Salve, sono un ragazzo di 20 anni, studente universitario al secondo anno. Ho sempre avuto buonissi

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Salve,
sono un ragazzo di 20 anni, studente universitario al secondo anno. Ho sempre avuto buonissimi risultati accademici, ma da qualche mese non riesco a trovare la motivazione per portare avanti i miei studi, vivo lo studio con enorme fatica (cosa che non mi era mai successa a questi livelli) e non riesco proprio a mettermi. Alla mattina non riesco ad alzarmi dal letto, non riesco a trovare la forza di mettermi alla scrivania e, quando la trovo, non riesco a concentrarmi e concludo ben poco. Questa situazione mi sta facendo soffrire molto, in primis perché mi metto a confronto con i miei colleghi e vedo che loro riescono a fare tutto con motivazione mentre io no; in secondo luogo perché a questo punto ho cominciato ad avere molti dubbi sul mio percorso universitario e sul mio futuro. Provo vergogna per la mia situazione perché mi pesa non riuscire a portare a casa risultati e ho il timore di deludere i miei genitori, i quali stanno pagando per i miei studi. Mi sento un fallito. Mi sembra di non riuscire a trovare una via d'uscita da questa situazione, ho pensato di abbandonare l'università, ma so che sarebbe una scelta sbagliata, visto che non saprei che strada alternativa prendere in questo momento. Questa situazione di stallo, incertezza e apatia è resa ancor più difficile dalla pandemia, dall'impossibilità di trovare stimoli per andare avanti. Non so come uscire da questa situazione che non mi dà pace, mi sta togliendo il sonno, la felicità e qualsiasi sicurezza.
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione. Sarebbe opportuno, a mio avviso, indagare i vissuti di colpa e vergogna in merito a ciò che sta vivendo e trovare strategie utili per fronteggiare la situazione. Ritengo che sia fondamentale intraprendere un percorso psicologico al fine di indagare cause, origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi onde evitare che la situazione possa irrigidirsi.
Cordialmente, Dott FDL

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Ciao immagino che questa situazione ti faccia soffrire molto, ma è comune ai ragazzi della tua età, so che questo non ti risolve il problema ma tieni conto che la tua età è la più problematica nella crescita personale delle persone. Poi c'è la questione della chiusura all'esterno e i ridotti contatti con gli altri dovuti al Covid che aggravano la situazione di tutti noi. Occorre tuttavia non vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto, anche perchè ci sono delle cose buone nella tua vita: racconti che hai avuto buonissimi risultati accademici e altro di cui non parli. Credo, da quello che riesco a capire, che anche il confronto con i colleghi che riescono ad andare avanti con le giuste motivazioni ti penalizzi e ti induca al senso di depressione, poi c'è la preoccupazione verso i tuoi genitori che fanno molti sacrifici per farti studiare. L'idea del fallimento, di non trovare la strada per uscire dalla tua situazione o di abbandonare l'università penso debba per il momento essere sospesa per cercare in qualche modo di uscirne anche cercando l'aiuto di qualcuno che ti può ascoltare, capire e dialogare con te. Mi rendo disponibile e se vuoi puoi contattarmi o inviarmi altri tuoi messaggi a cui risponderò volentieri.
Buongiorno, mi arriva in modo chiaro la sua sofferenza del momento attuale. Da quanto racconta, ci sono dei punti interrogativi nella sua vita che la stanno portando ad avere molti dubbi e pensieri. Penso che potrebbe esserle di aiuto confrontarsi con uno psicologo, per definire tutti questi punti interrogativi e per dare loro una risposta. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno, la sua sofferenza è assai comprensibile.
Dal suo racconto emergono 2 elementi importanti:
1' pensieri autosvalutanti (mi sento un fallito)
2' pensieri negativi rispetto al futuro (dubbi sulla scelta universitaria/ insicurezza, senza via d'uscita).
Questi pensieri insieme ad altri da lei descritti non fanno altro che incrementare la sua sofferenza che si esprime attraverso sintomi fastidiosi del tutto coerenti.
Le consiglio di valutare una consulenza psicologica, anche online in modo che possa capire l'origine delle sue difficoltà, ridurre i sintomi e recuperare la sua motivazione.
Resto a disposizione
Dr.ssa Marika Gesuè
Ciao,
La prossima volta che ti ritrovi con zero voglia di studiare, ripromettiti di iniziare a studiare per soli 10 minuti e poi decidi se continuare o meno. Perché non provi? In fondo sono solo 10 minuti.
Salve, credo che la tua tempestiva richiesta di aiuto possa sortire un buon esito, ovviamente si ha bisogno di più dettagli per poter comprendere la strada risolutiva, ti consiglio di rivolgerti ad un professionista che possa aiutarti in questa fase.
Saluti
Massimiliano
Buon pomeriggio,
Deve essere molto difficile e pesante sopportare questo malessere, dalle sue parole emergono in modo molto intenso tutta la sua impotenza e frustrazione, derivanti dalla situazione emotiva particolare che sta vivendo, sono certa che un percorso psicologico potrebbe aiutarla molto.
La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare.
Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia per cominciare con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online di questo portale) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla.
Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto.
Un gentile saluto.
Salve.
Comprendo il suo disagio.
Si concentri su di sè, se ha dei dubbi sul suo percorso universitario ne parli con la sua famiglia. Spesso pensiamo che una cosa, una materia, una professione possa essere attraente poi, conoscendola, scopriamo che non ci piace. Non c'é nulla di anomalo, non si può parlare di fallimento a 20 anni, le crisi sono fondamentali per una crescita che va verso la pienezza della vita, per non ridursi a vivere solo per compiere il proprio dovere sopportandone il peso, per competizione con gli altri o per non deludere qualcuno.
Se non riesce da solo a trovare l'interesse che le fa scattare l'entusiasmo per quello che fa o vorrebbe fare, le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che la possa aiutare a fare chiarezza sul suo presente e sul suo futuro.
Sono disponibile per approfondimenti e chiarimenti. Distinti saluti
Buonasera, comprendo la difficoltà ad impegnarsi e la fatica percepita. Il confronto con l'altro talvolta non è positivo e consigliato poiché se fatto in un momento di difficoltà avrà come risultato la lettura delle situazioni in maniera distorta, quasi per confermare l'idea che già ci siamo costruiti (io non sono motivato, sicuramente gli altri lo sono più di me). Mi concentrerei sulle tempistiche "gli ultimi mesi" vuol dire che non è sempre stato cosi. Che cosa negli ultimi mesi è stato motivo di cambiamento e stress? Una risposta mi sembra tu te la sia già data: incertezza e stallo in conseguenza alla pandemia. E questo è positivo, potrebbe voler dire che non sarà così ancora a lungo.
Buongiorno, hai 20 anni ed hai sempre avuto buoni risultati accademici; quello che ti sta accadendo è qualcosa di nuovo , quindi ti fa paura..
Nella vita possono capitare momenti in cui si ha bisogno di fermarsi; vale la pena indagare a mio avviso quali bisogni e desideri sottostanno questo stallo...
Credo che potrebbe valere la pena parlarne con un professionista, un caro saluto
Caro ragazzo, capisco il peso mentale- e non solo, considerato il vissuto di vergogna e di fallimento di cui scrivi- che sta avendo questa situazione per te nuova. Mi ha colpito una frase: "l'impossibilità di trovare stimoli per andare avanti". Ho come immaginato un vicolo cieco, dal quale non sai come poter uscire. Credo che ci siano diversi punti di vista- interni ed esterni a te- forse ancora inesplorati, che possono mettere in luce come tu possa diventare consapevole e capace di prendere in mano questa situazione, lo capisco, molto dura. Ti mando un carissimo saluto, invitandoti a riflettere se desideri esplorare meglio queste risorse attraverso un percorso psicologico di sostegno e di confronto e, nel frattempo, mi auguro tu possa considerare questo periodo come non completamente ingestibile e al di fuori del tuo potere, bensì come un'occasione di sfida da poter affrontare con strumenti nuovi per uscirne fuori più forte e consapevole. -Dott.ssa Giulia Grechi
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Gentile Signore, dalla lettura della sua nota emerge il suo vissuto di disagio inerente alcuni impegni della sua vita quotidiana. Sicuramente un consulto con uno specialista, per valutare tutti gli aspetti di questa situazione, può essere una buona possibilità. Sulla base della sua breve nota si possono fare molte ipotesi che con un consulto possono essere approfondite. Ovviamente è solo lei che può scegliere se rivolgersi ad un professionista o meno, ovvero se rimane in questa situazione o se capire se e cosa fare. Considerato che ha già fatto il primo passo parlandoci delle sue difficoltà perché non continuare per valutarne la portata e per decidere se e cosa fare con un professionista esperto che le sappia dare delle indicazioni metodologicamente corrette. Un cordiale saluto
Gentile, il suo racconto ci parla di un momento di stallo esistenziale, caratterizzato dalla difficoltà a trovare una motivazione intrinseca rispetto al suo percorso universitario, nonostante lei stesso riconosca la presenza di molteplici ragioni per cui tale percorso resti importante e significativo. Certamente, il momento di emergenza sanitaria e le limitazioni che comporta sono fattori aggravanti. E' importante che lei abbia attivato autonomamente una riflessione rispetto a quanto le sta accadendo: le nostre sensazioni profonde ci trasmettono informazioni che possiamo ignorare, oppure cercare di comprendere. Capita che non siamo in grado di leggerle nell'immediato, ma imparare ad ascoltarle ci insegna sempre molto su noi stessi. Resto a sua disposizione. Un caro saluto. Dott.ssa Silvia Rondi
Gentilissimo utente, è molto chiara la sua condizione attuale e comprendo non sia facile, vista la sua giovane età, confrontarsi con la sensazione di fallimento. Ci tengo però a ricordarle che la sua richiesta d'aiuto giunge in primis per star meglio con sè stesso e in parallelo per correttezza nei confronti dei suoi genitori che le pagano la retta all'università. E' raro ed apprezzabile il suo senso di responsabilità. D'altronde, in maniera eccessiva, l'ha portato ad entrare in crisi. La situazione di parziale reclusione che stiamo vivendo da quasi un anno non facilita affatto le cose, ahimè. Il mio consiglio spassionato è quello di non lasciarsi prendere dallo sconforto e, come sta facendo, cercare una soluzione, perchè no, accompagnato da un professionista per uscire al meglio da questo vortice di incertezza, tristezza e smarrimento. Resto a disposizione per eventuali domande o approfondimenti in merito.
Un caro saluto, Dott.ssa Valentina Maggiore
Buongiorno,
mi dispiace molto per questa fase che sta vivendo, si sente quanta sofferenza e preoccupazione le causa.
Soprattutto in un momento difficile come è stato il 2020 e come è ancora il 2021, causa covid, sicuramente si stanno sommando tante cause di stress e fatica.
In più è assolutamente normale avere qualche difficoltà, paura, dubbio, soprattutto durante i primi anni di università.
Quando però queste difficoltà diventano troppo forti, è importante cercare aiuto, come ha fatto lei! Mi sento di consigliarle due strade: da una parte dei colloqui psicologici per lavorare sul senso di malessere generale, sulle preoccupazioni, i dubbi, l'umore. Dall'altra degli incontri di sostegno allo studio, in cui potrà sentirsi supportato e motivato e lavorare sia su un piano di apprendimento e metodo sia su un piano di autostima e ansia.
Da molti anni lavoro con studenti universitari e vedo quanto sia importante in alcuni momenti avere magari una figura di riferimento che possa sostenere ed indirizzare verso l'autonomia.
Per qualsiasi cosa, sono disponibile, se vuole.
Un caro saluto intanto.
Dott.ssa Alice Carbone
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Buonasera, comprendo il suo disagio e la sua difficoltà. Mi sembra di capire che lei ad oggi ha ben chiari i sentimenti che prova in questo particolare periodo di vita, un periodo importante di costruzione del proprio futuro. La invito a riflettere sulla scelta del suo percorso universitario, ad ascoltare i suoi bisogni del momento e a concedersi questo momento di crisi, che può raccontare molto di lei e dal quale può maturare un cambiamento. Sono certa che all'interno di una relazione terapeutica lei possa ritrovare il suo Valore e le sue risorse, riacquistando la sicurezza in se stesso.
Un caro saluto
Dott.ssa Martina Russo
Gentile utente, quando viviamo una situazione di stallo è normale sentirsi disorientati e soffrirne.
Mi colpisce che tu voglia abbandonare l’università dal momento che scrivi di aver avuto dei buonissimi risultati accademici, ma “da qualche mese non riesco a trovare la motivazione per portare avanti i miei studi”; ti invito a riflettere se in questo periodo è successo qualcosa nella tua vita che ha condizionato i tuoi studi.
Un percorso di orientamento psicologico può aiutarti a far emergere paure, dubbi ma anche sogni e desideri e, allo stesso tempo, analizzare le tue risorse e competenze. Se vuoi sono a disposizione.
Un caro saluto, Dott.ssa Mariagrazia De Lisio
Gentile utente di mio Dottore,
mi sembra di capire stia vivendo un vero e proprio blocco, fisico ed emotivo, non solo rispetto all’ambito universitario ma in diversi ambiti della sua vita.
Come se non riuscisse a fare più nulla, bloccato, paralizzato.
Credo che possa essere utile riuscire a contestualizzare e dare un senso alle stesse modalità con cui affronta e reagisce a questa condizione: abbandonare l’Università può essere una soluzione per Lei?
Restiamo anche sulla relazione con i suoi genitori, vissuta mi sembra con profondi sensi di colpa e sentimenti di fallimento e delusione.
Anche riflettere su questi aspetti potrebbe essere utile in un contesto psicoterapico.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara
Buonasera,
vergogna per non riuscire a portare a casa risultati e sentirsi un fallito sono emozioni che possono ostacolare la motivazione allo studio e possono impedire di pensare con serenità al percorso universitario e al proprio futuro. Ne parli con uno psicologo perché si può tranquillamente uscire da queste situazioni di stallo. Può pensare anche ad una consulenza online. Disponibile a qualsiasi chiarimento. Un cordiale saluto

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