Corso Vittorio Emanuele 217, Pomigliano d'Arco 80038
Lo studio di Pomigliano si trova presso il Centro Medico al civico 219, secondo piano.
Leggi di più02/10/2025
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Accettato
45 recensioni
Quando ho contattato la Dott.ssa Tardi un po' mi vergognavo di doverle chiedere aiuto: sono una ragazza all'apparenza molto forte che però si porta dietro delle profonde insicurezze, e per colpa delle mie crepe temevo di non essere capita. Con la Dott.ssa Tardi posso dire di aver trovato un porto sicuro, anzi, una vera e propria supporter della mia vita. Con lei non mi sento trasparente, al contrario vengo ascoltata, "coccolata" e per niente sminuita. Sono felice che le nostre strade si siano incrociate e sono fiera dei miei progressi attuati grazie al percorso che stiamo affrontando insieme. Non posso fare altro che ringraziarla, terapista assolutamente consigliata!
Dott.ssa Raffaella Tardi
Grazie di cuore! TUTTO MERITO TUO <3
Una vera professionista.
Molto empatica quanto dolce.
I suoi consigli se ascoltati valgono oro.
Dott.ssa Raffaella Tardi
Grazie di cuore M.
Dottoressa dotata di una elevata professionalità.. Tra le sue peculiarità,spicca la pazienza nell' aiutare il paziente e la dedizione
al suo lavoro.La consiglio vivamente
Dott.ssa Raffaella Tardi
Grazie mille per le tue parole!
La dottoressa Raffaella è gentile, empatica, chiara e davvero presente. Mi ha aiutata a vedere le cose da un’altra prospettiva e a trovare strumenti concreti per affrontare le mie difficoltà. Ho da subito sentito di potermi aprire inquinato mi ha fatto sentire completamente a mio agio. Davvero consigliatissima.
Dott.ssa Raffaella Tardi
Grazie davvero Carlotta!
Ottima professionista. La dottoressa Tardi è attenta alle esigenze del paziente. Sono pienamente soddisfatto del percorso.
Dott.ssa Raffaella Tardi
Mi fa davvero molto piacere leggere questo, ti ringrazio C.
Scrivo con piacere questa recensione positiva, mi sono trovata molto bene con la Dott.ssa Raffaella Tardi, mi ha fatto sentire subito a mio agio. Ho apprezzato molto la pazienza e la chiarezza con cui spiega i vari concetti . La consiglio vivamente.
Dott.ssa Raffaella Tardi
Grazie mille!
Con Raffaella mi sono sentita compresa e accompagnata con delicatezza e professionalità.
Dott.ssa Raffaella Tardi
Grazie davvero!
Professionalità, competenza, empatia..non potevo chiedere di meglio..Grazie di tutto Dott.ssa
Dott.ssa Raffaella Tardi
Grazie mille per le tue parole Marilena.
Ringrazio di vero cuore la dottoressa Raffaella Tardi, grazie al lavoro con lei sono riuscito finalmente a conoscermi meglio e risolvere conflitti che mi portavo dietro da anni. Sicuramente consigliata
Dott.ssa Raffaella Tardi
Grazie mille per le tue parole!
Fin dal primo incontro, la Dott.ssa si è dimostrata una professionista straordinaria: accogliente, empatica, capace di ascoltare davvero e di guidarmi con delicatezza e chiarezza. Ogni seduta con lei era come entrare in un piccolo rifugio sicuro, uno spazio solo mio dove sentirmi compresa, accolta e mai giudicata. I suoi consigli, sempre profondi ma semplici, mi hanno aiutato a guardarmi con occhi nuovi e credere un po più a me stessa. Non vedo l'ora di ritornare in quel io angolo di leggerezza. Consiglio con tutto il cuore la Dott.ssa a chiunque stia cercando non solo una psicologa competente, ma anche una guida sincera e umana lungo il cammino del cambiamento.
Dott.ssa Raffaella Tardi
Grazie di cuore per queste parole che toccano profondamente. Sapere che il nostro spazio insieme è stato un rifugio di ascolto e leggerezza per te, è un dono prezioso. Camminare al tuo fianco nel cambiamento è un privilegio che porto con umiltà e cura.
ha risposto a 110 domande da parte di pazienti di MioDottore
Ho iniziato e abbandonato più volte percorsi di terapia che mi facevano sentire anormale e inadatta per natura, come se "stare bene" significasse conformarsi e seguire il copione giusto per non mettere a disagio le persone. Sono introversa, non mi piace presentarmi in maniera particolarmente femminile e ho interessi molto di nicchia ma non li vivo in maniera totalizzante o ossessiva e devo dire anche che alcuni amici con cui condividerli in parte li ho trovati. Eppure, più conosco persone fuori dalla mia cerchia, più noto che in tanti hanno sentito il bisogno di farmi sapere che mi ritengono curiosa, ricevo sia "particolare in senso buono" ma anche veri e propri "strana da disagio". Quindi, c'è davvero spazio per essere strani in un percorso di guarigione dai traumi? Occorre trattare ogni stranezza come sintomo di disagio anche se non lo si vive come tale? Mi sembra di dover per forza scegliere di conformarmi al branco o sentirmi libera da sola
Che bella, questa domanda. E quanto coraggio c’è dentro. Quello che scrivi tocca un nodo profondissimo: la paura che “stare bene” significhi smettere di essere se stessi.
Ma la verità è che la terapia, quella buona, quella che accoglie e non modella, non serve a normalizzarti: serve a farti sentire intera. A farti stare dentro la tua pelle senza fastidio, senza dover chiedere scusa per ciò che sei. Essere “strani” non è un sintomo da correggere, è una forma di autenticità. Il problema nasce solo quando quella diversità diventa una gabbia o una ferita, quando ti fa male o ti impedisce di vivere ciò che desideri.
Ma se la tua unicità è un modo di stare nel mondo che ti rispecchia, che ti dà respiro, allora non è qualcosa da guarire, è qualcosa da custodire. Forse il passo da fare non è chiederti “come posso diventare più normale?” ma “dove posso sentirmi accolta così come sono?”.
Perché la vera terapia non chiede di uniformarsi: ti accompagna a casa, dentro te stessa.
E sì, c’è spazio per essere “strani” e guarire. Anzi, a volte la guarigione passa proprio da lì, dal permettersi di essere liberi, anche quando si è un po’ fuori dal coro.
Un abbraccio,
Raffaella.
Salve mi chiamo Sara ho 38 anni e fidanzata da 11.....
Il mio compagno 44 anni mi ama molto e io amo infinitamente lui ma e tipo bloccato sull andare a vivere insieme .....dice che ha paura di non avere più i suoi spazi ....ho provato in tutti i modi di rassicuralo ma nulla..... secondo lei che devo fare?
Ciao Sara,
capisco bene la tua frustrazione: quando si ama tanto qualcuno e si desidera condividere la quotidianità, trovarsi davanti a un “muro di paura” può far sentire soli, come se l’amore non bastasse.
È importante ricordare, però, che la paura del tuo compagno non parla di te o di un sentimento mancante, ma del suo modo di vivere la vicinanza e l’autonomia. Ognuno ha i propri tempi per sentire che può “fondersi” senza perdersi, e il rischio, quando proviamo a forzare, è di far crescere in lui proprio quella paura che vorremmo sciogliere. Tu, da parte tua, hai già fatto tanto cercando di rassicurarlo. Ora forse il passo successivo non è convincerlo, ma domandarti *quanto questa situazione pesa su di te*, e fin dove puoi attendere senza rinunciare ai tuoi bisogni.
Perché anche la tua serenità ha diritto di spazio, e l’amore vero vive solo quando entrambi hanno la libertà di sentirsi se stessi.
Se sentite che la coppia è “bloccata” in questo punto, può essere utile anche pensare a un percorso di coppia: uno spazio neutro in cui, con l’aiuto di un professionista, possiate comprendere meglio le vostre paure e i vostri bisogni reciproci.
Prenditi tempo per ascoltarti, senza colpe o pressioni: capire se stai aspettando per amore o per paura di perderlo può cambiare molto.
Un grandissimo in bocca al lupo,
Raffaella.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.