Sentire delle voci o immaginarsi di sentire delle voci nella mente ma non sentirle realmente dall’es

23 risposte
Sentire delle voci o immaginarsi di sentire delle voci nella mente ma non sentirle realmente dall’esterno può essere il sintomo di una psicosi?
Salve a tutti, sono una persona molto ansiosa e ipocondriaca e leggendo i sintomi di una determinata malattia su Internet, per curiosità mi è sembrato come di sentirli addosso, e all’improvviso ho preso a sentire delle voci nella testa ma in realtà non provenivano dall’esterno ma erano soltanto nella mia testa e più cercavo di respingerle o di controllarle e più venivano, ne sono cosciente e ne sono consapevole e ci sono anche dei giorni in cui non ho nulla e quando faccio per sottolinearlo, cioè che non ho nulla e che non le sto sentendo proprio in quel momento mi ritornano cioè quando mi soffermo e ci penso o comunque penso al fatto di non averle chiedendomi perché?

Il fatto è che a me personalmente mi sembra di immaginarle io stessa più che sentirle, cioè io mi immagino di sentire nella testa delle voci.

Premetto che non ho sintomi e non so sinceramente quanto possa centrare l’autosuggestione, o anche il fatto di farmi continue domande perché vedo che se smetto di farmi domande e darmi risposte mi sento più tranquilla o se effettivamente possa essere un qualcosa di più grave da preoccuparsi, insomma e se quindi ci sarebbe bisogno di una valutazione psichiatrica e non psicologica.
Prof. Diego Polani
Psicologo, Psicoterapeuta
Nepi
Ho letto la sua richiesta e personalmente credo che debba affrontare questo problema parlandone con uno psicoterapeuta ed eventualmente con un neuropsichiatra.
Sono a sua disposizione per qualsiasi richiesta Diego Polani

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Dott.ssa Francesca Caterino
Psicologo, Psicologo clinico
Castel Morrone
Ciao, Mi dispiace per ciò che stai affrontando e comprendo quanto per te possa essere difficile. Spesso ci troviamo di fronte a delle difficoltà contingenti e non disponiamo di tutte le risorse necessarie per affrontarle e superarle. Ci sentiamo bloccati e questo, nella maggior parte dei casi, ci impedisce di svolgere una vita completa ed appagante.
Tutti riteniamo di conoscerci, di essere consapevoli delle nostre emozioni, pensieri e comportamenti, ma in realtà , non tutti gli aspetti del nostro carattere e della nostra personalità  sono per noi così chiari e consapevoli.
Un consulto psicologico potrebbe essere utile al fine di approfondire il vissuto,la situazione, l'origine e l’evoluzione, le risorse che è possibile attivare e le strade percorribili per alleviare il disagio, agevolando una conoscenza più profonda di noi stessi. Ciò consentirà il cambiamento di tutti quegli elementi, poco funzionali, che non ci permettono di stare bene e che amplificano i vissuti negativi e le nostre sofferenze.
Resto a disposizione anche online.
Saluti,
Dott.ssa Francesca Caterino
Dott.ssa Verena Elisa Gomiero
Psicologo, Psicoterapeuta
Selvazzano Dentro
Gentile utente, per non farsi "influenzare da internet" le consiglio di parlare di ciò che le accade con uno psicoterapeuta ed eventualmente assieme valutare se richiedere una visita psichiatrica.
Cordiali saluti .
Dott.ssa Verena Elisa Gomiero
Meglio evitare di affidarsi a dott. Google per diagnosticare i propri disturbi. Le suggerisco di richiedere una valutazione psico diagnostica accurata ad uno psicoterapeuta. Successivamente si farà un piano di lavoro in base agli esiti.
Può esserle di aiuto ascoltare il Podcast Le Stanze della Paura, disponibile gratuitamente su diverse piattaforme on line.
Troverà approfondimenti sui disturbi d'ansia, sulla paura delle malattie e strumenti di auto aiuto per gestire le situazioni di particolare tensione psico somatica.
Buona serata. Bruno Ramondetti
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott. Felice Schettini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera. E' difficile risponderle attraverso questo spazio. Il mio suggerimento è di rivolgersi ad un professionista, uno/a psichiatra o uno/a psicoterapeuta con cui valutare più a fondo l'esperienza che riferisce per fare maggiore chiarezza ed eventualmente costruire un piano terapeutico. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Dott.ssa Marina Costantini
Psicologo, Psicologo clinico
Colleferro
Buona sera, l'ansia può manifestarsi in tantissimi modi e forme diverse. In situazioni come queste, che siano sintomi d'ansia molto elevati, o altro, è importante il contenimento di un professionista che possa indirizzarla al meglio. Le allucinazioni sono tali, perché percepite come reali, quindi è difficile capire la differenza tra reale e "produzione propria", ma serve uno specialista per comprendere al meglio la situazione.
Un saluto.
Dott. Steven Goinden
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Gravina
Buonasera, comprendo perfettamente il dubbio che la sta assillando. Quello di parlarne con un professionista della salute mentale è senza dubbio il modo migliore per fugare qualsiasi sospetto. Ciò che occorrerà porre sotto la lente di ingrandimento è se queste voci sono, ad esempio, dei pensieri "ad alta voce" che la sua mente fa - come avviene quando si rimugina su qualcosa - o se invece si tratta di una vera e propria voce che Le dice qualcosa. In quest'ultimo caso potrebbe trattarsi di psicosi, ma vi possono essere svariate cause che senza conoscere il diretto interessato non è possibile sentenziare. Lo psicologo, in una prima battuta, può andare benissimo e sarà egli stesso a richiedere un eventuale consulto psichiatrico. Resto a disposizione.
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Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Gentile utente l'ansia e l'idea di cercare sintomi su internet sperando di placare i suoi dubbi, la espone ad un circolo vizioso che le fa perdere di vista quali siano le sue reali difficoltà e preoccupazioni. Riporterei questi elementi in sede di colloquio con uno psicoterapeuta. Sarà poi lui o lei a valutare se sia il caso o meno di coinvolgere altri specialisti. Ritengo utile un supporto per placare il malessere che si cela in questa ricerca continua su di sé.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera, concordo con i colleghi nel consigliarle di non affidarsi a internet per cercare di lenire le sue paure, perché purtroppo si finisce per focalizzarsi sugli aspetti più negativi e così l'ansia e il rimugino aumentano.
Le consiglio di rivolgersi per una prima valutazione psicodiagnostica da uno psichiatra, in modo da chiarire il suo stato mentale ed emotivo. Successivamente, con lui, potrà comprendere meglio come procedere.
Non parta, però, prevenuta si ciò che percepisce come sintomi, si affidi a un professionista, che potrà guidarla nel suo percorso per stare meglio.
Un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,
i fenomeni che lei descrive fanno pensare ad un disturbo di natura ansiosa. Per i problemi di ansia è opportuno intraprendere un percorso di psicoterapia al fine di poter meglio comprendere le funzioni relazionali del sintomo. Nel caso resto disponibile on line.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
Buongiorno gentile utente, credo che la sua dichiarazione meriterebbe ulteriori approfondimenti. Parlare con un terapeuta potrebbe aiutarla ad esplorare e comprendere a fondo le motivazioni sottostanti la sua ipocondria e ansia, nonchè riguardo alla sintomatologia attuale.
Resto a disposizione
AV
Dott. Paolo Notarangelo
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile, percepisco la sofferenza che esprime, mi dispiace davvero per la situazione che riporta e mi rendo conto di quanto possa essere complicato conviverci. La prima cosa che mi sento di consigliarle è un consulto psicologico, anche online, che possa aiutarla ad affrontare il disagio espresso al fine di ritagliarsi uno spazio per comprendere meglio ciò che prova e cosa potrà farla stare meglio, elaborare i pensieri e i vissuti emotivi rivolgendosi ad un esperto con un approccio che si basi sull’accoglienza e ciò che è utile per la persona, valorizzando le sue risorse personali, aiutandola così a divenire artefice del racconto della propria vita, dando al corpo lo spazio e l’ascolto che merita. Iniziare un percorso per sentirsi meglio richiede coraggio, ma è già un importante passo iniziale verso il cambiamento. Resto a disposizione per ulteriori indicazioni e ad incontrarla. Cordiali saluti dott. Paolo Notarangelo
Dott.ssa Erica Farolfi
Psicologo, Psicologo clinico
Forlì
Buongiorno, la situazione che riporta non sembra facile, non si può tuttavia dare una risposta alla sua domanda con queste poche informazioni, la consiglierei di approfondire questa problematica con uno psicologo che poi eventualmente saprà indirizzarla ed aiutarla in base alle sue necessità. Tutto si può affrontare. Rimango a disposizione se vuole.
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve,

Comprendo le preoccupazioni che stai affrontando riguardo ai sintomi che hai descritto. È importante sottolineare che cercare informazioni su internet riguardo a sintomi o condizioni di salute può portare a una maggiore ansia e ipocondria, e può influenzare la tua percezione dei sintomi stessi.

Quando si tratta di esperienze come quella di sentire voci o immaginare di sentire voci nella mente, è importante considerare diversi fattori. Anche se non sono uno psichiatra e non posso fare diagnosi, posso condividere alcune informazioni generali.

L'esperienza di sentire voci o immaginare voci nella mente può essere associata a una serie di fattori, tra cui l'ansia, lo stress, l'autosuggestione e altri fattori psicologici. La percezione di queste voci all'interno della tua testa può essere collegata alla tua ansia e al modo in cui stai elaborando le informazioni che hai letto su internet.

È importante sottolineare che l'autodiagnosi e l'interpretazione errata di sintomi possono aumentare l'ansia e il disagio emotivo. Se queste esperienze stanno influenzando negativamente la tua qualità di vita e il tuo benessere mentale, potrebbe essere utile considerare una valutazione da parte di uno specialista.

Nel tuo caso, potresti prendere in considerazione la possibilità di consultare uno psicologo o uno psichiatra. Uno specialista può valutare attentamente la tua situazione, condurre una valutazione accurata e fornirti un supporto adeguato. Una consulenza professionale può aiutarti a comprendere meglio le tue esperienze, a gestire l'ansia e a sviluppare strategie per affrontare queste preoccupazioni in modo più efficace.

Ricorda che è normale cercare aiuto quando si affrontano sfide emotive o psicologiche. Se ritieni che queste esperienze stiano avendo un impatto sulla tua vita quotidiana, ti incoraggio a prendere in considerazione la possibilità di rivolgerti a un professionista esperto che possa guidarti attraverso questo processo.

Spero che queste riflessioni possano esserti d'aiuto. Se hai ulteriori domande o preoccupazioni, non esitare a chiedere.

Cordiali saluti,
Ilaria
Dott.ssa Lisa Cerri
Psicologo clinico, Psicologo
Soiano del Lago
Gentile utente, quello che racconta è un quadro sicuramente complesso e immagino anche di grande malessere per la vita di tutti i giorni.
È difficile fare una diagnosi a distanza e dire se si tratta di ansia, ipocondria o di sintomi allucinatori…
Solitamente pensieri così invasivi sono difficili da scacciare e tanto più si prova a farlo, quanto più essi crescono e diventano invadenti e fastidiosi.
Il consiglio che le do è di rivolgersi ad uno psicologo in modo tale da comprendere la reale natura dei suoi pensieri. Le auguro un grande in bocca al lupo!
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
La presenza di voci uditive nella mente, anche se non provenienti dall'esterno, potrebbe essere un sintomo di una condizione psicotica come la schizofrenia. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti o approfondimenti. Dott.ssa Francesca Gottofredi
Dott.ssa Veronica Savio
Psicologo, Psicologo clinico
Medolla
Buon pomeriggio, le consiglio di chiedere un consulto psichiatrico. Può farlo privatamente, oppure rivolgendosi al suo medico di base e farsi fare un impegnativa per una prima visita presso il Centro di Salute Mentale del suo distretto di residenza. Qualora ne sentisse la necessità le consiglio anche di rivolgersi ad uno psicologo per intraprendere un percorso di sostegno ed elaborare vissuti ed emozioni relativi alla sua situazione. Rimango a disposizione. Dott.ssa Veronica Savio
Dott. Daniele D'Amico
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
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Dott.ssa Raffaella Tardi
Psicologo, Psicologo clinico
Acerra
Grazie per aver condiviso la tua esperienza. Da ciò che descrivi, sembra che stai vivendo una situazione che ti sta creando molta ansia e confusione. Quando si manifestano dubbi o preoccupazioni di questo genere, il passo più importante e utile è rivolgersi a un professionista.
Sia uno psicologo che uno psichiatra hanno le competenze necessarie per ascoltarti, valutare la tua situazione e offrirti il supporto di cui hai bisogno. Non è possibile fare diagnosi leggendo su Internet o basandosi su sensazioni personali: ogni caso è unico e richiede un’attenzione personalizzata.
La tua consapevolezza e il fatto che tu abbia notato una possibile relazione tra il tuo pensiero e la comparsa di queste "voci" è un ottimo punto di partenza. Questo è un elemento che potresti approfondire con uno specialista per capire meglio cosa sta accadendo e, se necessario, lavorare per ritrovare la tua tranquillità.
Non esitare a cercare aiuto: chiedere supporto non è mai segno di debolezza, ma anzi, dimostra grande forza e desiderio di prendersi cura di sé.
Dr. Domenico Pianelli
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
sentire delle voci, sentire delle voci che provengono dalla testa e immaginare di sentire delle voci sono tre aspetti molto diversi di quello che solitamente chiamiamo il nostro dialogo interno, nel primo caso, sentire delle voci che sono da qualche parte fuori di me potrebbe essere un sintomo di psicosi (ma non sempre) negli altri due casi potremmo essere più nell'ambito del pensiero intrusivo (sento una voce nella mia testa) o della suggestione (immagino di sentire un voce...). In linea di massima bisognerebbe anche capire cosa dicono queste voci e a cosa fanno riferimento, potrebbe essere utile intraprendere un percorso con un professionista.
Ciao,

Quello che descrivi potrebbe essere associato a fenomeni come "pensieri intrusivi" o ansia intensa, che possono portare a distorsioni percettive, ma non necessariamente a una psicosi. La psicosi, di solito, è caratterizzata da una perdita del contatto con la realtà, come sentire voci reali provenienti dall'esterno o avere convinzioni errate che non sono in linea con la realtà. Dal momento che sei consapevole di quello che stai vivendo e riesci a distinguere i pensieri da qualcosa che effettivamente sta accadendo nella realtà, non sembra che tu stia vivendo una psicosi vera e propria.

La psicoterapia potrebbe davvero essere utile in questo caso, perché ti aiuterebbe a esplorare i tuoi pensieri e a gestire l'ansia e l'autosuggestione. In alcuni casi, se i sintomi dovessero persistere o aumentare, potrebbe essere utile consultare anche un professionista psichiatrico per una valutazione approfondita, che ti permetterebbe di ricevere un supporto mirato.

Janett Aruta,
Psicologa
Dott.ssa Sara Petroni
Psicologo clinico, Psicologo
Tarquinia
Ciao,
capisco bene la tua preoccupazione — quando si vivono esperienze percettive nuove o insolite, è normale spaventarsi e chiedersi se si stia “impazzendo”. Ma da ciò che descrivi, non sembra emergere un quadro psicotico, quanto piuttosto un forte stato ansioso con componenti di ipervigilanza e autosuggestione.

Ti spiego meglio: nelle psicosi vere e proprie, le “voci” sono percepite come provenienti dall’esterno, con la sensazione che qualcun altro stia davvero parlando. Nel tuo caso, invece, tu riconosci che si tratta di pensieri o immagini mentali prodotte da te stessa, che compaiono quando ci pensi e scompaiono quando ti distrai.
Questo indica che la consapevolezza è integra — un elemento fondamentale che distingue le esperienze di ansia o suggestione da quelle psicotiche.

È come se la tua mente, spaventata dall’idea di “sentire le voci”, iniziasse a controllarsi continuamente, e in questo modo finisse per “creare” proprio ciò che teme. È un meccanismo molto comune nelle persone con ansia ipocondriaca o ossessiva, dove il pensiero “e se mi succedesse questo?” diventa talmente carico di attenzione da sembrare reale.

Ti consiglierei due cose:

Evita di cercare spiegazioni online, perché alimentano il ciclo ansia–controllo–suggestione.

Rivolgiti a uno psicologo o psicoterapeuta: ti aiuterà a comprendere il funzionamento di questi pensieri e a ridurre l’ipercontrollo mentale. Non serve una valutazione psichiatrica urgente, ma se l’ansia dovesse diventare ingestibile o se i sintomi si intensificassero, potresti parlarne anche con il tuo medico per una valutazione integrata.

Il fatto che tu ti stia ponendo queste domande e che riconosca pienamente ciò che ti accade è un segnale rassicurante: sei lucida, consapevole e ansiosa, non psicotica.
Lavorando sull’ansia e sull’autosuggestione, questa esperienza tenderà a ridursi fino a sparire del tutto.

Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Petroni – Psicologa

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