Salve, sono nonna paterna di una ragazzina di 14 anni, e sono molto preoccupata. Mia nipote, e' un

23 risposte
Salve, sono nonna paterna di una ragazzina di 14 anni, e sono molto preoccupata.
Mia nipote, e' una bambina sempre stata molto viziata, dai nonni materni e dalla mamma.
Io ho sempre pensato che quando serve dire un no, il no possa essere costruttivo nella vita di una bambina che deve imparare a
distinguere quello che e' giusto fare e quello che non e' giusto , e il mio pensiero sull'educazione e' anche quello di mio figlio..
Risultato, e che sia io che mio figlio siamo stati messi in cattiva luce, noi siamo quelli che rompiamo ecc. ecc. quindi la bambina si e' sempre sentita appoggiata a non considerare quello che il padre gli dice...
La bambina che a scuola non ha mai dato problemi quast'anno che e' in prima superiore, non va, e probabilmente verra' bocciata, inoltre risponde in modo irrispettoso con parolacce, urlando , e volendo sempre avere l ultima parola.
Questo modo irrispettoso e' soprattutto nei confronti del padre che la riprende quando ha questi atteggiamenti, ma anche verso sua madre che visto il risultato a scuola la riprende un po' anche lei.
Come bisogna agire in questi frangenti? Siamo tutti allibiti, e penso che agire nel modo non giusto in questo momento, peggiori la situazione.. Grazie in anticipo per la risposta.
Salve. Penso che il padre e la madre di questa ragazzina (adolescente) debbano trovare il tempo e il modo per parlarsi, chiarire bene la situazione e concordare una linea di azione comune che dovrà poi essere comunicata con discrezione ai nonni materni, senza ferirli e senza farli sentire in colpa. Sarà poi bene che entrambi parlino di più con la figlia che a questa età, come tutti gli adolescenti, sta vivendo uno dei passaggi più complessi del percorso evolutivo individuale, una fase di crescita positiva e vitale ma che rappresenta per molti giovani un periodo di cambiamenti tumultuosi, di disagi emozionali, di difficoltà comunicativa, di separazione e di approdo ad un nuovo stato d’identità. Questo profondo cambiamento è spesso accompagnato da situazioni di conflitto con il proprio mondo interiore, con la famiglia, con la scuola con la quale è necessario avere più contatti.
In quanto a lei, nonna paterna, sarebbe bene che si tirasse per il momento un po’ da parte per rientrare in gioco eventualmente quando i genitori si saranno ben accordati sul da farsi e adeguandosi alla linea da loro scelta. Tanti auguri a tutti voi.

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Buongiorno,educare un figlio è uno dei mestieri "impossibili "diceva Freud.La sua preoccupazione è legittima e ciò che pari
manchi in questa famiglia sia l'accordo tra i genitori sulle linee educative da tenere con sua nipote.In mancanza di tale accordo il rischio è far vita a "naturali" alleanze che però non portano da nessuna parte,soprattutto in un periodo così delicato come quello adolescenziale.Da terapeuta familiare consiglio sicuramente ai genitori di trovare uno spazio per
loro nella stanza di terapia di un professionista per farsi aiutare in questo
momento un po' "complicato ".
Buongiorno Signora,
quello che dice Lei è vero "i no aiutano a crescere" per citare un famoso libro. E' vero anche che adesso la madre deve fare i conti con una figlia adolescente e che in più non ha mai avuto la possibilità di avere delle frustrazioni "sane". Sarebbe utile che i due genitori si rivolgessero ad un terapeuta per affrontare insieme un'emergenza importante.
Non esiti a contattarmi.
Buongiorno signora, trovo che giustamente lei sia preoccupata per i disagi che nota in sua nipote, quello dell'adolescenza è un momento molto delicato ma nello stesso tempo fertile per intervenire, credo che lei possa avere un ruolo importante nell'aiutare la coppia genitoriale ad unirsi aiutandoli a riflettere sull'utilità di consultare uno psicoterapeuta per far fronte con una linea comune entrambi i genitori.non so se può esserle utile, ma in questi casi non conta molto avere ragione o torto su alcune questioni, ma diventa fondamentale per l'educazione di sua nipote che i ruoli vengano rispettati e in questo caso è indispensabile aiutare i genitori a trovare una linea comune, probabilmente lei potrà aiutali in questo come le dicevo. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Buon giorno cara nonna .Leggendo la situazione da lei riportata credo che sia una situazione abbastanza complessa è difficile da gestire non solo da parte dei genitori della ragazza ma anche da parte di voi nonni che evidentemente vivete ogni giorno con la ragazzina . La cosa che le posso suggerire e quella di consultare uno Psicoterapeuta che possa aiutare sia la bambina che anche voi famiglia a capire cosa sta succedendo e poter sostenere la ragazzina che sembra manifestare non solo una forte oppositorieta ma soprattutto la cosa che più,da quanto lei ha riportato, risulta essere preoccupante è il suo ritiro scolastico . Credo che una buona psicodiagnosi è un successivo intervento terapeutico sia la prima azione da fare onde evitare ulteriori rischi per questa ragazzina.Buona giornata.
buongiorno, credo che la sua preoccupazione sia comprensibile e concordo con i colleghi nel suggerire un percorso di coppia ai genitori, che così potrebbero trovare uno spazio di confronto costruttivo in cui concordare una linea comune di comportamento con la figlia adolescente. Tuttavia va detto che il comportamento di sua nipote potrebbe essere conseguenza della perturbazione adolescenziale e ridimensionarsi poi in modo naturale con il tempo e la maturazione di un mondo affettivo-emotivo più stabile; in questo contesto è importante che gli adulti della famiglia abbiano ben chiaro il proprio ruolo, per assicurare alla ragazzina dei punti fermi cui fare riferimento e che sopravvivano alla messa in discussione dei valori e delle regole caratteristica della sua età: il suo contributo di nonna potrebbe sicuramente essere prezioso!
Buona giornata,
Dott.ssa Alessia Picco
Buongiorno, sua nipote sta vivendo la sua adolescenza con un atteggiamento di ribellione verso i divieti decisi dai genitori e reagisce in modo inappropriato quando non viene assecondata. L'andamento scolastico negativo secondo me è da ricondurre ad altre cause e a qualche piccolo disagio che forse sta vivendo. L'educazione dei figli è un argomento delicato e va lasciato a chi di competenza, cioè i genitori che come tutte le persone possono anche sbagliare ma il loro ruolo va sempre rispettato. Solo se richiesto i nonni possono dire quello che pensano o intrapprendere le azioni più adeguate del caso, altrimenti quello che si può fare con gli adolescenti in fase di ribellione è dare il buon esempio ed essere accoglienti quando i ragazzi ci cercano. La saluto molto cordialmente e rimango a disposizione per altre informazioni
Gentile signora,
Il primo passo per recuperare una situazione che sembra sfuggire al controllo, è quello di comprendere quello che succede facendoselo spiegare direttamente dalla ragazza. Da come scrive direi che ancora prima di questo è importante prendere atto che sua nipote non è più una bambina e che comincia ad affermare una sua volontà. Potremmo anche ipotizzare che il modo irriverente con cui si rivolge agli adulti, è il suo modo di protestare e rivendicare un ruolo più adulto.
E’ importante costruire un buon rapporto con la scuola e con gli insegnanti perché possono fornire importanti informazioni su come si muove la ragazza a scuola, se manifesta o meno difficoltà nell’adattamento al nuovo contesto scolastico, che relazioni ha costruito con i nuovi compagni di classe, ecc....
Il principio che deve guidare in questi casi, è più quello della comprensione e ricostruzione della coerenza, che quello della valutazione.
E’ possibile che a scuola ci sia un servizio di consulenza psicologica a cui potreste fare riferimento per un ulteriore approfondimento.
Un cordiale saluto
Dott.ssa P. Mattioli
Cara nonna hafatto una lettura puntuale della situazione della sua nipotina, che poi tanto piccola più non è. In effetti l'età adolescenziale, essendo una fase di crescita di transizione porta con se tane difficoltà, che in questo momento si sono ulteriormente acutizzate da ina incongruenza genitoriale educativa. Pertanto occorre in primis che entrambi i genitori trovassero un punto di incontro su come gestire ed educare questa figlia adolescente, facendosi sicuramente aiutare da un terapeuta familiare, che possacomprendere il malessere espresso in questo momento dalla ragazza, ma che aiuti gli adulti e rimettere a posto i ruoli e le funzioni di questa famiglia....se vuole resto a completa disposizione...mi contatti
Gentile signora,
l'adolescenza è un periodo della vita delicato, in cui si inizia a scoprire se stessi e a definire la propria identità, e questo spesso accade proprio entrando in contrasto con le proprie figure di riferimento. Cosa si può fare in questi casi? Sicuramente è importante che i genitori trovino uno spazio per parlarsi, per ridefinire le priorità educative e stabilire delle regole condivise, e che siano poi coerenti tra loro. Occorre però anche che prestiate attenzione a quanto sua nipote sta indirettamente comunicando, e cioè individuare il disagio che può provare e che probabilmente si esprime anche con il suo scarso rendimento scolastico. Lei scrive che sua nipote dice parolacce, urla e vuole avere sempre l'ultima parola: questa è spesso la reazione di qualcuno che sente di non avere abbastanza controllo sulla propria vita, che si ribella a qualcuno che decide per lei. Questo in parte è proprio dell'adolescenza, in cui non si è
più bambini ma nemmeno adulti, ma in parte può dipendere da situazioni familiari particolari. Chiedetevi allora: è possibile dialogare con lei e cercare di capire quali siano i bisogni che in questo momento sente che non sono soddisfatti? Ha qualche "margine di trattativa" per decidere ad esempio come organizzare il proprio tempo libero? Altra questione importante è quella della scuola: com'è stata fatta la scelta della scuola superiore? E' stata una sua libera scelta o è stata piuttosto "indirizzata"? Potrebbe essersi resa conto che non è la scuola che fa per lei?
Insomma, in questi casi occorre essere fermi rispetto ai comportamenti scorretti, ma non dimenticarsi poi di chiedersi quali bisogni ci sono dietro questi comportamenti e cercare un modo per rispondervi.
Spero di esserle stata d'aiuto, e resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti, Dott.ssa Sabrina Scevola
Buongiorno, ha perfettamente ragione quando ritiene, fondamentale, mettere dei paletti rispetto ad alcuni punti fermi nella crescita di un’adolescente ( ad es.: educazione, cultura etc … ).
È incoraggiante sapere che entrambi i genitori sull’argomento “scuola” siano in sintonia: la loro collaborazione sarà un messaggio importante per la figlia che vedrà per una volta i genitori alleati nei confronti di un aspetto basilare per il suo futuro e non troverà più lo spazio per manipolare la madre /famiglia materna.
È fondamentale, in questa fase, che suo figlio e sua nuora collaborino insieme e che tutti i nonni restino spettatori interessati , ma non direttamente coinvolti. Sua nipote apprezzerà e riconoscerà la saggezza dei suoi consigli un po’ più avanti ……
La saluto cordialmente ,
Vittoria Andreis
Leggendo quanto scrive mi riporta alla mente una situazione che ho seguito e ho risolto. Nel mio caso si trattava di un nonno preoccupato per i nipoti e per l'atteggiamento discordante educativo che la figlia e il genero tenevano verso i bambini. Fa bene a chiedere aiuto per essere supportata, perché lei può solo sostenere suo figlio a prendere delle posizioni. Lei può solo sensibilizzare suo figlio alla necessità di chiedere, insieme a sua nuora, delle consulenze con uno psicologo sugli atteggiamenti da tenere in modo concorde fra loro con sua nipote. Si tratta di una sorta di Parent Training, in cui attraverso i genitori si agisce sui figli ed ovviamente sarà lo psicologo poi a valutare la necessità di vedere ed intervenire sulla minore. Di più non può fare e non può intromettersi tra loro. Mi faccia sapere gli sviluppi......
Salve, comprendo il suo momento di difficoltà. D'altra parte l'adolescenza è un momento complesso anche per chi lo vive. Le posso suggerire di restarle vicina nel momento del bisogno e lasciare spazio alle esperienze che la ragazza ha indispensabile necessità di fare. Allo stesso tempo lei stessa potrebbe essere di supporto ai genitori. Col tempo l'impeto di sua nipote verrà ad attenuarsi. Solo nel caso in cui dovessero esserci dei comportamenti "a rischio" (già una bocciatura potrebbe esserlo) le suggerirei di proporre al momento opportuno un consulto psicologico per la ragazza.
Cercate di trovare la giusta distanza dalla ragazza, in bocca al lupo.
Buongiorno ! Innanzitutto complimenti per la sua osservazione , si deduce facilmente che è una nonna molto attenta . In casi come quelli che lei descrive, sarebbe importante da parte dei genitori di sua nipote, chiedere un consulto con una psicoterapeuta per capire quali possono essere le dinamiche da spezzare per modificare questi comportamenti che sono nocivi per tutti
Gentile signora, la situazione che lei descrive è spinosa.. è vero!
Una ragazzina di 14 anni che si disvela con comportamenti impensati prima! che fatica per la famiglia, e che fatica per la ragazzina stessa!
Teniamo conto che ai ragazzi non piace un comportamento come lei ha descritto, non piace essere bocciati a scuola o diventare strafottenti... succede che diventino così, ma ci soffrono.
E' un linguaggio che gli adolescenti utilizzano per dire qualcosa.
Per comprendere che cosa dicono occorre farsi aiutare da uno psicologo. Si ottengono buoni risultati e la comunicazione si riavvia.
Certo è che l'aiuto dei genitori e dei nonni è prezioso. Occorre però un progetto di intervento per riportare la situazione alla serenità e permettere alla ragazza di crescere con soddisfazione di tutti.
Cercate uno psicologo e sottoponete il problema, in primis i genitori della ragazza.
Buona sera signora, il suo interesse e la sua attenzione per sua nipote sono ammirevoli e molto importanti per il percorso di crescita che sta affrontando. Gli adolescenti vivono un periodo della loro vita in cui non si sentono più bambini, ma vogliono essere trattati ancora come tali (richiedendo attenzioni), non si sentono ancora adulti, ma vogliono che gli altri li considerino tali, per questo sono spesso incoerenti, impulsivi ed aggressivi, perchè è difficile prima di tutto per loro affrontare questa burrasca emotiva ed ormonale. Voi come famiglia ed i genitori in particolare dovreste innanzitutto prestare attenzione ai cambiamenti nella vita di sua nipote, amicizie, abitudini, perchè è facile che qualcosa in questo periodo possa turbarla o impensierirla. I genitori dovrebbero trovare uno spazio di dialogo soltanto loro, privato e personale per confrontarsi come coppia genitoriale.
Cordiali saluti
Dott.ssa Alessandra Biondi
buongiorno signora, concordo con il suo stato d'animo ma prima di tutto mi chiederei da dove nasce il bisogno della mamma di non contrariare la figlia, di accettare qualsiasi cosa, come dice lei da sempre. forse una paura remota o un bisogno non letto o ascoltato...cosa consiglio? che sua nuora comprenda un pò se stessa, che la coppia genitoriale faccia chiarezza sui propri ruoli e sulle proprie paure fantasmagoriche, e che i familiari prossimi, zii, nonni, cognati, ascoltino non i gesti ma il suono silenzioso del disagio, sia della mamma che della figlia la quale, adesso, nella sua adolescenza, punta i piedi e mette alla prova l'intero sistema familiare che fino ad adessso è riuscito a tirare avanti ma che adesso ha bisogno urgente di coesione nella coppia genitoriale. suo figlio, il marito e il papà, è chiamato a fungere da collante, a non tirarsi in disparte ma ad essere marito, nell'aiutare la moglie, nell'ascolto, nel sostegno, e padre nell'ascolto e nel contenimento di modus operandi che richiamano attenzione ed aiuto. cordiali saluti, dr.ssa claudia barracano
Gentilissima nonna,
“i no che fanno crescere” sono molto “difficili” da dire per svariati motivi. Penso che i genitori della ragazzina dovrebbero trovare del tempo per chiarire tra di loro la linea educativa da tenere con la loro figlia con buon senso e usando strategie di “compromesso”, ovvero rispettando sia il ruolo della madre sia il ruolo del padre. Il passo successivo è chiarire con entrambi i nonni materni e nonni paterni il loro ruolo non alimentando antichi rancori, ma costruire buoni scambi di stima e opinioni, trasformerà così la convivenza tra nonni, genitori e nipoti una potenziale risorsa per tutti i membri della famiglia.
Per quanto riguarda la ragazzina è in una fase adolescenziale "ricca di colpi di scena" ed è spiazzante per l’intero nucleo familiare. L’adolescenza è una fase essenziale per lo sviluppo psico-fisico dell’essere umano. Saper lasciare una porta aperta al confronto e non al giudizio è un buon punto di partenza per stare vicino ai figli adolescenti. La consulenza di uno psicoterapeuta, che potrebbe conoscere le vostre vicende familiari, darebbe più senso e soluzioni adeguate per ciò che sta accadendo.
Cara nonna viva l’energia che sua nipote le potrebbe trasmettere
Cordialmente la saluto
Dott.ssa Monica Bertolini (Lodi-Lombardia)
Salve. lei è proprio una nonna attenta e sensibile. Sua nipote si trova probabilmente in una fase di passaggio evolutivo molto delicato ; nascono i conflitti e tutto sembra diventare confuso e ingovernabile! specialmente per i genitori.
Penso che sia compito dei genitori gestire questa situazione e se fino ad ora(secondo lei) sono stati troppo permissivi ed indulgenti questa potrebbe essere l'occasione per "cambiare registro". Lei li puo' aiutare incoraggiandoli come coppia a fare da soli. Forse invitando anche i genitori di sua nuora a fare altrettanto. Penso anche suo figlio e sua nuora debbono imparare a misurarsi come genitori; molto probabilmente scopriranno che sono "sufficientemente buoni" per dare a sua nipote una base sicura. Cordiali Saluti. Dottor Grilli
Salve, forse potrebbe fare bene alla ragazza fare dei colloqui con una psicoterapeuta che si occupa di adolescenti. Ma leggendo attentamente la domanda si nota una nonna preoccupata per i disaccordi fra i genitori e nel modo di educare la ragazza. Quindi inizialmente dovrebbero essere i genitori a chiedere di essere aiutati da una psicoterapeuta che si occupa di adolescenti, perchè dicendo sempre di sì sicuramente non la fanno crescere, quando sbaglia o chiede cose che voi pensate che non sia giusto concedere, è giusto dire "no". Importante è che i genitori diano sempre una risposta uguale, quindi dovrebbero essere sempre in accordo fra loro, altrimenti la ragazza entra in confusione e si disorienta. Vi auguro che tramite l'aiuto possiate trovare la strada giusta per poter aiutare la vostra figliola, cordiali saluti,dott. Eugenia Cardilli.
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In questi frangenti, nella sua posizione sarebbe estremamente utile approcciarsi a sua nipote in qualità di nonna cosicché la ragazza possa aprirsi in libertà senza sentirsi giudicata e potrebbero emergere in modo più chiaro le sue difficoltà. Inoltre la sua esperienza di vita può essere d’aiuto nel supporto a suo figlio e sua nuora ascoltando i loro dubbi e facendo soprattutto attenzione a non sostituirsi a loro come genitori. Nel caso le difficoltà dovessero acuirsi potranno rivolgersi a uno psicologo per un consulto relazionale.
Gentile signora,
L'adolescenza è sempre stata considerata come un periodo di sviluppo turbolento, connotato da molti cambiamenti, specialmente nelle relazioni tra i vari componenti della famiglia. Gli adolescenti spesso mettono a dura prova i genitori e in generale coloro i quali si prendono cura di lui, come ad esempio i nonni. È bene però che ci sia una buona co-genitorialità, che entrambi i genitori si supportino e cooperino insieme per favorire un adeguato sviluppo emotivo e comportamentale dell'adolescente. Risulta importante che i due genitori possano concedersi dei momenti per trovare una buona alleanza come genitori e insieme identificare le strategie educative più efficaci per la propria figlia. Come prima cosa le consigierei quindi un percorso di sostegno alla genitorialità, per supportare i genitori in questo periodo turbolento quale si identifica l'adolescenza dei propri figli.
Un caro saluto
Dott.ssa Andrea Carta
Sig.ra cara da quello che descrive sembrerebbe che ci sia una distanza enorme tra gli stili educativi della mamma e del papà di questa ragazza. Sarebbe necessario una psicoterapia cognitivo comportamentale volta a unificare gli stili educativi e a lavorare con la ragazza sui comportamenti.
Cordialemente

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