Vorrei chiedere un parere/consiglio su una situazione che sto affrtontando in questo periodo: Fino
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Vorrei chiedere un parere/consiglio su una situazione che sto affrtontando in questo periodo:
Fino a qualche giorno fa, stavo frequentando una ragazza (mia compagna di classe) da circa 2 mesi e passa, ovvero da metà maggio.
La situazione era iniziata un po' così e così poiché lei aveva ancora insicurezze e pensieri anche su una frequentazione che aveva chiuso da poco con un ragazzo durata 7 mesi (per il quale non prova più nulla). All'inzio io ho preso tutto com calma rispettando i suoi spazi e tempi, anche parlandone con lei e trovando un punto di incontro. Poi abbiamo iniziato a scriverci di più, quasi ogni giorno e alla fine abbiamo deciso di ufficializzare una frequentazione effettiva, siamo usciti una volta e siamo stati bene (nessun bacio ovviamente), continuiamo questo rapporto e arriva una vacanza che avevamo programmato con i nostri compagni di classe di 4 giorni. Andiamo, la viviamo bene ma sapevo che sarebbe stato meno interessante per noi poiché lei ma anche un po' io ha difficoltà nel rapportarsi con me davanti agli altri (per imbarazzo e altro, non per vergogna di me). Fattostà che il penultimo giorno mi dice di voler chiudere questa cosa perché stava rientrando in quella situazione che ebbe con l'altro ragazzo, dove lei disse che lo trattò male (avvolte gli dava attenzioni, perché più decisa, altre molte meno perché più indecisa) e questa ambivalenza di emozioni la faceva stare male anche per sensi di colpa verso me. Io lì per lì la presi pure "bene" ma mi resi subito conto che non era così. Allora decisi una volta tornato di scriverle una lettera (lei le apprezza molto) dove le dicevo cosa pensavo di tutto ciò e di darci questa possibilità, viverci tutto in modo tranquillo, onesto e sereno. Lei accettò di fare così e mi disse che dopo avermi detto quella cosa, se ne pentii quasi subito, per varie cose come il fatto di non avermi ancora scoperto del tutto e fatto esperienze insieme. Passano i giorni, ci sentiamo sempre, tranquillamente, quindi lei va in vacanza qualche giorno e mi poco prima di tornare chiede di uscire, ( mi disse " comunque appena torno vediamoci") Io accetto, anche molto colpito e contento della sua intraprendenza. Usciamo, stiamo bene, facciamo un giro in centro qui a Firenze e passiamo una bella serata, dove lei mi dice comunque una cosa, che non era ancora pronta per qualcosa di veramente serio (una relazione tipo) ma voleva continuare a sentirci. Tuttavia mi dice pure di questi suoi momenti di decisone, poi indecisione, paranoie, dubbi... Continuiamo a sentirci ogni giorno e dopo 1 settimana usciamo di nuovo, proposta da me, mangiamo una pizza e si fa un giro in centro. Lì verso la fine mi dice di essere più decisa, più sicura di sè ed effettivamente la vedevo così. Nelle 2 settimane dopo lei doveva andare in route con gli scout in montagna (poco campo, pochi messaggi) ed io al mare, ma comunque non perdiamo l'occasione di sentirci quando possiamo. Dopo che torna riprendiamo a sentirci ma sentiamo entrambi un po' di monotonia, a detta sua data dal fatto che eravamo in casa entrambi, facevamo poco poiché tornati dalle vacanze, e avevamo poco di cui parlare, ma effettivamente si sentiva ok, e le dico che ad entrambi serviva forse lasciarsi un po' andare e goderci questi momenti, fissiamo anche di rivederci dopo una scappatella al mare di 2 giorni con questi nostri amici. Arriva questa piccola scappatella al mare con dei nostri amici, fatta circa 4 giorni fa, andiamo e già in treno stiamo vicini, insieme, anche davanti agli altri. Il pomeriggio lei si va a riposare in camera (dormivamo nella stessa camera io e lei, con letti separati) e, quando salgo sù pure io, la chiama un suo amico per farle vedere delle cose che poi, come scusa per avvicinarsi a me mi mostra, e alla fine mi chiede di far spazio nel letto per stare con me, ci mettiamo lì, abbracciati, e dormicchiamo/parliamo una mezz'oretta. Andiamo al mare, e parlo con un mio amico fidanzato con una sua amica cara, che mi dice che lei si aspettava già da prima qualcosina in più (cosa che a me sembrava strana poichè disse proprio lei di voler fare tutto con calma) ma accetto e la sera pianifico di baciarla finalmente. Quindi passiamo la serata con gli altri ma lei la vedevo strana, giù. Andiamo insieme in camera e, nel letto mi racconta di una sua condizione di cui mi aveva già parlato ovvero che soffre avvolte di derealizzazione, e in generale non sa dove sta andando con la sua vita, cosa sta facendo e altro. Si sente vuota e quasi come se non avesse nulla che la spinge a vivere. La abbraccio e fra una cosa e l'altra alleviando anche la pensantezza ci baciamo, limoniamo per un po' e stiamo assieme. Dopo va in bagno per togliersi il tampax, torna e ci ribaciamo, ma stavolta la vedo più intensa, mi sale addosso e limoniamo così. Poi andiamo a letto e nulla. La mattina io ripenso alla sera e mi rendo conto di quanto lei fosse stata strana, quasi come se avesse fatto tutto per avere una conferma , un secondo fine, o non fosse in sè veramente e avesse tante cose per la testa. La mia conferma cel"ho in treno quando mi dice di volere una pausa/chiusura per ora. Perché aveva capito in questi 2 giorni di avere proprio un bisogno intrascurabile di stare da sola, tra se e se, per un po'. Mi disse che durante il bacio non aveva sentito quella scintilla, che l'aveva fatto per capire meglio e che non avesse capito molto alla fine (cosa che io credo sia per il fatto che non era libera mentalmente ma piena di ansie e di ricevere conferme). Ma appunto il centro principale era questo bisogno di prendersi del tempo da sola e staccare. Perché non ha la testa ora di frequentare nessuno, anche il ragazzo "perfetto" diciamo, e che spesso sentiva il dovere di scrivermi o uscire (anche se poi stava bene) perché aveva la responsabilità di questa frequentazione addosso, e, fra questo, le ansie, i sensi di colpa per me e la sua indecisione perenne, il loop che stava riprovando simile a quello dell'altra sua storia precendente, le ha fatto dire ciò. Mi dice pure che questo suo bisogno era dovuto anche al fatto che io ero arrivato appena era finita con l'altro, e che non aveva mai avuto un momento per lei in un anno intero. Ne riparliamo il giorno dopo e io provo a dirle di almeno continuare a sentirci e vederci senza pressioni, senza forzare nulla, ma mi dice che va contro il suo bisogno e che comunque crede che le cose possano riprendere in futuro, e spera che io ci sarò. Ma che ora proprio non riesce e deve ascoltare questo suo bisogno interno, non che io non le piaccia o che proprio non sente nulla ecco, fosse così direi ok, va bene, non siamo compatibili.Scopro poi da una amica che lei appunto le aveva parlato dopo il nostro bacio e fra tutto era uscito che appunto volesse staccare anche perché aveva capito che con l'altro ragazzo era finita del tutto, e quindi aveva bisogno di staccare. La mia domanda è, come posso affrontare tutto ciò? Abbiamo costruito un legame vero, condiviso cose personali, ma veramente personali che sappiamo solo noi e pochissime persone, momenti belli anche se incasinati. Posso pensare di ritrovarla?? Io pensavo di riparlarne con lei verso fine settembre e lasciarle quindi 2 mesi di pausa vera (senza scriverle mai) da tutto ciò, per farla sbollentare, rilassare, e poi provare a riprendere con calma tutto, anche perché secondo me ma pure lei probabilmente sono capitato nel momento sbagliato. Consigli?? Pareri?? Grazie in anticipo per la pazienza di leggere sto poema ma sono un po' in difficoltà poiché tengo molto a lei, e so anche che è lo stesso per lei ma ora si trova in una situazione particolare.
Fino a qualche giorno fa, stavo frequentando una ragazza (mia compagna di classe) da circa 2 mesi e passa, ovvero da metà maggio.
La situazione era iniziata un po' così e così poiché lei aveva ancora insicurezze e pensieri anche su una frequentazione che aveva chiuso da poco con un ragazzo durata 7 mesi (per il quale non prova più nulla). All'inzio io ho preso tutto com calma rispettando i suoi spazi e tempi, anche parlandone con lei e trovando un punto di incontro. Poi abbiamo iniziato a scriverci di più, quasi ogni giorno e alla fine abbiamo deciso di ufficializzare una frequentazione effettiva, siamo usciti una volta e siamo stati bene (nessun bacio ovviamente), continuiamo questo rapporto e arriva una vacanza che avevamo programmato con i nostri compagni di classe di 4 giorni. Andiamo, la viviamo bene ma sapevo che sarebbe stato meno interessante per noi poiché lei ma anche un po' io ha difficoltà nel rapportarsi con me davanti agli altri (per imbarazzo e altro, non per vergogna di me). Fattostà che il penultimo giorno mi dice di voler chiudere questa cosa perché stava rientrando in quella situazione che ebbe con l'altro ragazzo, dove lei disse che lo trattò male (avvolte gli dava attenzioni, perché più decisa, altre molte meno perché più indecisa) e questa ambivalenza di emozioni la faceva stare male anche per sensi di colpa verso me. Io lì per lì la presi pure "bene" ma mi resi subito conto che non era così. Allora decisi una volta tornato di scriverle una lettera (lei le apprezza molto) dove le dicevo cosa pensavo di tutto ciò e di darci questa possibilità, viverci tutto in modo tranquillo, onesto e sereno. Lei accettò di fare così e mi disse che dopo avermi detto quella cosa, se ne pentii quasi subito, per varie cose come il fatto di non avermi ancora scoperto del tutto e fatto esperienze insieme. Passano i giorni, ci sentiamo sempre, tranquillamente, quindi lei va in vacanza qualche giorno e mi poco prima di tornare chiede di uscire, ( mi disse " comunque appena torno vediamoci") Io accetto, anche molto colpito e contento della sua intraprendenza. Usciamo, stiamo bene, facciamo un giro in centro qui a Firenze e passiamo una bella serata, dove lei mi dice comunque una cosa, che non era ancora pronta per qualcosa di veramente serio (una relazione tipo) ma voleva continuare a sentirci. Tuttavia mi dice pure di questi suoi momenti di decisone, poi indecisione, paranoie, dubbi... Continuiamo a sentirci ogni giorno e dopo 1 settimana usciamo di nuovo, proposta da me, mangiamo una pizza e si fa un giro in centro. Lì verso la fine mi dice di essere più decisa, più sicura di sè ed effettivamente la vedevo così. Nelle 2 settimane dopo lei doveva andare in route con gli scout in montagna (poco campo, pochi messaggi) ed io al mare, ma comunque non perdiamo l'occasione di sentirci quando possiamo. Dopo che torna riprendiamo a sentirci ma sentiamo entrambi un po' di monotonia, a detta sua data dal fatto che eravamo in casa entrambi, facevamo poco poiché tornati dalle vacanze, e avevamo poco di cui parlare, ma effettivamente si sentiva ok, e le dico che ad entrambi serviva forse lasciarsi un po' andare e goderci questi momenti, fissiamo anche di rivederci dopo una scappatella al mare di 2 giorni con questi nostri amici. Arriva questa piccola scappatella al mare con dei nostri amici, fatta circa 4 giorni fa, andiamo e già in treno stiamo vicini, insieme, anche davanti agli altri. Il pomeriggio lei si va a riposare in camera (dormivamo nella stessa camera io e lei, con letti separati) e, quando salgo sù pure io, la chiama un suo amico per farle vedere delle cose che poi, come scusa per avvicinarsi a me mi mostra, e alla fine mi chiede di far spazio nel letto per stare con me, ci mettiamo lì, abbracciati, e dormicchiamo/parliamo una mezz'oretta. Andiamo al mare, e parlo con un mio amico fidanzato con una sua amica cara, che mi dice che lei si aspettava già da prima qualcosina in più (cosa che a me sembrava strana poichè disse proprio lei di voler fare tutto con calma) ma accetto e la sera pianifico di baciarla finalmente. Quindi passiamo la serata con gli altri ma lei la vedevo strana, giù. Andiamo insieme in camera e, nel letto mi racconta di una sua condizione di cui mi aveva già parlato ovvero che soffre avvolte di derealizzazione, e in generale non sa dove sta andando con la sua vita, cosa sta facendo e altro. Si sente vuota e quasi come se non avesse nulla che la spinge a vivere. La abbraccio e fra una cosa e l'altra alleviando anche la pensantezza ci baciamo, limoniamo per un po' e stiamo assieme. Dopo va in bagno per togliersi il tampax, torna e ci ribaciamo, ma stavolta la vedo più intensa, mi sale addosso e limoniamo così. Poi andiamo a letto e nulla. La mattina io ripenso alla sera e mi rendo conto di quanto lei fosse stata strana, quasi come se avesse fatto tutto per avere una conferma , un secondo fine, o non fosse in sè veramente e avesse tante cose per la testa. La mia conferma cel"ho in treno quando mi dice di volere una pausa/chiusura per ora. Perché aveva capito in questi 2 giorni di avere proprio un bisogno intrascurabile di stare da sola, tra se e se, per un po'. Mi disse che durante il bacio non aveva sentito quella scintilla, che l'aveva fatto per capire meglio e che non avesse capito molto alla fine (cosa che io credo sia per il fatto che non era libera mentalmente ma piena di ansie e di ricevere conferme). Ma appunto il centro principale era questo bisogno di prendersi del tempo da sola e staccare. Perché non ha la testa ora di frequentare nessuno, anche il ragazzo "perfetto" diciamo, e che spesso sentiva il dovere di scrivermi o uscire (anche se poi stava bene) perché aveva la responsabilità di questa frequentazione addosso, e, fra questo, le ansie, i sensi di colpa per me e la sua indecisione perenne, il loop che stava riprovando simile a quello dell'altra sua storia precendente, le ha fatto dire ciò. Mi dice pure che questo suo bisogno era dovuto anche al fatto che io ero arrivato appena era finita con l'altro, e che non aveva mai avuto un momento per lei in un anno intero. Ne riparliamo il giorno dopo e io provo a dirle di almeno continuare a sentirci e vederci senza pressioni, senza forzare nulla, ma mi dice che va contro il suo bisogno e che comunque crede che le cose possano riprendere in futuro, e spera che io ci sarò. Ma che ora proprio non riesce e deve ascoltare questo suo bisogno interno, non che io non le piaccia o che proprio non sente nulla ecco, fosse così direi ok, va bene, non siamo compatibili.Scopro poi da una amica che lei appunto le aveva parlato dopo il nostro bacio e fra tutto era uscito che appunto volesse staccare anche perché aveva capito che con l'altro ragazzo era finita del tutto, e quindi aveva bisogno di staccare. La mia domanda è, come posso affrontare tutto ciò? Abbiamo costruito un legame vero, condiviso cose personali, ma veramente personali che sappiamo solo noi e pochissime persone, momenti belli anche se incasinati. Posso pensare di ritrovarla?? Io pensavo di riparlarne con lei verso fine settembre e lasciarle quindi 2 mesi di pausa vera (senza scriverle mai) da tutto ciò, per farla sbollentare, rilassare, e poi provare a riprendere con calma tutto, anche perché secondo me ma pure lei probabilmente sono capitato nel momento sbagliato. Consigli?? Pareri?? Grazie in anticipo per la pazienza di leggere sto poema ma sono un po' in difficoltà poiché tengo molto a lei, e so anche che è lo stesso per lei ma ora si trova in una situazione particolare.
Ci sono situazioni che sembrano chiedere risposte, spiegazioni, chiarimenti… ma che in realtà non sono problemi da risolvere, sono esperienze da vivere.
Quando una storia si interrompe, anche se era ancora all’inizio, la tentazione è cercare di capire cosa fare con l’altro. Ma la cosa più utile, spesso, è tornare a noi stessi: prenderci cura di come stiamo, crescere, rimettere a fuoco le energie.
È lì che nasce davvero la possibilità che qualcuno torni… o che qualcosa di nuovo arrivi
Quando una storia si interrompe, anche se era ancora all’inizio, la tentazione è cercare di capire cosa fare con l’altro. Ma la cosa più utile, spesso, è tornare a noi stessi: prenderci cura di come stiamo, crescere, rimettere a fuoco le energie.
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Ciao utente, innanzi tutto grazie per questa condivisione così dettagliata: permette davvero di entrare all'interno della storia!
Di quello di cui racconti mi colpisce innanzi tutto la maturità che tu mostri nel comprendere e gestire la situazione così delicata di questa ragazza... D'altro canto, anche lei, se è fedele a sé stessa, si sta comportando in modo maturo: comprende di non essere pronta, di avere bisogno di stare da sola e di avere bisogno di tempo prima di entrare in un'altra relazione... Una volta che te lo comunica, questo fa sì che in qualche modo anche lei si sta prendendo le sue responsabilità, volendo forse anche evitare di farti del mal (a causa della sua "incertezza" o confusione).
Rispetto ai consigli e pareri che chiedi, credo che tu stia agendo la migliore strategia: darle del tempo e, eventualmente, più avanti riprovare a vedere se sarà il momento giusto.
Quello che posso consigliarti, come salvaguardia anche di te stesso, è di fare sempre e solo quello che senti, e di non "limitarti" perché speri che lei nei prossimi mesi sarà pronta... perché, purtroppo, potrebbe anche succedere che non lo sia. E tu, che in questo momento sei libero, devi goderti quello che ti accade senza precluderti nulla: non devi "stare lì ad aspettare". Mi auguro e ti auguro, naturalmente, che i tempi per voi siano presto maturi e che si presenti finalmente "il momento giusto", ma non avendone assoluta certezza cerca di non "chiuderti" in questa unica speranza, ma resta aperto al mondo, alle relazioni, alle connessioni ed ai legami che hai già ed a quelli che potrebbero ancora capitarti... In ogni caso, se con questa ragazza dovrà essere, allora di certo sarà.
In bocca al lupo e buona estate, se avrai bisogno sarò a tua disposizione! :)
Chiara Visalli - Psicologa Clinico Dinamica
Di quello di cui racconti mi colpisce innanzi tutto la maturità che tu mostri nel comprendere e gestire la situazione così delicata di questa ragazza... D'altro canto, anche lei, se è fedele a sé stessa, si sta comportando in modo maturo: comprende di non essere pronta, di avere bisogno di stare da sola e di avere bisogno di tempo prima di entrare in un'altra relazione... Una volta che te lo comunica, questo fa sì che in qualche modo anche lei si sta prendendo le sue responsabilità, volendo forse anche evitare di farti del mal (a causa della sua "incertezza" o confusione).
Rispetto ai consigli e pareri che chiedi, credo che tu stia agendo la migliore strategia: darle del tempo e, eventualmente, più avanti riprovare a vedere se sarà il momento giusto.
Quello che posso consigliarti, come salvaguardia anche di te stesso, è di fare sempre e solo quello che senti, e di non "limitarti" perché speri che lei nei prossimi mesi sarà pronta... perché, purtroppo, potrebbe anche succedere che non lo sia. E tu, che in questo momento sei libero, devi goderti quello che ti accade senza precluderti nulla: non devi "stare lì ad aspettare". Mi auguro e ti auguro, naturalmente, che i tempi per voi siano presto maturi e che si presenti finalmente "il momento giusto", ma non avendone assoluta certezza cerca di non "chiuderti" in questa unica speranza, ma resta aperto al mondo, alle relazioni, alle connessioni ed ai legami che hai già ed a quelli che potrebbero ancora capitarti... In ogni caso, se con questa ragazza dovrà essere, allora di certo sarà.
In bocca al lupo e buona estate, se avrai bisogno sarò a tua disposizione! :)
Chiara Visalli - Psicologa Clinico Dinamica
Buonasera,
la ringrazio per aver condiviso con così tanto cuore e onestà questa esperienza.
Quello che racconta sembra essere stato un percorso fatto di avvicinamenti graduali, condivisione emotiva significativa e piccoli passi reciproci verso un’intimità più profonda. È chiaro che tra voi si sia costruita una connessione reale, anche se attraversata da ambivalenze, dubbi e fasi incerte.
Il bisogno che lei esprime oggi, cioè quello di capire se è possibile ritrovarsi più avanti, è umano e legittimo. Allo stesso tempo, è importante accogliere il fatto che la ragazza, in questo momento, abbia riconosciuto un’esigenza personale forte: quella di fermarsi, stare con sé stessa, elaborare ciò che ha vissuto in passato e ascoltare il proprio mondo interno.
Non è raro che dopo relazioni intense o non completamente digerite la mente e il cuore chiedano una pausa. Talvolta questa pausa arriva proprio quando qualcosa di buono inizia a costruirsi, e non per mancanza di interesse, ma per l’incapacità (in quel momento) di sostenere un nuovo legame in modo libero e presente.
Lei ha già fatto qualcosa di molto maturo: ha provato a restare accanto senza forzare, ha accolto la sua indecisione, ha dato spazio. E forse adesso è proprio il momento di fare un passo indietro, ma non come gesto di rassegnazione, bensì come forma di rispetto verso il bisogno dell’altra e verso di sé.
Riguardo alla sua idea di non scriverle per un certo periodo e poi, con delicatezza, provare a riaprire un contatto: può essere una strada valida, ma è fondamentale che in questi due mesi lei non viva nell’attesa, sospeso in funzione di un “poi”. Usare questo tempo per tornare al proprio centro, coltivare interessi, relazioni, spazio personale, può aiutarla ad affrontare il futuro in modo più lucido, qualunque esso sia.
Che possiate ritrovarvi o meno, ciò che ha vissuto non è tempo perso: è stato un investimento emotivo, un’occasione di conoscenza e anche un’occasione per crescere nella capacità di stare in una relazione in modo rispettoso e profondo. A volte le strade si incrociano di nuovo, altre volte no, ma ogni passaggio può lasciare qualcosa di prezioso.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Beatrice Carrara
la ringrazio per aver condiviso con così tanto cuore e onestà questa esperienza.
Quello che racconta sembra essere stato un percorso fatto di avvicinamenti graduali, condivisione emotiva significativa e piccoli passi reciproci verso un’intimità più profonda. È chiaro che tra voi si sia costruita una connessione reale, anche se attraversata da ambivalenze, dubbi e fasi incerte.
Il bisogno che lei esprime oggi, cioè quello di capire se è possibile ritrovarsi più avanti, è umano e legittimo. Allo stesso tempo, è importante accogliere il fatto che la ragazza, in questo momento, abbia riconosciuto un’esigenza personale forte: quella di fermarsi, stare con sé stessa, elaborare ciò che ha vissuto in passato e ascoltare il proprio mondo interno.
Non è raro che dopo relazioni intense o non completamente digerite la mente e il cuore chiedano una pausa. Talvolta questa pausa arriva proprio quando qualcosa di buono inizia a costruirsi, e non per mancanza di interesse, ma per l’incapacità (in quel momento) di sostenere un nuovo legame in modo libero e presente.
Lei ha già fatto qualcosa di molto maturo: ha provato a restare accanto senza forzare, ha accolto la sua indecisione, ha dato spazio. E forse adesso è proprio il momento di fare un passo indietro, ma non come gesto di rassegnazione, bensì come forma di rispetto verso il bisogno dell’altra e verso di sé.
Riguardo alla sua idea di non scriverle per un certo periodo e poi, con delicatezza, provare a riaprire un contatto: può essere una strada valida, ma è fondamentale che in questi due mesi lei non viva nell’attesa, sospeso in funzione di un “poi”. Usare questo tempo per tornare al proprio centro, coltivare interessi, relazioni, spazio personale, può aiutarla ad affrontare il futuro in modo più lucido, qualunque esso sia.
Che possiate ritrovarvi o meno, ciò che ha vissuto non è tempo perso: è stato un investimento emotivo, un’occasione di conoscenza e anche un’occasione per crescere nella capacità di stare in una relazione in modo rispettoso e profondo. A volte le strade si incrociano di nuovo, altre volte no, ma ogni passaggio può lasciare qualcosa di prezioso.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Beatrice Carrara
La ringrazio per aver condiviso con così tanta autenticità e profondità una storia complessa, delicata, ma anche molto significativa. Ciò che descrive è un’esperienza che tocca molte dimensioni emotive: il desiderio di costruire qualcosa di vero con una persona che sente speciale, la frustrazione e il disorientamento nel vedere i propri sforzi apparentemente svanire, il senso di confusione nel tentativo di comprendere i segnali dell’altro, e il bisogno di trovare un modo per gestire un distacco che non appare definitivo, ma che lascia una sensazione di vuoto e sospensione. È evidente quanto lei abbia investito emotivamente in questa conoscenza, ma altrettanto chiaro è il suo impegno nel rispettare i tempi e gli spazi dell’altra persona, anche in momenti in cui avrebbe potuto lasciarsi andare a pretese o reazioni più impulsive. Questo è un aspetto di grande valore, perché ci dice che lei è in grado di entrare in relazione in modo profondo, empatico e consapevole. Quello che sta vivendo questa ragazza, da quanto racconta, sembra una fase in cui l’identità, i suoi desideri, la direzione della sua vita e il rapporto con le emozioni sono in forte riorganizzazione. Quando una persona si trova in uno stato simile, è molto difficile essere presenti nella relazione in modo stabile e coerente, perché i confini interni sono sfumati, fragili, e ogni legame rischia di essere percepito più come fonte di pressione che come nutrimento. In casi come questi, non è raro che i gesti affettuosi o le parole dette con spontaneità possano sembrare “troppo” o innescare reazioni ambivalenti. Il bisogno di conferme, i momenti di vicinanza fisica e le successive richieste di allontanamento sono spesso segnali di una lotta interna tra desiderio di legame e paura di perdere il controllo su sé stessi. Lei si chiede se sia giusto aspettare, se ci sia un futuro, se questo legame possa essere ritrovato. Le dico con grande onestà che non possiamo sapere se e come questa relazione potrà riprendere. Ma ciò che può fare, e che può avere un valore anche nel lungo termine, è onorare il sentimento che prova, senza forzare un ritorno. Scegliere di prendersi del tempo per lasciar decantare tutto, come lei stesso ipotizza, potrebbe essere utile. Ma non tanto con l’aspettativa che tra due mesi tutto si risolverà, quanto piuttosto per permettersi di rimettere al centro sé stesso, i suoi bisogni, la sua serenità. Inoltre, le suggerisco di utilizzare questo tempo per riflettere su ciò che lei desidera realmente da una relazione. Spesso, quando incontriamo una persona che ci smuove nel profondo, rischiamo di rimanere agganciati all’idea del “potenziale” di quel rapporto, dimenticando di chiederci se stiamo ricevendo ciò che meritiamo davvero. La relazione deve essere un luogo in cui ci si sente visti, accolti e rispettati, anche nei momenti di difficoltà. La sua intenzione di affrontare il tutto con calma, maturità e rispetto è già di per sé un passo molto importante. Non si tratta di “lasciare andare” in senso assoluto, ma di lasciare spazio, a lei e a questa ragazza, per respirare e capire davvero cosa può nascere, o non nascere, da questa esperienza. In ogni caso, ciò che ha costruito finora non è tempo perso: ogni relazione significativa lascia in noi un apprendimento profondo, anche se il suo esito non è quello che speravamo. La invito a prendersi cura di sé in questo periodo, magari confrontandosi con qualcuno di fiducia o con un professionista che possa aiutarla a esplorare con più chiarezza i suoi vissuti, senza restare solo nel tentativo di dare un senso a tutto. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Caro ragazzo,
grazie per aver condiviso in modo così dettagliato la tua storia e le emozioni che stai vivendo. Quello che stai attraversando è molto comune nelle prime esperienze affettive significative, ma non per questo meno intenso o meno importante. Al contrario, il legame che hai descritto mostra una grande maturità emotiva e una capacità di ascolto, sia verso di te che verso l’altra persona.
Da quanto racconti, è evidente che tra voi c'è stato un rapporto autentico, fatto di dialogo, cura, attenzioni reciproche e momenti condivisi anche molto intimi, non solo fisicamente ma soprattutto sul piano emotivo. Tuttavia, la ragazza che stavi frequentando sembra attraversare un periodo di forte confusione interiore, segnato da ansie, derealizzazione, insicurezze e probabilmente una ricerca personale di senso, identità e stabilità.
In momenti così, anche se i sentimenti verso l’altra persona sono reali, può prevalere il bisogno di stare da soli per ritrovare un equilibrio, cosa che lei ti ha espresso con sincerità. Questo non significa che ciò che avete vissuto non sia stato significativo, ma solo che ora, per lei, non è il momento giusto per portare avanti una relazione.
Hai fatto bene a pensare di concederle uno spazio autentico. Non si tratta di “sbollentare” o “aspettare che torni” con la speranza che tutto riparta come prima, ma piuttosto di accettare (per quanto difficile sia) che ogni persona ha i propri tempi emotivi. Può darsi che, col tempo, lei riscopra un desiderio di riavvicinarsi. Come può anche darsi che la sua strada sia un’altra.
Nel frattempo, ciò che puoi fare è rivolgere le stesse attenzioni che le hai dedicato… a te stesso. Può sembrare banale, ma lavorare sul tuo benessere, sulle tue passioni, sulle amicizie e su ciò che ti fa stare bene ti aiuterà non solo a distrarti, ma anche a rafforzarti emotivamente, a conoscerti meglio e, un domani, a vivere con maggiore consapevolezza le tue relazioni.
Se a settembre sentirai ancora il bisogno di cercarla, potrai farlo con delicatezza, senza aspettative rigide, ma con apertura. Tuttavia, preparati anche alla possibilità che lei non sia pronta o abbia fatto scelte diverse. L'importante è che tu possa portare con te quanto hai imparato da questa esperienza e quanto sei cresciuto.
Infine, considerate le dinamiche che hai descritto – il coinvolgimento emotivo, le incertezze, i segnali di malessere psicologico dell’altra persona e la tua attuale confusione – sarebbe utile e consigliato per approfondire e comprendere meglio la situazione, rivolgersi ad uno specialista. Un supporto psicologico può aiutarti a elaborare questa esperienza con maggiore chiarezza e a trovare un equilibrio più sereno.
Un caro saluto,
Dottoressa Silvia Parisi – Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
grazie per aver condiviso in modo così dettagliato la tua storia e le emozioni che stai vivendo. Quello che stai attraversando è molto comune nelle prime esperienze affettive significative, ma non per questo meno intenso o meno importante. Al contrario, il legame che hai descritto mostra una grande maturità emotiva e una capacità di ascolto, sia verso di te che verso l’altra persona.
Da quanto racconti, è evidente che tra voi c'è stato un rapporto autentico, fatto di dialogo, cura, attenzioni reciproche e momenti condivisi anche molto intimi, non solo fisicamente ma soprattutto sul piano emotivo. Tuttavia, la ragazza che stavi frequentando sembra attraversare un periodo di forte confusione interiore, segnato da ansie, derealizzazione, insicurezze e probabilmente una ricerca personale di senso, identità e stabilità.
In momenti così, anche se i sentimenti verso l’altra persona sono reali, può prevalere il bisogno di stare da soli per ritrovare un equilibrio, cosa che lei ti ha espresso con sincerità. Questo non significa che ciò che avete vissuto non sia stato significativo, ma solo che ora, per lei, non è il momento giusto per portare avanti una relazione.
Hai fatto bene a pensare di concederle uno spazio autentico. Non si tratta di “sbollentare” o “aspettare che torni” con la speranza che tutto riparta come prima, ma piuttosto di accettare (per quanto difficile sia) che ogni persona ha i propri tempi emotivi. Può darsi che, col tempo, lei riscopra un desiderio di riavvicinarsi. Come può anche darsi che la sua strada sia un’altra.
Nel frattempo, ciò che puoi fare è rivolgere le stesse attenzioni che le hai dedicato… a te stesso. Può sembrare banale, ma lavorare sul tuo benessere, sulle tue passioni, sulle amicizie e su ciò che ti fa stare bene ti aiuterà non solo a distrarti, ma anche a rafforzarti emotivamente, a conoscerti meglio e, un domani, a vivere con maggiore consapevolezza le tue relazioni.
Se a settembre sentirai ancora il bisogno di cercarla, potrai farlo con delicatezza, senza aspettative rigide, ma con apertura. Tuttavia, preparati anche alla possibilità che lei non sia pronta o abbia fatto scelte diverse. L'importante è che tu possa portare con te quanto hai imparato da questa esperienza e quanto sei cresciuto.
Infine, considerate le dinamiche che hai descritto – il coinvolgimento emotivo, le incertezze, i segnali di malessere psicologico dell’altra persona e la tua attuale confusione – sarebbe utile e consigliato per approfondire e comprendere meglio la situazione, rivolgersi ad uno specialista. Un supporto psicologico può aiutarti a elaborare questa esperienza con maggiore chiarezza e a trovare un equilibrio più sereno.
Un caro saluto,
Dottoressa Silvia Parisi – Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Gentile utente, dalle sue parole si percepisce quanto abbia investito emotivamente in questa relazione e quanto sia stato attento, presente e rispettoso nei confronti dei bisogni dell’altra persona. Quando si crea un legame con qualcuno che sta ancora attraversando un proprio processo interiore, può capitare di vivere un'alternanza di vicinanza e distanza. È evidente che tra voi ci sia stato un incontro autentico, fatto di confidenze, momenti significativi e condivisioni profonde. Al tempo stesso, è comprensibile che, per la persona coinvolta, emergano dubbi e bisogni legati al proprio spazio personale. La richiesta di una pausa o di stare da soli non sempre è un rifiuto dell’altro; a volte è un modo per cercare chiarezza dentro di sé e proteggere un legame che, altrimenti, rischierebbe di trasformarsi in fonte di ulteriore confusione. La sua proposta di lasciare del tempo e dello spazio all'altra persona, permettendole di ritrovarsi, mi sembra un gesto di grande rispetto e sensibilità. Allo stesso tempo, potrebbe essere prezioso che anche lei si prenda cura di sé, dei suoi bisogni e delle emozioni che sta vivendo. Non possiamo sapere ora cosa accadrà in futuro, ma ciò che conta è che lei possa rimanere in ascolto di sé, con autenticità e rispetto per il proprio sentire. Le auguro che questo tempo possa portare chiarezza e consapevolezza, per entrambi. Un caro saluto
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentilissimo, immagino che faccia male, ma se questa ragazza necessita di un periodo di pausa e tranquillità, rispetti i suoi bisogni. Può essere davvero che vi siete incontrati in un momento “sbagliato” , almeno per lei in particolare.
Lei è stata più che chiara. Tra la frequentazione del ex ragazzo e la vostra non ha avuto modo, né tempo di guardarsi un po’ dentro, di capire cosa vuole, quindi ci sta che ora si sia resa conto di dover star un po’ sola. Anzi è una persona sincera… e sembra che non voglia prendere in giro nessuno…soprattutto in questo momento. Alla fine di una relazione infatti occorrerebbe sempre prendersi un po’ di tempo per pensare a tutto quel che è accaduto….del resto siamo umani, questa è una reazione normale e più che logica. Comunque,…..se tra un po’ dí tempo vi rivedrete, sicuramente capirete se c’è ancora qualcosa o no tra di voi, ma nel frattempo il mio consiglio è quello di cercare di voltare pagina serenamente, e/o comunque di non pensare a lei, anche se fa male….purtroppo una relazione sì può costruire solo in due. Tantissimi auguri di buona vita per il futuro. Dott.ssa Zamarin
Lei è stata più che chiara. Tra la frequentazione del ex ragazzo e la vostra non ha avuto modo, né tempo di guardarsi un po’ dentro, di capire cosa vuole, quindi ci sta che ora si sia resa conto di dover star un po’ sola. Anzi è una persona sincera… e sembra che non voglia prendere in giro nessuno…soprattutto in questo momento. Alla fine di una relazione infatti occorrerebbe sempre prendersi un po’ di tempo per pensare a tutto quel che è accaduto….del resto siamo umani, questa è una reazione normale e più che logica. Comunque,…..se tra un po’ dí tempo vi rivedrete, sicuramente capirete se c’è ancora qualcosa o no tra di voi, ma nel frattempo il mio consiglio è quello di cercare di voltare pagina serenamente, e/o comunque di non pensare a lei, anche se fa male….purtroppo una relazione sì può costruire solo in due. Tantissimi auguri di buona vita per il futuro. Dott.ssa Zamarin
Ciao, ti ringrazio per la spiegazione esaustiva. Premetto che comunque qualunque mia parola è sempre frutto di interpretazioni e ognuno è giusto scelga quello che sente. Detto ciò immagino che tu sia convinto di questa frequentazione e dei sentimenti che vi legano, lei forse ha ancora un pò di confusione che ha bisogno di tempi e spazi per essere "digeriti". La tua idea di darle davvero spazio può essere una soluzione valida e di stabilire un periodo/giorno (metà settembre o altro) in cui rincontrarvi e parlare.
Bisogna mettere in conto che non è scontato si risolva o sia più chiara la faccenda perchè ogni persona ha suoi tempi e modi ma per come ti sento coinvolto è giusto provarci e vedere come va. è bello inoltre, che tu abbia questa accortezza e gentilezza nei suoi confronti, capendola e sostenendola in questa situazione particolare.
Rimango a disposizione, Dott.ssa Casumaro Giada
Bisogna mettere in conto che non è scontato si risolva o sia più chiara la faccenda perchè ogni persona ha suoi tempi e modi ma per come ti sento coinvolto è giusto provarci e vedere come va. è bello inoltre, che tu abbia questa accortezza e gentilezza nei suoi confronti, capendola e sostenendola in questa situazione particolare.
Rimango a disposizione, Dott.ssa Casumaro Giada
Caro utente,quello che stai vivendo è comprensibilmente delicato e toccante. Ti sei aperto emotivamente, hai investito tempo, cura e presenza in una relazione che sembrava promettere qualcosa di autentico. Lei però, pur provando affetto e riconoscendo il vostro legame, è immersa in una fase confusa della sua vita, in cui sente un bisogno profondo di ritrovarsi e di fermarsi.
È importante che tu riconosca il tuo valore e ciò che hai dato, ma anche che rispetti il suo limite. Non possiamo forzare la disponibilità emotiva dell’altro, soprattutto quando questa nasce da un bisogno di solitudine o ricostruzione interiore. Il tuo desiderio di concederle tempo e spazio è maturo e rispettoso. Se sceglierai di non scriverle per un po', fallo davvero come gesto libero e non come attesa silenziosa di un ritorno certo: lei potrebbe non tornare, o potrebbe farlo, ma solo se spinta da un proprio processo.
Nel frattempo, tu puoi usare questo tempo per ascoltare cosa ha lasciato in te questa esperienza: che bisogni emotivi ha toccato? Che aspettative ha attivato? Quanto stavi cercando una relazione e quanto eri pronto per viverne l’incertezza?
Spesso incontriamo persone nel momento “sbagliato”, ma è anche vero che ogni incontro ci insegna qualcosa sul nostro modo di amare, di aspettare, di scegliere.
Ti auguro di prenderti cura anche tu di te, con la stessa delicatezza che hai dimostrato verso di lei. Se sarà il momento giusto, potrete ritrovarvi. Ma non dimenticare di rimanere fedele anche al tuo bisogno di sentirti scelto, ricambiato e sereno.
Un caro saluto.
È importante che tu riconosca il tuo valore e ciò che hai dato, ma anche che rispetti il suo limite. Non possiamo forzare la disponibilità emotiva dell’altro, soprattutto quando questa nasce da un bisogno di solitudine o ricostruzione interiore. Il tuo desiderio di concederle tempo e spazio è maturo e rispettoso. Se sceglierai di non scriverle per un po', fallo davvero come gesto libero e non come attesa silenziosa di un ritorno certo: lei potrebbe non tornare, o potrebbe farlo, ma solo se spinta da un proprio processo.
Nel frattempo, tu puoi usare questo tempo per ascoltare cosa ha lasciato in te questa esperienza: che bisogni emotivi ha toccato? Che aspettative ha attivato? Quanto stavi cercando una relazione e quanto eri pronto per viverne l’incertezza?
Spesso incontriamo persone nel momento “sbagliato”, ma è anche vero che ogni incontro ci insegna qualcosa sul nostro modo di amare, di aspettare, di scegliere.
Ti auguro di prenderti cura anche tu di te, con la stessa delicatezza che hai dimostrato verso di lei. Se sarà il momento giusto, potrete ritrovarvi. Ma non dimenticare di rimanere fedele anche al tuo bisogno di sentirti scelto, ricambiato e sereno.
Un caro saluto.
Buongiorno gentile Utente, la ringrazio per aver condiviso con tanta sincerità e dettaglio la sua esperienza, che certamente non è semplice e coinvolge sentimenti molto intensi e complessi. Da quanto racconta, lei e questa ragazza avete costruito un legame autentico, fatto di momenti di condivisione profonda e di emozioni reali, ma allo stesso tempo siete entrambi immersi in un periodo di grandi incertezze e confusione, in particolare da parte sua. È importante riconoscere come questa ragazza stia attraversando una fase delicata, in cui la sua difficoltà a stabilire un rapporto stabile è influenzata da insicurezze personali, ansie e dal bisogno profondo di prendersi del tempo per sé.
Il bisogno che lei ha di capire se e come poter ritrovare questa relazione è del tutto comprensibile, così come la volontà di darle spazio e rispetto in questo momento di pausa che lei stessa ha suggerito. Dare tempo e spazio, senza pressioni né aspettative rigide, può essere una strategia saggia, perché permette a entrambi di mettere ordine dentro di sé e di capire meglio cosa desiderano davvero. È fondamentale, però, che questo periodo di pausa sia rispettato realmente e che non diventi un momento di silenzio angosciante o di attesa passiva, ma piuttosto un’occasione per ognuno di voi di coltivare il proprio benessere personale.
Ritengo inoltre che un dialogo sincero e aperto, quando lei sentirà che è il momento di riprendere il contatto, possa aiutarvi a chiarire i vostri sentimenti e le vostre aspettative, evitando fraintendimenti e dando più solidità a ciò che avete costruito. Sia lei che lei, come coppia, siete chiamati a capire quali sono i vostri bisogni individuali e di coppia e a trovare un equilibrio che sia sostenibile per entrambi, soprattutto in presenza di vissuti emotivi complessi come quelli che ha descritto.
Infine, mi permetto di suggerire che, se le difficoltà personali di questa ragazza dovessero persistere o aggravarsi, un supporto psicologico potrebbe rivelarsi molto utile per lei, così come per lei stesso nel caso sentisse il bisogno di un confronto o di aiuto per gestire le emozioni e la situazione.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Il bisogno che lei ha di capire se e come poter ritrovare questa relazione è del tutto comprensibile, così come la volontà di darle spazio e rispetto in questo momento di pausa che lei stessa ha suggerito. Dare tempo e spazio, senza pressioni né aspettative rigide, può essere una strategia saggia, perché permette a entrambi di mettere ordine dentro di sé e di capire meglio cosa desiderano davvero. È fondamentale, però, che questo periodo di pausa sia rispettato realmente e che non diventi un momento di silenzio angosciante o di attesa passiva, ma piuttosto un’occasione per ognuno di voi di coltivare il proprio benessere personale.
Ritengo inoltre che un dialogo sincero e aperto, quando lei sentirà che è il momento di riprendere il contatto, possa aiutarvi a chiarire i vostri sentimenti e le vostre aspettative, evitando fraintendimenti e dando più solidità a ciò che avete costruito. Sia lei che lei, come coppia, siete chiamati a capire quali sono i vostri bisogni individuali e di coppia e a trovare un equilibrio che sia sostenibile per entrambi, soprattutto in presenza di vissuti emotivi complessi come quelli che ha descritto.
Infine, mi permetto di suggerire che, se le difficoltà personali di questa ragazza dovessero persistere o aggravarsi, un supporto psicologico potrebbe rivelarsi molto utile per lei, così come per lei stesso nel caso sentisse il bisogno di un confronto o di aiuto per gestire le emozioni e la situazione.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Grazie per aver raccontato tutto con tanta sincerità. È evidente che ci hai messo impegno, attenzione e un grande rispetto per i tempi e i vissuti di questa ragazza. È normale sentire confusione e frustrazione quando il legame sembra autentico, ma poi si interrompe per motivi legati al momento di vita dell’altro. Il suo bisogno di stare da sola, come ha spiegato, non sembra collegato a te come persona, ma a un’esigenza più profonda e personale di ritrovare se stessa. È doloroso, ma anche molto onesto da parte sua. Il tuo pensiero di darle spazio fino a settembre, senza pressioni, è maturo e rispettoso. Lasciare spazio all’altro a volte è anche un modo per vedere se davvero quel legame ha radici. Nel frattempo però prova a concentrarti anche su di te, su ciò che ti fa stare bene. Se dovesse tornare, sarai più forte e più consapevole, e se non dovesse accadere, non sarà tempo sprecato: avrai imparato tanto, anche su te stesso.
Buongiorno, la situazione che descrivi mostra chiaramente quanto lei stia attraversando un momento interno complesso, con bisogno di spazio e tempo per ritrovare sé stessa. Il tuo desiderio di rispettare questo è un ottimo punto di partenza. Due mesi di pausa senza contatti possono essere utili per permetterle di fare chiarezza, così come a te per osservare cosa emerge in questo tempo. Nel frattempo, cerca di mantenere la tua attenzione sul presente e su ciò che puoi controllare: il tuo benessere e la tua crescita. Quando vi rivedrete, sarà importante comunicare senza aspettative, lasciando che la relazione si evolva naturalmente, se possibile. Ricorda che spesso, rispettare i tempi dell’altro è il modo più autentico di prendersi cura di un legame.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Ciao,
Quello che stai attraversando non è solo una delusione affettiva, ma anche un momento di confusione e riflessione profonda su ciò che avete costruito insieme. È normale, in questi casi, sentire il bisogno di capire cosa sia successo, cosa sia ancora possibile, e come affrontare tutto questo nel modo più sano per te.
Il legame che descrivi è stato importante e denso di significati, ma ora ciò che più conta è capire di cosa hai bisogno tu, al di là delle speranze o delle aspettative sull’altro. A volte, prendere una pausa non è solo un’occasione per “aspettare l’altro”, ma anche per ritrovare sé stessi, rimettere a fuoco i propri desideri, i propri confini e le proprie energie.
Se senti che questa situazione ti sta facendo soffrire o ti lascia in sospeso troppo a lungo, potremmo parlarne in un colloquio: avere uno spazio tutto tuo in cui esplorare pensieri, dubbi ed emozioni, può aiutarti a rimettere ordine e a ritrovare un equilibrio.
Resto a disposizione se vuoi scrivermi in privato.
Dott.ssa Janett Aruta
Psicologa - ricevo su MioDottore e in studio a Palermo
Quello che stai attraversando non è solo una delusione affettiva, ma anche un momento di confusione e riflessione profonda su ciò che avete costruito insieme. È normale, in questi casi, sentire il bisogno di capire cosa sia successo, cosa sia ancora possibile, e come affrontare tutto questo nel modo più sano per te.
Il legame che descrivi è stato importante e denso di significati, ma ora ciò che più conta è capire di cosa hai bisogno tu, al di là delle speranze o delle aspettative sull’altro. A volte, prendere una pausa non è solo un’occasione per “aspettare l’altro”, ma anche per ritrovare sé stessi, rimettere a fuoco i propri desideri, i propri confini e le proprie energie.
Se senti che questa situazione ti sta facendo soffrire o ti lascia in sospeso troppo a lungo, potremmo parlarne in un colloquio: avere uno spazio tutto tuo in cui esplorare pensieri, dubbi ed emozioni, può aiutarti a rimettere ordine e a ritrovare un equilibrio.
Resto a disposizione se vuoi scrivermi in privato.
Dott.ssa Janett Aruta
Psicologa - ricevo su MioDottore e in studio a Palermo
Ho letto con attenzione tutta la Sua storia, e comprendo bene quanto possa essere difficile per Lei trovarsi in questa situazione: da una parte il sentimento e il legame che si è creato, dall’altra la sensazione di vederlo sospeso per motivi che non dipendono da un reale disinteresse, ma dal momento delicato che lei sta attraversando.
Quello che emerge, da ciò che racconta, è che questa ragazza sta vivendo una fase di grande confusione interiore e fragilità emotiva. Lei stessa Le ha parlato di sensazioni di vuoto, ansia, derealizzazione, bisogno di stare da sola: segnali che fanno pensare a una necessità reale di fermarsi, riflettere e rimettere ordine dentro di sé, prima di poter investire energie e presenza in un rapporto.
In questi casi, per quanto possa essere doloroso, la scelta più sana per entrambi è rispettare il suo bisogno di spazio senza cercare di forzare un riavvicinamento immediato. Questo non significa “perderla” automaticamente, ma dare a entrambi la possibilità di non alimentare pressioni e aspettative che rischierebbero di logorare il legame. Se sente che questa situazione Le provoca un peso emotivo importante o pensieri ricorrenti, possiamo parlarne in un colloquio: potremmo lavorare insieme per aiutarLa a gestire l’incertezza, le emozioni e il bisogno di chiarezza, così da tutelare anche il Suo benessere.
Dott.ssa Stefania Conti, Psicologa
Quello che emerge, da ciò che racconta, è che questa ragazza sta vivendo una fase di grande confusione interiore e fragilità emotiva. Lei stessa Le ha parlato di sensazioni di vuoto, ansia, derealizzazione, bisogno di stare da sola: segnali che fanno pensare a una necessità reale di fermarsi, riflettere e rimettere ordine dentro di sé, prima di poter investire energie e presenza in un rapporto.
In questi casi, per quanto possa essere doloroso, la scelta più sana per entrambi è rispettare il suo bisogno di spazio senza cercare di forzare un riavvicinamento immediato. Questo non significa “perderla” automaticamente, ma dare a entrambi la possibilità di non alimentare pressioni e aspettative che rischierebbero di logorare il legame. Se sente che questa situazione Le provoca un peso emotivo importante o pensieri ricorrenti, possiamo parlarne in un colloquio: potremmo lavorare insieme per aiutarLa a gestire l’incertezza, le emozioni e il bisogno di chiarezza, così da tutelare anche il Suo benessere.
Dott.ssa Stefania Conti, Psicologa
Buongiorno, la situazione che descrivi è delicata e caratterizzata da ambivalenza, insicurezze e un bisogno profondo di spazio e tempo da parte della ragazza. I il senso di vuoto e la difficoltà a sentirsi pronta per un legame stabile indicano un momento di confusione e fragilità personale che inevitabilmente influisce sulla dinamica della vostra relazione.
Il desiderio di pausa che manifesta non va interpretato come un rifiuto totale, ma piuttosto come un’esigenza di prendersi cura di sé stessa, di fare chiarezza e di ritrovare un equilibrio interiore prima di poter investire nuovamente nella relazione.
La tua proposta di rispettare questo tempo di distacco, senza forzare comunicazioni, è una strategia saggia e rispettosa dei suoi bisogni, perchè permette a entrambi di metabolizzare le emozioni e di ridurre la pressione che finora ha inciso sul rapporto. Nel frattempo, può essere utile che tu possa riflettere su ciò che desideri realmente, pronto a riprendere il dialogo quando lei si sentirà nuovamente disponibile. Io ti suggerisco di considerare anche un sostegno psicologico personale, per accompagnarti in questo momento di confusione e incertezza, e per aiutarti a gestire le emozioni che sono in gioco. Rimango a disposizione per un percorso di supporto se lo riterrai utile.
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Psicologa clinica – Voice Dialogue – Dreamwork – Mindfulness
Il desiderio di pausa che manifesta non va interpretato come un rifiuto totale, ma piuttosto come un’esigenza di prendersi cura di sé stessa, di fare chiarezza e di ritrovare un equilibrio interiore prima di poter investire nuovamente nella relazione.
La tua proposta di rispettare questo tempo di distacco, senza forzare comunicazioni, è una strategia saggia e rispettosa dei suoi bisogni, perchè permette a entrambi di metabolizzare le emozioni e di ridurre la pressione che finora ha inciso sul rapporto. Nel frattempo, può essere utile che tu possa riflettere su ciò che desideri realmente, pronto a riprendere il dialogo quando lei si sentirà nuovamente disponibile. Io ti suggerisco di considerare anche un sostegno psicologico personale, per accompagnarti in questo momento di confusione e incertezza, e per aiutarti a gestire le emozioni che sono in gioco. Rimango a disposizione per un percorso di supporto se lo riterrai utile.
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Psicologa clinica – Voice Dialogue – Dreamwork – Mindfulness
Dai dettagli che racconti emerge chiaramente che tra voi c’è un legame vero, fatto di condivisione e momenti significativi, ma al tempo stesso lei sta attraversando un periodo complesso in cui sente il bisogno di ritrovare sé stessa e di gestire ansie e indecisioni senza pressioni esterne.
In casi come questo, il primo passo è accettare il suo bisogno di spazio senza interpretarlo come un rifiuto definitivo: la sua richiesta di prendersi del tempo da sola è legata a motivi personali e al suo processo interno, non a un giudizio negativo su di te o sul vostro rapporto. Cercare di forzare contatti o chiarimenti rischierebbe di aumentarne lo stress e di rendere più complicato il ritorno a un contatto sereno.
Una strategia sana è rispettare questo periodo di pausa che lei ha chiesto: concederle spazio e tempo può permetterle di elaborare ciò che sta vivendo e, al tempo stesso, ti offre l’opportunità di prendere distanza emotiva, riflettere sui tuoi sentimenti e non rimanere intrappolato in ansia o aspettative continue. Questo non significa chiudere le porte: come hai pensato, dopo qualche settimana o due mesi, se entrambi vi sentirete pronti, sarà possibile riprendere il dialogo in modo più tranquillo e consapevole, senza pressioni, vedendo se c’è ancora affinità e desiderio reciproco.
Nel frattempo puoi focalizzarti su te stesso, coltivare interessi, amicizie e momenti piacevoli, così da ridurre il senso di monotonia o attesa, e rafforzare la tua stabilità emotiva. È importante anche ricordare che, per quanto il legame sia significativo, ogni persona ha tempi diversi per affrontare emozioni e vissuti personali; rispettarli è il modo migliore per tutelare sia te stesso che lei.
In sintesi: accetta il suo bisogno di spazio, prenditi cura di te, e lascia che sia il tempo a chiarire se e come il vostro rapporto potrà riprendere in futuro.
In casi come questo, il primo passo è accettare il suo bisogno di spazio senza interpretarlo come un rifiuto definitivo: la sua richiesta di prendersi del tempo da sola è legata a motivi personali e al suo processo interno, non a un giudizio negativo su di te o sul vostro rapporto. Cercare di forzare contatti o chiarimenti rischierebbe di aumentarne lo stress e di rendere più complicato il ritorno a un contatto sereno.
Una strategia sana è rispettare questo periodo di pausa che lei ha chiesto: concederle spazio e tempo può permetterle di elaborare ciò che sta vivendo e, al tempo stesso, ti offre l’opportunità di prendere distanza emotiva, riflettere sui tuoi sentimenti e non rimanere intrappolato in ansia o aspettative continue. Questo non significa chiudere le porte: come hai pensato, dopo qualche settimana o due mesi, se entrambi vi sentirete pronti, sarà possibile riprendere il dialogo in modo più tranquillo e consapevole, senza pressioni, vedendo se c’è ancora affinità e desiderio reciproco.
Nel frattempo puoi focalizzarti su te stesso, coltivare interessi, amicizie e momenti piacevoli, così da ridurre il senso di monotonia o attesa, e rafforzare la tua stabilità emotiva. È importante anche ricordare che, per quanto il legame sia significativo, ogni persona ha tempi diversi per affrontare emozioni e vissuti personali; rispettarli è il modo migliore per tutelare sia te stesso che lei.
In sintesi: accetta il suo bisogno di spazio, prenditi cura di te, e lascia che sia il tempo a chiarire se e come il vostro rapporto potrà riprendere in futuro.
Quello che hai raccontato mostra con chiarezza quanto questa ragazza sia in un momento delicato della sua vita, non tanto per la vostra relazione in sé, ma per un suo bisogno più profondo di fermarsi e ritrovare equilibrio. Da come descrivi, lei porta dentro ansie, derealizzazione, insicurezze, senso di vuoto e un vissuto di confusione che non dipende da te, né da quanto tu possa impegnarti. In certi momenti sembrava esserci apertura e voglia di costruire qualcosa, ma subito dopo riemergeva la sua necessità di stare sola, senza pressioni e senza la responsabilità di una frequentazione.
La cosa difficile da accettare è che tu non puoi colmare da fuori un bisogno che per sua natura è interno. Il rischio, insistendo o cercando di “tenerla” in contatto, è che lei si senta ancora più oppressa e che associ la relazione a un peso invece che a un sostegno.
Quello che puoi fare davvero per lei, e soprattutto per te stesso, è rispettare il suo bisogno di spazio. Due mesi di silenzio, come hai pensato, possono essere utili, ma solo se li vivi come occasione per prenderti cura di te, e non come attesa passiva con l’idea che “dopo” andrà sicuramente meglio. Non hai la garanzia che vi ritroverete: può darsi che quando avrà rimesso ordine in sé vorrà riaprire un legame con te, ma può anche darsi che vorrà davvero camminare da sola.
Il tuo compito ora non è “aspettarla” ma chiederti quanto sei disposto a vivere questa incertezza e cosa ti fa bene. Se lei sente che rispetti i suoi tempi senza rincorrerla, sarà più facile che un giorno torni a cercarti. Se invece sente pressioni, anche sotto forma di richieste di chiarimenti, rischia di chiudersi ancora di più.
Quindi sì, il momento è sbagliato, non sei tu a non andare bene. Ma per darle una possibilità reale di ritrovarsi, devi lasciarle quello spazio che ti ha chiesto, e nel frattempo non trascurare i tuoi bisogni. Solo così, se un domani vi incontrerete di nuovo, potrà essere su basi più solide e serene.
Dott.ssa De Pretto
La cosa difficile da accettare è che tu non puoi colmare da fuori un bisogno che per sua natura è interno. Il rischio, insistendo o cercando di “tenerla” in contatto, è che lei si senta ancora più oppressa e che associ la relazione a un peso invece che a un sostegno.
Quello che puoi fare davvero per lei, e soprattutto per te stesso, è rispettare il suo bisogno di spazio. Due mesi di silenzio, come hai pensato, possono essere utili, ma solo se li vivi come occasione per prenderti cura di te, e non come attesa passiva con l’idea che “dopo” andrà sicuramente meglio. Non hai la garanzia che vi ritroverete: può darsi che quando avrà rimesso ordine in sé vorrà riaprire un legame con te, ma può anche darsi che vorrà davvero camminare da sola.
Il tuo compito ora non è “aspettarla” ma chiederti quanto sei disposto a vivere questa incertezza e cosa ti fa bene. Se lei sente che rispetti i suoi tempi senza rincorrerla, sarà più facile che un giorno torni a cercarti. Se invece sente pressioni, anche sotto forma di richieste di chiarimenti, rischia di chiudersi ancora di più.
Quindi sì, il momento è sbagliato, non sei tu a non andare bene. Ma per darle una possibilità reale di ritrovarsi, devi lasciarle quello spazio che ti ha chiesto, e nel frattempo non trascurare i tuoi bisogni. Solo così, se un domani vi incontrerete di nuovo, potrà essere su basi più solide e serene.
Dott.ssa De Pretto
Ciao, grazie per aver condiviso così dettagliatamente la tua esperienza e i tuoi sentimenti.
Da quello che racconti, sembra che tu stia vivendo una relazione intensa ma complessa, in cui la tua compagna di classe sta attraversando un momento personale di incertezza e bisogno di spazio, non legato direttamente a te ma a elaborazioni interne e difficoltà emotive. È evidente che ci sia un legame autentico tra voi, ma al momento il suo bisogno principale è stare da sola per riflettere e riorganizzare le proprie emozioni, senza pressioni esterne.
Alcuni punti da considerare:
Rispettare il suo spazio: concederle il tempo che chiede è fondamentale. Cercare di accelerare o forzare la situazione potrebbe aumentare ansia e pressione, riducendo la probabilità di un riavvicinamento sereno.
Coltivare il tuo benessere: usa questo periodo per prenderti cura di te stesso, dei tuoi interessi, amicizie e routine. In questo modo potrai arrivare a un eventuale incontro futuro più equilibrato e centrato.
Comunicazione futura: l’idea di parlare di nuovo verso fine settembre può essere valida, ma solo se nel frattempo riesci a rispettare il distacco senza messaggi o pressioni. L’obiettivo è creare un clima di serenità quando vi rivedrete, senza aspettative rigide.
Accettazione dell’incertezza: al momento non puoi controllare quando e come lei si sentirà pronta, ma puoi scegliere come gestire le tue emozioni e il tuo spazio. Questo aiuta a non sentirsi sopraffatti dall’attesa.
In sintesi: rispettare la pausa, concentrarti su te stesso e prepararti a un incontro futuro senza pressioni sono strategie efficaci. Questo approccio aumenta le probabilità che, se e quando lei sarà pronta, possiate riprendere il rapporto con maggiore chiarezza, serenità e reciproco rispetto.
Da quello che racconti, sembra che tu stia vivendo una relazione intensa ma complessa, in cui la tua compagna di classe sta attraversando un momento personale di incertezza e bisogno di spazio, non legato direttamente a te ma a elaborazioni interne e difficoltà emotive. È evidente che ci sia un legame autentico tra voi, ma al momento il suo bisogno principale è stare da sola per riflettere e riorganizzare le proprie emozioni, senza pressioni esterne.
Alcuni punti da considerare:
Rispettare il suo spazio: concederle il tempo che chiede è fondamentale. Cercare di accelerare o forzare la situazione potrebbe aumentare ansia e pressione, riducendo la probabilità di un riavvicinamento sereno.
Coltivare il tuo benessere: usa questo periodo per prenderti cura di te stesso, dei tuoi interessi, amicizie e routine. In questo modo potrai arrivare a un eventuale incontro futuro più equilibrato e centrato.
Comunicazione futura: l’idea di parlare di nuovo verso fine settembre può essere valida, ma solo se nel frattempo riesci a rispettare il distacco senza messaggi o pressioni. L’obiettivo è creare un clima di serenità quando vi rivedrete, senza aspettative rigide.
Accettazione dell’incertezza: al momento non puoi controllare quando e come lei si sentirà pronta, ma puoi scegliere come gestire le tue emozioni e il tuo spazio. Questo aiuta a non sentirsi sopraffatti dall’attesa.
In sintesi: rispettare la pausa, concentrarti su te stesso e prepararti a un incontro futuro senza pressioni sono strategie efficaci. Questo approccio aumenta le probabilità che, se e quando lei sarà pronta, possiate riprendere il rapporto con maggiore chiarezza, serenità e reciproco rispetto.
Buongiorno, da quello che ho letto è probabile che lei abbia bisogno di elaborare la precedente relazione ma anche di capire se stessa e il suo mondo interiore... il tuo atteggiamento mi sembra molto empatico e maturo (tra le righe mi pare di aver capito che siete molto giovani) nel voler rispettare i suoi tempi e spazi.. non mi viene da dirti altro se non quello che già hai espresso tu, non c'è molto da fare su queste cose se non saper aspettare e poi, se in futuro entrambi lo desidererete ancora, ricominciare la vostra frequentazione. L'unico consiglio che mi permetto di darti è quello di non dimenticarti di vivere te stesso e continuare a fare comunque le tue esperienze.
Ciao,
ho letto con curiosità il tuo "poema", come lo definisci.
Ciò che mi colpisce è l'attenzione che poni ai bisogni di questa ragazza, ai suoi tempi, alle sue emozioni, alle sue necessità. Ma in tutto lo scritto non riesco a cogliere quali siano i tuoi vissuti, quali siano le tue emozioni, quali siano i tuoi desideri verso questa ragazza. Al di là di quello che voleva lei, tu volevi baciarla? Le volevi "saltare addosso" (espressione utilizzata nel racconto) o avresti voluto aspettare? Ti sei sentito comodo in quelle situazioni o hai avvertito del disagio in quei momenti? Ed ora, tu cosa avresti voglia di fare? Scriverle o aspettare?
In ogni relazione è importante prestare attenzione ai bisogni dell'altro, ma diventa fondamentale anche prestare attenzione ai propri bisogni personali ed alle proprie intenzionalità, senza spingersi in situazioni che non si sentono comode o senza reprimere i propri desideri.
Il mio suggerimento è quello di ascoltare maggiormente i tuoi vissuti. Se trovassi difficoltà nel fare questo, potrebbe essere utile un percorso di sostegno psicologico che ti possa aiutare nel prendere contatto con quello che è il tuo sentire. Rimango a disposizione, anche online.
Auguroni per tutto,
cordialmente,
dott.ssa Baratto
ho letto con curiosità il tuo "poema", come lo definisci.
Ciò che mi colpisce è l'attenzione che poni ai bisogni di questa ragazza, ai suoi tempi, alle sue emozioni, alle sue necessità. Ma in tutto lo scritto non riesco a cogliere quali siano i tuoi vissuti, quali siano le tue emozioni, quali siano i tuoi desideri verso questa ragazza. Al di là di quello che voleva lei, tu volevi baciarla? Le volevi "saltare addosso" (espressione utilizzata nel racconto) o avresti voluto aspettare? Ti sei sentito comodo in quelle situazioni o hai avvertito del disagio in quei momenti? Ed ora, tu cosa avresti voglia di fare? Scriverle o aspettare?
In ogni relazione è importante prestare attenzione ai bisogni dell'altro, ma diventa fondamentale anche prestare attenzione ai propri bisogni personali ed alle proprie intenzionalità, senza spingersi in situazioni che non si sentono comode o senza reprimere i propri desideri.
Il mio suggerimento è quello di ascoltare maggiormente i tuoi vissuti. Se trovassi difficoltà nel fare questo, potrebbe essere utile un percorso di sostegno psicologico che ti possa aiutare nel prendere contatto con quello che è il tuo sentire. Rimango a disposizione, anche online.
Auguroni per tutto,
cordialmente,
dott.ssa Baratto
Buonasera,
in situazioni come questa non esistono regole precise o valide per tutti, perché ogni relazione ha la sua unicità e ogni persona i propri bisogni emotivi. Tuttavia, ciò che spesso può rivelarsi utile è aprire uno spazio di dialogo autentico, basato sulla chiarezza e sull’ascolto reciproco. Comunicare in modo sincero non significa avere subito tutte le risposte, ma piuttosto creare le condizioni perché l’altro si senta accolto e libero di esprimere ciò che prova.
Allo stesso tempo, è importante riconoscere che i processi emotivi hanno bisogno di tempo: comprendere se stessi, i propri desideri o le proprie paure non è mai immediato, soprattutto quando ci si trova in una fase delicata della propria vita. Per questo diventa fondamentale rispettare i tempi, i limiti e lo spazio dell’altro, senza forzature né aspettative eccessive. Questo atteggiamento non solo favorisce un senso di sicurezza, ma può anche facilitare l’apertura e la possibilità di un confronto più autentico.
Dal punto di vista psicologico, offrire tempo e spazio non significa allontanarsi, ma costruire un contesto relazionale in cui entrambe le persone possano ritrovarsi, ognuna a partire dalla propria esperienza interiore. È proprio in questa dimensione di rispetto reciproco che può nascere un dialogo capace di generare comprensione, fiducia e, talvolta, nuove modalità di stare insieme.
in situazioni come questa non esistono regole precise o valide per tutti, perché ogni relazione ha la sua unicità e ogni persona i propri bisogni emotivi. Tuttavia, ciò che spesso può rivelarsi utile è aprire uno spazio di dialogo autentico, basato sulla chiarezza e sull’ascolto reciproco. Comunicare in modo sincero non significa avere subito tutte le risposte, ma piuttosto creare le condizioni perché l’altro si senta accolto e libero di esprimere ciò che prova.
Allo stesso tempo, è importante riconoscere che i processi emotivi hanno bisogno di tempo: comprendere se stessi, i propri desideri o le proprie paure non è mai immediato, soprattutto quando ci si trova in una fase delicata della propria vita. Per questo diventa fondamentale rispettare i tempi, i limiti e lo spazio dell’altro, senza forzature né aspettative eccessive. Questo atteggiamento non solo favorisce un senso di sicurezza, ma può anche facilitare l’apertura e la possibilità di un confronto più autentico.
Dal punto di vista psicologico, offrire tempo e spazio non significa allontanarsi, ma costruire un contesto relazionale in cui entrambe le persone possano ritrovarsi, ognuna a partire dalla propria esperienza interiore. È proprio in questa dimensione di rispetto reciproco che può nascere un dialogo capace di generare comprensione, fiducia e, talvolta, nuove modalità di stare insieme.
Capisco bene quanto possa essere difficile per lei questa situazione. Da quanto descrive, la ragazza sta vivendo un periodo di confusione e bisogno di autonomia emotiva: non significa che il legame con lei non sia reale, ma che ora non è pronta a gestire una relazione piena. Il modo migliore per affrontare tutto ciò è rispettare i suoi tempi e i suoi spazi, senza pressioni o messaggi costanti, permettendole di ritrovare equilibrio. Prendersi una pausa come suggerisce può essere utile sia per lei sia per la ragazza, così da ridurre ansia e dipendenza emotiva e valutare più serenamente se e quando riprendere il rapporto.
Buonasera,
anzitutto grazie per aver condiviso con così tanta chiarezza e dettaglio la tua esperienza. Dal modo in cui la racconti emerge una forte capacità di riflessione e sensibilità.
Da ciò che descrivi, mi viene da pensare che la ragazza con cui ti sei frequentato stesse attraversando un periodo di forte transizione nella propria vita, probabilmente senza avere ancora chiaro cosa desiderasse davvero.
In un momento così delicato, ha incontrato te, una persona buona, rispettosa dei suoi spazi e capace di prendersi cura... e questo l’ha naturalmente attratta. Tuttavia, quando si vive un periodo di confusione interiore, mantenere un equilibrio emotivo stabile è molto difficile: spesso si alternano momenti di vicinanza e distacco, e questo può inevitabilmente creare squilibrio anche in chi ci sta accanto.
Il consiglio che mi sento di darti è di andare avanti con la tua vita, senza rimpianti.
Probabilmente hai avuto la sfortuna di incontrarla nel momento sbagliato della sua vita, ma non tutto il male viene per nuocere: questa esperienza ti ha permesso di conoscere meglio te stesso, di scoprire quanto sai dare e di imparare a prenderti cura di qualcuno in difficoltà. Tutto questo sarà prezioso per te, ti renderà più forte e più maturo nelle relazioni future.
Sul fatto di aspettarla, non c’è una risposta giusta o sbagliata: se senti di volerlo fare, puoi farlo, ma ti consiglierei prima di dedicare tempo a te stesso, di ritrovare equilibrio e serenità.
Quando ti sentirai pronto, potrai aprirti a una nuova relazione con una persona che, come te, stia vivendo un momento di stabilità e consapevolezza, e questo potrà favorire un legame più armonioso e duraturo.
anzitutto grazie per aver condiviso con così tanta chiarezza e dettaglio la tua esperienza. Dal modo in cui la racconti emerge una forte capacità di riflessione e sensibilità.
Da ciò che descrivi, mi viene da pensare che la ragazza con cui ti sei frequentato stesse attraversando un periodo di forte transizione nella propria vita, probabilmente senza avere ancora chiaro cosa desiderasse davvero.
In un momento così delicato, ha incontrato te, una persona buona, rispettosa dei suoi spazi e capace di prendersi cura... e questo l’ha naturalmente attratta. Tuttavia, quando si vive un periodo di confusione interiore, mantenere un equilibrio emotivo stabile è molto difficile: spesso si alternano momenti di vicinanza e distacco, e questo può inevitabilmente creare squilibrio anche in chi ci sta accanto.
Il consiglio che mi sento di darti è di andare avanti con la tua vita, senza rimpianti.
Probabilmente hai avuto la sfortuna di incontrarla nel momento sbagliato della sua vita, ma non tutto il male viene per nuocere: questa esperienza ti ha permesso di conoscere meglio te stesso, di scoprire quanto sai dare e di imparare a prenderti cura di qualcuno in difficoltà. Tutto questo sarà prezioso per te, ti renderà più forte e più maturo nelle relazioni future.
Sul fatto di aspettarla, non c’è una risposta giusta o sbagliata: se senti di volerlo fare, puoi farlo, ma ti consiglierei prima di dedicare tempo a te stesso, di ritrovare equilibrio e serenità.
Quando ti sentirai pronto, potrai aprirti a una nuova relazione con una persona che, come te, stia vivendo un momento di stabilità e consapevolezza, e questo potrà favorire un legame più armonioso e duraturo.
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