Dott.ssa Alisea Diroma

Psicologa · Altro

Esperienze

Psicologa clinica con un master in neuropsicologia clinica e attualmente specializzanda in psicoterapia cognitiva neuropsicologica.

Mi occupo principalmente di fare valutazione e offrire supporto ad adulti con difficoltà di carattere esistenziale, cioè tutte quelle situazioni di disagio che nascono dalle dinamiche e dagli eventi della vita quotidiana, ad esempio in periodi stressanti, mentre sono in corso dei cambiamenti, quando ci sembra di non riconoscerci in qualcosa che ci sta accadendo... e molto altro

Per qualunque informazione o dubbio sono disponibile al numero 3930476430 e (allo stesso numero) su whatsapp.

In caso di incertezze sarò lieta di valutare insieme la situazione per rispondere ad ogni dubbio.
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Approccio terapeutico

Psicologia breve e strategica

Aree di competenza principali:

  • Psicologia clinica
  • Psicologia cognitiva

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore

Salve dottori. Voglio aprirmi su un conflitto emotivo interno di cui mi sono resa conto.
Sono una ragazza di 22 anni, da ormai 6 anni so di essere bisessuale, non la vivo male ma la accetto come parte di me anche se non ho mai avuto alcun tipo di relazione romantica con nessuno. Sono sicura del mio orientamento, ma il problema è un altro concetto, ossia che lo ho sempre avuto il sogno di metter su famiglia con un ragazzo che amo perché vorrei per i miei figli anche un padre e in generale una situazione familiare classica, per quanto tutte le famiglie amorevoli siano valide e degne di rispetto, ho sempre avuto un'ideale di famiglia abbastanza classico per la mia vita, anche più facile da spiegare alla mia famiglia rispetto allo stare con una persona del mio stesso sesso. Vorrei solo una vita più semplice e "normale" possibile. Il mio orientamento non è una cosa che vivo con chissà che rilevanza, so che ho la possibilità di essere attratta anche da donne ma tendo volutamente a concentrarmi sugli uomini perché per quello che voglio dalla vita ossia figli e famiglia è molto più facile vivere nella società da "etero", i figli sono più automatici rispetto a una coppia lesbica in italia, e ai ricevimenti di famiglia non dovrei sempre spiegare la cosa con l'ansia di avere risposte poco simpatiche (anche se i miei parenti stretti non sono omofobi, ma mi darebbe comunque fastidio averne da altri parenti), oppure la società e il giudizio che avrebbe sui miei figli se li avessi o peggio non poterne proprio avere e per me è tanto fondamentale averne, da sempre sento la vocazione genitoriale. Quindi di conseguenza io provo a notare e considerare solo i ragazzi e in effetti alla fin fine io so che le ragazze sono anche parte della mia attrazione a livello di probabilità ma non vado a cercare attivamente ragazze girlfriend material come faccio con i ragazzi ecco, appunto per quello che vi ho spiegato.
La mia paura è però che nella vita mi piova addosso la ragazza perfetta, che mi faccia innamorare contro la mia volontà, e soprattutto che anche lei possa provare lo stesso... lì non riuscirei a voltarmi dall'altra parte. Da un lato è improbabile sia perché ho gusti difficili sia perché non sono mai stata ricambiata, e perché sapendo che le ragazze non fanno parte del mio piano non le noto molto e penso di essere più chiusa emotivamente rispetto a con ragazzi, romanticamente. Ma ho comunque paura che una ragazza possa farmi innamorare e ricambiare, e mi conosco abbastanza bene da dire che in una situazione del genere io non potrei mai scappare, non riesco a scappare dalle mie emozioni, seguo sempre il cuore, e una cosa del genere mi ribalterebbe tutto. Mi dareste consigli per fare in modo che questo non accada o che abbia poche probabilità di accadere? Vi ringrazio molto, ogni consiglio è ben accetto.

Buongiorno, personalmente le consiglierei di riflettere sulla possibilità di “innamorarsi contro la propria volontà”, nel senso che l’amore è un sentimento e come tale necessita di essere nutrito, non può nascere altrimenti.
Di conseguenza, potrebbe accaderle di conoscere una ragazza e di provare attrazione o interesse subito per lei, ma per far sì che nasca un sentimento dovrebbe conoscerla e frequentarla. Dunque se in questo momento non frequenta ragazze con uno sguardo “interessato” come le dicevo poco fa, è abbastanza improbabile che possa nascere un sentimento così forte e soverchiante.

Concludendo: Prima che arrivi l’innamoramento sicuramente sentirà un forte interesse a conoscere la persona, uomo o donna che sia. E in assenza di questo interesse probabilmente non osserverà con la curiosità necessaria la persona che ha davanti.

Spero che questa piccola consapevolezza possa aiutarla a vivere più tranquillamente questo suo timore.

Dott.ssa Alisea Diroma

Ciao a tutti, è la seconda volta che scrivo su questo forum e diciamo che dalla prima volta la situazione è cambiata. Premetto che l'altra volta avevo scritto circa un periodo complicato con il mio ragazzo, dovuto al fatto che i suoi sentimenti per me avevano oscillato per un periodo, e che mi aveva portato ad avere molti dubbi sui miei sentimenti e molta confusione mentale in generale.
Questo suo periodo è finito subito, ma da allora per me è iniziata una sorta di fase di transizione, di ri-equilibrio, nella quale prsticamente ho cercato di ristabilire quel rapporto così fluido e naturale che avevamo una volta e che si era spezzato in me data la forte 'botta emotiva' ricevuta. Ad oggi, lui mi conferma e dà conferme che è assolutamente certo di ciò che prova e innamorato di me. Io non è che non lo sia, ma è come se non fossi più sicura di niente, mai presente a me stessa: innanzitutto passo da periodi in cui sento che vada tutto bene con lui, in cui mi rendo conto che lui mi rende felice ed è perfetto per me, a periodi in cui ogni suo atteggiamento poco 'romantico' mi mette in crisi e genera in me un vortice di dubbi e di disperazione. In questi momenti sento come se l'incantesimo del tornare come prima si fosse rotto, mi sento come se mi raccontassi delle bugie, vivo con un grandissimo dolore dentro e mi chiudo emotivamente a lui e a tutti. Questi periodi durano solitamente dai 3 giorni alla settimana e si alternano, inoltre noi siamo in una relazione a distanza (causa suo studio) ma mi succedono anche dal vivo. In generale, nei momenti sì e in quelli no, mi sento poco presente a me stessa, come se andassi avanti spinta da una corrente e non dalle mie scelte. Questi periodi influiscono anche sulle altre relazioni e sulla scuola: per esempio, sono in quinto e dovrei scegliere che facoltà seguire, e mi sono attestato su un corso che obiettivamente è ciò che fa per me, ma è come se non mi appassionasse. È come se nulla mi appassionasse.
Oggi è uno dei giorni no. Oggi sono andata su internet (su siti di psicologia affidabili) e ho letto qualcosa sul disturbo bipolare ma penso sia troppo 'esagerato' rispetto alla mia situazione. Non vivo male, ma mi sento come un nodo da sciogliere, non so se rendo l'idea, mi sento come se fossi tutta rinchiusa su me stessa anche quando sto bene. Non riesco a stabilire una comunicazione veramente aperta con il mio ragazzo ma anche con gli altri. A volte, infine, mentre parlo con i miei amici e conoscenti mi perdo a guardare i loro volti, come se tutto ad un tratto mi risultasse strani.
Non ho parlato di questo con nessuno. Non so nemmeno io cosa penso effettivamente... mi sento quasi di star impazzendo.
So che queste parole sono molto confuse ma spero possiate aiutarmi.

Buonasera,
Attualmente il suo sguardo sembra ritrovarsi spesso ad osservare il passato nel tentativo di cercare di ricrearlo. È fondamentale in questi momenti trovare il giusto supporto per potersi riposizionare a seguito di un importante cambiamento (o della forte emotività che l’ha travolta come scriveva). La sua sintomatologia andrebbe approfondita ma per come la descrive al momento potrebbe essere il risultato della sua ricerca del passato, quindi come prima cosa le consiglierei di rivolgersi ad uno/a psicologo/a, di modo che il/la collega possa approfondire con lei gli argomenti che ha solo accennato e aiutarla a rivolgere la sua attenzione maggiormente al momento presente.

Dott.ssa Alisea Diroma

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