Salve , soffro da 12 anni di ansia bipolare, depressione e attacchi di panico. Ho dovuto cambiare ne

35 risposte
Salve , soffro da 12 anni di ansia bipolare, depressione e attacchi di panico. Ho dovuto cambiare nella terapia alcuni farmaci. Ma da 11 anni prendo xanax 50 mg e il Giachela di 20 mg da 9 mesi. Da quando prendo questi farmaci sono ingrassata tantissimo! Cosa posso fare? Nn esistono farmaci che nn fanno ingrassare?
Gentile Utente,
purtroppo l'aumento ponderale è uno degli effetti collaterali più comuni di alcuni gruppi di farmaci. E' una domanda che tuttavia dovrebbe rivolgere allo psichiatra che la sta seguendo nell'assunzione di questa terapia farmacologica, poiché è l'unico che conoscendo la sua storia clinica nei dettagli può eventualmente ricalibrare la terapia. A prescindere da ciò, 12 anni sono tanti e la storia del suo malessere comincia ad essere "antica", e per questo la incoraggio ad affiancare una parallela psicoterapia. L'associazione tra terapia farmacologica e psicoterapia è quella che produce i risultati migliori, sia in termini di efficacia che di durevolezza; al contrario dell'assunzione dei soli farmaci, che tendono a dare sollievo ma non a risolvere il problema su cui agiscono. Un caro saluto

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Buongiorno, sarebbe opportuno consultare il medico che la segue nel trattamento farmacologico, esponendo anche le sue perplessità e domande rispetto alla possibilità di cambiare, eventualmente, il farmaco. Qualora non fosse già seguita da uno psicoterapeuta consigliere di affiancare un percorso di esplorazione alla sola terapia farmacologica per “unire le forze” verso altre prospettive nella sua storia di fragilità e sofferenze. Un caro saluto Dottsa Elisa Galantini
Buongiorno. Spesso i farmaci hanno questo effetto collaterale e spesso infatti può aver senso consultare un nutrizionista, in quanto se il beneficio del farmaco arriva, può convivere con una alimentazione piu' curata. Se mai fatto può essere utile anche un percorso psicologico per rinforzare il suo adattamento
Buongiorno, come già espresso dal mio collega , può esserci un aumento ponderale per chi assume farmaci, potrebbe quindi essere considerato un effetto collaterale.
D'altro canto prendere un farmaco, lo stesso, per così tanto tempo mi fa venire il dubbio che c'è necessità di fare altro, aggiungere uno strumento nuovo per far confluire le emozioni in maniera diversa, questo strumento è appunto la psicoterapia.
Comprendo il suo disagio legato all'aumento del peso e, come questo poi non faciliti una visione migliore di se stessa, anzi.
Ma, anche qui c'è da fare un passaggio di riflessione, sicuramente il farmaco ha contribuito all'aumento del peso, ne è quindi la causa, ma credo che ciò vada letto su un continuum di senso, cioè va contestualizzato sotto una luce nuova attraverso la condivisione delle sue credenze, opinioni, malesseri, bisogni, paure, emozioni represse e desideri mai detti.
I farmaci sì ma ad essi va abbinato la parola,
verbalizzare il dolore e non trattenerlo più potrebbe essere un nuovo piano alimentare.
Si dia una nuova possibilità, ci pensi.
Buona giornata.
Dott.ssa Vincenza R.
Buongiorno, se ben 12 anni di cura farmacologica non hanno risolto il problema, visti anche gli effetti collaterali e poco desiderabili, urge affiancare una psicoterapia che in pochi mesi o stagioni potrebbe anche per lei risolvere la sindrome ansioso-depressiva per fare leva su se stessa e non delegare solo ad una chimica esterna imprevedibile.

Buona giornata Dottor Gianpietro Rossi
Buongiorno. Concordo appieno con i suggerimenti dei colleghi. Consulti il suo psichiatra per calibrare la terapia o sostituirla eventualmente con alternative che come effetti collaterali provochino meno aumento ponderale.
Considerando la sua lunga storia di malessere e sofferenza valuti la possibilità di affiancare una psicoterapia. Buona fortuna!
Buonasera, la prima cosa che sento di dirle è che 12 anni con un carico come il suo non sono pochi. Ha mai abbinato in questo lungo periodo, un percorso psicologico? Purtroppo i farmaci sono carichi sia di effetti positivi (solo sul sintomo però!) sia di effetti negativi (collaterali). Il percorso psicologico può giovarle in termini di risoluzione delle cause sottostanti il sintomo curato con il farmaco (che non agisce in profondità, solo in superficie). Rimango a disposizione per eventuali domande, un saluto
Gentile utente, come segnalato dai colleghi, purtroppo l'aumento ponderale è un effetto collaterale di alcuni farmaci. Le suggerirei di condividere i suoi dubbi e perplessità con il suo medico curante, per valutare un'eventuale modifica della terapia farmacologica, se compatibile con il suo benessere psicologico. In aggiunta, le suggerirei di considerare il suo benessere in una prospettiva più ampia. Qualora non lo abbia già fatto, potrebbe valutare di contattare un nutrizionista per la componente dietologica e uno psicoterapeuta per quanto riguarda il percorso di adattamento alla sua situazione. Cordialmente, dott.ssa Salustri
Gentile utente,
Molti psicofarmaci nel tempo possono fare prendere peso. Inoltre molti farmaci in generale portano un aumento considerevole dell' appetito. Si confronti anche con il suo psichiatra di riferimento, che la tiene in cura e conosce bene le ragioni delle somministrazioni prescritte, potrà magari insieme con lui approfondire maggiormente tale aspetto.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrars
Salve, alcuni farmaci hanno effetti collaterali, tra cui l'aumento di peso.
Essendo però una questione delicata, le consiglio vivamente di confrontarsi con il suo psichiatra e vedere se riesce a trovare altri farmaci che rispondono alle sue esigenze.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buonasera gentile utente, Purtroppo a queste terapie farmacologiche si possono accompagnare effetti collaterali che variano considerevolmente da persona a persona. Molti miei colleghi hanno espresso un parere sull'affiancare un percorso di psicoterapia in favore di una presa in carico "completa" del suo livello di salute. Non posso che trovarmi d'accordo con loro in quanto questo potrebbe aiutarla dopo tanti anni a fare il punto della situazione e a sentirsi maggiormente supportata, non solo dai farmaci. Per quanto riguarda le problematiche legate al cibo, sarebbe interessante indagare più dettagliatamente il suo rapporto con il cibo ed il suo corpo sia prima della cura farmacologica che durante. Sicuramente con delle indicazioni alimentari FORNITE DA UN PROFESSIONISTA potrà ritrovare la giusta modalità con la quale alimentare il suo corpo e la sua persona. Potrebbe essere utile lavorare sul suo senso di consapevolezza di fame e sazietà, su quanto le viene da trarre (inconsapevolmente) conforto temporaneo dal cibo. Sul lungo andare assecondare la "fame emotiva" non prestando più attenzione ai segnali di fame e sazietà del nostro corpo potrebbe causare un considerevole aumento di peso. La mindful eating potrebbe aiutarla a ritrovare più consapevolezza nel rapporto con il cibo, Resto a sua disposizione per ulteriori domande.
Le faccio i miei più sinceri auguri e le auguro una buona serata, Dott.ssa Vimercati Monica
Buonasera, purtroppo l'aumento del peso può essere uno degli effetti collaterali di alcuni farmaci. Mi colpisce il fatto che sono 12 anni che li prende, sarebbe utile capire se ha mai fatto un percorso psicoterapeutico, altrimenti valuterei assolutamente questa strada. Rimango a disposizione.
Dott.ssa Federica Leonardi
Gentile utente, uno degli effetti collaterali che si possono incontrare assumendo psicofarmaci è l'aumento di peso. Le consiglio di parlarne con il medico che segue la sua terapia, in modo da valutare assieme se è possibile cambiarli. Essendo 12 anni che li assume, ha mai pensato di effettuare anche un percorso terapeutico per affrontare il suo problema? Vari studi evidenziano una maggiore efficacia delle terapie combinate, piuttosto che della sola assunzione dei farmaci! Saluti
Buongiorno, le consiglio di riferire ciò che ha scritto al medico che le prescrive i farmaci. E' possibile che sia dovuto ai farmaci oppure ad altre ragioni, ad esempio aspetti psicologici o un cambiamento di stile alimentare. Bisognerebbe approfondire. Comunque riferisca al suo medico quello che sta accadendo. Saluti
Dott. Donato Scorza
Salve. Sul tema dei farmaci dovrebbe consultare il suo Psichiatra di riferimento. Le suggerisco inoltre di affiancare alla sua terapia una terapia psicologica di sostegno.
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli Psicologo e Psicoterapeuta.
Salve,
relativamente ai farmaci le consiglio di rivolgersi a uno psichiatra di cui ha fiducia.
Dopodiché le suggerisco, qualora lo psichiatra lo ritenga opportuno, di affiancare una terapia di sostegno psicologo.
Un caro saluto,
MMM
Buongiorno, per quanto riguarda i farmaci deve rivolgersi ad uno psichiatra. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Dovrebbe affiancare al suo psichiatra anche un medico nutrizionista competente. Se vuole le passi un contatto.
Saluti
Salve, mi spiace molto per la situazione. Per quanto riguarda indicazioni sui farmaci ritengo che chiedere ad un medico sia la soluzione migliore, sicuramente persona più competente. Tuttavia, a mio avviso, sarebbe fondamentale intraprendere un supporto psicologico, se non l'ha già fatto, per identificare e riconoscere le cause ed i fattori di mantenimento del disturbo in essere.
In bocca al lupo, dott. FDL
Buongiorno, purtroppo l'aumento ponderale del peso è uno degli effetti collaterali più comuni di alcuni gruppi di farmaci. E' una domanda che dovrebbe rivolgere allo psichiatra che la sta seguendo oppure al suo medico di base.
Tuttavia mi permetto di suggerirLe, visto i molti anni di "problematiche" e sicuramente di minore qualità della Sua vita, di pensare di affiancare un percorso psicologico a quello farmacologico.
Potrebbe avere benefici inaspettati.
A disposizione.

Buonasera,
purtroppo anche io prima di occuparmi di questi problemi come specialista soffrivo di depressione, assumevo farmaci e ingrassavo. Ma la terapia mi ha aiutato col tempo a scalare i farmaci fino a non prenderne più. E' necessario che Lei chieda aiuto e supporto anche emotivo per questo tipo di problematiche. Buone feste.
Salve, purtroppo l'aumento ponderale del peso può essere un effetto collaterale dell'assunzione di alcuni psicofarmaci. Le consiglio di rivolgersi al suo psichiatra
Buongiorno, il problema da lei descritto è comune a chi per un periodo della sua vita si trova a fare uso di questo tipo di terapia, molti psicofarmaci infatti aumentano l'appetito, potrebbe quindi parlare con il suo medico riguardo la terapia e potrebbe valutare anche la possibilità di iniziare un percorso di psicoterapia per lavorare sulle cause profonde del suo malessere, se riuscisse a conoscere più profondamente e ad affrontare ciò che è alla base del suo malessere probabilmente potrebbe ridurre al minimo dosaggio necessario la terapia e quindi anche gli effetti collaterali.
Cordiali saluti dottoressa Michela Campioli
Gentile utente, sarà una situazione fonte di preoccupazione per lei, ha provato a tranquillizzarsi e a cercare soluzioni alternative parallele ai farmaci (di cui saprai dirle il suo psichiatra?)Una prima consulenza online può aiutarla a chiarire le idee e a conoscere il percorso di benessere psicologico più idoneo a lei. Mi faccia sapere. saluti
Gentile utente, sicuramente alcuni antidepressivi possono causare un aumento di peso, ne parli con il suo psichiatra. Se già non lo sta facendo le suggerisco di intraprendere anche un percorso psicologico.

Cordialmente

Dottor Mauro Vargiu
Buongiorno, per quanto riguarda la cura farmacologica, le consiglio di rivolgersi al medico che l'ha prescritta.
Inoltre potrebbe essere utile, iniziare un percorso psicologico.
Cordialmente Dott.ssa Daniela Tomarchio
Buongiorno, come già anticipato da altri colleghi, purtroppo alcuni farmaci hanno questi effetti collaterali: le consiglio di parlarne con il medico che le ha prescritto questa farmacologia e valutare con lui un eventuale cambia di strategia. Se dopo 12 anni non ha ottenuto beneficio da tale terapia farmacologica, forse non è quella giusta per lei.
Saluti, dott.ssa Alessia Foronchi
Gentile utente, mi trova d'accordo con i colleghi.
AV
Buongiorno, la somministrazione farmacologica è argomento di interesse del medico curante/psichiatra che le ha prescritto i farmaci. Le consiglio di rivolgersi al suo medico di riferimento per avere i necessari chiarimenti. Le consiglio, inoltre, di intraprendere un percorso psicologico per capire i significati che questi sintomi hanno per lei, a volte la sola cura farmacologica non è efficace al fine di una completa guarigione.
Resto a disposizione e le auguro una buona giornata.
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Gentile utente, le consiglio di rivolgersi al medico che le ha prescritto i farmaci; sicuramente le darà tutte le informazioni di cui necessita.
Inoltre, come hanno già anticipato i miei colleghi, sarebbe opportuno associare alla cura farmacologica anche un percorso di psicoterapia.
Resto a disposizione per qualunque altro dubbio, cordiali saluti
Dott.ssa Federica Belluccio
Buongiorno, come già scritto dai miei colleghi, per domande o dubbi sui farmaci può rivolgersi al medico o psichiatra di riferimento. Sarebbe inoltre opportuno affiancare alla cura farmacologica un percorso psicologico. Rimango a disposizione, un caro saluto, dott.ssa Silvia Spelta.
Salve, l'incremento del peso è una delle conseguenze dell'assunzione di tali farmaci, per quanto in questa piattaforma ci siano dei professionisti molto competenti dovrebbe discutere di questa sua necessità con lo psichiatra o medico di riferimento.
Buongiorno, le consiglio di parlarne con il suo medico curante e se dovesse essere necessario capire la causa dell'assunzione delle medesime insieme a uno psicologo, tenga presente che la maggior parte degli psicofarmaci hanno come effetto controindicato l'aumento del peso.
Buongiorno, l'aumento ponderale è spesso correlato all'assunzione di alcuni farmaci che hanno effetti sulla sfera psichica, purtroppo. Si ricordi comunque di condurre una vita non sedentaria e trovare un buon equilibrio alimentare, se necessario si rivolga ad un nutrizionista che la possa supportare in tal senso.
Salve, l'aumento ponderale potrebbe essere un effetto collaterale del farmaco ma sarebbe opportuno consultare il medico che la segue nel trattamento farmacologico, così da poter escludere anche altri fattori. La saluto cordialmente. Dott.ssa Marotta Raffaella

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