Gentili Dottori, Ho la fobia ( causa eventi molto stressanti) di rimanere incinta: dormo male la no
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risposte
Gentili Dottori,
Ho la fobia ( causa eventi molto stressanti) di rimanere incinta: dormo male la notte....eppure non rischio mai in realtà!
Ho la fobia del sesso anale di rimanere incinta così....che lo sperma possa attraversare I fazzoletti usati per tamponare eventuali fuoriuscite ( di solito proteggo con fazzoletti l'ingresso della vagina).
Come faccio a gestire questa situazione? Grazie
Ho la fobia ( causa eventi molto stressanti) di rimanere incinta: dormo male la notte....eppure non rischio mai in realtà!
Ho la fobia del sesso anale di rimanere incinta così....che lo sperma possa attraversare I fazzoletti usati per tamponare eventuali fuoriuscite ( di solito proteggo con fazzoletti l'ingresso della vagina).
Come faccio a gestire questa situazione? Grazie
Gentilissima, buongiorno.
Avere paura è normale e non è qualcosa di cui vergognarsi.
Tuttavia, vengo a tranquillizzarla. Gli spermatozoi non sopravvivono a lungo fuori dal corpo umano, e non possono attraversare fazzoletti, carta o tessuti.
Ed il sesso anale, anche se comporta contatto con lo sperma, non porta a una gravidanza se non c’è nessun contatto diretto tra sperma e vagina.
Non deve preoccuparsi.
Se ha bisogno di parlarne, mi trova a disposizione.
Dott.ssa Elena Brizi, psicologa
Avere paura è normale e non è qualcosa di cui vergognarsi.
Tuttavia, vengo a tranquillizzarla. Gli spermatozoi non sopravvivono a lungo fuori dal corpo umano, e non possono attraversare fazzoletti, carta o tessuti.
Ed il sesso anale, anche se comporta contatto con lo sperma, non porta a una gravidanza se non c’è nessun contatto diretto tra sperma e vagina.
Non deve preoccuparsi.
Se ha bisogno di parlarne, mi trova a disposizione.
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Buongiorno, mi dispiace che le sue paure non la facciano vivere serenamente. Se ha piacere la posso tranquillizzare sul fatto che è scientificamente impossibile rimanere incinta tramite sesso anale. Del resto la posso accompagnare nel capire meglio cosa significa per lei questo timore e andare a fondo al problema.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Casumaro Giada
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Casumaro Giada
gentilissima, grazie per la condivisione innanzitutto. Capisco la situazione che ci riporta, e comprendo soprattutto la sua preoccupazione rispetto ad una eventuale gravidanza. Credo che intraprendere dei colloqui di terapia con uno specialista possa aiutarla ad esplorare e provare a comprendere le motivazioni sottostanti questa sua paura, individuando insieme allo specialista delle strategie funzionali per affrontare questa fatica.
Resto a disposizione!
cordiali saluti
AV
Resto a disposizione!
cordiali saluti
AV
Quello che descrive ha le caratteristiche di una fobia a contenuto ossessivo, dove la paura di un evento impossibile o altamente improbabile (come una gravidanza da rapporti non penetrativi o da contatti indiretti) diventa così intensa da generare ansia, insonnia e pensieri intrusivi ricorrenti. Non è tanto la realtà del rischio a creare sofferenza, quanto la difficoltà a rassicurarsi e a "staccarsi" da quel timore.
La gestione di queste paure non si riduce a fornire rassicurazioni sul fatto che una gravidanza non possa avvenire nelle modalità che racconta (cosa che è scientificamente chiaro), ma riguarda il lavoro sulla sua ansia e sul meccanismo di controllo e dubbio costante che le impedisce di vivere serenamente.
Può esserle di aiuto valutare con il suo medico di fiducia strategie per sentirsi più sicura dal punto di vista contraccettivo, a volte una protezione chiara e affidabile riduce di molto il terreno fertile per questi timori.
Il consiglio è di non affrontare da sola questo circolo di ansia, un supporto psicologico mirato può aiutarla a trasformare queste paure da ostacolo costante a pensieri gestibili, restituendole la serenità nella sua vita intima e quotidiana. Un caro saluto
La gestione di queste paure non si riduce a fornire rassicurazioni sul fatto che una gravidanza non possa avvenire nelle modalità che racconta (cosa che è scientificamente chiaro), ma riguarda il lavoro sulla sua ansia e sul meccanismo di controllo e dubbio costante che le impedisce di vivere serenamente.
Può esserle di aiuto valutare con il suo medico di fiducia strategie per sentirsi più sicura dal punto di vista contraccettivo, a volte una protezione chiara e affidabile riduce di molto il terreno fertile per questi timori.
Il consiglio è di non affrontare da sola questo circolo di ansia, un supporto psicologico mirato può aiutarla a trasformare queste paure da ostacolo costante a pensieri gestibili, restituendole la serenità nella sua vita intima e quotidiana. Un caro saluto
Gentile utente,
quello che descrive non riguarda un rischio reale di gravidanza: il sesso anale, così come la presenza di fazzoletti esterni, non comportano alcuna possibilità di fecondazione. Ciò che emerge dal suo racconto è invece una forte ansia legata alla paura di rimanere incinta, che le crea pensieri intrusivi e difficoltà nel sonno. Quando la preoccupazione diventa così intensa da influenzare la vita quotidiana, significa che non è più solo una semplice informazione da chiarire sul piano medico, ma un disagio psicologico che merita attenzione.
L’ansia tende a ingigantire scenari improbabili e a farli sembrare concreti, generando un circolo vizioso di controllo e paura. In questi casi, un percorso psicologico può aiutarla a comprendere meglio le origini di queste paure e ad acquisire strategie più efficaci per gestirle, così da ritrovare serenità e libertà nella sua vita intima.
Resto a disposizione se desidera approfondire o intraprendere un percorso mirato al benessere psicologico.
Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe M. Veneziano
quello che descrive non riguarda un rischio reale di gravidanza: il sesso anale, così come la presenza di fazzoletti esterni, non comportano alcuna possibilità di fecondazione. Ciò che emerge dal suo racconto è invece una forte ansia legata alla paura di rimanere incinta, che le crea pensieri intrusivi e difficoltà nel sonno. Quando la preoccupazione diventa così intensa da influenzare la vita quotidiana, significa che non è più solo una semplice informazione da chiarire sul piano medico, ma un disagio psicologico che merita attenzione.
L’ansia tende a ingigantire scenari improbabili e a farli sembrare concreti, generando un circolo vizioso di controllo e paura. In questi casi, un percorso psicologico può aiutarla a comprendere meglio le origini di queste paure e ad acquisire strategie più efficaci per gestirle, così da ritrovare serenità e libertà nella sua vita intima.
Resto a disposizione se desidera approfondire o intraprendere un percorso mirato al benessere psicologico.
Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe M. Veneziano
Gentile utente, la sua come tutte le fobie hanno bisogno di essere trattate con un adeguato percorso psicoterapico. Non esiti a contattare un professionista della salute mentale che possa aiutarla.
Cordialmente
Dott.ssa Filippi
Cordialmente
Dott.ssa Filippi
Gent.ma, se vive con grande apprensione l'esperienza della sessualità, contrassegnata da ansie e dubbi, chieda una consulenza: potrebbe esserle utile per comprenderne il senso. SG
Buonasera, quello che descrive è comprensibile. Le paure legate a una possibile gravidanza, pur in assenza di un reale rischio, possono diventare molto stressanti e condizionare sia il sonno sia la serenità nei rapporti.
Più che cercare subito regole pratiche per “gestire” la situazione, credo sia importante provare ad approfondire da dove nascano queste paure e perché vengano vissute con tanta intensità e ansia. Il fatto che si manifestino in forma così invasiva fa pensare che tocchino corde profonde della sua storia emotiva, al punto da incidere anche sulla dimensione intima e sessuale.
Per questo, più che trovare da subito soluzioni concrete, può essere utile pensare a uno spazio di ascolto personale, un percorso personale in cui comprendere meglio le radici di questa fobia. Spesso, quando le paure vengono esplorate e accolte, le risposte pratiche emergono in modo naturale e originale.
Resto a disposizione. Per qualsiasi richiesta/informazione non esiti a contattarmi. Un caro Saluto.
Dott. Matteo Musetti
Più che cercare subito regole pratiche per “gestire” la situazione, credo sia importante provare ad approfondire da dove nascano queste paure e perché vengano vissute con tanta intensità e ansia. Il fatto che si manifestino in forma così invasiva fa pensare che tocchino corde profonde della sua storia emotiva, al punto da incidere anche sulla dimensione intima e sessuale.
Per questo, più che trovare da subito soluzioni concrete, può essere utile pensare a uno spazio di ascolto personale, un percorso personale in cui comprendere meglio le radici di questa fobia. Spesso, quando le paure vengono esplorate e accolte, le risposte pratiche emergono in modo naturale e originale.
Resto a disposizione. Per qualsiasi richiesta/informazione non esiti a contattarmi. Un caro Saluto.
Dott. Matteo Musetti
Buongiorno,
quello che descrive sembra causarle un forte stato d’ansia, al punto da influire sul sonno e sul suo rapporto con la sessualità. Anche se a livello razionale sa di non correre un reale rischio di gravidanza nelle situazioni che riporta, la paura continua a presentarsi con forza: questo è tipico di alcune forme di ansia che possono diventare molto invasive, anche quando non ci sono pericoli concreti.
È importante sapere che il rischio di gravidanza attraverso rapporti non vaginali, come quello che descrive, è nullo. Lo sperma non può attraversare tessuti come i fazzoletti o provocare una gravidanza in quel contesto.
Tuttavia, il vero problema qui non è tanto il rischio in sé, quanto quanto questa paura sta condizionando la sua vita. Le strategie che usa per controllare la situazione – come proteggere l’ingresso vaginale con fazzoletti – possono tranquillizzarla nell’immediato, ma a lungo andare mantengono viva l’ansia, invece di ridurla.
Le consiglierei di valutare un percorso con uno psicologo, che possa aiutarla a:
Comprendere meglio l’origine di questa paura;
Ridurre l’ansia legata alla sessualità e al bisogno di controllo;
Ritrovare serenità nel suo rapporto con il corpo e con la sfera intima.
Non è una situazione “strana” né rara, e può davvero migliorare con il giusto supporto.
Un caro saluto,
dott.ssa Pittarello
quello che descrive sembra causarle un forte stato d’ansia, al punto da influire sul sonno e sul suo rapporto con la sessualità. Anche se a livello razionale sa di non correre un reale rischio di gravidanza nelle situazioni che riporta, la paura continua a presentarsi con forza: questo è tipico di alcune forme di ansia che possono diventare molto invasive, anche quando non ci sono pericoli concreti.
È importante sapere che il rischio di gravidanza attraverso rapporti non vaginali, come quello che descrive, è nullo. Lo sperma non può attraversare tessuti come i fazzoletti o provocare una gravidanza in quel contesto.
Tuttavia, il vero problema qui non è tanto il rischio in sé, quanto quanto questa paura sta condizionando la sua vita. Le strategie che usa per controllare la situazione – come proteggere l’ingresso vaginale con fazzoletti – possono tranquillizzarla nell’immediato, ma a lungo andare mantengono viva l’ansia, invece di ridurla.
Le consiglierei di valutare un percorso con uno psicologo, che possa aiutarla a:
Comprendere meglio l’origine di questa paura;
Ridurre l’ansia legata alla sessualità e al bisogno di controllo;
Ritrovare serenità nel suo rapporto con il corpo e con la sfera intima.
Non è una situazione “strana” né rara, e può davvero migliorare con il giusto supporto.
Un caro saluto,
dott.ssa Pittarello
Gentile utente grazie per aver condiviso la Sua situazione. Capisco bene l'ansia che può derivare dalla paura di una gravidanza indesiderata, soprattutto se accompagnata da pensieri ossessivi e difficoltà a dormire serenamente.
Da un punto di vista medico, vorrei rassicurarla riguardo a quanto mi ha descritto (rapporti anali, contatto con sperma tramite fazzoletti): in queste circostanze, una gravidanza è impossibile. È indispensabile che spermatozoi vitali raggiungano la vagina affinché possa verificarsi un concepimento.
Ha preso in considerazione l’ipotesi di rivolgersi ad un terapeuta cognitivo-comportamentale? In questo approccio l'attenzione si concentra non solo sulla corretta informazione, ma anche sui meccanismi mentali e sulle reazioni emotive. Se la paura persiste nonostante la consapevolezza dell'assenza di rischio, significa che i pensieri ("e se fossi incinta comunque? ") diventano irragionevoli e generano ansia, portando a comportamenti di controllo e iperprotettivi.
Un percorso terapeutico mirato può aiutarla ad identificare e mettere in discussione i pensieri negativi legati alla gravidanza, ridurre gradualmente i comportamenti di controllo che alimentano la sua paura e aumentare la sua sicurezza interiore e la fiducia nel proprio corpo.
Questo tipo di intervento, eventualmente affiancato da una visita ginecologica per escludere qualsiasi rischio, permette, nella maggior parte dei casi, di ritrovare la serenità e dormire meglio.
Un caro saluto
Dott.ssa Pirazzini
Da un punto di vista medico, vorrei rassicurarla riguardo a quanto mi ha descritto (rapporti anali, contatto con sperma tramite fazzoletti): in queste circostanze, una gravidanza è impossibile. È indispensabile che spermatozoi vitali raggiungano la vagina affinché possa verificarsi un concepimento.
Ha preso in considerazione l’ipotesi di rivolgersi ad un terapeuta cognitivo-comportamentale? In questo approccio l'attenzione si concentra non solo sulla corretta informazione, ma anche sui meccanismi mentali e sulle reazioni emotive. Se la paura persiste nonostante la consapevolezza dell'assenza di rischio, significa che i pensieri ("e se fossi incinta comunque? ") diventano irragionevoli e generano ansia, portando a comportamenti di controllo e iperprotettivi.
Un percorso terapeutico mirato può aiutarla ad identificare e mettere in discussione i pensieri negativi legati alla gravidanza, ridurre gradualmente i comportamenti di controllo che alimentano la sua paura e aumentare la sua sicurezza interiore e la fiducia nel proprio corpo.
Questo tipo di intervento, eventualmente affiancato da una visita ginecologica per escludere qualsiasi rischio, permette, nella maggior parte dei casi, di ritrovare la serenità e dormire meglio.
Un caro saluto
Dott.ssa Pirazzini
Gentilissima dovrebbe approfondire la causa di questo malessere. Quando è cominciato? C'è sempre stato? A cos'è collegato? Non è semplice assenza di desiderio di maternità ma qualcosa di molto più profondo che necessita di essere esplorato adeguatamente
Buonasera innanzitutto la ringrazio per la sua condivisione sul nostro blog.
Le consiglierei di fissare un appuntamento con uno psicologo esperto in ambito sessuologico per approfondire meglio queste tematiche, che potrebbero il risultato di esperienze che non sono state elaborate. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla ad acquisire gli strumenti necessari per gestire meglio le situazioni problematiche da lei citate. Le ricordo che è possibile prenotare dal mio profilo una video consulenza gratuita di 20 minuti. Resto a sua disposizione per eventuali informazioni.
Dott.ssa Mariapaola Anania, psicologa clinica, psicosessuologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale in formazione
Le consiglierei di fissare un appuntamento con uno psicologo esperto in ambito sessuologico per approfondire meglio queste tematiche, che potrebbero il risultato di esperienze che non sono state elaborate. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla ad acquisire gli strumenti necessari per gestire meglio le situazioni problematiche da lei citate. Le ricordo che è possibile prenotare dal mio profilo una video consulenza gratuita di 20 minuti. Resto a sua disposizione per eventuali informazioni.
Dott.ssa Mariapaola Anania, psicologa clinica, psicosessuologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale in formazione
Salve, ciò che descrive sembra una forma di ansia anticipatoria con caratteristiche ossessive, che tende a concentrarsi su scenari altamente improbabili ma vissuti come assolutamente reali e minacciosi. La paura di rimanere incinta in condizioni in cui il rischio è pressoché nullo, come nel caso del sesso anale con precauzioni o del semplice contatto con fazzoletti, è un segnale che l'ansia ha preso il controllo della sua percezione della realtà. È importante sapere che biologicamente non è possibile rimanere incinta in questo modo. Tuttavia, spiegazioni razionali spesso non bastano a calmare questo tipo di pensieri, che hanno radici più profonde, legate a eventi stressanti passati, a un senso di perdita di controllo o a paure legate alla sessualità. Un percorso con uno psicologo psicoterapeuta, orientato ad esempio con EMDR o Mindfulness, potrebbe aiutarla a lavorare sia sull’evento scatenante sia sulla gestione dei pensieri ossessivi. Con l’EMDR si può agire sui ricordi stressanti non elaborati che alimentano l’ansia, mentre con la Mindfulness può imparare a osservare i pensieri senza lasciarsene travolgere. Non deve affrontare tutto da sola, perché ciò che sta vivendo può essere trattato in modo efficace, ma va accolto e affrontato senza giudizio. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Buongiorno, grazie per aver condiviso con tanta sincerità la tua difficoltà. Quello che descrivi è più comune di quanto sembri: quando viviamo eventi molto stressanti, le paure possono amplificarsi fino a diventare veri e propri pensieri intrusivi che non lasciano tregua, anche se sappiamo razionalmente di non correre rischi reali.
Il fatto che tu ne sia consapevole e cerchi già delle strategie per proteggerti dimostra una forte attenzione e desiderio di stare meglio. A volte questo tipo di timori si può ridurre lavorando su piccoli accorgimenti pratici e su modalità nuove di gestire l’ansia; altre volte, se la paura continua a condizionare sonno e vita quotidiana, è utile lavorare insieme a un professionista per definire in breve tempo strategie mirate ed efficaci.
Il fatto che tu ne sia consapevole e cerchi già delle strategie per proteggerti dimostra una forte attenzione e desiderio di stare meglio. A volte questo tipo di timori si può ridurre lavorando su piccoli accorgimenti pratici e su modalità nuove di gestire l’ansia; altre volte, se la paura continua a condizionare sonno e vita quotidiana, è utile lavorare insieme a un professionista per definire in breve tempo strategie mirate ed efficaci.
Salve, comprendo profondamente la sua angoscia. È evidente che lei stia vivendo una condizione di forte stress e ansia, una vera e propria fobia, che le sta causando notevoli disagi. La vorrei rassicurare che non c'è nessun rischio di gravidanza da sesso anale e gli spermi non attraversano i tessuti, il suo timore è sganciato dalla realtà biologica. Può provare a non minimizzare quello che sta vivendo, è una condizione seria che richiede attenzione. Può anche provare tecniche di rilassamento, come la mindfulness. Potrebbe anche provare ad affidarsi ad un professionista che la può aiutare. Spero di esserle stata d'aiuto.
Un saluto,
Dott.ssa Giorgia Rizzo
Un saluto,
Dott.ssa Giorgia Rizzo
Buonasera, capisco quanto questa situazione stia diventando fonte di forte stress per lei e quanto possa risultare faticoso convivere con pensieri così intrusivi e persistenti. Lei stessa scrive che nella realtà non corre rischi concreti, eppure la paura sembra prendere il sopravvento al punto da influenzare il sonno, la tranquillità quotidiana e le scelte legate alla sua intimità. Questo è un aspetto importante, perché mette in evidenza come non sia tanto la realtà dei fatti a creare malessere, quanto il modo in cui la mente continua a riproporre scenari di pericolo che la tengono in uno stato di allarme costante. Questa difficoltà nasce spesso dalla tendenza a sovrastimare il rischio e a sottovalutare le proprie capacità di fronteggiarlo. Per cercare sollievo immediato, può capitare di mettere in atto comportamenti di controllo o strategie di evitamento, come l’utilizzo ripetuto di fazzoletti o la ricerca continua di rassicurazioni. Queste azioni danno un sollievo temporaneo, ma purtroppo rinforzano la paura nel tempo, perché comunicano al cervello che davvero c’è un pericolo imminente, mantenendo così vivo il circolo dell’ansia. Un lavoro utile in ottica cognitivo-comportamentale potrebbe aiutarla ad osservare questi pensieri in modo diverso, ridimensionandone l’impatto e sperimentando gradualmente modalità alternative di risposta. Imparare a tollerare l’incertezza, ridurre le condotte di controllo e lavorare sulla gestione dell’ansia sono passaggi che con il giusto supporto diventano possibili e liberano energie preziose per vivere la sessualità e la vita quotidiana con più serenità. La sua domanda dimostra una forte motivazione al cambiamento e una consapevolezza che può essere un ottimo punto di partenza. Non si tratta di cancellare con uno sforzo di volontà queste paure, ma di imparare a relazionarsi con esse in maniera diversa, così che non abbiano più il potere di condizionare in modo così invasivo il suo presente. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso la sua difficoltà su questa piattaforma. Comprendo che quest’aspetto della sua intimità possa essere invalidante. Poiché racconta di aver sviluppato questi comportamenti a seguito di eventi fortemente stressanti, le consiglierei di valutare di effettuare una terapia EMDR, specifica per il trattamento di eventi stressanti avvenuti nel passato e che impattano nel presente.
Dott.ssa Anna Asia Forino
Dott.ssa Anna Asia Forino
Gentile utente, per comprendere cosa la spaventi e da dove è scaturita tale paura sarebbe opportuno iniziare un percorso psicologico, così da avere il giusto supporto. Dott.ssa Valentina Pisciotta.
Gentile utente, prima di tutto posso solo immaginare la fatica che sente e il malessere che questa condizione le reca. Credo però che la sua fobia sia l'esito di qualcosa che è venuto prima. Esplorare cosa l'ha portata a sviluppare tale intensa preoccupazione credo sia importante per lei per riportarla ad uno stato di benessere personale. Valuti la possibilità di iniziare al percorso psicologico. Rimango a sua disposizione Cordialmente dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno,
le paure che descrive sembrano legate all’ansia. Può essere utile un percorso psicologico per imparare a gestirle e ritrovare tranquillità. Dott.ssa Aurora Corso.
le paure che descrive sembrano legate all’ansia. Può essere utile un percorso psicologico per imparare a gestirle e ritrovare tranquillità. Dott.ssa Aurora Corso.
Buongiorno,
ti ringrazio per la fiducia con cui hai deciso di condividere qualcosa di tanto intimo e delicato. Si avverte, nelle tue parole, una grande stanchezza emotiva: quella che nasce quando la mente continua a lavorare anche di notte, scavando pensieri che non trovano tregua, anche se razionalmente sai di non correre alcun vero pericolo.
Ciò che racconti, pur nella sua apparente assurdità agli occhi di chi non vive la stessa angoscia, è una forma molto reale di sofferenza. La tua paura di una gravidanza impossibile — nonostante tu prenda mille precauzioni, nonostante tu sappia che durante il sesso anale, in assenza di contatto diretto con la vagina, il rischio è praticamente nullo — ha assunto, nel tempo, un tono fobico. E la fobia non si placa con i ragionamenti, non basta spiegarsi che “non è possibile”. Il corpo, e con esso la mente, risponde con allarme, come se il pericolo fosse reale. E questa è una trappola faticosissima.
Le immagini che descrivi — i fazzoletti, la protezione dell’ingresso vaginale, la paura che anche una minima traccia possa “passare attraverso” — non sono segni di ingenuità o di ignoranza, ma sono l’espressione concreta dell’ansia che ha preso una forma molto precisa e si è radicata in un rituale. Un modo per provare a controllare l’incontrollabile. È il pensiero magico tipico dell’ansia acuta o delle fobie: “so che non è possibile, ma *se* succedesse proprio a me?”. E così si comincia a vivere nella vigilanza, nella paura costante, nel dubbio che nemmeno le evidenze riescono più a calmare.
Questa paura, molto probabilmente, non ha a che fare solo con la gravidanza in sé, ma con qualcosa di più profondo: forse un’esperienza di perdita di controllo, di vulnerabilità estrema, di responsabilità sentita come troppo grande da sostenere. Se ci sono stati eventi stressanti alle spalle, come hai accennato, è possibile che il tuo corpo e la tua mente abbiano associato la sessualità, o anche solo l’idea del concepimento, a qualcosa di pericoloso, imprevedibile, minaccioso. E ora, anche quando tutto è “a posto”, l’allarme non si spegne.
Non sei sola in questo. Più persone di quante immagini vivono forme simili di paura legate alla sessualità e alla gravidanza. Ma quello che puoi fare è iniziare a spostare lo sguardo: non tanto per continuare a cercare conferme, quanto per cominciare a lavorare sulla radice emotiva della tua paura.
In questi casi, un percorso psicologico specifico — meglio ancora se orientato alla gestione dell’ansia e delle fobie — può aiutarti molto. Non perché “hai qualcosa che non va”, ma perché il tuo sistema nervoso è rimasto intrappolato in uno stato di allerta che oggi non ti serve più, ma continua a funzionare come se fossi ancora in pericolo. È come se una parte di te non sapesse ancora che può sentirsi al sicuro.
L’obiettivo non è solo convincerti che non puoi rimanere incinta in quel modo (questo, in fondo, lo sai già), ma accompagnarti a recuperare fiducia nel tuo corpo, nella tua sessualità, e soprattutto nella tua capacità di lasciarti andare senza che questo significhi essere esposta a un rischio.
Se vuoi, possiamo continuare a parlarne ,oppure posso aiutarti a capire come cercare un supporto specialistico vicino a te. Nessuna paura, per quanto assurda possa sembrarti, è “da meno” se ti ruba la serenità. E tu meriti di ritrovarla. Con calma. Con rispetto. Con verità.
ti ringrazio per la fiducia con cui hai deciso di condividere qualcosa di tanto intimo e delicato. Si avverte, nelle tue parole, una grande stanchezza emotiva: quella che nasce quando la mente continua a lavorare anche di notte, scavando pensieri che non trovano tregua, anche se razionalmente sai di non correre alcun vero pericolo.
Ciò che racconti, pur nella sua apparente assurdità agli occhi di chi non vive la stessa angoscia, è una forma molto reale di sofferenza. La tua paura di una gravidanza impossibile — nonostante tu prenda mille precauzioni, nonostante tu sappia che durante il sesso anale, in assenza di contatto diretto con la vagina, il rischio è praticamente nullo — ha assunto, nel tempo, un tono fobico. E la fobia non si placa con i ragionamenti, non basta spiegarsi che “non è possibile”. Il corpo, e con esso la mente, risponde con allarme, come se il pericolo fosse reale. E questa è una trappola faticosissima.
Le immagini che descrivi — i fazzoletti, la protezione dell’ingresso vaginale, la paura che anche una minima traccia possa “passare attraverso” — non sono segni di ingenuità o di ignoranza, ma sono l’espressione concreta dell’ansia che ha preso una forma molto precisa e si è radicata in un rituale. Un modo per provare a controllare l’incontrollabile. È il pensiero magico tipico dell’ansia acuta o delle fobie: “so che non è possibile, ma *se* succedesse proprio a me?”. E così si comincia a vivere nella vigilanza, nella paura costante, nel dubbio che nemmeno le evidenze riescono più a calmare.
Questa paura, molto probabilmente, non ha a che fare solo con la gravidanza in sé, ma con qualcosa di più profondo: forse un’esperienza di perdita di controllo, di vulnerabilità estrema, di responsabilità sentita come troppo grande da sostenere. Se ci sono stati eventi stressanti alle spalle, come hai accennato, è possibile che il tuo corpo e la tua mente abbiano associato la sessualità, o anche solo l’idea del concepimento, a qualcosa di pericoloso, imprevedibile, minaccioso. E ora, anche quando tutto è “a posto”, l’allarme non si spegne.
Non sei sola in questo. Più persone di quante immagini vivono forme simili di paura legate alla sessualità e alla gravidanza. Ma quello che puoi fare è iniziare a spostare lo sguardo: non tanto per continuare a cercare conferme, quanto per cominciare a lavorare sulla radice emotiva della tua paura.
In questi casi, un percorso psicologico specifico — meglio ancora se orientato alla gestione dell’ansia e delle fobie — può aiutarti molto. Non perché “hai qualcosa che non va”, ma perché il tuo sistema nervoso è rimasto intrappolato in uno stato di allerta che oggi non ti serve più, ma continua a funzionare come se fossi ancora in pericolo. È come se una parte di te non sapesse ancora che può sentirsi al sicuro.
L’obiettivo non è solo convincerti che non puoi rimanere incinta in quel modo (questo, in fondo, lo sai già), ma accompagnarti a recuperare fiducia nel tuo corpo, nella tua sessualità, e soprattutto nella tua capacità di lasciarti andare senza che questo significhi essere esposta a un rischio.
Se vuoi, possiamo continuare a parlarne ,oppure posso aiutarti a capire come cercare un supporto specialistico vicino a te. Nessuna paura, per quanto assurda possa sembrarti, è “da meno” se ti ruba la serenità. E tu meriti di ritrovarla. Con calma. Con rispetto. Con verità.
Buonasera, la sua preoccupazione legata alla fobia di rimanere incinta, nonostante le precauzioni che mette in atto, evidenzia un livello di ansia che appare scollegato dalla probabilità reale degli eventi che immagina. È comprensibile che questa paura possa influenzare significativamente il suo benessere e la qualità della sua vita, includendo il suo riposo notturno. Quando uno stress o una paura acquisiscono una tale dimensione, possono fungere da indicatori di un conflitto più profondo o di un'ansia inconscia che cerca di manifestarsi attraverso queste preoccupazioni per il corpo e il controllo. Nell'orientamento psicoanalitico che seguo, si pone attenzione al modo in cui i desideri inconsci, le paure e le esperienze passate modellano le nostre reazioni e percezioni attuali. Analizzare ciò che questi sintomi rappresentano nel contesto della sua storia personale potrebbe offrire nuovi orizzonti di comprensione del suo rapporto con il corpo, la sessualità e il controllo. Il processo terapeutico si prefigge di indagare le origini di queste fobie per liberare il soggetto da ansie che, a un primo sguardo, sembrano insormontabili. Se desidera esplorare più a fondo le cause di queste paure e lavorare verso una maggiore pace interiore, sono qui per offrirle uno spazio di ascolto sicuro e privo di giudizio. Cordialmente, dottoressa Laura Lanocita.
Gentile utente, le consiglio di intraprendere un percorso psicologico nel quale poter approfondire tale vissuto. Così facendo potrebbe acquisire strumenti utili per limitare la compromissione che tutto questo le causa. Resto a disposizione per un colloquio, anche online. Saluti Dr.ssa Oliveri.
Gentile Utente,
quello che descrive rientra in una condizione di ansia legata alla paura di una gravidanza indesiderata, nonostante non vi siano reali possibilità che ciò accada nelle modalità che riferisce. La fobia porta spesso a pensieri intrusivi e irrazionali che mantengono lo stato di preoccupazione costante, come nel suo caso il timore che anche contatti indiretti possano provocare una gravidanza.
Dal punto di vista medico, ciò che teme non è possibile: il sesso anale non comporta rischio di gravidanza e lo sperma non può attraversare i tessuti o i fazzoletti fino a raggiungere la vagina. Questi pensieri però, anche se infondati, possono risultare molto invalidanti e generare ansia, insonnia e difficoltà nel vivere serenamente la sessualità.
Per gestire questa situazione può essere utile lavorare su due fronti:
Informazione corretta: avere chiari i reali meccanismi della riproduzione può aiutare a ridurre le paure.
Supporto psicologico: tecniche di gestione dell’ansia, come la mindfulness o un percorso terapeutico cognitivo-comportamentale, possono aiutarla a ridurre i pensieri ossessivi e a vivere con maggiore serenità.
Le consiglio, per un approfondimento e un supporto personalizzato, di rivolgersi a uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
quello che descrive rientra in una condizione di ansia legata alla paura di una gravidanza indesiderata, nonostante non vi siano reali possibilità che ciò accada nelle modalità che riferisce. La fobia porta spesso a pensieri intrusivi e irrazionali che mantengono lo stato di preoccupazione costante, come nel suo caso il timore che anche contatti indiretti possano provocare una gravidanza.
Dal punto di vista medico, ciò che teme non è possibile: il sesso anale non comporta rischio di gravidanza e lo sperma non può attraversare i tessuti o i fazzoletti fino a raggiungere la vagina. Questi pensieri però, anche se infondati, possono risultare molto invalidanti e generare ansia, insonnia e difficoltà nel vivere serenamente la sessualità.
Per gestire questa situazione può essere utile lavorare su due fronti:
Informazione corretta: avere chiari i reali meccanismi della riproduzione può aiutare a ridurre le paure.
Supporto psicologico: tecniche di gestione dell’ansia, come la mindfulness o un percorso terapeutico cognitivo-comportamentale, possono aiutarla a ridurre i pensieri ossessivi e a vivere con maggiore serenità.
Le consiglio, per un approfondimento e un supporto personalizzato, di rivolgersi a uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Gentile utente è importante che intraprenda un percorso di supporto psicologico.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Buongiorno, occorre una valutazione psicodinamica delle sue paure. Le suggerisco di contattare uno psicoterapeuta per un inquadramento del caso.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dalle sue parole emerge che, più che un rischio reale, quello che la fa soffrire è l’ansia che si attiva e non le permette di vivere con serenità.
In questi casi può essere molto utile non affrontare da sola il peso di questi pensieri, ma intraprendere un percorso psicologico mirato a gestire le paure e ridurre l’impatto dell’ansia sulla vita quotidiana. Un professionista potrà aiutarla a ritrovare un equilibrio e una maggiore tranquillità anche rispetto alla sfera sessuale ed emotiva.
In questi casi può essere molto utile non affrontare da sola il peso di questi pensieri, ma intraprendere un percorso psicologico mirato a gestire le paure e ridurre l’impatto dell’ansia sulla vita quotidiana. Un professionista potrà aiutarla a ritrovare un equilibrio e una maggiore tranquillità anche rispetto alla sfera sessuale ed emotiva.
Buongiorno,
dalle fobie è possibile guarire attraverso l'ausilio della psicoterapia. Intraprenda un percorso psicologico, vedrà che con il tempo potrà uscire dalla morsa di queste sue preoccupazioni.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
dalle fobie è possibile guarire attraverso l'ausilio della psicoterapia. Intraprenda un percorso psicologico, vedrà che con il tempo potrà uscire dalla morsa di queste sue preoccupazioni.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
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