Salve dottori, sono un uomo di 48 anni e sono vergine non ho mai baciato e fatto sesso. Ammetto che

23 risposte
Salve dottori, sono un uomo di 48 anni e sono vergine non ho mai baciato e fatto sesso. Ammetto che queste esperienze mi mancano e andare a pagamento non l ho mai visto come una soluzione seppur consigliato da amici. Il fatto che da sempre ho avuto difficoltà a piacere alle donne cioè non attraggo sessualmente resto sempre nella zona amicizia e come cantava Max pezzali se sei amico di una donna non ci combinerai mai niente. Ho parlato con diversi terapeuti che non sono stati in grado di darmi un aiuto mirato perché fondamentalmente sono tutti ottimisti o ti dicono frasi da baci perugina non capiscono cosa significa arrivare vergini a 48 anni. Come sbloccare una situazione del genere? lo so non c è speranza
Buon pomeriggio! Siamo proprio sicuri che lei non attragga le donne? Perchè da come scrive, mi sembra più che lei si cerchi una confort zone nell'amicizia...
L'attrazione nelle donne passa per canali diversi, e spesso incomprensibili all'universo maschile. le sarà sicuramente capitato di vedere persone che lei ha giudicato brutte felicemente accompagnate. personalmente, basandomi sulle poche frasi scritte il suo mi sembra più un problema relazionale su cui si può lavorare! Senza frasi perugina!

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Dott.ssa Giorgiana Figus
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Albano Sant'Alessandro
È importante sottolineare che non sei solo in queste sfide e che ci sono molti individui che possono identificarsi con te. Prima di tutto, vorrei chiarire che non è mai troppo tardi per avere esperienze sessuali e romantiche, e ci sono molte persone che iniziano a esplorare queste aree della loro vita in età adulta.

Ecco alcune considerazioni e suggerimenti che potrebbero aiutarti a superare questa situazione:

Ricerca di supporto professionale: Se hai parlato con terapeuti che non sembrano aver compreso completamente la tua situazione, considera la possibilità di cercare un terapeuta sessuologo o uno specialista in counseling sessuale. Questi professionisti hanno una formazione specifica per affrontare le sfide legate alla sessualità e alle relazioni.

Lavoro su te stesso: Inizia un percorso di auto-riflessione per capire meglio te stesso, i tuoi desideri, e le tue paure. L'insicurezza può essere una barriera importante nelle relazioni romantiche. Lavorare sulla tua autostima e sulla tua fiducia in te stesso potrebbe fare una differenza significativa.

Amicizie e networking: Se senti che finisci spesso nella "zona amicizia", potrebbe essere utile espandere il tuo cerchio sociale e cercare nuove amicizie. Partecipare a eventi sociali, hobby o gruppi di interesse comune può aiutarti a conoscere nuove persone e aumentare le tue possibilità di trovare qualcuno con cui condividere una connessione romantica.

Online dating: Potresti considerare l'idea di provare le app di dating o i siti web dedicati agli incontri. Questi strumenti possono aiutarti a conoscere persone con interessi simili e a prendere confidenza nell'interagire con gli altri.

Comunicazione: Quando incontrerai qualcuno che ti interessa, sii aperto e onesto riguardo alla tua situazione. Non è necessario condividere dettagli intimi fin dall'inizio, ma la comunicazione aperta e il rispetto reciproco sono fondamentali in qualsiasi relazione.

Educazione sessuale: Potresti voler dedicare del tempo all'educazione sessuale per imparare di più sulla sessualità e sulle dinamiche delle relazioni. L'informazione e la consapevolezza possono aiutarti a sentirti più sicuro di te stesso.

Tempo e pazienza: Ricorda che ogni persona è diversa, e non esiste un "tempo giusto" per avere esperienze sessuali o relazioni romantiche. Sii gentile con te stesso e non metterti troppa pressione.

Infine, è importante sottolineare che la speranza c'è sempre. La sessualità e le relazioni sono complesse, e molte persone affrontano sfide simili. Con il giusto supporto e l'impegno nel lavorare su te stesso, puoi aumentare le tue probabilità di avere esperienze positive in futuro. Non rinunciare alla possibilità di una vita romantica e sessuale soddisfacente.
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Dott.ssa Elisa Manfredi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Gentilissimo utente, grazie per la sua condivisione. Dato che le frasi perigina non sono utili, ansro diretta al punto. L' aspetto fisico non è un problema. E sul aspetto relazionale si può lavorare. Certo è anche un siscorso di fiducia in se stessi. E anche su questo si può lavorare. Esistono app e connessioni per qualunque geblnere di incontro, amicale, sessuale, esperienziale di conoscenza. Certo il suo è un grosso bagaglio che ha preso peso con gli anni, immagino..ma anche su questo si può lavorare. Un caro saluto.
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Per effettuare una diagnosi completa, è necessario acquisire ulteriori informazioni. Tuttavia, dalle poche informazioni fornite, sembra che il problema potrebbe essere correlato all'ansia. Una terapia breve strategica, inclusa la possibilità di consulenza online, potrebbe essere una soluzione efficace. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Cecilia Bagnoli
Psicologo, Psicologo clinico
Voghera
Gentile utente,
capisco il suo vissuto di non comprensione rispetto ad una situazione (la verginità in età matura), insolita, che pochi hanno vissuto e possono comprendere a pieno. Forse si sente solo e non rispecchiato e vorrebbe trovare una soluzione concreta che le permetta sentirsi come tutti gli altri. È possibile che ci siano anche dei vissuti di vergogna, di insicurezza e di inferiorità che la turbano. E da quanto dice, i colleghi che hanno parlato con lei in passato non hanno saputo darle la risposta che cercava. Credo sia bene fare chiarezza sul fatto che intraprendere un percorso psicologico non equivale a trovare per forza e subito una soluzione concreta. Bisogna darsi il tempo di conoscersi e di prendere fiducia, cercare di ripercorrere un po' la sua storia personale e famigliare, approfondire le modalità con cui si relaziona alle altre persone e comprendere che cosa c'è che non va e che le impedisce di potersi relazionare positivamente con una donna. Insomma, un lavoro psicologico rimane un lavoro psicologico e necessita di concedersi il tempo di conoscersi e scoprirsi: solo così si può riuscire a comprendere la natura del disagio e avere gli elementi necessari per aiutarla.
Se vuole riparlarne, sono disponibile.

Cordialmente,
Dott.ssa Cecilia Bagnoli
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Giorgia Colombo
Psicologo, Psicologo clinico
Lentate sul Seveso
Buongiorno,
la ringrazio molto per la domanda e le rispondo con un'altra domanda: è sicuro di non attrarre sessualmente? Qualcuno glielo ha mai riferito esplicitamente oppure è un suo pensiero o conclusione a cui è arrivato?
Da quello che scrive ("non c'è speranza") credo che si stia autoboicottando lei da molto tempo.
Se sarà disponibile a cambiare il suo punto di vista e la percezione che ha di sé sono certa riuscirà ad uscire da questa impasse.
Deve volerlo però.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Colombo
Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Gentile Amico,

vorrei innanzitutto dirle che la sua situazione - da cui traspare la sofferenza di una solitudine che si sente subita e non scelta- è molto più comune di quanto crede. Mi spiace che non abbia incontrato una terapia che le abbia mostrato un modo per rompere questo cerchio di solitudine. Ci sono molte cose che si possono fare, e molte da chiarire. Le suggerisco di mettere in discussione quella frase così perentorio "Io so che non c'è speranza". In questa "sentenza" c'è molto su cui riflettere.

Con i migliori auguri,
dr. Ventura
Dr. Emanuele Incoronato
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve, io credo che, per il suo caso, potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico al fine di individuare le cause più profonde della sua problematica relazionale. Cordiali saluti
Dott.ssa Elisa Folliero
Psicologo, Psicoterapeuta
Spino d'Adda
Buongiorno,
Innanzitutto esprimo vicinanza per la situazione sicuramente di sofferenza che sta attualmente vivendo. Detto ciò, a volte accade che ci "incastriamo" in meccanismi mentali automatici, distorsioni cognitive (apprese in qualche modo nel passato) e di cui a volte nemmeno siamo consapevoli, ma che ci portano ad avere difficoltà nel relazionarci all'altro.
Una terapia breve integrata, focalizzata sull'approccio CBT, potrebbe esserle d'aiuto nell'identificare quei pensieri automatici e atteggiamenti disfunzionali che ad oggi potrebbe avere nei rapporti interpersonali, per poi procedere ad una loro correzione e sperimentazione in vivo.

Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
Dott.ssa Emanuela Carosso
Psicologo, Psicoterapeuta
Torino
Buongiorno. Se il suo problema è il non avere mai avuto accesso a esperienze sessuali con donne, effettivamente la soluzione suggerita dai suoi amici di ricorrere a - diciamo così - servizi professionali a pagamento con escort potrebbe avere un senso, almeno quello di rassicurarla e di toglierla dall'impasse.
Perché, da come scrive, lei sembra confondere i due piani, relazionale e sessuale. Sul piano relazionale par di capire che lei abbia amicizie femminili, con qualcuna delle quali probabilmente ambirebbe ad avere rapporti intimi, ma senza successo. D'altronde, senza esperienza alcuna, immagino che se si trattasse di andare oltre la semplice amicizia lei per primo, data l'età non giovanissima e la totale inesperienza, potrebbe mostrarsi impacciato e forse proprio l'imbarazzo le ha impedito finora di esporsi più di tanto.
Comunque il suo problema andrebbe trattato in modo approfondito, da un terapeuta che chiarisse come ha condotto la sua vita sentimentale e sessuale fino ad oggi, visto che ha comunque relazioni sociali normali.
Qualcosa dentro di lei le ha evidentemente impedito di sviluppare un qualunque rapporto intimo fin dall'adolescenza e la mancanza di sex appeal che lei dichiara può essere vera fino ad un certo punto, poiché si possono apprendere tecniche per migliorare il proprio aspetto fisico e comportamentale, così come ci si può orientare verso partner magari meno esteriormente attraenti, ma più disponibili. Immagina quante donne all'incirca sue coetanee possono trovarsi nella sua stessa situazione e condividere i suoi problemi? Riesce ad immaginare di flirtare con una donna che non ha mai avuto esperienze e che non è più una ragazzina?
Ci sarebbe tanto lavoro psicologico da affrontare e tante modalità di azione da valutare per aiutarla concretamente a superare la sua condizione.
Consideri se rivolgersi ad uno psicoterapeuta maschio o se una terapeuta donna la farebbe sentire più a suo agio e poi si affidi, ricordando che non è mai troppo tardi per cambiare, anche radicalmente, la propria vita. Auguri!

Dr.ssa Emanuela Carosso
psicologa - psicoterapeuta.
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Caro utente, posso solo immaginare cosa può significare per lei ciò che sta vivendo. La cosa che mi sento di dirle è che a prescindere dalle frasi ottimisti, forse sarebbe importate riflettere sul come mai lei rimane sempre nella "zona amici", è possibile che ci sia qualcosa nel suo modo di relazionarsi e porsi con le donne che non le ha mai permesso di superare quella barriera. Si chieda cosa le accade quando si trova in relazione con una donna. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott. Felice Schettini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buon pomeriggio. Mi spiace per la difficoltà che vive e che condivide, che sembra relativa al non percepirsi sessualmente attraente ed alla conseguente impossibilità di poter avere esperienze intime e sessuali con una donna, seppur lo desideri. Nonostante riferisca di essersi già rivolto a diversi terapeuti senza esser riuscito a ricevere un aiuto efficace, il mio suggerimento, se lo ritenesse d'aiuto, è di poterlo fare nuovamente per dar voce, esplorare e comprendere i propri vissuti e tutti gli aspetti significativi connessi alla sua difficoltà, avendo ben chiaro che nessun/a terapeuta potrà sbloccare al suo posto la situazione che riferisce, ma potrà certamente sostenerla e supportarla nelle scelte che lei riterrà migliori per affrontare la propria problematica. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, comprendo il suo stato d'animo ma credo che le sarebbe utile un percorso improntato sulla scoperta di sé. Un lavoro sul profondo, su ciò che la tiene ancorato al suo ruolo di amico e l'immagine che ha di se stesso come non attraente. C'è spazio per tutti, ognuno ha qualcuno a cui piacere, anche se possono cambiare le percentuali. Le suggerisco di cercare uno psicoterapeuta psicodinamico.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,

consultare uno psicoterapeuta per la tematica qui riportata significa voler affrontare alla radice quello che sino ad oggi per lei non è stato frutto di una scelta, ma tutto altro, ossia non avere avuto mai una relazione sentimentale. Il bacio ed il sesso sono ingredienti di un rapporto di coppia. Quando sino alla sua età una persona non è riuscita ad avere una relazione, diversi potrebbero essere i fattori che hanno influito; in alcuni casi le cause potrebbero essere anche abbastanza gravi e potrebbero avere a che fare con traumi del passato, violenze, abusi etc.etc.
Intraprenda un lavoro di psicoterapia affidandosi ad uno specialista, cercando di andare sino in fondo, e soprattutto mettendo da parte lo scetticismo e la diffidenza da cui è accompagnato, vedrà che con il tempo potrebbe trovare le risposte che cerca e magari avere una vita sentimentale soddisfacente.

Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Linda Trogi
Psicologo
Viareggio
Caro Utente, innanzitutto vorrei ringraziarla per aver condiviso con noi la sua storia e la sua sofferenza. Quando si tratta di questioni, argomenti psicologici (che si tratti di rapporti sociali, disagi personali, o dei disturbi, autostima, motivazione etc..) dare risposte con così poche informazioni su di una piattaforma web, è difficile. Ognuno di noi è diverso e per comprenderlo fino in fondo bisogna ascoltarlo attentamente e porre le giuste domande.
Detto questo, le consiglio di rivolgersi a uno psicologo con il quale riesca ad entrare in sintonia e intraprendere un percorso di sostegno o supporto psicologico così da poter indagare a fondo le sue emozioni, i suoi pensieri e il suo modo di percepire sé stesso e il mondo circostante. In questo modo è possibile raggiungere quel benessere che ognuno di noi si merita.
Rimango in attesa per eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Linda Trogi
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Capisco che la tua situazione possa essere fonte di grande frustrazione e difficoltà emotive. È importante ricordare che ogni persona ha il proprio percorso e le proprie esperienze di vita, e non c'è una sola strada giusta per affrontare le sfide legate alla sessualità e alle relazioni.

Innanzitutto, è importante lavorare sull'autostima e sull'accettazione di te stesso. Essere vergini a 48 anni non ti rende meno valido come individuo, e non dovresti sentirti in colpa o giudicato per questo. Accettare te stesso e il tuo percorso di vita è fondamentale per trovare la serenità e la felicità, indipendentemente dalle esperienze sessuali.

Inoltre, potresti considerare di esplorare le tue aspettative e desideri riguardo alla sessualità e alle relazioni. Cosa cerchi veramente in un rapporto intimo? Quali sono i tuoi valori e le tue priorità? A volte, capire appieno ciò che si desidera può aiutare a orientare le azioni e a prendere decisioni più consapevoli.

Potresti anche valutare l'opportunità di lavorare con un terapeuta sessuale o un consulente per le relazioni, che possa fornirti un supporto mirato e pratico per affrontare le tue difficoltà e raggiungere i tuoi obiettivi. Questi professionisti hanno l'esperienza e le competenze necessarie per affrontare le sfide legate alla sessualità e alle relazioni in modo empatico e rispettoso.

Infine, non dimenticare di investire nel tuo benessere emotivo generale, facendo attività che ti piacciono, coltivando interessi e hobby, e costruendo relazioni significative con amici e familiari. La felicità e la realizzazione personale non dipendono solo dall'esperienza sessuale, ma anche da una vita equilibrata e soddisfacente in tutti gli ambiti.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, posso immaginare quanto possa essere difficile affrontare una situazione così delicata e dolorosa, le riconosco il coraggio di condividere queste emozioni in modo così aperto, davvero. Questa situazione può senz'altro generare un forte senso di frustrazione e solitudine.

È perfettamente comprensibile che il consiglio di "andare a pagamento" non risuoni con il suo desiderio più profondo, perché probabilmente quello che cerca non è solo un'esperienza fisica, ma una connessione autentica e reciproca. Ed è naturale voler vivere una relazione basata su emozioni, rispetto e affetto, piuttosto che cercare soluzioni che potrebbero sembrare superficiali o poco in linea con i suoi valori.

Quando parla di sentirsi relegato nella "zona amicizia", probabilmente sta facendo riferimento a dinamiche relazionali che, nel tempo, possono aver rafforzato un senso di inadeguatezza o la percezione di non essere desiderato. Questo può essere davvero doloroso, soprattutto se queste esperienze si ripetono e finiscono per far sentire bloccati. Tuttavia, mi permetto di dirle che queste percezioni, pur fortemente radicate, non definiscono il suo valore come persona.

Probabilmente, alcuni terapeuti con cui ha parlato hanno cercato di infonderle ottimismo, ma capisco che il loro approccio potrebbe essere risultato frustrante se non è stato in grado di comprendere la profondità del suo vissuto. Sentirsi dire frasi generiche e asettiche può sembrare quasi una minimizzazione della sua sofferenza, che merita invece un ascolto attento e un intervento più mirato.

Ritengo importante, in questi casi, esplorare con attenzione il modo in cui lei si percepisce in relazione agli altri, e alle donne in particolare. A volte, l'insicurezza e la paura del rifiuto possono inconsciamente influenzare il modo in cui ci relazioniamo, creando barriere emotive che ci tengono distanti anche quando desideriamo vicinanza. Farei qualche esempio a supporto di questa spiegazione, ma non è il luogo più adatto. Potrebbe essere utile lavorare su questi aspetti attraverso un percorso psicologico orientato non solo all'ottimismo, ma alla comprensione delle dinamiche interne che potrebbero aver influenzato le sue esperienze fino a questo momento.

Il suo desiderio di intimità e di relazioni autentiche è del tutto naturale, e il fatto che si senta bloccato in questo ambito non significa che non ci sia possibilità di cambiamento. Spesso, il "blocco" che sentiamo deriva non tanto dalle circostanze esterne, ma da convinzioni e paure che si sono accumulate nel tempo e che possono essere superate con il giusto supporto.

Il percorso verso una maggiore apertura emotiva e intima richiede tempo, ma non è mai troppo tardi per intraprenderlo. Le consiglio di cercare un professionista con cui possa sentirsi realmente compreso e che possa aiutarla ad affrontare la sua situazione con la delicatezza e l'attenzione che merita.
La invito a non perdere la speranza: ogni passo, anche il più piccolo, verso una maggiore consapevolezza di sé è un progresso significativo (non è una frase fatta, anche se a una prima lettura può sembrarla: la analizzi bene). Dott. Andrea Boggero
Buongiorno,
intanto mi sento di dire che il fatto che lei abbia cercato aiuto in diverse figure e chieda informazioni su questa piattaforma potrebbe significare forse che della speranza ancora c'è.
Il mio consiglio è intraprendere un percorso maggiormente mirato alla comprensione delle cause profonde che fanno sì che sia mantenuta la posizione di cui cantava Max Pezzali.
A mio avviso un percorso psicanalitico potrebbe aiutarla ad andare oltre alle soluzioni preconfezionate che le hanno consigliato gli amici e cercare una sua personale via per superare le sue difficoltà.
Dott.ssa Laura Mangione
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Capisco quanto questa situazione possa pesarti e quanto possa essere frustrante sentirsi dire frasi di circostanza che non colgono il tuo vissuto profondo. Il dolore nel sentirsi escluso da certe esperienze, che per molti sembrano naturali e scontate, è reale e non dovrebbe essere minimizzato.
Non è vero che "non c'è speranza". Non perché voglia darti ottimismo forzato, ma perché il tuo desiderio di cambiare le cose è già un segnale importante. Il punto non è "sbloccare" qualcosa come se ci fosse un interruttore, ma provare a capire cosa ha reso questa esperienza così difficile per te fino a oggi. Ti sei mai chiesto quale ruolo giochi tu in questa dinamica? Se ci sono paure, insicurezze, modelli relazionali appresi nel tempo che magari ti hanno portato a rimanere sempre nella zona amicizia?
Non si tratta solo di attrarre o meno, ma di come ti senti tu rispetto alla possibilità di essere desiderato. A volte il desiderio dell’altro si accende proprio nella misura in cui ci sentiamo a nostro agio con la nostra parte più intima e sensuale. Ed è qui che potresti lavorare, magari con un terapeuta che non si limiti a darti frasi fatte, ma che ti aiuti davvero a esplorare ciò che ti ha portato fino a qui.
È un percorso, non una scorciatoia. Ma non sei condannato a restare fermo.

Cordialmente, Dott.ssa Laura Mangione
Dott. Alessandro Macchi
Psicologo, Psicoterapeuta
Pontedera
Salve, grazie per la condivisione della sua esperienza. Sarebbe necessario capire quali emozioni, sensazioni e stati d'animo contatta in quelle occasioni, e cercare di capire perché nonostante avrebbe piacere ad avere una relazione non si sia mai sentito in condizione di provarci realmente. Una volta chiarita la dinamica servirebbe promuovere l'esposizione a queste sensazioni, in modo da tollerarle meglio.
Spero di essere stato di aiuto.
Un cordiale saluto.
Dr. Marco Cenci
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno,
Per quanto riguarda la sfera relazionale non esiste nessun modo per far si che possiamo piacere a qualcuno se non piacere in primis a noi stessi. Per quanto riguarda il tema verginità le solizioni, come già saprà, sono solo due: attendere il momento giusto o seguire il consiglio dei suoi amici.
Dott. Marco Cenci
Dott.ssa Elena Brizi
Psicologo, Psicologo clinico
Tarquinia
Buongiorno,
comprendo bene come possa sentirsi. Purtroppo, nel momento in cui si confronta con i suoi amici che magari raccontano le loro esperienze, lei si ritrova con una sensazione frustrante internamente.
Tuttavia, ognuno di noi ha i suoi tempi e le sue esperienze. Probabilmente lei non è riuscito a lasciarsi andare nel tempo e ad oggi fa fatica ad accettarlo. Ma il suo comportamento non è sbagliato. Purtroppo ci si trova spesso a fare paragoni con gli altri e questo sicuramente non aiuta, ma non esiste un tempo specifico per farlo o per iniziare. Accolga ciò che prova e vedrà che lasciandosi andare quando ne avrà voglia sarà molto più sereno.
Se ha bisogno di parlarne, sono a disposizione.
Dott.ssa Elena Brizi, psicologa

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