Salve dottori sono una persona equilibrata serena con miei valori, cerco di essere più che possibile

24 risposte
Salve dottori sono una persona equilibrata serena con miei valori, cerco di essere più che possibile una brava persona ,ho una mentalità flessibile valuto sempre l opinioni degli altri ed eventualmente correggo le mie o integro quelle degli altri se risuonano dentro di me , vi volevo chiedere io ho delle nozioni generali su vari argomenti quali più precisi e quali meno ma di questo non mi importa no mi metto a cercare ogni giorno se le mie nozioni sono precise o o meno sono cambiate o mene perché appunto come elencato sopra per me sono queste le cose più importanti il rispetto i valori essere in equilibrio e sereni con se stessi ecc ecc che deve avere una persona o secondo voi dottori dovrei sapere tutto perfettamente? Sapete tutto di medicina di psicologia di meccanica ecc ecc grazie per un vostro chiarimento
Caro utente,
come già risposto in precedente metto ancora in risalto il concetto che non serve sapere tutto di qualsiasi cosa: soprattutto per quanto riguarda la nostra persona, ciò che è utile è avere consapevolezza di sé e quindi sapere cosa ci fa bene e cosa ci fa male, quali sono i nostri punti di debolezza e i nostri punti di forza. Ciò è utile perchè ci da la possibilità di leggere le situazioni in cui ci troviamo nella maniera più completa ed inoltre si ha occasione per decidere consapevolmente come comportarsi perseguendo sempre il nostro obiettivo di benessere. Quindi, ciò che conta nel rapporto umano con sé stessi è trovare un equilibrio e per farlo non è necessario sapere mille teorie ma solo conoscersi realmente per quello che si è.
Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Fontanella

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Buongiorno.
Come ha detto anche lei la cosa importante è essere in equilibrio e sereni con se stessi, anche perché non è umanamente possibile sapere tutto perfettamente.
Ad ogni modo, per esplorare questo bisogno di perfezione, le consiglio di contattare uno psicologo.
Dott.ssa Beatrice Migiani
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve, grazie per la sua condivisione. Ognuno di noi nella vita ha dei ruoli diversi e specifici e questo, appunto, non richiede che abbiamo la competenza assoluta in tutto. Possiamo più o meno specializzarci in ciò che ci interessa o che riguarda parti della nostra sfera personale, nessuno ci chiede di essere competenti in tutto, altrimenti non avrebbe senso la differenziazioni dei ruoli. Quello che conta sono i valori personali che aiutano ad inserirsi all'interno del mondo sentendosi liberi di scegliere e di percorrere una propria strada con una mappa. Da quanto leggo lei ha riconosciuto bene questi valori per se stesso e questo è sicuramente un punto importante da tener presente.
Grazie ancora.
Un caro saluto.
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, la sua riflessione è molto preziosa e tocca un punto che riguarda molte persone: il bisogno di sapere, di avere certezze, e la differenza tra conoscenze tecniche e qualità personali. Mi sembra che lei abbia già colto un aspetto fondamentale, ovvero che ciò che dà equilibrio e senso alla vita non è possedere nozioni perfette su ogni ambito, ma vivere secondo valori che sente autentici, rispettare sé stesso e gli altri, mantenere apertura mentale e capacità di confronto.

Le conoscenze specifiche in medicina, psicologia, meccanica o qualsiasi altro campo sono strumenti utili, ma non costituiscono il metro con cui si misura il valore di una persona. È impossibile, per chiunque, sapere tutto in maniera perfetta e aggiornata. Ciò che fa la differenza è avere una base solida di principi e la capacità, quando serve, di informarsi e confrontarsi con chi ne sa di più. Lei sembra già avere questa flessibilità, ossia la disponibilità a integrare idee nuove quando le riconosce come coerenti con la sua esperienza.

Dal punto di vista psicologico, concentrarsi in maniera eccessiva sulla “precisione assoluta” delle nozioni rischierebbe di diventare fonte di ansia, perché la conoscenza evolve continuamente e non potrà mai essere del tutto completa. È invece sano e costruttivo mantenere il suo approccio: dare priorità ai valori, alle relazioni, all’equilibrio interiore, utilizzando la conoscenza tecnica come strumento e non come misura del proprio valore.

In altre parole, non è necessario sapere tutto perfettamente. È molto più importante sapere chi si è, riconoscere i propri limiti e al tempo stesso essere aperti a crescere e a migliorarsi. Questo, mi sembra, lei lo sta già facendo in modo naturale.

Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Dott. Salvatore Augello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Palermo
Salve. Per quale motivo pensa sia necessario conoscere ogni cosa? Come mai pensa che questa conoscenza riguardi la psicologia?Qual'è il fine della sua ricerca? Rifletta sulle domande che le ho posto, sul suo bisogno e sulle modalità per raggiungere questo suo desiderio di conoscenza.
Cordiali saluti
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Forlì
Gentile lettore, ho la sensazione di aver già risposta ad una richiesta simile. forse sbaglio, nel qual caso chiedo scusa.

La domanda che poni sembra nascere da un dubbio: “per vivere bene e con dignità è necessario sapere tutto in modo perfetto, in ogni campo?”. La risposta è NO. Nessuno può sapere tutto, né i medici conoscono tutta la medicina, né gli psicologi tutta la psicologia, né un meccanico sa ogni dettaglio della meccanica. Ogni professionista ha dei limiti, aggiorna le proprie conoscenze in base al settore e spesso collabora con altri proprio perché il sapere umano è troppo vasto per essere contenuto in una sola persona.

Quello che conta, invece, è la disposizione che tu già esprimi: avere valori chiari, essere disponibili a mettersi in discussione e a correggere le proprie opinioni quando ci si accorge che non sono più adeguate. Questa è la base di un atteggiamento sano verso sé stessi e verso gli altri.

Se senti il bisogno di aggiungere qualcosa al tuo percorso, non è “sapere tutto”, ma coltivare la consapevolezza critica, cioè saper riconoscere quando serve approfondire un argomento, quando ci si può affidare a chi ha competenze specifiche e quando invece è sufficiente restare ancorati ai propri principi di vita.

Prova un semplice esercizio: cerca di distinguere tra ciò che ti serve davvero sapereper le tue scelte quotidiane e ciò che sarebbe solo un accumulo di informazioni senza reale utilità. Questa chiarezza ti aiuterà a sentirti ancora più in pace con la tua impostazione, senza cadere nella trappola del “dover sapere tutto”. Un cordiale saluto,
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Psicologa clinica - Voice Dialogue - Mindfulness - Dreamwork
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Gentile utente,
dalle sue parole traspare un buon equilibrio interiore e una forte attenzione ai valori, al rispetto e al benessere personale. Sono aspetti fondamentali che contribuiscono molto più della quantità di nozioni possedute al vivere in armonia con se stessi e con gli altri.

Non è necessario “sapere tutto perfettamente”: nessuno può avere conoscenze complete su ogni campo (medicina, psicologia, meccanica e così via). È naturale avere solo nozioni generali su molti argomenti e magari approfondire di più quelli che ci interessano o che ci servono nella vita quotidiana. La vera ricchezza sta nell’apertura mentale, nella capacità di ascoltare, integrare e, quando serve, aggiornare le proprie idee, proprio come lei ha descritto.

Avere solide basi di valori, rispetto e serenità interiore rappresenta un punto di partenza molto più importante del possedere conoscenze tecniche su ogni disciplina.

Se però sente il bisogno di confrontarsi in maniera più approfondita su questi aspetti personali e sul suo percorso di crescita, può essere utile e consigliato rivolgersi ad uno specialista.

Cordiali saluti,
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott.ssa Eugenia Alessio
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, come mai sente questa necessità di sapere sempre tutto ? è una domanda che mi sorge spontanea nel risponderle.
Tutti noi esseri umani non siamo delle macchine e non siamo perfetti, quindi no, non sappiamo tutto. Certamente ogni specialista nel suo campo cerca di sapere ed applicare il maggior numero di conoscenze ma purtroppo sapere tutto di tutto è impossibile. Inoltre, nel campo ad esempio della psicologia o della medicina è necessario un continuo aggiornamento e studio, in quanto ci sono numerose scoperte sempre in via di evoluzione e revisione.
Un saluto.








Dott.ssa Eugenia Alessio
Psicologa clinica e Criminologa
Buon Pomeriggio. La perfezione non esiste. Purtroppo sempre più ci vengono propinati dei modelli, degli ideali che sono però irreali e ci portano a voler essere, avere, possedere, apparire, sempre di più. La perfezione non esiste, ma esiste l'unicità che, per definizione, ammette la varietà e ciò implica ammettere che non esiste un modello unico a cui aderire. Piuttosto le consiglio, quindi, di avere cura e rispetto delle sue mancanze, dei suoi difetti, per scoprire la sua unicità. D'altronde anche le migliori enciclopedie sono sempre parziali e questo permette la scoperta, la ricerca, il miglioramento sostanziale, diverso dal raggiungimento di una perfezione assoluta che, in quanto inesistente, la esporrà sempre a sperimentare un vissuto di fallimento.
Buongiorno, io penso che sapere ogni cosa sia impossibile, e l'idea che sia possibile sia un' illusione.
Mi vengono in mente le sagge parole di Socrate: "So di non sapere". Il sapere è immenso e illimitato, quando si arriva a questa consapevolezza, si entra nell'ottica che la vita è un apprendimento continuo
Dott.ssa Virginia Banfi
Psicologo, Psicologo clinico
Saronno
Caro utente,
penso che nessuno, seppur ottimo professionista, possa sapere tutto. Se si ritiene serena con le conoscenze che ha, nessuno psicologo penso le consiglierebbe di modificare il suo stile di vita.
Dott.ssa Renata Maratea
Psicologo, Psicologo clinico
Portici
Salve, la sua intuizione è corretta, non è necessario sapere tutto perfettamente anche perchè ciò sarebbe impossibile. C'è sempre qualcosa che sfugge alla mente umana ed è necessario affinché ci sia tranquillità. Sento che il tema del "lasciare andare il sogno della perfezione", o in generale lasciare andare il bisogno di controllo, sarebbe un tema da affrontare per lei, magari con un percorso di terapia. Un saluto.
Dott.ssa Lucia Boniotti
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Gentile utente,
Non è necessario sapere tutto. Anche noi professionisti non abbiamo la pretesa di sapere tutto. La nostra crescita si basa sull'aggiornamento continuo, sullo studio e sul confronto costante con i colleghi. La curiosità e l'apertura mentale sono motori fondamentali che ci spingono a imparare ogni giorno. Come si suol dire, la vera saggezza sta proprio nel sapere di non sapere.
Un caro saluto, dott.ssa Boniotti
Buongiorno,
da come si descrive traspare una persona attenta e riflessiva.
Non è né realistico né necessario sapere tutto in modo perfetto: nessuno, neppure un medico o uno psicologo, possiede conoscenze complete in ogni ambito. La conoscenza è sempre parziale e in continua evoluzione, ed è naturale avere nozioni generali in certi campi e più approfondite in altri.
Il fatto che lei non senta il bisogno di controllare ossessivamente se le proprie informazioni siano sempre corrette indica una capacità di non farsi dominare dall’ansia del sapere assoluto. coltivare curiosità e confronto con gli altri, è il modo più sano per crescere senza cadere nella rigidità
Un caro saluto, Dott.ssa Quintiliano Francesca Cristina
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, dalle sue parole emerge un’immagine di sé come persona che cerca costantemente di mantenere equilibrio, apertura mentale e rispetto per gli altri. Questo è già un aspetto molto positivo e centrale nella vita relazionale ed emotiva, perché significa che non si concentra unicamente sul possesso di nozioni o sulla ricerca di perfezione, ma dà valore a dimensioni più profonde come i principi personali, la serenità interiore e la capacità di ascolto. Capisco che possa sorgere il dubbio se il non sapere tutto in maniera precisa o aggiornata rappresenti un limite, ma credo sia importante soffermarsi su un punto fondamentale: nessuno può avere conoscenze perfette in ogni ambito. La vita non richiede una padronanza assoluta di ogni campo, bensì la capacità di orientarsi, di riconoscere i propri limiti e di sapere a chi rivolgersi quando serve un’informazione più specifica o un aiuto pratico. Dal punto di vista cognitivo comportamentale, il rischio che si corre a volte è quello di farsi prendere dall’idea che la sicurezza e il valore personale dipendano dal controllo totale o dalla conoscenza completa. Questo meccanismo porta spesso a confronti continui, a dubbi e a pensieri ripetitivi che possono alimentare ansia e senso di inadeguatezza. Lei invece sembra già orientato a dare priorità a ciò che davvero conta per il benessere psicologico, ovvero la coerenza con i propri valori, la capacità di essere flessibile e l’apertura a integrare prospettive nuove. Questo atteggiamento è un punto di forza perché protegge dal perfezionismo eccessivo e permette di coltivare relazioni più autentiche. Inoltre, è bene ricordare che la conoscenza non è mai statica. Ciò che oggi è valido domani potrebbe cambiare e nessuno, neppure i professionisti di un settore, riesce a sapere tutto con precisione assoluta. È quindi molto più sano e realistico, come sta già facendo lei, coltivare la curiosità senza sentirsi obbligati a possedere ogni informazione. La vera sicurezza deriva dalla consapevolezza di avere strumenti interni, come la capacità critica, l’empatia e la disponibilità ad apprendere, piuttosto che dal possesso di nozioni illimitate. Se sente che questi pensieri ogni tanto riaffiorano con la pretesa di “dover sapere tutto”, può essere utile considerarli come semplici contenuti mentali, non come verità da seguire. Un esercizio pratico, ad esempio, potrebbe essere quello di riconoscere questi pensieri quando compaiono, etichettarli come “preoccupazioni legate alla conoscenza” e lasciarli andare, riportando l’attenzione a ciò che per lei ha reale valore. Questo le permetterà di rafforzare ulteriormente la sua centratura su ciò che la fa sentire una persona serena ed equilibrata. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, la sua riflessione pone una domanda importante: cosa definisce davvero il valore di una persona? La risposta è proprio in ciò che ha già scritto con lucidità e serenità, il rispetto, la disponibilità a mettersi in discussione, l’equilibrio interiore e il desiderio di crescere restando fedeli ai propri valori. Non è necessario sapere tutto, né è possibile. Nessun essere umano, neppure uno psicologo psicoterapeuta, può conoscere in modo perfetto e completo ogni ambito del sapere umano, dalla medicina alla meccanica. La conoscenza è un processo in divenire, e ciò che conta davvero è l’atteggiamento con cui ci si rapporta a ciò che si sa e a ciò che non si sa: curiosità, apertura e umiltà. In una visione ispirata alla psicoterapia umanistica, il valore della persona non sta nella quantità delle sue conoscenze, ma nella capacità di essere autentica, in contatto con sé stessa e con gli altri. Lei mostra esattamente questo: flessibilità mentale, rispetto, consapevolezza. La serenità che sta coltivando vale molto più di una verità assoluta su qualsiasi argomento.
Continui a camminare in questa direzione, senza il bisogno di essere “perfetto” ma semplicemente autentico. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Gentile paziente, grazie per la tua domanda. Dalle tue parole traspare una grande serenità interiore e una bella consapevolezza di ciò che per te conta davvero: i valori, il rispetto, l’apertura mentale e la capacità di restare in equilibrio. Sono qualità preziose, che spesso valgono molto più della conoscenza tecnica di ogni singolo argomento.

Nessuno può sapere tutto in modo perfetto: ognuno di noi ha competenze più forti in certi ambiti e meno in altri. È normale ed è umano. L’importante è, come già fai tu, mantenere la curiosità, la disponibilità ad ascoltare e la volontà di crescere quando si incontrano nuove idee.

Quello che conta non è avere tutte le risposte, ma il modo in cui ci poniamo verso la vita e gli altri. E da come ti descrivi, stai già coltivando un atteggiamento molto sano e costruttivo.
Dott.ssa Rossella Carrara
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buongiorno, le consiglio un consulto e un percorso psicologico. Cordiali saluti.
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Da come ti descrivi, sembra che tu abbia già trovato un equilibrio importante: non vivi con l’ansia di dover sapere tutto, dai valore ai tuoi principi, ti apri ai punti di vista degli altri e ti sai correggere o arricchire se qualcosa ti risuona dentro. Questo è molto più significativo che possedere conoscenze enciclopediche perfette.

Nessuno, neanche un medico, uno psicologo o un ingegnere, sa tutto di tutti i campi. Ognuno ha le sue competenze specifiche e, fuori da quelle, nozioni più generali o frammentarie. L’essere umano non è definito dalla quantità di nozioni che accumula, ma da come le utilizza, dalla capacità di mettersi in discussione e dall’atteggiamento con cui si relaziona agli altri.

Se dai valore al rispetto, all’equilibrio, alla serenità interiore e all’apertura mentale, sei già nella direzione giusta. Le conoscenze possono sempre essere approfondite quando servono, ma non è necessario verificare ogni giorno se tutto ciò che sai è aggiornato. Ciò che conta è avere la curiosità e l’umiltà di chiedere o cercare quando serve, senza sentirti in difetto.

Quindi no, non devi sapere tutto perfettamente: devi continuare a coltivare quella capacità di essere persona, con valori solidi e flessibilità, perché è ciò che fa la differenza nella vita quotidiana e nelle relazioni.

Dott.ssa De Pretto
Dott.ssa Letizia Turchetto
Psicologo, Psicologo clinico
Ponte di Piave
Gentile Utente, buongiorno. La ringrazio per aver portato qui questa sua riflessione e aver scelto di condividerla apertamente. La sua domanda porta con se molti quesiti, ed è molto interessante il tema da lei posto. Posso concordare in merito alla curiosità continua che l'interesse suscita e alimenta....a volte si può arrivare a pensare che più si conosce e meno si sa! In realtà è proprio così, in quanto non è umanamente possibile avere tutte le competenze di tutte le conoscenze, gli ambiti, presenti al mondo e al di fuori di esso, e non è possibile per esaustività e per il limite che la conoscenza non ha, a differenza di noi umani.
L'aspetto interessante però non è quanto lei sappia, ma perchè avverta la necessità di sapere il più possibile, al punto da chiedere "dovrei sapere tutto perfettamente?".
Le chiedo se abbia mai valutato la possibilità che tale punto di vista rivolto all'esterno, in realtà potesse essere una modalità per spostare uno sguardo più introspettivo?
Concordo con i colleghi che le rimandano una lettura più personale, più centrata su di lei, in cui il focus è come si sente, se si conosce abbastanza, quali sono i valori per lei importanti, se conosce abbastanza i suoi punti di forza e gli aspetti che andrebbero migliorati in qualche modo. Forse è questa la dimensione di cui possiamo effettivamente farci carico, cosa ne pensa? a tal riguardo consideri la possibilità di dedicarsi uno spazio e un tempo tutto suo, portando questi suoi pensieri in un percorso psicologico-psicoterapeutico in cui troverà accoglienza e ascolto in un ambiente non giudicante.
Resto a disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa LT
Dott.ssa Valeria Postorino
Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Gentile utente,
Il fatto di avere dei valori, di rispettare se stessa e gli altri, di mantenere una mentalità flessibile e aperta al confronto è una risorsa molto importante per il benessere psicologico e relazionale.

È normale avere conoscenze generali su tanti argomenti senza sentirsi in dovere di approfondire ogni dettaglio: non è possibile, né realistico, sapere tutto di tutto. Ognuno di noi ha competenze specifiche in alcuni ambiti, ma ciò che conta davvero per vivere bene non è la quantità di nozioni, bensì la capacità di coltivare curiosità, umiltà e disponibilità ad aggiornarsi quando serve.

Lei sembra aver già sviluppato una priorità chiara: per lei sono fondamentali il rispetto, i valori, l’equilibrio interiore. Questa è una scelta sana, perché le conoscenze tecniche possono sempre essere apprese o approfondite in base alle necessità, mentre la qualità umana e relazionale rappresenta un pilastro più profondo e duraturo.

Non è necessario sapere tutto perfettamente. Ciò che conta è saper riconoscere i propri limiti, restare aperti al dialogo e continuare a coltivare il proprio equilibrio personale.
Dott.ssa Raffaella Tardi
Psicologo, Psicologo clinico
Acerra
Ciao car*,
nelle tue parole si sente tanta autenticità e il desiderio di vivere in equilibrio con i tuoi valori più profondi: il rispetto, la serenità, l’apertura verso gli altri. Ed è già questo a renderti una persona “ricca” interiormente. Nessuno di noi può sapere tutto di tutto, nemmeno i professionisti: l’importante non è accumulare conoscenze perfette, ma mantenere curiosità e flessibilità.
Forse una domanda che potresti porti è: quando desideri “sapere di più”, lo fai per vera curiosità, o perché temi che non basti ciò che già sei e già sai, e cerchi approvazione? A volte dietro la corsa al sapere si nasconde il bisogno di sentirsi “abbastanza”.
Tu sei già abbastanza così, con i tuoi valori e la tua capacità di metterli in pratica ogni giorno. Il resto — le nozioni, le informazioni — sono strumenti che arrivano quando servono, non la misura del tuo valore.
Un abbraccio, Raffaella.
Dott. Marco Di Trapani
Psicologo, Psicologo clinico
Palermo
Gentile utente, sapere tutto di qualsiasi campo è un qualcosa che rasente l'impossibile, mi domanderei invece il perché di questa volontà che tende ad un perfezionismo cosi generalizzata.
Le motivazioni possono essere già in suo possesso, forse con un percorso di crescita personale le potrebbe tirare fuori, rimango a sua disposizione

Dott. Marco Di Trapani
Dr. Mauro Terracciano
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua situazione.
Dalle sue parole emerge che lei dà priorità a valori come rispetto, equilibrio e apertura, più che alla conoscenza enciclopedica.
La domanda “devo sapere tutto?” tocca il rapporto tra sapere e identità, tra competenza e senso di vita.
Conoscere è utile, ma non è condizione necessaria per essere una persona etica, capace di relazione e autorevole nelle proprie scelte.
Spesso il bisogno di sapere tutto nasconde ansia di controllo o timore di non essere all’altezza, mentre la cura dei valori orienta le azioni quotidiane.
Può essere utile chiedersi quali conoscenze le servono davvero per vivere coerentemente e quali possono restare semplici curiosità.
Coltivare apertura, rispetto e responsabilità tende a costruire relazioni più autentiche rispetto all’accumulo esaustivo di nozioni.
Saper quando affidarsi a esperti e quando fidarsi del proprio giudizio è una competenza pratica e preziosa.
Se lo desidera, possiamo esplorare insieme queste priorità in un primo colloquio chiarificatore, può prenotare un appuntamento, anche online.
Per ogni eventuale approfondimento sono a sua disposizione, anche online, il primo colloquio è gratuito.
Un caro saluto,
Dott. Mauro Terracciano.

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