Ciao a tutti. sono fidanzata con un ragazzo da 8 anni, con cui ho un rapporto meraviglioso sotto tan
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Ciao a tutti. sono fidanzata con un ragazzo da 8 anni, con cui ho un rapporto meraviglioso sotto tantissimi aspetti.
Ci amiamo profondamente, ce lo dimostriamo ogni giorno attraverso gesti, attenzioni, affetto e complicità. Siamo molto dolci l'uno con l'altra: lui mi ama profondamente e lo dimostra ogni giorno con i suoi gesti e le sue parole. È sempre gentile, premuroso, attento a me e ai miei bisogni. Spesso è lui a dirmi "ti amo" per primo. Ci scambiamo baci, abbracci e coccole, anzi lui mi dà baci spontaneamente anche con la lingua. Tuttavia, nella nostra relazione il sesso non è mai stato centrale e, di fatto, non abbiamo mai avuto rapporti sessuali. Per me non è mai stato un grosso problema, ne sento poco la necessità ma sicuramente un po' in più di lui. Una sera mentre parlavamo lui disse che in tutta la sua vita (30 anni) non aveva mai sentito Interesse per il sesso tanto che mi disse "sai avevo pensato anche di essere asessuato'' ed io risposi 'amore, al massimo asessuale'. Nel corso del tempo ho notato che a lui proprio non interessa questo aspetto, non mi tocca mai in quel senso, siamo a letto insieme abbracciati ma non sente l'esigenza di andare oltre e soprattutto lui non sente di essere sbagliato. Anzi, una volta io mi sono tolta il reggiseno davanti a lui e notando nessuna reazione da parte sua mi sono un po' chiusa e allora è venuto vicino a me e mi ha detto: "scusami è che io sono più mentale". Insomma a questo punto io penso davvero possa essere asessuale ma provando forti sentimenti romantici tanto da fare progetti futuri con me (parliamo anche di matrimonio e quando gli ho detto diverse volte che vorrei un figlio in futuro non mi ha mai contraddetto ma si è visto daccordo). Cioè il suo amore lo sento reale e autentico. Ne abbiamo parlato e sicuramente ne parleremo ancora perche non mi sembra evitante sull'argomento. Anzi, lui si è sempre sentito un po' diverso e si è spiegato questo suo comportamento come "mentale" e non fisico semplicemente. Non ha subito traumi ne educazione rigida, in base a quello che mi racconta.Vorrei allora un confronto per capire se siamo sulla strada giusta. Per il resto stiamo benissimo, ci amiamo tanto e al momento non rappresenta un grosso problema ma è più che altro per dare una spiegazione a determinati comportamenti.
Ci amiamo profondamente, ce lo dimostriamo ogni giorno attraverso gesti, attenzioni, affetto e complicità. Siamo molto dolci l'uno con l'altra: lui mi ama profondamente e lo dimostra ogni giorno con i suoi gesti e le sue parole. È sempre gentile, premuroso, attento a me e ai miei bisogni. Spesso è lui a dirmi "ti amo" per primo. Ci scambiamo baci, abbracci e coccole, anzi lui mi dà baci spontaneamente anche con la lingua. Tuttavia, nella nostra relazione il sesso non è mai stato centrale e, di fatto, non abbiamo mai avuto rapporti sessuali. Per me non è mai stato un grosso problema, ne sento poco la necessità ma sicuramente un po' in più di lui. Una sera mentre parlavamo lui disse che in tutta la sua vita (30 anni) non aveva mai sentito Interesse per il sesso tanto che mi disse "sai avevo pensato anche di essere asessuato'' ed io risposi 'amore, al massimo asessuale'. Nel corso del tempo ho notato che a lui proprio non interessa questo aspetto, non mi tocca mai in quel senso, siamo a letto insieme abbracciati ma non sente l'esigenza di andare oltre e soprattutto lui non sente di essere sbagliato. Anzi, una volta io mi sono tolta il reggiseno davanti a lui e notando nessuna reazione da parte sua mi sono un po' chiusa e allora è venuto vicino a me e mi ha detto: "scusami è che io sono più mentale". Insomma a questo punto io penso davvero possa essere asessuale ma provando forti sentimenti romantici tanto da fare progetti futuri con me (parliamo anche di matrimonio e quando gli ho detto diverse volte che vorrei un figlio in futuro non mi ha mai contraddetto ma si è visto daccordo). Cioè il suo amore lo sento reale e autentico. Ne abbiamo parlato e sicuramente ne parleremo ancora perche non mi sembra evitante sull'argomento. Anzi, lui si è sempre sentito un po' diverso e si è spiegato questo suo comportamento come "mentale" e non fisico semplicemente. Non ha subito traumi ne educazione rigida, in base a quello che mi racconta.Vorrei allora un confronto per capire se siamo sulla strada giusta. Per il resto stiamo benissimo, ci amiamo tanto e al momento non rappresenta un grosso problema ma è più che altro per dare una spiegazione a determinati comportamenti.
Buongiorno, questa situazione sarebbe da approfondire per capire meglio i suoi bisogni davanti a questa situazione. Resto a sua disposizione.
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Grazie per la tua condivisione così profonda e sincera. La situazione che descrivi mostra una relazione affettiva molto solida, basata su amore, rispetto, attenzione e complicità, elementi fondamentali per una coppia sana. Il fatto che vi siate confrontati apertamente sul tema della sessualità è un segnale importante di maturità e comunicazione efficace all’interno della vostra relazione.
La mancanza di interesse sessuale da parte del tuo compagno, come tu stessa ipotizzi, potrebbe rientrare nello spettro dell’asessualità. L’asessualità è un orientamento sessuale in cui una persona può non provare attrazione sessuale o sentirne poca o nulla. Tuttavia, questo non esclude la possibilità di provare sentimenti romantici, desiderare una relazione stabile, affettuosa e anche progettuale, come quella che descrivi con il tuo compagno.
È importante anche sottolineare che la sessualità è un aspetto estremamente variegato e personale: ogni coppia può trovare il proprio equilibrio, anche al di fuori delle modalità tradizionalmente intese. Se per entrambi questo assetto relazionale è soddisfacente e non genera sofferenza o frustrazione, non c’è necessariamente qualcosa da "aggiustare". Tuttavia, è altrettanto legittimo desiderare di comprendere meglio la natura di alcune dinamiche, sia per dare un nome a ciò che si vive, sia per costruire consapevolmente un futuro comune, soprattutto se si pensa a un matrimonio o alla genitorialità.
A volte, anche in assenza di traumi o condizionamenti, una persona può vivere la sessualità in modo più "mentale", come il tuo compagno ha provato a spiegarti. È molto positivo che non eviti il confronto, anzi sembri aperto a parlarne con te.
Proprio per il valore che questa relazione ha per voi e per la voglia di costruire insieme un futuro sereno e consapevole, potrebbe essere utile e consigliato approfondire questi temi con uno specialista, che possa aiutarvi a esplorare più a fondo le vostre esigenze, i vostri desideri e i vostri confini emotivi e relazionali, con uno sguardo esperto e non giudicante.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
La mancanza di interesse sessuale da parte del tuo compagno, come tu stessa ipotizzi, potrebbe rientrare nello spettro dell’asessualità. L’asessualità è un orientamento sessuale in cui una persona può non provare attrazione sessuale o sentirne poca o nulla. Tuttavia, questo non esclude la possibilità di provare sentimenti romantici, desiderare una relazione stabile, affettuosa e anche progettuale, come quella che descrivi con il tuo compagno.
È importante anche sottolineare che la sessualità è un aspetto estremamente variegato e personale: ogni coppia può trovare il proprio equilibrio, anche al di fuori delle modalità tradizionalmente intese. Se per entrambi questo assetto relazionale è soddisfacente e non genera sofferenza o frustrazione, non c’è necessariamente qualcosa da "aggiustare". Tuttavia, è altrettanto legittimo desiderare di comprendere meglio la natura di alcune dinamiche, sia per dare un nome a ciò che si vive, sia per costruire consapevolmente un futuro comune, soprattutto se si pensa a un matrimonio o alla genitorialità.
A volte, anche in assenza di traumi o condizionamenti, una persona può vivere la sessualità in modo più "mentale", come il tuo compagno ha provato a spiegarti. È molto positivo che non eviti il confronto, anzi sembri aperto a parlarne con te.
Proprio per il valore che questa relazione ha per voi e per la voglia di costruire insieme un futuro sereno e consapevole, potrebbe essere utile e consigliato approfondire questi temi con uno specialista, che possa aiutarvi a esplorare più a fondo le vostre esigenze, i vostri desideri e i vostri confini emotivi e relazionali, con uno sguardo esperto e non giudicante.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Gentile,
grazie per aver condiviso in modo così aperto una parte tanto intima e importante della tua relazione.
Dalle tue parole emerge una coppia molto affiatata, con una forte componente affettiva, comunicativa e progettuale. Non è poco, anzi: molte relazioni faticano proprio su questi aspetti che invece nel vostro caso sembrano solidi e ricchi di scambio.
Rispetto alla dimensione sessuale, è comprensibile che tu senta il bisogno di darti e darvi una spiegazione. In effetti, esistono orientamenti come l’asessualità, che descrivono persone che non provano attrazione sessuale, pur potendo vivere profondamente l’amore romantico, il desiderio di vicinanza e anche di progettualità familiare. Questo non implica un problema, a meno che uno dei due senta un disagio o un bisogno inespresso che rischia di rimanere a lungo sottotraccia.
Il fatto che tu stia riflettendo su questo con apertura, e che anche il tuo compagno sembri disponibile al confronto, è un punto di forza. Le relazioni non seguono un’unica forma “giusta”, ma trovano il loro equilibrio nella possibilità di costruire significati condivisi, dove i bisogni di entrambi vengono accolti e rinegoziati nel tempo.
Forse la vera domanda da porsi non è tanto “che spiegazione dare”, ma piuttosto: come stiamo, entrambi, dentro questa dimensione? Cosa ci manca, se ci manca qualcosa? Come possiamo prenderci cura di questi vissuti senza perdere ciò che abbiamo costruito? Potrebbe essere utile esplorare insieme come portare più consapevolezza e libertà in una parte della relazione che magari finora è stata un po’ messa da parte.
Mi contatti pure.
Dr. Giorgio De Giorgi
grazie per aver condiviso in modo così aperto una parte tanto intima e importante della tua relazione.
Dalle tue parole emerge una coppia molto affiatata, con una forte componente affettiva, comunicativa e progettuale. Non è poco, anzi: molte relazioni faticano proprio su questi aspetti che invece nel vostro caso sembrano solidi e ricchi di scambio.
Rispetto alla dimensione sessuale, è comprensibile che tu senta il bisogno di darti e darvi una spiegazione. In effetti, esistono orientamenti come l’asessualità, che descrivono persone che non provano attrazione sessuale, pur potendo vivere profondamente l’amore romantico, il desiderio di vicinanza e anche di progettualità familiare. Questo non implica un problema, a meno che uno dei due senta un disagio o un bisogno inespresso che rischia di rimanere a lungo sottotraccia.
Il fatto che tu stia riflettendo su questo con apertura, e che anche il tuo compagno sembri disponibile al confronto, è un punto di forza. Le relazioni non seguono un’unica forma “giusta”, ma trovano il loro equilibrio nella possibilità di costruire significati condivisi, dove i bisogni di entrambi vengono accolti e rinegoziati nel tempo.
Forse la vera domanda da porsi non è tanto “che spiegazione dare”, ma piuttosto: come stiamo, entrambi, dentro questa dimensione? Cosa ci manca, se ci manca qualcosa? Come possiamo prenderci cura di questi vissuti senza perdere ciò che abbiamo costruito? Potrebbe essere utile esplorare insieme come portare più consapevolezza e libertà in una parte della relazione che magari finora è stata un po’ messa da parte.
Mi contatti pure.
Dr. Giorgio De Giorgi
Buongiorno, ho letto attentamente il suo messaggio. Sono disponibile ad andare a fondo alla questione con lei.Nonsi preoccupi mi contatti pure.
Cordialmente
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Cordialmente
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Ciao carissima. Da ciò che racconti, emerge una relazione molto solida, profonda e piena d’amore, in cui vi dimostrate affetto e rispetto ogni giorno. Il fatto che il vostro rapporto sessuale sia assente ma non vissuto con disagio da parte sua, e solo con qualche dubbio da parte tua, potrebbe effettivamente indicare che lui si riconosca nello spettro dell’asessualità. Questo non significa che non ti ami, anzi, come ti dimostra quotidianamente tiene a te e desidera costruire un futuro insieme.
La sua affermazione di essere “più mentale” suggerisce che per lui l’intimità si esprime soprattutto attraverso la connessione emotiva e non fisica, cosa compatibile con l'asessualità romantica. La cosa più importante è come ti senti tu: se per ora questa dinamica non rappresenta un problema e vi permette di essere felici, siete sicuramente sulla strada giusta.
Continua a parlarne con lui con la stessa apertura e rispetto che già dimostrate: se in futuro dovessero emergere bisogni diversi, sarà fondamentale affrontarli insieme. E se sentissi il bisogno di un aiuto esterno, un/una sessuologo/a può offrirvi uno spazio neutro per esplorare meglio questa parte della vostra relazione.
In amore non esiste un solo modo "giusto" di stare insieme: conta ciò che rende felici entrambi. Vi auguro un sereno futuro insieme! Dr ssa Isabella Mazzocchi
La sua affermazione di essere “più mentale” suggerisce che per lui l’intimità si esprime soprattutto attraverso la connessione emotiva e non fisica, cosa compatibile con l'asessualità romantica. La cosa più importante è come ti senti tu: se per ora questa dinamica non rappresenta un problema e vi permette di essere felici, siete sicuramente sulla strada giusta.
Continua a parlarne con lui con la stessa apertura e rispetto che già dimostrate: se in futuro dovessero emergere bisogni diversi, sarà fondamentale affrontarli insieme. E se sentissi il bisogno di un aiuto esterno, un/una sessuologo/a può offrirvi uno spazio neutro per esplorare meglio questa parte della vostra relazione.
In amore non esiste un solo modo "giusto" di stare insieme: conta ciò che rende felici entrambi. Vi auguro un sereno futuro insieme! Dr ssa Isabella Mazzocchi
Buongiorno gentile utente, la ringrazio per la sua condivisione. E' molto bello che abbiate costruito una relazione in cui vi amate molto e state bene insieme. Solitamente l'intimità fisica e sessuale rappresenta una parte importante del rapporto, ma nulla vieta che ogni coppia dia più o meno importanza a questo aspetto. E' molto importante che ne parliate insieme, come già fate. Se il suo compagno fosse interessato ad approfondire le ragioni della sua mancanza di interesse per il sesso potrebbe chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta o a un sessuologo, che lo aiuti a comprendere cosa accade dentro di sé. I meccanismi che portano o meno ad avere desiderio sessuale possono essere complessi e a volte si ha necessità di un aiuto specialistico per comprendere ciò che accade. L'unico problema che potrebbe presentarsi nel rapporto sarebbe che uno dei due partner possa iniziare a soffrire nel lungo periodo la mancanza di intimità sessuale. In ogni caso parlatene e confrontatevi tra di voi per capire quali sono le vostre esigenze di coppia. Rimango a disposizione per domande o chiarimenti. Cordialmente, dott.ssa Chiara Tumminello.
Buongiorno, grazie per aver raccontato una parte intima della sua storia. La sessualità è un tema complesso fatto di aspetti biologici, relazionali, culturali, psicologici. Non c'è giusto o sbagliato ma deve esserci accordo fra le persone che decidono di stare insieme. Mi sembra di capire dalle sue parole che per il momento e fino ad adesso c'è sempre stato accordo ma stanno nascendo in lei delle domande anche relativamente a dei progetti futuri. Potrebbe essere utile fare una consulenza sessuale di coppia per capire qual è il quadro della situazione e cosa sia meglio per la coppia. Resto a disposizione.
Cara UTENTE
Il fatto che il tuo partner non abbia mai sentito l'esigenza di avere rapporti sessuali con tè dimostra che esiste un problema sessuale ma non sappiamo di quale natura.
Questo può scoprirsi solo se lui vuole scoprirlo e affrontarlo eventualmente insieme a tè
Non esiste rapporto sentimentale che funzioni senza una buona intesa sessuale; senza una sana eccitazione.
l'unico consiglio che si può dare è quello di coinvolgerlo in una consulta da un esperto sessuologo/a può darsi che emerga la vera natura del suo problema.
Il fatto che il tuo partner non abbia mai sentito l'esigenza di avere rapporti sessuali con tè dimostra che esiste un problema sessuale ma non sappiamo di quale natura.
Questo può scoprirsi solo se lui vuole scoprirlo e affrontarlo eventualmente insieme a tè
Non esiste rapporto sentimentale che funzioni senza una buona intesa sessuale; senza una sana eccitazione.
l'unico consiglio che si può dare è quello di coinvolgerlo in una consulta da un esperto sessuologo/a può darsi che emerga la vera natura del suo problema.
Buongiorno gentile Utente, la ringrazio per aver condiviso con tanta apertura la sua esperienza, che tocca aspetti molto profondi dell’amore, dell’intimità e dell’identità di coppia. Da quanto scrive emerge con forza la qualità del legame che ha costruito con il suo compagno: un rapporto fatto di affetto, rispetto, complicità e attenzione reciproca. La capacità di parlarne insieme, anche di tematiche delicate come la sessualità, è già un importante segnale di maturità relazionale.
È comprensibile che, in una relazione così solida e affettuosa, ci si interroghi sul ruolo che la sessualità gioca, o non gioca, al suo interno. La sua riflessione sull’eventuale asessualità del partner è lucida e delicata, e pone l’accento su una distinzione che spesso non viene considerata a sufficienza: quella tra l’orientamento sessuale e quello romantico. Ci sono persone che non provano desiderio sessuale, ma che sono perfettamente in grado di vivere relazioni romantiche profonde e appaganti. Il suo compagno, da come lo descrive, sembra rientrare in questo spettro, e non necessariamente in una condizione problematica. Infatti, non mostra segnali di disagio personale rispetto a questo aspetto, né rifiuta il confronto.
A volte può essere utile inquadrare queste dinamiche anche da una prospettiva più ampia, che consideri la possibilità che le relazioni non debbano aderire a modelli rigidi o prestabiliti. Esistono relazioni felici e soddisfacenti anche senza sessualità attiva, se c’è accordo tra i partner e un dialogo continuo e onesto su ciò che ciascuno desidera o sente. Il punto, quindi, non è tanto se lui sia o meno asessuale, ma quanto lei si senta appagata e in equilibrio nel tempo con questa configurazione.
Per questo la invito a continuare ad ascoltarsi, nel presente ma anche in prospettiva futura. Se il desiderio sessuale non è per lei centrale, come sembra trasparire, e se la relazione continua ad essere fonte di benessere e crescita reciproca, allora siete effettivamente sulla strada giusta. Ma qualora dovesse accorgersi che certi bisogni o parti di sé rimangono insoddisfatti, sarà altrettanto importante poterlo portare nella relazione, con sincerità e rispetto.
La sessualità è solo uno dei linguaggi dell’amore, ma quando due persone parlano lo stesso linguaggio emotivo, come nel vostro caso, ci sono molte possibilità di costruire qualcosa di autentico e duraturo. Il vostro è un dialogo prezioso: continui a coltivarlo con la stessa attenzione che già dimostra.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
È comprensibile che, in una relazione così solida e affettuosa, ci si interroghi sul ruolo che la sessualità gioca, o non gioca, al suo interno. La sua riflessione sull’eventuale asessualità del partner è lucida e delicata, e pone l’accento su una distinzione che spesso non viene considerata a sufficienza: quella tra l’orientamento sessuale e quello romantico. Ci sono persone che non provano desiderio sessuale, ma che sono perfettamente in grado di vivere relazioni romantiche profonde e appaganti. Il suo compagno, da come lo descrive, sembra rientrare in questo spettro, e non necessariamente in una condizione problematica. Infatti, non mostra segnali di disagio personale rispetto a questo aspetto, né rifiuta il confronto.
A volte può essere utile inquadrare queste dinamiche anche da una prospettiva più ampia, che consideri la possibilità che le relazioni non debbano aderire a modelli rigidi o prestabiliti. Esistono relazioni felici e soddisfacenti anche senza sessualità attiva, se c’è accordo tra i partner e un dialogo continuo e onesto su ciò che ciascuno desidera o sente. Il punto, quindi, non è tanto se lui sia o meno asessuale, ma quanto lei si senta appagata e in equilibrio nel tempo con questa configurazione.
Per questo la invito a continuare ad ascoltarsi, nel presente ma anche in prospettiva futura. Se il desiderio sessuale non è per lei centrale, come sembra trasparire, e se la relazione continua ad essere fonte di benessere e crescita reciproca, allora siete effettivamente sulla strada giusta. Ma qualora dovesse accorgersi che certi bisogni o parti di sé rimangono insoddisfatti, sarà altrettanto importante poterlo portare nella relazione, con sincerità e rispetto.
La sessualità è solo uno dei linguaggi dell’amore, ma quando due persone parlano lo stesso linguaggio emotivo, come nel vostro caso, ci sono molte possibilità di costruire qualcosa di autentico e duraturo. Il vostro è un dialogo prezioso: continui a coltivarlo con la stessa attenzione che già dimostra.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Ciao,
intanto grazie per la cura e la profondità con cui descrivi la vostra relazione. Dalle tue parole emerge un legame solido, ricco di affetto, rispetto e progettualità.
In una relazione affettiva, la sessualità non ha un’unica forma “giusta”: ogni coppia costruisce nel tempo il proprio modo di vivere l’intimità. E quello che conta, più che la quantità o la frequenza, è che ci sia uno spazio in cui entrambi vi sentiate accolti nei vostri bisogni, nelle differenze, e liberi di parlarne.
Ti sei chiesta, ad esempio, che significato ha per te la sessualità nella coppia? Che funzione ha avuto finora? E ancora: com’è stato per te, nel tempo, accogliere il suo modo di amare? Cosa ti dà sicurezza e cosa invece ti fa venire dei dubbi?
Il fatto che ne possiate parlare apertamente è già una grande risorsa: non c’è “giusto” o “sbagliato” in assoluto, ma c’è qualcosa che può essere giusto per voi due, in questo momento della vostra storia. Forse può essere utile chiederti: cosa ti piacerebbe che cambiasse, se qualcosa cambiasse? E quanto sarebbe importante per te, nel tempo, integrare anche una dimensione più erotica, seppur diversa da quella “standard”?
A volte può essere utile anche uno spazio di coppia, dove esplorare insieme questi temi senza pressioni, ma con curiosità e ascolto reciproco.
Resto a disposizione se vorrai approfondire.
intanto grazie per la cura e la profondità con cui descrivi la vostra relazione. Dalle tue parole emerge un legame solido, ricco di affetto, rispetto e progettualità.
In una relazione affettiva, la sessualità non ha un’unica forma “giusta”: ogni coppia costruisce nel tempo il proprio modo di vivere l’intimità. E quello che conta, più che la quantità o la frequenza, è che ci sia uno spazio in cui entrambi vi sentiate accolti nei vostri bisogni, nelle differenze, e liberi di parlarne.
Ti sei chiesta, ad esempio, che significato ha per te la sessualità nella coppia? Che funzione ha avuto finora? E ancora: com’è stato per te, nel tempo, accogliere il suo modo di amare? Cosa ti dà sicurezza e cosa invece ti fa venire dei dubbi?
Il fatto che ne possiate parlare apertamente è già una grande risorsa: non c’è “giusto” o “sbagliato” in assoluto, ma c’è qualcosa che può essere giusto per voi due, in questo momento della vostra storia. Forse può essere utile chiederti: cosa ti piacerebbe che cambiasse, se qualcosa cambiasse? E quanto sarebbe importante per te, nel tempo, integrare anche una dimensione più erotica, seppur diversa da quella “standard”?
A volte può essere utile anche uno spazio di coppia, dove esplorare insieme questi temi senza pressioni, ma con curiosità e ascolto reciproco.
Resto a disposizione se vorrai approfondire.
Buonasera, io le consiglio di provare a sciogliervi con i vostri tempi e vari tentativi di approccio sessuale. Oltre al dialogo che già è presente molto nel vostro rapporto, invito lei a prendere in mano la situazione, visti i suoi progetti futuri e per capire se sta facendo progetti importanti con la persona giusta che come lei vuole costruire una famiglia. Insieme in questo processo di scoperta imparerete a lasciarvi andare a 360 gradi conoscerete la parte di voi più tenera anche dal punto di vista sessuale.
La sfera sessuale è molto importante e vanno indagati a dovere i motivi del suo fuggire dal viversi la situazione.
Solo se si vive si scopre se piace o meno.
Se necessita di altri supporti e consigli, invita il suo compagno ad iniziare un percorso di scoperta e supporto attraverso un professionista che potrete affrontare insieme.
Perchè precludersi la felicità sotto ogni punto di vista?
Spero di esserle stata di aiuto
Saluti
La sfera sessuale è molto importante e vanno indagati a dovere i motivi del suo fuggire dal viversi la situazione.
Solo se si vive si scopre se piace o meno.
Se necessita di altri supporti e consigli, invita il suo compagno ad iniziare un percorso di scoperta e supporto attraverso un professionista che potrete affrontare insieme.
Perchè precludersi la felicità sotto ogni punto di vista?
Spero di esserle stata di aiuto
Saluti
grazie per aver condiviso con tanta cura e sensibilità la sua esperienza. Le sue parole mostrano un’attenzione profonda verso la relazione e un autentico desiderio di comprensione, sia verso sé stessa che verso il suo compagno. Questo è un segno importante di maturità affettiva e di consapevolezza relazionale.
Dal suo racconto emerge una relazione ricca di affetto, rispetto reciproco, sostegno emotivo e progettualità condivisa. Tutti questi elementi rappresentano una base solida e preziosa, che spesso è molto più rara di quanto si possa pensare. È comprensibile, tuttavia, che si interroghi su alcuni aspetti legati alla sfera dell’intimità sessuale, soprattutto se percepisce una dissonanza tra il proprio sentire e quello del suo partner.
Ciò che sta osservando – l’assenza di desiderio sessuale da parte del suo compagno in un contesto affettivo pieno e coinvolto – non è automaticamente indice di un problema. Effettivamente esistono molte forme di espressione dell’affettività e della sessualità, e ogni coppia costruisce, nel tempo, un proprio equilibrio.
È importante sottolineare che la mancanza di desiderio sessuale, quando non vissuta come fonte di sofferenza individuale o relazionale, non implica automaticamente un malfunzionamento o un disallineamento.
Lei si sta ponendo una domanda molto importante: “Siamo sulla strada giusta?”
Le rispondo con una riflessione: nelle relazioni non esiste una sola “strada giusta”, ma quella che si costruisce insieme, passo dopo passo, nella condivisione aperta e onesta dei bisogni, dei desideri e dei limiti reciproci. Il fatto che lei riesca a parlarne con lui, che lui non eviti il confronto e che entrambi manteniate un atteggiamento rispettoso e curioso, è un indicatore molto positivo.
Potrebbe essere utile, nei prossimi dialoghi tra voi, esplorare non tanto cosa “manca” rispetto a uno standard esterno, quanto piuttosto cosa entrambi desiderate nella vostra relazione. Esistono forme di intimità che possono andare oltre la sessualità classica e che possono essere ugualmente appaganti se costruite su un terreno di reciproca autenticità.
Dal suo racconto emerge una relazione ricca di affetto, rispetto reciproco, sostegno emotivo e progettualità condivisa. Tutti questi elementi rappresentano una base solida e preziosa, che spesso è molto più rara di quanto si possa pensare. È comprensibile, tuttavia, che si interroghi su alcuni aspetti legati alla sfera dell’intimità sessuale, soprattutto se percepisce una dissonanza tra il proprio sentire e quello del suo partner.
Ciò che sta osservando – l’assenza di desiderio sessuale da parte del suo compagno in un contesto affettivo pieno e coinvolto – non è automaticamente indice di un problema. Effettivamente esistono molte forme di espressione dell’affettività e della sessualità, e ogni coppia costruisce, nel tempo, un proprio equilibrio.
È importante sottolineare che la mancanza di desiderio sessuale, quando non vissuta come fonte di sofferenza individuale o relazionale, non implica automaticamente un malfunzionamento o un disallineamento.
Lei si sta ponendo una domanda molto importante: “Siamo sulla strada giusta?”
Le rispondo con una riflessione: nelle relazioni non esiste una sola “strada giusta”, ma quella che si costruisce insieme, passo dopo passo, nella condivisione aperta e onesta dei bisogni, dei desideri e dei limiti reciproci. Il fatto che lei riesca a parlarne con lui, che lui non eviti il confronto e che entrambi manteniate un atteggiamento rispettoso e curioso, è un indicatore molto positivo.
Potrebbe essere utile, nei prossimi dialoghi tra voi, esplorare non tanto cosa “manca” rispetto a uno standard esterno, quanto piuttosto cosa entrambi desiderate nella vostra relazione. Esistono forme di intimità che possono andare oltre la sessualità classica e che possono essere ugualmente appaganti se costruite su un terreno di reciproca autenticità.
La ringrazio per aver condiviso una parte così intima e significativa della sua relazione. Le sue parole raccontano di un legame profondo, basato sull’affetto sincero, sulla complicità e sul rispetto reciproco. Da come ne parla, emerge chiaramente che tra lei e il suo compagno esiste un amore autentico, fatto di premure quotidiane, gesti affettuosi e una presenza emotiva importante. Questi sono elementi fondamentali in una relazione sana, e non vanno mai dati per scontati. Comprendo però il desiderio di voler dare un significato a un aspetto della vostra intimità che può, talvolta, generare domande o piccoli disallineamenti interiori, anche quando non diventano veri e propri problemi. Il fatto che il rapporto sessuale non sia mai stato vissuto come centrale e che, ad oggi, non ci siano stati rapporti completi, è una realtà che state vivendo insieme con delicatezza e rispetto reciproco. Lei ha descritto molto bene come questo aspetto non sia vissuto come una mancanza dolorosa, ma piuttosto come un elemento che suscita riflessioni, curiosità e, giustamente, il bisogno di comprendere meglio. Nel modello cognitivo-comportamentale, ciò che viene messo in rilievo è come le emozioni, i comportamenti e i pensieri interagiscano tra loro. Il desiderio sessuale è un aspetto che può variare molto tra le persone ed è influenzato da diversi fattori, sia biologici che psicologici, ma anche relazionali e culturali. Non esiste una “normalità” universale nel modo di vivere la sessualità: ciò che conta è che ciascun partner si senta sereno nella propria esperienza, e che ci sia comunicazione aperta e un adattamento reciproco che consenta al legame di continuare a essere soddisfacente per entrambi. La possibilità che il suo compagno si riconosca nel termine "asessuale", come lui stesso ha suggerito, è una chiave interpretativa interessante. L’asessualità è un orientamento valido e riconosciuto, e indica l’assenza (o una forte riduzione) di attrazione sessuale verso gli altri. Questo non implica la mancanza di affettività, desiderio romantico o progettualità condivisa, come lei stessa ha sottolineato. Al contrario, molte persone asessuali vivono relazioni romantiche molto profonde, desiderano costruire una famiglia, e possono anche scegliere, in accordo con il partner, di avere rapporti sessuali per affetto o desiderio di condivisione. È molto significativo che lui non eviti l’argomento, che si mostri aperto al dialogo e che esprima se stesso in modo trasparente, dicendo che per lui la dimensione mentale prevale su quella fisica. Questa consapevolezza, sebbene possa inizialmente spiazzare o disorientare, è in realtà una risorsa per entrambi: vi permette di conoscervi meglio, di esplorare i vostri bisogni e di cercare un equilibrio autentico. La serenità che lei esprime nel suo messaggio lascia intuire che questa differenza non rappresenta un ostacolo, ma piuttosto un punto di riflessione. È importante che si senta libera di esprimere le sue emozioni, i suoi eventuali desideri o dubbi, senza il timore di ferirlo o incrinare il legame. Allo stesso modo, è importante che anche lui continui a sentirsi accolto e non giudicato nel suo modo di vivere la sessualità. La vostra forza sembra essere proprio la capacità di parlarvi, di accogliervi così come siete, con dolcezza e rispetto. In una relazione non esiste una sola strada giusta, ma esiste quella giusta per voi due. Se il vostro equilibrio affettivo è soddisfacente, se vi sentite amati, rispettati, e se riuscite a parlarvi in modo sincero anche delle differenze, allora siete senz’altro su un cammino promettente. Le relazioni si costruiscono anche accettando che non tutto debba aderire a un modello “standard”, ma che ciò che conta è che rispecchi i vostri valori e bisogni profondi. Se sentisse che il tema merita uno spazio più strutturato per essere esplorato, potrebbe essere utile affrontarlo anche in un contesto terapeutico di coppia, dove poter comprendere meglio insieme quali sono i vostri bisogni reciproci, come evolvono nel tempo e come affrontarli con consapevolezza e serenità. Ma già il fatto che ne parliate apertamente e senza chiusure è un punto di forza importantissimo. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Buongiorno, parto con il dire che quanto dirò non corrisponde a verità assoluta per tutte le persone. Dalla sua storia mi sembra di capire che per lei l'orientamento sessuale del suo compagno non sia un fattore di disturbo all'interno del rapporto di coppia, le posso dire che qualunque risposta io le possa dare non sostituisce la possibilità di confrontarsi con ciò che lei sente e prova in relazione a questo argomento.
La sessualità è una parte di noi che evolve e si definisce nel corso della nostra crescita, esistono tante identità sessuali quante sono le persone sulla terra. Le dico questo perchè a volte siamo portati ad interrogarci su cosa sia giusto o meno in relazione alla sessualità.
La domanda che può porre a sè stessa, a cui mi sembra abbia già dato risposta, è se l'assenza di rapporti sessuali possa costituire un conflitto nella vostra relazione di coppia.
Ogni persona è diversa, ma mi sembra di cogliere che voi nella vostra unicità abbiate trovato un vostro equilibrio. Le consiglierei di parlare con il suo partner in merito ad eventuali dubbi sugli obiettivi condivisi, in modo da avere un momento di scambio e riflessione condivisa.
Resto a disposizione,
Cordiali saluti
Sara Magri
La sessualità è una parte di noi che evolve e si definisce nel corso della nostra crescita, esistono tante identità sessuali quante sono le persone sulla terra. Le dico questo perchè a volte siamo portati ad interrogarci su cosa sia giusto o meno in relazione alla sessualità.
La domanda che può porre a sè stessa, a cui mi sembra abbia già dato risposta, è se l'assenza di rapporti sessuali possa costituire un conflitto nella vostra relazione di coppia.
Ogni persona è diversa, ma mi sembra di cogliere che voi nella vostra unicità abbiate trovato un vostro equilibrio. Le consiglierei di parlare con il suo partner in merito ad eventuali dubbi sugli obiettivi condivisi, in modo da avere un momento di scambio e riflessione condivisa.
Resto a disposizione,
Cordiali saluti
Sara Magri
Grazie per la fiducia con cui ti sei aperta. È evidente che tra voi c’è un legame molto profondo, costruito su amore autentico, presenza reciproca e una dolcezza che, da come la descrivi, è tangibile. Questo tipo di relazione è prezioso, e la tua riflessione attenta sul tema della sessualità dimostra quanto tu sia in ascolto non solo dell’altro, ma anche di te stessa.
Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, possiamo partire da ciò che si vede con chiarezza: tu e il tuo compagno avete una forte intimità emotiva e affettiva. Siete in grado di parlare apertamente di ciò che provate, anche quando l’argomento è delicato, come la sessualità. Questo è già un importante punto di forza. La sua descrizione di sé come “più mentale” può riflettere un orientamento verso l’asessualità o verso un modo diverso di vivere l’intimità, più relazionale che fisica. Il fatto che lui non viva questa caratteristica come un problema è un aspetto significativo, perché parla di un’identità che ha trovato una sua coerenza interna.
Ora, la domanda centrale diventa: come ti senti tu? A volte nella terapia ci concentriamo su ciò che “non è un problema”, ma che nel tempo può diventarlo, se non lo ascoltiamo. La tua esperienza emotiva va validata: sentire meno desiderio di lui non significa che il tuo bisogno di contatto sessuale sia irrilevante. Potrebbe non essere centrale, ma esiste, e merita di essere esplorato. Non tanto per “sistemare” qualcosa, ma per capire se questa differenza, vissuta oggi con equilibrio, potrà restare sostenibile anche nel tempo.
Ti invito a portare questa riflessione in uno spazio terapeutico, se non lo stai già facendo. Un percorso cognitivo-comportamentale può aiutarti a esplorare i tuoi schemi legati all’intimità, alle aspettative di coppia e ai bisogni personali. Si lavora spesso su come conciliare affetto, sessualità e progettualità, e su come comunicare questi aspetti all’altro in modo chiaro e rispettoso. A volte non si tratta di cambiare le dinamiche, ma di accettarle in modo più consapevole, per evitare che il non detto diventi distanza.
Quello che state vivendo sembra poggiarsi su fondamenta solide. Ora può essere il momento giusto per approfondire e capire se queste basi sono sufficienti anche per i desideri futuri di entrambi. Non serve avere tutte le risposte subito. Ma essere in ascolto, come stai facendo tu, è un passo importante verso una relazione ancora più autentica. Se senti il bisogno, ti invito davvero a proseguire questo lavoro in un contesto terapeutico, dove poter dare spazio anche a ciò che oggi è solo un dubbio lieve, ma che merita comunque attenzione e cura.
Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, possiamo partire da ciò che si vede con chiarezza: tu e il tuo compagno avete una forte intimità emotiva e affettiva. Siete in grado di parlare apertamente di ciò che provate, anche quando l’argomento è delicato, come la sessualità. Questo è già un importante punto di forza. La sua descrizione di sé come “più mentale” può riflettere un orientamento verso l’asessualità o verso un modo diverso di vivere l’intimità, più relazionale che fisica. Il fatto che lui non viva questa caratteristica come un problema è un aspetto significativo, perché parla di un’identità che ha trovato una sua coerenza interna.
Ora, la domanda centrale diventa: come ti senti tu? A volte nella terapia ci concentriamo su ciò che “non è un problema”, ma che nel tempo può diventarlo, se non lo ascoltiamo. La tua esperienza emotiva va validata: sentire meno desiderio di lui non significa che il tuo bisogno di contatto sessuale sia irrilevante. Potrebbe non essere centrale, ma esiste, e merita di essere esplorato. Non tanto per “sistemare” qualcosa, ma per capire se questa differenza, vissuta oggi con equilibrio, potrà restare sostenibile anche nel tempo.
Ti invito a portare questa riflessione in uno spazio terapeutico, se non lo stai già facendo. Un percorso cognitivo-comportamentale può aiutarti a esplorare i tuoi schemi legati all’intimità, alle aspettative di coppia e ai bisogni personali. Si lavora spesso su come conciliare affetto, sessualità e progettualità, e su come comunicare questi aspetti all’altro in modo chiaro e rispettoso. A volte non si tratta di cambiare le dinamiche, ma di accettarle in modo più consapevole, per evitare che il non detto diventi distanza.
Quello che state vivendo sembra poggiarsi su fondamenta solide. Ora può essere il momento giusto per approfondire e capire se queste basi sono sufficienti anche per i desideri futuri di entrambi. Non serve avere tutte le risposte subito. Ma essere in ascolto, come stai facendo tu, è un passo importante verso una relazione ancora più autentica. Se senti il bisogno, ti invito davvero a proseguire questo lavoro in un contesto terapeutico, dove poter dare spazio anche a ciò che oggi è solo un dubbio lieve, ma che merita comunque attenzione e cura.
Ciao, grazie per aver condiviso la tua storia. è difficile risponderti poichè penso sia più una parte riguardante lui. Se lui dovesse sentire la necessità di interrogarsi sulla sua situazione può rivolgersi ad uno specialista per imparare a conoscersi meglio. Del resto mi focalizzerei su quello che desideri tu e riflettere se questa relazione è per te completa perchè solo tu puoi rispondere e davvero sentire cosa provi. Per il resto se ti senti appagata e soddisfatta non cercherei spiegazioni ma starei e in quello che vi potete dare a livello emozionale a vicenda.
Rimango comunque disponibile se avessi bisogno di approfondire,
Dott.ssa Casumaro Giada
Rimango comunque disponibile se avessi bisogno di approfondire,
Dott.ssa Casumaro Giada
Buongiorno, grazie per quello che ha condiviso con tanta sincerità.
La domanda che mi preme farle è come mai ha portato questo tema se dice che per lei non è un reale problema? Mi soffermerei a pensare (e soprattutto sentire) se questa situazione davvero a lei non crei disagi o mancanze. Non per giudicare il suo compagno o le sue scelte, ma per valorizzare le proprie. è bellissimo che ci sia forte amore tra di voi, ma il bisogno sessuale può esistere comunque. La invito a parlarne in uno spazio sicuro (ad esempio in un percorso psicologico), per comprendere al meglio i suoi bisogni all'interno della relazione.
Un saluto,
Dott.ssa Alessandra Arena
La domanda che mi preme farle è come mai ha portato questo tema se dice che per lei non è un reale problema? Mi soffermerei a pensare (e soprattutto sentire) se questa situazione davvero a lei non crei disagi o mancanze. Non per giudicare il suo compagno o le sue scelte, ma per valorizzare le proprie. è bellissimo che ci sia forte amore tra di voi, ma il bisogno sessuale può esistere comunque. La invito a parlarne in uno spazio sicuro (ad esempio in un percorso psicologico), per comprendere al meglio i suoi bisogni all'interno della relazione.
Un saluto,
Dott.ssa Alessandra Arena
Buongiorno,
La tua relazione sembra essere caratterizzata da un forte legame affettivo e da una comunicazione aperta, elementi fondamentali per una coppia sana. Il comportamento del tuo partner potrebbe riflettere un orientamento asessuale, una condizione in cui l'attrazione sessuale è assente o molto limitata. È importante sottolineare che l'asessualità non è una patologia, ma una variazione naturale della sessualità umana. Molte persone asessuali vivono relazioni romantiche soddisfacenti, basate su connessioni emotive profonde piuttosto che sull'intimità sessuale .
In una relazione con un partner asessuale, la chiave del benessere reciproco risiede nella comunicazione sincera e nel rispetto dei bisogni di ciascuno. È fondamentale discutere apertamente delle proprie aspettative e desideri, per trovare un equilibrio che soddisfi entrambi.
Se desideri esplorare ulteriormente questi temi, potresti considerare di consultare un professionista della salute mentale, se vuole posso offrire supporto e approfondimenti personalizzati qualora lo desiderassa. Rimango a disposizione.
La tua relazione sembra essere caratterizzata da un forte legame affettivo e da una comunicazione aperta, elementi fondamentali per una coppia sana. Il comportamento del tuo partner potrebbe riflettere un orientamento asessuale, una condizione in cui l'attrazione sessuale è assente o molto limitata. È importante sottolineare che l'asessualità non è una patologia, ma una variazione naturale della sessualità umana. Molte persone asessuali vivono relazioni romantiche soddisfacenti, basate su connessioni emotive profonde piuttosto che sull'intimità sessuale .
In una relazione con un partner asessuale, la chiave del benessere reciproco risiede nella comunicazione sincera e nel rispetto dei bisogni di ciascuno. È fondamentale discutere apertamente delle proprie aspettative e desideri, per trovare un equilibrio che soddisfi entrambi.
Se desideri esplorare ulteriormente questi temi, potresti considerare di consultare un professionista della salute mentale, se vuole posso offrire supporto e approfondimenti personalizzati qualora lo desiderassa. Rimango a disposizione.
Buongiorno, tutte le persone sono diverse e ci sono diversi modi di amare. Probabilmente il sentimento è sincero ma veramente il suo fidanzato non sente la necessità di avere rapporti completi. Probabilmente, visto manche che è disponibile al dialogo, potrebbe capire con lui se, visto anche il desiderio condiviso di avere un figlio in futuro, sia possibile provare a fare quel passo. Magari lei ad un certo punto potrebbe avere bisogno di una maggiore intimità e di questo è importante poterne parlare insieme.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Francesca Torelli
Cordiali saluti,
Dott.ssa Francesca Torelli
Potresti provare prima a capire quanto per te sia un aspetto fondamentale avere dei rapporti, più che focalizzarti su di lui e sui suoi di bisogni. Io cercherei di capire quali sono i tuoi e capire anche cosa ti lega a lui e cosa invece secondo te si potrebbe migliorare oppure desidereresti. Ti consiglio un supporto psicologico in modo tale da affrontare e analizzare la tematica che porti
Cara utente,
grazie per aver condiviso con tanta apertura una parte così delicata della tua relazione. Ciò che racconti è prezioso perché parla di **amore autentico, presenza emotiva e rispetto reciproco** — tre elementi fondamentali in una relazione sana. Ma parli anche di una domanda importante e legittima: *possiamo vivere una relazione completa e felice se la dimensione sessuale è assente o molto ridotta?*
Ecco alcuni punti da considerare con uno sguardo professionale:
**1. La possibilità che il tuo partner sia asessuale**
Dalla tua descrizione, è molto probabile che il tuo compagno **rientri nello spettro dell’asessualità**, cioè una persona che prova scarso o nullo desiderio sessuale, pur potendo provare attrazione romantica, amore profondo, tenerezza e voglia di costruire un’intimità emotiva.
Lui stesso ha usato il termine “asessuato” (un termine più generico e meno preciso di “asessuale”), mostrando una **riflessione già presente in lui**. Il fatto che:
* non senta il bisogno del sesso,
* non provi reazioni fisiche anche in momenti intimi,
* ma sia **coinvolto emotivamente, affettivamente e progettualmente** con te,
sono tutti elementi coerenti con una possibile identità asessuale (o demisessuale — che prevede desiderio solo in legami profondi, seppur molto rarefatto).
> Importante: *L’asessualità non è una disfunzione o un trauma, ma una variazione dell’orientamento sessuale e affettivo.*
**2. L’amore c’è, ma è essenziale che vi confrontiate sul lungo termine**
La vostra relazione è **piena di cura, attenzione e intimità affettiva**, ma tu riconosci dentro di te una **differenza di desiderio**. Anche se oggi non ti pesa troppo, è molto saggio da parte tua porti ora la domanda:
> “Posso immaginare un futuro, magari un matrimonio o una famiglia, in una relazione dove la sessualità potrebbe non esserci mai?”
Non è una questione di “giusto o sbagliato”, ma di **compatibilità nel tempo**. Le relazioni non si basano solo su ciò che funziona oggi, ma anche sulla capacità di **navigare le differenze** profonde con chiarezza e sincerità.
**3. Il sesso può essere negoziato, ma non forzato**
Non tutti i partner asessuali escludono per sempre il sesso: a volte possono scegliere di viverlo **per amore dell’altro**, se c’è rispetto e comunicazione.
Ma è fondamentale che:
* tu non ti senta **rifiutata o invisibile** sul piano fisico;
* lui non senta **pressione o senso di colpa** per qualcosa che non prova.
Se scegliete di stare insieme, **entrambi dovrete sentirvi visti, accolti e liberi**. Per questo è importante che il tema della sessualità resti aperto e non venga silenziato “per amore” dell’altro — né da parte tua, né da parte sua.
**4. Un supporto di coppia può aiutare**
Un percorso con un\* sessuolog\* o un\* psicoterapeut\* specializzat\* in identità affettivo-sessuali potrebbe aiutarvi a:
* comprendere meglio l’identità sessuale di lui (e anche la tua);
* trovare modalità per vivere l’intimità che vadano bene per entrambi;
* prevenire frustrazioni, malintesi o sbilanciamenti emotivi.
In sintesi
Siete sulla strada giusta **se continuate a parlarne con sincerità e dolcezza**, come già fate. La tua domanda è sana: non nasce dal giudizio, ma dal desiderio di costruire **un futuro consapevole e condiviso**.
L’amore romantico può esistere anche senza sesso, ma è importante che **nessuno dei due sacrifichi se stesso per “tenere insieme” qualcosa** che ha bisogno di equilibrio.
Il vostro amore è reale. Ora si tratta di capire se può essere anche sostenibile, nel tempo, nella sua forma più autentica.
Con stima e vicinanza,
**una psicologa**
grazie per aver condiviso con tanta apertura una parte così delicata della tua relazione. Ciò che racconti è prezioso perché parla di **amore autentico, presenza emotiva e rispetto reciproco** — tre elementi fondamentali in una relazione sana. Ma parli anche di una domanda importante e legittima: *possiamo vivere una relazione completa e felice se la dimensione sessuale è assente o molto ridotta?*
Ecco alcuni punti da considerare con uno sguardo professionale:
**1. La possibilità che il tuo partner sia asessuale**
Dalla tua descrizione, è molto probabile che il tuo compagno **rientri nello spettro dell’asessualità**, cioè una persona che prova scarso o nullo desiderio sessuale, pur potendo provare attrazione romantica, amore profondo, tenerezza e voglia di costruire un’intimità emotiva.
Lui stesso ha usato il termine “asessuato” (un termine più generico e meno preciso di “asessuale”), mostrando una **riflessione già presente in lui**. Il fatto che:
* non senta il bisogno del sesso,
* non provi reazioni fisiche anche in momenti intimi,
* ma sia **coinvolto emotivamente, affettivamente e progettualmente** con te,
sono tutti elementi coerenti con una possibile identità asessuale (o demisessuale — che prevede desiderio solo in legami profondi, seppur molto rarefatto).
> Importante: *L’asessualità non è una disfunzione o un trauma, ma una variazione dell’orientamento sessuale e affettivo.*
**2. L’amore c’è, ma è essenziale che vi confrontiate sul lungo termine**
La vostra relazione è **piena di cura, attenzione e intimità affettiva**, ma tu riconosci dentro di te una **differenza di desiderio**. Anche se oggi non ti pesa troppo, è molto saggio da parte tua porti ora la domanda:
> “Posso immaginare un futuro, magari un matrimonio o una famiglia, in una relazione dove la sessualità potrebbe non esserci mai?”
Non è una questione di “giusto o sbagliato”, ma di **compatibilità nel tempo**. Le relazioni non si basano solo su ciò che funziona oggi, ma anche sulla capacità di **navigare le differenze** profonde con chiarezza e sincerità.
**3. Il sesso può essere negoziato, ma non forzato**
Non tutti i partner asessuali escludono per sempre il sesso: a volte possono scegliere di viverlo **per amore dell’altro**, se c’è rispetto e comunicazione.
Ma è fondamentale che:
* tu non ti senta **rifiutata o invisibile** sul piano fisico;
* lui non senta **pressione o senso di colpa** per qualcosa che non prova.
Se scegliete di stare insieme, **entrambi dovrete sentirvi visti, accolti e liberi**. Per questo è importante che il tema della sessualità resti aperto e non venga silenziato “per amore” dell’altro — né da parte tua, né da parte sua.
**4. Un supporto di coppia può aiutare**
Un percorso con un\* sessuolog\* o un\* psicoterapeut\* specializzat\* in identità affettivo-sessuali potrebbe aiutarvi a:
* comprendere meglio l’identità sessuale di lui (e anche la tua);
* trovare modalità per vivere l’intimità che vadano bene per entrambi;
* prevenire frustrazioni, malintesi o sbilanciamenti emotivi.
In sintesi
Siete sulla strada giusta **se continuate a parlarne con sincerità e dolcezza**, come già fate. La tua domanda è sana: non nasce dal giudizio, ma dal desiderio di costruire **un futuro consapevole e condiviso**.
L’amore romantico può esistere anche senza sesso, ma è importante che **nessuno dei due sacrifichi se stesso per “tenere insieme” qualcosa** che ha bisogno di equilibrio.
Il vostro amore è reale. Ora si tratta di capire se può essere anche sostenibile, nel tempo, nella sua forma più autentica.
Con stima e vicinanza,
**una psicologa**
Ciao,
grazie per aver condiviso in modo così chiaro e delicato la tua esperienza. Quello che racconti mostra una relazione ricca, profonda e affettivamente sana, costruita su rispetto, dolcezza, comunicazione e una forte componente romantica. E già questo, oggi, è un dono raro e prezioso.
Quello che ti stai chiedendo è assolutamente legittimo: possiamo stare bene anche se il sesso è assente o molto ridotto? È normale? Possiamo avere un futuro?
Provo a risponderti con alcuni spunti, da psicologo esperto in dinamiche di coppia e identità:
1. L’asessualità è una variante naturale dell’orientamento sessuale
Essere asessuale non significa essere “malato”, “bloccato” o “traumatizzato”. Si tratta di una modalità autentica di vivere il desiderio, in cui l’attrazione sessuale è assente o molto debole, ma l’attrazione romantica può essere fortissima, proprio come nel caso del tuo compagno.
Ci sono persone che si definiscono:
Asessuali romantici (come sembra essere il tuo compagno): provano amore, affetto, progettualità, ma non desiderano attività sessuale.
Graysessuali: provano attrazione sessuale raramente o solo in determinate condizioni emotive.
Demisessuali: provano attrazione sessuale solo dopo un profondo legame emotivo.
Lui stesso ha portato questo spunto con naturalezza, senza negare o temere l’argomento, e questo è molto significativo. Sta parlando di sé con sincerità, e non c’è alcuna rigidità o evitamento, come spesso si vedrebbe in chi ha vissuto traumi o repressioni.
2. Il vostro equilibrio è reale
Il vostro rapporto non è “difettoso” solo perché non include il sesso. L’intimità non è fatta solo di genitalità. Ci sono coppie che costruiscono relazioni appaganti fondate su altri linguaggi:
affetto fisico (carezze, abbracci, baci)
intimità emotiva
condivisione di valori e progetti
complicità quotidiana
Se oggi non senti frustrazione o senso di vuoto, e la tua esigenza sessuale è comunque bassa o moderata, può esserci un bellissimo equilibrio possibile. E anche se dovessi avvertire un po’ di desiderio in più, il fatto che lui sia aperto al dialogo è un’ottima base.
3. Cosa chiederti per il futuro?
Anche se oggi non è un problema, è importante essere onesti con se stessi:
Riesco a immaginare un futuro senza una sessualità condivisa?
Ho bisogno di una dimensione erotica per sentirmi desiderata e viva?
Sono disposta a trovare un compromesso (ad es. forme alternative di intimità, oppure accordi di tipo relazionale non convenzionali, se un giorno ne sentissi l'esigenza)?
Queste domande non devono spaventarti, ma servono a prevenire sofferenze future, non a metterne in dubbio il valore della relazione.
4. Siete sulla strada giusta?
Sì, se:
c’è apertura e dialogo (e mi pare di sì)
vi sentite entrambi appagati oggi
nessuno dei due si sente “costretto” o in “debito”
mantenete una connessione sincera anche rispetto ai vostri bisogni futuri
Nel tempo, ciò che conta sarà non mentire a se stessi e non nascondere le frustrazioni, ma parlarne con la stessa onestà con cui lo state già facendo.
Concludendo
Il vostro legame è autentico, maturo e rispettoso.
L’assenza di sesso non toglie dignità o profondità a una relazione.
La chiave sarà sempre la comunicazione continua e l’ascolto reciproco.
se vuoi io sono qui
Dott.ssa Elisa Tamburino
grazie per aver condiviso in modo così chiaro e delicato la tua esperienza. Quello che racconti mostra una relazione ricca, profonda e affettivamente sana, costruita su rispetto, dolcezza, comunicazione e una forte componente romantica. E già questo, oggi, è un dono raro e prezioso.
Quello che ti stai chiedendo è assolutamente legittimo: possiamo stare bene anche se il sesso è assente o molto ridotto? È normale? Possiamo avere un futuro?
Provo a risponderti con alcuni spunti, da psicologo esperto in dinamiche di coppia e identità:
1. L’asessualità è una variante naturale dell’orientamento sessuale
Essere asessuale non significa essere “malato”, “bloccato” o “traumatizzato”. Si tratta di una modalità autentica di vivere il desiderio, in cui l’attrazione sessuale è assente o molto debole, ma l’attrazione romantica può essere fortissima, proprio come nel caso del tuo compagno.
Ci sono persone che si definiscono:
Asessuali romantici (come sembra essere il tuo compagno): provano amore, affetto, progettualità, ma non desiderano attività sessuale.
Graysessuali: provano attrazione sessuale raramente o solo in determinate condizioni emotive.
Demisessuali: provano attrazione sessuale solo dopo un profondo legame emotivo.
Lui stesso ha portato questo spunto con naturalezza, senza negare o temere l’argomento, e questo è molto significativo. Sta parlando di sé con sincerità, e non c’è alcuna rigidità o evitamento, come spesso si vedrebbe in chi ha vissuto traumi o repressioni.
2. Il vostro equilibrio è reale
Il vostro rapporto non è “difettoso” solo perché non include il sesso. L’intimità non è fatta solo di genitalità. Ci sono coppie che costruiscono relazioni appaganti fondate su altri linguaggi:
affetto fisico (carezze, abbracci, baci)
intimità emotiva
condivisione di valori e progetti
complicità quotidiana
Se oggi non senti frustrazione o senso di vuoto, e la tua esigenza sessuale è comunque bassa o moderata, può esserci un bellissimo equilibrio possibile. E anche se dovessi avvertire un po’ di desiderio in più, il fatto che lui sia aperto al dialogo è un’ottima base.
3. Cosa chiederti per il futuro?
Anche se oggi non è un problema, è importante essere onesti con se stessi:
Riesco a immaginare un futuro senza una sessualità condivisa?
Ho bisogno di una dimensione erotica per sentirmi desiderata e viva?
Sono disposta a trovare un compromesso (ad es. forme alternative di intimità, oppure accordi di tipo relazionale non convenzionali, se un giorno ne sentissi l'esigenza)?
Queste domande non devono spaventarti, ma servono a prevenire sofferenze future, non a metterne in dubbio il valore della relazione.
4. Siete sulla strada giusta?
Sì, se:
c’è apertura e dialogo (e mi pare di sì)
vi sentite entrambi appagati oggi
nessuno dei due si sente “costretto” o in “debito”
mantenete una connessione sincera anche rispetto ai vostri bisogni futuri
Nel tempo, ciò che conta sarà non mentire a se stessi e non nascondere le frustrazioni, ma parlarne con la stessa onestà con cui lo state già facendo.
Concludendo
Il vostro legame è autentico, maturo e rispettoso.
L’assenza di sesso non toglie dignità o profondità a una relazione.
La chiave sarà sempre la comunicazione continua e l’ascolto reciproco.
se vuoi io sono qui
Dott.ssa Elisa Tamburino
Gentilissima Utente, è molto intima la sua domanda. La "strada giusta" esiste se giusta per entrambi. Dalle sue parole leggo un grande affiatamento, ma vedo anche un vuoto: la sua necessità che non incontra la necessità del suo partner. Il desiderio sessuale è un incontro d'amore in altre forme, è un momento di conoscenza di sè e di intesa condivisa. Sentirsi amati merita di essere accompagnati al desiderio. Nell'ottica di grandi progetti futuri, potrebbe essere importante esplorare con un colloquio di coppia questi comportamenti. Resto a disposizione per chiarimenti. Cordiali saluti
Salve,
la sfera dell’intimità è molto personale e può essere vissuta in modi diversi da ogni coppia. Non esiste un modello “giusto” valido per tutti: ciò che conta è che entrambi i partner si sentano a proprio agio, in accordo e soddisfatti rispetto al tipo di rapporto scelto. Se ci sono dubbi o difficoltà in quest’area, parlarne con un professionista può essere utile per capire meglio come stiate vivendo l’intimità di coppia e se entrambi vi sentiate realmente appagati. Un percorso di terapia può offrire uno spazio protetto in cui esprimere i propri bisogni, confrontarsi apertamente e trovare insieme nuove modalità per vivere la relazione in modo più soddisfacente per entrambi.
Resto a disposizione se desiderasse un confronto.
Cordialmente,
Dott.ssa Luciana Bastianini
la sfera dell’intimità è molto personale e può essere vissuta in modi diversi da ogni coppia. Non esiste un modello “giusto” valido per tutti: ciò che conta è che entrambi i partner si sentano a proprio agio, in accordo e soddisfatti rispetto al tipo di rapporto scelto. Se ci sono dubbi o difficoltà in quest’area, parlarne con un professionista può essere utile per capire meglio come stiate vivendo l’intimità di coppia e se entrambi vi sentiate realmente appagati. Un percorso di terapia può offrire uno spazio protetto in cui esprimere i propri bisogni, confrontarsi apertamente e trovare insieme nuove modalità per vivere la relazione in modo più soddisfacente per entrambi.
Resto a disposizione se desiderasse un confronto.
Cordialmente,
Dott.ssa Luciana Bastianini
Gentilissima, grazie per la condivisione. Naturalmente un semplice messaggio non potrà mai essere una risposta totalmente esaustiva, soprattutto in relazione al fatto che il suo messaggio meriterebbe molti approfondimenti. Sarebbe interessante capire meglio come lei personalmente si vive la sessualità, se si è ormai abituata alla sua assenza o se desidererebbe in qualche modo esplorarla, al di la di ciò che il suo ragazzo pensa, credo sia opportuno che anche lei si ponga una domanda di questo tipo, una domanda centrata su quelli che sono i suoi reali bisogni. Sarebbe inoltre interessante esplorare l'aspetto del desiderio e della masturbazione, fanno parte individualmente della vostra vita? Sembra inoltre che il suo partner, pur non essendo evitante, non si dilunghi in spiegazioni quando si parla di sessualità, forse una parte di lei vorrebbe avere un confronto più approfondito con lui su questa tematica. Se per lei fosse importante poter parlare di queste tematiche con qualcuno, confrontarsi e avere anche dei pareri esterni non abbia timore di contattare un professionista che possa aiutarla in questa esplorazione.
Un caro saluto, Dott. Marco Squarcini
Un caro saluto, Dott. Marco Squarcini
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