Tempo medio di risposta:

Esperienze

Buongiorno! Sono la dott.ssa Vianello, e mi occupo di Psicologia. Sono una Psicologa specializzanda in Psicoterapia ad indirizzo Cognitivo-Neuropsicologico. Effettuo attività libero professionale a Mirano, Noale e Online.

l mio lavoro consiste nell’affiancare le persone nei momenti in cui si sentono sopraffatte, confuse, stanche, oppure quando stanno attraversando un cambiamento importante o sentono il bisogno di confrontarsi su uno o più aspetti della propria vita. 

Mi occupo di adolescenti a partire dai 12 anni, giovani adulti, adulti e coppie. Ci saranno i primi 2-3 incontri a cadenza settimanale e successivamente ci vedremo 1 volta ogni 2 settimane, e lo concorderemo sempre insieme.

Nel mio percorso professionale ho lavorato in ambito scolastico, in comunità per minori, in strutture psichiatriche e in RSA. Queste esperienze hanno arricchito la mia capacità di ascolto e di intervento in contesti molto differenti.
Con i ragazzi, affronto difficoltà tipiche della loro età: ansia, insicurezza, gestione delle emozioni, relazioni con i coetanei. Lavoro anche con adolescenti neurodivergenti o afferenti allo spettro psicotico, adattando l’intervento ai loro bisogni specifici. Questo tipo di lavoro coinvolge spesso anche i genitori, per i quali offro percorsi di sostegno alla genitorialità. Propongo inoltre percorsi per la coppia.

Con gli adulti, affronto tematiche diverse: crisi personali o lavorative, stress, ansia, difficoltà relazionali, lutti, scelte di vita, vissuti di inadeguatezza, blocchi emotivi, depressione e disturbi ossessivi.

Se senti che è arrivato il momento di prenderti cura di te, sarò felice di accompagnarti in questo percorso!

Altro Su di me

Aree di competenza principali:

  • Psicologo
  • Psicologia clinica
  • Psicodiagnostica

Indirizzi (3)

Vedi mappa si apre in una nuova scheda
Poliambulatorio Punto Medico Noale

Via Aurelio De Pol 5, Noale

Disponibilità

Telefono

041 868...

Pazienti accettati

  • Pazienti senza assicurazione sanitaria
Vedi mappa si apre in una nuova scheda
Vedi mappa si apre in una nuova scheda
Centro Psicologico Veneto

Via Luigi Mariutto 38, Mirano

Disponibilità

Telefono

041 868...

Pazienti accettati

  • Pazienti senza assicurazione sanitaria
Vedi mappa si apre in una nuova scheda

Consulenza online

Pagamento dopo la consulenza

Consulenza online

Pagamento dopo la consulenza

Disponibilità

Telefono

041 868...

Pazienti accettati

  • Pazienti senza assicurazione sanitaria

Prestazioni e prezzi

  • Colloquio psicologico

    65 €

  • Consulenza online

    65 €

  • Sostegno alla genitorialità

    Da 65 €

  • Sostegno psicologico

    Da 65 €

  • Valutazione psicodiagnostica

    Da 90 €

13 recensioni

Tutte le recensioni contano e non possono essere rimosse o modificate dai dottori a proprio piacimento. Scopri come funziona il processo di moderazione delle recensioni. Per saperne di più sulle opinioni
  • L

    Mi sono rivolto alla dott.ssa Vianello a causa del mio problema ossessivo, che mi faceva mettere in dubbio tante cose e me stesso. Con il suo aiuto ora va molto meglio e gliene sono grato

     • Presso: Centro Psicologico Veneto colloquio psicologico

    Dott.ssa Alessia Vianello

    Felice di poter essere stata d’aiuto.
    Un caro saluto


  • M

    Mi sono rivolta alla dottoressa Vianello in un momento difficile della mia vita in cui avevo bisogno di un aiuto per rimettermi in carreggiata. In questi mesi mi è stata di grande aiuto e sono contenta di aver trovato in lei il sostegno di cui avevo bisogno. Dal primo momento mi ha messa a mio agio e non mi sono mai sentita giudicata durante i colloqui!

     • Presso: Centro Psicologico Veneto colloquio psicologico individuale

    Dott.ssa Alessia Vianello

    Grazie a te per la fiducia e per esserti messa così tanto in gioco!


  • R

    Professionista attenta e precisa, dalla prima seduta ho subito notato la sua attenzione ai miei problemi e mi sono sentito libero di andare a fondo, senza nessun tipo di timore. Grazie alle sedute insieme sono riuscito a scavalcare gli ostacoli che mi impedivano di sentirmi meglio e a mio agio in tutte le situazioni che la vita mi presenta.
    Raccomando a chiunque cerchi una vera professionista che si mette a totale disposizione del paziente.

     • Presso: Poliambulatorio Punto Medico Noale sostegno psicologico

    Dott.ssa Alessia Vianello

    Grazie infinite per le belle parole


  • V

    Mi sono rivolta alla dottoressa perché non riuscivo a capire perché fosse finita la mia relazione, e ho capito tante cose anche di più rispetto a quelle che mi aspettavo. Sono tanto contenta perché ho capito e inizio a stare davvero bene grazie a lei, anche se come dice sempre lei, “il merito è tutto tuo, io sono solo un tramite”
    Le sono riconoscente per tutto quello sta facendo e stiamo facendo assieme. È sempre sorridente e si mostra molto umana, e non è scontato per me

     • Presso: Centro Psicologico Veneto sostegno psicologico

    Dott.ssa Alessia Vianello

    Grazie a te per aver condiviso con me le tue esperienze e fragilità. Mi auguro potrà andare sempre meglio


  • G

    La dottoressa Vianello è una professionista molto competente: si presta a spiegazioni efficaci e cariche di empatia, guidando la persona verso una migliore situazione personale. Sono veramente grata e fortunata ad aver incontrato una psicologa così motivata!

     • Presso: Centro Psicologico Veneto

    Dott.ssa Alessia Vianello

    E io sono grata di aver incontrato te. C'è sempre da imparare, e tu ne sei un esempio! Grazie


  • A

    Mi sono rivolto alla Dott.ssa Alessia Vianello in un momento particolarmente difficile, e con lei ho iniziato a vedere la luce in fondo al tunnel. Con competenza, empatia e grande attenzione, è riuscita a guidarmi passo dopo passo, offrendomi strumenti concreti per affrontare le mie difficoltà. La consiglio sinceramente a chi cerca una professionista preparata, ma anche capace di ascoltare davvero.

     • Presso: Centro Psicologico Veneto

    Dott.ssa Alessia Vianello

    Grazie infinite


  • C

    La dottoressa è professionale e disponibile, mi sono sentita capita fin dal primo momento. Durante un periodo di forte indecisione dovuto ad un’ importante scelta lavorativa, che mi aveva causato ansia e confusione, la dottoressa mi ha dato una mano a capire quale fosse la soluzione adatta a me, aiutandomi a comprendere meglio me stessa.

     • Presso: Poliambulatorio Punto Medico Noale

    Dott.ssa Alessia Vianello

    Credo in te e nelle tue capacità. A volte mettersi così in gioco è difficile, ma tu ci stai riuscendo davvero bene!


  • A

    Professionista giovane, disponibile ed attenta alle specifiche esigenze e necessità del paziente. Ogni incontro è stato soddisfacente e mi ha sempre offerto nuove prospettive e punti di vista su come affrontare le problematiche oggetto dei nostri colloqui (nel mio caso, principalmente ll’ansia sociale). Consigliatissima

     • Presso: Centro Psicologico Veneto

    Dott.ssa Alessia Vianello

    Grazie infinitamente,
    Ps: sei sulla strada giusta!


  • M

    La Dottoressa Vianello mi sta aiutando molto. Fin da subito mi ha compresa, supportata e spinta verso la migliore versione di me stessa. Consiglio la dottoressa a chiunque si trovi in un momento di difficoltà o senta il bisogno di capire delle cose su sé stesso.

     • Presso: Consulenza Online colloquio psicologico online

    Dott.ssa Alessia Vianello

    Grazie a te per aver condiviso così tanto con me e per esserti messo in gioco nonostante le difficoltà!


  • E

    Sto intraprendendo un percorso di terapia con la Dott.ssa Vianello con la quale mi sono sentita subito a mio agio, c'è stata fin dall'inizio molta empatia.
    Tutti gli incontri sono stimolanti, la percepisco partecipe e coinvolta nel lavoro che svolge insieme a me e nell'aiuto che mi da, anche solo spronandomi a scavare più a fondo, facendomi domande che mi aiutano a pensare, a capire e a capirmi.
    Professionista preparata, competente, gentile e puntuale.

     • Presso: Centro Psicologico Veneto colloquio psicologico individuale

    Dott.ssa Alessia Vianello

    Grazie infinte, felice di poterti accompagnare in questa fase della vita.


Si è verificato un errore, riprova

Risposte ai pazienti

ha risposto a 25 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buongiorno, spero non sia un problema desiderare di rimanere anonimo. Non so più come gestire i rapporti di lavoro in un ambiente di venticinque persone in cui non mi sento più libero di vivere chi voglio perché mi sento gli occhi addosso (e commenti) di 3-4 di loro e il loro agire di conseguenza per rovinarmi le amicizie che riesco a crearmi. Porto solo due esempi, ho legato con un ragazzo molto più piccolo che potrebbe essermi nipote, mi vuole un bene dell'anima, l'arrivo di un altro suo coetaneo che già conoscevo ha fatto scattare in quest'ultimo gelosie da portarlo a frequentarsi con lui e dopo alcuni mesi l'ho sentito vantarsi con me come se me l'avesse sottratto per via della mia età dissimile alla loro. Li per li la sua frase mi fece riflettere ma poi non ci ho dato peso perché fui stesso io a consigliargli di frequentarsi coi colleghi della sua età in modo fa crearsi la sua cerchia di amici e non isolarsi vivendo tutti noi fuori regione. Poi questo mio "nipotino" un giorno mi ha letteralmente sorpreso.. a un aperitivo inizia a farmi capire che secondo lui quel collega aveva un atteggiamento controllante, ovvero che vedendogli avere buoni rapporti con me, iniziava a tartassarlo per stare assieme ma quando aveva altre uscite non lo coinvolgeva minimamente e che nei miei confronti gli risultava ingiustamente screditante, come per isolarmi, arrivando a parlare di narcisismo ma per me era esagerata come espressione. Lui allora ha capito il gioco e spontaneamente gli ha fatto comprendere di non essere disponibile con lui con quelle modalità. Siamo andati avanti, ha continuato a coinvolgermi e io per non farlo sentire solo ho cercato di organizzare pranzi da me o uscite assieme. Adesso quell'altro collega si è staccato da lui e ha iniziato a bombardare un'altra collega emotivamente molto legata a me e io a lei, ci confidiamo su ogni aspetto di vita.vissuta e quotidiana, e che abbiamo portato anche fuori lavoro con una frequentazione light. Una delle frasi che mi ha fatto scattare il campanello d'allarme è stato quando il ragazzo manipolativo provocatoriamente nei suoi confronti dinanzi a tutti le ha fatto notare che non se li fila ma preferisce farsi i rapporti per conto suo (ovvero con me) come per riprenderla dolcemente e poi in altra occasione dinanzi a lei vantandosi di avergli aperto persino le porte di casa (cosa che anche io ho vissuto ma senza vanto alcuno, trovandola una cosa di una normalità assoluta). All'improvviso ha iniziato ad essere aggressivo nei miei confronti (io che in passato l'ho aiutato a diventare effettivo), altamente screditante, tentando di isolarmi, lei niente, sorrideva senza capire. Gliel'ho lasciato fare anche perché fino a due giorni prima era venuto proprio da me a chiedermi favori per essere ospitato e aiutato a cercare un appartamento, mi stonava ho pensato sono ragazzi e me ne sono fregato. Però al tempo stesso notando la mia amica ben più grande di lui particolarmente presa dalla sua pomposa e arrogante simpatia, le ho fatto un discorsetto preventivo facendole capire che stava tentando di portarsela nella sua combriccola invitandola a uscire assieme (cosa che la ragazza ha sempre fatto con me per sua iniziativa), spiegandole che era un concetto non solo mio (raccontandole l'argomentazione dell'altro mio "nipotino" che invece da solo aveva aperto gli occhi), raccontandole tutti i gesti screditanti che avevo subíto precendentemente, e lei meravigliatasi mi ha risposto che non sapeva di tutto questo perché lei vive i rapporti più spontaneamente, scusandosi per avermi ferito, che non sarebbe cambiato nulla nei miei confronti perché nessuno avrebbe mai fatto cambiare idea su di me perché ha tanta stima e che adesso che aveva capito, di regolarsi di conseguenza. Io le ho garantito che per me avrebbe potuto fare tutto ciò che voleva, e che se preferiva altre compagnie per le quali io non avevo spazio, di non scandalizzarsi nel vedere anche me ricrearmi spazi più tranquillo e benevoli nei miei confronti. Un mesetto di tregua in cui lei ha preso le distanze da lui, in cui lui l'ho sentito diverse volte lamentarsene con altri e guardarla con occhi cotti, lui ha iniziato quindi a riavvicinarsi a me in modalità bonaria come avesse percepito che per avvicinarsi a lei doveva accettare la nostra amicizia, dopodiché lei sta di nuovo cedendo nel cercarlo (perché lui in chat le scrive tutti i giorni facendola divertire) pur continuando a dare a me il consueto spazio. Lui se vede che arrivo io a parlarle subìto si fa da parte, ma se non ci sono diventa comunella a cui lei da seguito. Nessun problema, alla fine siamo comunque colleghi non c'è un rapporto sentimentale concreto atto a giustificare ulteriori confronti e a prescindere dal più o meno vero interessamento da parte della ragazza, io ho ridotto il legame e la tratto come altre colleghe, scaturendo in lei anche un risentimento evidente al punto tale da cercarlo proprio dinanzi a me come per volermi ferire (e gia questo..). Adesso ci stiamo riavvicinando per cercare un nuovo equilibrio ma non so come gestire la situazione, onestamente non ho assolutamente alcuna voglia di partecipare nemmeno PASSIVAMENTE a questi giochetti infantili e logoranti. Preferisco essere superiore e andare avanti, chi veramente mi vuol bene appresso mi viene. La domanda.. cosa posso fare per evitare di essere bersagliato costantemente da questi attacchi diretti? Intervenire su di lei l'ho fatto e non è il caso di diventare petulante, se un ragazzo di 18 anni da solo ha capito gli intenti mentre lei ben più grande si fa travolgere, mi faccio due domande e mi do anche due risposte, inoltre se chiudo, lei va in crisi mistica e me la farei persino nemica... Intervenire nei rapporti con lui invece non so in che modo né se sia realmente opportuno. E poi intervenire su di me, dovrei fregarmene altamente e invece me ne dispiaccio nel sentirmi innanzitutto sempre bersagliato, fatto sempre oggetto si divisione, e anche per il rapporto vero e sincero che eravamo riusciti a creare con questa ragazza dolcissima, non potrei parlarne male eccetto questo suo aspetto.
Grazie a chi vorrà dedicarmi la propria disponibilità.

Buongiorno,
la ringrazio per aver condiviso in modo così articolato e preciso il vissuto che sta affrontando. La sua capacità di descrivere le dinamiche relazionali, individuando con lucidità i comportamenti disfunzionali all’interno del contesto lavorativo, evidenzia una buona consapevolezza dei processi interpersonali in atto e dei correlati emotivi che ne derivano.
Situazioni come quella che descrive possono generare un notevole carico di stress, determinato da dinamiche di triangolazione, manipolazione relazionale e tentativi di controllo indiretto da parte di alcuni membri del gruppo, e sembrano essere date da persone più giovani di lei. È comprensibile, in questi contesti, sviluppare sentimenti di frustrazione, fatica emotiva e sensazione di essere ingiustamente esposto a dinamiche a cui si sente/non si vuole appartenere.
Le situazioni che lei descrive sono tipiche di diversi ambienti lavorativi, dove si sviluppano equilibri instabili, alleanze, gelosie e meccanismi di esclusione che possono generare forte stress, senso di vulnerabilità e fatica. La sua volontà di cercare un modo equilibrato per gestire questi aspetti, evitando escalation conflittuali, denota una buona competenza emotiva e relazionale, e anche maturità.
Per rispondere in modo maggiormente diretto alla sua domanda, le direi di provare a definire maggiormente i confini, chiedersi che cosa lei ha, si aspetta e cosa le porta avere legami anche al di fuori del contesto lavorativo con i colleghi, e infine le direi di poter provare a confrontarsi direttamente con l'interessato maggiore, ovvero quello che crea maggiormente queste dinamiche, e riflettere nuovamente rispetto al fatto di potersi pian piano "allontanare", mettendo dei limiti alla relazione, o comunque essere maggiormente chiaro. Le relazioni a lavoro sono molto difficili da mantenere, in quanto vi è molta differenza tra rapporto lavorativo e personale, dato che facilmente si sovrappongono e poi ci si sente sopraffatti. Spero di poterle essere stata d'aiuto, un saluto

Dott.ssa Alessia Vianello

Buongiorno è da giorni che mi tormenta questa domanda, come si fa a non provare qualcosa per un uomo? Come è possibile vederlo solo come un conoscente/amico/collega di lavoro? Mi spiego meglio, quando ci siamo conosciuti tra noi è nato un bel feeling, che però per bisogno di entrambi e attrazione è tramutato in una sorta di flirt con qualche minimo avvicinamento fisico e molti messaggi e chiamate, il "problema" è che lui è impegnato da 4 anni e sposato da 2... tutto all'inizio era come un divertimento che faceva distrarre entrambi e bene (per quanto sia chiaro capisco che vada contro molti valori e di questo me ne assumo le colpe). Adesso però dopo molto tempo entrambi siamo decisi a non commettere errori di cui poi ci pentiremmo e di cercare in qualche modo di mantenere un buon rapporto senza odio o distacco totale. Io però in cuor mio ammetto che per un periodo l'ho visto con altri occhi, un compagno presente, premuroso, dolce, un futuro padre perfetto, intraprendente, simpatico e con tanta voglia di fare, sempre sorridente e positivo... è possibile distaccarmi da questa visione?

Buongiorno,
quello che descrive è un vissuto molto umano e comprensibile. Quando si crea una connessione autentica, fatta di vicinanza emotiva, complicità e ascolto, può accadere che si senta una maggiore vicinanza all'altro. Il problema non è tanto “provare qualcosa”, quanto comprendere cosa ci ha attratto e perché quel legame ha fatto emergere determinati desideri o fantasie.
Il passo che sta cercando di fare è delicato ma possibile. Sarebbe utile che lei si fermasse a riflettere su che cosa questa relazione le ha dato e che sente il bisogno di vivere e che sente di meritarsi. In questo modo può provare a soffermarsi sulla situazione ma rivolgendo le domande più a se stessa che alla relazione in sé, quindi chi sono io e cosa mi aspetto da una relazione e desidero per me e per la mia vita, prendendo anche in considerazione la situazione concreta in cui si trova. E perchè no, pensare anche a quali possono essere le alternative possibili per lei in termini relazionali.
Se sente che da sola è difficile, le consiglio uno spazio psicologico dedicato, il quale potrebbe offrirle un luogo sicuro per esplorare queste dinamiche con più chiarezza e senza giudizio.
Un caro saluto.

Dott.ssa Alessia Vianello
Vedi tutte le risposte

Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.