Salve a tutti, descrivere la mia situazione mentale in un periodo come questo essendo molto giovane

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Salve a tutti, descrivere la mia situazione mentale in un periodo come questo essendo molto giovane mi viene difficile perché non l’ho mai fatto, ma penso di star arrivando al limite e ho paura di me stessa. Da un anno e mezzo fa a questa parte la mia vita è andata peggiorando e la mia testa ne ha risentito parecchio, in particolare per 2 eventi importanti, una bocciatura a scuola (non sono all’università) e la rottura col mio ragazzo. Tutto è partito con la bocciatura, avvenuta all’incirca alla fine dell’agosto 2021, che mi ha iniziato a far pensare cose orrende su di me e sulla mia vita, facendomi sentire non adeguata a nessuna situazione, sempre fuori luogo e non abbastanza per nessuna persona. In tutta questa situazione c’era il mio ragazzo al mio fianco che mi ha aiutato a superare quel periodo restituendomi il sorriso e la speranza che ci fosse una luce in fondo al tunnel dal quale non riuscivo ad uscire da sola e per questo non lo ringrazierò mai abbastanza, perché mi ha sempre asciugato le lacrime ogni volta che gli dicevo che volevo solamente morire (addirittura una volta si è messo a piangere insieme a me perché percepiva tutto il dolore che provavo). Da quel giorno di agosto in poi mi sono sempre svegliata con un vuoto al petto, come se mi fossi svuotata di tutta la mia vitalità, come se la mia vita non valesse più niente esattamente come me, per questo mi svegliavo e mi sveglio tutt’ora la mattina, mi guardo allo specchio e non vedo altro che uno schifo, una persona che non ha senso di esistere poiché non meritevole. Con questa sensazione col tempo ho imparato a conviverci anche se non se n’è mai andata, ancora infatti non riesco a trovare un motivo per vivere o qualcosa per cui valga la pena essere al mondo, e anche se economicamente non mi manca niente, perché ho una famiglia stupenda, non riesco a non stare così male. Ho provato a colmare tutta la sofferenza che provavo con l’amore che il mio ragazzo provava per me e spendendo soldi per esempio comprando nuovi vestiti o nuovi trucchi, ma la verità è che niente e nessuno potrà mai farlo davvero secondo me. A tutto questo mio dolore che mi accompagna ogni giorno si è aggiunta la recente rottura col mio ragazzo (con cui stavo da 2 anni) da parte di lui per vari motivi dati anche da una breve relazione passata avuta nel 2019, che mi ha portato a non fidarmi di nessuno e ad essere fredda con tutti fino a quando non mi sono fidanzata di nuovo 2 anni dopo. La nostra relazione ha sempre avuto alti e bassi, litigavamo molto molto spesso (praticamente ogni giorno) arrivando ad offenderci e a lasciarci per poi rimetterci insieme il giorno successivo alla rottura perché troppo innamorati, promettendoci che saremmo cambiati e che saremmo stati meglio quella volta, anche se ovviamente non andava mai così. Lui nel corso della relazione mi ha sempre dato grandissime dimostrazioni, non mi ha mai fatto sentire sbagliata, non mi ha mai tradita e non mi ha mai fatto sospettare di niente, è sempre stato molto aperto e soprattutto trasparente con me senza farmi mai dubitare di niente anche se io, a causa della mia relazione passata, ho sempre cercato il pelo nell’uovo perché penso sempre che le persone si avvicinino o stiano con me per un secondo fine, quasi per approfittarsene, e infatti non mi sono mai fidata di lui, cosa che voleva che facessi perché la fiducia è alla base di ogni relazione. Col tempo sono diventata possessiva nei suoi confronti, e questa possessione data dalla tremenda paura di perderlo perché convinta che esistano ragazze migliori di me mi ha portato ad essere tossica nei suoi confronti, facendo cose di cui mi pento e dicendo parole che non ho mai pensato. Il fatto è che io sono sempre stata una persona molto insicura, e anche solo il pensiero di perdere l’unica persona che mi ha amato veramente oltre alla mia famiglia mi faceva rabbrividire e spaventare, perché è sempre stata la mia forza e la ragione per la quale ogni mattina mi alzavo dal letto. Mi sono sempre chiesta come avrei fatto se lui mi avesse lasciato e adesso mi ritrovo in questa situazione, lui mi ha lasciata per il nostro bene perché era una relazione tossica e io mi sento persa, mi sento morire, perché la sua assenza insieme ai miei pensieri suicidi sono la cosa peggiore da sopportare per me. So di aver sbagliato e so che lasciarci è la cosa giusta perché voglio vedere la persona che amo felice, visto che ora ha bisogno di uno psicologo per i traumi che gli ho creato involontariamente, ma la verità è che non riesco ad accettarlo, non riesco a stare senza di lui e per questo le ho provate tutte per provare a farlo tornare con me, ma lui non ne vuole sapere perché non vuole stare male ancora. Io gli ho promesso che se tornasse con me non lo farei stare male perché non ho forze per arrabbiarmi come prima per ogni minima cosa che fa, vorrei ripartire con lui e con la mia vita provando a stare finalmente bene e sento che se non ho il suo supporto non riesco a rialzarmi da sola da questo orrendo periodo che sto passando.
Ad oggi la situazione è grave, lui mi dice di farmi aiutare da una figura come quella dello psicologo ma io non voglio perché vorrei solamente morire e non farmi aiutare, infatti ho provato più volte a farmi del male per esempio tagliandomi i polsi o passando sulle rotaie di un treno pochi minuti prima che arrivasse, non ho l’istinto o la voglia di ricevere un aiuto perché non mi interessa della mia vita e non penso di meritarmi di stare bene, anche se vorrei tanto non svegliarmi la mattina già con le lacrime agli occhi. Dopo la recente rottura in questi giorni soprattutto sto avendo attacchi di panico, pianti improvvisi, crisi isteriche, ho iniziato a saltare pasti perché spesso ho la nausea dal dolore che provo, inoltre mi isolo e non ho più la voglia di fare niente, per questo ogni giorno mi ritrovo nel mio letto a fissare il soffitto o a dormire molte ore di seguito il pomeriggio per scappare dai pensieri. Attualmente sento il mio ex ragazzo ogni giorno anche se mando sempre io messaggi a lui pregandolo ogni giorno di tornare con me, ha bloccato il mio numero cosicché io non possa chiamarlo perché dice che lo obbligo a stare insieme e mi sta facendo capire che non gli importa più niente di me, sebbene mi chieda ogni giorno come faccia una persona che ha amato così tanto l’altra a riuscire ad essere indifferente nei suoi confronti spegnendo i sentimenti così in fretta.
Aiutatemi a capire cosa sta succedendo alla mia festa perché sto impazzendo, grazie mille a tutti. Cosa mi consigliate?
Ciao,
Ti ringrazio per averci scritto e per aver condiviso con noi ciò che provi.
Le bocciature e la fine di una relazione possono essere molto difficili da digerire, poiché lasciano un senso di fallimento che può farci sentire inutili e poco meritevoli. Nel tuo scritto dici più volte che hai un'ottima famiglia, ti consiglio quindi di parlarne con qualcuno di loro in modo da capire cosa possono fare per poterti aiutare. Non puoi affrontare tutto da sola. Ci scrivi che non meriti aiuto, ma il fatto che tu abbia scritto un messaggio così lungo e articolato mi fa pensare a quanto bisogno hai di essere ascoltata e accolta nel tuo disagio. In questo momento ti sembrerà tutto inutile ma esiste una via d'uscita. Lo spazio della psicoterapia non va meritato, chiunque ne ha bisogno è il benvenuto. Inoltre, se sei ancora minorenne, potresti chiedere ai tuoi genitori di richiedere il supporto presso l'ASL più vicina a te oppure di cercare qualcuno di loro fiducia.
I fallimenti possono essere davvero duri alla tua età, ma la verità è che tutti sbagliamo continuamente e non c'è nulla di male in questo.
Ti auguro il meglio e puoi contattarmi in caso di dubbi
D.ssa Simona Torrente
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Salve, le sue parole mi colpiscono per la grande sofferenza descritta, pervasa da senso di fallimento, abbandono, solitudine e disistima.
Lei si autodefinisce "tossica". Perché dice questo di sé? Chi gliel'ha detto?
Parlando della relazione col suo ragazzo, scrive di frequenti litigi, vicendevoli offese e di un continuo lasciarsi e rimettersi insieme. Nel contempo, dipinge se stessa in termini costantemente negativi, mentre parla di lui come di una persona molto comprensiva e capace di amore trasparente e sincero. Da un lato, tutto il buono (lui), dall'altro tutto quello che non va (lei). Le chiedo: "Ne è sicura?" Sulla base di quel che leggo, io non lo sono affatto. Qui c'è in ballo molto di più di una rottura sentimentale, ancorché molto dolorosa. E' in gioco la sua vita e la sua stessa immagine di sé. Lei scrive che questo ragazzo è sempre stato la sua forza e la ragione per levarsi dal letto. Il mio augurio è che possa diventare lei stessa la ragione per alzarsi la mattina. Se ha scritto su questo sito, sa da sola come chiedere aiuto.
Si riprenda la sua vita, ne vale la pena!

Buonasera; quello che scrive è qualcosa di molto forte, molto potente, ed è innegabile che certi elementi come il pensiero suicidario e l'autolesionismo allarmano il lettore, seppur un professionista.
La descrizione che fa di sé, anche piuttosto esaustiva, rimanda ad un inquadramento piuttosto facile da intuire e che a mio avviso non darebbe nessun contributo in questa sede.
A questo punto porto due spunti di riflessione quale mio piccolo contributo: lei ritiene che l'inizio di questo "tracollo" sia stata la bocciatura a scuola, un evento che di per sé non crea quel danno esistenziale che lei riporta, a meno che non sia legato ad altri temi più centrali in lei, o comunque una situazione di fragilità pregressa (quindi non è tanto la bocciatura, quanto il messaggio implicito che essa porta dietro e che scatena il senso di inadeguatezza, all'umore nero etc).
La seconda riflessione mi riporta a come il suo stato di dolore faccia convergere tutte le sue energie ed attenzioni su di sé (come è giusto che sia), e per questo probabilmente non riesce a sintonizzarsi sul dolore dell’ex, dando l’impressione di non rispettare il suo sentimento e il suo volere.
Purtroppo le sue necessità emotive sono diametralmente opposte a quelle del suo ex, e questo suo tentativo di mantenere il legame seppur le regala la speranza di una futura riconnessione, la porta però ogni giorno a fare i conti con una realtà opposta, ovvero l’allontanamento sempre più freddo di tale persona.
Si chieda se questo legame le stia ancora procurando del bene o se è già da tempo che lei sta trovando la forza in sé per portare avanti il rapporto ed anche la sua vita (seppur attualmente qualitativamente non gradevole).
Ultimo punto: indipendentemente dalle motivazioni che la portano ad essere stata sino ad ora reticente verso un ipotetico percorso psicologico, questa sua “domanda” è già una richiesta d’aiuto, un primo passo che lei ha fatto verso questa direzione; sarebbe così brutto confidarsi con un professionista?
Salve,
dal suo racconto si percepisce una profonda sofferenza, che sta condizionando pesantemente la sua vita.
Spesso degli eventi stressanti o comunque spiacevoli, come quelli che riporta, possono essere interpretati come insuperabili o irrisolvibili. Ciò compromette la nostra quotidianità inducendoci a rinunciare a cose prima piacevoli, rendendoci meno produttivi o isolandoci dalle persone a noi care.
Da quello che descrive, sembra che lei stia sperimentando una serie di sintomi (quali: senso di sconforto, sentimenti di disperazione, perdita di speranza e sensazione di vuoto, stati di ansia, agitazione, senso di colpa, problemi legati al sonno, perdita di appetito) riconducibili ad un preciso quadro diagnostico, che comunque necessita prima di un'accurata fase di raccolta di informazioni, volta a conoscere la storia e le caratteristiche del problema presentato, le ricadute sulla sua vita quotidiana, e la sua storia personale. In alcuni casi, il senso di disperazione e l’incapacità di cogliere alcuna possibilità di via di uscita dalla propria sofferenza conducono ad un senso di impotenza, tale da maturare pensieri o agiti suicidari.
Soprattutto in virtù di questo, credo che lei abbia bisogno di affidarsi ad un professionista che la aiuti ad uscire da questa situazione e le restituisca la fiducia e la sicurezza in sé stessa e la voglia di vivere. Anche perché, prima di star bene con gli altri è importante star bene con se stessi, solo così potrà vedere le cose sotto una luce diversa, riprendere il controllo della propria vita e non abbandonarsi passivamente all'esito degli eventi.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e, qualora volesse, per un colloquio conoscitivo e una prima valutazione psicologica.
Cordiali Saluti.


Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Ciao,
intanto mi complimento con te per essere riuscita a condividere, per iscritto, e con così tanti particolari, un pezzo della tua storia. Riesci con le tue parole a trasmettere l'angoscia e la tristezza che racconti. Non è facile mettere nero su bianco le proprie difficoltà. Non è facile riuscire a esprimere ciò che si prova. Non è facile chiedere aiuto. Qui tu l'hai fatto. Un piccolo passo, per non svegliarti con quel dolore opprimente al petto di cui parli. Ecco. La scrittura, che mi sembra un tuo talento, può aiutarti a esprimere i tuoi sentimenti così forti, che a volte ti spaventano. Ma l'aiuto di un professionista, che stia con te nella tristezza e nella gioia, ti può sicuramente aiutare a svegliarti senza lacrime agli occhi. A ritrovare la leggerezza e il piacere di essere una ragazzina. Il tuo ex ragazzo sta seguendo un percorso psicologico, perché per lui è importante. E questo lo aiuterà a crescere. Tu hai l'opportunità di fare altrettanto. Se lo vuoi. Sei tu, solo tu, che sceglie i passi che farai, da oggi in poi. Si può fare una terapia anche online, così da non doverti spostare dalla tua stanza. Cos'hai da perdere ad iniziare una terapia? Potresti guadagnare di non svegliati la mattina con la voglia di piangere, chissà magari con la voglia di sorridere e anche di conoscere nuove persone. Vuoi correre il rischio?
Gentile utente,
la ringrazio per la condivisione. Qulo che emerge dalle sue parole è una sofferenza che mi sembra vada avanti già da un pò. Sarebbe importante per lei farsi aiutare e iniziare così un percorso psicologico anche per ritrovare quelle risorse che la aiuterebbero a risollevarsi. Andrebbe interrogato meglio l'evento della bocciatura per capire cosa ha significato per lei, cosa c'è dietro quel "non essere degna"?. Mi sembra una ragazza molto consapevole, lei stessa ha definito la sua relazione "tossica", forse necessita di un periodo in cui prendersi cura di se stessa prima di intraprendere una relazione.
Resto a disposizione per qualsiasi cosa.
Dott.ssa Simona Bruno
Buonasera, la ringrazio per avere condiviso qui la sua sofferenza. Mi sento di dirle che ha compiuto un grande passo di coraggio e di forza nel raccontare così tanta sofferenza interna. Dalle sue parole, si percepisce che questo malessere sia sempre stato in qualche modo presente, ma che si sia accentuato con la bocciatura, evento che ha peggiorato e confermato la sua condizione di inadeguatezza. Anche la perdita del suo fidanzato è stata motivo di profondo disagio, poiché ha riposto tutte le sue speranze in questa relazione, quasi come se il ragazzo in questione potesse “ salvarla” dal suo malessere. Immagino, quindi, che adesso si senta spaesata e senza forze. Sarebbe bene, in questo momento, per lei che si prendesse del tempo per elaborare le ragioni che hanno portato a questi eventi così critici, in modo tale da non sentirsi costantemente invasa dal senso di colpa, ma possa dare luce alle sue risorse, le quali non hanno avuto spazio per emergere.
Rimango a disposizione, Dott.ssa Franco Valentina
Buongiorno, mi permetto di darti del "tu" e ti ringrazio per aver condiviso la tua sofferenza. Capisco la tua sofferenza, e ne sento l'importante mole. Vi sono una serie di eventi che ti hanno fatta precipitare, peggiorando i tuoi sentimenti negativi. L'unico consiglio che mi sento di darti è di affrontare un consulto psicologico, dove si possa capire meglio il tuo stato di sofferenza e poterti aiutare nel ritrovare i tuoi punti forti. Quest'ultimi sono importantissimi, in quanto sono la tua arma vincente per ritrovare il tuo benessere e il tuo equilibrio, che in questo momento sembra perduto. In questo modo tutte le tue risorse e capacità potranno venir esplorate e da te comprese, per aiutarti anche ad affrontare al meglio tutti i momenti critici che la vita da qui in avanti ti porterà ad affrontare, sempre con maggior consapevolezza e benessere. Il consulto psicologico puoi anche considerarlo online, i benefici sono gli stessi. Rimango a disposizione per qualsiasi cosa, anche online, buona giornata. Dott.ssa Pizzinato Erika
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Cara utente, mi dispiace molto per la grande sofferenza che stai provando in questa fase della tua vita. A me sembra che i due eventi di cui parli siano, in realtà, due situazioni che hanno fatto emergere altre importanti fragilità come l'insicurezza, il dolore di lasciare andare una persona, il senso di fallimento ecc. E' comprensibilissimo che, di per sè, siano due eventi molto dolorosi proprio perché sia la scuola che il tuo ragazzo rappresentavano, probabilmente, due realtà molto significative per te e per il valore che ti dai. Sicuramente puoi lavorare su quanto successo come occasione per cogliere le tue "corde delicate" e lavorarci in profondità, per far emergere anche le tue risorse e soprattutto per capire che tu non sei solo la scuola o il ragazzo con cui stai e che puoi sempre reinventarti e costruire cose nuove nella tua vita. Un caro augurio, Dott.ssa Laura Mandelli
Gentilissima utente, grazie per aver voluto raccontare dettagliatamente degli episodi di vita così significativi, e dolorosi. Andrebbe ulteriormente approfondita la questione della bocciatura. Sulla base di essa lei si è definita come "non adatta per nessuna persona, incapace e fuori luogo", come se la scuola fosse l'unico modo per definirsi. Altrettanto importante sarebbe ripercorrere la relazione con il suo ex ragazzo, fonte per lei di intenso disagio. Aver deciso di condividere la sua storia è sicuramente un primo passo. Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico in modo da mettere insieme tutti quanti i pezzi del puzzle e capire insieme al terapeuta come uscire da questo elevato malessere. Le auguro il meglio. Cordialmente, Dott.ssa Giulia Maltauro
Carissima,
la ringrazio del coraggio che ha avuto nell'esprimere la sua sofferenza; e il coraggio arriva quando ci rendiamo conto che la posta in gioco è alta. In questo caso si tratta della sua Vita, e anche se lei è convinta di non valere niente, il suo scritto è già una richiesta di aiuto e un segnale che in fondo qualcosa di se stessa le interessa salvare. Il suo grido di dolore è l'energia della vita che la reclama, vuole che lei non si perda, vuole che realizzi ciò per cui è nata.
La sua situazione richiede calma, tempo e un lavoro di comprensione e riflessione profonda. Non abbia quindi paura a chiedere aiuto, ne va della sua Vita. Un sostegno psicologico può supportarla nel cercare le cause del suo disagio e capire la direzione da intraprendere, sentendo tutto il suo valore.
Un caro saluto.
Dott.ssa Giorgia Croci
Gentile, prima di tutto hai fatto bene a parlare e a scrivere quello che senti, la tua profonda sofferenza. Posso capire che sia stato difficile scrivere e che non senti la motivazione a chiedere aiuto, ma prima di tutto ti chiedo di considerare le persone che sono intorno a te con cui parlare, che ti ascoltino. Puoi fare affidamento ad amici o famigliari? anche se può essere difficile parlare con loro, anzi molto, fallo e racconta come ti senti. Quando si entra in uno stato mentale depressivo e di vuoto come quello che stai vivendo trovare alternative non è un processo facile, ma devi sapere che ci sono e puoi trovare nuovi punti di vista su di te e sulla situazione che stai vivendo. Un percorso psicologico serve per prendere consapevolezza, per capirsi e capire cosa sta succedendo alla tua vita. Prima di tutto ti consiglio di andare presso il consultorio della tua zona, partendo dall'idea che tu voglia capire meglio cosa sta accadendo, perché senti questo vuoto.
Quanto coraggio e quanta forza l'hanno spinta a scrivere così tanto di sè, senza risparmiarsi niente!
Beh, il bisogno di rivolgersi a qualcuno l'ha trovato! Questo è un bell'inizio.
Spero trovi un professionista a cui dare fiducia e a cui poter raccontare quanto ancora lei ha da dire, perchè mi creda, da dire lei ha tantissimo. Ci sono mille domande che io, ma credo anche i miei colleghi, vorremmo farle, per conoscerla veramente, perchè siamo certi che oltre alle tante fragilità che Lei si è attribuito, ci sono anche tanti punti di forza, uno tra tanti la determinazione. Non so se Lei se ne riconosce qualcuno...Le auguro di scoprirli tutti e di guardarli con ammirazione e stima, per concedersi di amarsi un pò.
Un caro saluto
Dott.ssa Anna Stanco
Ciao, grazie per aver avuto la forza e il coraggio di condividere con noi ciò che di così forte stai vivendo. Capisco che quello che stai attraversando non è un bel momento e che pensi che da questo momento non ne uscirai più. Quando si è dentro al tunnel vedere la luce diventa quasi impossibile, per quanto gli altri possano incoraggiarti a vederla. Però se hai intorno familiari o amici con cui puoi parlare, fallo! Dialogare con gli altri ti può offrire spunti di riflessione che da sola non riesci a focalizzare. Indubbiamente il suggerimento del tuo ex fidanzato è un buon suggerimento, quello di rivolgerti ad uno psicologo. Tuttavia devi volerlo tu per prima. Sono tantissime le cose che andrebbero esplorate insieme ad uno psicologo e sicuramente potrebbe riuscire a trovare tutte le sue parti positive che in questo momento non riesce a vedere. Le auguro davvero di trovare la forza di rivolgersi ad un esperto che possa aiutarla ad uscire da questo momento molto buio della sua esistenza.
Dott.ssa Rossella Costagliola Lotorchisco
Gentile utente, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso con noi una parte di sè così importante Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso che non la lascia vivere con serenità la sua quotidianità: il suo ex fidanzato ha sicuramente offerto un buon consiglio, tuttavia deve essere lei a volere un consulto psicologico, che può offrirle la possibilità di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, sviluppando insieme al professionista strategie utili per far fronte a situazioni di difficoltà e sentirsi più efficace nella sua quotidianità.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Sentire che stai affrontando un momento così difficile e che ti senti così sopraffatta dai tuoi pensieri e dalle emozioni negative. È importante che tu cerchi immediatamente aiuto professionale. Ti consiglierei di contattare un professionista della salute mentale, come uno psicologo che possa offrirti il supporto e l'orientamento necessari per affrontare le tue difficoltà attuali. Sono in grado di ascoltarti e fornirti un sostegno emotivo, ma è necessario approfondire adeguatamente. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Buonasera, in realtà stai chiedendo aiuto, vorresti stare bene.
Si capisce molto chiaramente il tuo dolore, la tua difficoltà.
Inizierei portando la attenzione di ciò che ti accade, su di te e non sul tuo ex, che ha fatto quel che poteva, fino ad un certo punto, come seguire un filo che ti porta a vedere solamente certe cose.
Dall'altra parte del filo ci sei tu, con tutta la tua fatica a vivere, almeno ad oggi.
Se vuoi ne possiamo parlare insieme.
Un saluto
Lavinia

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