi il tempo per te stessa e cerca di non essere troppo dura con te: ogni passo verso il benessere emotivo e sessuale è un progresso.
Gentile Paziente, grazie per la sua condivisione. Nell'ultima parte della sua domanda, in particolare, sento la forza delle sue riflessioni, quanto ci abbia messo di "suo" per poter trovare una soluzione alla fatica che descrive. Comprendo che la necessità di risoluzione alla tematica portata sia fondamentale per lei, dunque la inviterei ad affidarsi ad un/una professionista. Ha mostrato una buona capacità riflessiva che sarebbe molto utile in sede di colloquio. Resto a disposizione, cordialmente, Dott.ssa Lucrezia Giuliani.
Salve, è evidente che si trova in una fase complessa della sua vita, caratterizzata da sfide significative sia a livello personale sia relazionale. Le difficoltà che sta affrontando, insieme ai problemi familiari e universitari, possono influenzare profondamente il suo stato d'animo e, di conseguenza, il modo in cui vive la sua relazione. La connessione tra ansia e difficoltà sessuali è reale e spesso i sentimenti di stress possono bloccare la capacità di godere di esperienze che altrimenti potrebbero essere piacevoli. La sua relazione attuale, nonostante le similitudini tra voi e la comoda intimità che avete costruito, può sollevare preoccupazioni sul suo livello di fiducia e sulla sua capacità di lasciarsi andare. È importante esplorare le emozioni sottostanti a queste difficoltà, poiché possono rivelare insicurezze e paure che hanno radici profonde. La sensazione di non riuscire a raggiungere l’apice e i problemi di lubrificazione possono essere indicatori di una tensione interna che meritano attenzione. Condividere questi sentimenti con il suo partner potrebbe permettervi di creare uno spazio più sicuro e aperto, facilitando una maggiore connessione emotiva e fisica.
Se desidera approfondire questa situazione e lavorare su questi aspetti, sono a sua disposizione per offrirle ascolto e supporto. Rimango qui per accompagnarla nel suo percorso verso una maggiore comprensione.
Cordialmente, dottoressa Laura Lanocita.
Se desidera approfondire questa situazione e lavorare su questi aspetti, sono a sua disposizione per offrirle ascolto e supporto. Rimango qui per accompagnarla nel suo percorso verso una maggiore comprensione.
Cordialmente, dottoressa Laura Lanocita.
Salve, mi sembra di capire che sta attraversando un periodo un po’ faticoso, certamente lo stress può influire con l’attività sessuale e la dimensione affettiva in generale. Penso che un percorso di psicoterapia possa aiutarla a fare un po’ di chiarezza rispetto alle sue paure e magari alleggerire la fatica che sente.
Gentile utente,
desidero innanzitutto ringraziarla per aver condiviso con noi una parte così intima e profonda della sua esperienza. Mi ha colpito il modo in cui parla di sé, ponendo particolare attenzione alla percezione corporea e al ruolo che questa ha avuto nel dar vita alla sua prima relazione. Allo stesso tempo, accenna a difficoltà familiari, problemi legati al percorso universitario e a una relazione conclusa "male", senza però fornire ulteriori dettagli. In questo senso, vorrei invitarla a riflettere su quanto queste esperienze possano aver lasciato in lei delle ferite ancora aperte, e cosa intenda, in particolare, con l'espressione "finita male".
È del tutto comprensibile che situazioni stressanti e complesse come quelle che ha vissuto possano lasciare delle tracce, a volte silenziose, altre volte più evidenti, che si possono riattivare anche in nuove relazioni – siano esse amorose, familiari, amicali o nei contesti di studio e lavoro.
Ciò che emerge chiaramente dal suo racconto è una reale volontà di comprendere sé stessa e di costruire un equilibrio all’interno della relazione attuale. Mi chiedo se ha avuto modo di parlare apertamente con il suo ragazzo delle difficoltà che sta attraversando, non solo in riferimento alla sfera intima, ma anche rispetto al malessere generale che descrive. Condividere ciò che sente, se si sentirà pronta, potrebbe essere un primo passo importante per sentirsi accolta e sostenuta anche all’interno della coppia, e forse questo potrebbe aiutare a vivere con maggiore serenità anche la vostra intimità.
Vorrei inoltre ricordarle che non è necessario affrontare tutto da sola. Se dovesse sentire il bisogno di approfondire questi aspetti, potrebbe considerare l’idea di intraprendere un percorso psicologico che la accompagni nel dare un senso più chiaro ai suoi vissuti, ai suoi bisogni, e all’immagine che ha di sé rispetto a ciò che sta attraversando.
Le auguro di cuore che possa trovare la serenità di cui ha bisogno.
Cordialmente,
Dott.ssa Fausta Florio
desidero innanzitutto ringraziarla per aver condiviso con noi una parte così intima e profonda della sua esperienza. Mi ha colpito il modo in cui parla di sé, ponendo particolare attenzione alla percezione corporea e al ruolo che questa ha avuto nel dar vita alla sua prima relazione. Allo stesso tempo, accenna a difficoltà familiari, problemi legati al percorso universitario e a una relazione conclusa "male", senza però fornire ulteriori dettagli. In questo senso, vorrei invitarla a riflettere su quanto queste esperienze possano aver lasciato in lei delle ferite ancora aperte, e cosa intenda, in particolare, con l'espressione "finita male".
È del tutto comprensibile che situazioni stressanti e complesse come quelle che ha vissuto possano lasciare delle tracce, a volte silenziose, altre volte più evidenti, che si possono riattivare anche in nuove relazioni – siano esse amorose, familiari, amicali o nei contesti di studio e lavoro.
Ciò che emerge chiaramente dal suo racconto è una reale volontà di comprendere sé stessa e di costruire un equilibrio all’interno della relazione attuale. Mi chiedo se ha avuto modo di parlare apertamente con il suo ragazzo delle difficoltà che sta attraversando, non solo in riferimento alla sfera intima, ma anche rispetto al malessere generale che descrive. Condividere ciò che sente, se si sentirà pronta, potrebbe essere un primo passo importante per sentirsi accolta e sostenuta anche all’interno della coppia, e forse questo potrebbe aiutare a vivere con maggiore serenità anche la vostra intimità.
Vorrei inoltre ricordarle che non è necessario affrontare tutto da sola. Se dovesse sentire il bisogno di approfondire questi aspetti, potrebbe considerare l’idea di intraprendere un percorso psicologico che la accompagni nel dare un senso più chiaro ai suoi vissuti, ai suoi bisogni, e all’immagine che ha di sé rispetto a ciò che sta attraversando.
Le auguro di cuore che possa trovare la serenità di cui ha bisogno.
Cordialmente,
Dott.ssa Fausta Florio
Buonasera (o meglio buongiorno),
Capisco che stia vivendo un momento complesso, in cui diverse sfide si intrecciano tra loro. Mi viene da chiederle: cosa potrebbe succedere se cercasse di esplorare ciò che sente senza la pressione di dover "risolvere" subito tutto? Spesso, le difficoltà sessuali e relazionali sono anche il riflesso di un malessere più profondo, come ansia o insicurezze, che potrebbero essere legate a come percepiamo noi stessi e le nostre esperienze. Cosa potrebbe succedere se provasse a guardarsi con più gentilezza e ad affrontare il rapporto senza dover raggiungere necessariamente un obiettivo specifico? A volte, nel lasciarsi andare senza aspettative, si scoprono nuovi spazi di connessione e intimità.
Cosa ne pensa?
Mi piacerebbe aiutarla, mi tengo disponibile su consulenza, anche online.
Un caro saluto,
Dr. Giorgio De Giorgi
Capisco che stia vivendo un momento complesso, in cui diverse sfide si intrecciano tra loro. Mi viene da chiederle: cosa potrebbe succedere se cercasse di esplorare ciò che sente senza la pressione di dover "risolvere" subito tutto? Spesso, le difficoltà sessuali e relazionali sono anche il riflesso di un malessere più profondo, come ansia o insicurezze, che potrebbero essere legate a come percepiamo noi stessi e le nostre esperienze. Cosa potrebbe succedere se provasse a guardarsi con più gentilezza e ad affrontare il rapporto senza dover raggiungere necessariamente un obiettivo specifico? A volte, nel lasciarsi andare senza aspettative, si scoprono nuovi spazi di connessione e intimità.
Cosa ne pensa?
Mi piacerebbe aiutarla, mi tengo disponibile su consulenza, anche online.
Un caro saluto,
Dr. Giorgio De Giorgi
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua esperienza con tanta sincerità. Sta attraversando un momento complesso, fatto di cambiamenti, pressioni esterne e riflessioni profonde su te stessa — ed è del tutto comprensibile che tutto questo possa influire anche sulla sfera intima.
Il suo corpo e la sua mente sono strettamente connessi: lo stress legato all’università, le difficoltà familiari, la storia con l’autostima e l’ansia possono influenzare profondamente il modo in cui vive l’intimità, il desiderio e il piacere. Non c’è nulla di “sbagliato” in lei: quello che sta vivendo è più comune di quanto si pensi.
È positivo che lei si senta bene nella relazione e che il legame sia basato sulla complicità: questa è una risorsa preziosa. Può essere utile lavorare sulla fiducia, sulla comunicazione dei suoi bisogni e sull’esplorazione del piacere senza pressioni.
Potrebbe valutare di confrontarsi con un professionista, anche per affrontare con maggiore serenità le ansie legate al suo percorso personale e universitario. Con il giusto supporto, può ritrovare una piena fiducia nel suo corpo e nel suo sentire. Sta già facendo un passo importante riconoscendo ciò che prova. E questo è il primo segnale di cura verso di sé e di amore verso la vostra relazione. Cari saluti, dott.ssa Lucia Seri
Il suo corpo e la sua mente sono strettamente connessi: lo stress legato all’università, le difficoltà familiari, la storia con l’autostima e l’ansia possono influenzare profondamente il modo in cui vive l’intimità, il desiderio e il piacere. Non c’è nulla di “sbagliato” in lei: quello che sta vivendo è più comune di quanto si pensi.
È positivo che lei si senta bene nella relazione e che il legame sia basato sulla complicità: questa è una risorsa preziosa. Può essere utile lavorare sulla fiducia, sulla comunicazione dei suoi bisogni e sull’esplorazione del piacere senza pressioni.
Potrebbe valutare di confrontarsi con un professionista, anche per affrontare con maggiore serenità le ansie legate al suo percorso personale e universitario. Con il giusto supporto, può ritrovare una piena fiducia nel suo corpo e nel suo sentire. Sta già facendo un passo importante riconoscendo ciò che prova. E questo è il primo segnale di cura verso di sé e di amore verso la vostra relazione. Cari saluti, dott.ssa Lucia Seri
Salve, intanto vorrei ringraziarla per aver condiviso con tanta sincerità una parte così intima e delicata di sé. Poter mettere in parole ciò che si prova, soprattutto quando si tratta di emozioni complesse legate all’autostima, al corpo, alla sessualità e alle relazioni, è un atto di coraggio. E anche se può sembrare un piccolo passo, è in realtà un segnale molto importante: sta cercando di capirsi, di stare meglio, di costruire un futuro più sereno. Quello che sta vivendo è comprensibile, ed è più comune di quanto si possa immaginare. Il nostro benessere sessuale è profondamente influenzato da aspetti emotivi, psicologici e relazionali. Non si tratta mai solo di una questione “fisica”, ma del modo in cui percepiamo noi stessi, ci sentiamo con l’altro, ci fidiamo, ci lasciamo andare. Nel suo racconto emerge chiaramente quanto la sua storia personale (con le insicurezze legate al corpo, l’ansia, le esperienze affettive passate e le attuali difficoltà familiari e universitarie) possa aver contribuito a costruire un vissuto interiore fatto di tensione e autocontrollo. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, possiamo dire che la mente ha imparato, nel tempo, ad attivarsi in modo molto attento, forse ipervigilante. Quando si è vissuti a lungo con il timore di non essere abbastanza, o con la sensazione di non piacersi, può diventare difficile abbandonarsi totalmente all’intimità. Il corpo può reagire a questa tensione con segnali fisici come difficoltà di lubrificazione o difficoltà nel raggiungimento del piacere, che però non sono una “colpa” o un difetto, bensì segnali da ascoltare con rispetto. Lei stessa intuisce che lo stress dell’università, i problemi familiari e magari anche la paura di “non essere all’altezza” o di non riuscire a soddisfare aspettative (sue o del partner), possono influenzare il modo in cui vive la sessualità. E questa intuizione è molto importante, perché le dà già una chiave di lettura utile: non si tratta di qualcosa di rotto in lei, ma di un sistema complesso che sta semplicemente cercando un equilibrio nuovo. La buona notizia è che questo tipo di difficoltà può essere affrontato e superato, e spesso non servono interventi lunghi o invasivi. Un percorso psicologico mirato, incentrato proprio sull'educazione sessuale affettiva, sull’auto-consapevolezza corporea e sulla gestione dell’ansia, può offrire strumenti pratici per conoscere meglio se stessi, riconoscere le proprie emozioni, e vivere l’intimità con più presenza, curiosità e serenità. Inoltre, nel contesto della terapia cognitivo-comportamentale si lavora anche sullo stile dei pensieri che si attivano nei momenti più intimi, per aiutare la persona a spezzare il circolo vizioso del controllo e dell’ansia da prestazione. Il fatto che lei stia vivendo una relazione in cui si sente a suo agio e in cui c’è compatibilità è già una base molto solida. La sessualità non è una performance, ma un processo che si costruisce, e ogni coppia ha il suo ritmo. Anche poter comunicare al partner, con delicatezza, ciò che sente (le sue paure, i suoi dubbi, i suoi desideri) può diventare un momento di profonda intimità e crescita. Non si giudichi per ciò che prova, non si colpevolizzi. Piuttosto, accolga questi segnali come una richiesta di ascolto e cura, che il suo corpo e la sua mente le stanno mandando con gentilezza. Prendersi il tempo per capire, senza fretta, può essere il primo passo per ritrovare il piacere, non solo nella sessualità, ma anche nel vivere pienamente se stessa. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Certamente tutte le ipotesi che ha prodotto potrebbero aver causato questo blocco… provi a praticare sport regolarmente, camminate, una sana alimentazione, integratori naturali e un approccio psicoterapeutico potrebbero aiutarla.
Carissima, l’insieme delle difficoltà che sta attraversando in questo momento di Vita, influenzano la regolarità e l’equilibrio della sua quotidianità. È di fondamentale importanza porre domande per trovare ipotesi risolutive più vicine possibili alle sue esigenze. Le preoccupazioni legate alla sfera familiare e universitaria possono essere fonte di stress e generare livelli di confusione e di disequilibrio emotivo che influiscono sulla capacità di rilassarsi e di godersi appieno le relazioni affettive intime. Inoltre, i ricordi passati e le insicurezze che ne sono derivate potrebbero aver provocato paure, ferite e blocchi emotivi che incidono sull’attuale relazione e che riguardano la stima reciproca. Cosa fare, dunque? Parli apertamente con il suo ragazzo delle cose che la fanno sentire sotto pressione. In una relazione sentimentale, la comunicazione è essenziale: condividere sentimenti avvicina e crea un ambiente fiducioso. La sessualità non è un problema personale ma è un aspetto che riguarda la coppia ed è bene lavorarci insieme. Esplorare la propria sessualità e quella del partner è un percorso che richiede tempo, comunicazione, pazienza e comprensione. È importante anche trovare modi per rilassarsi e gestire lo stress legato ai problemi familiari e universitari. Se sente che le difficoltà persistono e le causano molta sofferenza, non esiti a contattare un professionista della salute mentale. Un terapeuta o un sessuologo sono figure specializzate che possono aiutarla a capire meglio le sue insicurezze, a gestire l'ansia e a superare i blocchi emotivi legati alla sfera sessuale. La saluto con affetto e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Dott.ssa Chiara Lagi
Dott.ssa Chiara Lagi
Gentile utente è sicuramente una situazione spiacevole che potrebbe essere affrontata con l'aiuto di uno psicologo.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Stai affrontando difficoltà legate a stress, ansia e problemi relazionali che influenzano la tua vita sessuale. La difficoltà a raggiungere l’apice e la mancanza di lubrificazione possono derivare dallo stress e dalla difficoltà a lasciarti andare. Parlare apertamente con il tuo partner e considerare un supporto psicologico per gestire lo stress potrebbe aiutarti a migliorare sia la tua relazione che il tuo benessere emotivo.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
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