Salve, ho 24 anni. Ero fidanzato da 6 anni e mezzo con una ragazza stupenda in tutti i sensi…eravamo
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Salve, ho 24 anni. Ero fidanzato da 6 anni e mezzo con una ragazza stupenda in tutti i sensi…eravamo la coppia perfetta in tutto, mai nessuna discussione e coppia in crescita continua senza problemi e privazioni…nel senso che ognuno aveva la sua vita al di là della coppia e massima libertà di espressione personale. Lei stessa ha confermato che era tutto perfetto e lei dice che io sono un ragazzo perfetto e meraviglioso (ho sempre cercato di essere il ragazzo dei sogni, e a suo dire lo ero davvero)
Ad un certo punto mi dice che non mi ama abbastanza e non come una fidanzata dovrebbe amare, io le dico che secondo me non mi ama più e lei continua a dirmi “sarei falsa a dirti che non ti amo più”… dice che non si sente al suo posto da qualche mese e non riuscire più ad andare avanti… ma perché se era tutto perfetto ?
Lei ha sempre avuto poca fiducia e stima in se stessa e ha volte ha manifestato qualche sintomo di inferiorità come “ sei meglio di me” “troverai meglio di me”, questa è l’unica cosa che posso recriminarle e in cui ho sempre cercato di motivarla.
Non capisco tutto questo… era davvero tutto perfetto.
Non riesco a farmene una ragione proprio perché io per lei ero tutto e lei tutto per me, ci completavamo in un modo incredibile.
Lei è come se stesse passando un periodo di confusione generale senza capire più niente di se stessa e di conseguenza di tutto anche perché non è mai stata felice al 100% della sua vita, ma io sono sempre stato il suo punto fermo e ci siamo sempre aiutati a vicenda, in tutto.
Ad un certo punto mi dice che non mi ama abbastanza e non come una fidanzata dovrebbe amare, io le dico che secondo me non mi ama più e lei continua a dirmi “sarei falsa a dirti che non ti amo più”… dice che non si sente al suo posto da qualche mese e non riuscire più ad andare avanti… ma perché se era tutto perfetto ?
Lei ha sempre avuto poca fiducia e stima in se stessa e ha volte ha manifestato qualche sintomo di inferiorità come “ sei meglio di me” “troverai meglio di me”, questa è l’unica cosa che posso recriminarle e in cui ho sempre cercato di motivarla.
Non capisco tutto questo… era davvero tutto perfetto.
Non riesco a farmene una ragione proprio perché io per lei ero tutto e lei tutto per me, ci completavamo in un modo incredibile.
Lei è come se stesse passando un periodo di confusione generale senza capire più niente di se stessa e di conseguenza di tutto anche perché non è mai stata felice al 100% della sua vita, ma io sono sempre stato il suo punto fermo e ci siamo sempre aiutati a vicenda, in tutto.
Salve,mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo che, anche se difficile, l'unica cosa da fare è darle del tempo utile per capire cosa stia succedendo in modo che possa fare chiarezza con sé stessa.
Se lo ritiene opportuno, credo che possa essere utile ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott FDL
Ritengo che, anche se difficile, l'unica cosa da fare è darle del tempo utile per capire cosa stia succedendo in modo che possa fare chiarezza con sé stessa.
Se lo ritiene opportuno, credo che possa essere utile ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott FDL
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Salve, che cosa rappresenta per lei la perfezione e come mai ci tiene così tanto?
Credo che un consulto psicologico possa aiutarla a chiarirsi alcune idee e ad elaborare il suo vissuto emotivo.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Credo che un consulto psicologico possa aiutarla a chiarirsi alcune idee e ad elaborare il suo vissuto emotivo.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve, capisco che in questo momento si sta facendo molte domande, le consiglio di effettuare dei colloqui psicologici per trovare le risposte che cerca e comprendere meglio il suo vissuto emotivo.
Dott.ssa Giulia Proietti
Dott.ssa Giulia Proietti
Buonasera, la rottura di una relazione porta con sé dolore e sofferenza. È chiaro che in questo momento si stia chiedendo cosa può essere successo per arrivare a questo punto, cosa avrebbe potuto fare di diverso, cosa le è sfuggito. Approfondire certi aspetti, attraverso un percorso psicologico, le permetterà di comprendere ciò che sta vivendo.
Cordiali saluti dott.ssa Valentina Mazzullo
Cordiali saluti dott.ssa Valentina Mazzullo
Salve, capisco quanto si possa sentire disorientato e confuso in questo momento. Si sta ponendo degli interrogativi che richiedono un tempo e uno spazio consono alla riflessione e al pensiero. Le consiglio di avviare un percorso di supporto psicologico, il confronto con un professionista può aiutarla a trovare le risposte che cerca.
Cordialmente
Dott.sa Chiara C
Cordialmente
Dott.sa Chiara C
Difficile capire cosa sia successo nella mente della sua ragazza sicuramente una crisi anche personale.Potreste provare a parlarne insieme e potrebbe fare a lei le domande che ora sta facendo a noi. È difficile accettare delle interruzioni senza capirne le motivazioni...forse era perfetto solo per lei ? Sono supposizioni ..potrebbe chiedere una consulenza psicologica ed approfondire alcuni aspetti che la concernono e che si esprimono nelle sue relazioni ,dando un senso a questa interruzione dolorosa.Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Buongiorno, sia per l'età che per gli anni di relazione sono comprensibili momenti di incertezza. Osservarvi in modo non giudicante potrebbe aiutarvi a trovare il meglio per voi in questo momento. Sempre utile un confronto con un terzo esterno al rapporto, un professionista, che possa aiutarvi a farvi domande chiave sul vostro rapporto.
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Capisco il senso di incredulità e il suo non darsi pace. Spesso tendiamo a dover per forza trovare una spiegazione logica, ma i sentimenti non ragionano. È possibile che sembri tutto perfetto il giorno prima e che il giorno dopo qualcosa non vada. Se la sua ex fidanzata sta attraversando un periodo di confusione, è possibile che abbia bisogno di riordinare idee ed emozioni. Provi a lasciarle il suo spazio. Cordialmente, dott Simeoni.
Buonasera, la fine della relazione può essere un momento travagliato. La vostra relazione è nata quando eravate molto giovani e dunque possono sopraggiungere momenti intensi di dubbio, ambiguità ed incertezze dovuti anche alla modifica continua di sé e dei propri desideri. I rapporti si evolvono nel tempo, ciò che appare perfetto può non esserlo per sempre. La sua ragazza potrebbe aver bisogno di tempo per capire in che direzione andare. Se avete sempre avuto un buon dialogo sono convinta che troverete il modo di capire cosa sta succedendo. Quando c'è un cambiamento si può costruire anche un nuovo equilibrio.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buonasera, posso comprendere il dolore che stia provando: la fine di un rapporto porta con sé insicurezza, smarrimento, non accettazione di qualcosa che si vedeva come "perfetto" e quindi senza una spiegazione per la sua fine. Le storie hanno un'evoluzione perché le persone nel tempo maturano, con possibili bisogni diversi e prospettive diverse, e a volte anche i sentimenti possono cambiare. Parli apertamente con la sua ex fidanzata di questo, cercate di capire se potete affrontare le sue insicurezze insieme, rispettando però anche il bisogno della sua ex fidanzata di capire i suoi sentimenti. Mi ha colpito una sua frase "ho sempre cercato di essere il ragazzo dei sogni": ha sempre cercato di essere perfetto? È stato se stesso in questa relazione? Sono spunti di riflessione di cui sarebbe utile parlarne con uno psicologo, che potrebbe aiutarla in questo momento così difficile per lei. Una persona esterna può aiutarla ad affrontare questo suo dolore, avere un suo spazio dove vivere le sue emozioni e sensazioni. Resto a disposizione per qualunque chiarimento, un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Gentile utente di mio dottore,
La fine di una relazione è un evento che modifica profondamente la vita della persona, vengono meno aspettative, sicurezze e sogni.
La fine di una relazione necessita di una rimodulazione dell’intera vita e, pertanto, si utilizza il termine elaborazione. Con questo termine si identifica il processo che porta la persona a integrare i nuovi aspetti della propria vita con ciò che resta del passato, sia a livello pratico che psicologico.
Solitamente tale processo avviene in modo naturale e automatico, a volte però esso resta bloccato e non permette alla persona di costruirsi la vita che desidera.
In questi casi è probabile che elementi del passato, anche remoto, e le credenze sulle relazioni possano impedire l’elaborazione. Un percorso terapeutico può facilitare lo sbloccarsi della situazione e, grazie alla comprensione delle dinamiche interne ed esterne che bloccano il processo, sostenere la persona nel costruirsi una vita sentimentale nuova e appagante.
Tra i diversi approcci terapeutici disponibili, i recenti sviluppi della Terapia Sistemica focalizzati sulle esperienze di attaccamento e sull’analisi delle dinamiche relazionali, permettono di affrontare la fine di una relazione e trovare strategie pratiche per il superamento della sofferenza..
Nel caso avesse bisogno di un consulto, non esiti a contattarmi in privato.
Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
La fine di una relazione è un evento che modifica profondamente la vita della persona, vengono meno aspettative, sicurezze e sogni.
La fine di una relazione necessita di una rimodulazione dell’intera vita e, pertanto, si utilizza il termine elaborazione. Con questo termine si identifica il processo che porta la persona a integrare i nuovi aspetti della propria vita con ciò che resta del passato, sia a livello pratico che psicologico.
Solitamente tale processo avviene in modo naturale e automatico, a volte però esso resta bloccato e non permette alla persona di costruirsi la vita che desidera.
In questi casi è probabile che elementi del passato, anche remoto, e le credenze sulle relazioni possano impedire l’elaborazione. Un percorso terapeutico può facilitare lo sbloccarsi della situazione e, grazie alla comprensione delle dinamiche interne ed esterne che bloccano il processo, sostenere la persona nel costruirsi una vita sentimentale nuova e appagante.
Tra i diversi approcci terapeutici disponibili, i recenti sviluppi della Terapia Sistemica focalizzati sulle esperienze di attaccamento e sull’analisi delle dinamiche relazionali, permettono di affrontare la fine di una relazione e trovare strategie pratiche per il superamento della sofferenza..
Nel caso avesse bisogno di un consulto, non esiti a contattarmi in privato.
Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
E' possibile che mentre passavate il tempo a dirvi quanto era tutto perfetto, non abbiate veramente conosciuto l'altro con le sue imperfezioni e limiti. E' possibile che dopo una fase di innamoramento in cui l'illusione di aver incontrato la persona perfetta è una caratteristica, abbiate cominciato a vedere i limiti dell'altro e le difficoltà del vivere una relazione sentimentale, il passaggio alla relazione d'amore non sia avvenuto. Auguri. Dr. Bruno Ramondetti
Salve, mi dispiace molto per la situazione che sta attraversando e comprendo quanto possa essere complesso per lei questo momento. La rottura di una relazione è sempre un evento difficile e doloroso.
Valuti la possibilità di ritagliarsi uno spazio di ascolto psicologico che possa esserle di supporto in questo momento e che possa guidarla nell'elaborazione dei suo vissuti emotivi.
Cordiali saluti, dott.ssa FM.
Valuti la possibilità di ritagliarsi uno spazio di ascolto psicologico che possa esserle di supporto in questo momento e che possa guidarla nell'elaborazione dei suo vissuti emotivi.
Cordiali saluti, dott.ssa FM.
Buongiorno gentile utente, sembrerebbe che si fosse focalizzato sul tema della "perfezione"all'interno della sua relazione di coppia e di conseguenza verso un bisogno di idealizzazione. A questo proposito potrebbe chiedere l'aiuto a un'esperta partendo dalle dinamiche più profondi del vostro rapporto e indagando temi come: i confini personali e quelli della persona amata, le incertezze sopraggiunte, le motivazioni della ricerca della perfezione, il cambiamento e di come viene affrontato e integrato da entrambi all'interno della vostra relazione.
Le consiglio un percorso di supporto psicologico, anche su una piattaforma online. Cordialmente Dott.sa Violeta Raileanu
Le consiglio un percorso di supporto psicologico, anche su una piattaforma online. Cordialmente Dott.sa Violeta Raileanu
Buongiorno, diffice capire che cosa sia successo nella mente della sua ragazza e a quanto racconta sembra possa esserci in corso una crisi personale in cui sta mettendo in discussione se stessa. Posso capire lo stato di profonda sofferenza annessa alla chiusura di una relazione con in aggiunta la non compresionsione delle motivazioni, ma queste sue emozioni dovrà trovare modo e spazio per elaborarle lei.
Saluti,dott.ssa Marini
Saluti,dott.ssa Marini
Buonasera, le domande che si sta ponendo sono comprensibili, così come il suo stupore per l'interruzione di una relazione vissuta come "perfetta". Credo sia importante per lei intraprendere un percorso che le consenta di dare una luce diversa a questo rapporto, che l'accompagni ad interrogarsi sui bisogni sottostanti ad esso e sulle paure ad esso legate, infatti sembra che affermarsi come singolo sia pericoloso per il legame.
Salve. Comprendo il suo dolore e la sua confusione, ma... Forse ciò che è successo, è successo perché era tutto perfetto? Forse la sua ragazza è in un momento di confusione perché ha bisogno di individuarsi. E tutta quella perfezione in cui, probabilmente, ognuno cercava di essere perfetto per l'altro, le impediva di essere se stessa? Di poter sbagliare? Spesso mantenere le aspettative che si sono create col tempo in una relazione, diventa faticoso e, nonostante i legami affettivi che continuano ad essere presenti, si sente il bisogno di crescere, di individuarsi, di separarsi per poter essere imperfetti. Valuti la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a comprendere cosa non ha funzionato, nonostante apparisse tutto perfetto. Mi ha molto colpito la sua frase: "ho sempre cercato di essere il ragazzo dei sogni". Perché? Distinti saluti
Buongiorno, mi dispiace per quanto sta vivendo, soprattutto perché sembra che il punto di "confusione"sia riuscire a dare senso ed accettare quanto sembra inaccettabile e quasi impossibile, visto che lo definisce come un qualcosa di perfetto. E dalle sue parole emerge anche quale sia stato e sia il peso di una perfezione faticosa per lei...
Complimenti per aver fatto il primo passo ed averci scritto. In questo si vede una sua risorsa importante legata al suo desiderio di "affrontare" e comunque provare a trovare un senso a quanto è accaduto.
Immagino potrebbe essere interessante trovare il senso che questo ha per lei e vederlo attraverso nuove lenti, attraverso uno o più colloqui psicologici, che le permetterebbero intanto di trovare un suo spazio personale di riflessione accompagnato da qualcuno che potrebbe supportarla e costruire insieme a lei significati nuovi e più accettabili per lei.
Rimanendo a disposizione per ulteriori approfondimenti, la saluto cordialmente.
Marta Cerroni
Complimenti per aver fatto il primo passo ed averci scritto. In questo si vede una sua risorsa importante legata al suo desiderio di "affrontare" e comunque provare a trovare un senso a quanto è accaduto.
Immagino potrebbe essere interessante trovare il senso che questo ha per lei e vederlo attraverso nuove lenti, attraverso uno o più colloqui psicologici, che le permetterebbero intanto di trovare un suo spazio personale di riflessione accompagnato da qualcuno che potrebbe supportarla e costruire insieme a lei significati nuovi e più accettabili per lei.
Rimanendo a disposizione per ulteriori approfondimenti, la saluto cordialmente.
Marta Cerroni
Salve,
Comprendo il dolore e la confusione che sta vivendo. È difficile accettare che una relazione che sembrava così perfetta possa trovarsi di fronte a una crisi. Spesso, dietro a queste situazioni ci sono fattori complessi e personali che non sempre sono evidenti.
È possibile che la sua ragazza stia affrontando una crisi di identità o di autostima, che la porti a mettere in discussione non solo la relazione, ma anche se stessa. Anche nelle coppie più affiatate, le persone possono sentirsi insoddisfatte o confuse riguardo ai propri sentimenti e bisogni. La sua dichiarazione di non sentirsi al suo posto potrebbe indicare una ricerca di qualcosa che non riesce a definire.
A volte, anche una relazione apparentemente sana può diventare fonte di pressione, specialmente se una delle due persone non si sente all'altezza o non riesce a trovare il proprio equilibrio personale. La mancanza di fiducia in se stessa può influenzare la sua percezione dell’amore che prova per lei.
In questi momenti, la comunicazione aperta è fondamentale. Potrebbe essere utile chiedere alla sua ragazza di spiegare meglio i suoi sentimenti, senza pressioni, per cercare di comprendere cosa stia attraversando. A volte, un ambiente sicuro per esprimere paure e insicurezze può fare la differenza.
Infine, non dimentichi di prendersi cura di se stesso. Affrontare una situazione del genere può essere estremamente faticoso e potrebbe giovare parlare con qualcuno di fidato o un professionista per elaborare le proprie emozioni.
Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore riflessione o domanda.
Dott.ssa Camilla Persico
Comprendo il dolore e la confusione che sta vivendo. È difficile accettare che una relazione che sembrava così perfetta possa trovarsi di fronte a una crisi. Spesso, dietro a queste situazioni ci sono fattori complessi e personali che non sempre sono evidenti.
È possibile che la sua ragazza stia affrontando una crisi di identità o di autostima, che la porti a mettere in discussione non solo la relazione, ma anche se stessa. Anche nelle coppie più affiatate, le persone possono sentirsi insoddisfatte o confuse riguardo ai propri sentimenti e bisogni. La sua dichiarazione di non sentirsi al suo posto potrebbe indicare una ricerca di qualcosa che non riesce a definire.
A volte, anche una relazione apparentemente sana può diventare fonte di pressione, specialmente se una delle due persone non si sente all'altezza o non riesce a trovare il proprio equilibrio personale. La mancanza di fiducia in se stessa può influenzare la sua percezione dell’amore che prova per lei.
In questi momenti, la comunicazione aperta è fondamentale. Potrebbe essere utile chiedere alla sua ragazza di spiegare meglio i suoi sentimenti, senza pressioni, per cercare di comprendere cosa stia attraversando. A volte, un ambiente sicuro per esprimere paure e insicurezze può fare la differenza.
Infine, non dimentichi di prendersi cura di se stesso. Affrontare una situazione del genere può essere estremamente faticoso e potrebbe giovare parlare con qualcuno di fidato o un professionista per elaborare le proprie emozioni.
Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore riflessione o domanda.
Dott.ssa Camilla Persico
Gentile utente, la situazione che sta vivendo è carica di emozioni e domande complesse, ed è comprensibile che si senta confuso e ferito dalla rottura di quella che percepiva come una relazione perfetta. La dichiarazione della sua ragazza riguardo alla mancanza di amore "sufficiente" può riflettere un conflitto interiore che affonda le radici in una autopercezione negativa. È possibile che ci siano stati aspetti della sua vita, ben al di là della relazione, che l'hanno portata a sentirsi insoddisfatta e a mettere in discussione il suo valore. Anche se razionalmente riconosce che la relazione era solida, le insicurezze di lei potrebbero aver creato una frattura emotiva. La sua attuale confusione e il sentirsi "non al posto giusto" suggeriscono che sta affrontando una fase di ricerca identitaria, dove le emozioni interiori, le esperienze passate e le aspettative sul futuro si scontrano. Potrebbe essere utile riflettere su ciò che ha significato per entrambi essere l'uno il punto fermo dell'altro durante momenti difficili. Questo aiuto reciproco è cruciale, ma la crescita individuale è altrettanto importante in una relazione. Mantenere il rispetto e la comprensione nei suoi confronti, anche mentre affronta questo periodo di crisi, è fondamentale.
Se desidera approfondire queste dinamiche e ricevere supporto per affrontare questa fase della sua vita, non esiti a contattarmi. Troverà uno spazio di profondo ascolto e sostegno senza giudizio.
Cordialmente, dottoressa Laura Lanocita.
Se desidera approfondire queste dinamiche e ricevere supporto per affrontare questa fase della sua vita, non esiti a contattarmi. Troverà uno spazio di profondo ascolto e sostegno senza giudizio.
Cordialmente, dottoressa Laura Lanocita.
Da quanto descrivi, sembra che la situazione, pur essendo apparente come "perfetta" dall'esterno, nasconda dinamiche interne complesse, soprattutto legate alla sua percezione di sé. Spesso chi ha una bassa autostima o ha sempre lottato con sentimenti di inferiorità può arrivare a dubitare persino dell'amore che riceve. Quando lei afferma di non amarti "abbastanza", potrebbe non trattarsi tanto di una mancanza nei tuoi gesti, ma di un riflesso dei suoi timori e della sua confusione interiore. Anche se tu sei stato un punto fermo per lei, a volte ognuno ha bisogno di intraprendere un percorso di crescita personale per imparare a riconoscere e accettare il proprio valore. La tua presenza amorevole è preziosa, ma potrebbe essere che lei debba lavorare internamente per poter apprezzare pienamente se stessa e, di conseguenza, il rapporto.
Dott,ssa Antonella Bellanzon
Dott,ssa Antonella Bellanzon
Ciao, la vita di nessun essere umano è felice al 100% e si alternano momenti di gioia e momenti di tristezza.
Tenendo presente che a volte le persone si sentono in colpa quando interrompono un rapporto perchè sono responsabili della sofferenza altrui hai valutato l'ipotesi che quello che interpreti come "rapporto perfetto" e insicurezza ("meriti di più" "troverai di meglio) non siano altro che modi per consolarti mentre ti lascia?
Tieni anche in mente che in un rapporto di coppia dopo una prima fase di innamoramento, in cui tendiamo a non vedere i difetti del partner, sopraggiunge un momento in cui questi difetti li cominciamo a notare.
Tieni anche presente le fasi del lutto, perchè quando lasciamo andare via qualcuno attraversiamo un lutto, la prima è la negazione, in cui cerchiamo in tutti i modi di non vedere ciò che stà succedendo., segue la fase della rabbia, del senso di colpa etc.
Tenendo presente che a volte le persone si sentono in colpa quando interrompono un rapporto perchè sono responsabili della sofferenza altrui hai valutato l'ipotesi che quello che interpreti come "rapporto perfetto" e insicurezza ("meriti di più" "troverai di meglio) non siano altro che modi per consolarti mentre ti lascia?
Tieni anche in mente che in un rapporto di coppia dopo una prima fase di innamoramento, in cui tendiamo a non vedere i difetti del partner, sopraggiunge un momento in cui questi difetti li cominciamo a notare.
Tieni anche presente le fasi del lutto, perchè quando lasciamo andare via qualcuno attraversiamo un lutto, la prima è la negazione, in cui cerchiamo in tutti i modi di non vedere ciò che stà succedendo., segue la fase della rabbia, del senso di colpa etc.
Gentile utente,
capisco quanto dolore e smarrimento possa provare: quando una relazione così lunga e apparentemente armoniosa si interrompe senza conflitti evidenti, è naturale sentirsi disorientati, come se venisse a mancare un senso. Tuttavia, ciò che descrive è una situazione più frequente di quanto si immagini: anche nelle coppie “perfette”, in cui c’è rispetto, affetto e sintonia, può accadere che uno dei due inizi a sentire una distanza interiore che non dipende dall’altro, ma da un proprio processo di cambiamento.
Il fatto che la sua ex compagna le abbia detto di non sentirsi più “al suo posto” fa pensare a una difficoltà identitaria, più che relazionale. In alcuni momenti della vita, soprattutto dopo molti anni insieme, può emergere il bisogno di ridefinire chi si è, di capire se ciò che si sta vivendo corrisponde ancora ai propri bisogni e desideri. Non è necessariamente una mancanza d’amore, ma spesso un conflitto interno: tra il sentimento sincero e la percezione di non riconoscersi più pienamente nella coppia.
Lei sottolinea che ha sempre cercato di essere “il ragazzo perfetto”. Questo rivela quanto si sia impegnato per far funzionare la relazione, ma allo stesso tempo può averla portata, senza volerlo, a vivere un legame molto orientato alla cura e alla protezione dell’altro, meno all’ascolto delle proprie fragilità. Quando uno dei due si percepisce “inferiore” o “meno sicuro”, il rischio è che l’amore si intrecci con la dipendenza o con il bisogno di conferme, e quando questo equilibrio si incrina, si genera confusione.
In questo momento, la cosa più utile per lei non è cercare una spiegazione logica — spesso non c’è — ma accettare che l’altra persona stia attraversando una fase in cui ha bisogno di capire se stessa, e che questo non toglie valore a ciò che avete vissuto. Il vostro legame può essere stato autentico e profondo, anche se ora si è interrotto.
Provi a prendersi il tempo per elaborare la perdita, senza colpevolizzarsi né idealizzare l’altro. Se sente che il dolore o la confusione sono troppo intensi, può essere molto utile un supporto psicologico per aiutarla a rielaborare la separazione e a ritrovare un senso personale oltre la coppia.
Dott.ssa Sara Petroni
capisco quanto dolore e smarrimento possa provare: quando una relazione così lunga e apparentemente armoniosa si interrompe senza conflitti evidenti, è naturale sentirsi disorientati, come se venisse a mancare un senso. Tuttavia, ciò che descrive è una situazione più frequente di quanto si immagini: anche nelle coppie “perfette”, in cui c’è rispetto, affetto e sintonia, può accadere che uno dei due inizi a sentire una distanza interiore che non dipende dall’altro, ma da un proprio processo di cambiamento.
Il fatto che la sua ex compagna le abbia detto di non sentirsi più “al suo posto” fa pensare a una difficoltà identitaria, più che relazionale. In alcuni momenti della vita, soprattutto dopo molti anni insieme, può emergere il bisogno di ridefinire chi si è, di capire se ciò che si sta vivendo corrisponde ancora ai propri bisogni e desideri. Non è necessariamente una mancanza d’amore, ma spesso un conflitto interno: tra il sentimento sincero e la percezione di non riconoscersi più pienamente nella coppia.
Lei sottolinea che ha sempre cercato di essere “il ragazzo perfetto”. Questo rivela quanto si sia impegnato per far funzionare la relazione, ma allo stesso tempo può averla portata, senza volerlo, a vivere un legame molto orientato alla cura e alla protezione dell’altro, meno all’ascolto delle proprie fragilità. Quando uno dei due si percepisce “inferiore” o “meno sicuro”, il rischio è che l’amore si intrecci con la dipendenza o con il bisogno di conferme, e quando questo equilibrio si incrina, si genera confusione.
In questo momento, la cosa più utile per lei non è cercare una spiegazione logica — spesso non c’è — ma accettare che l’altra persona stia attraversando una fase in cui ha bisogno di capire se stessa, e che questo non toglie valore a ciò che avete vissuto. Il vostro legame può essere stato autentico e profondo, anche se ora si è interrotto.
Provi a prendersi il tempo per elaborare la perdita, senza colpevolizzarsi né idealizzare l’altro. Se sente che il dolore o la confusione sono troppo intensi, può essere molto utile un supporto psicologico per aiutarla a rielaborare la separazione e a ritrovare un senso personale oltre la coppia.
Dott.ssa Sara Petroni
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