Salve dottori,sono veramente disperato.La mia ragazza mi ha lasciato da 10 giorni e io sto ancora ma

24 risposte
Salve dottori,sono veramente disperato.La mia ragazza mi ha lasciato da 10 giorni e io sto ancora male,dormo poco e piango molto.Il giorno prima che mi ha lasciato nonostante avessimo avuto una lite poi risolta abbiamo avuto rapporti sessuali, effusioni amorose e coccole e la mattina successiva lei non mi risponde al buongiorno su whatsapp.Alla mia richiesta di spiegazioni lei non risponde ed è indecisa se vedermi quel giorno...morale della favola non risponde più e non si è fatta vedere piu.Quella sera però la incrociai per strada e lei come mi vide cambiò strada non facendosi avvicinare.Da allora io la scrivo tutti i giorni cercando di recuperare il rapporto e volendo spiegazioni e lei l unica spiegazione che mi dà sempre è che ultimamente litigavamo spesso e non ce la fai più a stare con me.Da quel giorno tutte le volte che mi vede per strada scappa urlandomi contro di andarmene come se io fossi un mostro e ci rimango male perché siamo stati benissimo insieme e l ho sempre trattata bene.Ho provato di tutto per recuperare il rapporto con lei anche coinvolgendo la sua famiglia per farla ragionare e mandandole i fiori a casa sua ( da lei non accettati e neanche ringraziato) ora sono veramente disperato perché io la amo e sono innamorato di lei ,non riesco a credere come il giorno prima della separazione siamo stati insieme e mi abbia detto ti amo e poi tutto di un tratto mi lascia non so come comportarmi se darle altro tempo o dimenticarla per sempre ma quest' ultima decisione è molto dolorosa perché sto male fisicamente e psicologicamente
Dott.ssa Francesca Orefice
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
La Spezia
Buonasera,
dev'essere spiazzante e doloroso dover accettare la fine di un amore importante, ma e' bene che lei le dia spazio, in quanto piu' le sta appresso e maggiormente la allontana.
Mi rendo conto che non e' facile e immediato, ma attraverso la rielaborazione di questo lutto relazionale, vedra' che acquisira' gli strumenti necessari per affrontare le sue preziose risorse e ricostruire i pezzi del puzzle della vostra storia, anche dal punto di vista della sua ex.
Sono a sua completa disposizione per qualsiasi approfondimento,

Dott.ssa Francesca Orefice

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Buonasera, il dolore che sta provando è assolutamente normale e comprensibile: sta vivendo un vero e proprio lutto. L'incoerenza tra l'intimità di un giorno e l'abbandono dell'altro genera un'ovvia confusione, ma la spiegazione che “litigavate spesso” è probabilmente l'unica che ha e che va accettata come la sua verità. È possibile poi che il suo tentativo di recuperare il rapporto scrivendole, inviandole fiori e coinvolgendo la sua famiglia stia avendo un effetto opposto. Il comportamento di lei (lo scappare, l’urlare) è un segnale inequivocabile e non negoziabile di volontà di distacco e continuare a cercarla credo che non possa fare altro che aumentare la sua sofferenza e la vostra distanza. La sua priorità ora è sé stesso e deve cercare di interrompere i contatti con lei anche per salvaguardare la sua salute mentale. Solo così, infatti, la ferita smetterà di essere riaperta e potrà iniziare quella che proprio viene definita l'elaborazione del lutto. Se il malessere dovesse persistere, valuti se non sia il caso di un supporto psicologico.
Dott.ssa Verdiana Lilith Vienna
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Rivoli
Gentile Utente,
dalle sue parole si evince come stia vivendo un momento di grande difficoltà, comprensibilmente considerata la fine della sua relazione, che a quanto mi pare di capire le ha lasciato una grande confusione.
Innanzitutto, la prima cosa che mi viene da suggerirle, alla luce di quanto ha scritto, è di lasciare lo spazio che la ragazza le chiede, provando a sfruttare quel tempo per se stesso e per capire meglio cosa si muove dentro di lei.
Vista la grossa quota di sofferenza che racconta suggerirei di valutare di affidarsi in un percorso psicologico, che possa sostenerla in questo momento complesso che sta affrontando, con la possibilità di creazione di nuove traiettorie.
Un caro saluto
Dott.ssa Jessica Servidio
Psicologo, Psicologo clinico
Pesaro
Capisco quanto questa situazione possa essere dolorosa. Quando una relazione finisce in modo improvviso e senza possibilità di confronto, è normale provare sofferenza.
Da ciò che racconti, però, emerge un elemento importante: la tua ex partner sta mettendo in atto dei comportamenti molto chiari di distanziamento, fino ad arrivare a evitare il contatto sia di persona che tramite messaggi. Questo può essere difficile da accettare, soprattutto se il giorno prima sembrava tutto “normale”, ma indica che per lei la decisione è già stata presa, anche se non condivisa con te.
Il modo in cui ti sta rispondendo – o non rispondendo – mostra che in questo momento non è disponibile a un confronto. Continuare a insistere con messaggi, cercare spiegazioni, coinvolgere la famiglia o mandare fiori rischia, senza volerlo, di aumentare la sua chiusura e allo stesso tempo di farti sentire ancora più impotente.
E' la tua sofferenza a meritare attenzione.
In questo momento, quello che potrebbe aiutarti è spostare l’attenzione dal tentativo di recuperare lei al recuperare te stesso, qualcosa che senza di lei sembra che si sia perso.
Se vuoi, possiamo approfondire insieme cosa sta accadendo dentro di te e trovare un modo per affrontare questo dolore senza esserne travolto.
Non sei solo in ciò che stai vivendo.
Resto a disposizione, Dott.ssa Jessica Servidio
Grazie per aver condiviso la tua esperienza. Quando una relazione finisce all’improvviso, soprattutto se ci sono ancora sentimenti forti, è normale sentirsi spaesati, feriti e con mille domande rimaste sospese. Quello che stai vivendo merita ascolto e rispetto: la sofferenza emotiva ha un impatto reale anche sul corpo, sul sonno, sull’energia e sulla capacità di affrontare le giornate.

In momenti così, avere uno spazio sicuro in cui poter dare un nome a ciò che senti e capire come prenderti cura di te può fare una grande differenza. Se lo desideri, possiamo parlarne insieme: ti aiuterò a trovare un po’ di ordine, pensando al tuo benessere e a ritrovare equilibrio.

Puoi prenotare un primo incontro direttamente da qui su miodottore o mandarmi un messaggio per avere maggiori informazioni: sarà un’occasione per capire cosa ti sta pesando di più e come posso accompagnarti in questo percorso. Ti aspetto, Dott.ssa Alessandra Corti
Buongiorno,
la ringrazio per aver scritto in un momento così doloroso. Dalle sue parole si sente tutta la sofferenza che sta attraversando: il senso di smarrimento, l’incredulità, il bisogno di capire come sia stato possibile passare dall’intimità e dalle parole d’amore a un silenzio così improvviso. È naturale che oggi si senta spezzato, agitato, senza sonno. Una separazione così brusca può lasciare un vuoto profondo e mettere in crisi il senso stesso di sicurezza.

Voglio dirle con chiarezza una cosa: il suo dolore è legittimo. Non c’è nulla di esagerato o “sbagliato” in quello che prova. Le emozioni che sta vivendo sono la risposta umana a qualcosa che è successo troppo in fretta e senza spiegazioni.

Anche il comportamento della sua ex partner — il rifiuto, l’allontanamento, il cambiare strada — per quanto doloroso, non parla di un suo difetto o di una sua colpa. A volte, quando una persona decide di chiudere una relazione, lo fa in modo netto, impulsivo o dettato dalle proprie fragilità interne, e questo può sembrare incomprensibile a chi sta dall’altra parte. Quello che lei sta vivendo è un taglio improvviso, e per questo fa così male.

Si vede quanto lei tenga a questa relazione e quanto abbia cercato di salvarla. Ma ora lei si trova in un dolore che merita ascolto, rispetto e protezione. Non deve giudicarsi per come si sente, perché quando si ama davvero, la perdita può diventare travolgente.

In questo momento è importante che non sia solo dentro tutto questo. Ciò che sta provando è un vero e proprio trauma affettivo, e nessuno dovrebbe affrontarlo in solitudine. Un sostegno psicologico potrebbe offrirle un luogo sicuro in cui mettere ordine nel caos emotivo che sta vivendo, essere accolto senza giudizio e trovare un po’ di respiro.

Non deve avere fretta di decidere cosa fare della relazione o del futuro. Adesso l’unica cosa che conta è lei, il suo dolore, e il modo più gentile possibile per attraversarlo.

Quando vorrà, io sono qui.
Un caro saluto,
Dott.ssa Elisabetta Eaglesham
Dott. Dario Martelli
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
Torino
Buonasera, questa fine che sembra così improvvisa di sicuro può aprire a sofferenza o dolore. In certi casi è difficile riuscire a farsene una ragione. Però è impossibile convincere chi non vuole farsi convincere. ( anche se le modalità della sua ex ragazza non sembrano così funzionali) La strada, forse. è prendere atto di questo lutto ( le fini di un rapporto sono dei lutti) e farsi aiutare ad affrontarlo. Se ritiene posso essere disponibile, anche online. Saluti Dario Martelli
Dott.ssa Daniela Teresi
Psicologo, Psicoterapeuta, Professional counselor
Roma
Gentile utente,
ho letto con attenzione il suo messaggio e comprendo la sofferenza che sta vivendo.
La fine di una relazione può essere vissuta come un vero e proprio lutto affettivo,
che richiede tempo ed elaborazione.
Se lo desidera, sono disponibile per una consulenza online, così da valutare insieme
come affrontare questo momento difficile.

Un cordiale saluto,
Dr.ssa D. Teresi
Dott. Matteo Acquati
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Monza
Buongiorno,
prima di tutto voglio dirle che il dolore che sta provando è comprensibile: una rottura improvvisa, soprattutto quando c’erano segnali di vicinanza e affetto fino a poco prima, può generare confusione, tristezza e persino sintomi fisici come insonnia e calo dell’umore. Non è “strano” sentirsi così, è una reazione umana a una perdita significativa.
Il comportamento della sua ex partner indica una chiusura netta, che sembra essere stata maturata da lei nel tempo, anche se per lei è arrivata in modo improvviso. Questo non significa che i momenti belli non fossero reali, ma che la decisione di interrompere la relazione era probabilmente già in corso.
Insistere nel cercare contatto, coinvolgere la famiglia o inviare regali, anche se mosso dall’amore, rischia di aumentare la distanza e il disagio. In questo momento, rispettare il suo spazio è fondamentale, sia per lei che per il suo benessere.
Il dolore che prova è reale e merita attenzione, ma non deve trasformarsi in comportamenti che la fanno stare peggio o che possono essere percepiti come invasivi.
Le suggerisco di spostare il focus da “riconquistare” a prendersi cura di sé, concedersi tempo e spazio per elaborare la perdita. Evitare di monitorare o inseguire la persona: questo prolunga il dolore e impedisce la ripresa.
Il fatto che lei stia chiedendo aiuto è già un segnale positivo: significa che vuole affrontare la situazione in modo sano.
Resto a disposizione.
Un saluto cordiali.
Dott. Matteo Acquati
Dott.ssa Cristiana Danese
Psicologo, Psicologo clinico
Palermo
Buongiorno, mi dispiace molto per ciò che stai attraversando. La fine di una relazione è sempre un momento di forte dolore e turbamento. In questi momenti può essere davvero utile un percorso di sostegno psicologico, che possa aiutarti a ritrovare le risorse interiori utili per affrontare questo grande cambiamento nella tua vita. Se lo vorrai, sono a tua disposizione anche online. Ti auguro il meglio, Dott.ssa Cristiana Danese psicologa
Dott. Luca Rochdi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso con tanta sincerità ciò che sta vivendo. Dal suo racconto emerge un dolore profondo, composto da confusione, smarrimento ed un forte senso di rifiuto. È comprensibile che si senta così: quando una relazione finisce in modo improvviso e senza spiegazioni chiare, l’impatto emotivo può essere davvero devastante.
Quello che descrive — la perdita del sonno, il pianto frequente, i pensieri continui — sono reazioni comuni in una situazione di rottura affettiva improvvisa, soprattutto quando c’è stato un legame intenso e un investimento emotivo importante. Non c’è nulla di “sbagliato” in ciò che sta provando: è il suo cuore che sta cercando di elaborare qualcosa che non ha ancora avuto modo di capire.
Allo stesso tempo, però, è importante notare alcuni aspetti della situazione. La sua ex partner, dai comportamenti che riporta, sembra aver deciso di prendere le distanze in modo netto, anche quando lei cerca un contatto o una spiegazione. Comprendo quanto questo possa far male, ma insistere — scrivendole quotidianamente, cercando il contatto o coinvolgendo la famiglia — rischia di aumentare la sua sofferenza e, paradossalmente, di allontanarla ancora di più.
In questo momento ciò che può aiutarla non è “fare di più” per riconquistarla, ma iniziare a prendersi cura di sé. Quando una relazione finisce così bruscamente, spesso nasce il bisogno di capire, di ottenere risposte, di recuperare a ogni costo. Ma la verità è che nessuno di noi può costringere l’altro a restare, né cambiare una decisione che sembra già maturata dentro di lei da tempo.
Le suggerisco, con tutta la delicatezza possibile, di concedersi una pausa dai tentativi di contatto. Questo non significa “dimenticarla da un giorno all’altro”, ma dare a sé stesso lo spazio di cui ha bisogno per respirare, elaborare il dolore e ritrovare un minimo di equilibrio emotivo. Anche per lei: perché continuare a esporsi al rifiuto quotidiano sta amplificando il suo malessere, come è evidente dai sintomi fisici e psicologici che descrive.
In momenti come questo, un supporto psicologico può essere davvero prezioso. Non perché lei sia “debole”, ma perché attraversare una separazione così brusca può toccare ferite profonde, rimettere in discussione l’autostima e attivare una forte sofferenza. Un percorso individuale potrebbe aiutarla a comprendere meglio ciò che è accaduto, a gestire l’ansia e il dolore, e a ritrovare un senso di stabilità interiore.
Le voglio lasciare un messaggio chiaro: il dolore che sta provando merita ascolto, cura e rispetto, e non deve affrontarlo da solo. Con il tempo, con il giusto supporto e con alcune scelte orientate al suo benessere, potrà ritrovare serenità e una visione più lucida della situazione.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Essere lasciati è sicuramente molto doloroso, soprattutto se si nutre un forte sentimento per l'altro. La invito a non continuare a scrivere alla sua ex fidanzata tormentandola, è doloroso ma è necessario rispettare le distanze dell'altro. Inoltre, siete aduli e non c'è bisogno di coinvolgere mamma e papà...
Provi a considerare questa situazione critica come un'occasione personale di crescita, per riprendersi in mano la sua vita, iniziando dal coltivare i suoi interessi, i suoi hobbi e dare un a nuova direzione al suo nuovo sè.
Salve,
capisco quanto dolore e confusione lei stia vivendo. È naturale sentirsi smarriti, tristi e arrabbiati dopo una separazione improvvisa, soprattutto quando la persona amata cambia improvvisamente comportamento. Queste emozioni non riflettono il suo valore: sono la risposta del cuore a una perdita significativa.
Ora è importante che lei si rivolga a se stesso con la stessa cura che ha dedicato alla sua compagna. Si permetta di sentire il dolore, di piangere, di prendersi cura del suo corpo e della sua mente. Questo tempo la aiuterà a riorientarsi e a capire davvero cosa vuoi, senza farsi travolgere dal bisogno di spiegazioni o contatti immediati.
Il dolore può essere un invito a conoscere meglio se stesso, a prendersi cura di ciò che la nutre e a ritrovare equilibrio. Con il tempo, il cuore guarirà e ritroverà serenità.
Salve. Quando una relazione finisce in modo improvviso e senza possibilità di chiarire, il dolore può diventare molto intenso. Il suo bisogno di spiegazioni è umano, ma dalle reazioni della sua ex ragazza emerge che, in questo momento, lei non è pronta ad un contatto ed ogni tentativo la fa chiudere ancora di più. Per quanto sia difficile, provare a fermarsi e rispettare la sua richiesta di distanza può aiutarla a tutela di entrambi. Questo le permetterà anche di prendersi cura di sé. Può essere utile avere uno spazio di supporto, anche temporaneo, dove elaborare ciò che è accaduto.
Dott. Francesco Pellino
Psicologo, Psicologo clinico, Terapeuta
Milano
Carissimo, ti consiglierei di iniziare un percorso. Se un'altra persona non vuole più un rapporto con te purtroppo bisogna prenderne atto ed andare avanti. Non possiamo obbligare qualcuno a stare con noi. Sii coraggioso e prova ad andare avanti, se non ce la fai da solo chiedi aiuto e supporto ma non trasformare un sentimento che comunque pare essere positivo in una ossessione... ricorda che non hai colpe ma solo responsabilità. Quindi non è colpa tua se 'altra persona non ti vuole più ma resta una tua responsabilità andare avanti e costruirti una vita soddisfacente.
Buongiorno, comprendo quanto possa essere doloroso affrontare una rottura improvvisa, soprattutto quando il comportamento dell’altra persona appare incoerente.
Le reazioni intense che sta vivendo sono comuni in situazioni di forte stress emotivo. In questo momento, però, è importante rispettare il bisogno di distanza dell’altra persona e allo stesso tempo prendersi cura di sé. Se il malessere persiste o diventa difficile da gestire, un supporto psicologico potrebbe aiutarla a ritrovare equilibrio e chiarezza.
Un saluto
Dott.ssa Laura Lanocita
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
A volte ciò che più ci destabilizza non è qualcosa di esterno, ma l’irruzione improvvisa di un pensiero che incrina il legame con la propria immagine, come se d’un tratto il corpo non rispondesse più al sentimento di appartenenza. Quando dice di guardarsi e non riconoscersi, di provare ribrezzo, sembra che qualcosa di profondo abbia incrinato il modo in cui si percepiva intero, generando un’angoscia che si radica nella perdita di familiarità con sé stessi. Queste esperienze, benché dolorose, possono rappresentare un punto di svolta: ciò che ora si manifesta come paura o rifiuto porta con sé un messaggio che chiede di essere ascoltato, un segnale che qualcosa nel proprio modo di stare al mondo ha bisogno di essere riletto. Nel percorso che propongo, il lavoro non si concentra sul “togliere il sintomo”, ma sull’ascolto di ciò che esso rivela, restituendo significato e parola a ciò che oggi appare estraneo. È uno spazio che permette di rimettere ordine nel disorientamento, dando voce al senso nascosto di ciò che il corpo e il pensiero comunicano.
Se lo desidera, può contattarmi: troverà un luogo di accoglienza profonda, dove l’ascolto e la parola si incontrano senza giudizio, per ricominciare a sentirsi parte di sé. Un caro saluto, dottoressa Laura Lanocita.
Dott.ssa Jessica Furlan
Psicologo, Psicologo clinico
Fiumicino aeroporto
Buonasera, prima di poterle dare qualsiasi consiglio su come muoversi nel rapporto con la sua ex, la invito a riflettere quanto lei si sia annullato in questo rapporto perdendo il senso del suo Essere e quanto sia rimasto un individuo separato da quest'altra persona. La sua verità e ricerca di spiegazioni là dove l'altro gliela nega, fin quando si è posto il limite di accettare questi rifiuti? è importante che lei rifletta su quanto e come esprime la sua rabbia per l'ingiustizia subita. Come si comporta in situazioni in cui lei non ha il controllo? cosa sente quando l'altro giudica i suoi comportamenti senza lasciarle margine di spiegazione?
Parta da qui e vedrà cosa sente e ritroverò il suo centro. Rifletta se è per lei un buon momento per pensare ad una terapia personale in cui ritrovarsi ed ascoltarsi, per esprimere i suoi bisogni e desideri.
Spero di esserle stata di aiuto
Saluti
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Salve — prima di tutto capisco quanto stia male: la fine improvvisa di una relazione, soprattutto dopo momenti affettuosi, crea confusione, dolore e una forte sensazione di perdita. Quello che descrivi è una reazione umana e comprensibile.
Breve guida pratica (non prolissa):


Permetti a te stesso di provare il dolore: piangere, sentirsi confuso e avere insonnia sono risposte normali. Non giudicarti per questo.


Limita i contatti ripetuti con lei. Continuare a scrivere tutti i giorni tende a mantenere il dolore vivo e può spingere l’altra persona a chiudersi ancora di più. Un periodo di “no contact” (anche breve, ad es. alcune settimane) spesso aiuta a riordinare i pensieri ed evita dinamiche che aumentano l’ansia.


Cura i fondamenti: cerca routine regolare (sonno, pasti, attività fisica leggera), limita alcol e stimolanti, cammina all’aperto — sono piccoli rimedi che migliorano subito l’umore e il sonno.


Social support: parla con amici/familiari fidati, esprimi quello che senti. Evita invece gesti plateali (coinvolgere la famiglia di lei, regali insistenti) perché raramente ricostruiscono fiducia e possono peggiorare la situazione.


Lavora sui pensieri: quando ti assale la confusione (“non capisco perché…”), prova a scriverlo. Distinguere fatti (cosa è successo) dai pensieri interpretativi aiuta a ridurre l’ansia. Tecniche di respirazione e brevi esercizi di grounding aiutano nei momenti intensi.


Considera i segnali: se la situazione ti impedisce di lavorare, studiare, dormire per molte settimane, o se compaiono pensieri di farti del male, chiedi aiuto subito.


Riconosci i limiti dell’altro: lei ha scelto di allontanarsi — per quanto ingiusto o incomprensibile, continuare a insistere quasi sempre non cambia la decisione e peggiora il tuo benessere. Rendere priorità la tua salute emotiva è essenziale.


Se desideri capire dinamiche relazionali o ritrovare equilibrio emotivo più velocemente, la psicoterapia individuale (approccio cognitivo-comportamentale, lavoro sul lutto da relazione, o EMDR se emergono traumi) può essere molto utile.


Concludo: quanto provi è serio e merita attenzione — è consigliabile approfondire con uno specialista per ricevere supporto concreto e personalizzato.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott.ssa Rossella Carrara
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buongiorno, mi dispiace per la sua sofferenza, ma se non accetta la fine della relazione, anche se secondo lei è immotivata (ma solo secondo lei, evidentemente), non farà altro che procurarsi ulteriore sofferenza e aumentare il disagio della sua ex fidanzata. I "no", vanno accettati, anche senza spiegazioni, altrimenti si rischia di diventare molesti. Cordiali saluti.
Dott.ssa Susanna Brandolini
Psicologo, Psicologo clinico
Treviso
Buongiorno,

capisco quanto dolore stia vivendo in questo momento, e mi dispiace sinceramente che si trovi a dover affrontare una rottura così improvvisa e destabilizzante. Quando una relazione finisce senza spiegazioni chiare, soprattutto dopo momenti di grande vicinanza come quelli che descrive, è normale sentirsi confusi, feriti e spaesati. Il corpo e la mente reagiscono con insonnia, pianto, agitazione… è una sofferenza reale, non va minimizzata.
Quello che racconta però lascia emergere anche un altro elemento: la sua ex compagna oggi sembra vivere un forte bisogno di distanza. Il fatto che cambi strada, che la tratti bruscamente o che non accetti i suoi tentativi di riavvicinamento non significa che lei meriti questo dolore o che abbia sbagliato ad amare; significa però che al momento quella persona sta chiedendo uno spazio che non può o non vuole condividere.
Capisco perfettamente il suo impulso a cercare spiegazioni, chiarimenti, un confronto che dia un senso a ciò che è successo. È umano. Ma quando l’altra persona rifiuta sistematicamente il contatto, insistere, anche se con intenzioni buone e sincere, rischia solo di aumentare la sua sofferenza e di allontanarla ulteriormente. Lei sta cercando di salvare qualcosa che per lei ha avuto un grande valore, ma nel farlo sta consumando tutte le sue energie emotive e fisiche, e questo la sta facendo stare sempre peggio.
In questo momento credo che la cosa più importante sia spostare l’attenzione da lei a sé stesso. Non significa dimenticare in un attimo o far finta che non abbia contato; significa riconoscere che ha bisogno di proteggersi, di darsi tregua, di ascoltare il proprio dolore senza farsi del male inseguendo qualcuno che oggi non è disponibile al dialogo. Ha il diritto di soffrire, ma anche il diritto di iniziare a guarire.
Si chiedeva se darle ancora tempo o provare a lasciarla andare. A volte, il “tempo” funziona solo se c’è silenzio, se si smette di inseguire e ci si permette di respirare. E se anche questo silenzio non dovesse farla tornare, può comunque diventare un’occasione per lei di riprendere in mano la propria stabilità emotiva, passo dopo passo.
Se sente che la sofferenza sta diventando ingestibile, che non riesce a mangiare o a dormire, o che la disperazione prende il sopravvento, le suggerirei con gentilezza di valutare un supporto psicologico più continuativo: non perché sia “debole”, ma perché quello che sta vivendo è davvero intenso e merita uno spazio sicuro dove poter essere accolto, compreso e accompagnato.
Non è solo in questo dolore, anche se ora può sembrarlo. E, anche se non sembra possibile, il suo stato attuale non è una condanna: è una fase, dolorosissima, ma temporanea. Col tempo, e con cura verso sé stesso, potrà ritrovare equilibrio e dignità emotiva, anche se ora fa fatica a immaginarlo.

Un caro saluto,
Dott.ssa Susanna Brandolini
Dr. Federico Alunni
Psicologo, Psicologo clinico
Perugia
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Ha descritto molto bene quanto questa situazione le stia facendo male. È come se il vostro legame si sia interrotto all'improvviso. Da ciò che racconta, sembra che la sua ex partner abbia preso una distanza molto netta, probabilmente perché per lei le tensioni accumulate erano diventate difficili da gestire.
In queste dinamiche, continuare a cercare contatto - per quanto motivato da amore e desiderio di riconciliazione - rischia però di aumentare la sua sofferenza e la percezione di rifiuto. Per quanto doloroso, potrebbe essere più funzionale provare a interrompere i tentativi di riavvicinamento e a concentrarsi su di sé, sul riprendere fiato e sul comprendere cosa questa esperienza le sta mostrando dei suoi bisogni relazionali.
Quando un legame si chiude in modo così brusco, non è raro che il corpo e la mente reagiscano con insonnia, pianto, pensieri continui. Se vede che questi sintomi continuano, valuti anche l’idea di chiedere un supporto professionale: non per “dimenticare”, ma per avere uno spazio sicuro dove rimettere ordine e ritrovare equilibrio.
Il dolore che sta provando oggi non definisce il suo valore né la sua capacità di amare. Con il tempo e il giusto sostegno può tornare a respirare e a guardare avanti con più lucidità.
Dott. Michele Basigli
Psicologo, Psicologo clinico
Perugia
Mi dispiace moltissimo per la sofferenza che stai vivendo.
Quello che descrivi, insonnia, pianto frequente, pensieri continui sulla relazione, è una reazione umana e comprensibile, a una rottura improvvisa, soprattutto se avvenuta in un modo così confuso e doloroso.
Provo ad aiutarti a mettere un po’ di ordine e a capire come muoverti senza peggiorare il tuo stato emotivo e senza arrecare ulteriore tensione a lei.

Anche se per te è stato improvviso, per lei probabilmente la decisione stava maturando da tempo.
Il fatto che il giorno prima fosse affettuosa non significa che non fosse già in confusione o in difficoltà: spesso chi sta pensando di chiudere una relazione alterna comportamenti teneri e distacco, perché è combattuto.

Il suo comportamento attuale, evitarti, cambiare strada, urlarti di non avvicinarti, indica che in questo momento vuole distanza.
Non significa che tu sei “un mostro”, ma che lei al momento non vuole nessun tipo di confronto.

Continuare a scriverle ogni giorno e coinvolgere la sua famiglia. So che lo hai fatto per amore, nella speranza di recuperare.
Ma purtroppo scriverle ogni giorno, cercare spiegazioni ripetute, inviare regali, coinvolgere la sua famiglia, la fa sentire ancora più sotto pressione.
E quando una persona sente che il proprio spazio non è rispettato, tende a scappare ancora di più.
Questo non è amore malato: è amore disperato. Stai cercando di toglierti un dolore enorme, e ti aggrappi a ciò che conosci. Ma è un comportamento che non ti aiuta e la allontana ulteriormente.

Come stai tu è importante.
Hai sintomi forti di sofferenza emotiva: pianto continuo, poco sonno, dolore fisico, disperazione, pensieri ripetitivi.
Questi segnali meritano attenzione e sostegno. Non devi affrontarli da solo.

Cosa fare adesso? Fermati dal contattarla.
Per almeno 2–3 settimane non scriverle, non cercarla, non fare regali, non coinvolgere altre persone.
Non è “lasciarla andare”: è rispettare lo spazio che lei sta chiedendo e proteggere la tua salute mentale.

Concentrati solo su di te per ora anche se ora ti sembra impossibile, il primo passo è:
riprendere a dormire quanto possibile, parlare con qualcuno di fiducia, riprendere una routine minima.

Se senti che stai crollando, chiedi aiuto professionale.
Non significa che sei debole: significa che stai affrontando un dolore emotivo molto forte.
Uno psicologo può aiutarti concretamente a gestire il distacco, l’ansia, la dipendenza affettiva e la regolazione emotiva.

Tempo o dimenticarla: non devi decidere oggi. Sei troppo ferito per fare scelte lucide.
Per ora la cosa più sana è darti una pausa dal contatto e lavorare su di te.
Se in futuro lei vorrà parlare, lo farà da sola.
Se non succederà, il dolore che provi ora non durerà così per sempre: anche se non ci credi, guarirà. Ma serve tempo e serve che tu non ti faccia del male continuando a inseguire chi ti sta chiedendo distanza.

Se in qualsiasi momento senti di non farcela davvero chiedi aiuto immediato a un familiare stretto, un amico, il tuo medico oppure, se ti senti in pericolo, chiama subito un servizio di emergenza o un numero di supporto psicologico della tua zona.
Non rimanere da solo con questa sofferenza.

Se vuoi, posso aiutarti passo passo a capire come gestire l’ansia nelle prossime ore, preparare un messaggio di saluto rispettoso (se serve), costruire un piano per superare questo periodo.

Un caloroso saluto.
Dott. Michele Basigli
Dott. Damiano Maccarri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Salve a lei,
Il quadro che mi descrive sembra, apparentemente, piuttosto normale: una donna può passare la serata nel letto di qualcuno, senza poi voler continuare la frequentazione. Mi dispiace, ma credo proprio che l'atteggiamento di questa ragazza sia piuttosto chiaro: lei non è interessata. Le rifiuta i fiori, la ghosta sui social, addirittura le intima di non seguirla per strada. Capisco che lei è confuso e non ha tutti i torti, ma a volte le persone cercano l'intimità solo "quanto basta" e poi si allontanano quando percepiscono "nell'aria" odore di impegno, di relazione. Ognuno è libero di fare quello che vuole, anche - purtroppo - di "prendere in giro" gli altri, purché non si commetta alcun reato.

Tuttavia, perché lei insiste nel correre dietro a questa ragazza che non sta dimostrando il benché minimo interesse nei suoi confronti? Lei si sta comportando in modo ingiusto nei suoi confronti, prima di tutto. Se questa ragazza non vuole - anche se gradisce una notte di passione - allora non vuole. Non è interessata a lei. Le consiglierei, a questo punto, di lavorare su sé stesso per comprendere il motivo per cui non riesce ad accettare di non essere voluto - a lungo termine - da una ragazza che l'ha voluta a breve termine. Capita a tutti di essere prima valutati - e poi NON scelti. Quindi rifletta con molto attenzione e introspezione sul perché non riesce ad accettarlo. Per di più, coinvolgere le famiglie, insistere oltremodo, sono tutti comportamenti che fanno scappare le persone, perché - evidentemente - ognuno ha livelli diversi di autonomia. Probabilmente, lei ha livelli di autonomia più bassi della ragazza, che non la vuole come fidanzato forse proprio per questo. Mi dispiace dover essere così brusco, ma il comportamento che ha descritto con chiarezza non lascia molto margine di ipotesi alternative.
Sinceri saluti,
Dott. Maccarri

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