Buongiorno,ho 39 anni sono anni oramai che prendo farmaci,ma sto male lo stesso,io penso sia arrivat
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Buongiorno,ho 39 anni sono anni oramai che prendo farmaci,ma sto male lo stesso,io penso sia arrivato il momento di riuscire ad eliminare questi maledetti farmaci,secondo voi con una psicoterapia ci riuscirò? Grazie in anticipo

Buongiorno, non conoscendo più nello specifico la sua situazione non posso che dare una risposta generica ma che può tenere in considerazione.
Studi di neuroscienze hanno consentito di mostrare in maniera concreta gli effetti della psicoterapia sul cervello nel modificare i circuiti neuronali implicati nelle psicopatologie.
Esistono studi che supportano l’efficacia della psicoterapia per svariate condizioni psicopatologiche, con effetti paragonabili a quelli degli psicofarmaci. Pertanto attraverso una corretta diagnosi e una buona psicoterapia si può arrivare a ridurre o ad eliminare l’utilizzo dei farmaci. Cordialmente. Dott.ssa Barbara Garofalo
Studi di neuroscienze hanno consentito di mostrare in maniera concreta gli effetti della psicoterapia sul cervello nel modificare i circuiti neuronali implicati nelle psicopatologie.
Esistono studi che supportano l’efficacia della psicoterapia per svariate condizioni psicopatologiche, con effetti paragonabili a quelli degli psicofarmaci. Pertanto attraverso una corretta diagnosi e una buona psicoterapia si può arrivare a ridurre o ad eliminare l’utilizzo dei farmaci. Cordialmente. Dott.ssa Barbara Garofalo
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Salve, ritengo utile esporre la questione al medico che ha prescritto i farmaci, figura professionale più competente in materia.
Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere l'efficacia dell'intervento combinato ossia costituito da farmaco più psicoterapia dunque la invito, qualora non lo avesse fatto, a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere l'efficacia dell'intervento combinato ossia costituito da farmaco più psicoterapia dunque la invito, qualora non lo avesse fatto, a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Buongiorno
Sicuramente i farmaci da soli non riescono a aiutarla a risolvere il suo problema. . Aggiungerei che una dieta equilibrata e della sana attivitá fisica sono anche fondamentali per riprendere la sua serenitá. Ma non conoscendo nello specifico i suoi sintomi non posso aggiungere molto di piu. Mi puó anche contattare se ha bisogno. Tanti auguri.
Buongiorno
Sicuramente i farmaci da soli non riescono a aiutarla a risolvere il suo problema. . Aggiungerei che una dieta equilibrata e della sana attivitá fisica sono anche fondamentali per riprendere la sua serenitá. Ma non conoscendo nello specifico i suoi sintomi non posso aggiungere molto di piu. Mi puó anche contattare se ha bisogno. Tanti auguri.
Buongiorno
Sicuramente i farmaci da soli non riescono ad aiutarla a risolvere il suo problema. . Aggiungerei che una dieta equilibrata e della sana attività fisica sono anche fondamentali per riprendere la sua serenità. Ma non conoscendo nello specifico i suoi sintomi non posso aggiungere molto di più. Mi può anche contattare se ha bisogno. Tanti auguri.
Sicuramente i farmaci da soli non riescono a aiutarla a risolvere il suo problema. . Aggiungerei che una dieta equilibrata e della sana attivitá fisica sono anche fondamentali per riprendere la sua serenitá. Ma non conoscendo nello specifico i suoi sintomi non posso aggiungere molto di piu. Mi puó anche contattare se ha bisogno. Tanti auguri.
Buongiorno
Sicuramente i farmaci da soli non riescono a aiutarla a risolvere il suo problema. . Aggiungerei che una dieta equilibrata e della sana attivitá fisica sono anche fondamentali per riprendere la sua serenitá. Ma non conoscendo nello specifico i suoi sintomi non posso aggiungere molto di piu. Mi puó anche contattare se ha bisogno. Tanti auguri.
Buongiorno
Sicuramente i farmaci da soli non riescono ad aiutarla a risolvere il suo problema. . Aggiungerei che una dieta equilibrata e della sana attività fisica sono anche fondamentali per riprendere la sua serenità. Ma non conoscendo nello specifico i suoi sintomi non posso aggiungere molto di più. Mi può anche contattare se ha bisogno. Tanti auguri.

Gentile paziente, mi colpisce il fatto che maledica i farmaci e che voglia intraprendere una psicoterapia (...) come se gli uni escludessero l'altra e viceversa. Spesso un percorso integrato è indicato, soprattutto in situazioni molto complesse e gravi. Non conoscendo la sua originale situazione la risposta non può essere seriamente univoca. Un percorso di psicoterapia può esserle utile ed efficace? Si. Può eliminare il farmaco? dipende dalla gravità del disturbo...sicuramente potrebbe limitarne la posologia. Nella sua domanda mi sono arrivate stanchezza ed anche rabbia...da accogliere in uno spazio di terapia personale. Un caro saluto e a disposizione anche on line.

Buongiorno sicuramente la psicoterapia aiuta tantissimo... Cordiali saluti dottoressa Marilena Santonicola

Buongiorno, difficile rispondere alla sua domanda con certezza perché l'eliminazione dei farmaci è possibile quasi sempre affrontando ed eliminando le cause con un percorso di psicoterapia. Il punto è che ci possono essere quadri diagnostici in cui ciò non è del tutto possibile. Le consiglio di fare una valutazione della sua situazione con uno psicoterapeuta e iniziare, in ogni caso, ad affrontare le problematiche alla radice.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

Buongiorno. La domanda che pone va attentamente valutata sia rispetto alla sua specifica situazione clinica, sia in merito alla motivazione che la porta a richiedere un aiuto psicoterapeutico. SG

Salve. Sicuramente non può iniziare una psicoterapia per interrompere i farmaci ma andando avanti con una buona psicoterapia, col tempo, lo psicoterapeuta in collaborazione col medico che le ha prescritto i farmaci, possono valutare una riduzione dei farmaci e, eventualmente, se possibile, l'interruzione. Distinti saluti

Gentile utente di mio dottore,
non si conosce nello specifico da che genere di problematica sia accompagnato, ad ogni modo non è possibile solitamente una sospensione dei farmaci improvvisa senza prima confrontarsi con un medico. In genere, per molte forme di disagio psichico, è consigliato un percorso farmacologico accompagnato da quello psicoterapico, questo potrebbe esser anche il suo caso. Nel caso resto disponibile ad accogliere la sua domanda di aiuto, ricevo anche on-line.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
non si conosce nello specifico da che genere di problematica sia accompagnato, ad ogni modo non è possibile solitamente una sospensione dei farmaci improvvisa senza prima confrontarsi con un medico. In genere, per molte forme di disagio psichico, è consigliato un percorso farmacologico accompagnato da quello psicoterapico, questo potrebbe esser anche il suo caso. Nel caso resto disponibile ad accogliere la sua domanda di aiuto, ricevo anche on-line.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara

Buonasera. Gli psicofarmaci intervengono solo dal punto di vista biologico. Per uscire dalla sofferenza bisogna prima entrarci con una psicoterapia.

Buongiorno, dipende molto dal tipo di disturbo ma sicuramente la psicoterapia serve per poter affrontare il disagio sottostante. solitamente i farmaci si usano nel momento di disturbo acuto, dove serve un intervento urgente per tenere sotto controllo i sintomi; una volta che i sintomi sono sufficientemente stabili, la psicoterapia interviene sulle cause e, sempre in base al tipo di disturbo, si possono o eliminare o diminuire i farmaci.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Buona giornata
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Buona giornata

Gentile utente, in base al suo disturbo si può modulare l'assunzione di farmaci. La psicoterapia, a differenza dei farmaci, porta dei cambiamenti significativi a lungo termine, anche quando il percorso è concluso. Personalmente lavoro con la psicoterapia cognitivo-comportamentale che risulta tra le terapie con maggiore efficacia clinica. E' un approccio pratico e concreto in cui la persona impara diverse tecniche sul piano emotivo, cognitivo e comportamentale.
Se ha bisogno di ricevere altre risposte, mi può contattare anche online.
In bocca al lupo!
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Se ha bisogno di ricevere altre risposte, mi può contattare anche online.
In bocca al lupo!
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna

Gentilissima
è veramente un buon punto di partenza il suo per una psicoterapia. Vuole entrare dentro di sé, fare introspezione, smettere di affidarsi ai farmaci che al momento non hanno effetto su di lei. Spesso un percorso terapeutico inizia così, tramite il coraggio di scegliere una via diversa, l'essere stanchi di star male, il desiderio di ampliare lo sguardo e trovare risposte più soddisfacenti. Sono a disposizione. Cari saluti Margherita Biavati
è veramente un buon punto di partenza il suo per una psicoterapia. Vuole entrare dentro di sé, fare introspezione, smettere di affidarsi ai farmaci che al momento non hanno effetto su di lei. Spesso un percorso terapeutico inizia così, tramite il coraggio di scegliere una via diversa, l'essere stanchi di star male, il desiderio di ampliare lo sguardo e trovare risposte più soddisfacenti. Sono a disposizione. Cari saluti Margherita Biavati

Gentile Utente sicuramente i soli farmaci non bastano ma non escluda a priori una integrazione tra una terapia farmacologica e psicoterapia. Non conosco bene la sua situazione ma sicuramente dovrebbe iniziare con una integrazione per poi eventualmente poter giungere ad uno scalaggio del farmaco sotto supervisione psichiatrica. Cari saluti Patrizia Morretta

I farmaci sono solo una parte del trattamento che va integrato con una psicoterapia.

Gentilissimo Buongiorno! Stiamo parlando di due ambiti molto diversi per quanto sovrapponibili. L’ambito farmacologico non attende allo psicologo psicoterapeuta, ma al medico, è con lui da prendere la decisone se sospendere, ridurre o cambiare terapia, perché la propria libertà di scelta è vincolata a caratteristiche farmacodinamiche e farmacocinetiche molto soggettive. Tuttavia se maturata consapevolmente la volontà di intraprendere anche un percorso psicoterapeutico potrebbe essere una giusta soluzione visto il comprovato effetto che la stessa ha sul nostro cervello. Mi permetto di sottolineare “consapevolmente” la psicoterapia non deve essere l’ultimo disperato tentativo di guarigione!

Buongiorno, la psicoterapia sicuramente può esserle d'aiuto. Non sappiamo per il suo caso specifico, ma se lo psichiatra riterrà opportuno proseguire la terapia farmacologica, potrà optare volendo per una soluzione di sinergia tra le due cose. Le consiglio di parlarne comunque con lo psichiatra che la segue e di confrontarsi con lui. Le auguro un grande in bocca al lupo. Cordiali saluti, Dott.ssa Sarah Mion

Buongiorno gentile utente,
Purtroppo è difficile dare una risposta attendibile alla sua domanda senza conoscere meglio la sua situazione e i sintomi di cui soffre.
Sicuramente un percorso di psicoterapia può dare ottimi risultati in termini di maggior benessere, consapevolezza e gestione dei sintomi anche senza farmaci.
Tuttavia ogni situazione e ogni quadro sono differenti, quindi le consiglio di affrontare il discorso con il medico che l’ha seguita in questi anni e, se vorrà, con uno psicoterapeuta.
Un caro saluto.
Dott.ssa Federica Casale
Purtroppo è difficile dare una risposta attendibile alla sua domanda senza conoscere meglio la sua situazione e i sintomi di cui soffre.
Sicuramente un percorso di psicoterapia può dare ottimi risultati in termini di maggior benessere, consapevolezza e gestione dei sintomi anche senza farmaci.
Tuttavia ogni situazione e ogni quadro sono differenti, quindi le consiglio di affrontare il discorso con il medico che l’ha seguita in questi anni e, se vorrà, con uno psicoterapeuta.
Un caro saluto.
Dott.ssa Federica Casale

Salve, sicuramente la psicoterapia porta a dei giovamenti, dato che va a comprendere e a trattare la natura dei sintomi. Magari all'inizio della terpaia può continuare a predenere la terapia farmacologica, per poi scalare e smettere di prendere farmaci. Nel suo messaggio molto generico è difficle comprendere la natura del suo malessere. Un psicoterapia ad indirizzo integrato può essere una soluzione per trovare il percorso migliore per lei. Ricevo anche on line. Mi contatti anche solo per un chiarimento. Buona giornata

Gentile utente, gli psicofarmaci sono un aiuto prezioso per svolgere in parallelo un buon percorso di psicoterapia che le consiglio vivamente. Non proceda a brusche interruzioni, che potrebbero portare a ulteriore malessere, ma valuti insieme a psichiatra e psicoterapeuta quando sarà pronta a iniziare una fase graduale di eliminazione. Spero di esserle stata utile e la saluto cordialmente. Dr.ssa Sara Mammano

I farmaci sono spesso un'aiuto alla sofferenza psichica, ma senza una corretta psicoterapia che possa aiutare ad individuare la causa profonda della sua sofferenza il farmaco non fa altro che ridurre il sintomo ma non potrà eliminare completamente le cause. Le consiglio di valutare una psicoterapia per un aiuto più completo

Salve, difficile rispondere alla sua domanda avendo così poche informazioni, ma mi sento dirle che i farmaci possono essere importanti alleati e ancora più efficaci se si svolge contemporaneamente una psicoterapia, che l'aiuterà ad abbandonare il trattamento farmacologico, ovviamente dopo un'attenta valutazione dello psichiatra. Le auguro una buona vita.

Buongiorno avendo poche informazioni a disposizione posso consigliare di prendere un appuntamento con un* psicoterapeuta che valuterà la sua situazione e le sarà accanto in un percorso di cambiamento.

Gentile utente, sicuramente la psicoterapia è la strada giusta.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu

Gentile, non conoscendo la sua situazione sarebbe incauto darle una risposta sull'eliminare definitivamente i farmaci dalla sua vita. Credo però che lei stesso/a abbia preso consapevolezza che forse semplicemente il farmaco non basta più. Sarebbe sempre opportuno affiancare un percorso di psicoterapia quando si assumono psicofarmaci. Se non lo ha ancora mai fatto, questo potrebbe essere senz'altro un buon momento per cominciare e credo che le servirà per indagare un po' le cause di questo suo malessere. Quindi.. se deciderà di intraprendere un percorso di psicoterapia, le auguro che possa essere per lei un percorso di scoperta verso lo stare meglio! Cordialmente, Francesca Tugnoli

Buongiorno,
Il fatto che lei desideri togliere i farmaci presuppone che forse sia giunto il momento di mettersi a lavoro sulle cause più profonde della sua sofferenza. Sicuramente la psicoterapia non è un percorso facile ed è probabile che non le garantisca un benessere immediato, ma potrebbe consentirle di prendere in mano la sua vita per condurla nella direzione che realmente desidera.
Spero di esserle stata d'aiuto e rimango a disposizione qualora dovesse avere bisogno.
DE
Il fatto che lei desideri togliere i farmaci presuppone che forse sia giunto il momento di mettersi a lavoro sulle cause più profonde della sua sofferenza. Sicuramente la psicoterapia non è un percorso facile ed è probabile che non le garantisca un benessere immediato, ma potrebbe consentirle di prendere in mano la sua vita per condurla nella direzione che realmente desidera.
Spero di esserle stata d'aiuto e rimango a disposizione qualora dovesse avere bisogno.
DE

Gentile utente, grazie per essersi raccontata. Capisco e percepisco la volontà nel voler sospendere i farmaci presenti ormai da diversi anni nella sua vita, ma ritengo più funzionale un approccio integrato, che combini la terapia farmacologica con la psicoterapia, per giovare di un sostegno più completo e duraturo. In questo modo, potrà affrontare sia gli aspetti sintomatici che le cause profonde del suo disagio.
Resto a disposizione.
Un caro saluto Dott.ssa Valentina De Chiara
Resto a disposizione.
Un caro saluto Dott.ssa Valentina De Chiara

Salve, è comprensibile sentirsi frustrati e demotivati dopo anni di trattamento farmacologico senza riscontrare miglioramenti significativi. La decisione di ridurre o sospendere i farmaci è una questione importante, e sarebbe ideale discuterne innanzitutto con il proprio medico di riferimento, che può aiutare a valutare la situazione in modo appropriato. In ogni caso, la psicoterapia può sicuramente rappresentare un valido supporto per andare alla radice del problema e un'occasione per comprendere meglio se stessi, esplorare emozioni, pensieri e comportamenti, e sviluppare nuove modalità di gestione anche delle difficoltà.
Un cordiale saluto.
Dott.ssa Raffaella Del Vasto
Un cordiale saluto.
Dott.ssa Raffaella Del Vasto

Buongiorno, la terapia farmacologica é importante quando i sintomi sono così forti da compromettere il normale funzionamento della vita nella quotidianità. Gli psicofarmaci peró agiscono alleviando tali sintomi solo temporaneamente se contemporaneamente non si accompagnano con una psicoterapia, che invece aiuta a scavare nel profondo andando a lavorare sulle cause di tali sintomi. Quindi le consiglio di iniziare questo percorso se sente che sia arrivato il momento per farlo. Io sono disponibile a seguirla se lo desiderasse. Buon cammino, dott. Ssa Ivana Balasso

Buongiorno,
Capisco profondamente il suo desiderio di stare meglio e di poter ridurre o eliminare l’uso dei farmaci. È una domanda molto importante e delicata. La psicoterapia può rappresentare un valido aiuto per affrontare alla radice le difficoltà psicologiche ed emotive che spesso stanno alla base del malessere, lavorando su pensieri, emozioni e comportamenti disfunzionali. In molti casi, con un percorso terapeutico ben strutturato e personalizzato, è possibile ottenere un miglioramento significativo del benessere psicologico, tale da permettere – sempre sotto supervisione medica – una graduale riduzione della terapia farmacologica.
È però fondamentale sottolineare che ogni situazione è unica e complessa, e che ogni decisione rispetto alla sospensione o alla modifica dei farmaci deve essere presa in stretta collaborazione con lo psichiatra curante.
Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista che possa valutare attentamente la sua situazione e accompagnarla in un percorso terapeutico adeguato.
Cordiali saluti,
DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
Capisco profondamente il suo desiderio di stare meglio e di poter ridurre o eliminare l’uso dei farmaci. È una domanda molto importante e delicata. La psicoterapia può rappresentare un valido aiuto per affrontare alla radice le difficoltà psicologiche ed emotive che spesso stanno alla base del malessere, lavorando su pensieri, emozioni e comportamenti disfunzionali. In molti casi, con un percorso terapeutico ben strutturato e personalizzato, è possibile ottenere un miglioramento significativo del benessere psicologico, tale da permettere – sempre sotto supervisione medica – una graduale riduzione della terapia farmacologica.
È però fondamentale sottolineare che ogni situazione è unica e complessa, e che ogni decisione rispetto alla sospensione o alla modifica dei farmaci deve essere presa in stretta collaborazione con lo psichiatra curante.
Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista che possa valutare attentamente la sua situazione e accompagnarla in un percorso terapeutico adeguato.
Cordiali saluti,
DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
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