Mi è stata diagnosticata la fibtomialgia un paio di anni fa. Fra tutti i sintomi tipici di questa si

14 risposte
Mi è stata diagnosticata la fibtomialgia un paio di anni fa. Fra tutti i sintomi tipici di questa sindrome, ho molti diturbi a livello intestinale da diversi anni: gonfiore persistente, crampi quotidiani all' addome, digestione lenta e difficoltosa, flatulenza, emicranie fortissime che insorgono spesso in fase digestiva. Ho letto di studi che ipotizzano una relazione fra i problemi intestinali e i dolori fibromialgici e questo stato di infiammazione totale che avverto. Da poco ho eliminato dalla dieta glutine, caseina, mais, legumi, solanacee. Ho visto dei miglioramenti, ma vorrei essere seguita da uno specialista che mi sottoponga a qualche test per verificare carenze e problemi e che mi indichi un'alimentazione adatta ai miei disturbi, con eventuali integrazioni. Mi potete aiutare per favore? Sono stanca di medici che non ascoltano. Attendo fiduciosa.
Buongiorno, è possibile affermare che molte patologie su base infiammatoria abbiano base nell'intestino a seguito di disbiosi ovvero di alterazioni del microbiota. Un'alimentazione adeguata in fibre a carboidrati selezionati e l'integrazione di specifici fermenti lattici possono essere determinanti nella risoluzione di molti dei sintomi da lei elencati. Se desidera approfondire può contattarmi privatamente o prenotare una visita.

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Diversi pazienti fibropmialgici riportano in effetti miglioramenti dei sintomi in seguito a modificazioni della dieta. Sicuramente l'alterazione del microbiota sembra avere un ruolo importante in diverse patologie ad andamento cronico. Le segnalo che recentemente sono usciti diversi studi che mostrano interessanti benefici nei pazienti fibromialgici utilizzando la dieta FODMAP inizialmente utilizzata nella sindrome del colon irritabile.

Un saluto,
Dr. Vignali
Salve signora, la fibromialgia viene trattata dal punto vista alimentare con un protocollo autoimmune (lei è già sulla strada giusta), ma esistono degli accorgimenti specifici dello stesso in funzione della specifica patologia. Inoltre è importante andare a fare un quadro della situazione a livello intestinale. Esistono degli esami per indagare sul grado di infiammazione e il grado di alterazione della permeabilità intestinale. Inoltre è bene andare ad indagare sul grado di carenze vitaminiche e di sali minerali. Fondamentale è l’applicazione di un protocollo specifico per la pulizia intestinale e il ripristino dell’eubiosi: il funzionamento del microbiota è fondamentale. Dott.ssa Michela Capuzzoni (michela.capuzzoni@gmail.com)
Buongiorno, lei è già stata lungimirante ma vanno adottati altri accorgimenti nutrizionali e pratiche naturali di ripristino del micriobiota intestinale. E' necessario che un professionista della nutrizione la aiuti nel bilanciare correttamente gli alimenti consentiti e agevoli la riduzione dell'infiammazione cronica. Ovviamente mi rendo disponibile. Cordiali saluti
Buon pomeriggio,
E' necessario un approccio medico olistico, che prenda in considerazione l'alimentazione, la salute dell'intestino e lo squilibrio immunitario conseguente.
E' questa la via da seguire per ottenere un risultato stabile, senza dovere ricorrere a farmaci sintomatici allopatici che le creerebbero altri disagi, senza risolvere la patologia.
Grazie
Oltre ai disturbi a carico di ossa, muscoli e articolazioni, la fibromialgia può ripercuotersi anche sull’apparato digerente e, in particolare, sull’intestino. Questo perché il mancato assorbimento di alcuni zuccheri, tipico di chi soffre di fibromialgia, porta a una disbiosi intestinale (alterazione della flora batterica) che crea un circolo vizioso: un’alterazione della flora batterica intestinale (micro bioma) riduce ulteriormente l’assorbimento di alcuni zuccheri, specialmente del fruttosio, e anche del triptofano, amminoacido da cui viene sintetizzata la serotonina, con conseguente abbassamento dei livelli di serotonina. Questo abbassamento nei livelli di serotonina porta ad un’accentuazione dei sintomi tipici della fibromialgia (dolore muscolare, affaticamento, stanchezza cronica) [Silvia Maria Lattanzio. Fibromyalgia Syndrome: A Metabolic Approach Grounded in Biochemistry for the Remission of Symptoms. Front Med (Lausanne). 2017; 4: 198.]. Per questo motivo, l’alimentazione può incidere fortemente su un’attenuazione dei sintomi. L'idea terapeutica è quella di sostenere la sintesi di serotonina riportando il corretto assorbimento del triptofano. Per permettere ciò si attua l'esclusione dalla dieta di alcuni carboidrati e la riduzione di alcuni altri. Inoltre, secondo una ricerca pubblicata lo scorso anno su Reumathology, eliminando il glutine dalla dieta di un campione di persone affette da fibromialgia si potrebbe ottenere una significativa riduzione del dolore e un miglioramento della qualità di vita. Benefici sono emersi anche da una dieta ricca di frutta e verdura, con predilezione per i vegetali dotati di proprietà antiossidanti: dal melograno, ai mirtilli, alle ciliegie, dagli spinaci ai peperoni, dai cereali integrali al riso nero. E’ chiaro però che queste strategie nutrizionale vanno calibrate sulle singole persona a seconda dei fabbisogni energetici e metabolici.
Buongiorno, glutine e lattosio sono alimenti che potrebbero indurre aumento di infiammazione per cui ridurne l'assunzione è già un primo passo corretto. Aumentare invece il consumo di pseudocereali quali riso integrale, riso nero, venere, quinoa e grano saraceno , mais ed anche di polifenoli potrebbe essere di aiuto ( i polifenoli sono contenuti nei frutti rossi e nel melograno); ma sicuramente aiutarsi con buoni integratori naturali tra cui probiotici , omega3 e calcio, magnesio e vit D3 può portarle grossi benefici. Mi occupo di nutrizione cellulare da 15 anni con ottimi risultati, se ha bisogno può contattarmi. Buona giornata
Buongiorno, come i colleghi dicevano è importante avere la giusta alimentazione in particolare ricca di magnesio e omega-3, gruppo vit B, vit D, zinco, è altrettanto importante mantere il normopeso e sopratutto non effettuare diete drastiche che le farebbero perdere la massa muscolare. Detto ciò molto spesso la associata anche alla sindrome dell'intestino irritabile. Quando si presenta questa associazione, una strategia, oltre che a migliorare l'alimentazione in generale, è quella di seguire una dieta bassa in FODMAPS cioè l’acronimo di Fermentabili Oligo-, Di- e Mono-saccaridi e Polioli, serie di carboidrati a corta catena. I FODMAP sono: Oligosaccaridi (fruttani e galattani), Disaccaridi (Lattosio), Monosaccaridi (fruttosio) e Polioli o polialcoli (come sorbitolo, mannitolo, xilitolo e maltitolo). Per fare ciò però le consiglio di essere seguita da un professionista perchè eliminando da se molti alimenti contenenti zuccheri fermentabili si ritroverebbe a togliere troppe cose e non introdurre le tante alternative.
Per qualsiasi altra info può contattarmi
le auguro una buona giornata
Dott.ssa Valeria Papa
Biologa Nutrizionista
Salve Signora, è bene che sei si rivolga ad un professionista per una più attenta ed esaustiva anamnesi. Quel che posso dirle che ad oggi sono stati sviluppati dei piani alimentari per migliorare la sintomatologia della fibromialgia come ti tante altri disturbi autoimmuni. Inoltre, è scientificamente dimostrato che per chi soffre di forte emicranie è indicato seguire (sotto controllo del nutrizionista) un regime di dieta chetogenica. Oltre ha migliorare gli eventi di emicrania è stato osservato che migliora anche il microbiota intestinale. Per qualsiasi ulteriore chiarimento non esiti a contattarmi. Cordiali Saluti
Buonasera...
Certo di norma verrebbero eliminati quegli alimenti.
Ma per essere più tranquilla ed evitare delle carenze...darebbe meglio essere seguiti da un professionista che le possa consigliare al meglio quali integratori assumere...sia per quanto riguarda la riduzione del dolore che una giusta compensazione ed
equilibrio intestinale.

Cordiali saluti
Buonasera, il consiglio che le do è non eliminare in modo indiscriminato così tanti alimenti e tutti insieme, al contrario sarebbe utile introdurre alimenti a carattere antinfiammatorio per aiutare a spegnere le cause della sua fibromialgia. A volte aggiungere è più utile che eliminare
Buonasera gentile utente, si rivolga ad un professionista per una esaustiva anamnesi. Ad oggi sono stati sviluppati dei piani nutrizionali per migliorare la sintomatologia della fibromialgia come tanti altri disturbi autoimmuni. Per chi soffre di forte emicranie è indicato seguire un regime di dieta chetogenica. Cordiali Saluti
buon giorno, per la sua sintomatologia ci sono degli alimenti piu indicati e diminuiscono i disturbi , sicuramente per le e micrania è indicata una piano alimentare più proteico. contatti un nutrizionista per avere un piano personalizzato
saluti
Buongiorno, è possibile affermare che molte patologie su base infiammatoria abbiano base nell'intestino a seguito di disbiosi ovvero di alterazioni del microbiota. Un'alimentazione adeguata in fibre a carboidrati selezionati e l'integrazione di specifici fermenti lattici possono essere determinanti nella risoluzione di molti dei sintomi da lei elencati. Se desidera approfondire può contattarmi privatamente o prenotare una visita.

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