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Dr. Simone Gagliardi

QUANDO LA PROPRIA VITA SEMBRA ACCADERE ALTROVE
Capita che il soggetto descriva la propria esistenza come qualcosa che funziona, ma da cui si sente parzialmente escluso: il lavoro procede, le relazioni sono in piedi, gli impegni vengono rispettati, e tuttavia resta una distanza difficile da nominare tra ciò che si fa e ciò che ci riguarda davvero. Come se la scena fosse occupata, ma il posto del soggetto restasse sfocato.
In questi casi il problema non è “fare di più” o “riempire il tempo”, bensì interrogare che cosa mantiene questa distanza: quali scelte sono state delegate, quali desideri sospesi, quali compromessi hanno prodotto un’esistenza formalmente corretta ma poco abitata. Spesso è proprio quando ci si trova lontani dai contesti abituali – anche solo attraverso uno scambio che non passa dai luoghi consueti – che diventa possibile dire qualcosa di questa scissione senza doverla subito giustificare.
Il punto non è colmare in fretta il divario tra ciò che si vive e ciò che si sente, ma vedere che funzione ha avuto questa separazione: da che cosa ha protetto, che cosa ha evitato, quale prezzo chiede oggi per mantenersi. La domanda che si apre non è “come tornare a essere sé stessi”, ma che cosa si intende, concretamente, quando si dice di voler rientrare nella propria vita.

SILENZIO COME MODO PER NON INCONTRARE I PROPRI DESIDERI
Accade spesso che, proprio nelle relazioni più vicine, diventi quasi impossibile dire ciò che davvero riguarda il soggetto. Non solo per paura del giudizio, ma perché ogni parola rischia di spostare il ruolo che si occupa: figlio affidabile, partner accomodante, persona che “non crea problemi”.

In molti casi questo silenzio funziona come difesa dal proprio desiderio: se venisse messo in parola, costringerebbe a riconoscere cosa si vuole, cosa si sta evitando, quali scelte si stanno rinviando. Tacere permette di mantenere l’assetto com’è, anche a costo di restare scissi.

Per questo può diventare utile uno spazio di parola che non coincida con i luoghi e i ruoli della vita quotidiana, anche se non è fisicamente lo stesso luogo. Non per essere rassicurati, ma per vedere che cosa emerge quando il soggetto smette, almeno per un momento, di usare il silenzio come schermo rispetto al proprio desiderio.

23/11/2025

Esperienze

Lavoro con persone che desiderano affrontare ciò che limita o blocca la loro vita, per comprendere le ragioni profonde di ciò che non sta funzionando e poterlo trasformare in una direzione più libera e soddisfacente.

Ogni forma di disagio, anche la più indefinita, contiene qualcosa che chiede di essere compreso. Non si tratta di eliminare un sintomo, ma di riconoscere ciò che si muove dietro la sofferenza, per poterla trasformare in un’esperienza più piena e vitale.

Mi sono formato in psicologia clinica e nella scuola di psicoterapia a orientamento psicoanalitico lacaniano. Oggi il mio metodo unisce la tradizione psicoanalitica con prospettive scientifiche e contemporanee, tra cui la psicologia evoluzionistica, le scienze cognitive e la teoria dei sistemi motivazionali.
L’obiettivo è favorire un lavoro serio e incisivo, che coniughi profondità analitica e chiarezza di metodo.

Ricevo privatamente a Brescia presso lo studio La Libellula.
Ho maturato esperienza professionale anche presso il centro RAM Psiche e in diversi contesti istituzionali — scuole, strutture sanitarie e contesti penitenziari — che hanno contribuito a consolidare la mia competenza clinica.
Parallelamente porto avanti una ricerca teorica personale sulle dinamiche del desiderio e della soggettività contemporanea, che ha portato a pubblicazioni in riviste specialistiche.

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13 recensioni

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  • S

    Molto professionale e di tanta empatia grande aiuto per la coppia

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    Dr. Simone Gagliardi

    Sonia, grazie


  • L

    Molto professionale. Bravo nel interpretare la copia

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    Dr. Simone Gagliardi

    Grazie Luigi


  • D

    Professionale e attento, supporto davvero efficace.

     • La Libellula colloquio psicologico  • 

    Dr. Simone Gagliardi

    Grazie


  • A

    Il Dr. Gagliardi mi ha fatto sentire molto a mio agio, con la sua empatia e il suo ascolto attivo, facendomi sentire più consapevole della percezione dell'io, aumentando la mia autostima e capire da dove nascono le mie emozioni più interne.

     • Altro Altro  • 

    Dr. Simone Gagliardi

    Grazie


  • A

    Il dottore fa percepire una forte empatia e ha la capacità di mettere a proprio agio pur senza parlare molto, il che porta (almeno nel mio caso) a una grande facilità nel raccontare anche cose "difficili". Qualche domanda precisa, al momento giusto, induce poi a rivedere il proprio punto di vista, a volte in modo sorprendente.

    Non è un approccio per chi pretenda di trovare risoluzione in poche visite (ammesso che sia possibile in assoluto) ma porta a farsi molte domande molto utili.
    Mi limito alle quattro stelle perché il mio caso era assai specifico e non posso valutare il complesso delle capacità, ma aggiungo che il dottore mi ha contattato per sapere come me la stessi passando parecchio tempo dopo la conclusione del nostro rapporto, un'attenzione per nulla scontata e che ho apprezzato molto.

     • La Libellula consulenza psicologica  • 

  • E

    Il Dott. Gagliardi ascolta davvero, con empatia e cura. Anche se il percorso di coppia non è continuato, con lui ho potuto chiudere un cerchio dentro di me, raccogliere i pezzi sparsi e sentire un respiro nuovo tra mente e cuore. Essere vista e accolta così è stato un dono. Grazie

     • Altro Altro  • 

  • S

    Mi sono rivolto al dott. Gagliardi in un periodo in cui mi sentivo perso e non capivo che direzione stavo intraprendendo nella mia vita. Ha saputo ascoltare veramente e mi ha dato i giusti stimoli per prendere in mano la situazione e concentarmi su ciò che per me è importante.

     • La Libellula colloquio individuale  • 

  • L


    Sono stato seguito per un lungo periodo dal Dottor Gaglirdi, persona empatica e che sa mettere le persone a proprio agio.
    Mi sono trovato molto bene e lo consiglio a chiunque, sia a chi sta attraversando un momento delicato della propria esistenza , sia a chi vuole affrrontare meglio ciò che la vita gli/le propone.
    Molto professionale e preparato, lo consiglio vivamente a tutti.

     • La Libellula colloquio psicologico  • 

  • F

    Ho iniziato il percorso con il Dott. Gagliardi per affrontare problematiche a livello relazionale. Fin dal primo incontro, mi hanno colpito la sua professionalità unita a una totale assenza di giudizio.

    In uno spazio sicuro, dove ho potuto esplorare le mie difficoltà, ho apprezzato molto il suo approccio concreto e orientato alla soluzione, che mi ha fornito strumenti reali da utilizzare nella vita di tutti i giorni, benché il nostro percorso sia stato di breve durata per necessità personali.

    ​Grazie al suo aiuto, ho iniziato ad acquisire una maggiore consapevolezza delle mie reazioni e dei miei schemi di pensiero.

    ​Lo raccomando vivamente a chiunque stia cercando un professionista competente e accogliente che sappia guidare, con delicatezza e fermezza allo stesso tempo, verso un reale miglioramento.

     • La Libellula colloquio psicologico  • 

  • N

    Ho iniziato un percorso di analisi con il Dottor Gagliardi a seguito della fine di una relazione. Ho apprezzato la semplicità nella prenotazione degli appuntamenti e, soprattutto, l’attenzione e la professionalità dimostrate durante le sedute; mi sono sentito ascoltato e guidato

     • La Libellula superamento di eventi traumatici  • 

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 44 domande da parte di pazienti di MioDottore

Salve gentili dottori faccio una terapia da molti anni per disturbo d ansia in comorbidita con un disturbo dell umore tutto questo mi crea derealizzazzione molto forti e ansia che mi divora purtroppo però l'unica pecca che mi fa stare fermo e ricominciare tutto da capo è il fatto che diminuisco le medicine o a volte le tolgo completamente xké vorrei liberarmene una volta per tutte perché mi crea un peso prenderle ogni santo giorno e non so come gestire a questo punto la situazione... Se solo fossi costante starei benissimo però purtroppo questo è il mio problema più grande infatti adesso sto da giorni la maggior parte dei giorni la passo nel letto con forti dolori alle tempie non riuscendo a dormire bene grazie mille per aver letto con attenzione

Buongiorno,
da ciò che descrive emerge un vissuto di fatica prolungata, dove ansia, derealizzazione e oscillazioni dell’umore sembrano intrecciarsi con il tema della costanza nella cura. Appare come se il punto più critico non fosse solo il sintomo in sé, ma il modo in cui l’interruzione o la riduzione dei farmaci la rimette ogni volta in una posizione di ripartenza, con un senso di precarietà che poi finisce per aggravare i giorni di blocco a letto e i disturbi del sonno.

Nel suo racconto sembra affiorare una dinamica ricorsiva: il desiderio di “liberarsi” dei farmaci la porta a sospenderli, ma la sospensione stessa diventa condizione di ricaduta, creando un circolo in cui la cura appare come un peso e l’interruzione come una liberazione che però si paga con un peggioramento. È come se la questione centrale non fosse soltanto farmacologica, ma legata al modo in cui lei si rapporta all’idea di dipendere da una cura e al significato che attribuisce alla “costanza”.

Il punto su cui mi pare utile fermarsi riguarda proprio questo nodo: che cosa rappresenta per lei il fatto di prendere una terapia con continuità? E come mai quella costanza — che lei stesso riconosce come efficace — diventa così difficile da sostenere, fino a trasformarsi nel punto in cui tutto si inceppa?
Da come ne parla sembra che qui si giochi una parte importante della sua possibilità di cambiare posizione rispetto al sintomo.

Dr. Simone Gagliardi

Buongiorno dottori scrivo nuovamente perché l'ansia si è intensificata ulteriormente e mi sembra di stare peggio di prima pur prendendo farmaci e andando dalla psicoterapeuta,oltre alla paura costante di essere omosessuale con conseguente autoconvinzioni si è aggiunto un altro pensiero ossessivo che di conseguenza si collega al primo,il pensiero si struttura nel seguente modo"perchè le donne sono diverse dai maschi?cosa sono?"e tutte domande del genere che mi mettono un sacco d'ansia e mi fanno sentire come se non sentisi nessuna emozione per nessuno anche per mia figlia anche quando sono con loro e come se mi sentissi solo e diverso senza provare niente e questa cosa mi spaventa tantissimo,in passato ho avuto un periodo in qui mi chiedevo sempre cosa sono le persone e avevo l'impressione che fossero diverse da me e avevo tanta paura,volevo chiedervi se magari durante i periodi di ansia e depressione come questi potrebbe essere una cosa normale,grazie anticipatamente a tutti.

Buongiorno,
da ciò che descrive emerge un livello di ansia molto alto, sufficiente a modificare temporaneamente il modo in cui percepisce sé, gli altri e le stesse emozioni. In fasi così intense può accadere che i pensieri assumano una qualità estranea e che anche ciò che di solito è familiare appaia improvvisamente distante: è un effetto dell’attivazione ansiosa, non un cambiamento strutturale.

In questo punto sembra utile, da un lato, riportare l’ansia entro un livello più gestibile; dall’altro, con i tempi giusti, lasciare che quei pensieri che la colpiscono così fortemente possano essere interrogati senza esserne travolto. La questione che si apre riguarda proprio come vuole disporsi rispetto a ciò che emerge: se può iniziare a costruire uno spazio in cui l’ansia venga contenuta e, allo stesso tempo, i pensieri possano essere osservati per capire cosa stanno toccando in lei.

Dr. Simone Gagliardi
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