Salve dottori. Voglio aprirmi su un conflitto emotivo interno di cui mi sono resa conto. Sono una r

24 risposte
Salve dottori. Voglio aprirmi su un conflitto emotivo interno di cui mi sono resa conto.
Sono una ragazza di 22 anni, da ormai 6 anni so di essere bisessuale, non la vivo male ma la accetto come parte di me anche se non ho mai avuto alcun tipo di relazione romantica con nessuno. Sono sicura del mio orientamento, ma il problema è un altro concetto, ossia che lo ho sempre avuto il sogno di metter su famiglia con un ragazzo che amo perché vorrei per i miei figli anche un padre e in generale una situazione familiare classica, per quanto tutte le famiglie amorevoli siano valide e degne di rispetto, ho sempre avuto un'ideale di famiglia abbastanza classico per la mia vita, anche più facile da spiegare alla mia famiglia rispetto allo stare con una persona del mio stesso sesso. Vorrei solo una vita più semplice e "normale" possibile. Il mio orientamento non è una cosa che vivo con chissà che rilevanza, so che ho la possibilità di essere attratta anche da donne ma tendo volutamente a concentrarmi sugli uomini perché per quello che voglio dalla vita ossia figli e famiglia è molto più facile vivere nella società da "etero", i figli sono più automatici rispetto a una coppia lesbica in italia, e ai ricevimenti di famiglia non dovrei sempre spiegare la cosa con l'ansia di avere risposte poco simpatiche (anche se i miei parenti stretti non sono omofobi, ma mi darebbe comunque fastidio averne da altri parenti), oppure la società e il giudizio che avrebbe sui miei figli se li avessi o peggio non poterne proprio avere e per me è tanto fondamentale averne, da sempre sento la vocazione genitoriale. Quindi di conseguenza io provo a notare e considerare solo i ragazzi e in effetti alla fin fine io so che le ragazze sono anche parte della mia attrazione a livello di probabilità ma non vado a cercare attivamente ragazze girlfriend material come faccio con i ragazzi ecco, appunto per quello che vi ho spiegato.
La mia paura è però che nella vita mi piova addosso la ragazza perfetta, che mi faccia innamorare contro la mia volontà, e soprattutto che anche lei possa provare lo stesso... lì non riuscirei a voltarmi dall'altra parte. Da un lato è improbabile sia perché ho gusti difficili sia perché non sono mai stata ricambiata, e perché sapendo che le ragazze non fanno parte del mio piano non le noto molto e penso di essere più chiusa emotivamente rispetto a con ragazzi, romanticamente. Ma ho comunque paura che una ragazza possa farmi innamorare e ricambiare, e mi conosco abbastanza bene da dire che in una situazione del genere io non potrei mai scappare, non riesco a scappare dalle mie emozioni, seguo sempre il cuore, e una cosa del genere mi ribalterebbe tutto. Mi dareste consigli per fare in modo che questo non accada o che abbia poche probabilità di accadere? Vi ringrazio molto, ogni consiglio è ben accetto.
Dott. Giorgio De Giorgi
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Gentile,

sembra che dentro di lei convivano due parti molto lucide: una che desidera sicurezza e riconoscimento, e una che teme di non poter ignorare ciò che la fa vibrare davvero.
Ma... e se fosse proprio questo conflitto a dirle qualcosa di importante su chi è, al di là dei “piani”?
Chissà cosa potrebbe scoprire se provasse a conoscersi non per evitare un rischio, ma per accogliere ciò che già sente, con un po’ più di fiducia.
Mi contatti pure.

Dr. Giorgio De Giorgi

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Cara ragazza,
ti ringrazio per la fiducia e per il coraggio che hai mostrato nel condividere il tuo mondo interiore con così tanta lucidità. Hai già compiuto un gesto importante: rendere visibile un conflitto che spesso resta sotterraneo, ma che in silenzio dirige i nostri comportamenti.
Tu descrivi con grande intelligenza una tensione fra due forze: da una parte, il desiderio di una vita “semplice”, conforme, socialmente comprensibile; dall’altra, la possibilità – concreta – di innamorarti anche di una donna. Non ti spaventa chi sei, ma ti spaventa che quell’amore possa scombinare i tuoi piani.
Permettimi di essere molto chiara: stai cercando di proteggerti da qualcosa che non è un pericolo, ma una possibilità. Tentare di impedire un innamoramento è come tentare di non sognare. Più cerchi di controllare il sentimento, più lo rendi forte, proibito, desiderabile o temibile.
Il tuo sforzo è nobile ma illusorio: evitare un’emozione per mantenere l’ordine è come chiudere una diga per paura dell’acqua: prima o poi, se l’acqua non ha spazio, straripa.
Quindi il primo passo non è difenderti da questa possibilità, ma togliere potere alla paura che hai costruito intorno a essa. La paura non si combatte evitandola, ma rendendola inutile.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Grazie per aver condiviso con tanta lucidità e delicatezza qualcosa di così personale. Il tuo messaggio mostra una consapevolezza rara: sei molto onesta con te stessa, e questo è già un punto di grande forza.

Quello che stai vivendo non è un conflitto di identità, ma un conflitto tra autenticità e aspettative, tra ciò che senti dentro e ciò che immagini possa garantirti una vita più semplice, più accettata, più “lineare”. È un conflitto comune, soprattutto quando si cresce in un contesto sociale dove certi modelli familiari sono considerati la norma, e tutto ciò che se ne discosta appare più difficile da spiegare, da vivere, da difendere.

Tu non stai negando il tuo orientamento: lo riconosci, lo accetti, ma cerchi di tenerlo in un angolo, quasi per “semplificarti la vita” – per proteggerti, e anche per costruire un futuro che sogni da sempre, fatto di figli, famiglia e stabilità. È comprensibile. Ma in questo tentativo di semplificare, stai vivendo una forma di auto-limitazione emotiva: una chiusura verso possibilità che senti come potenzialmente travolgenti, perché non rientrano nei tuoi “piani”.

Ed è proprio questo il punto: la paura che l’amore possa scombinare tutto. Non perché non sia amore, ma perché ti metterebbe di fronte a scelte complesse, scomode, magari dolorose — per te e per chi ti circonda. Hai paura che se dovesse arrivare quella persona – una ragazza in cui riconosci tutto quello che cerchi – non saresti in grado di tirarti indietro. E in fondo, questa è anche una bellissima cosa: vuol dire che il tuo cuore è vivo, aperto, onesto. Ma ti spaventa.

Che fare allora?

Il punto non è trovare un modo per “evitare che accada” – anche perché non si può (e non sarebbe giusto nei confronti di te stessa). Il vero nodo è darti il permesso di restare fedele a te stessa, qualunque cosa la vita ti porti. E magari iniziare a pensare che:
• Può esistere un amore vero che combacia con i tuoi sogni, anche se arriva in forme diverse da quelle che avevi previsto.
• Essere madre non è negato da un orientamento: oggi, anche in Italia, esistono percorsi per costruire una famiglia in modi diversi (non facili, certo, ma possibili).
• Non tutto va spiegato agli altri, e ciò che conta davvero è la serenità e la verità con cui vivi la tua vita, non quanto sia “facile da raccontare ai parenti”.
• La felicità autentica non è mai una deviazione, ma un cammino giusto per te.

Non serve negarti l’amore per paura che sia complicato. Piuttosto, continua a coltivare quella parte di te che sa cosa desidera davvero: una famiglia, dei figli, un amore profondo. E lascia che la forma di tutto questo si disegni col tempo, senza doverla forzare dentro a un modello rigido.

In fondo, la vera libertà non è scegliere tra uomini e donne. È sentirsi liberi di amare, e di costruire la vita che senti più tua, quando arriva il momento giusto.

Se ti va di continuare a parlarne o approfondire qualche aspetto, sono qui.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Cara ragazza,

intanto, grazie per aver condiviso con tanta sincerità il tuo vissuto. Stai portando alla luce un conflitto molto umano e profondo: il desiderio di una vita semplice e "socialmente accettata", che combacia con un ideale di famiglia tradizionale, si intreccia con il riconoscimento della tua autenticità, della tua bisessualità e della possibilità che, un giorno, anche una relazione con una donna possa far parte del tuo percorso.

Non c’è nulla di sbagliato nel desiderare una famiglia “classica”, figli, stabilità. Sono desideri legittimi, condivisi da moltissime persone. Al tempo stesso, però, è importante distinguere tra ciò che desideri profondamente e ciò che senti “più facile” da spiegare agli altri. Quando si fanno scelte basate principalmente su ciò che risulta più semplice da spiegare o più accettato dalla società, si corre il rischio di costruire una vita che sembra giusta, ma che magari non rispecchia a pieno chi sei.

Il tuo timore che possa “piombarti addosso” una relazione con una donna che ti travolga emotivamente non nasce dal fatto che sei confusa, ma dalla consapevolezza che i sentimenti veri non si possono programmare. Provi a prevenire qualcosa che potrebbe metterti in discussione, perché temi il caos che ne deriverebbe nella tua visione di vita. È comprensibile. Ma la verità è che ogni relazione autentica — che sia con un uomo o una donna — ci cambia, ci rimescola le carte, ci fa crescere. E il fatto che tu segua sempre il cuore non è una debolezza, ma una tua forza: significa che sai ascoltarti.

Non devi rinnegare i tuoi desideri di famiglia, figli, stabilità. Il punto non è con chi costruirai queste cose, ma come ti sentirai in quel percorso. L’amore vero, quando arriva, non è una minaccia al tuo equilibrio: è un’opportunità per conoscerti meglio e, forse, costruire proprio quella famiglia che sogni — magari in una forma che oggi non riesci ancora del tutto a immaginare, ma che sarà comunque profondamente tua.

Per sciogliere questi nodi interiori, comprendere meglio le tue paure, le pressioni sociali e familiari, e il significato che dai all’amore e alla genitorialità, sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa








Dott.ssa Claudia Quaglieri
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Lido Di Ostia
Buonasera. Da ciò che scrivi, comprendo il tuo forte desiderio, chiaro a te stessa, di poter avere una famiglia classica e sopratutto dei filgi e nello stesso tempo il timore che un giorno tu possa innamorarti fortemetne di una ragazza, in quanto sai da diversi anni di essere bisessuale. Come scrivi lucidamente, vivi un conflitto interno, tra razionalità ed emotività. Da una parte pensi che con un ragazzo tutto sarebbe piu' semplice e dall'altra senti che l'attrazione per una ragazza potrebbe sopraggiungere un domani senza possibilità di rinunciare a seguire questi sentimenti.
Non credo ci sia un modo per impedire che cose di questo genere possano accadere, piuttosto, rifletterei sulla possibilità di vivere appieno il presente, arricchendoti delle esperienze che la vita ti offre in questo momento, che possano indicarti la via di volta in volta, passo dopo passo. Quando siamo innamorati tutto diventa piu fattibile, ed anche se succedesse con una ragazza, se fosse quella giusta, con l'amore, trovereste di certo il modo di realizzare i vostri desideri. Infine direi che, con qualche seduta da uno psicologo o psicoterapeuta, adesso, potresti lavorare sul conflitto interno che hai descritto e raggiungere una posizione integrata che ti farebbe proseguire il cammino in modo sereno.
Cari saluti. Dott.ssa Claudia Quaglieri
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Grazie per aver condiviso con tanta sincerità una parte così intima del suo mondo emotivo. Le sue parole raccontano un conflitto interiore molto delicato e sentito, che coinvolge aspetti profondi della sua identità, dei suoi valori e dei suoi desideri per il futuro. Il fatto che lei riesca a metterlo in parole in modo così chiaro e rispettoso verso sé stessa e verso gli altri è già un indice importante di consapevolezza e maturità. Ciò che sta vivendo può essere definito, in termini cognitivi, come una dissonanza cognitiva: due pensieri o valori importanti coesistono ma sono in tensione tra loro. Da una parte, c’è il suo orientamento sessuale, che lei ha riconosciuto con lucidità e che accetta, anche se con una certa cautela. Dall’altra parte, c’è un ideale di vita familiare, legato sia ai suoi desideri personali (come la vocazione alla genitorialità) sia ai modelli culturali e sociali nei quali è cresciuta. Questi due poli non sono necessariamente incompatibili, ma nella sua esperienza attuale appaiono come difficili da integrare, ed è questo che genera l’ansia e la preoccupazione che descrive. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, è utile notare come parte del suo disagio derivi da anticipazioni negative: cioè dalla tendenza del nostro pensiero ad anticipare scenari futuri con un carico di ansia e difficoltà, spesso senza che questi si siano ancora concretizzati. Lei si sta preoccupando (legittimamente) di un’eventualità non ancora accaduta, ossia l’innamoramento per una donna che potrebbe ribaltare il suo piano di vita. È assolutamente comprensibile avere timori in merito, ma occorre distinguere tra ciò che potrebbe succedere e ciò che sta realmente succedendo. Al momento, lei è libera di orientare le sue scelte affettive verso ciò che le appare più coerente con il suo progetto di vita, ed è in grado di farlo con consapevolezza. Questo le conferisce un senso di controllo e autodeterminazione, che è una risorsa importante. Tuttavia, c'è una parte del suo discorso che merita particolare attenzione: la paura che i sentimenti possano "travolgerla", che un amore imprevisto possa ribaltare tutto ciò che ha costruito o desiderato. Questa paura è reale e tocca il nostro bisogno umano di stabilità e coerenza, ma non deve necessariamente essere vissuta come una minaccia. In realtà, imparare a tollerare l’incertezza emotiva, accettando che la vita può sorprenderci, è una delle competenze psicologiche più importanti per il benessere a lungo termine. Questo non significa rinunciare a un progetto di vita, ma lasciare un piccolo spazio mentale all’imprevedibilità delle emozioni, sapendo che qualunque scenario dovesse presentarsi, lei avrà gli strumenti per affrontarlo. La sua richiesta di “evitare che accada” è comprensibile, ma porta con sé il rischio di cadere in una forma di evitamento esperienziale, cioè in una strategia mentale che tenta di controllare rigidamente le emozioni e le possibilità di vita nel timore che qualcosa ci metta in crisi. Eppure, più cerchiamo di controllare le emozioni o di evitarle, più queste tendono a farsi sentire con forza. In terapia cognitivo-comportamentale lavoriamo spesso proprio su questo punto: imparare a non temere le emozioni, a lasciarle esistere senza esserne sopraffatti, a riconoscerle come segnali di ciò che per noi è importante, anche quando ci mettono in discussione. Lei è molto consapevole del fatto che, se dovesse incontrare una persona che la fa innamorare, non saprebbe voltarsi dall’altra parte. Questo non è un segno di debolezza, ma di autenticità. Non sempre possiamo prevedere chi ameremo, ma possiamo scegliere come vivere ciò che sentiamo. E sapere che lei segue sempre il cuore, come ha scritto, non è una minaccia alla sua stabilità, bensì una forza: significa che quando ama, ama in modo sincero e profondo. Se mai dovesse accadere ciò che oggi teme, sarà proprio questa sua autenticità a guidarla nella direzione giusta, non per forza facile, ma coerente con i suoi valori più veri. In questo momento le consiglierei di continuare a coltivare la consapevolezza di sé e di osservare con attenzione, ma senza giudizio, i pensieri che la preoccupano. Si chieda, ogni volta che l’ansia cresce, se si sta occupando di un problema reale o di un'ipotesi futura. Imparare a rimanere nel presente è un obiettivo chiave per ridurre l’ansia anticipatoria e vivere in modo più libero e pieno. Qualunque strada sceglierà, l’importante è che nasca da un ascolto profondo di sé, non dalla paura. La sua capacità di riflettere su tutto questo è già un grande passo nella direzione del benessere. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott. Fabio Romano
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Ferrara
Buongiorno! Considerato i limiti del contesto e dello strumento, cercherò di dare un piccolo contributo di pensiero. Nel leggere le sue poche righe, sono stato colto da una sensazione di fatica e mi sono chiesto se non fosse stanca. Nonostante la giovane età, sembra essere assorbita (fagocitata) dal tentativo di raggiungere obiettivi, ottenere risultati, soddisfare aspettative. Mostra preoccupazione rispetto alla possibilità che qualcuno entri nella sua vita, “ribaltando tutto” e mettendola a contatto con aspetti di sé che forse ha dovuto mascherare, sacrificare, nascondere. Qualcuno che le “piova addosso” e la faccia fiorire in tutta la sua fragilità, in tutta la sua bellezza. Come se essere genuinamente sé stessa possa esporla a qualcosa di troppo doloroso. Come se essere genuinamente sé stessa possa essere una grandissima delusione. Capisco di non aver dato una risposta alla domanda sul come “fare in modo che questo non accada o che abbia poche probabilità di accadere”, ma ho preferito “sognare” quanto le sta accadendo (e forse le accade da sempre) da un punto di vista più intimo, personale, profondo. Spero che, prima o poi, si conceda tutto il tempo e il lavoro necessario per sentirsi libera, intera, vera, amata per quella che è. In bocca al lupo
Dott.ssa Angela Ritella
Psicologo, Psicologo clinico
Turi
«All’amore non si comanda. Cosa può la volontà su un sentimento?»
- Kant
Non trovo altra risposta da darLe. Il cuore non può essere comandato e ben venga che Lei, in amore, si faccia guidare dal Suo cuore. Da cosa/chi se no?
Tuttavia, comprendo le Sue paure e Le accolgo.
Mi rendo disponibile ad aiutarLa a fare chiarezza su questo "conflitto emotivo interno" (riprendendo le Sue parole) e ad individuare insieme il modo per affrontarlo e risolverlo.
Dott.ssa Ilenia Morreale
Psicologo, Psicologo clinico
Trento
Gentilissima,
dalla Sua condivisione emerge un vissuto molto lucido e articolato.
Lei sembra aver accettato serenamente la propria bisessualità, ma convive con un conflitto legato all’ideale di famiglia tradizionale che ha sempre immaginato per sé.
Questo modello, che include la presenza di un padre per i figli e una maggiore “normalità” sociale, appare per Lei un valore profondo, desiderato anche per il senso di stabilità e semplicità che potrebbe portare.
Tuttavia, sembra temere che un innamoramento verso una donna, sebbene improbabile, possa destabilizzare questo progetto, soprattutto se l’emozione fosse ricambiata. Tale paura può essere letta come il tentativo di proteggere un percorso di vita chiaro da possibili imprevisti emotivi, percepiti come difficili da gestire sul piano familiare e sociale.
Si potrebbe ipotizzare che questa difficoltà nasca non tanto dalla Sua identità, quanto dal timore che desideri ed emozioni sincere possano entrare in contrasto con i Suoi piani futuri. L’evitamento di scenari relazionali meno conformi può rappresentare un meccanismo di controllo, orientato a ridurre l’ansia, ma rischia di limitarLa nell’aprirsi pienamente alle esperienze.
Un lavoro terapeutico potrebbe aiutarLa a distinguere tra ciò che realmente desidera e ciò che cerca di evitare per timore di complicazioni, esplorando come i Suoi valori, come la genitorialità, la stabilità, l’amore, possano essere compatibili con più percorsi di vita, anche al di là degli schemi sociali convenzionali.
un cordiale saluto
Ilenia
Dr. Federigo Bruno Innocenti
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Firenze
Indubbiamente chiarirsi le servirebbe ma dovrebbe avere il coraggio di intraprendere un percorso che la porti a chiarire molti aspetti di sé
Grazie per aver condiviso una parte così delicata e intima di te. Il tuo racconto mostra grande consapevolezza emotiva e una sincera volontà di vivere una vita in linea con i tuoi valori, pur riconoscendo la complessità del tuo orientamento e delle tue emozioni.
Come psicologa, il consiglio che ti do è prima di tutto quello di **non cercare di "controllare" le emozioni, ma di imparare a conoscerle e a integrarle**. Le emozioni non si gestiscono con la repressione, ma con l'accoglienza. Provare attrazione per persone dello stesso sesso non significa automaticamente dover rinunciare ai tuoi sogni di famiglia o di maternità: oggi esistono molte strade per costruire una famiglia, anche come coppia omosessuale o da single, e ogni giorno sempre più persone le percorrono con successo, anche in contesti complessi come l’Italia.
La tua preoccupazione di “innamorarti contro la tua volontà” riflette il tentativo di tenere sotto controllo qualcosa che, per sua natura, sfugge al controllo: **l’amore non segue i piani logici**. Ma questo non è necessariamente un rischio o una minaccia: potrebbe essere, se mai accadesse, un'opportunità per scoprire un modo diverso – ma ugualmente valido e profondo – di realizzare te stessa e la tua vocazione genitoriale.
Inoltre, non c’è nulla di sbagliato nel preferire certe modalità relazionali per motivi culturali, personali o pratici. Tuttavia, è importante chiederti: **sto scegliendo da un desiderio autentico o da una paura?** Le scelte fatte per evitare il giudizio o per semplificarsi la vita spesso hanno un prezzo emotivo più alto nel lungo termine.
Non serve forzarti a escludere una parte di te. **Essere bisessuale non significa dover per forza vivere tutte le possibilità che comporta**, ma nemmeno doverle temere. Puoi tranquillamente scegliere relazioni con uomini se questo risuona di più con i tuoi desideri di vita, ma se un giorno il cuore ti porterà da un'altra parte, potresti scoprire che ciò che ti spaventava oggi non è così insormontabile come pensavi.
Il consiglio concreto: **continua a lavorare sull’ascolto profondo di te stessa, anche con un supporto psicologico se possibile**, per capire dove finisce il desiderio e dove comincia la paura. Le risposte sono già in te, ma hanno bisogno di uno spazio sicuro e non giudicante per emergere.

Ti andrebbe di esplorare insieme che tipo di famiglia vorresti creare – non solo dal punto di vista della forma, ma dei valori, dei ruoli, dell’amore che la definisce? Ti aspetto in seduta se ti va.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Anna Tosi
Psicologo, Psicologo clinico
Caldiero
Buongiorno, grazie per aver spiegato con precisione la tua situazione. Riconoscersi in un orientamento bisessuale non è sempre facile e, per certi versi, è quasi più difficile che riconoscersi omosessuali, proprio per le incertezze sulla scelta del/della partner. Quindi posso immaginare la tua confusione, soprattutto se alimentata anche da aspetti culturali così importanti. Aver quindi già definito il tipo di partner a cui vuoi legarti può essere da un lato, molto confortevole e soddisfa un bisogno naturare di prevedibilità, ma dall'altro può contribuire a crearti delle aspettative molto alte e a limitarti nella tua libertà di espressione emotiva e sentimentale. Mi sembra di capire che il tuo ragionamento sia frutto di una valutazione molto ragionata, ma purtroppo possiamo ragionare sul futuro solo in linea puramente teorica, per darci l'impressione di controllare l'imprevedibile. Tuttavia, se le cose non vanno come previsto, è bene non forzare a tutti i costi la realtà sul nostro immaginario, perchè è come se volessimo far entrare la forma del cerchio nello spazio del quadrato, lo sforzo è vano e la frustrazione continua. Può essere più utile provare a riadattare la nostra realtà immaginata con la realtà che ci si presenta davanti. Riferito alla tua situazione quindi, più che concentrarti sull'evitare di provare attrazione per una ragazza, sarebbe più funzionale valutare l'opzione di una vita alternativa a quella che ti sei sempre immaginata e ipotizzare scenari, sicuramente meno facili, ma forse che ti renderebbero più felice. Modificare questa visione delle cose, per quanto difficile, ti aiuterebbe a vivere con più serenità il presente e a darti la libertà di innamorarti di chi fa per te e non di chi vorresti facesse per te. Spero che tutto questo possa essere uno spunto, resto comunque a disposizione. Dott.ssa Anna Tosi
Dott.ssa Stella Gelli
Psicologo, Psicologo clinico, Sessuologo
Milano
Buongiorno,
grazie mille per la condivisione.

Mi sembra che lei abbia già fatto molta chiarezza su di sé: sa di essere bisessuale, lo riconosce come parte della propria identità, ma tende a orientarsi verso relazioni con ragazzi perché, come ha scritto, immagina che quel tipo di vita sia più semplice. E forse lo è, almeno in apparenza: più accettata socialmente, più immediata da spiegare agli altri, più in linea con ciò che spesso viene considerato “normale”. Ma la semplicità esterna non sempre coincide con la pace interiore.

La paura di essere giudicati, di dover sempre spiegare chi si è, di sentirsi diversi, è qualcosa che molte persone provano. È una fatica che nasce da un desiderio profondo: quello di sentirsi accolti, riconosciuti, di non essere soli nel proprio modo di amare e di vivere. E quando questo sembra entrare in contrasto con desideri altrettanto profondi, come avere dei figli o costruire una famiglia, è naturale sentirsi spaventati o confusi.

Se vuole, possiamo lavorare insieme proprio su questo: dare voce ai suoi desideri, ai suoi timori, e costruire un senso di fiducia e solidità dentro di sé, che non dipenda da quanto la strada è “semplice”, ma da quanto le somiglia davvero.

Allo stesso tempo, chiedersi “e se un giorno mi innamorassi di una ragazza?” forse non significa dover prevenire o evitare qualcosa, ma piuttosto imparare a stare bene con sé stessi, qualsiasi cosa accada.

Credo che il cuore del percorso sia proprio questo: sentirsi liberi di essere come si è, e sapere che qualunque forma prenderà la sua vita, se sarà guidata dall’amore e dalla verità, sarà una forma bella e giusta per lei.
È molto bello che stia portando attenzione a questi temi. Significa che sta già iniziando a prendersi cura della propria autenticità, del proprio valore, e della possibilità di vivere in pace con sé stessa.

Se lo desidera, possiamo esplorare insieme tutto questo.

Un caro saluto,
Dott.ssa Stella Gelli
Dott.ssa Raffaella Tardi
Psicologo, Psicologo clinico
Acerra
Cara, grazie per aver condiviso con tanta sincerità questa parte così intima di te. È evidente che tu abbia già fatto un grande lavoro di consapevolezza sul tuo orientamento e sui tuoi desideri, e questo è un passo fondamentale.

Tuttavia, è importante ricordare che il compito più grande che abbiamo è prenderci cura della nostra libertà e della nostra felicità, e questo richiede spesso un lavoro profondo di scrematura tra ciò che siamo autenticamente e ciò che la società ci ha insegnato a desiderare. Le aspettative sociali, familiari e culturali possono essere ingombranti, ma non dovrebbero mai soffocare l'essenza di chi siamo.

Le anime delle persone sono straordinarie e complesse, impossibili da incastrare in strutture preordinate. Forzarsi a seguire un percorso solo perché sembra più "semplice" agli occhi degli altri può diventare una gabbia, anche se dorata. È come cercare di mettere un vento libero in una bottiglia: prima o poi trova sempre una via d'uscita, e spesso con una forza sorprendente.

Concediti la possibilità di vivere l'amore come si presenterà, senza timori e senza eccessivi calcoli sul futuro, che resta comunque incerto e in continua evoluzione. Ricorda che l'unica cosa che possiamo davvero vivere è il presente, e più ci sforziamo di controllare il futuro, più rischiamo di perderci la bellezza del momento.

Infine, se senti che può esserti utile, considera un percorso di analisi. Potrebbe essere un'occasione preziosa per esplorare te stessa, per scoprire i tuoi veri desideri e per liberarti dagli schemi che ti sei imposta. Non come un obbligo, ma come un dono che fai a te stessa, per conoscerti davvero e vivere pienamente.

Ti auguro di trovare il coraggio di ascoltare davvero la tua voce interiore e di abbracciare ogni sfumatura di te stessa.
Dott.ssa Jessica Furlan
Psicologo, Psicologo clinico
Fiumicino aeroporto
Buongiorno, dalla sua storia si evince molta profondità e tanta curiosità di vivere e scoprire quello che di bello la vita le riserverà senza nessun tipo di preclusione. Quello che le consiglio è di non cercare di avere risposte su quello che il futuro ha in serbo per lei. Se vive ogni occasione senza vincoli e ostacoli, si permetterà di vivere fino in fondo ogni cosa. Il lasciarsi andare sia con uomini che con donne e un'analisi personale, le permetterebbe di comprendere il motivo dei suoi blocchi, così quando incontrerà uomo o donna dei suoi sogni, che la gratifica e la rende felice in assoluto, potrà tirare le somme e capire con chi fare famiglia. La conoscenza profonda di sé stessi è la chiave di volta per andare nel mondo consapevolmente perchè si avranno le risorse adeguate ad affrontare ogni evento.
Quello che lei dice: "Non riesco a scappare dalle mie emozioni, seguo sempre il cuore".
Quanto lei dice è la sua bandiera che deve sventolare con orgoglio, in quanto, non tutti sono così coraggiosi di farsi guidare ed ascoltare dalle emozioni e sensazioni interiori.
A conferma di questo, le dico che quello che sente e che il corpo le dice, le permetterà di avere la bussola sempre direzionata verso i suoi traguardi. Per questo, non si faccia spaventare dalle sfide che la vita le riserverà, ognuna di queste le porteranno nuove consapevolezze e le faranno mettere in campo risorse che lei possiede e di cui, magari, non è ancora a conoscenza.
Se poi sente di avere bisogno di aiuto e di supporto può sempre chiedere aiuto, qui troverà molte persone competenti che possono dirle il loro parere.
Si ricordi che la storia di ogni persona è più profonda di una didascalia quindi la invito di pensare ad un colloquio nell'eventualità ne abbia bisogno.
Spero di esserle stata di aiuto
Saluti
Dott.ssa Veronica Savio
Psicologo, Psicologo clinico
Medolla
Gentile utente,
la sua riflessione è molto lucida e sentita, e dimostra una grande consapevolezza di sé. È del tutto comprensibile provare un conflitto interiore quando i propri desideri personali si intrecciano con aspettative sociali, familiari e culturali. Il bisogno di vivere una vita “semplice” e accettata dagli altri può entrare in tensione con l’autenticità delle proprie emozioni, generando insicurezze o paure per il futuro.

Un percorso di supporto psicologico potrebbe offrirle uno spazio protetto in cui esplorare questi vissuti con maggiore profondità, aiutandola a comprendere meglio i suoi bisogni, i suoi valori e il significato delle sue scelte affettive, senza dover rinunciare a sé stessa o al desiderio di costruire una famiglia.

Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Veronica Savio
Dott.ssa Laura Lanocita
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, il suo racconto rivela un conflitto interno che coinvolge il desiderio e le aspettative, e la consapevolezza delle proprie inclinazioni sentimentali. La sua attenzione all’ideale di famiglia e alla paura di innamorarsi di qualcuno che potrebbe sconvolgere questa progetto si colloca in un sistema di desideri e di immagini di sé che si sono scolpite nel tempo. È inevitabile che il desiderio di felicità e di stabilità si scontri con l’imprevedibilità delle emozioni: questa tensione tra ciò che si è e ciò che si vorrebbe essere è al centro di molte sofferenze. La sua percezione di sé, che si definisce in relazione a ciò che si pensa “normale” e più accettabile socialmente, rivela anche una certa presa di distanza rispetto a certi affetti profondi, magari anche come un modo di proteggersi dal rischio di perdere il controllo su di sé. La paura che un sentimento di innamoramento possa “ribaltarla” riflette la fragilità dell’identità che si costruisce attraverso un desiderio di stabilità e rappresenta un elemento molto importante da esplorare. La consapevolezza di questa tensione può aprire a un ascolto più profondo di come il suo desiderio si organizza e di quali parti di sé sono più vulnerabili. La sua richiesta di consigli, anche se si percepisce ancora un senso di insicurezza, indica una volontà di capire e di mantenere un equilibrio che le permetta di vivere in modo più sereno. Se desidera, possiamo condividere uno spazio di ascolto che le permetta di esplorare queste contraddizioni senza giudizio e di comprendere meglio come il suo desiderio abitua la sua identità.
Sono qui per accompagnarla in questo percorso.
Cordialmente, dottoressa Laura Lanocita.
Dott.ssa Alisea Diroma
Psicologo
Voghera
Buongiorno, personalmente le consiglierei di riflettere sulla possibilità di “innamorarsi contro la propria volontà”, nel senso che l’amore è un sentimento e come tale necessita di essere nutrito, non può nascere altrimenti.
Di conseguenza, potrebbe accaderle di conoscere una ragazza e di provare attrazione o interesse subito per lei, ma per far sì che nasca un sentimento dovrebbe conoscerla e frequentarla. Dunque se in questo momento non frequenta ragazze con uno sguardo “interessato” come le dicevo poco fa, è abbastanza improbabile che possa nascere un sentimento così forte e soverchiante.

Concludendo: Prima che arrivi l’innamoramento sicuramente sentirà un forte interesse a conoscere la persona, uomo o donna che sia. E in assenza di questo interesse probabilmente non osserverà con la curiosità necessaria la persona che ha davanti.

Spero che questa piccola consapevolezza possa aiutarla a vivere più tranquillamente questo suo timore.
Dott.ssa Camilla Cinti
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve, difficile darle un consiglio su come non innamorarsi. L'amore, come l'attrazione, accadono. Mi chiedo se non sia più faticoso lo sforzo per fare in modo che non accada... piuttosto che il contrario. Forse è importante per lei capire il perchè di questa fatica che sente di dover fare e parlarne con un professionista potrebbe aiutarla in questo senso.
Dott.ssa Lucia Boniotti
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Gentile utente,
Ti ringrazio per aver condiviso con noi questa tua riflessione così intima e profonda, e mi sento di validare la lucidità con cui provi a “sbrigliare” questo conflitto interiore andando a prendere in considerazione molteplici aspetti. È molto comprensibile il desiderio di una vita familiare “socialmente accettata” e la preoccupazione riguardo alle possibili complicazioni che una relazione con una persona dello stesso sesso potrebbe comportare. Tuttavia, casomai dovesse verificarsi l’eventualità da te riportata e temuta, tentare di sopprimere o negare parti di sé ed emozioni potrebbe portare a sperimentare vissuti interiori dolorosi. Il controllo che possiamo avere sulle nostre emozioni è limitato, e spesso i sentimenti non seguono la nostra stessa logica razionale.
Sembra che in questo momento tu stia vivendo un momento di chiarificazione di desideri e priorità, e questo rappresenta una fase molto importante, ma che può portare anche a sperimentare vissuti di incertezza e smarrimento.
Dovessi sentire il bisogno e desiderio di esplorare più a fondo emozioni, pensieri e paure rimango a disposizione.

Un caro saluto,
dott.ssa Lucia Boniotti
Salve,
la consapevolezza che dimostri nel riconoscere il tuo orientamento e le tue aspirazioni è un passo importante e prezioso. È naturale desiderare una vita in cui i propri sogni si realizzino con semplicità, ma è altrettanto importante considerare che i sentimenti autentici, quando emergono, meritano ascolto e rispetto. Tentare di controllare ogni variabile emotiva per timore di un possibile sconvolgimento può generare conflitti interiori.

Se desideri esplorare in modo più profondo queste sensazioni e comprendere come conciliare desideri e autenticità, sarei felice di supportarti in un percorso di riflessione più mirato e personale.

Un saluto,
Dott.ssa Janett Aruta
Psicologa - ricevo su MioDottore e in Studio a Palermo
Dott.ssa Arianna Carrara
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Cara,
ti ringrazio per aver espresso con tanta chiarezza, delicatezza e profondità quello che stai vivendo. Quello che hai descritto non è un semplice “dubbio” ma un conflitto interno complesso e profondo, che tocca aspetti centrali della tua identità: il tuo orientamento, i tuoi desideri di vita, il bisogno di accettazione familiare e sociale, e la tua idea di felicità.

Il fatto che tu sia consapevole della tua bisessualità e allo stesso tempo abbia un desiderio molto forte di costruire una famiglia “classica” non è una contraddizione patologica, ma una tensione autentica tra due parti di te che vogliono essere ascoltate:
da un lato, c’è l’orientamento affettivo e sessuale che riconosci e che accetti senza negarlo; dall’altro, c’è il sogno di famiglia, la voglia di sentirti riconosciuta socialmente, protetta dal giudizio e in un contesto semplice e lineare.
Questa “frattura” che vivi non è affatto rara in persone bisessuali (o comunque LGBTQIA+), soprattutto in contesti culturali dove la norma eterosessuale viene percepita come più “facile”, “automatica” o “meno spiegabile”.
Chiunque, a qualunque orientamento, può desiderare una vita più semplice, più accettata, più riconosciuta. Non c'è nulla di sbagliato in questo. Ma è importante essere onesti con se stessi nel riconoscere che "scegliere" una relazione eterosessuale solo per evitare la complessità può funzionare a breve termine, ma rischia di creare sofferenza nel lungo periodo, se non è coerente con i vissuti emotivi più profondi.
Tu stessa dici: “Ho paura che una ragazza perfetta mi faccia innamorare, e io non potrei voltarmi dall’altra parte.” Questo ci dice che una parte di te è già molto consapevole di non poter controllare completamente le emozioni, e che l'amore, quando è autentico, non sempre segue il piano razionale che ci siamo imposti. Anzi, quando il piano emotivo e razionale non sono sintonizzati (e sono "controllati") tra loro può diventare molto pericoloso per il proprio benessere.
Come poter affrontare tutto questo? 1. Accogli le tue paure come segnali, non come nemici, la paura che arrivi “la ragazza perfetta” non è qualcosa da eliminare, ma da ascoltare. Forse è lì per ricordarti che la tua bussola emotiva funziona. Non si tratta di chi ti farà innamorare, ma di imparare a restare in contatto con ciò che senti, senza giudicarlo, senza fuggirlo. 2. Metti in discussione l’“immagine” della famiglia perfetta,
può essere utile chiederti: di chi è davvero il sogno che stai inseguendo? È solo tuo? O è anche un sogno filtrato da aspettative familiari, sociali, culturali?
Attenzione: non significa rinunciare al sogno della genitorialità! Significa solo esplorare se il tuo desiderio di figli e famiglia è legato a un modello etero perché lo senti tuo o perché è l’unico che pensi sia “permesso”. 3. Lascia aperta una porta alla complessità: non sei obbligata oggi a “scegliere” tra uomini e donne, o a "decidere" se innamorarti o meno. La tua libertà non è nella prevenzione dell’amore, ma nella possibilità di conoscere te stessa in modo più profondo, di fare spazio a tutte le parti che ti compongono, anche quelle che ti spaventano.
Quello che stai vivendo è un momento ricco, ma carico di pressioni interne. Un percorso psicologico potrebbe offrirti uno spazio neutro, sicuro e privo di giudizio, per esplorare le tue emozioni e i tuoi bisogni autentici senza la necessità di prendere decisioni affrettate e lavorare su eventuali paure legate al giudizio sociale o familiare.
Spesso, non è “la ragazza perfetta” il problema, ma il modo in cui pensiamo di non poterci più riconoscere se accade qualcosa che va fuori dal nostro piano.

Questi sono solo spunti di riflessioni in base a ciò che hai scritto, prendi solo ciò che pensi possa essere utile per te. Vorrei solo sottolineare che il fatto che tu segua il tuo cuore è una qualità preziosa, non un problema da risolvere. Indica che sei in contatto con la tua parte più autentica, quella che ti permette di vivere relazioni vere e significative. Non è qualcosa da evitare o da “tenere sotto controllo”, ma piuttosto una risorsa da ascoltare con rispetto e consapevolezza. Tentare di impedire a se stessi di provare o accogliere certe emozioni, solo per aderire a un’idea di vita più “semplice”, rischia di creare tensioni e sofferenze ancora maggiori nel tempo. Il cuore che si apre non è un pericolo, ma un segnale che stai vivendo con sincerità verso te stessa. Accompagnarlo con riflessione e ascolto, piuttosto che con repressione o paura, è ciò che può davvero guidarti in una direzione sana e piena.

Con rispetto e attenzione, un caro saluto
Dott. Damiano Maccarri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Carissima,
A 22 anni è inutile programmare la tua vita. Sei preoccupata che i piani non vadano come speri, ma devo darti una "pessima" notizia: la vita non va MAI come ce la programmiamo. Forse, questo accade per un motivo, forse è solo il caso. Se sei così preoccupata che una ragazza possa sconvolgerti i piani, ti consiglio molto calorosamente si avere fiducia nel destino. Che sia già programmato o che sia tu a scegliertelo, poco importa. Con il tempo, troverai, se necessario, la forza di prendere di petto le conseguenze delle tue scelte, soprattutto se sceglierai una ragazza - anche perché, c'è una fregatura di fondo: se puoi evitare di sceglierla, ovvero se non sarai follemente e irriducibilmente innamorata di lei, allora non ti preoccupare. La scarterai in nome di una maggior comodità, come hai detto tu. Se invece non puoi evitare di seguire il tuo cuore, allora quello stesso cuore ti darà la forza di affrontare qualunque sfida, perché avrai un valido MOTIVO per sposarti con quella donna. Il più grande poeta al mondo chiude la sua opera magna con una frase che è molto, molto più profonda di quanto possa sembrare, quando parla di questa "forza" che, pensa: è così grande "che move il Sole e l'altre stelle".
Stai tranquilla e sii ottimista, vivi la vita con serenità e fiducia in te stessa.
Dott. Maccarri

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.