Mia moglie di continuo mi accusa, attacca e sminuisce, crede esista una speranza di farla smettere?

58 risposte
Mia moglie di continuo mi accusa, attacca e sminuisce, crede esista una speranza di farla smettere?
Dott.ssa Silvia Pinna
Psicologo, Psicoterapeuta, Tecnico sanitario
Roma
Buonasera. Questa domanda rischia di essere un po' parziale. La vostra è una dinamica di coppia e l'unica cosa che mi viene da considerare è il perché sia cosa sbilanciata?Quale è la sua reazione agli "attacchi"? Che significati profondi ci sono dietro le vostre accuse?

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Buonasera,
Alla sua domanda che si affida a una speranza, proverei a muoverla nella considerazione di ciò che la riguarda. Su cosa l'attacca, accusa, aggredisce sua moglie e se risponde a delle sue mancanze, debolezze, fragilità che forse non sono comprese come tali dalla sua compagna.
Proverei a riflettere su di se e chiedersi se ciò che viene attaccato, sminuito è una parte che non riesce ad esprimere. Affidarsi alla speranza non basta si affidi anche alla conoscenza di se stesso.
Un cordiale saluto
Elisabetta Ciaccia
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Dott.ssa Alexandra Benvenuti
Psicoterapeuta
Genova
Buonasera,
essere in coppia è come danzare in due. Ai passi di uno corrispondono i passi dell'altro.
La stessa cosa accade nelle dinamiche relazionali. Può provare a partire da sè, esplorando quelle che sono le tematiche che sono oggetto di conflitto con sua moglie e successivamente ipotizzare uno spazio di terapia di coppia, se lo desiderate.

Cordialmente
Dott.ssa Silvia Lorenzini
Psicologo, Psicoterapeuta
Magenta
Buongiorno, le dinamiche di coppia possono essere molto complesse e faticose da gestire. Potete eventualmente rivolgerci ad un terapeuta di coppia che vi aiuti ad interpretare i reciproci vissuti.
È importante infatti comprendere le modalità che hanno portato a queste problematiche.
Buona giornata
Dott.ssa Vittoria Andreis
Psicologo, Psicoterapeuta
Torino
Buongiorno,
sono convinta che sua moglie smetterà di comunicare utilizzando tale modalità nel momento in cui riuscirete, insieme, a capire i motivi del suo disagio e cosa avete entrambi portato nella vostra relazione per arrivare, forse, ad una progressiva e silenziosa distanza emotiva, una mancanza di comunicazione serena, un’incomprensione dei bisogni dell’altro che porta a reagire in modo aggressivo.
Una Terapia di Coppia è consigliabile quando due persone si accorgono di dover affrontare una crisi che comporta conflittualità, allontanamento e un atteggiamento squalificante profondo che causa sofferenza in entrambi, per comprendere quali fattori, nel tempo, abbiano rafforzato delle dinamiche, non funzionali, ad una serena vita sia individuale che di coppia.
Vi auguro di essere entrambi motivati ad intraprendere tale percorso in modo da acquisire insieme una nuova chiave di lettura che vi sarà utile, sempre, in tutte le fasi vitali del vostro futuro,

vittoria andreis
Dott.ssa Giuseppina Cantarelli
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Parma
Gentile signore,
mi chiedo , per quanto tempo ancora Lei possa tollerare questa continua mortificazione. Ovviamente non le si può che consigliare di parlare apertamente con la sua compagna , facendole comprendere con estrema chiarezza che, proseguendo con questo atteggiamento denigratorio, essa non potrà che contribuire a peggiorare il vostro rapporto fino ad esaurimento, per mancanza di "ossigeno emotivo".La invito quindi a prendere contatto con uno psicoterapeuta che la sostenga nel rivalorizzarsi come persona e come uomo e, che in seconda battuta, sia disponibile ad incontrare Lei e sua moglie assieme, per intraprendere una eventuale terapia di coppia, atta a consenrirLe /Vi, di comprendere quali siano i nodi disfunzionali nella vostra relazione ed in seguito ad aiutarvi nell' individuare strategie e nuove modalità per porvi rimedio o, per stimolarvi a riflettere seriamente sulla possibilità di porre fine ad un rapporto, che per come è esposto, presenta aspetti di grave criticità.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Giuseppina Cantarelli.
Parma
Dott.ssa Valentina Sciubba
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Probabilmente sì. Esistono strategie ad hoc della terapia breve, per casi simili, che danno ottimi risultati. Anche altri approcci però potrebbero essere efficaci e persino migliori, come ad es. la Gestalt.
Dovrebbe consultare una psicologa psicoterapeuta. Tenga presente che le Terapie Brevi si chiamano così perché danno generalmente ottimi o buoni risultati in una media di poche sedute.
Se si rivolge ad uno psicologo per sua moglie, e non lo fa direttamente sua moglie, è come se lei stesso sentisse che da qualche parte esiste una necessità per lei stesso di capire delle cose. Consiglierei una consultazione con uno psicoterapeuta di coppia essendoci in lei il desiderio di mettervi in discussione e in sua moglie l'energia per farlo.
Dott.ssa Melania Fanello
Psicologo, Psicoterapeuta, Professional counselor
Roma
Buon giorno, sono certa che ad entrambi potrebbero giovare alcune sedute di coppia per poter comprendere I motivi di quello che sta accadendo. La coppia è un sistema ed entrambi I componenti hanno la loro parte di responsabilità in ciò che accade nella coppia stessa. Se sua moglie la attacca e la critica, probabilmente le sta comunicando qualcosa che però nessuno dei due comprende. La speranza, nella misura in cui vogliate comprenderlo insieme, si fa certezza! In bocca al lupo!
Dr. Alessandro Vannucci
Psicoterapeuta, Psichiatra, Psicologo
Firenze
In questi casi il suggerimento è di fare una psicoterapia individuale e integrarla con degli incontri di coppia. È importante per lei capire anche che occasioni offre a sua moglie per essere aggressiva nei suoi confronti e d’altra parte riuscire ad essere “assertivo” per potersi confrontare con lei. Per ulteriori informazioni può telefonarmi al numero che trova nella mia pagina di profilo.
Dott.ssa Francesca Lesmo
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Ranica
Forse in lei c’é il desiderio di capire perché succede questo, che cosa si scatena dentro di lei e come affrontare la situazione. La moglie forse ha la stessa esigenza, quella di un confronto, ma non necessariamente di coppia. Chiarita la dinamica che ha portato entrambi, singolarmente, fino a questo punto, tutto diventa più semplice da risolvere.
Dott. Emanuele Lucchetti
Psicologo, Psicoterapeuta
Genova
Buongiorno, Alla sua domanda direi che è difficile dare una risposta. Come mai sua moglie l'attacca? E su quali argomenti? Sembra descrivere una situazione relazionale complicata e caratterizzata da conflitto. Se così fosse, potrebbe essere indicata una terapia di coppia dove far emergere queste dinamiche e cercare di lavorarci sopra per eliminarle. Ovviamente è necessario che lei e sua moglie siate d'accordo a lavorare in questo modo. Se fosse, prenda appuntamento da un terapeuta della sua zona specializzato in terapia di coppia. Arrivederci
Dott.ssa Caterina Cresciullo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Vallo della Lucania
Buongiorno, ho appena letto la sua breve ma esaustiva richiesta...Le posso intanto dire che è difficile darLe una risposta diretta si dovrebbero analizzare tanti elementi:da quanto tempo succede, cosa attiva le accuse, come vengono gestite e cosa sta succedendo nella vostra vita.Sicuramente potrebbe giovare, pensare di richiedere una consulenza di coppia oppure una consulenza individuale, ma non esiti, è molto difficile che le cose possano 'sistemarsi' senza accedere ad un livello di consapevolezza maggiore e senza affrontare ciò che attiva tali dinamiche sottendono.
Mi contatti per ulteriori informazioni.
cordialmente
Dott. Emanuele Grilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve. La sua sembra essere una velata (neppure molto) richiesta di aiuto. Lei sembra essere vittima di una serie di comportamenti di sua moglie. La dinamica di coppia che sottende queste condotte va analizzata in tutta la sua profondità'. Temo di doverle dire che molto probabilmente la condotta di sua moglie cambiera' quando anche lei cambiera'modo di rapportarsi nei suoi confronti. Per capire cosa e come cambiare diventa inevitabile un percorso psicologico. Individuale? Di coppia? Dipende da chi percepisce maggiormente l'urgenza di cambiare. se lei vuole scoprire come cambiare schemi di relazione sarebbe opportuno iniziasse un lavoro personale. Cordiali Saluti.
Dott. Maurizio Luppi
Psichiatra, Psicoterapeuta, Neurologo
Spilamberto
Buongiorno, la risposta non è facile perché non conosco bene entrambi i coniugi; potreste rivolgervi a uno psicoterapeuta di coppia, il quale dopo varie sedute avrà un'idea più precisa riguardo alla vostra relazione, così potrà lavorare fattivamente.
La saluto cordialmente, Maurizio Luppi
Dott.ssa Eugenia Cardilli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, nella sua domanda molto breve non ci da nessuna notizia su sua moglie e neanche su di lei, ma si percepisce che ci sono dei conflitti fra voi. Sua moglie con questi attacchi aggressivi sicuramente sta comunicando che ci sono dei comportamenti che a lei non piacciono. Come descrive nella sua domanda, sembra che sua moglie ha dei rancori verso di lei, se desidera ricreare un rapporto diverso con sua moglie, deve proporle di eseguire delle sedute di coppia, ed insieme con l'aiuto della psicoterapeuta cercherete di far chiarezza e capire quale sono le responsabilità di entrambi e trovare il modo di stare insieme, senza farvi del male, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Dott. Alessio Vellucci
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile Utente,

La sua domanda è molto coincisa, ma ciononostante emerge con chiarezza non solo l'amarezza per degli atteggiamenti nei suoi confronti, che trova immeritati, ma allo stesso tempo l'intensità di un sentimento che prova per sua moglie, e che impedisce all'amarezza di evolvere in un moto di protesta chiaro, se non qui con noi in questa sede.
In ciò che ci chiede alberga speranza e non rassegnazione, e per questo le suggerirei di rivolgervi ad un terapeuta di coppia o, se sua moglie non si prestasse a questo possibilità, individuale, per aiutare Lei a comprendere cosa le rende possibile rimanere all'interno di una relazione dai contorni così aspri.
Un caro augurio di buona fortuna
Dott. Andrea De Simone
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Salerno
Buongiorno, falla poche cose che dice non è possibile comprendere bene la vostra dinamica di coppia. Provi a richiedere una consulenza psicologica per chiarire e comprendere questo suo disagio all’interno della coppia.
Ottime cose, Dottor Andrea De Simone
Dott.ssa Lorella Bruni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Attraverso una terapia di coppia si può comprendere e ritrovare un equilibrio magari da voi auspicato. Come mai la signora sente la necissità di accusare e comportarsi in questo modo? Da quando lo fa? Un pò queste le coordinate per una anamnesi più accurata e una diagnosi di crisi. D'akltro canto lei, è la prima volta che la vede comportarsi così? si perchè possibile che ora abbia le sue fragilità. Anche un percorso individuale può aiutare in questi casi.
Per una visita o una consulenza piuo consultarmi,m vederemo se procedere via skype o via wa.
Dott. Andrea Maldifassi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno gentile utente, la sua domanda sembra un pò parziale. Bisognerebbe capire perché sua moglie l'attacca e che dinamica di coppia si è creata tra voi. Potrebbe provare a parlarne con sua moglie e proporle di fare qualche colloquio con un terapista di coppia per aiutarvi a veder la vostra situazione da un punto di vista esterno. Se vuole sono disponibile per un consulto online gratuito per valutare la situazione. Cordiali Saluti
Dott.ssa Ambra Salustri
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, la sua domanda lascia intuire che vi siano difficoltà relazionali tra lei e sua moglie, che sottostanno alla manifestazione di critica che lei descrive come problema. Se fosse così, sarebbe importante comprendere quali sono gli elementi di sofferenza che anche sua moglie vive e, eventualmente, valutare la possibilità di una consulenza psicologica di coppia, per lavorare sulle dinamiche che si sviluppano tra di voi e che fanno emergere le lamentele di cui lei parla.
Dott. Michele Iannelli
Omeopata, Agopuntore, Psicoterapeuta
Roma
Un rapporto di coppia, nonostante le umani imperfezioni, dovrebbe essere sostanzialmente soddisfacente per entrambi i componenti. Se questo non avviene in maniera cronica occorre trovare strade per migliorare la situazione. Un rapporto di coppia disfunzionale, infatti, produce uno stato di stress cronico che può provocare anche patologie di un certo rilievo. E' dunque consigliabile una consulenza psicologica di coppia oppure, se sua moglie non aderisse a questa proposta, potrebbe fare un percorso di consulenza e terapia singolo per vedere più chiaramente le sue motivazioni e criticità relativamente al suo matrimonio. Nel salutarla cordialmente mi metto a sua disposizione telefonicamente qualora avesse bisogno di maggiori informazioni.
Dott.ssa Patrizia Provasi
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Legnano
Buonasera, è importante comprendere quali siano le vostre dinamiche, che tipo di accuse sono, se hanno un fondamento o meno. Solo lavorandoci, potranno smettere.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Patrizia Provasi
Dott. Massimo Zedda
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Torino
Buongiorno, provi a parlarne con sua moglie, con i tempi e modi più idonei a voi come coppia. Successivamente, se pensate sia necessario, ed entrambi motivati e d'accordo, potrete intraprendere un percorso di coppia. Sarà un percorso dove emergeranno le vostre dinamiche e, sotto l'aiuto di un/a professionista, queste verranno alla luce per essere analizzate nel lavoro terapeutico. Saluti.
Dott. Luciano Cirino
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Gallarate
Buongiorno,
occorrerebbe capire meglio che cosa porta sua moglie a comportarsi in modo accusatorio e screditante nei suoi confronti, da quando lo fa (per es. se è una cosa recente o fa parte da sempre della vostra "normale" quotidianità), quali sono i reciproci pensieri e vissuti e come e cosa lei risponde a sua moglie.
Probabilmente sua moglie le sta dicendo che non è contenta, forse non riconosce più l'uomo di cui si era innamorata. Forse "smetterebbe" nel momento in cui ritrovasse qualcosa che forse teme di aver perduto. Però è solo un'ipotesi...
Le consiglio di provare a condividere con sua moglie il desiderio di superare i vostri problemi, di ritrovare pace e armonia, magari con l'aiuto di uno psicologo.
Dott.ssa Roberta Sala
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Desio
Gentile utente, con pochissime parole lei pone una domanda difficile e insidiosa: possiamo cambiare le altre persone? Personalmente, credo che siano le relazioni a cambiare, non le singole persone: per questo motivo, nel cambiamento di sua moglie è incluso anche un suo personale cambiamento - a qualche livello o in qualche aspetto. Sento comunque la sua "speranza" come un bisogno impellente e significativo: forse uno sguardo più indulgente e accogliente da parte di sua moglie consentirebbe anche a lei di vedersi come persona di maggior valore. Rimango a sua disposizione e le mando i più cordiali saluti.
dott.ssa Roberta Sala
Dott.ssa Sara Zamperlin
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Sesto San Giovanni
Buongiorno,
fornisce pochissime informazioni e quindi non posso sapere se il vostro rapporto si è sempre caratterizzato in questo modo o se c'è stato un cambiamento recente. In ogni caso, lei sembra portare una sofferenza, insieme al desiderio di trovare nuove e più funzionali modalità di rapporto tra voi. Il mio suggerimento è quello parlarne con sua moglie e, se siete entrambi disponibili, contattare uno psicoterapeuta di coppia, che vi possa aiutare a comprendere come mai la vostra interazione si configura in questo modo, aprendo anche una riflessione sulla possibilità di scoprire nuovi modi di rapportarvi tra voi. Cordiali saluti
Dott.ssa Roberta Accornero
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Novara
Dietro a questo tipo di atteggiamento può esserci un malessere o una sofferenza legata alla relazione di coppia, potrebbe essere interessante riuscire ad avere una comunicazione efficace tra di voi che vi faccia interrogare sugli stati d'animo e sulle dinamiche che intercorrono fra voi. Se dovesse essere difficile farlo perchè si è raggiunta una soglia di intollerabilità reciproca potrebbe essere utile fare una terapia di coppia nella quale lo psicologo funge anche da mediatore e da "traduttore" dei pensieri uno dell'altro, a volte basta tornare a "parlare la stessa lingua" per tornare a capirsi.

cordiali saluti
Dott.ssa Elisa Manfredi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Gent.mo, senza speranza non si fa nulla! Ma temo che da sola non basti. un caro saluto:)
Dott.ssa Giovanna Simona Bettinelli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Piacenza
Gentilissimo, molto spesso la frustrazione e la conseguente rabbia derivano dalla difficoltà di una comunicazione efficace nella vostra dinamica relazionale. In questi casi porre attenzione alla problematica dell'autoaffermazione è un passo consigliato. Le suggerisco un percorso terapeutico individuale oppure, se entrambi motivati, di coppia, per comprendere nuove modalità e possibilità.
La saluto cordialmente.
Dott.ssa Rossella Ianniello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Settimo Milanese
Buona sera,
Trattandosi di una relazione di coppia il cambiamento avviene non nel singolo, ma nella dinamica del rapporto, alla quale anche lei partecipa. Come si pone lei nei confronti di questi attacchi? Che ne pensa? Come vorrebbe ri-strutturare il vostro rapporto? Provi a valutare l'idea di una psicoterapia per lei o, se sua moglie è disponibile, di un percorso di coppia. Cordiali saluti
Dott.ssa Iulia Murrocu
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, non c'è un modo per farla "smettere".
Può scegliere di rivolgersi ad un/a terapeuta per se stesso oppure, se la moglie è motivata, per la coppia, per comprendere meglio dove la dinamica di coppia si inceppa e non vi fa procedere serenamente nella relazione.
Saluti
Iulia Murrocu
Dott.ssa Greta Tovaglieri
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Salve. Mi pare di capire che questo sentirsi sminuito ed attaccato la metta molto a disagio. La "cattiveria", o comunque un'aggressività spiccata, è un sintomo e come tale andrebbe interrogato. Mi sembra però che sua moglie non l'abbia ancora fatto; lei sì però, quindi la cosa potrebbe partire da Lei? Perchè non iniziare Lei un percorso? Sono sicura che col tempo cambierebbero anche le vostre dinamiche di coppia.

Cordialmente.

Greta Tovaglieri
Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
Gentile utente, non ci ha fornito abbastanza informazioni per poterle dare una risposta esaustiva, dipende da molti fattori che è sicuramente il caso di affrontare in un setting protetto con un professionista.

Cordialmente

Dottor Mauro Vargiu
Dott.ssa Beatrice Macchi
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Busto Arsizio
Buongiorno, sarebbe interessante valutare una terapia di coppia oppure un suo percorso individuale
Dott.ssa Mariarosaria Russo
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Castellammare di Stabia
Gentile utente, se questa modalità comunicativa risulta essere un problema per lei o per entrambi sarebbe opportuno intraprendere una terapia di coppia oppure un percorso individuale e con l'aiuto di un professionista esplorare il problema (cosa scatena questi comportamenti, lei come reagisce e così via) e analizzare quali possano essere le possibili soluzioni.
Cordiali saluti
Dr.ssa Mariarosaria Russo
Dott.ssa Sara Passavanti
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Limbiate
Buongiorno,
Vuti di intraprendere assieme a sua moglie una terapia di coppia per capire il perché di tali atteggiamenti, così da imparare le giuste strategie per affrontarli al meglio.
Dott.ssa Sara Passavanti
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Dott.ssa Elisa Maria Sini Bottelli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Sesto San Giovanni
Buongiorno,
grazie per la Sua condivisione, sicuramente come hanno suggerito anche i/le colleghi/e la terapia di coppia sembrerebbe la strada migliore per poter affrontare le problematiche, partendo dal capire se vi è progettualità in comune, se si ha voglia di continuare a stare insieme e come. Qualora però non fosse una strada percorribile un percorso di psicoterapia la aiuterebbe in ogni caso a mettere a tema la problematica trovando un modo di avere a che fare con lei che porti ad altre modalità di interazione.
Ringraziandola per la condivisione, rimango a disposizione.
Dott.ssa Elisa Maria Sini Bottelli
Dott.ssa Elena Cristalli
Psicologo, Terapeuta, Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno, dalle sue righe di richiesta mi arriva la stanchezza di queste modalità della vostra relazione. Posso comprendere che sia faticoso. Per interromperle, o per lo meno modificarle, dalla mia esperienza penso che sia utile mettersi in gioco entrambi, cercando di comprendere cosa succede in quelle situazioni e più in generale nelle dinamiche personali e di coppia.
Saluti,
Elena Cristalli
Dr. Andrea Calò
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Lainate
Buongiorno, a questa domanda è impossibile rispondere. Quando nella coppia vi sono dinamiche di questo tipo c'è sempre una rabbia di fondo. Evidentemente sua moglie è arrabbiata per uno o più motivi, ragionevoli o irragionevoli non è dato sapersi. Di sicuro un atteggiamento vittimista o passivo aggressivo in risposta non farà altro che peggiorare la situazione.
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, si è mai chiesto come mai ci sono persone a noi vicine che si possono concedere tutto?
Però le faccio una seconda domanda, e spero che la possa aiutare, come mai lei non argina gli eccessi di sua moglie?
Le domande sono precondizione al suggerimento di iniziare una psicoterapia centrata su di lei.
Non possiamo cambiare gli altri, ma noi stessi si!
Saluti dott.ssa Sandra Petralli
Dr. Andrea Luca Bossi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Arese
Buongiorno, se uno Psicoterapeuta non fosse animato dalla speranza dovrebbe cambiare mestiere, il punto è saperla condividere con gli altri.
La sua domanda purtroppo non fa emergere nessun motivo o ragione del disagio, non è possibile fare delle conclusioni, o avanzare suggerimenti, se non prova a declinare in modo più approfondito la vostra situazioni.
Un aiuto a chi legge potrebbe darlo per esempio portando un esempio di una situazione ricorrente che porta sua moglie ad "attaccarla" o quali sono i contesti, o i comportamenti che lei promuove, che portano sua moglie a tali azioni verso di lei.
Se vuole un aiuto, è imprescindibile che lei descriva la vostra condizione in modo più esaustivo. Buona giornata
Dott. Giulio Ciccia
Psicologo, Psicoterapeuta
Bergamo
Buongiorno
non bisogna mai abbandonare la speranza, la prima cosa che le consiglio è di dire a sua moglie come si sente quando viene trattato in questo modo, cercando di comprendere cosa la spinge a comportarsi così. In questa fase è utile capire quali siano i nostri comportamenti individuali che possono suscitare nel coniuge reazioni aggressive. Qualora poi emergesse un problema che condividete, ma non riuscite a risolvere da soli, potete iniziare un percorso di coppia mirato. Può essere che si incontrino delle resistenze, ma bisogna far leva sul fatto che entrambi non siete felici in questa situazione e che occorre per questo farsi aiutare. Se poi la moglie continua a non voler collaborare, le consiglio di iniziare una consulenza psicologica individuale, per mettere meglio a fuoco il problema e decidere il da farsi con rinnovata consapevolezza.
Dott.ssa Eleonora Amoroso
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Capisco che sia una situazione difficile. La comunicazione aperta e onesta è fondamentale in una relazione. Potrebbe essere d'aiuto parlarle dei suoi sentimenti; ascoltare quali sono le preoccupazioni dietro ai comportamenti di sua moglie; porre dei limiti rispetto a ciò che proprio non può accettare. Questi sono solo piccoli suggerimenti, credo che la cosa fondamentale sia rivolgersi ad un professionista per un supporto individuale o di coppia.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Mi dispiace per la situazione che stai vivendo, deve essere davvero difficile gestire un clima così teso e sentirsi attaccato o minuscolo.
È importante considerare che i comportamenti della tua compagnia potrebbero essere legati a fattori emotivi, stress, insoddisfazioni personali o dinamiche relazionali che si stanno consolidando nel tempo. Parlare apertamente con lei, in un momento tranquillo e senza accuse, potrebbe essere un primo passo per cercare di comprendere cosa sta dietro a questi atteggiamenti.
Tuttavia, per affrontare efficacemente la situazione e lavorare su eventuali difficoltà comunicative o conflitti profondi, sarebbe utile e consigliato rivolgersi ad uno specialista, come uno psicoterapeuta di coppia. Questo tipo di supporto può offrire uno spazio neutro e sicuro per esplorare le problematiche e trovare strategie per migliorare la relazione.

Dottoressa Silvia Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa Torino
Dott.ssa Angelica Brasacchio
Psicoterapeuta, Professional counselor
Milano
Gentile signore, capisco il peso di vivere nella situazione che descrive, ad ogni modo è complesso rispondere senza conoscere più a fondo la vostra storia e le dinamiche della vostra relazione. Il mio suggerimento è quello di valutare insieme la possibilità di intraprendere un percorso di coppia. Questo potrebbe aiutarvi a comprendervi meglio, migliorare la comunicazione e, se necessario, prendere decisioni che siano il più possibile consapevoli e rispettose per entrambi. Resto a disposizione se desidera ulteriori chiarimenti o supporto.
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, posso solo immaginare la fatica, ha provato a condividere con lei come si sente quando lei le parla in quel modo, cosa vorrebbe che sua moglie facesse di diverso. Condividere come ci fa sentire qualcosa che l'altre fa è importante, soprattutto in un rapporto di coppia. Potreste anche valutare un supporto che vi possa aiutare in questo momento di distress relazionale. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott. Massimo Masserini
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Bergamo
Gentilissimo, la sensazione di essere continuamente accusato, attaccato e sminuito può essere estremamente dolorosa e logorante. Se ti trovi in una situazione in cui la comunicazione sembra essere costantemente negativa e tu ti senti frainteso o trattato ingiustamente, è importante prendere sul serio il benessere emotivo di entrambi. possono esistere dinamiche di comunicazione disfunzionale. In questo caso potrebbe essere molto utili iniziare una terapia di coppia. Buona serata
Dott.ssa Greta Mortara
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buona sera,

dalle poche informazioni riportate risulta difficile riuscire a formulare una risposta completa ed esaustiva. La sensazione di essere spesso accusato, attaccato e sminuito può essere molto dolorosa. Potrebbe essere importante favorire uno spazio di dialogo con la sua compagna rispetto a quanto percepisce in riferimenti agli atteggiamenti riportati.
Intraprendere un percorso di psicoterapia di coppia potrebbe aiutarvi a comprendere le dinamiche presenti nel vostro rapporto. Il percorso potrebbe rivelarsi un valido supporto per fare luce sui vissuti che entrambi percepite e che possono influire nell’alimentare il perpetuarsi di alcuni comportamenti. Creare uno spazio di confronto potrebbe rivelarsi un'opportunità preziosa per condividere le complessità riscontrate e individuare insieme possibili strategie risolutive.

Un saluto.
Dott.ssa Gloria Tosi
Psicologo, Psicoterapeuta
Tortona
Buonasera, le consiglio di riflettere su come la fa sentire il comportamento di sua moglie, e condividerlo con lei. Potrebbe essere un buon punto di partenza, buon proseguimento!
Dott.ssa Elena Arca
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Gentile anonimo, bisognerebbe comprendere di cosa la accusa e cosa spera di ottenere attraverso questi attacchi frequenti. Qual è il bisogno che si cela dietro questi attacchi?
E lei invece da quanto tempo subisce questi comportamenti e come reagisce? Qual è il bisogno che si cela dietro i suoi comportamenti?
In generale vi consiglio di trovare qualcuno che vi aiuti a far emergere i vostri bisogni in modo tale che possano trovare voce ed essere ascoltati con maggiore consapevolezza.
Dott. Eugenio Mamo
Sessuologo, Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Buongiorno,
capisco quanto possa essere doloroso sentirsi attaccati o svalutati da chi ci è vicino. Purtroppo, per poterle dare una risposta precisa servirebbero più informazioni sul contesto e sulla dinamica del vostro rapporto.

In generale, quando in una relazione di coppia si creano situazioni di conflitto ripetuto o comunicazioni cariche di tensione, può essere molto utile intraprendere un percorso di terapia di coppia. La stanza di terapia diventa uno spazio protetto dove entrambi potete esprimervi liberamente, sentendovi ascoltati e aiutati a riconoscere i vostri bisogni e quelli dell’altro.

Il lavoro con un terapeuta può facilitare la comprensione delle dinamiche che si sono consolidate nel tempo e che spesso, senza volerlo, alimentano il malessere. In alcuni casi, si scopre che dietro gli attacchi o le accuse ci sono sofferenze non espresse, richieste d’aiuto mal formulate, o modi appresi di comunicare il disagio. In altri, può emergere la necessità di ridefinire gli equilibri o i confini della relazione.
Dott.ssa Cinzia Cosmi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, immagino sia una situazione faticosa. Credo esista la possibilità di provare a capire cosa genera questa conflittualità. Qualora fosse interessat* ad approfondire l'argomento, mi contatti pure. Mi occupo di terapie relazionali e di coppia da molto tempo. Saluti
Dott. Matteo Acquati
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Monza
Buongiorno,
capisco quanto possa essere doloroso trovarsi in una relazione in cui ci si sente costantemente accusati o svalutati. Quando queste dinamiche diventano ricorrenti, spesso non si tratta solo di smettere un comportamento, ma di comprendere cosa c’è dietro: rabbia, frustrazione, difficoltà comunicative, bisogni non espressi o ferite pregresse.
La speranza c’è, ma più che aspettarsi un cambiamento spontaneo dall’altro, è utile chiedersi se e come sia possibile aprire uno spazio di dialogo diverso. In alcuni casi può aiutare proporre un confronto più calmo e protetto, oppure ricorrere a un supporto esterno (come una consulenza di coppia), che permetta a entrambi di sentirsi ascoltati senza cadere subito nello scontro.
Parallelamente, può essere importante anche per lei prendersi cura di sé e dei propri confini: capire cosa prova di fronte a questi atteggiamenti, cosa riesce a tollerare e cosa invece la fa soffrire troppo.
Non esiste una bacchetta magica per “far smettere” qualcuno, ma è possibile costruire nuove modalità di comunicazione, soprattutto se c’è disponibilità da entrambe le parti a mettersi in gioco.
Resto a disposizione.
Cordiali saluti,
Dott. Matteo Acquati
Dott.ssa Rosaria Lombardi
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Gentilissimo,
quando una relazione di coppia si caratterizza per accuse, svalutazioni o conflitti ripetuti, la prima cosa da considerare non è tanto come “far smettere” l’altro, ma comprendere che tipo di dinamica si è instaurata e quali emozioni o bisogni reciproci si stanno esprimendo attraverso lo scontro. Anche questi attacchi rappresentano una modalità, ovviamente non costruttiva, di comunicare un disagio.
Un percorso psicoterapeutico può aiutare a riconoscere gli schemi comunicativi disfunzionali e imparare a gestire diversamente le provocazioni o le critiche. Riconoscere le proprie capacità di regolare le emozioni, aiuta a proteggere il proprio equilibrio interiore. Ad esempio, comprendere quali parti di sé vengono attivate (ingiustizia, rifiuto, inadeguatezza...) potrebbe aiutare a valutare, con maggiore lucidità, se e come la relazione possa evolvere verso forme più rispettose e reciproche.
In alcuni casi, un lavoro individuale di consapevolezza può essere integrato con tecniche di ipnosi conversazionale o neo-ericksoniana, per rafforzare la centratura e la sicurezza personale; in altri, può essere utile un percorso di terapia di coppia o EMDR se vi sono esperienze pregresse di svalutazione o ferite emotive che amplificano le reazioni nel presente.
La “speranza” non è tanto di cambiare l’altro, quanto di modificare la propria posizione interna, ritrovando calma, lucidità e capacità di scelta. È da lì che spesso cambia anche la relazione.
Un cordiale saluto.
Buongiorno,
mi dispiace molto per questa condizione che sta vivendo con sua moglie. Le speranze di un cambiamento sono possibili ma per questo è fondamentale che sua moglie comprenda che il suo comportamento la ferisce molto. Vi consiglio di intraprendere una terapia di coppia per superare questa fase della vostra vita.
Cordialmente
Dr.ssa Giuseppina Valente
Dott.ssa Elena Gianotti
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Bisognerebbe capire com'è la relazione tra di voi, per quale motivo sua moglie si comporta così e come reagisce lei di conseguenza. Ci sarebbe bisogno di conoscere la storia della vostra relazione per poter dare una lettura sensata e comprensiva del vostro presente. Le suggerirei di attivare un percorso che la aiuti a guardare la vostra situazione più da vicino, per capire se possa poi trasformarsi in una terapia di coppia. Se volesse approfondire la questione mi trova a disposizione, anche online. Un caro saluto, dott.ssa Elena Gianotti
Dott.ssa Marilyn Imperioso
Psicoterapeuta, Psicologo
Melegnano
Buongiorno,
capisco quanto possa essere pesante sentirsi spesso accusati o sminuiti. In alcune coppie diventa difficile ripristinare una connessione empatica, e questo può creare molta sofferenza. Per lei può essere utile capire come questa situazione la fa stare, in che modo contribuisce a questa dinamica, quali limiti sente necessari e cosa desidera per il suo benessere.
Un percorso individuale può aiutare a fare chiarezza e, se entrambi lo ritenete possibile, si può valutare anche uno spazio di coppia. Se lo desidera, possiamo approfondire.
Cordiali saluti

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