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Studio Privato Dott.ssa Angelo
Via Privata delle Stelline 5, Milano


Pazienti senza assicurazione sanitaria


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Consulenza online • 64 €


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Prestazioni e prezzi

I prezzi indicati sono quelli per pazienti senza assicurazione sanitaria

Prestazioni suggerite


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La durata effettiva del colloquio psicologico è di 50 minuti.



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Esperienze

Su di me

Mi chiamo Elisabetta Angelo e sono una psicologa clinica.
Svolgo colloqui clinici e di sostegno psicologico rivolti ad adulti, giovani adulti e...

Mostra tutta la descrizione


Formazione

  • Scuola di specializzazione in psicoterapia S.I.A.B (Società italiana di Analisi Bioenergetica) - Milano
  • Laurea Magistrale in Psicologia presso Università di Padova
  • Master in Disturbi Specifici dell’Apprendimento - Galton Psychology & Neuroscience

Specializzazioni

  • Psicologia Clinica

Tirocini

  • Tirocinante specializzando in Psicoterapia presso Consorzio Sir, Milano
  • Tirocinio professionalizzante in riabilitazione psichiatrica presso Fondazione Lighea Onlus, Milano

Certificati


Foto


Competenze linguistiche

  • Italiano,
  • Portoghese

Profili social

Punteggio generale

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S
Profilo verificato
Presso: Studio Privato Dott.ssa Angelo colloquio psicologico clinico

Ottima professionalità. Da quanto capisco deve avere molta esperienza nel comprendere il mondo interno delle persone. Mi sento aiutata nell'affrontare ed elaborare i miei problemi, sentendomi sempre e comunque accolta e compresa.
La consiglierei di sicuro.

Dott.ssa Elisabetta Angelo

Ti ringrazio!

G
Profilo verificato
Visita prenotata su MioDottore.it
Presso: Studio Privato Dott.ssa Angelo colloquio psicologico

Ho appena iniziato il mio percorso con la Dottoressa Angelo ma non posso che consigliarla! Mi trovo molto bene, è attenta e paziente e sto trovando le sedute con lei estremamente utili!

Dott.ssa Elisabetta Angelo

Ti ringrazio molto e ne sono contenta!

E
Profilo verificato
Presso: Studio Privato Dott.ssa Angelo colloquio psicologico

Non posso che consigliare la dottoressa Elisabetta , oltre ad essere molto cortese e mettere a proprio agio, il percorso con lei mi sta risultando molto utile.

Dott.ssa Elisabetta Angelo

Grazie mille per queste parole. Un caro saluto


A
Presso: Studio Privato Dott.ssa Angelo colloquio psicologico

Pone molta attenzione e ascolto.
Mi sono subito sentita a mio agio ed è una persona super disponibile.

Dott.ssa Elisabetta Angelo

Ciao! Grazie!


C
Presso: Studio Privato Dott.ssa Angelo consulenza psicologica

Mi sono trovata molto bene! Ci tornerò sicuramente

Dott.ssa Elisabetta Angelo

grazie Cristina!


M
Presso: Consulenza online consulenza online

Le sedute con la Dr.ssa Angelo mi stanno aiutando tantissimo. Sono proprio contenta di averla trovata, nonostante il mio scetticismo iniziale mi rendo conto che stiamo facendo enormi progressi. Trovo che la dr.ssa sia in generale molto attenta e accogliente, puntuale negli appuntamenti fissati e disponibile rispetto alle necessità del paziente. La consiglio sicuramente!!

Dott.ssa Elisabetta Angelo

Ti ringrazio Martina


M
Presso: Studio Privato Dott.ssa Angelo colloquio psicologico clinico

Il mio percorso con la dott.ssa Angelo è stato davvero significativo. La sua gentilezza e la capacità di ascolto mi hanno fatto sentire subito a mio agio. Con pazienza e empatia, ha affrontato le mie sfide, guidandomi verso soluzioni pratiche. Consiglierei il suo prezioso aiuto a chiunque cerchi un professionista dedicato.

Dott.ssa Elisabetta Angelo

grazie davvero!


L
Presso: Studio Privato Dott.ssa Angelo colloquio psicologico individuale

Ho iniziato un percorso terapeutico con la dottoressa Angelo in un momento di grande dolore e ho trovato in lei una professionista attenta, disponibile e che ha saputo capirmi nel profondo permettendomi di fare chiarezza dentro di me e ad affrontare al meglio le difficoltà accompagnandomi. La consiglio vivamente.

Dott.ssa Elisabetta Angelo

ti ringrazio!


I
Presso: Studio Privato Dott.ssa Angelo

Persona davvero preparata e competente. Mi ha fatto sentire subito a mio agio.

Dott.ssa Elisabetta Angelo

Ciao Ilaria, grazie!


C
Presso: Studio Privato Dott.ssa Angelo

La dottoressa Angelo è persona sensibile e molto disponibile all'ascolto; mette subito a proprio agio e con gentilezza ti porta a lasciarti condurre nel percorso di cura e consapevolezza di se' ..

Dott.ssa Elisabetta Angelo

Grazie davvero Cinzia!


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 15 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buonasera. Sono una studentessa di 22 anni che frequenta l'università. Scrivo in merito alla mia situazione familiare che non mi permette di vivere serenamente da tantissimo tempo.
Sono figlia unica, cresciuta in una famiglia della quale non mi sono mai sentita parte, né sulla quale ho mai potuto fare affidamento, per qualsiasi cosa. Mio padre ha problemi con l'alcol, attualmente è in pensione da svariati anni (già da prima del covid) e ha sempre avuto atteggiamenti controllanti in famiglia che sono andati peggiorando. A casa non mi è mai stato possibile fare niente: cucinare, invitare qualcuno a pranzo, stare con gli amici quando i miei andavano via al mare qualche giorno (il tutto con la scusa che non è casa mia e quando avrò la mia casa farò cosa voglio). Non mi è permesso svolgere liberamente le più comuni attività quotidiane senza dover chiedere permesso o rispettare orari prestabiliti (Si mangia sempre verso le 18.30 a cena, e quasi mai dei pasti caldi perché i miei non hanno voglia di cucinare e a me è vietato toccare i fornelli, nemmeno se chiedo permesso perché mi verrebbe negato). Mio padre ha atteggiamenti manipolatori, disturbanti e disturbati, ha delle ossessioni che lo portano a compiere gesti ripetitivi e coi quali deve tenere tutto sotto controllo ( la porta del bagno deve rimanere aperta e se è chiusa e se ne accorge va ad aprirla, la porta dell'ingresso invece deve stare aperta a metà, se qualcuno è andato in bagno anche se non ha usato il wc tira l'acqua e se non ha aperto il rubinetto lui lo apre di scatto e lo richiude). È sempre stato abbastanza assente nella mia vita anche se mia madre insiste nel ritenere che sia stato un buon padre e che io dovrei essergli grata, ma le uniche cose che ricordo sono violenze fisiche anche di una certa pesantezza, e violenze psicologiche (se facevo qualche marachella mi lasciava senza cena, in piedi davanti al tavolo, mentre lui mangiava, e se mi sedevo mi puniva). Mia madre è anche lei manipolatrice, ma talmente brava a fingere di non esserlo che nessuno mi crede quando c'è un litigio nel quale io e lei siamo coinvolte. Mia nonna, che è mancata l'anno scorso, le ha sempre dato retta e nonostante mi volesse molto bene e ci fossi legata mi diceva spesso di essere "più educata con la mamma perché se no la facevo piangere (mia nonna)" e con questo senso di colpa io non ho mai capito, da piccola, se la colpa fosse mia o meno. Qualsiasi persona pensa che mia madre sia una persona buona, empatica, onesta, di grande sensibilità e gran cuore quando lei usa questi escamotage (regalini in ogni occasione, regali di un certo costo a natale e compleanni di colleghi e amici sempre ben impacchettati ed eleganti) per far credere che sia una persona di classe, raffinata, per bene e molto generosa e brava. Ha sempre avuto questi atteggiamenti anche nei confronti delle mie amiche, per le quali ha poi sempre avuto brutte parole da spendere alle loro spalle, criticandole più per la loro condizione economica per un reale difetto o pericolo che potesse portarmi sulla cattiva strada come lei invece riteneva. Ha sempre qualcosa da dire sulla mia persona, quando esco con le amiche commenta come mi vesto perché se metto qualcosa di dozzinale sono "la scappata di casa, io non ti conosco se esci così", ma se mi vesto elegante sto sicuramente andando a qualche appuntamento di nascosto (sono fidanzata da più di un anno e nonostante questo spesso allude a frequentazioni e/o rapporti a sfondo sessuale con altri, in base a come mi vesto (sempre in modo decoroso, a parere mio, anche più della media delle mie coetanee)). Di recente ha commentato il mio aspetto fisico alludendo al fatto che non faccio attività fisica e che per tale motivo mi ritrovo ad avere "delle cosce di prosciutto" al posto delle gambe, quando in realtà risultò essere persino sottopeso per la mia altezza. C'è sempre qualcosa che non va del mio aspetto, che siano le mie gambe, che siano le mie sopracciglia, i miei capelli, la cellulite, I vestiti, i miei amici... però poi fa la bella faccia con gli altri, facendo credere che sia una persona meravigliosa. Un paio di anni fa sono stata male per la fine di una relazione, la prima della mia vita, per la quale ho sofferto così tanto da non dormire la notte e avere attacchi di panico. Stavo così male che non sono riuscita a farmi forza da sola o farmi bastare qualche uscita di confronto con le amiche, che ho detto tutta la verità a mia madre. Errore più grande della mia vita. Se potessi tornare indietro giurerei a me stessa di voler soffrire ancora altri due anni per quella relazione pur di non farlo sapere a mia madre. Ancora oggi mi rinfaccia quella sofferenza,deridendomi e prendendosi tutti i meriti di esserci stata, e usando quell'episodio per manipolarmi e dirmi che "dovrei esserle grata perché lei c'era, anziché allontanarmi da lei e trattarla da sconosciuta". La mia vita è un inferno, e non so più cosa fare. L'idea di iniziare un percorso di psicoterapia non mi garba particolarmente perché l'avevo già fatto quando mi ero lasciata col mio primo ragazzo, mia madre l'aveva scoperto e mi aveva rinfacciato che la psicologa a sua detta mi aveva fatto il lavaggio del cervello e da che ero andata lì per il mio ex, ero finita a "sparlare dei tuoi stessi genitori che per te ci sono stati" (la psicologa aveva indagato molto sulle mie vicende familiari e da che effettivamente ero andata per il mio ex, avevo poi ragionato molto sul fatto che il reale problema era la famiglia e le dinamiche tossiche in cui ero cresciuta).
Sono poi tornata dallo psicologo qualche mese fa, con tempi di attesa lunghissimi, con uno psicologo che mi dà appuntamento, gli spiego i motivi e mi liquida dicendomi che non dovevo essere io lì ma i miei genitori e che non poteva fare nulla. Con la promessa di un nuovo appuntamento a distanza di un mese dopo le sue vacanze all'estero, non ho più ricevuto nessuna notizia e non l'ho più cercato. Adesso mi ritrovo sola, con solo il mio ragazzo, e la sorella di mia nonna che c'è e non c'è dato che ci vado d'accordo ma crede sempre sulla parola a mia madre, e quando provo ad accennarle cosa accada veramente in famiglia, taglia corto il discorso dicendo che la cosa la fa soffrire e preferisce non sapere nulla.
Non so più cosa fare, ho sulle spalle ancora più di 3 anni se non 4 di studio (sono a 3° anno di medicina con ancora tutti gli esami del 3° e la metà del 2° da dare), non riesco a studiare concentrata e per dare un esame ci ho messo un anno, mentre ora sono più di 4 mesi che sono sempre sullo stesso, e del quale ho studiato soltanto metà materiale (è l'esame di fisiologia da 18 crediti, probabilmente il più pesante del percorso, e mi spaventa rimanere bloccata in eterno). Vi prego aiutatemi.

Buongiorno, la ringrazio per la sua condivisione. Ciò che sta attraversando è certamente complesso e molto doloroso. Concordo con i colleghi nel consigliarle di intraprendere un percorso psicologico: uno spazio protetto in cui costruire una relazione di fiducia, elaborare quanto vive, avere la possibilità di essere sostenuta nelle sue risorse e ricevere un supporto nella costruzione di confini tra sè e i suoi familiari. Stabilire dei confini nel riconoscimento di ciò che è buono/non buono per sè può aiutarla nella costruzione della sua identità adulta e nel suo benessere.

Dott.ssa Elisabetta Angelo

Buongiorno, sono una donna lesbica e credo di essermi innamorata di una ragazza eterosessuale molto più giovane di me. Mi scuso se mi dilungherò un po’ ma per poter avere un quadro completo della situazione devo per forza di cose spiegare come si sono svolti i fatti. Ho conosciuto questa ragazza circa un anno fa perché ha iniziato a giocare nella mia stessa squadra di pallavolo (premetto, io ho 43 anni,sono molto giovanile e non dimostro la mia etá, tant’é che le persone che non mi conoscono mi danno al massimo 30 anni, se non meno, lei invece ne ha 24). Inizialmente ci siamo subito prese in simpatia, ma senza un doppio fine. Ci si vedeva quelle 3 volte alla settimana in palestra, ci si scambiava qualche battuta, qualche messaggio generico via whatsapp ma niente di che, un normale rapporto tra due compagne di squadra che vanno d’accordo. Il “problema” nasce circa 2 mesi fa ( la stagione sportiva era ormai finita quindi non ci si vedeva quasi mai…abitiamo a circa un’ora e mezza di distanza) stavamo chiacchierando del più e del meno via messaggi quando abbiamo iniziato a porci domande diciamo, piú impegnative…abbiamo iniziato a conoscerci meglio, a chiederci cosa ci piacesse, ai nostri sogni, ai nostri punti di vista sugli argomenti più disparati…alla fine abbiamo iniziato a sentirci costantemente tutto il giorno dalla mattina con il buongiorno alla sera con la buonanotte. Ci raccontavamo di tutto, cosa pensavamo in quel momento, ci preoccupavamo una dell’ altra …abbiamo iniziato a dirci che ci mancavamo, che ci pensavamo, che avremmo avuto voglia di vederci. É successo poi che una sera,per un caso fortuito, lei si sia fermata a dormire da me. Non é successo nulla anche perchè io,sapendo del suo orientamento sessuale e del fatto che era fidanzata con un ragazzo da 5 anni (prima storia seria ed importante) non ho mai voluto forzarla o mancarle di rispetto, però quella sera c’è stato palesemente da parte di entrambe un desiderio di contatto fisico che si é palesato con il “gioco” ( per capirci una finta lotta). I giorni successivi abbiamo continuato a sentirci sempre assiduamente. Lei era sempre presente, il sentirmi era la sua priorità, le sue giornate, e anche le mie, passavano in funzione del sentirci e dentro di me iniziava a nascere un sentimento piú profondo. Ci mettiamo d’accordo per vederci, una sera viene a cena da me,guardiamo un film in divano e lei mi prende la mano,inizia ad accarezzarla e passiamo il tempo del film a tenerci x mano. Decide di fermarsi da me anche quella sera…e non chiudiamo occhio perché passiamo tutto il tempo abbracciate e a coccolarci. Alla mattina lei doveva andare via con il fidanzato ma ha continuato a ritardare la partenza dicendo che avrebbe voluto rimanere lì con me, tant’è che alla fine ritarda l’incontro di quasi due ore. Da quel giorno c’è un escalation di messaggi dolci, sento il trasporto da parte sua, mi dice che una persona come me non l’ha mai incontrata, che come sta con me non é mai stata con nessuno, che sono nei suoi pensieri costantemente e anche se é molto combattuta mi dice che non vuole rinunciare a me e che le sto facendo piacere un po’ più la vita. Allo stesso modo però ha anche momenti di estremo down, di dubbi su quello che sta facendo, sui sensi di colpa nei confronti del fidanzato ( anche se le cose tra loro non vanno bene). Lei é una persona molto razionale, pensa, pensa troppo a tutto e io, di contro, sono una persona molto di pancia. Tra alti e bassi decidiamo per un altro incontro dopo circa una settimana, viene da me un pomeriggio e lì ci baciamo…con trasporto,con passione. Ecco da qui iniziano i problemi. La sera stessa lascia il suo ragazzo, si danno una settimana di no-contact (ad oggi sono passati 2 giorni) e il giorno dopo, di punto in bianco, mi dice che forse é meglio non sentirci più, per entrambe. Il motivi di questa sua decisione é che non se la sente, vorrebbe ma sa giá che non ci riuscirá, mi dice che lei é sempre stata con uomini e non se la sente almeno per ora, che forse é successo tutto troppo in fretta e anche la differenza di etá ha un certo peso, ma solo a livello di num, perché continua dirmi che la pensiamo uguale in molte cose, che abbiamo una visione della vita uguale, che con me ride, si diverte, riesco a capirla, a darle consigli, a starle vicina. Comunque sia accetto la sua decisione e non mi faccio più sentire, il problema é che lei continua a farlo, un po’ meno di prima ma continua a farlo. Mi ha detto anche che non vuole perdermi perché sono una persona meravigliosa, vorrebbe avere con me un rapporto di amicizia normale ma se solo mi vede o mi si avvicina sa già che non riuscirebbe a starmi lontana o a non desiderare un contatto con me. Mi scuso infinitamente se sono stata prolissa ma non avevo altro modo per spiegare la situazione. Ora, non so cosa fare, non so se aspettare che lei si capisca, non so se faccio bene o no a rispondere ai suoi messaggi ( sono messaggi normali, non si va a cadere sul mi manchi, ti penso, vorrei fossi qua ecc. e nemmeno messaggi allusivi) non riesco a capire cosa prova veramente, se il fatto di aspettarla e trattarla come amica possa aiutarla a far chiarezza, oppure se devo farle sentire la mia mancanza in modo che capisca che potrebbe rischiare di perdere una persona importante per lei. Io le voglio davvero un gran bene e , se pur con molta fatica, sarei disposta ad allontanarmi se solo avessi la certezza che lei possa star meglio. Ah una cosa del suo carattere che non ho detto…lei é una persona molto altruista,mette sempre il bene degli altri davanti al suo, piuttosto di far soffrire l’altro sta male lei. Non so se questo possa derivare dal fatto che ha avuto una situazione familiare non molto bella e ha sempre dovuto prendersi cura dei suoi fratelli, ma sta di fatto che é disposta a mettere da parte la sua felicitá per quella degli altri.
Ringrazio infinitamente fin da subito se vorrete rispondermi ed aiutarmi almeno in parte a far chiarezza.

Buongiorno, dal suo racconto emergono le grandi emozioni e i sentimenti che sta provando. Credo che non ci sia una cosa "giusta" o "sbagliata" da fare, qualcosa che vada bene o meno in assoluto. La ragazza che descrive sta facendo il suo percorso, ha le sue paure, i suoi interrogativi e i suoi tempi per capirsi e comprendersi. Ciò che penso sia importante è che Lei stia su di sè, su ciò che sente, su ciò che la fa star bene nel rispetto di quello che prova. Si potrà avvicinare se sentirà di volerle star vicino da amica o se sentirà di volerle dire che le manca, invece potrà allontanarsi se la vicinanza la farà soffrire..Si allinei ai suoi di bisogni ed di emozioni, non perda di vista sè. Un caro saluto

Dott.ssa Elisabetta Angelo

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