Buongiorno, sono una donna di 30 anni e ho un problema da quando sono piccola ossia l'ansia sociale.

18 risposte
Buongiorno, sono una donna di 30 anni e ho un problema da quando sono piccola ossia l'ansia sociale. Nonostante l'ansia mi divori all'interno perché ogni volta che devo sostenere un esame mi crea dolori fisici come mal di pancia e sudorazione. Non riesco a parlare davanti a più persone, ma nonostante questo mi sono sempre sforzata. Ho visto che l'ansia sociale ti porta a chiuderti dentro casa e se bene questo non è stato nel mio caso perché esco, prendo i mezzi, guido, vado a ballare, lavoro a contatto con singole persone, però ho comunque paura del giudizio delle persone. Mi sottovaluto pensando di non parlare bene, ho paura di sbagliare qualche verbo o congiuntivo e questo mi porta a non parlare proprio con le persone ed evitarle. Sono prossima alla laurea di scienze aziendali, e solo il pensiero di discutere la tesi davanti alla commissione mi devasta, mi fa mancare l'aria e mi si chiude la gola.
Se è vero che prendiamo il carattere di uno dei nostri genitori senza ombra di dubbio ho ripreso da mio padre ha un ansia generalizzata, prende psicofarmaci.
Ricordo che all'asilo mi mettevo dietro la sedia per non parlare con nessuno, questo per farvi capire che sono stata sempre cosi.
Non so se è rilevante ma all'età di 12/13 anni mio zio "acquisito" di 27 anni ci provava con me, mi toccava esternamente e io ero consensiente fino ai 21 anni circa. Con il senno di poi ho capito che questo mio zio ha fatto una cosa che non doveva fare perché ero minorenne e anche questa cosa ora mi fa vivere male perché primo si è approfittato della mia timidezza, anche se consensiente non doveva farlo, due perché mi rendo conto che è stato un reato, anche se sembravo molto piu grande l'età anagrafica era quella.
Come posso gestire ora quest'ansia? Da cosa e da chi deriva? Vorrei tante risposte
Buonasera,
la delicatezza e complessità della situazione sicuramente meriterebbe uno spazio di discussione per lei in cui affrontare le varie tematiche descritte.
La gestione dell’ansia andrebbe affrontata tramite un percorso psicoterapeutico.
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Buongiorno, da come scrive mi sembra di percepire la sua sofferenza e difficoltà che ha incontrato durante la sua vita, ma anche una forza ed una delicatezza che la fa combattere con fatica contro quest'ansia che la porterebbe a chiudersi a guscio. Le corazze proteggono ma anche imprigionano. Sicuramente un percorso volto a comprendere meglio la propria storia, della quale ci racconta un pezzo molto delicato che attualmente sta vedendo con una nuova ottica, ma sopratutto un percorso capace di darle strategie per gestire i propri stati emotivi, capirli e cercare di mettere in atto nuovi modi di gestirli potrebbe essere utile. Il mio iniziale consiglio riguardo agli stati di ansia sociale sarebbe quello di provare a chiedersi cosa mette in atto quotidianamente (pensieri, azioni, parole) che portano a sentirla così insicura e fragile, così da poter vedere in modo un po' più consapevole i nostro quotidiano autosabotaggio.
Con i miei più grandi auguri, resto disponibile per chiarimenti.
Dott.ssa Aisha Battelini
Salve, Mi dispiace molto per la situazione che descrive Perché comprendo il disagio connesso. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato. Ritengo altresì utile un approccio EMDR alla fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico Connesso con la genesi della Sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche on-line. Cordialmente, Dott FDL
Buonasera, l'ansia "serve" a coprire le emozioni e o vissuti che non 'vogliamo' o sentiamo di non riuscire a gestire. Il fatto che lei citi l'abuso subito mi fa pensare che anche questo abbia un ruolo rilevante. Per superarla, va interrogata: si chieda che cosa l'ansia sta cercando di dirle, provi a vederla come un messaggero e non come un nemico. Naturalmente potrebbe tornare utile fare un percorso su di sé con uno/a specialista.
Buonasera comprendo la sofferenza che riporta. Grazie per la condivisione.
Le suggerisco di iniziare un percorso di psicoterapia ad orientamento cognitivo comportamentale per affrontare la sua ansia sociale, imparare a riconoscerla e a gestirla in modo più funzionale.
Ed approfondire meglio la sua storia di vita.
Resto a disposizione per chiarimenti
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Buongiorno, comprendo il suo dolore e mi dispiace molto per la situazione che descrive. Dalle sue parole traspare però una grande forza la quale si manifesta nella sua tenacia e nel continuare a sperimentarsi in situazione sociali molto diverse tra loro.
La difficoltà rimane, come anche lei fa notare, però è affiancata da una grande spinta vitale. Per questo motivo e per la complessità della situazione da lei descritta mi sento di consigliarle di intraprendere un percorso di psicoterapia. Questo le consentirà di elaborare ciò che è successo in passato e di come ancora le intralcia il cammino. Inoltre le permetterà di apprendere come superare sempre meglio le difficoltà della vita quotidiana facendo leva sulla sua grande forza.
Dott. Iacopo Curzi
Gent. Sig.ra, i temi che propone devono essere affrontati in un contesto protetto con un accompagnamento professionale.
Può esserle di aiuto ascolta il Podcast Le Stanze della Paura, disponibile gratuitamente su diverse piattaforme on line.
E' un Podcast rivolto alle persone che soffrono di disturbi d'ansia e ai loro famigliari. Troverà informazioni, approfondimenti e strumenti di auto aiuto da affiancare alla psicoterapia.
Può seguire anche la pagina Fb Le Stanze della Paura podcast.
Buona serata. Bruno Ramondetti
Gentilissima, tante grazie per la condivisione, posso solo provare a immaginare quello che sta provando. Certamente i suoi vissuti meritano di essere approfonditi con l'aiuto di un professionista . Potra raggiungere una miglior autoconoscenza, esplorando emozioni e pensieri che stanno dietro al suo malessere. Il tutto può essere affiancato dal ricorso a tecniche di respirazione erilassamento che possono aiutarla a ridurre l'ansia e a gestirla.
Qualora lo volesse, resto a disposizione, anche online.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Miculian
Gentile, percepisco la sofferenza che esprime, mi dispiace davvero per la situazione che riporta e mi rendo conto di quanto possa essere complicato conviverci. La prima cosa che mi sento di consigliarle è un consulto psicologico, anche online, che possa aiutarla ad affrontare il disagio espresso al fine di ritagliarsi uno spazio per comprendere meglio ciò che prova e cosa potrà farla stare meglio, elaborare i pensieri e i vissuti emotivi rivolgendosi ad un esperto con un approccio che si basi sull’accoglienza e ciò che è utile per la persona, valorizzando le sue risorse personali, aiutandola così a divenire artefice del racconto della propria vita, dando al corpo lo spazio e l’ascolto che merita. Iniziare un percorso per sentirsi meglio richiede coraggio, ma è già un importante passo iniziale verso il cambiamento. Resto a disposizione per ulteriori indicazioni e ad incontrarla. Cordiali saluti dott. Paolo Notarangelo
Buongiorno,
La timidezza è una sensazione di disagio sperimentata almeno una volta dalla maggior parte delle persone nel corso della vita, ma in alcuni casi può diventare eccessiva creando sofferenza profonda in chi la prova portando perfino al ritiro sociale. Questo non è il suo caso perché, nonostante le insicurezze e i timori, si è sempre sforzata di uscire, di lavorare, ecc. dimostrando una grande forza di volontà. Ha parlato, peró, di eventi con alta carica emotiva che sicuramente hanno avuto un impatto intenso sulla sua psiche (e che possono avere incrementato ulteriormente gli stati d’ansia) perciò mi sento di consigliarle una consulenza psicologica per elaborare al meglio i suoi vissuti e trovare strategie per affrontare e gestire questi stati emotivi. Nel frattempo, possono essere utili alcuni esercizi di rilassamento progressivo. Resto a disposizione per qualsiasi necessità, cari saluti.
Gentile utente, mi dispiace molto per la forza del suo disagio, deve essere davvero difficile sentendosi così di fronte agli e vivendo una situazione così grave in famiglia. Ciò che ci accade nella prima infanzia, soprattutto se di natura così traumatica, lascia dei segni molto precisi perché definisce chi siamo e come viviamo il mondo. Questa insicurezza si manifesta poi in età adulta con problematiche di varia natura, come ad esempio quelle di cui lei parla. Per riuscire a far sì che questi sintomi si riducano, è per lei assolutamente necessario iniziare un percorso che possa permetterle di elaborare ciò che è accaduto nel passato e possa darle nel frattempo degli strumenti per affrontare il presente.
Resto a sua disposizione, cordiali saluti.
Salve, grazie per aver condiviso la sua situazione così complessa e delicata. Dalle parole che ha scritto emerge una grande sofferenza che può essere esplorata e compresa solo ed esclusivamente in uno spazio d'ascolto protetto in cui, oltre a trovare le risposte che desidera, potrà prendersi cura di tutti questi vissuti e potrà comprendere come affrontare le difficoltà quotidiane. Cordialmente, Anna Sensale
Caro utente, la ringrazio per aver condiviso il suo vissuto e la sua storia, dalle sue parole si percepisce che sta attraversando un momento difficile.
In tutta sincerità, rispondere alla sua domanda non è facile in quanto non conosco approfonditamente la sua storia e i suoi vissuti.
Un consulto psicologico potrebbe essere un modo efficace per affrontare le sfide che sta vivendo e lavorare insieme per trovare delle soluzioni.
Se le va, possiamo parlarne in consulenza psicologica attraverso la videoconsulenza online, sarei felice di aiutarla a trovare le risposte che sta cercando e di sostenerla. La aspetto con piacere e se posso esserle d’aiuto resto a sua disposizione. Un saluto caloroso, Dott.ssa Chiara Esposito.
Carissima,
in questo messaggio così intenso, emergono diversi temi: dall'ansia all'esperienza traumatica. Lei sembra consapevole della potenza di entrambe le cose. E' un buon punto di partenza per lavorarci in modo più profondo.
La invito a farlo, perchè se è vero come dice Lei che alcune caratteristiche si ereditano non è altrettanto vero che si debbano seguire le orme esatte.
Lei può iniziare un percorso e passo dopo passo, affrontare un processo di rielaborazione, così come passo dopo passo è arrivata a terminare gli sudi universitari (non deve essere stato facile arrivare fin qui, ma ce l'ha fatta!)
Un caro saluto
Dott.ssa Anna Stanco
Mi dispiace sentire che stai affrontando l'ansia sociale fin da quando eri piccola. È un problema comune e può essere molto sfidante da gestire. È incoraggiante vedere che, nonostante l'ansia, hai continuato a spingerti e ad affrontare situazioni sociali.

L'ansia sociale può manifestarsi in diversi modi, come sintomi fisici (come il mal di pancia e la sudorazione) e timore del giudizio degli altri. È importante riconoscere che queste paure sono comuni e non sei sola nell'affrontarle. Tuttavia, è possibile trovare strategie per gestire l'ansia e affrontare le situazioni sociali con più fiducia.

Una delle prime cose che potresti fare è cercare il supporto di uno psicologo o uno psicoterapeuta specializzato nell'ansia sociale. Un professionista sarà in grado di lavorare con te per identificare le cause dell'ansia sociale e sviluppare strategie personalizzate per affrontarla. Potrebbero essere utilizzate terapie come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), che si concentra su modelli di pensiero distorti e comportamenti disfunzionali e li sostituisce con modelli più sani.

Inoltre, potrebbe essere utile praticare tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la meditazione o lo yoga per ridurre lo stress e l'ansia. Esistono anche corsi di abilità sociali che possono aiutarti ad acquisire fiducia nelle tue capacità di comunicazione e interazione sociale.

Riguardo al tuo passato, è comprensibile che ci siano eventi o esperienze negative che abbiano influenzato la tua ansia sociale. L'episodio con tuo zio è sicuramente un evento traumatico, e potrebbe essere utile discuterne con uno psicologo o uno specialista nel trauma per elaborare le tue emozioni e superare gli effetti negativi che ha avuto sulla tua fiducia e autostima.

Ricorda che la gestione dell'ansia sociale richiede tempo e pazienza. Sii gentile con te stessa durante il processo e riconosci i progressi che fai, anche se sono piccoli. Cerca di costruire una rete di supporto con amici, familiari o gruppi di supporto in cui puoi condividere le tue esperienze e ottenere incoraggiamento.

Infine, ricorda che sei più di quest'ansia. Hai molte altre qualità e capacità che possono emergere una volta che inizi a gestire l'ansia sociale. Non permettere all'ansia di definire chi sei come persona.

Ti auguro il meglio nel tuo percorso di gestione dell'ansia sociale. Spero che tu possa trovare le risorse e il supporto necessari per superare questa sfida e vivere una vita più soddisfacente e appagante.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno. Se desiderasse condividere la sua esperienza e lasciare una recensione sul mio profilo, sarebbe molto apprezzato. Le recensioni positive mi aiutano a migliorare e a fornire supporto a più persone come lei.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione con me, e spero di sentirla presto!
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Gentile utente, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso con noi una parte così importante di sè. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso sia alla sintomatologia ansiosa sia ai ricordi del passato che ha riportato.
Le suggerirei di valutare l'inizio di un percorso psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, poichè ci sono nel suo racconto questioni estremamente delicate e affrontabili solo in uno spazio sicuro di ascolto e condivisione.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Mi dispiace molto per le difficoltà che stai affrontando. L'ansia sociale può essere molto impegnativa da gestire, soprattutto quando si accompagnano a esperienze traumatiche come quelle che hai descritto con tuo zio. Ecco alcuni passaggi che potresti prendere in considerazione per aiutarti a gestire l'ansia e a comprendere meglio le sue origini:

Supporto Professionale: La terapia con un professionista qualificato può essere molto utile. Un terapeuta può aiutarti a esplorare le radici della tua ansia sociale, lavorare attraverso l'esperienza traumatica con tuo zio, e sviluppare strategie per gestire l'ansia nel presente. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è spesso efficace nel trattare l'ansia sociale.
Elaborazione del Trauma: L'esperienza con tuo zio potrebbe aver contribuito alle tue difficoltà attuali. Un terapeuta specializzato in trauma può fornire supporto specifico per elaborare queste esperienze e aiutarti a recuperare.
Tecniche di Rilassamento e Gestione dello Stress: Tecniche come il respiro profondo, la meditazione e lo yoga possono aiutare a ridurre i sintomi fisici dell'ansia.
Esercitazioni Pratiche: Praticare situazioni che provocano ansia in un ambiente controllato, come parlare davanti a un amico fidato o esercitarsi davanti allo specchio, può aiutare a costruire la tua fiducia.
Riflessione e Auto-Comprensione: Rifletti sulle tue credenze e pensieri che alimentano l'ansia sociale. Spesso, l'ansia sociale è alimentata da credenze negative su se stessi e dalla paura del giudizio degli altri.
Costruire l'Autostima: Lavorare sull'autostima può ridurre la paura del giudizio. Questo può includere affermazioni positive, riconoscere i tuoi punti di forza e successi, e sfidare i pensieri negativi su te stessa.
Supporto di Gruppo: Partecipare a un gruppo di supporto per persone con ansia sociale può fornire conforto e consigli da altri che vivono esperienze simili.
Stile di Vita Salutare: Un'alimentazione equilibrata, l'esercizio fisico regolare e un sonno adeguato possono aiutare a migliorare il tuo umore generale e la tua capacità di gestire lo stress.
Informarsi sul Trauma: Capire come le esperienze traumatiche possano influenzare la tua vita può aiutarti a sviluppare compassione per te stessa e a comprendere meglio i tuoi comportamenti e reazioni.
Riconoscere i Progressi: Riconosci i piccoli passi che fai nel gestire l'ansia e celebra i tuoi successi.
È importante ricordare che la gestione dell'ansia sociale e la guarigione da esperienze traumatiche richiedono tempo e pazienza. Non esitare a cercare aiuto professionale e supporto per affrontare questi problemi in modo efficace e compassionevole.
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere altre domande, o desiderasse ricevere ulteriori informazioni, non esiti e chiedere.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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