Buongiorno, Sono una ragazza di 19 anni. Descrivo di seguito la mia situazione perché vorrei capir

21 risposte
Buongiorno,
Sono una ragazza di 19 anni.
Descrivo di seguito la mia situazione perché vorrei capire se è normale.
Da sempre mi sono piaciuti più ragazzi, che ho frequentato spesso contemporaneamente.
Da quando sto con il mio attuale ragazzo (1 anno e mezzo), ho interrotto le due precedenti relazioni che andavano avanti simultaneamente.
siamo molto diversi, ma nonostante questo mi piace molto parlarci e mi ci trovo bene a passarci del tempo. A parte un paio di occasioni in cui, andando dritti al punto, l’ho tradito, per il resto ho portato rispetto al nostro rapporto confessando anche l’accaduto.
Il problema è che spesso mi sorprende mentre siamo in giro a guardare altri ragazzi. Una volta persino mentre li guardavo tramite il riflesso di una vetrina. Questa cosa (il guardare altri) capita anche mentre ci baciamo.
Questa cosa va avanti da molto, dopo un po’ a lui da fastidio ma a volte ci ridiamo anche sopra, finche giustamente non si stufa e mi chiede di darmi un contegno.
Lui lega questa cosa al fatto che io, a sua detta, sia narcisista. In realtà di quello che pensano gli altri non mi importa, non ho bisogno di approvazione altrui per “credere” in me stessa, di qualunque ambito si parli.
Vorrei capire cosa c’è alla base del mio comportamento, se è normale.
Non ci sto capendo più nulla.
Specifico che io non lo faccio apposta, mi viene da farlo ed è piu forte di me
Buon pomeriggio, immagino non sia facile per lei la situazione che sta vivendo. Definire una situazione normale o meno non l'aiuterebbe quanto comprendere i meccanismi che la portano ad agire queste dinamiche, pur non volendo. Potrebbe esserle utile comprendere, attraverso un percorso, il perché di questi meccanismi.

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Buonasera, mi accodo a quanto detto dalla collega. Dare una diagnosi od azzardare una spiegazione frettolosa svuoterebbe di significato il suo sentire senza permetterle veramente di provare a comprendersi a fondo. Penso anche io che ritagliarsi uno spazio di ascolto in cui cercare di prendere maggior consapevolezza di se stessi sia la soluzione migliore. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
Salve, leggendo quanto ha scritto credo che ci siano difficoltà che dovrebbe affrontare sul piano personale e che emergono, quindi, anche nella relazione di coppia. Parlando di narcisismo il suo ragazzo forse avverte il suo bisogno di essere considerata? In ogni caso, la ricerca di relazioni che ha vissuto contemporaneamente con più ragazzi, e il desiderio di tradire, come è accaduto, potrebbero far pensare ad una serie di mancanze che tenta di colmare con questa modalità che si ripete o quanto meno persiste un desiderio irrefrenabile ad attuare tali comportamenti che comunque non la fanno stare bene.. Le consiglio un percorso di terapia personale che le possa consentire di conoscersi meglio e comprendere se stessa. Cordiali Saluti, Dott.ssa Baldassarre Diana
Salve, innanzitutto la ringrazio di aver condiviso questa esperienza e mi dispiace molto del periodo che sta vivendo. Definire o meno se un comportamento o un pensiero sia normale può non essere funzionale se prima non si chiariscono queste tematiche e non si rintracciano i significati connessi a queste situazioni. Un obbiettivo di un percorso psicologico, può essere quello di chiarire questa confusione e questa malessere e cercare di trasformarlo in benessere. Una terapia psicologica potrebbe permettergli di conoscersi meglio e di sviluppare delle strategie utili per poter vivere al meglio il presente, costruendo delle basi solide al fine di affrontare in maniera efficace un futuro che a tratti può sembrare angoscioso. Sarebbe uno spazio solo per lei alla scoperta di se stessi. In caso volesse, io sono a completa disposizione, in presenza ma anche Online. Dott. Matteo De Nicolò
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Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto ciò possa essere impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi e disfunzionali che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in alto punto ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico Connesso con la genesi della Sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL
Gentilissima buongiorno, le assicuro che questa domanda molto spesso mi viene rivolta da donne e uomini nei colloqui di terapia. La mia esperienza professionale e l’aver condiviso durante i colloqui clinici il vissuto interiore di molte persone che hanno subito o agito questa situazione, mi permette di affermare che ogni caso è un caso a sé e che va compreso prima di essere giudicato.
Facendo una precisazione ovvero attrazione e innamoramento non sono la stessa cosa.
Quindi, ovviamente, ci si può innamorare di più di una persona nel corso della vita. Ma essere innamorati di più persone allo stesso tempo è una storia diversa.
Siamo esseri complessi ed è probabile che due caratteristiche di persone diverse ci attraggano allo stesso tempo. L’attrazione è, per lo più, un fattore biologico, innato ed istintivo. L’innamoramento è un’altra cosa. Qualcosa di più profondo e intenso, che non coinvolge solo l’istinto, ma richiede tempo, cura, reciprocità, dedizione, risorse, impegno.
Potremmo sentirci attratti da altre persone anche quando siamo completamente innamorati di una. L’importante è capire bene la differenza tra queste due emozioni, amore e attrazione. In tutte queste situazioni la Terapia Breve può essere davvero di aiuto, perché in tempi brevi permette di focalizzarsi su qual è il problema e qual è il modo per risolverlo nel più breve tempo possibile. Qualora volesse un colloquio per orientarsi tra le varie possibilità, rimango a disposizione. Cordiali saluti, Dott.ssa Bachiorri Sara
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Buongiorno, Mi dispiace per ciò che stai affrontando e comprendo quanto per te possa essere difficile. Spesso ci troviamo di fronte a delle difficoltà contingenti e non disponiamo di tutte le risorse necessarie per affrontarle e superarle. Ci sentiamo bloccati e questo, nella maggior parte dei casi, ci impedisce di svolgere una vita completa ed appagante.
Tutti riteniamo di conoscerci, di essere consapevoli delle nostre emozioni, pensieri e comportamenti, ma in realtà , non tutti gli aspetti del nostro carattere e della nostra personalità  sono per noi così chiari e consapevoli.
Un consulto psicologico potrebbe essere utile al fine di approfondire il vissuto,la situazione, l'origine e l’evoluzione, le risorse che è possibile attivare e le strade percorribili per alleviare il disagio, agevolando una conoscenza più profonda di noi stessi. Ciò consentirà il cambiamento di tutti quegli elementi, poco funzionali, che non ci permettono di stare bene e che amplificano i vissuti negativi e le nostre sofferenze.
Resto a disposizione anche online.
Saluti,
Dott.ssa Francesca Caterino
Gentile Ragazza, non c'è quasi mai qualcosa di veramente "normale" e ciascun comportamento deve essere esplorato nelle sue radici più profonde per essere davvero compreso. La domanda che dovremmo farci è: cosa le restituisce lo sguardo dell'Altro quando cercandolo lo incontra? cosa trova conferma o lenimento in quella ricerca? se mentre bacia il suo ragazzo prova ad astenersi da questo comportamento, anche solo per qualche istante, con cosa entra in contatto? l'etichetta di narcisista, quand'anche fosse corretta, non aggiungerebbe nulla alla sua comprensione di questa dinamica, mentre una riflessione serena e non (auto)accusatoria le sarebbe di grande aiuto. Consideri la possibilità di parlarne all'interno di una psicoterapia. Un caro saluto
Gentile utente, è sempre molto difficile parlare di normalità in psicologia. Probabilmente ci sono degli elementi della sua persona, a lei ancora ignoti, che portano a reiterare un comportamento a cui lei non può opporsi, a quanto capisco. Il fatto che si ponga la domanda può essere il primo passo per affrontare il problema, magari con un professionista. La saluto di cuore e resto a disposizione. DR
Gentile utente, ogni comportamento è frutto di una storia. I tuoi meccanismi, potrebbero essere legati alla paura di legarti ed entrare in intimità con una persona. Ne potrebbe essere un esempio anche il fatto di portare avanti più relazioni contemporaneamente. Non etichetterei queste modalità con parole come narcisismo. Ti invito ad approfondire il tuo vissuto emotivo con uno psicologo, potrebbe essere importante per te e per il tuo modo di stare in relazione. Resto a disposizione, anche online. Dott.ssa Costanza Zanini
Salve, il suo problema potrebbe essere facilmente trattato in un percorso psicologico per affrontare e superare le sue difficoltà. Se è questa è la sua intenzione, sono disponibile a fornirle il mio supporto professionale. Le porgo i miei saluti. Dr. Giacomi
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Gentile utente, sono dispiaciuta per la tua confusione e sul tuo dubbio, per quello che è normale oppure no, sono d'accordo con colleghe/i che sostengono che la normalità è relativa. Nel messaggio ci lasci con la tua voglia di capire appieno cosa ci sia alla base del tuo comportamento e potresti proprio iniziare da lì.
Rimango a disposizione, un saluto. Dott.ssa Marina Costantini
Il fatto che racconta di un suo comportamento non pianificato ci conferma che lei agisce d’impulso, senza pensare infatti, si ritrova a guardare altri ragazzi per vedere se il suo sguardo venga corrisposto, ha mai provato a riflettere da quale suo personale bisogno deriva questo impulso?
Desiderio di essere notata? Desiderio di ingelosire il suo partner? Qualcosa di narcisistico sembra trasparire dal suo comportamento non trova?
Buongiorno e grazie per la sua domanda. varrebbe la pena indagare meglio questa situazione che le genera confusione, alla base della quale, potrebbe anche non esserci nulla di rilevante. Un caro saluto.
Buongiorno, grazie per la sua domanda e la sua condivisione.
La possibilità che ci viene offerta dal percorso di psicoterapia è proprio quella di coglierci nella nostra autenticità, al di là della retorica "normale o non normale", e di capire quale sia il nostro modo di stare nel mondo e con gli altri. Da lì poi siamo davvero in grado di prendere decisioni a livello della nostra relazione affettiva ed eventualmente condividerle con il partner.
Un caro saluto.
Gentile utente, grazie per la sua condivisione. Sicuramente gli aspetti da approfondire sarebbero diversi e per questo non è possibile, almeno per me, rispondere adeguatamente alle sue domande.
La indirizzerei verso un consulto psicologico, con un professionista con il quale condividere la sua storia per risolvere insieme, con il tempo, tanti dubbi e trovare le risposte che cerca.
Resto a disposizione, anche online.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Alessandra Barbera
Buongiorno mi dispiace per il disagio che sta provando soprattutto al momento quando cerca di fare chiarezza sugli aspetti che sta descrivendo. Ma proprio un percorso terapeutico le darà la possibilità di far emergere aspetti esperenziali non funzionali al momento ma che un tempo invece avevano una funzione precisa. Resto disponibile anche online. Un caro saluto
Buongiorno, capisco e comprendo la confusione e la necessità di risposta, ma un comportamento è sempre il risultato della propria storia di vita. Parlare di normalità o anormalità tout tour in psicologia ha poco senso. Ciò che ci dà la coerenza è sempre una lettura consequenziale e armoniosa delle nostre esperienze, dei nostri pensieri e delle nostre emozioni Questo lo si può fare solo all’interno di un percorso psicoterapico, l’unica via che può dare un nuovo senso alla parola normalità personale.
Buonasera, già il fatto che si sta ponendo delle domande può essere un'inizio per conoscersi meglio. Le consiglio un'approfondimento di se stessa attraverso una consulenza psicologica, così da fare chiarezza e comprendere meglio ciò che la porta a quel tipo di comportamento.

A disposizione
Dott. Maurizio Di Benedetto
Gentile utente,
può sicuramente parlarne con uno psicologo della sua città!

Cordialmente

Dottor Mauro Vargiu
Buongiorno, sicuramente gli aspetti da approfondire sono vari e complessi. Per questa ragione dare un inquadramento preciso agli elementi che lei ha portato non è possibile, poiché è necessario andare più a fondo. Come dicono i colleghi parlare di normalità o anormalità in psicologia è qualcosa che si evita di fare, dal momento che dovremmo definire cosa significa "normalità" (ogni persona credo abbia una risposta diversa) e una volta fatto chiederci: ma io voglio essere così?
Credo sia necessario parlarne con uno psicologo e approfondire la questione, a volte gli altri vedono in noi qualcosa che noi stessi non riconosciamo e può essere interessante approfondire la cosa per capirci meglio.
Un caro saluto, dott.ssa Giulia Scalvini

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