Buonasera ho 19 anni e soffro di depressione ormai da anni alterno momenti più o meno bassi . Ho pel

25 risposte
Buonasera ho 19 anni e soffro di depressione ormai da anni alterno momenti più o meno bassi . Ho pellegrinato tra psichiatri e psicoterapeuti dove mi hanno prescritto trattamenti farmacologici e ho fatto percorsi anche lunghi di psicoterapia ma ancora sono bloccato senza stimoli. All' ultimo incontro il mio neuropsichiatra mi ha consigliato di cambiare ancora una volta il terapeuta e mi ha consigliato di passare alla psicanalisi anziché alla psicoterapia classica . Non mi ha spiegato bene mi ha lasciato semplicemente dicendo vedi se ti piace il terapeuta .
Ora chiedo che differenza c'è tra la psicoterapia e la.psicanalisi e se secondo voi è possibile valutarla in un paio di mesi di trattamento ? Ormai sono sfiduciato
Grazie
Buonasera la psicanalisi è semplicemente un tipo di psicoterapia per quanto uno psicanalista le dirà il contrario. Ciò che dovrebbe interessarle come giustamente consigliato dal suo neuropsichiatra e il rapporto terapeutico, che Sì verrebbe a creare . molta letteratura in materia ci dice che buona parte del risultato è ottenuto grazie a un rapporto terapeutico che funziona . Il consiglio che posso darle è quello di proseguire negli incontri con lo psicanalista che mi sembra abbia già contattato e aspettare qualche tempo ancora prima di dire che il lavoro terapeutico non dà risultati . come in ogni lavoro psicoterapeutico c'è bisogno di tempo!

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La psicanalisi si differenzia dalle altre forme di psicoterapia in quanto porta l’attenzione anche ai segnali dell’inconscio (per esempio, attraverso l’interpretazione dei sogni). Dopo un paio di mesi si può valutare, assieme al terapeuta, se si è imboccata la strada giusta.
Buonasera.
Cambiare il terapeuta vuol dire interrompere una relazione, di solito si lavora all’interno del processo terapeutico , sui motivi x interromperla. Mi chiedo se questo e’ stato fatto e come.
Non e’ terapeutica l’interruzione di una psicoterapia.
La psicanalisi di per se’ non e’ una psicoterapia in senso stretto.
La psicanalisi ortodossa, trattandosi di un processo analitico top down ha una frequenza di tre o quattro volte a settimana.
La psicoterapia, analitica , relazionale, transazionale, sistemica, gestaltica ecc condividono tra loro,invece, il fatto di essere una cura, di avere un approccio ‘alla pari’ con il cliente e di stabilire obiettivi chiari di terapia partendo dal disagio e dalla sofferenza del cliente.
La psicoterapia richiede una frequenza di una volta alla settimana.
La psicanalisi normalmente e’ un processo più lungo delle psicoterapie.
Può comunque valutare insieme ad uno psichiatra la possibilità di prendere una adeguata terapia farmacologica che non esclude l’eventuale lavoro psicoterapeutico.
A sua disposizione
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Buongiorno. Ciò che mi ha fortemente colpito dalla lettura della sua lettera è il vissuto quasi sfiduciato a fronte di un'età molto giovane. Consideri, perciò, che anche evolutivamente ci sono delle risorse intrinseche, al di là della tecnica terapeutica. La mia riflessione è quella di valutare con il neuropsichiatra se davvero sono maturi i tempi per un'analisi del profondo o possano essere intraprese altre strade quali interventi di terapia familiare o di terapia di gruppo
La psicoterapia è caratterizzata da una vasta gamma di proposte teoriche e metodologiche che si concretizza nell'esistenza di molteplici indirizzo psicoterapeutici, come ad esempio la psicoterapia psicanalitica, la cognitivo/comportamentale/costruttivista, la sistemico relazionale , centrata sul cliente di Carl Rogers....ciò che cambia è il modo di lavorare del terapeuta(procedure e tecniche), la durata del trattamento, il setting o luogo specifico (poltrone, scrivania...), tutte sono rivolte al benessere della persona.
Si faccia consigliare un bravi psicoterapeuta da una persona di sua fiducia e poi fissi un appuntamento ed “annusi l’aria”.Vedrà che sarà lei stesso a dire “ok ci riprovo”. Ciò che conta è la relazione. Buon cammino...!
Buongiorno . La psicoanalisi rispetto alla psicoterapia prevede un trattamento molto più lungo.
Dato che invece lei ha provato già percorsi lunghi ha valutato invece un lavoro più "chirurgico " con la pratica EMDR ?
Permetterebbe di avere una remissione dei sintomi in tempi di gran lunga più brevi. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
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La psicoanalisi, come detto da qualche collega da peso all’inconscio, sia individuale che, nel caso degli junghiani ( come me) collettivo, cambia in sintesi la visione del mondo, interno ed esterno, il sintomo diventa quasi secondario, un messaggio da ascoltare, un invito al cambiamento, se ha provato varie strade senza particolari successi è verosimile che, come giustamente dice il suo neuropsichiatra, deve andare più a fondo con un trattamento analitico. Valutabile, solitamente, dopo pochi mesi.
Buongiorno, credo che difficilmente ci sia una terapia più funzionale delle altre per affrontare la depressione. Può coinvolgere differenti ambiti come famiglia, scuola, lavoro o amicizie. Ecco perchè ritengo che la cosa più importante sia la relazione che si instaura con il proprio terapeuta. Dovrà essere capace a stimolarla e a supportarla nei momenti più difficili e se la relazione è forte aumentano le chance di successo. Potranno esserci centinaia di idee differenti dalla mia ma credo che le terapie siano strade differenti per raggiungere lo stesso obiettivo.
Arrivederci
Salve. Lei è in effetti molto giovane. Forse un trattamento psicoanalitico ortodosso non lo consiglierei. (Almeno per ora)
Come acutamente osservato da qualche mio collega ,un trattamento psicoterapeutico centrato dell'adolescenza sarebbe più fruttuoso. Inoltre mi permetto di consigliarle un pochino di pazienza perché tutto il lavoro che ha già fatto le tornerà molto utile. Col tempo si accorgerà di importanti cambiamento della sua personalità e della sua resilienza. Cordiali Saluti. Dottor Grilli.
È naturale che se si aspetta di avere delle risposte da un terapeuta tutte le terapie falliranno il problema e avviare un percorso in cui lei si senta di porre domande ma anche di accettarne di entrare in una dimensione costruttiva domandandosi al terapeuta di essere aiutato ma contemporaneamente cominciando a pensare che a 19 anni può essere in grado di gestire una situazione e non di subirla la psicoanalisi utilizza parecchi sistemi estremamente utili anche inForma psicoterapica non necessariamente lunga 10 o 15 anni può iniziarla a qualsiasi età e non ci sono contro indicazioni in questo senso è bene diffidare invece di tutte quelle scuole che non hanno delle basi cliniche sufficienti per poter affermare di essere realmente terapeutiche e per questo la invito a fare una ricerca personale cioè un’altra volta a mettersi in gioco a guardarsi intorno a scegliere veramente il tipo di terapeuta da quale vuole essere curato piuttosto che farselo sempre dire dagli adulti le auguro buona giornata Marconi
Salve, come scrivono i miei colleghi, lei è molto giovane, non capisco perchè migrare da uno specialista all'altro, psichiatra, spicoterapeuta ed ora le viene consigliato uno psicanalista. Penso che lei non ha instaurato ancora un vero transfert nei confronti di un professionista. Forse è giusto che lei scelga uno psicoterapeuta che si occupi di adolescenti, si fermi e cerchi di instaurare un rapporto di fiducia e si prenda tempo, lavori seriamente su di sè e non scappi alle prime difficoltà.
Le auguro di trovare la strada giusta, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli
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La depressione nella fase adolescenziale può avere delle motivazioni legate all'evoluzone psicologia e per questo può essere caratterizzata da un senso di perdita e dalla paura di diventare adulto. In questo momento può essere sufficiente una consulenza psicologica che valuti meglio la sua situazione. Il passo successivo è quello di chiarire e lavorare su alcuni pensieri e/o convinzioni negattive che alterano la realtà e di conseguenza la sua visione della vita. Non si scoraggi .
Buongiorno a lei,
la differenza fondamentale fra psicoterapia e psicoanalisi è che nel primo caso si lavora con il terapeuta con l'obbiettivo, in un tempo più o meno lungo, di risolvere il sintomo (per esempio, un attacco di panico). Uno psicoanalista lavora con il paziente con lo scopo di dare un senso profondo al sintomo verbalizzato, in modo da risalire alle cause dello stesso. La depressione infatti è sempre una manifestazione di superficie che maschera problematiche più profonde e complesse legate alla storia di vita del paziente. L'analisi dura diversi anni, tuttavia direi che già dopo qualche mese può valutare se un percorso di analisi le sia congeniale o meno. Un caro saluto e non si scoraggi. Dottoressa Margherita Maggioni.
Buongiorno. La Psicoanalisi è semplicemente uno dei possibili modi di fare psicoterapia, che si differenziano per orientamento teorico ovvero per concezione di essere umano, benessere, malattia, e di conseguenza utilizzano strumenti e tecniche differenti, in accordo con tali concezioni. In particolare, la psicoanalisi è uno dei trattamenti meno "valutabili" in pochi mesi (se per valutabile Lei intende la visione di un risultato nel breve termine) poiché ha tempi tendenzialmente lunghi (per il tipo di impostazione di cura che comporta). Questo non la rende migliore o peggiore, semplicemente è una sua caratteristica. Nel Suo caso, trattandosi di una persona molto giovane, probabilmente non è il tipo di trattamento che consiglierei in prima battuta, sia per le modalità con le quali lavorerebbe il terapeuta sia perché dopo tanto pellegrinare Lei sta richiedendo una soluzione il più possibile rapida ed efficace. Forse uno dei problemi è proprio questo Suo pellegrinaggio: è davvero molto giovane per aver dovuto affrontare così tanti cambiamenti rispetto al professionista di riferimento per una situazione di umore flesso! Il consiglio è di scegliere un terapeuta cognitivo-comportamentale (per i metodi più adatti a un ragazzo giovane e più diretti e pragmatici, che permettono di mantenere i tempi in un range medio di durata) e fidarsi nell'intraprendere un percorso diagnostico (in primis) e terapeutico (in seguito). Se il collega lo ritiene opportuno può valutare l'affiancamento farmacologico, fermo restando che esso è finalizzato a lavorare con più lucidità in terapia e, salvo diagnosi più complesse della semplice depressione, è destinato ad essere rimosso man mano che tale scopo viene meno. Comprendo la sensazione di sfiducia (che peraltro La accompagna soprattutto quando l'umore è flesso, immagino) ma per poter valutare un percorso psicoterapeutico è necessario concedersi dei tempi medio-lunghi, senza i quali ogni percorso sarà destinato a una efficacia limitata (e quindi, a non soddisfarLa pienamente). Cerchi un terapeuta qualificato nella Sua zona e si affidi unicamente al suo giudizio per un percorso lineare, costante, che duri più di qualche seduta. I risultati la sorprenderanno. In bocca al lupo! cordialità, DMP
La psicoanalisi è un viaggio dentro sé stessi su un piano più profondo rispetto ad una psicoterapia. Non conoscendola di persona non so consigliarle quale possa essere il trattamento migliore per lei, posso dirle che psicoanalisi e psicoterapia sono esperienze dalle quali si esce trasformati. La scelta tra le due più che dal metodo dipende dalla sua disposizione a comprendere se stesso. AP
Buongiorno, concordo con la collega che la ha parlato della psicoterapia EMDR. Terapia che aiuta a integrare vissuti passati, i nodi che hanno portato la sintomatologia attuale. Cordiali saluti Dott.ssa Messori
Buongiorno, credo che il punto non sia se psicoanalisi o psicoterapia ma l'atteggiamento di sfiducia verso psichiatri e psicologi proprio perché fino ad ora i percorsi proposti non sono stati risolutivi. La prima cosa da fare è chiedersi : "Quanto sono disposto a farmi aiutare? E' veramente ciò che ad oggi sto cercando? Come può la psicoterapia essermi d'aiuto?" e magari cercare le risposte insieme all'attuale psicoterapeuta che la segue.
Cordiali saluti, Federica Rossi
Gentile utente,

L’ approccio di uno psicoterapeuta é determinante sino ad un certo punto.
É fondamentale affidarsi ad uno specialista e farlo con fiducia. Un aspetto determinante delle psicoterapie in generale é L’ alleanza terapeutica. E grazie a quest’ ultima che é possibile poter raggiungere dei miglioramenti e un maggior benessere.
Consideri un approccio integrato, quindi psichiatrico e psicoterapeutico con 2 specialisti e vedrà che col tempo le cose potranno andare meglio.

Un caro saluto
Dott. Diego Ferrara
Forza, ce la farà ad uscire da questa situazione. La depressione nasconde dei vissuti che vanno esplorati e la psicoanalisi, così come la psicoterapia, permettono di farlo. la differenza tra i due approcci è già stata spiegata molto bene dai colleghi precedenti, per cui non mi dilungo. Ma se avesse bisogno di maggiori spiegazioni, può contattarmi tranquillamente.
La saluto e le auguro buona fortuna.
Dott.ssa Patrizia Provasi
Buongiorno, i colleghi che mi hanno preceduto anche ampiamente risposto alla domanda sulla differenza tra psicoanalisi e psicoterapia. Indubbiamente l'orientamento è importante ma non fondamentale quanto invece lo è la relazione terapeutica. Una buona relazione terapeutica è la base di una terapia efficace.
Saluti
Per la depressione la terapia cognitivo comportamentale ha dimostrato essere efficace e la terapia di elezione per questi disturbi. Se ha già fatto questo percorso e non ha risolto si tratta di capire cosa ancora non ha risolto, l'Emdr può essere di grande aiuto.
Un caro saluto dott.ssa Laura Prosdocimo
Buona sera gentilissimo, ritengo opportuni dirle che difficilmente ci sia una terapia più funzionale delle altre per affrontare la depressione, proprio perchè coinvolge differenti ambiti come famiglia, scuola, lavoro o amicizie. Motivo per cui ritengo che la cosa più importante sia la relazione che si instaura con il proprio terapeuta.
cordiali saluti
AV
Buongiorno diciannovenne,
credo che un nodo rilevante che ti sta bloccando sia proprio quello della fiducia, sentimento complesso da costruire dentro di se e quindi con gli altri. Forse è proprio questo che ha reso per te insoddisfacenti gli incontri ed i percorsi con i colleghi precedenti e addirittura con lo specialista che ti ha consigliato una particolare forma di terapia, la psicoanalisi, al punto tale che la domanda esplicita che poni non l'hai rivolta a lui, bensì ad una piattaforma di diversi e diversamente esperti di psiche. E' proprio questo il concetto principale, unitamente a quello di inconscio, attorno al quale si muove la teoria psicoanalitica, divenuta anche una pratica. Condivido col collega che ti ha consigliato di verficare, tu di persona, "se ti piace il terapeuta", la piacevolezza dell'incontro è un elemento non trascurabile quando parliamo di "cura di sè e benessere". Quindi, prova e vedi tu che ti accade, fidandoti un poco di te stesso.
Un saluto cordiale
Dott.ssa Marzia Sellini
Buonasera giovane uomo. Mi pare incredibile che ha già tentato molte cure e interventi senza aver ricevuto aiuto. Penso che cambiare terapeuta o terapia in modo frequente non permetta di affrontare il suo problema depressivo.
Vista la sua giovane età, più che una esplorazione del passato (caratteristica della psicoanalisi), potrebbe essere adatta una psicoterapia focalizzata sul presente e sulla possibilità di cambiare i pensieri disfunzionali. Una terapia focalizzata su obiettivi specifici, che le permettano di vivere con meno pesantezza il suo quotidiano e di verificare in tempi concordati se l'approccio avviato sortisce effetti buoni e fa per lei.
Ad ogni modo é utile che possa esser aiutato a riconoscere che cosa la fa stare meglio e che cosa la blocca. Riprenda il coraggio e la decisione di star bene. La vita va gustata in tutti i suoi cicli evolutivi. Un caro saluto. dott.ssa Germana Prencipe

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