Salve sono una ragazza di 23 anni, fra un anno finirò il corso di studi magistrale e mi trasferirò a

18 risposte
Salve sono una ragazza di 23 anni, fra un anno finirò il corso di studi magistrale e mi trasferirò al nord per lavoro. Attualmente io e il mio ragazzo viviamo in Sicilia nella stessa città, lui lavora qui in smart working con un contratto a tempo indeterminato. È molto legato alla sua città natale e non vuole trasferirsi nel caso in cui io accetti la proposta di lavoro al nord o anche se dovessi trovare lavoro in una città qui in Sicilia che non mi permetta di viaggiare ogni giorno dalla nostra città al posto di lavoro in questione. Stiamo insieme da due anni e parliamo di convivenza già da un po di tempo (4 5 mesi) quindi non so come interpretare questa sua mancanza di volontà nel lasciare la nostra città. Per il suo lavoro non sarebbe un problema poiché lavora in Smart working. Vorrei capire solo da cosa possa derivare questa sua mancanza di volontà nel spostarsi dato che non si tratta di potere ma solo di volere. Grazie a chi risponderà.
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo importante che voi possiate instaurare un dialogo schietto e sincero affinché possiate scambiare pareri e opinioni in merito alla situazione da lei riportata e trovare soluzioni che possano soddisfare le esigenze di tutti.
'Ritengo opportuno poter richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buonasera, mi dispiace molto per la situazione che si trova ad affrontare. Ritengo che per il vostro rapporto e per la domanda a cui vorrebbe dare una risposta sia utile migliorare la comunicazione all'interno della coppia e capire quali ostacoli impediscano tale scopo. I cambiamenti portano sempre difficoltà da gestire e nuovi equilibri da raggiungere. Per questo credo che sarebbe utile in questa fase della sua vita un supporto professionale per affrontare le difficoltà comunicative con il suo compagno e trovare nuovi modi e strategie per affrontare in modo sereno un eventuale trasferimento. Resto a disposizione! Anche online!
Cordiali Saluti
Dr.ssa Sonia Tempo
Buon pomeriggio,
Sicuramente il lavoro è importante, ma ad una certa età è indispensabile lasciare la famiglia d'origine per essere autonomi e indipendenti.
Credo sia il tema centrale che impedisce al suo ragazzo di coronare il vostro sogno.
Sono disponibile qualora avesse bisogno di intraprendere un percorso psicoterapeutico.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Buongiorno,
Indipendentemente da cosa vuole il fidanzato, lei cosa vuole/vorrebbe/ intende fare?
Gentilissima, la ringrazio per averci contattato. Può succedere in una coppia che alcuni bisogni siano differenti, è importante parlarne in modo approfondito insieme, specialmente se ci sono progetti di vita in cantiere. Entrambi potreste trovare un compromesso e venirvi incontro nelle vostre rispettive esigenze. Se avesse necessità di un consulto anche solo per approfondire la sua situazione mi trova anche online. Un caro saluto.
Buonasera,
in una coppia la comunicazione e l'equilibrio sono fondamentali. Non deve essere sempre una persona a dare e l'altra a ricevere, dovrebbe essere un do ut des, avere un equilibrio e stare bene, entrambi. Ha provato a chiedere a lui come mai non valuta un probabile trasferimento? Cosa gli impedirebbe di starle vicino e seguirla?
Detto ciò lei deve valutare cosa realmente vuole, quanto questa persona sia determinante nella scelta del suo futuro, quanto tempo è disposta ad investire e soprattutto se siete disposti a trovare un compromesso che consenta alla vostra relazione di proseguire.
Spero di esserle stata un minimo d'aiuto e le auguro una buona serata.
Gentile, il problema che porta all'attenzione e che sicuramente la affligge merita di essere approfondito, sebbene non sia possibile fornirne qui una risposta esaustiva, mi sento di dirle che sarebbe importante indagare non soltanto le motivazioni che spingono il suo ragazzo a questa ferma decisione, ma anche e soprattutto le dinamiche relazionali che si instaurano nella vostra coppia e come queste vengono vissute ed esperite da entrambi i partner. Lei è una ragazza molto giovane che in questo momento si trova di fronte alla necessità di prendere una serie di decisioni importanti per il suo futuro: tra queste c'è sicuramente la questione aperta col suo ragazzo che, posso immaginare, contribuisce a rendere complessa la sua situazione. Sarebbe importante considerare anche come lei viva tutto questo e quali vorrebbe che fossero le sue prospettive future, sia per se stessa che per la sua relazione. Una coppia stabile si fonda non soltanto su intimità e complicità ma anche sulla progettualità (immaginare un futuro insieme e capire come realizzare progetti di coppia), pertanto ritengo che sarebbe importante valutare tutti questi aspetti, affinché lei possa proseguire tranquillamente il suo percorso di vita. Un percorso con un professionista potrebbe aiutarla a fare chiarezza su tutto quanto le sta accadendo. Le faccio i migliori auguri per il suo percorso di studi e per tutto il resto
Buonasera, in effetti, come già rappresentatole, coppia non significa solo condivisione di emotività, affettività, passionalità, intimità, reciproco sostegno, ecc. ma anche la condivisione di un progetto comune relativo al proprio futuro. Nel caso della vostra coppia la progettualità futura è caratterizzata dalla criticità "trasferimento" e, premesso un tanto, condivido il suggerimento datole di rivolgersi ad un professionista, per affrontare il problema, sia in coppia se possibile, sia individualmente se la cosa non viene accettata da entrambi, per cercare di capire e di capirsi. Infatti, ritengo sia importante avviare una comunicazione franca all'interno della coppia, per affrontare con chiarezza alcuni argomenti, che forse non sono stati affrontati del tutto o sono stati in ogni caso affrontati senza successo. Ciò detto, va tenuto presente che il radicamento nei confronti del territorio d'origine può essere molto forte e collegato talvolta ad ansie o angosce molto profonde e spesso irrazionali, le quali in alcuni casi possono essere difficilmente superabili; infatti a fronte di individui, che sono molto propensi per motivi individuali e socioeconomici a trasferirsi, ne troviamo altrettanti che molto difficilmente sono disponibili al trasferimento (cioè né vogliono/né possono), per cui al di là di un eventuale irremovibile rifiuto da parte del suo ragazzo, sarà importante pure cosa lei vuole e desidera. Cordialmente,
M.M.
Salve, credo che una coppia sana decida sempre per il meglio di entrambi senza egoismi emotivi. Per questo motivo, vista la possibilità del suo ragazzo di trasferisrsi senza perdere il lavoro, dovrebbe essere lui a venire incontro al suo trasferimento. Tuttavia comprendo la difficoltà e potreste consultare uno psicologo che vi aiuti nella scelta lavorando sulle emotive resistenze di lui. Comunque la prima responsabilità lei deve averla verso se stessa e deve domandarsi cosa ritenga giusto e soddisfacente per la sua vita e per i suoi progetti, indipendentemente dalla volontà di terzi che non deve subire perché potrebbe essere motivo di grande rimpianto in futuro. Lei è molto giovane, segua il suo progetto e le sue aspirazioni e chi la ama, se la ama sul serio, metterà da parte egoismi vari. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
D'acchito, penso a due ipotesi e l'una non esclude l'altra: il suo partner è "possessivo"/geloso? (non accetterebbe che lei possa spostarsi anche se trovasse lavoro in un'altra città della Sicilia)" e poi le radici, gentile e giovanissima ragazza, con tutta una vita davanti a sé. Le radici territoriali, culturali e, ipotizzo, ambientali, ovvero familiari: mi riferisco al legame di attaccamento - quindi affettivo - del suo partner alla famiglia di origine. Ribadisco: sono solo ipotesi che, tuttavia, potrebbero giustificare le resistenze del suo partner e che si stanno ripercuotendo significativamente sul vostro rapporto di coppia.
La consultazione specialistica di uno psicoterapeuta (in coppia), potrebbe essere un supporto prezioso.
Cordialmente. Dott.ssa Ceruti
Buongiorno, il difficile periodo che abbiamo attraversato a causa della pandemia, il forzato cambiamento di abitudini, in parte positivo ed in parte negativo, ha avuto delle conseguenze i cui esiti si palesano proprio ora che siamo nel momento della ripresa. E' ora il momento in cui decidere cosa tenere e cosa lasciare delle nuove abitudini acquisite e questo lavoro deve farlo ciascuno di noi a livello individuale e, quando è il caso, come quello di cui ci parla lei, a livello di coppia. Non sempre è facile capire da soli cosa ci ostacola e credo che un percorso di coppia con uno psicoterapeuta vi possa essere d'aiuto per fare chiarezza su voi stessi e sul vostro futuro insieme. Un caro saluto. Dott.ssa MC Boria
Buongiorno.
Sarebbe importante per lei esplorare questo desiderio di realizzazione personale e di eventuale trasferimento: che cosa significa per lei andare al nord, trovare un lavoro, completare la magistrale? I grandi passi, positivi o negativi che siano, portano sempre con loro degli scossoni emotivi, dei cambiamenti anche repentini. Solo allora potrà sapere come affrontarli al meglio e soprattutto che cosa affrontare, quale questione. Le suggerisco di consultare un collega per capire se forse la sua domanda non sia più ampia e riguardi sè e l'Altro, che in quanto tali sono sempre legati.
La saluto!
Greta Tovaglieri
Buonasera, questa domanda deve rivolgerla al suo fidanzato. Solo lui ha la risposta. Possiamo fare mille ipotesi ma non conoscendo il suo fidanzato sarebbero solo fantasie senza nessuna aderenza al reale. Cordiali saluti dottoressa Adriana Casile
Salve, la terapia di coppia non è utile solo quando ci sono problemi e tensioni importanti. La terapia di coppia così come indicata dall’OMS è anche la promozione della salute e, in questo caso, del benessere della coppia. Esplorare le proprie resistenze al cambiamento ma anche prevenire la nascita di emozioni potenzialmente nocive per la coppia, come il risentimento, sono alcuni obiettivi di un percorso di crescita dove ciascun partner prende la mano dell’altro per costruire un presente che getti delle buone base di consolidamento per il futuro. Suggerisca al suo fidanzato un percorso di coppia non per affrontare i suoi “no” ma per capirsi meglio e trovare una strada comune. Dott.ssa Barbara Bucci
Buongiorno, Lei non sa come interpretare la risposta del suo fidanzato ed effettivamente gli scenari possibili sono veramente tanti. Credo che sia importante affrontare un dialogo costruttivo sui bisogni ed obiettivi di vita reciproci: quali sono le priorità e gli scopi di vita suoi? E quali, quelli del suo fidanzato? Questi bisogni sono negoziabili e in che modo? Ci sono valori e scopi di vita non rinunciabili, e se sì, quali sono?
Credo che un'attenta valutazione dei bisogni sottesi alla presa di posizione del suo fidanzato potrà fornirle qualche risposta.
Un caro saluto
dott.ssa Laura Tavano
Gentile utente,
come già espresso dai colleghi ritengo possa essere utile una terapia di coppia o una terapia individuale che aiuti a esplorare i motivi di resistenza al cambiamento e anche cosa può rendere il suo fidanzato capace di decidere, superando i propri limiti emotivi, cognitivi e comportamentali.
Decidere è una libertà, ma anche un compito che può diventar difficile fino a trasformarsi in un peso insostenibile.
Più l’umanità si è evoluta, e più complessa è diventata la realtà con cui l’uomo entra in relazione, più faticoso è scegliere. Man mano che la conoscenza e le capacità operative sono aumentate, permettendoci di risolvere problemi e controllare meglio la realtà, più i nostri dilemmi si sono complicati.
Ciò che rende difficile una decisione non é la scelta, ma la consapevolezza dei suoi effetti.
Un percorso psicologico può aiutare il suo fidanzato e Voi come coppia, a superare i limiti che le paure impongono. Il risultato della gestione vincente della paura è il coraggio, non la sua cancellazione.
Per gestire la paura e le insicurezze, che l'indecisione comporta, il primo step consiste sempre nell’accettare la sua inevitabilità, vista come una risorsa e non più come un limite.
A disposizione,
dr. Germi Sabrina

Cara ragazza, sei così giovane e suppongo anche brava, impegnata e intelligente per finire in corso l'università . Non ho dubbi nel dirti di seguire la tua strada e se hai avuto già una proposta di lavoro al termine dei tuoi studi, VAI!!!! Certo devi parlare con il tuo ragazzo, ma non puoi rinunciare alla tua vita. Sarà difficile anche per te allontanarti, ma la tua realizzazione, alla tua età va avanti a tutto. Poi se il rapporto è veramente importante per tutti e due, anche il tuo ragazzo troverà una soluzione. Non rinunciare a fare nuove esperienze!!! Se hai bisogno mi trovi anche on line. Buona serata. Dr Lina Isardi

buongiorno gentile utente grazie per averci rivolto questa domanda e resi partecipi del suo malessere credo che la comunicazione chiara e schietta sia una cosa molto importante e soprattutto ci si debba anche chiedere il perché della sua scelta di andare cosi lontana da casa e se veramente è quello che vuole. Sicuramente dovete fare chiarezza come coppia ma anche lei come persona singola e se veramente andare via o restare in sicilia è ciò che desidera. Le consiglio un percorso personale per fare chiarezza. Un caro saluto dott.ssa Valeria Sicari

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