Salve io ho la mamma che ha 88 anni e purtroppo alla fine del mese e stata ricoverata in ospedale pe

25 risposte
Salve io ho la mamma che ha 88 anni e purtroppo alla fine del mese e stata ricoverata in ospedale per insufficienza renale e infezione alle vie urinarie permettendo che lei non a avuto mai niente e l ultima volta che era stata in ospedale e stato 46 anni fa e per lei e stato un trauma quindi il medico gli ha prescritto prozin da 25mg e sonirem gocce che io però hosospeso perché non volevo dargli dipendenza..ma di notte non dorme niente quindi chiedevo se io ricomincio con sonirem a che ora dovrei darle?e come gliele devo dare con il cucchiaino o in un bicchiere con un goccio d acqua?per favore datemi un consiglio..
Buongiorno, le sue sono preoccupazioni e dubbi legittimi, si deve procedere con attenzione quando si somministrano farmaci ed è necessaria una conoscenza approfondita della storia clinica della paziente. Le consiglio di confrontarsi con il suo medico di base.
Dott.ssa Francesca Frigerio

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Salve, Mi spiace molto per la situazione di sua mamma. Ritengo che questa domanda sia maggiormente di pertinenza medica, sicuramente la persona più indicata. In bocca al lupo.
Cordialmente, Dott. FDL
Gentile utente. I farmaci vanno scalati gradualmente e sempre sotto attento controllo medico, altrimenti si possono creare danni davvero molto seri. Consulti sempre il medico curante prima di procedere in quella direzione.
Buongiorno, comprendo il suo desiderio di aiuto nei confronti di sua madre tuttavia è assolutamente fondamentale che lei si attenga alle istruzioni del medico per quanto riguarda la somministrazione del farmaco stesso.
Gentile utente, per qualsiasi quesito inerente i farmaci è sempre opportuno consultare il medico prescrivente. Un caro saluto, dott.ssa Silvia Azzolina
Buongiorno a volte le proprie paure su dipendenza dal farmaco sono generiche E anche se a volte fondate non si deve interrompere di propria iniziativa. Riuscire a dormire è la prima cura. Si confronti col medico per la specifica prescrizione ed obiezione in modo che possa rassicurarsi al proposito.
Buongiorno, capisco le preoccupazioni per sua mamma e la necessità di trovare una soluzione. La terapia farmacologica è di pertinenza medica, pertanto deve rivolgersi o al suo medico di base o al medico che ha seguito le ultime vicende cliniche di sua mamma. Valuti, sempre con il medico, la possibilità di ricevere un consulto psicologico per la gestione del sonno, in considerazione dell'età avanzata di sua mamma e del suo stato clinico, per cui la somministrazione di ogni nuovo farmaco va considerata attentamente. In bocca al lupo!
Buongiorno,
mi dispiace per questa situazione così angosciosa per lei e sua mamma.
Le consiglio di rivolgersi al suo medico di base, che saprà indicarle il modo migliore per somministrare il farmaco, senza interrompere la terapia in modo improvviso.
Un caro saluto a lei e a sua mamma e tanti auguri di pronta guarigione!
Dott.ssa Alice Carbone
Salve, rivolga questa domanda al suo medico di base.
Buona serata.
Dott. Fiori
Buonasera, penso che dovrebbe rivolgere questa domanda al suo medico di riferimento. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buonasera, è importante che rivolga tutte le sue domande al medico di fiducia.
Buongiorno, è un quesito che deve rivolgere al medico di sua madre. Cordiali saluti Dr.ssa Sposini
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Buonasera, dovrebbe rivolgere questo quesito ai medici che hanno in cura sua madre.
Saluti.
Gentile utente, ho letto con attenzione la situazione che lei ha presentato e comprendo la preoccupazione e il tentativo di protezione che lei ha messo in atto nei confronti della mamma intervenendo sulla terapia farmacologica. Alcune brevi osservazioni in quanto esperta di psicologia gerontologica ovvero di quella branca della psicologia che si occupa della terza età. L'ospedalizzazione degli anziani è molto spesso un’esperienza critica che può fare da spartiacque tra una condizione psicofisica precedente ed una successiva, rompendo un equilibrio che fino a quel momento la persona anziana aveva avuto. Pertanto non è strano che per la mamma l'ospedalizzazione abbia costituito un “trauma”, come lei lo definisce. Le infezioni delle vie urinarie negli anziani sono molto frequenti e possono determinare un quadro articolato anche di disturbi cognitivi come confusione, agitazione e talvolta deliri. Proprio per questo è importante che l’utilizzo dei farmaci venga indicato dal medico curante o specialista che segue l’anziano. I farmaci di cui lei parla credo siano stati prescritti alla luce di alcune delle manifestazioni a cui facevo riferimento. Inoltre per quanto riguarda gli anziani, proprio per la loro condizione di maggiore fragilità e spesso complessità sanitaria, i farmaci vanno sempre gestiti attentamente e su indicazione medica. Sono certa che, se parlerà con il suo medico, lui potrà spiegarle il motivo per cui ha prescritto alla mamma quei farmaci e come gestirli, rassicurandola nel merito. Saluti. Dott.ssa Barbara Garofalo
Buongiorno. È necessario che rivolga questa domanda ad un medico.

Saluti

MT
Gentile utente di mio dottore,
l’ambito di pertinenza della sua domanda è medico.
Lei come sta? Capisco la difficoltà nel cercare di gestire nel migliore dei modi la situazione e non esiti a porre domande al medico che segue sua madre.
Resto a sua disposizione, saluti.
Dottore Diego Ferrara
Gentile utente, la dedizione che ha nei confronti di sua mamma è nobile, ma altrettanto fondamentale che rivolga domande di indice medico al suo referente di base. Per quanto riguarda invece i suoi timori e la sua preoccupazione, può essere di aiuto un supporto esterno.
Un caro saluto. Dott.ssa GB
Buongiorno, come già fatto presente da altri colleghi, i farmaci vanno sempre gestiti attentamente e su indicazione medica.
Contatti il suo medico e parli con lui della situazione, sono sicura che saprà come aiutarla.
Un caro saluto Dott.ssa Martina R. Malizia
Buongiorno. Capisco la sua preoccupazione sullo stato di salute di sua madre. I farmaci vanno scalati sotto stretto controllo medico, con estrema attenzione. Per questo motivo le consiglio di rivolgersi al vostro medico di fiducia. Cordiali saluti
Dott.ssa Valentina Maccioni
Buonasera, le consiglio di rivolgersi al medico di fiducia, la saprà aiutare sicuramente.
Salve, comprendo la preoccupazione per la situazione di sua madre: le consiglio di rivolgere domande così specifiche al medico che le ha prescritto la cura farmacologica, in quanto solo lui conosce nel dettaglio la situazione medica di sua madre e saprà consigliarla nel migliore dei modi.
Saluti, dott.ssa Alessia Foronchi
Salve, comprendo le sue preoccupazioni ed è giusto essere scrupolosi quando si tratta di farmaci. Le consiglio vivamente di consultare lo specialista che li ha prescritti per togliersi ogni dubbio. Noi psicologi non siamo abilitati alla somministrazione di farmici ne a poterle dare informazioni di questo tipo. Le auguro buona fortuna.
Gentile utente, comprendo le sue preoccupazioni relative ai farmaci. Poichè noi psicologi e psicoterapeuti non siamo abilitati alla somministrazione di farmaci, le consiglio di rivolgere le sue domande allo specialista che ha prescritto tale farmaco, o al medico che segue sua mamma: sapranno sicuramente indirizzarla nel modo migliore. Con i migliori auguri, porgo cordiali saluti. Dott.ssa Asya Cappalli
Gentile utente , accolgo la sua preoccupazione e le consiglio per tutto quello che riguarda l'aspetto farmacologico di rivolgersi direttamente al vostro medico di fiducia che saprà indirizzarla su come ricalibrare il dosaggio dei farmaci.
Gli Psicologi e gli Psicoterapeuti non sono abilitati alla somministrazione dei farmaci farmaci pertanto posso fermarmi a questa indicazione.
Un abbraccio forte.
Dr. Luca Russo

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