Salve, ieri sono stata al mare con la mia amica e il suo fidanzato (si sono conosciuti grazie a me)

24 risposte
Salve, ieri sono stata al mare con la mia amica e il suo fidanzato (si sono conosciuti grazie a me) avevo detto loro che non mi sarei fatta il bagno perché non volevo bagnare i capelli.
La mia amica mi dice "dai andiamo alla riva e bagniamo solo i piedi". Io non volevo però ho accettato perché era insistente.
Io sono rimasta a riva l'acqua mi toccava sotto le ginocchia, mentre loro (la mia amica e il suo fidanzato) sono andati verso gli scogli dove l'acqua era più alta. Dopo un po' vedo tornare le mia amica verso di me ma non vedo il suo fidanzato. Ad un certo punto mi sono sentita prendere da dietro tipo abbraccio e mi sono sentita buttata in acqua (io ho il terrore di andare sott'acqua soprattutto di bagnare la testa e i capelli) ci ho messo un po' per risalire perché non sapendo nuotare mi sono sentita un attimo disorientata. Appena sono tornata fuori dall'acqua ho iniziato a tossire molto forte tanto che il fidanzato della mia amica si e spaventato e si è avvicinato per controllare che io stessi bene. Appena si è avvicinato a me ho iniziato ad insultarlo molto pesantemente. La mia amica non ha detto nulla ed essendo la sua fidanzata mi è sembrata una reazione strana.
La mia domanda è:
Perché la mia amica non ha reagito vedendo il suo fidanzato toccare me?
E secondo voi ho io avuto una reazione esagerata?
Dott. Nicolò Paluzzi Monti
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Firenze
Le tue parole raccontano non una pigrizia, ma una vera sofferenza interiore: quando tutto perde senso, anche le azioni più semplici sembrano impossibili. Non è un difetto di carattere, ma un segnale di depressione, apatia e svuotamento motivazionale che merita di essere accolto con delicatezza. Non sei sbagliata: sei in un momento della vita in cui serve ricostruire autostima e fiducia nel futuro. Questo percorso non si fa da soli: il passo più importante è chiedere sostegno a un professionista, perché il peso che porti oggi diventi finalmente condiviso.
Il conflitto con i genitori che descrivi non è solo una questione di faccende domestiche: parla del bisogno di autonomia e di riconoscimento. Restare sotto lo stesso tetto, senza sentirsi davvero ascoltati, può aumentare frustrazione e rabbia. Non sei ‘cattiva’: stai solo sperimentando quanto sia difficile trovare un equilibrio tra dipendenza e indipendenza. Questo può diventare un terreno importante di lavoro su di te e sulla tua identità adulta.
Il nervosismo con i tuoi genitori non è un difetto, è un segnale: stai cercando uno spazio tuo, ma sei ancora in una dinamica di dipendenza familiare. Più resti ferma, più cresce la rabbia. Non serve convincere loro a cambiare: la domanda vera è quale passo di responsabilità voglio fare io per uscire da questo circolo vizioso? È da lì che inizia il processo di individuazione.

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott.ssa Alina Mustatea
Psicologo, Psicologo clinico
Pomezia
Gentile ragazza, sei stata messa in una situazione che ha toccato una tua paura profonda, senza il tuo consenso, quindi la tua reazione di rabbia non è stata esagerata ma una risposta di difesa. La tua amica probabilmente non è intervenuta perché non ha percepito la gravità dell’accaduto o perché ha minimizzato, più che per approvazione. Sarebbe importante che tu possa esprimere chiaramente a lei come ti sei sentita, così da ridefinire i confini e non ritrovarti di nuovo in una situazione che ti fa stare male.
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Forlì
Buongiorno cara, la tua reazione di rabbia intensa è assolutamente comprensibile e giustificata, perchè quello che hai subito non è stato uno scherzo innocuo, ma un vero e proprio atto di violazione dei tuoi confini personali, con conseguenze potenzialmente pericolose, dato che non sai nuotare.

Dal punto di vista clinico, quello che è accaduto ha diversi elementi preoccupanti: il contatto fisico non consensuale, la mancanza di rispetto per i suoi limiti chiaramente espressi, e soprattutto l'aver messo a rischio la tua sicurezza. La tua reazione di tosse e disorientamento conferma che ti sei trovata in una situazione di reale pericolo.

La mancata reazione della tua amica è particolarmente significativa e può indicare diverse dinamiche: potrebbe aver minimizzato l'accaduto per evitare conflitti nella coppia, oppure potrebbe essere rimasta paralizzata dalla sorpresa. Tuttavia, questo suo silenzio rappresenta una forma di complicità passiva che ha amplificato il tuo senso di tradimento e isolamento.

La tua risposta di rabbia immediata è stata un meccanismo di difesa sano, il suo sistema nervoso ha reagito appropriatamente a una minaccia. Non c'è nulla di esagerato nel difendere i propri confini quando vengono violati in modo così evidente.

Quello su cui ora è necessario riflettere è se questa esperienza possa aver intaccato la tua fiducia nelle relazioni di amicizia e la tua percezione di sicurezza negli spazi sociali.

Pensaci e e pensa a come ti senti. Potrebbe esserti utile qualche seduta con un professionista che ti dia fiducia per elaborare questa esperienza traumatica, lavorando sulla ricostruzione del senso di sicurezza personale e sulla ridefinizione dei confini relazionali. E forse ci sarebbe anche bisogno di esplorare come comunicare i tuoi bisogni in modo assertivo e come riconoscere le dinamiche relazionali disfunzionali. Un caro saluto
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Psicologa clinica - Voice Dialogue - Mindfulness - Dreamwork
Dott. Giuseppe Mirabella
Psicologo, Psicologo clinico
Modica
Buongiorno,
la sua reazione non è stata esagerata, ma comprensibile alla luce della forte paura che ha vissuto, legata alla fobia dell’acqua. Quando tocchiamo punti così delicati, è naturale reagire con rabbia o panico, soprattutto se ci si sente colti di sorpresa e in pericolo.
Probabilmente la sua amica non ha reagito per sorpresa, difficoltà a gestire la situazione o per non entrare in conflitto con il partner, non necessariamente per disinteresse. Tuttavia, può essere utile riflettere anche su un aspetto: anziché dire solo che non voleva bagnarsi i capelli, forse sarebbe stato utile condividere con lei la reale paura dell’acqua. Questo avrebbe potuto attivare maggiore empatia e complicità, e magari avrebbe portato a una maggiore attenzione nei suoi confronti.
In ogni caso, questo episodio evidenzia quanto possa essere importante iniziare a lavorare sulle sue fobie, per recuperare un senso di sicurezza e libertà, anche in contesti sociali.
Un percorso psicologico può essere molto utile in questo senso. Dr. Giuseppe Mirabella
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Capisco bene la situazione che hai vissuto e la forte emozione che ne è derivata.
Da quello che racconti, ci sono due aspetti importanti:

Il gesto del fidanzato della tua amica: anche se può sembrare “uno scherzo”, in realtà non lo è stato. Ti sei sentita spaventata, non rispettata e messa in difficoltà in un punto molto delicato per te (la paura di andare sott’acqua e il fatto di non saper nuotare). Il tuo corpo ha reagito con panico e tossendo forte, quindi la tua reazione arrabbiata non è stata affatto esagerata: era un modo di difenderti da qualcosa che ti aveva ferito e destabilizzato.

Il comportamento della tua amica: il fatto che lei non sia intervenuta potrebbe avere diverse spiegazioni. Forse ha minimizzato la situazione vedendola come un gioco, forse non ha colto la tua paura reale, o forse si è sentita in difficoltà nel prendere una posizione contro il fidanzato. Questo però non significa che la tua percezione non sia valida: tu ti sei sentita toccata senza consenso e spaventata, e questo è ciò che conta davvero.

In sintesi: non hai esagerato. Hai semplicemente reagito a un confine personale che è stato superato. Sarebbe utile parlarne con la tua amica in modo calmo, spiegandole come ti sei sentita, per capire meglio la sua posizione e farle comprendere che per te non è stato affatto uno scherzo innocuo.

E, per approfondire meglio la gestione di situazioni di questo tipo e lavorare sui vissuti che hanno toccato paure profonde, sarebbe utile e consigliato rivolgersi ad uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott.ssa Chiara Ronchi
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
No, non hai esagerato. Quando si oltrepassano i confini di qualcunə — soprattutto in una situazione in cui avevi chiaramente espresso il tuo disagio — è legittimo sentire rabbia, paura e anche tradimento. In quel momento ti sei sentita non rispettata e forse anche tradita da chi avrebbe dovuto essere dalla tua parte.

La tua reazione è stata un segnale che qualcosa è andato oltre il limite. È comprensibile che il corpo reagisca “di pancia” quando si sente in pericolo, anche se gli altri non lo percepiscono come tale.

Riguardo alla tua amica: non sempre le persone reagiscono come ci aspettiamo, ma questo non significa che il tuo sentire fosse sbagliato.
Ti sei chiesta se con lei riesci a esprimere apertamente i tuoi limiti… e se lei sa davvero ascoltarli?

Questa esperienza può essere l’occasione per capire meglio quali relazioni ti fanno sentire al sicuro, rispettata e ascoltata.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Alessia Serio
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno,
mi sembra ci sia molta confusione riguardo situazioni e ruoli. Lei era in una posizione svantaggiata e la situazione si è aggravata dalla sua difficoltà. Il toccare che lei descrive, era intenzionato al soccorrerla. Lei ci vede un contatto di diversa natura?
Per rispondere alla sua seconda domanda: mai chiedere scusa per una reazione, soprattutto quando si parla di paura. Lei si è spaventata, non sapendo nuotare.
Non so che età lei abbia, ma le consiglio di ragionare su come lei vede il mondo e i significati che dà.

le mando un caro saluto
Dott. Fabian Gabriel Beneitez
Psicologo, Professional counselor
Fermo
Buongiorno grazie per esporci il suo problema.
Qui mi sembra ci siano più livelli di complessità.
Lei e la paura dell'acqua,
L'agire del fidanzato della sua amica ,
La sua amica e la mancanza di reazione a questo gesto
Rispondere qui si rischia di banalizzare i problemi poiché una risposta univoca a mio parere non esiste e soprattutto si questo canale.
Bisogna capire come mai l'altra persona si è permessa di fare questo gesto.
La sua reazione in quel momento non potrei giudicarla esagerata poiche mossa dalla paura del pericolo per la sua incolumità.
Spero possa trovare risposte vere e precise magari con l'aiuto di uno esperto che la possa seguire nel suo percorso.
Le auguro possa trovare il prima possibile un professionista a cui poter affidare i suoi dubbi e preoccupazioni.
Fabian Gabriel Beneitez
Dott.ssa Elena Brizi
Psicologo, Psicologo clinico
Tarquinia
Gentilissima,
comprendo la sua paura di andare sott’acqua e la sua reazione spaventata nel momento di risalita.
Per quanto riguarda la sua domanda, io credo che la reazione della sua amica non sia stata quella di arrabbiarsi con lui perché probabilmente si erano accordati per farle lo “scherzo” di buttarla in acqua. Oppure, se non sapeva che lui l’avrebbe presa in braccio, vi ha guardato ma non l’ha considerato un gesto malizioso o simile, ma semplicemente un gioco.
Si fida di lei e del rapporto che avete.
Se ha voglia di parlarne ancora, sono a disposizione.
Dott.ssa Elena Brizi, psicologa
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, leggendo ciò che racconta emerge con chiarezza quanto l’episodio al mare l’abbia fatta sentire spaventata, disorientata e probabilmente anche poco rispettata nei suoi confini personali. È importante riconoscere che la sua reazione emotiva non è stata casuale ma collegata a un vissuto di paura concreto: lei aveva espresso chiaramente di non voler bagnarsi e in particolare di non voler mettere la testa sott’acqua, e nonostante ciò si è trovata improvvisamente in una situazione che le ha fatto rivivere una forte sensazione di perdita di controllo. Di fronte a un’esperienza del genere il corpo reagisce in modo immediato, con tosse, ansia e rabbia, ed è quindi comprensibile che le sue parole siano state cariche di tensione. Per quanto riguarda la sua amica, è possibile che il suo silenzio non fosse un vero consenso all’azione del fidanzato, ma piuttosto una forma di imbarazzo, difficoltà a gestire il momento o timore di entrare in conflitto con lui davanti a lei. In certe situazioni le persone possono reagire con immobilità o con il non dire nulla non perché non si accorgano della gravità dell’accaduto, ma perché non sanno come affrontarlo nell’immediato. Questo può certamente aver aumentato in lei la sensazione di non essere stata difesa, né considerata nella giusta misura. Il fatto che si chieda se la sua reazione sia stata esagerata rivela una buona capacità di riflessione su sé stessa. Tuttavia, alla luce del contesto, la sua rabbia sembra collegata a un forte bisogno di protezione e di rispetto dei suoi limiti, bisogni che in quel momento non sono stati ascoltati. Ciò non significa che l’insulto sia stato l’unico modo possibile per esprimere il suo disagio, ma rende comprensibile l’intensità con cui le emozioni sono esplose. In un’ottica cognitivo-comportamentale, può essere utile riflettere su strategie alternative per comunicare in modo fermo e chiaro il proprio confine senza arrivare a sentirsi sopraffatti dall’emozione, così da riuscire a farsi ascoltare senza al tempo stesso sentirsi in colpa per la propria reazione. Questo episodio potrebbe essere anche un’occasione per parlare apertamente con la sua amica, spiegandole come si è sentita e quanto per lei sia importante sentirsi rispettata nelle sue paure. Un dialogo sincero le permetterebbe di capire se il silenzio della sua amica è stato un momento di difficoltà oppure se c’è qualcosa di più profondo da chiarire nella loro relazione. Spesso nelle amicizie è proprio la capacità di comunicare anche i malintesi o le ferite a rafforzare il legame. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Federica Battista
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile Paziente,
Sebbene il fidanzato volesse solo farti uno scherzo, il suo gesto per te è stato poco rispettoso in quanto tu avevi espresso chiaramente di non volerti bagnare e lui ha ignorato il tuo limite, mettendoti in difficoltà e paura. La tua reazione arrabbiata è stata istintiva: magari forte nei toni, ma comprensibile dato lo spavento.

Quanto alla tua amica, il suo silenzio probabilmente non significa indifferenza, ma piuttosto che non ha colto la gravità della cosa o non sapeva come reagire davanti al fidanzato. Se ci tieni al rapporto, potresti parlarle e spiegare quanto ti sei sentita.

Un caro saluto

Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, quello che racconta mi sembra un episodio che l’ha colpita molto sul piano emotivo, e capisco bene perché. Essere presa di sorpresa, toccata fisicamente senza consenso e addirittura spinta sott’acqua, per una persona che ha paura di bagnare la testa e non sa nuotare, è un’esperienza che può generare un forte senso di perdita di controllo e di vulnerabilità. La sua reazione di rabbia, quindi, non mi pare affatto sproporzionata: è stata una risposta immediata a un gesto che ha vissuto come invasivo e potenzialmente pericoloso.

Per quanto riguarda la sua amica, possono esserci diversi motivi per cui non è intervenuta. A volte le persone, poste davanti a situazioni ambigue, non reagiscono perché minimizzano la gravità del gesto, lo interpretano come uno “scherzo” o non vogliono creare conflitti con il proprio partner. Può anche darsi che lei si sia trovata spiazzata, senza sapere come comportarsi. Questo però non significa che il gesto del suo fidanzato sia stato appropriato, né che la sua mancanza di reazione tolga valore al suo vissuto.

Credo sia importante che lei dia spazio alle sue emozioni, riconoscendo che ciò che ha provato è legittimo. Non si tratta solo di “bagnare i capelli”, ma di sentirsi rispettata nei propri limiti e nelle proprie paure. Forse, se sente che la cosa resta in sospeso, potrebbe parlarne con la sua amica in modo chiaro, spiegando come si è sentita, senza accusarla ma facendole comprendere il suo punto di vista. Questo la aiuterebbe a ristabilire confini più chiari nei rapporti e a evitare che episodi simili si ripetano.

Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Dott.ssa Silvia Ferraro
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Faenza
Salve, da ciò che racconta è comprensibile che si sia sentita disorientata e spaventata: il contatto fisico in acqua, soprattutto se inatteso e non desiderato, può attivare una forte reazione di allarme. Non è quindi strano che abbia provato disagio o paura.
Per quanto riguarda la sua amica, le reazioni delle persone dipendono da tanti fattori (stupore, imbarazzo, difficoltà a reagire nell’immediato) e non sempre corrispondono a ciò che ci aspetteremmo.
La sua risposta emotiva non appare affatto “esagerata”: il corpo e la mente reagiscono per proteggerci in situazioni percepite come invasive. Se questo episodio continua a darle pensieri o malessere, potrebbe essere utile parlarne in uno spazio di ascolto psicologico, per comprendere meglio cosa ha attivato in lei e come affrontarlo.

Resto a disposizione, saluti
Dott.ssa Ferraro Silvia
Cara utente,

La ringrazio per aver condiviso questa esperienza. Leggendo il suo racconto, è evidente che ha vissuto un momento di profondo disagio e paura. La sua reazione non è stata "esagerata", ma una risposta legittima a un gesto che ha violato i suoi confini e ha ignorato la sua richiesta esplicita.

Le Sue Emozioni: Non Esagerate, ma Legittime
La sua reazione di rabbia e gli insulti, pur essendo molto forti, sono stati una diretta conseguenza del senso di violazione e paura che ha provato. Aveva stabilito chiaramente un limite ("non voglio bagnare i capelli"), che è stato non solo ignorato, ma calpestato da un'azione fisica inaspettata. Per una persona che ha il terrore di andare sott'acqua, questo non è stato uno "scherzo", ma un atto che le ha causato un vero e proprio attacco di panico.

È fondamentale che lei riconosca che la sua rabbia è stata una risposta sana a un'azione irrispettosa. Non si senta in colpa per aver reagito in quel modo.

La Reazione della Sua Amica
Il comportamento della sua amica è, comprensibilmente, la parte più confusa e dolorosa di questa vicenda. Ci sono diverse possibili ragioni per cui non è intervenuta:

Shock o imbarazzo: Potrebbe essere rimasta stupita o imbarazzata dall'accaduto e non aver saputo come reagire in quel momento.

Minimizzazione del problema: Potrebbe non aver capito la serietà della sua paura e aver pensato che si trattasse solo di un gesto innocuo, uno scherzo tra amici.

Dinamiche di coppia: Potrebbe essere stata in una situazione difficile, divisa tra la lealtà verso il suo fidanzato e la sua amicizia con lei, decidendo, per un motivo o per un altro, di non prendere una posizione.

In ogni caso, la sua amica avrebbe dovuto difenderla e sostenerla. Il suo silenzio è stato una mancanza che l'ha fatta sentire sola e non protetta.

Cosa Fare Adesso
La vicenda, a prescindere dalle intenzioni dei due, ha creato una crepa nella sua amicizia. Per ricucirla, è fondamentale che lei affronti la questione, ma lo faccia nel modo giusto.

Parli con la sua amica, da sola: Cerchi un momento per parlare solo con lei. Le dica chiaramente come si è sentita, usando frasi come: "Quando il tuo fidanzato mi ha buttato in acqua, mi sono sentita spaventata e tradita. Ma ciò che mi ha ferito di più è che tu non hai detto nulla. Ho bisogno di capire perché."

Affronti il fidanzato (se lo ritiene necessario): Non ha bisogno di scusarsi per la sua reazione. Se dovesse rivederlo, può fargli capire con calma la serietà della sua paura, senza urlare, ma con fermezza.

Rifletta sulla sua amicizia: La vera domanda non è se la sua reazione è stata eccessiva, ma se l'amicizia con questa persona è davvero basata sul rispetto e sulla comprensione.

La sua priorità in questo momento deve essere il suo benessere. Si prenda il tempo per riflettere e non si senta in colpa per ciò che è successo. La sua reazione è stata quella di una persona che ha un limite invalicabile, e ha tutto il diritto di pretenderne il rispetto.

Distinti saluti,

Dott. Sandro Mangano
Psicologo
Dott.ssa Valentina Sartirana
Psicologo, Psicologo clinico
Paderno Dugnano
Gentile utente,
quello che ha vissuto è stato un episodio emotivamente intenso: per lei è stato un momento in cui i suoi confini non sono stati rispettati ed ha provato paura. La sua reazione nasce dal bisogno di difendersi da un pericolo improvviso, e non va letta come “esagerata”, ma come coerente con il suo vissuto.
Forse la sua amica non ha reagito perché ha dato un significato diverso alla scena, in termini più giocosi, o magari si è trovata in difficoltà e non ha saputo come intervenire. Parlare con lei di come si è sentita può aiutarvi a costruire maggiore comprensione e rispetto reciproco.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Valentina Sartirana.
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve,ha toccato un suo limite personale importante, legato a una paura profonda. Essere sorpresa alle spalle, spinta in acqua e privata del controllo in un contesto che aveva già chiarito come scomodo per lei, può essere vissuto come un’invasione del confine personale, oltre che una mancanza di rispetto. La reazione intensa che ha avuto, quindi, non è affatto esagerata, ma una risposta emotiva coerente con un forte senso di paura e violazione. Quanto al comportamento della sua amica, è difficile attribuire un’intenzione senza conoscere più a fondo la dinamica relazionale tra voi. Talvolta le persone, per difficoltà a gestire i conflitti o per una forma di disconnessione emotiva, possono minimizzare ciò che accade, anche quando sarebbe richiesto un intervento protettivo. In psicoterapia umanistica si lavora molto sulla consapevolezza dei propri bisogni e limiti, proprio per imparare a riconoscerli e a comunicarli senza vergogna o timore del giudizio.
Potrebbe esserle utile esplorare questo evento anche attraverso l’analisi bioenergetica, osservando cosa ha vissuto il suo corpo in quel momento, o in un percorso di Mindfulness per portare maggiore presenza e contatto con ciò che accade dentro di lei nelle relazioni. Se sente che questo episodio ha riattivato una ferita più profonda o le sta creando disagio persistente, un incontro con uno psicologo psicoterapeuta potrebbe offrirle un contenitore sicuro in cui dare voce a tutto questo.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott. Marco Lenzi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno,
Dalla sua narrazione emerge un episodio che si apre a diverse interpretazioni.
Essere buttata in acqua non sapendo nuotare potrebbe rappresentare per lei un evento scioccante, dal momento che perde il controllo della situazione e del suo corpo.
Inoltre, è pericoloso e può avere seri effetti sulla sua salute.
Se il fidanzato della sua amica sapeva che lei non sa nuotare e le ha fatto questo "scherzo goliardico" apposta, ritengo non sia un vero amico, in quanto ha messo a rischio la sua vita senza motivo. Se non lo sapeva, ha commesso un'imprudenza in ogni caso perché non ha rispettato la sua volontà di non bagnare i capelli.
Per quanto riguarda la reazione della sua amica, forse era sorpresa anche lei per la situazione e non sapeva esattamente cosa fare. Forse era stupita.
Penso che la sua reazione sia giustificata dal grande spavento provato e sia l'effetto della scarica emotiva: si è sentita minacciata e si è arrabbiata. Ha temuto per la sua vita.
Resto a disposizione per ulteriori informazioni e domande nell'eventualità di un colloquio psicologico di approfondimento.
Cordiali saluti
Dott. Gianluigi Torre
Psicologo clinico, Psicologo
Terracina
la tua reazione è comprensibile e coerente con la tua paura: avevi chiaramente detto che non volevi bagnare i capelli e che non volevi entrare in acqua, quindi il gesto del fidanzato della tua amica ha violato un tuo confine personale. Essere spinta o presa da dietro quando non ti senti sicura e non sai nuotare può provocare una paura intensa e una reazione emotiva forte, compresi insulti o rabbia: è una risposta istintiva di difesa. Non significa che tu abbia “esagerato”, ma che il tuo corpo e la tua mente hanno reagito a una situazione percepita come pericolosa.

Per quanto riguarda la tua amica, potrebbero esserci diverse spiegazioni del suo comportamento: forse non ha voluto creare tensione, non sapeva come intervenire, oppure ha sottovalutato quanto fossi spaventata. Questo non significa che la tua reazione fosse sbagliata, ma può indicare che le persone a volte reagiscono in modi diversi di fronte a conflitti o momenti di stress, anche quando vedono che qualcuno è a disagio.

In futuro, se ti capita una situazione simile, puoi provare a ribadire chiaramente i tuoi limiti e, se possibile, allontanarti dalla situazione prima che degeneri. Il tuo disagio è legittimo: proteggere te stessa viene prima di tutto.
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Quello che hai vissuto è stato un episodio molto sgradevole, perché ha toccato una tua paura forte (l’acqua, il bagnarti i capelli, la difficoltà a nuotare). L’azione del fidanzato della tua amica – prenderti da dietro e buttarti in acqua senza il tuo consenso – è stata una mancanza di rispetto verso i tuoi limiti, anche se lui probabilmente lo ha vissuto come uno “scherzo”. Per te invece è stato un gesto invasivo e spaventoso.

La tua reazione di rabbia non è stata esagerata: era una risposta a una violazione di un confine personale molto chiaro, che tu avevi già espresso. L’insulto può sembrare forte, ma arriva dopo un momento in cui ti sei sentita spaventata e non rispettata. In queste situazioni, la rabbia è un segnale naturale che qualcosa non è andato.

Quanto alla tua amica, il suo silenzio può avere diverse spiegazioni. Forse non ha colto fino in fondo la gravità di quello che è successo per te, forse era imbarazzata nel dover prendere posizione davanti a entrambi, o forse ha scelto di minimizzare per non creare conflitto col fidanzato. Non è detto che non abbia notato, ma potrebbe aver evitato di reagire per paura di tensioni.

Quello che puoi fare ora è parlarne con calma con lei, spiegandole non solo che ti sei arrabbiata, ma che ti sei sentita spaventata e non rispettata. Questo ti permetterà di chiarire e di farle capire quanto per te sia importante che i tuoi limiti vengano ascoltati.

In sintesi: non sei stata esagerata, il gesto non era innocuo come poteva sembrare a chi lo ha fatto, e il silenzio della tua amica dice più della sua difficoltà a gestire la situazione che di un reale disinteresse verso di te.

Dott.ssa De Pretto
Dott.ssa Sara Rocco
Psicologo, Psicologo clinico
Ossi
Buongiorno, a me appare più che altro una situazione conviviale nella quale i suoi amici hanno cercato di coinvolgerla in una situazione di svago e di gioco. Certamente non è stato il modo migliore, ma non credo nemmeno che l'atteggiamento del fidanzato della sua amica sia stato inopportuno. Forse si è solo spaventata e ha visto questo approccio troppo invadente. Potrebbe discuterne tranquillamente con la sua amica.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Sara Rocco
Dott.ssa Sara Vassallo
Psicologo
Battipaglia
Salve. Il racconto che lei fa è di tre amici che passano una giornata al mare scherzando e giocando insieme. Credo che la sua reazione sia irrazionale, attivata dalla paura che provava in quel momento. Mi sembra di capire, però, che le è parso strano che la sua amica non si sia ingelosita: come mai secondo lei avrebbe dovuto? Cos'era quell'abbraccio se non uno scherzo tra amici? Le lascio alcuni spunti di riflessione.
Resto a disposizione!
Dott.ssa Veronica De Iuliis
Psicologo, Psicologo clinico
Cogliate
Ciao, grazie per aver condiviso l’esperienza.

Da quello che racconti, la tua reazione è comprensibile: ti sei trovata in una situazione che ti ha spaventata, con il terrore di bagnarti e l’acqua più alta di quanto ti aspettassi. Quando ci sentiamo in pericolo o disorientati, il corpo e la mente possono reagire in modo intenso, anche con rabbia o aggressività momentanea, che non significa necessariamente che tu abbia “esagerato”, ma che stavi difendendo te stessa.

Per quanto riguarda la tua amica, la sua apparente assenza di reazione può avere diverse spiegazioni: potrebbe essere rimasta sorpresa, incerta su come intervenire o aver interpretato la situazione in modo diverso da te. Questo non significa che abbia ignorato il tuo disagio, ma semplicemente che ognuno gestisce lo stress e la preoccupazione in modi differenti.

Se episodi del genere ti causano ansia o disagio anche dopo, può essere utile parlarne con uno psicologo, che può aiutarti a elaborare le emozioni, a capire le tue reazioni e a sentirti più sicura nelle situazioni sociali e acquatiche.
Dr. Mauro Terracciano
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua situazione.
Dalla sua descrizione emerge una sensazione di violazione e paura improvvisa, seguite da una reazione di rabbia intensa verso il fidanzato.
L’assenza di intervento dell’amica può avere molte spiegazioni, per esempio shock, non aver visto chiaramente, la difesa della coppia o la scelta di non escalation per evitare conflitto.
Non sempre il non agire significa indifferenza, può anche nascondere difficoltà a prendere posizione di fronte al partner.
La sua reazione, pur intensa, è comprensibile alla luce della paura di bagnare la testa, della disorientamento in acqua e della percezione di un confine corporeo violato.
La rabbia può funzionare come modo di riprendere spazio e sicurezza, più che come segnale di eccesso da condannare.
Diventa importante esplorare cosa le è rimasto dentro, quali emozioni sono state attivate e come questo episodio influisce sul rapporto con l’amica.
Chiarire i suoi limiti e il tipo di tutela che desidera per sé aiuta a decidere come muoversi nelle relazioni.
Se lo desidera, possiamo approfondire questi temi in un primo colloquio chiarificatore, può prenotare un appuntamento, anche online.
Per ogni eventuale approfondimento sono a sua disposizione, anche online, il primo colloquio è gratuito.
Un caro saluto,
Dott. Mauro Terracciano.

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.