Buongiorno dottori, sono una ragazza di 23 anni, volevo chiedervi un consiglio riguardo un dubbio su
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Buongiorno dottori, sono una ragazza di 23 anni, volevo chiedervi un consiglio riguardo un dubbio su una questione personale. Da ormai 7 anni so di essere bisessuale, non la vivo con grande rilevanza, so che è vero, potrei innamorarmi di ragazzi o di ragazze, ma vivo la mia vita senza farne un dramma, seppur io mi stia attivamente concentrando più sul conoscere ragazzi per motivi logistici e comodità, perché in futuro vorrei dei figli e quindi cerco almeno di non generare una situazione più scomoda per averli, ossia quella si essere in una relazione omosessuale piuttosto che etero, ma per il resto dentro di me l’attrazione è esistente verso entrambi. Il motivo per cui ho deciso di fare questa domanda è che vorrei dirlo a mia mamma, ma non so se conviene o abbia senso. Vi spiego, nella mia vita lo sanno praticamente quasi tutte le persone importanti tranne lei, noi abbiamo un bel rapporto, lei è una donna con modi giovanili e mentalità abbastanza aperta, ma non fu sempre così, molti anni prima era più diffidente verso i gay e in generale le cose che oggi sono più normalizzate. Oggi è appunto aperta, ma lo è perché mio fratello che è più grande di me, è gay e 10 anni fa quando si è aperto con lei, lei non la prese bene, non nel senso che fosse contro ma dentro fu turbata, non era ancora abituata all’idea dell’omosessualità, lo ha accettato pian piano e oggi l’ha probabilmente resa la donna più aperta che è. Dico con sicurezza che è aperta, sicuramente molto di più, con mio fratello non ha più problemi a parlare del suo ragazzo o altro, ma si sforza anche, perché ci sono comunque cose che fa difficoltà a capire del tutto, pur non giudicando male. Io vorrei sinceramente dirglielo della mia bisessualità per il semplice fatto che mi sembra di star nascondendo una cosa comunque che è una parte di me, e noi abbiamo un legame stretto, ma ho anche paura che dicendoglielo possa reagire in modo tipo turbato e cambiare il nostro rapporto, se non addirittura considerare la mia bisessualità strana, e lo dico perché una volta fece un commento sul fatto che non capisce molto la bisessualità, non con cattiveria, ma che intendeva che fosse difficile da capire perché uomini e donne sono diversi “come fanno a piacere entrambi”, poi io le spiegai in modo semplice e ha solo detto che è un po’ difficile da afferrare per lei, ma non è contro. Io vorrei dirglielo, magari in modo leggero tipo “potrei innamorarmi di una donna, comunque”, ma non so se ne vale la pena o se è meglio farlo solo se dovessi mai stare con una donna (non ho mai avuto nessuna relazione fin’ora, e con lei parlo solo di uomini), ripeto vorrei dirglielo perché mi sembra di starle nascondendo qualcosa e mi infastidisce pensare che non sa tutto di sua figlia, come se mi amasse a metà nella mia testa, perché non sa tutto di me, ma non so se ha senso o causerebbe solo stress inutile. Aggiungo anche che in realtà una volta glielo dissi 3 anni fa con “penso che potrei innamorarmi di una ragazza” in modo casual, e lei però era molto assonnata, e mi ha detto “mmh ok, ma queste cose le sai con certezza, non è un ‘credo’”, io le dissi che ero sicura e lei “mh ok allora” e finisce là. Non so se abbia capito onestamente. Non considero quel momento come un coming out perché secondo me se lo è dimenticato. Per questo sto considerando di dirlo in modo che lo sappia. Apprezzo ogni consiglio che mi vogliate dare e vi ringrazio per aver letto.
Buongiorno cara. Comprendere l'orientamento sessuale dei figli e condividere scelte inattese non significa non amarli.
Nell'immaginario di una madre c'è la possibilità di diventare nonna e tante altre cose che nel momento del coming out svaniscono per come le si era immaginate ( e sovente non si tratta nemmeno di pensieri consapevoli, ma inconsci e automatici). Si vive una forma di frustrazione che non intacca in alcun modo il legame e l'amore. Perciò le consiglierei di sentire la qualità del vostro legame e valutare se parlare di questo aspetto della sua persona. Magari può essere occasione di fare ancora un lavoro di introspezione e comprensione di sè.
Nell'immaginario di una madre c'è la possibilità di diventare nonna e tante altre cose che nel momento del coming out svaniscono per come le si era immaginate ( e sovente non si tratta nemmeno di pensieri consapevoli, ma inconsci e automatici). Si vive una forma di frustrazione che non intacca in alcun modo il legame e l'amore. Perciò le consiglierei di sentire la qualità del vostro legame e valutare se parlare di questo aspetto della sua persona. Magari può essere occasione di fare ancora un lavoro di introspezione e comprensione di sè.
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Buonasera,
capisco molto bene la tua preoccupazione: avere un rapporto basato sulla fiducia e sulla sincerità con tua madre è qualcosa che può darti molta tranquillità e sicurezza nel vostro legame.
Il consiglio più sincero e professionale che posso darti è di provare ad aprirti con lei esattamente come hai fatto qui. Comprendo la paura che possa non capire, ma il fatto che tuo fratello sia già omosessuale e che tu le abbia già accennato qualcosa rende questo momento un’occasione favorevole per parlarle davvero.
Quando sarete da sole, prova a parlarle con il cuore in mano, in modo semplice e diretto. Puoi spiegarle che, oltre ai ragazzi, ti piacciono anche le ragazze e che hai tenuto tutto dentro per anni perché temevi che non avrebbe capito, o che questo potesse creare distanza tra voi due... una cosa che non avresti mai voluto, perché tieni molto al vostro rapporto.
Allo stesso tempo, puoi dirle che non riuscivi più a convivere con questa sensazione di doverle nascondere una parte importante di te, e che proprio per rispetto e amore nei suoi confronti hai deciso di essere sincera.
Penso davvero che, se le parlerai così, in modo autentico e consapevole, potrai ottenere un risultato molto positivo.
Dopo di che, starà a te decidere quanto condividere e come farlo, ma mostrale quanto questa sincerità è importante per te e per il vostro rapporto.
capisco molto bene la tua preoccupazione: avere un rapporto basato sulla fiducia e sulla sincerità con tua madre è qualcosa che può darti molta tranquillità e sicurezza nel vostro legame.
Il consiglio più sincero e professionale che posso darti è di provare ad aprirti con lei esattamente come hai fatto qui. Comprendo la paura che possa non capire, ma il fatto che tuo fratello sia già omosessuale e che tu le abbia già accennato qualcosa rende questo momento un’occasione favorevole per parlarle davvero.
Quando sarete da sole, prova a parlarle con il cuore in mano, in modo semplice e diretto. Puoi spiegarle che, oltre ai ragazzi, ti piacciono anche le ragazze e che hai tenuto tutto dentro per anni perché temevi che non avrebbe capito, o che questo potesse creare distanza tra voi due... una cosa che non avresti mai voluto, perché tieni molto al vostro rapporto.
Allo stesso tempo, puoi dirle che non riuscivi più a convivere con questa sensazione di doverle nascondere una parte importante di te, e che proprio per rispetto e amore nei suoi confronti hai deciso di essere sincera.
Penso davvero che, se le parlerai così, in modo autentico e consapevole, potrai ottenere un risultato molto positivo.
Dopo di che, starà a te decidere quanto condividere e come farlo, ma mostrale quanto questa sincerità è importante per te e per il vostro rapporto.
Buon pomeriggio. Più che chiedersi se conviene dirlo, può essere utile chiedersi che posto ha per lei questa verità e perché sente il bisogno di condividerla proprio ora.
Quando una cosa è davvero sua, può essere detta senza cercare conferme dall’altro.
Sua madre sembra in grado di ascoltare, anche se con i suoi tempi.
Il punto non è anticipare la sua reazione, ma capire se parlarne la fa sentire più vicina a ciò che è.
Quando una cosa è davvero sua, può essere detta senza cercare conferme dall’altro.
Sua madre sembra in grado di ascoltare, anche se con i suoi tempi.
Il punto non è anticipare la sua reazione, ma capire se parlarne la fa sentire più vicina a ciò che è.
Ciao! Il tuo dubbio è lecito e da esso evince chiaramente l'importanza che tua mamma ha per te. Capisco la preoccupazione che genera in te il potenziale coming out, sopratutto alla luce di come reagì con tuo fratello, ma bisogna considerare che attualmente la sua mentalità e la sua visione sembrano cambiate. Viene un po' difficile dare un consiglio su cosa potresti fare in questo caso, non esistono scelte giuste o sbagliate in questi casi. Ciò su cui vorrei porre l'attenzione è: se tua mamma lo venisse a scoprire da altre persone, essendo che hai detto che praticamente tutti lo sanno? Forse potrebbe rimanerci peggio così piuttosto che detto da te. In ogni caso, proprio perchè avete un bel rapporto, bisognerebbe partire dal presupposto che lei è tua mamma e ti vorrà sempre bene proprio in nome del legame che vi unisce. Magari potresti chiedere consigli a tuo fratello sul come fare, essendo che ci è passato prima di te? L'idea di "partire alla lontana" può essere un buon inizio.
Capisco il suo dubbio: quando il legame con una persona è importante, è naturale chiedersi se condividere una parte di sé possa cambiare l’equilibrio della relazione. Dal suo racconto però emerge un elemento significativo: sua madre, nel tempo, ha saputo aprirsi, rivedere le proprie idee e fare spazio a realtà che inizialmente le erano difficili da comprendere. Il percorso fatto con suo fratello sembra averla resa più disponibile e accogliente.
Questo non esclude un possibile momento iniziale di smarrimento, è umano quando qualcosa tocca aspetti profondi o poco familiari, ma la storia della vostra famiglia suggerisce che lei possieda risorse emotive reali per elaborare, capire e adattarsi. E il vostro rapporto, già basato sul dialogo, è un ulteriore fattore positivo.
Naturalmente, l’ultima parola su cosa dire e quando dirlo spetta solo a lei: è importante che scelga ciò che sente più giusto per il suo benessere e nei tempi che le sono più comodi. Ma da ciò che descrive, le condizioni non sembrano così negative come forse teme. Il bisogno che sente di essere autentica parla del valore che attribuisce al vostro legame, e non è sola in questo percorso.
Questo non esclude un possibile momento iniziale di smarrimento, è umano quando qualcosa tocca aspetti profondi o poco familiari, ma la storia della vostra famiglia suggerisce che lei possieda risorse emotive reali per elaborare, capire e adattarsi. E il vostro rapporto, già basato sul dialogo, è un ulteriore fattore positivo.
Naturalmente, l’ultima parola su cosa dire e quando dirlo spetta solo a lei: è importante che scelga ciò che sente più giusto per il suo benessere e nei tempi che le sono più comodi. Ma da ciò che descrive, le condizioni non sembrano così negative come forse teme. Il bisogno che sente di essere autentica parla del valore che attribuisce al vostro legame, e non è sola in questo percorso.
Gent.ma, dalle sue parole traspare il suo desiderio di trasparenza nei confronti di sua madre, cosa che per altro lascia filtrare i suoi valori personali.
Aprirsi a sua madre trattando un argomento delicato come la sfera sessuale è sicuramente un passo importante, a volte impegnativo, che, se lei volesse affrontare pienamente, potrebbe anche regalare ad entrambe una relazione madre-figlia ancora più stretta, limpida e positiva, potrebbe essere una crescita per entrambe.
Consideri che l'amore che sua madre ha per lei è a prescindere e aprirsi non cambierà i suoi sentimenti. Metta in conto che nella sua vita al momento non ha esperienza di relazioni con donne e che per i validi motivi che ha esposto, preferisce orientarsi verso i maschi, quindi è tutto nel campo delle probabilità, cosa che rende la questione più flessibile e aperta. Il "potrei..." della volta scorsa ho idea che in qualche misura abbia già tracciato la via. Se se la sente, non tema di aprirsi con sua madre, è attraverso la comunicazione delicata, sincera e onesta che si nutre la relazione. Auguri di cuore.
Dott.ssa Romina Mura
Aprirsi a sua madre trattando un argomento delicato come la sfera sessuale è sicuramente un passo importante, a volte impegnativo, che, se lei volesse affrontare pienamente, potrebbe anche regalare ad entrambe una relazione madre-figlia ancora più stretta, limpida e positiva, potrebbe essere una crescita per entrambe.
Consideri che l'amore che sua madre ha per lei è a prescindere e aprirsi non cambierà i suoi sentimenti. Metta in conto che nella sua vita al momento non ha esperienza di relazioni con donne e che per i validi motivi che ha esposto, preferisce orientarsi verso i maschi, quindi è tutto nel campo delle probabilità, cosa che rende la questione più flessibile e aperta. Il "potrei..." della volta scorsa ho idea che in qualche misura abbia già tracciato la via. Se se la sente, non tema di aprirsi con sua madre, è attraverso la comunicazione delicata, sincera e onesta che si nutre la relazione. Auguri di cuore.
Dott.ssa Romina Mura
Buongiorno, la ringrazio per come ha raccontato la sua situazione, perché si sente molta cura, riflessione e anche un desiderio sincero di vivere con autenticità il rapporto con sua madre. Non sta facendo una domanda banale e non sta cercando una formula magica. Sta tentando di capire come proteggere un legame importante senza rinunciare a una parte di sé. È un equilibrio delicato, e capisco bene perché la faccia sentire così combattuta. Da ciò che descrive emerge una madre che negli anni è cambiata, che ha attraversato le sue fatiche interiori, che ha avuto bisogno di tempo per accogliere il percorso di suo figlio e che oggi, pur con qualche difficoltà a comprendere pienamente certi aspetti, si impegna per essere una madre aperta. Questo è un dato significativo, perché racconta una persona capace di evolversi, di adattarsi, e soprattutto di voler bene ai suoi figli, anche quando qualcosa per lei risulta nuovo o poco intuitivo. La sua preoccupazione più grande non sembra essere la reazione in sé, ma il timore che questo possa intaccare la qualità del vostro rapporto. È un pensiero molto comprensibile, soprattutto perché avete una relazione stretta e lei desidera che continui a essere così. Allo stesso tempo, il bisogno di comunicarle questa parte di sé non nasce da necessità pratica, ma da un senso di autenticità e trasparenza che sente importante. È come se dentro si muovesse la paura di essere amata solo in parte, non perché sua madre non la ami, ma perché non conosce tutto di lei. Questo può creare quella sensazione sottile di distanza, come se ci fosse un piccolo nodo che ogni tanto tira. Forse può essere utile chiedersi che cosa rappresenterebbe per lei dirglielo davvero. Non tanto quale sarebbe la reazione di sua madre, ma che significato avrebbe per lei potersi mostrare completamente. È possibile che questo passo non serva tanto a definire la sua identità, quanto a sentirsi libera nel rapporto con lei, senza quella tensione interna dello stare nascondendo un pezzo che vive come naturale e presente nella sua vita. Riguardo ai dubbi di sua madre sulla bisessualità, è importante riconoscere che alcune cose non sono difficili perché “sbagliate”, ma perché per chi appartiene a un’altra generazione o a un altro modo di vedere il mondo serve più tempo per coglierle intuitivamente. Da ciò che racconta, sua madre non sembra giudicare, sembra solo faticare a comprendere qualcosa che per lei non è immediato. E questo non è necessariamente un ostacolo all’accoglienza. A volte capire tutto non è indispensabile per voler bene e rispettare. Rispetto alla domanda sul momento giusto, non c’è una regola universale. Molte persone sentono il bisogno di raccontarlo solo quando nasce una relazione concreta. Altre, come nel suo caso, percepiscono un peso nel lasciare qualcosa in sospeso. E se lei sente questo peso, può essere un segno che dirlo potrebbe alleggerirla, indipendentemente dal fatto che nella sua vita non ci sia ancora una relazione. Se deciderà di parlarne, potrebbe farlo in un momento tranquillo, con naturalezza, proprio come lo ha scritto qui. È una parte di lei, non una richiesta di approvazione, non una dichiarazione che cambia il vostro rapporto, ma qualcosa che lo arricchisce di sincerità. Allo stesso tempo, non c’è alcuna urgenza. Può prendersi il suo tempo, ascoltare le sue sensazioni e scegliere il momento che sente più in linea con lei. Quello che conta davvero è che qualunque decisione prenda, sia una decisione che la fa sentire più serena e fedele a ciò che prova, non una scelta guidata dalla paura. Da ciò che descrive, sua madre sembra una persona che ha già dimostrato di sapersi adattare, anche quando all’inizio non è semplice. E lei sembra una figlia molto attenta, che si interroga con profondità e rispetto. Questo di per sé è già un buon terreno per affrontare questo passo, se e quando lo vorrà fare. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Capisco quanto possa essere difficile decidere se parlare o meno a Sua madre di questo aspetto così personale. È naturale desiderare autenticità nel rapporto, soprattutto quando il legame è forte. Da ciò che racconta, Sua madre ha già fatto un percorso di apertura e probabilmente potrebbe accogliere anche questa parte di Lei, magari con un po’ di tempo.
Se sente che tenerlo per sé la fa stare male, dirglielo in modo semplice e tranquillo potrebbe alleggerirla. Non c’è urgenza: scelga un momento in cui si sente pronta.
Se vuole, posso aiutarLa a trovare le parole o accompagnarla in un percorso di maggiore chiarezza e sostegno.
Un caro saluto
Dott.ssa Barcella
Se sente che tenerlo per sé la fa stare male, dirglielo in modo semplice e tranquillo potrebbe alleggerirla. Non c’è urgenza: scelga un momento in cui si sente pronta.
Se vuole, posso aiutarLa a trovare le parole o accompagnarla in un percorso di maggiore chiarezza e sostegno.
Un caro saluto
Dott.ssa Barcella
Gentile, dalle sue parole emerge forte il desiderio di condividere con sua mamma il fatto di essere bisessuale; il desiderio di esprimere emozioni e raccontarsi. Nel messaggio ripete diverse volte "non so se ne vale la pena": immagino che sia solo la paura del giudizio e di un eventuale rifiuto che la spingono a dire queste parole. Il suo bisogno è importante e potrà trovare spazio se deciderà di non farsi condizionare dalla paura: parlare autenticamente condividendo con sua mamma tutte le sue emozioni, anche la paura stessa. Un caro saluto
Da quanto scrivi sento che per te sia molto importante avere con tua madre un rapporto vero e autentico e non dover celare una parte della tua identità.
Il fatto che in passato tu lo abbia già accennato e lei non abbia colto può essere determinato da diversi fattori e forse anche una difficoltà ad accettare qualcosa che sente per lei inusuale. Il fatto però che sia riuscita nel tempo a comprendere tuo fratello sembrerebbe offrire fiducia sulla sua capacità di empatizzare con i propri figli.
In bocca al lupo1
Il fatto che in passato tu lo abbia già accennato e lei non abbia colto può essere determinato da diversi fattori e forse anche una difficoltà ad accettare qualcosa che sente per lei inusuale. Il fatto però che sia riuscita nel tempo a comprendere tuo fratello sembrerebbe offrire fiducia sulla sua capacità di empatizzare con i propri figli.
In bocca al lupo1
Ciao, grazie per aver condiviso con tanta sincerità una parte così importante di te. Il dubbio che descrivi è molto comune: quando vogliamo essere autentici con le persone che amiamo, è normale chiedersi come verrà accolta quella parte di noi.
Da ciò che racconti, tua mamma ha già fatto un percorso significativo di apertura, anche se può avere ancora qualche difficoltà a comprendere pienamente. Parlare con lei potrebbe essere un modo per sentirti più libera e vera nel vostro rapporto, ma non c’è un “dovere”: puoi farlo quando e se ti sentirai davvero pronta.
un saluto
Da ciò che racconti, tua mamma ha già fatto un percorso significativo di apertura, anche se può avere ancora qualche difficoltà a comprendere pienamente. Parlare con lei potrebbe essere un modo per sentirti più libera e vera nel vostro rapporto, ma non c’è un “dovere”: puoi farlo quando e se ti sentirai davvero pronta.
un saluto
Buongiorno, ti ringrazio per la fiducia con cui hai deciso di condividere una questione così personale. Comprendo profondamente la delicatezza della situazione: da un lato il desiderio sincero di essere autentica con tua mamma, dall’altro il timore che questo possa generarle qualche turbamento. È una tensione del tutto comprensibile, soprattutto quando si tratta di aspetti così intimi della propria identità.
Dalle tue parole emerge però con chiarezza che non vivi questo passo come un annuncio drammatico, ma come un elemento di te che desidereresti potesse trovare spazio all’interno del vostro rapporto. La prudenza che hai avuto finora è comprensibile, soprattutto alla luce della reazione che tua madre ebbe con tuo fratello; tuttavia, come tu stessa osservi, oggi non è più la stessa persona di allora. Ha compiuto un percorso di crescita, ha ampliato il suo sistema di valori e, pur avendo ancora qualche difficoltà a comprendere alcuni aspetti, non traspare giudizio, ma piuttosto un genuino bisogno di capire. Questo non annulla del tutto l’incertezza, ma la ridimensiona: un possibile turbamento iniziale non sarebbe un rifiuto, bensì un naturale tempo di adattamento.
Il fatto che tu gliel’abbia accennato in passato, seppur in modo poco chiaro, suggerisce che per te questa condivisione abbia un significato profondo e meriti un momento più consapevole da parte di entrambe. Potresti scegliere un’occasione serena, come una passeggiata o un momento tranquillo insieme, per parlarle con calma, spiegandole che sei bisessuale, che per te è una verità vissuta con naturalezza, e che desideri soltanto che lei la conosca perché fa parte di chi sei. Da ciò che racconti, sembra che tua madre abbia oggi le risorse emotive per accogliere anche questo aspetto della tua identità, pur potendo aver bisogno di un breve tempo per elaborarlo. Credo che ciò che conta davvero, in questo momento, sia il tuo sentirti libera, vista e completa nel rapporto con lei.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ester Negrola – Psicologa Clinica
Dalle tue parole emerge però con chiarezza che non vivi questo passo come un annuncio drammatico, ma come un elemento di te che desidereresti potesse trovare spazio all’interno del vostro rapporto. La prudenza che hai avuto finora è comprensibile, soprattutto alla luce della reazione che tua madre ebbe con tuo fratello; tuttavia, come tu stessa osservi, oggi non è più la stessa persona di allora. Ha compiuto un percorso di crescita, ha ampliato il suo sistema di valori e, pur avendo ancora qualche difficoltà a comprendere alcuni aspetti, non traspare giudizio, ma piuttosto un genuino bisogno di capire. Questo non annulla del tutto l’incertezza, ma la ridimensiona: un possibile turbamento iniziale non sarebbe un rifiuto, bensì un naturale tempo di adattamento.
Il fatto che tu gliel’abbia accennato in passato, seppur in modo poco chiaro, suggerisce che per te questa condivisione abbia un significato profondo e meriti un momento più consapevole da parte di entrambe. Potresti scegliere un’occasione serena, come una passeggiata o un momento tranquillo insieme, per parlarle con calma, spiegandole che sei bisessuale, che per te è una verità vissuta con naturalezza, e che desideri soltanto che lei la conosca perché fa parte di chi sei. Da ciò che racconti, sembra che tua madre abbia oggi le risorse emotive per accogliere anche questo aspetto della tua identità, pur potendo aver bisogno di un breve tempo per elaborarlo. Credo che ciò che conta davvero, in questo momento, sia il tuo sentirti libera, vista e completa nel rapporto con lei.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ester Negrola – Psicologa Clinica
Cara utente,
se sente il bisogno di dirlo a sua madre allora la cosa migliore è farlo. Se se lo tenesse dentro questo causerebbe a lungo andare tensione nel vostro rapporto e lei si sentirebbe sempre meno compresa o più distante da lei. Invece, raccontandosi è possibile trovare in sua madre una figura che supporto e che si mette in discussione ancora una volta per capire ciò che un figlio le sta dicendo. Da ciò che scrive si vede che è una madre aperta al dialoga e pronta ad esserci per i suoi figli, quindi se è ciò che vuole...si butti e parli sinceramente con lei. Se serve a farla stare più tranquilla, pensi anche a come si è comportata con suo fratello: nonostante i dubbi iniziali ha voluto capire ed esserci per lui e quindi adesso potrebbe fare la stessa cosa anche con lei.
Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Fontanella
se sente il bisogno di dirlo a sua madre allora la cosa migliore è farlo. Se se lo tenesse dentro questo causerebbe a lungo andare tensione nel vostro rapporto e lei si sentirebbe sempre meno compresa o più distante da lei. Invece, raccontandosi è possibile trovare in sua madre una figura che supporto e che si mette in discussione ancora una volta per capire ciò che un figlio le sta dicendo. Da ciò che scrive si vede che è una madre aperta al dialoga e pronta ad esserci per i suoi figli, quindi se è ciò che vuole...si butti e parli sinceramente con lei. Se serve a farla stare più tranquilla, pensi anche a come si è comportata con suo fratello: nonostante i dubbi iniziali ha voluto capire ed esserci per lui e quindi adesso potrebbe fare la stessa cosa anche con lei.
Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Fontanella
Ciao, sono una psicoterapeuta e seguo tante persone che stanno attraversando i tuoi stessi dubbi.
Mi dispiace che stia attraversando un momento così pesante di insicurezza riguardo il rapporto con tua madre, che sembra sia stato ottimo finora. Se Mamma ha un bel rapporto con te, accoglierà il tuo modo di essere qualunque esso sia. Tanto più che tuo fratello ha aperto la strada esponendosi e allargando la sua visione. La sua risposta assonnata che a te sembra aver dimenticato è probabilmente un'attesa che tu dica di più sull'argomento, rispetto dei tutoi tempi e dei tuoi modi di affrontare l'argomento.
Il mio consiglio è quello di riprendere l'argomento in un momento di apertura e di intimità tra di voi, dove tu esprimi e affermi ciò che provi senza chiedere la sua "benedizione", ma solo il suo ascolto.
se vuoi essere aiutata a trovare le parole giuste, ma soprattutto vuoi esplorare i tuoi stati d'animo relativi a ciò che stai scoprendo di te , sono a tua disposizione!
Mi dispiace che stia attraversando un momento così pesante di insicurezza riguardo il rapporto con tua madre, che sembra sia stato ottimo finora. Se Mamma ha un bel rapporto con te, accoglierà il tuo modo di essere qualunque esso sia. Tanto più che tuo fratello ha aperto la strada esponendosi e allargando la sua visione. La sua risposta assonnata che a te sembra aver dimenticato è probabilmente un'attesa che tu dica di più sull'argomento, rispetto dei tutoi tempi e dei tuoi modi di affrontare l'argomento.
Il mio consiglio è quello di riprendere l'argomento in un momento di apertura e di intimità tra di voi, dove tu esprimi e affermi ciò che provi senza chiedere la sua "benedizione", ma solo il suo ascolto.
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Grazie per aver condiviso la sua esperienza.
Immagino quanto possa essere complicato e faticoso tenere a mente questi pensieri e cercare di trovare una soluzione.
Sembra da quello che racconta che forse non si tratti solo di "dirlo o non dirlo" quanto un desiderio più profondo di sentirsi capita ed amata interamente da sua madre. In tutte le parti di sé.
Da come ne parla, ha già interiorizzato un’idea di sé come “divisa”: una parte mostrata, una parte taciuta. E questo crea una tensione comprensibile, soprattutto dentro una relazione affettiva importante.
Trovo naturale che lei sia comunque preoccupata, ha già visto sua madre fare un percorso di cambiamento e forse la possibilità di fare coming out riattiva in lei il timore di rivederla turbata. È come se volesse proteggere sia lei che il suo legame.
Potrebbe essere utile domandarsi che cosa sia aspetta da questo gesto, cosa desidera ottenere e magari trovare un modo più graduale per riprendere il discorso.
Ad ogni modo si ricordi che non sta nascondendo qualcosa di sbagliato ma sta solo cercando il momento in cui possa sentirsi vista senza timore. E questo merita rispetto e delicatezza.
Le auguro il meglio,
Dott. Daniele Migliore
Immagino quanto possa essere complicato e faticoso tenere a mente questi pensieri e cercare di trovare una soluzione.
Sembra da quello che racconta che forse non si tratti solo di "dirlo o non dirlo" quanto un desiderio più profondo di sentirsi capita ed amata interamente da sua madre. In tutte le parti di sé.
Da come ne parla, ha già interiorizzato un’idea di sé come “divisa”: una parte mostrata, una parte taciuta. E questo crea una tensione comprensibile, soprattutto dentro una relazione affettiva importante.
Trovo naturale che lei sia comunque preoccupata, ha già visto sua madre fare un percorso di cambiamento e forse la possibilità di fare coming out riattiva in lei il timore di rivederla turbata. È come se volesse proteggere sia lei che il suo legame.
Potrebbe essere utile domandarsi che cosa sia aspetta da questo gesto, cosa desidera ottenere e magari trovare un modo più graduale per riprendere il discorso.
Ad ogni modo si ricordi che non sta nascondendo qualcosa di sbagliato ma sta solo cercando il momento in cui possa sentirsi vista senza timore. E questo merita rispetto e delicatezza.
Le auguro il meglio,
Dott. Daniele Migliore
Gentile utente,
il dubbio che porta è molto comprensibile: quando il rapporto con un genitore è significativo e basato sulla fiducia, è naturale desiderare che conosca anche aspetti importanti della propria identità. Allo stesso tempo è normale temere che una rivelazione possa destabilizzare gli equilibri o riattivare vecchie difficoltà.
Dal racconto emerge un punto centrale: sua madre, pur avendo avuto in passato reazioni più rigide, oggi ha compiuto un percorso di apertura reale, soprattutto grazie alla relazione con suo fratello. Questo non elimina del tutto le sue difficoltà nel comprendere la bisessualità, ma indica che è in grado di accogliere ciò che le viene comunicato quando ha il tempo di elaborarlo.
Il senso di “nascondere una parte di sé” deriva più dal bisogno di autenticità che da una reale necessità di dirlo subito. Può essere utile chiedersi non solo se dirlo, ma come e quando. Scegliere un momento sereno, usare un tono semplice e non drammatico, e partire da ciò che Lei prova — non da ciò che l’altro dovrebbe capire — di solito facilita la comunicazione.
Non è necessario un grande annuncio: può anche riprendere, con calma, ciò che aveva già accennato tempo fa, spiegando che per Lei è un aspetto naturale e che desidera solo condividerlo perché fa parte della sua identità. Il fatto che sua madre abbia già accolto un percorso simile in famiglia è un indicatore di buona probabilità di ascolto, anche se potrà aver bisogno di tempo per comprendere appieno.
Dott.ssa Sara Petroni
il dubbio che porta è molto comprensibile: quando il rapporto con un genitore è significativo e basato sulla fiducia, è naturale desiderare che conosca anche aspetti importanti della propria identità. Allo stesso tempo è normale temere che una rivelazione possa destabilizzare gli equilibri o riattivare vecchie difficoltà.
Dal racconto emerge un punto centrale: sua madre, pur avendo avuto in passato reazioni più rigide, oggi ha compiuto un percorso di apertura reale, soprattutto grazie alla relazione con suo fratello. Questo non elimina del tutto le sue difficoltà nel comprendere la bisessualità, ma indica che è in grado di accogliere ciò che le viene comunicato quando ha il tempo di elaborarlo.
Il senso di “nascondere una parte di sé” deriva più dal bisogno di autenticità che da una reale necessità di dirlo subito. Può essere utile chiedersi non solo se dirlo, ma come e quando. Scegliere un momento sereno, usare un tono semplice e non drammatico, e partire da ciò che Lei prova — non da ciò che l’altro dovrebbe capire — di solito facilita la comunicazione.
Non è necessario un grande annuncio: può anche riprendere, con calma, ciò che aveva già accennato tempo fa, spiegando che per Lei è un aspetto naturale e che desidera solo condividerlo perché fa parte della sua identità. Il fatto che sua madre abbia già accolto un percorso simile in famiglia è un indicatore di buona probabilità di ascolto, anche se potrà aver bisogno di tempo per comprendere appieno.
Dott.ssa Sara Petroni
Gentile utente,
Il Suo dubbio è legittimo e nasce da un bisogno profondo e comprensibile: quello di sentirsi amata e conosciuta per intero, e non "a metà".
Tuttavia, non esiste una risposta giusta in assoluto. Si tratta di valutare cosa La fa stare meglio oggi. Se il "non detto" Le pesa come un macigno e crea distanza emotiva, allora vale la pena riaprire il discorso, mettendosi però l'anima in pace sul fatto che Sua madre, per limiti suoi e non per cattiveria, potrebbe minimizzare la cosa o faticare a capirla appieno, specialmente vedendoLa orientata verso gli uomini.
Se invece questo segreto è gestibile, consideri anche l'opzione di aspettare. La privacy non è una bugia: custodire una parte di sé finché non capita l'occasione naturale per parlarne è una scelta altrettanto valida, che La tutela da spiegazioni che forse, in questo momento, creerebbero solo confusione inutile.
Ascolti la Sua pancia: lo farebbe per sentirsi libera Lei, o per cercare una validazione da parte sua? La risposta è lì.
Resto a Sua disposizione se volesse parlarne ancora.
Un caro saluto,
Dott.ssa Eleonora Scancamarra
Il Suo dubbio è legittimo e nasce da un bisogno profondo e comprensibile: quello di sentirsi amata e conosciuta per intero, e non "a metà".
Tuttavia, non esiste una risposta giusta in assoluto. Si tratta di valutare cosa La fa stare meglio oggi. Se il "non detto" Le pesa come un macigno e crea distanza emotiva, allora vale la pena riaprire il discorso, mettendosi però l'anima in pace sul fatto che Sua madre, per limiti suoi e non per cattiveria, potrebbe minimizzare la cosa o faticare a capirla appieno, specialmente vedendoLa orientata verso gli uomini.
Se invece questo segreto è gestibile, consideri anche l'opzione di aspettare. La privacy non è una bugia: custodire una parte di sé finché non capita l'occasione naturale per parlarne è una scelta altrettanto valida, che La tutela da spiegazioni che forse, in questo momento, creerebbero solo confusione inutile.
Ascolti la Sua pancia: lo farebbe per sentirsi libera Lei, o per cercare una validazione da parte sua? La risposta è lì.
Resto a Sua disposizione se volesse parlarne ancora.
Un caro saluto,
Dott.ssa Eleonora Scancamarra
Buongiorno. Mi sembra che ancora lei non abbia le idee chiare a proposito della sua sessualità come spesso capita quando si è giovani. Se non è sicura di essere compresa da sua madre può forse darsi del tempo per capire meglio questo aspetto di sé. Se invece questa incertezza le crea disagio e pensa di voler essere accompagnata in questo percorso di conoscenza di se stessa può chiedere un supporto psicologico.
Ciao,
quello che condividi è davvero prezioso, e prima di tutto voglio dirti che si sente quanto tu ti stia avvicinando a questa scelta con grande rispetto per te stessa e per tua madre. Non è semplice muoversi in un territorio in cui convivono desiderio di autenticità, bisogno di protezione e il timore di toccare un equilibrio affettivo importante.
Da ciò che racconti, emerge l’immagine di una giovane donna consapevole, matura e molto attenta sia ai propri confini che a quelli degli altri. Si avverte anche un rapporto madre-figlia forte, vivo, in evoluzione. Il peso che senti non nasce dalla tua identità, ma dal doverla tenere parzialmente nascosta nel vostro legame.
Se pensare di parlarne con lei ti fa immaginare più serenità, più integrazione, più libertà nel vostro rapporto… allora sì, potrebbe essere il momento giusto. Non perché tu “debba” farlo, ma perché desideri essere vista nella tua interezza.
Qualunque strada sceglierai, prova a farla con dolcezza verso te stessa: non esiste un “giusto” valido per tutti, esiste ciò che sostiene il tuo benessere.
Può essere utile ricordare che non devi decidere se “conviene”, ma se ti fa bene. E il fatto che tua madre abbia già fatto un percorso importante è sicuramente un punto a tuo favore.
Non serve un annuncio solenne: puoi condividerlo in modo graduale, naturale, come parte della conversazione. E se temi che lei possa inizialmente essere un po’ confusa, sappi che puoi accogliere quella confusione senza fartene carico. A volte le persone hanno bisogno di tempo per far spazio alle cose nuove, proprio com’è accaduto con tuo fratello. Ma oggi, grazie al percorso che ha già fatto, è probabile che tua madre sia molto più pronta di quanto immagini.
E ricordati questo.. una possibile confusione non è un rifiuto, né un giudizio su di te. È solo il modo, umano e imperfetto, con cui qualcuno prova a comprendere qualcosa che ancora non conosce del tutto.
quello che condividi è davvero prezioso, e prima di tutto voglio dirti che si sente quanto tu ti stia avvicinando a questa scelta con grande rispetto per te stessa e per tua madre. Non è semplice muoversi in un territorio in cui convivono desiderio di autenticità, bisogno di protezione e il timore di toccare un equilibrio affettivo importante.
Da ciò che racconti, emerge l’immagine di una giovane donna consapevole, matura e molto attenta sia ai propri confini che a quelli degli altri. Si avverte anche un rapporto madre-figlia forte, vivo, in evoluzione. Il peso che senti non nasce dalla tua identità, ma dal doverla tenere parzialmente nascosta nel vostro legame.
Se pensare di parlarne con lei ti fa immaginare più serenità, più integrazione, più libertà nel vostro rapporto… allora sì, potrebbe essere il momento giusto. Non perché tu “debba” farlo, ma perché desideri essere vista nella tua interezza.
Qualunque strada sceglierai, prova a farla con dolcezza verso te stessa: non esiste un “giusto” valido per tutti, esiste ciò che sostiene il tuo benessere.
Può essere utile ricordare che non devi decidere se “conviene”, ma se ti fa bene. E il fatto che tua madre abbia già fatto un percorso importante è sicuramente un punto a tuo favore.
Non serve un annuncio solenne: puoi condividerlo in modo graduale, naturale, come parte della conversazione. E se temi che lei possa inizialmente essere un po’ confusa, sappi che puoi accogliere quella confusione senza fartene carico. A volte le persone hanno bisogno di tempo per far spazio alle cose nuove, proprio com’è accaduto con tuo fratello. Ma oggi, grazie al percorso che ha già fatto, è probabile che tua madre sia molto più pronta di quanto immagini.
E ricordati questo.. una possibile confusione non è un rifiuto, né un giudizio su di te. È solo il modo, umano e imperfetto, con cui qualcuno prova a comprendere qualcosa che ancora non conosce del tutto.
Cara utente,
da quello che racconti si sente molto quanto il rapporto con tua madre sia importante per te e quanto il desiderio di essere autentica con lei nasca da un bisogno profondo di vicinanza, non da un obbligo. Non stai cercando “di dichiararti”, ma di farti vedere completamente, e questo è un bisogno umano, legittimo e delicato.
È comprensibile che tu abbia dubbi: da una parte vuoi che lei conosca davvero chi sei; dall’altra hai paura di rivivere quelle sue esitazioni di anni fa, o di vedere incrinarsi un legame che per te è prezioso. È una paura normale, soprattutto perché hai già sperimentato come certe notizie per lei abbiano bisogno di tempo per essere digerite.
Ma c’è un elemento molto importante nella tua storia: tua madre è cambiata.
Ha fatto un percorso con tuo fratello, si è aperta, ha imparato. È vero, forse alcune cose per lei rimangono più difficili da capire, ma questo non coincide con un giudizio negativo. Sembra più un limite di comprensione, non di affetto.
E c’è un altro aspetto altrettanto rilevante: tu non stai chiedendo che capisca tutto perfettamente, stai chiedendo di essere accolta. E questa è una differenza enorme.
A questo punto la domanda non è più “conviene dirglielo?” ma: dirglielo ti farebbe stare meglio? Ti farebbe sentire più libera, più vera, più vicina a lei?
Se la risposta tende verso il sì, allora il coming out, anche in forma semplice, lieve, può essere un atto di cura verso di te e verso il vostro legame.
Potresti scegliere un momento tranquillo e dire qualcosa come: “C’è una cosa che appartiene a me e mi farebbe stare bene se tu la sapessi. Non cambia nulla della mia vita, ma è parte di chi sono e vorrei condividerla.”
È un modo rassicurante e che lascia spazio anche a lei di elaborare senza sentirsi messa sotto pressione.
Se invece senti che farlo ora ti caricherebbe emotivamente, o che hai bisogno di sentirti più sicura, puoi anche aspettare. Non stai tradendo nessuno. La tua identità non perde valore se non è condivisa subito. Quello che conta è che tu ti senta serena e rispettata nei tuoi tempi. E che qualsiasi passo tu decida di fare, sia un passo verso di te.
Un caro saluto
Dott.ssa Alessia Abbagnano
da quello che racconti si sente molto quanto il rapporto con tua madre sia importante per te e quanto il desiderio di essere autentica con lei nasca da un bisogno profondo di vicinanza, non da un obbligo. Non stai cercando “di dichiararti”, ma di farti vedere completamente, e questo è un bisogno umano, legittimo e delicato.
È comprensibile che tu abbia dubbi: da una parte vuoi che lei conosca davvero chi sei; dall’altra hai paura di rivivere quelle sue esitazioni di anni fa, o di vedere incrinarsi un legame che per te è prezioso. È una paura normale, soprattutto perché hai già sperimentato come certe notizie per lei abbiano bisogno di tempo per essere digerite.
Ma c’è un elemento molto importante nella tua storia: tua madre è cambiata.
Ha fatto un percorso con tuo fratello, si è aperta, ha imparato. È vero, forse alcune cose per lei rimangono più difficili da capire, ma questo non coincide con un giudizio negativo. Sembra più un limite di comprensione, non di affetto.
E c’è un altro aspetto altrettanto rilevante: tu non stai chiedendo che capisca tutto perfettamente, stai chiedendo di essere accolta. E questa è una differenza enorme.
A questo punto la domanda non è più “conviene dirglielo?” ma: dirglielo ti farebbe stare meglio? Ti farebbe sentire più libera, più vera, più vicina a lei?
Se la risposta tende verso il sì, allora il coming out, anche in forma semplice, lieve, può essere un atto di cura verso di te e verso il vostro legame.
Potresti scegliere un momento tranquillo e dire qualcosa come: “C’è una cosa che appartiene a me e mi farebbe stare bene se tu la sapessi. Non cambia nulla della mia vita, ma è parte di chi sono e vorrei condividerla.”
È un modo rassicurante e che lascia spazio anche a lei di elaborare senza sentirsi messa sotto pressione.
Se invece senti che farlo ora ti caricherebbe emotivamente, o che hai bisogno di sentirti più sicura, puoi anche aspettare. Non stai tradendo nessuno. La tua identità non perde valore se non è condivisa subito. Quello che conta è che tu ti senta serena e rispettata nei tuoi tempi. E che qualsiasi passo tu decida di fare, sia un passo verso di te.
Un caro saluto
Dott.ssa Alessia Abbagnano
Cara utente,
capisco bene il suo dubbio: da un lato sente il bisogno di essere autentica con sua madre, dall’altro teme che questa condivisione possa creare confusione o turbamento. È un pensiero molto comprensibile, soprattutto perché ha già vissuto da vicino la reazione iniziale che sua madre ebbe con suo fratello.
Le dico questo: non c’è nessuna urgenza, e non ha l’obbligo di rivelare parti intime della sua identità se non quando sente che può farla stare meglio con sé stessa e nella relazione. Allo stesso tempo, da ciò che racconta, sua madre oggi è molto più aperta e disponibile a comprendere, anche se alcune sfumature per lei rimangono meno intuitive: questo è normale, soprattutto per generazioni cresciute con modelli diversi. Il suo turbamento potrebbe celare paura che il proprio figlio vada incontro a discriminazioni o trattamenti diversi, o addirittura aggressioni, non cela necessariamente un giudizio.
Se per lei sarebbe un sollievo che sua madre conosca anche questo pezzo della sua identità, può dirglielo con calma, in un momento di serenità, usando parole semplici, proprio come stava immaginando. La reazione potrebbe essere non immediata, ma questo non significa disapprovazione: spesso serve solo un po’ di tempo per assimilare informazioni nuove.
Il punto fondamentale è questo: la sua bisessualità non cambia chi è lei né l’affetto che sua madre ha costruito in tanti anni. Porti rispetto ai suoi tempi interni, ma ascolti anche il suo bisogno di autenticità. Se sente che dirlo può alleggerirla e rendere il rapporto ancora più sincero, può farlo senza forzature. Se invece percepisce che ora creerebbe solo stress, può aspettare senza sentirsi in colpa.
Qualunque scelta farà, non toglierà nulla al valore della relazione. Rimango a disposizione e le auguro il meglio
capisco bene il suo dubbio: da un lato sente il bisogno di essere autentica con sua madre, dall’altro teme che questa condivisione possa creare confusione o turbamento. È un pensiero molto comprensibile, soprattutto perché ha già vissuto da vicino la reazione iniziale che sua madre ebbe con suo fratello.
Le dico questo: non c’è nessuna urgenza, e non ha l’obbligo di rivelare parti intime della sua identità se non quando sente che può farla stare meglio con sé stessa e nella relazione. Allo stesso tempo, da ciò che racconta, sua madre oggi è molto più aperta e disponibile a comprendere, anche se alcune sfumature per lei rimangono meno intuitive: questo è normale, soprattutto per generazioni cresciute con modelli diversi. Il suo turbamento potrebbe celare paura che il proprio figlio vada incontro a discriminazioni o trattamenti diversi, o addirittura aggressioni, non cela necessariamente un giudizio.
Se per lei sarebbe un sollievo che sua madre conosca anche questo pezzo della sua identità, può dirglielo con calma, in un momento di serenità, usando parole semplici, proprio come stava immaginando. La reazione potrebbe essere non immediata, ma questo non significa disapprovazione: spesso serve solo un po’ di tempo per assimilare informazioni nuove.
Il punto fondamentale è questo: la sua bisessualità non cambia chi è lei né l’affetto che sua madre ha costruito in tanti anni. Porti rispetto ai suoi tempi interni, ma ascolti anche il suo bisogno di autenticità. Se sente che dirlo può alleggerirla e rendere il rapporto ancora più sincero, può farlo senza forzature. Se invece percepisce che ora creerebbe solo stress, può aspettare senza sentirsi in colpa.
Qualunque scelta farà, non toglierà nulla al valore della relazione. Rimango a disposizione e le auguro il meglio
Cara paziente,
forse il momento che hai vissuto tre anni fa non ha avuto lo spazio e l’ascolto che meritava. È comprensibile che tu senta la necessità di comunicare quella parte di te in modo più chiaro e consapevole.
Il coming out non significa soltanto dire o definire qualcosa, ma anche sentire di essere ascoltati e visti per davvero. Se ritieni che quel primo tentativo sia stato lasciato in sospeso, mi sembra giusto che tu ora voglia farlo in modo più presente.
Potresti incominciare proprio da lì: “C’è una cosa che ti dissi tempo fa, ho la sensazione che forse non sia arrivata davvero. Per me è molto importante che tu ne venga a conoscenza, perché riguarda chi sono e cosa sento, ed è una parte autentica di me.”
Questo può creare uno spazio più consapevole e più autentico tra voi due.
Spero di esserti stata di supporto, per qualsiasi cosa resto a disposizione.
forse il momento che hai vissuto tre anni fa non ha avuto lo spazio e l’ascolto che meritava. È comprensibile che tu senta la necessità di comunicare quella parte di te in modo più chiaro e consapevole.
Il coming out non significa soltanto dire o definire qualcosa, ma anche sentire di essere ascoltati e visti per davvero. Se ritieni che quel primo tentativo sia stato lasciato in sospeso, mi sembra giusto che tu ora voglia farlo in modo più presente.
Potresti incominciare proprio da lì: “C’è una cosa che ti dissi tempo fa, ho la sensazione che forse non sia arrivata davvero. Per me è molto importante che tu ne venga a conoscenza, perché riguarda chi sono e cosa sento, ed è una parte autentica di me.”
Questo può creare uno spazio più consapevole e più autentico tra voi due.
Spero di esserti stata di supporto, per qualsiasi cosa resto a disposizione.
Ciao, capisco il tuo desiderio di condividere la tua bisessualità con tua madre, soprattutto perché senti che è una parte importante di te. Se senti che il momento è giusto, potresti farlo in modo leggero, ma sincero, dicendo qualcosa come:
"Mamma, ci tenevo a dirti che sono bisessuale, cioè posso provare attrazione sia per uomini che per donne. Non cambia nulla tra noi, ma volevo che lo sapessi."
La tua preoccupazione che lei possa non comprendere o che la relazione possa cambiare è comprensibile, ma la tua autenticità è importante. Se ritieni che sia il momento giusto, condividere questa parte di te può portarti maggiore serenità. Se invece hai ancora dei dubbi, potrebbe essere utile aspettare finché non ti senti completamente pronta.
L'importante è che tu agisca in base a ciò che ti fa stare meglio. Non c'è fretta, e non c'è una risposta giusta o sbagliata.
Un caro saluto,
Dott.ssa Maria Teresa Romeo – Psicologa
"Mamma, ci tenevo a dirti che sono bisessuale, cioè posso provare attrazione sia per uomini che per donne. Non cambia nulla tra noi, ma volevo che lo sapessi."
La tua preoccupazione che lei possa non comprendere o che la relazione possa cambiare è comprensibile, ma la tua autenticità è importante. Se ritieni che sia il momento giusto, condividere questa parte di te può portarti maggiore serenità. Se invece hai ancora dei dubbi, potrebbe essere utile aspettare finché non ti senti completamente pronta.
L'importante è che tu agisca in base a ciò che ti fa stare meglio. Non c'è fretta, e non c'è una risposta giusta o sbagliata.
Un caro saluto,
Dott.ssa Maria Teresa Romeo – Psicologa
Ciao e grazie per aver condiviso i tuoi pensieri. Quello che descrivi è il desiderio di sentirti autentica e vista nella tua interezza, anche da tua madre. Dal momento che lei ha già avuto esperienza con l’apertura di tuo fratello, è probabile che possa accogliere anche la tua bisessualità, magari con qualche momento di riflessione. Un approccio leggero, come dire “potrei innamorarmi anche di una donna”, può aiutare a introdurre l’argomento senza pressione. Condividere questa parte di te non è un obbligo, ma un atto di cura verso te stessa e la relazione: ti permette di sentirti pienamente autentica, senza aspettative perfette sulle reazioni degli altri.
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