In 26 anni di vita non sono mai riuscito ad avere degli amici, significa che forse ho dei problemi m

22 risposte
In 26 anni di vita non sono mai riuscito ad avere degli amici, significa che forse ho dei problemi mentali? Le situazioni sociali mi hanno sempre messo un'ansia assurda fin da piccolo e non riesco a rimanere rilassato e sereno, temo sempre di poter fare qualcosa di sbagliato e che gli altri possano criticarmi, ferirmi e farmi sentire in imbarazzo. Per me anche fare il primo passo è problematico e anche se riesco ad avere delle conversazioni con qualcuno, l'ansia e il pessimismo prendono il sopravvento facendomi preoccupare su come possa mandare avanti il rapporto, mi chiedo ''e la prossima volta che ci vediamo di cosa posso parlare? e se non avessi più nulla da dire?''. Quelle poche relazioni che ho avuto sono state superficiali, non mi scaturivano delle emozioni, non mi facevano sentire ''vivo'' e non sentivo mai di poter essere me stesso al 100%. Vedo che anche la mia famiglia è preoccupata per me, temono che quando un giorno non ci saranno più io rimarrò da solo e mi dicono che devono sbrigarmi a trovare delle amicizie perché più si diventa grandi e meno occasioni ci sono per fare amicizie. Io ho anche provato a cercare dei contesti in cui entrare in contatto con altre persone ma non riesco mai a ingranare realmente. Col passare del tempo questa ansia e questo sconforto che provo mi stanno facendo sentire sempre più depresso, come se nulla che faccio avesse senso e come se stessi buttando via la mia vita
buonasera e grazie per aver condiviso il suo vissuto con noi.
l'avere degli amici è naturale quando a tutte le età e quando si è giovani in particolare. questo suo vissuto di insicurezza la porta a non poter reggere una relazione amicale, forse un percorso terapeutico potrebbe aiutarla ad eliminare i pensieri disfunzionali e eliminare cos' quella sintomatologia ansiosa che le provoca disagio.
per ulteriori approfondimenti sono a disposizione anche online.
Dott.ssa laura Bova

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Gentile utente, grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza. Mi rendo conto quanto sia frustrante e quanto lei stia soffrendo per questo problema che da tanti anni ormai pervade la sua vita. Sarebbe interessante comprendere cosa veramente la spaventa e cosa scatena la sua ansia. Credo che un supporto psicologico potrebbe far sì che lei approfondisca la conoscenza di se stesso aiutandola poi anche nel credere in sé stesso.
Resto a sua disposizione
Dott.ssa Veronica Guidi
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Gentile utente, la ringrazio di aver condiviso il suo vissuto e la sua sofferenza. Sono consapevole di quanto questa situazione crei sofferenza e disagio, proprio per questo le consiglio di svolgere un percorso di Psicoterapia, così da individuare e scoprire i vissuti e le emozioni legate a questa esperienza. La psicoterapia potrà aiutarti a conoscerti meglio e così da riuscire a credere di più in sé stesso.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, dato che il suo problema pare durare da molto tempo e sembra aggravarsi sempre di più con il tempo ripercuotendosi molto sul suo umore e sulla sua autostima. Le consiglierei un consulto con uno psicologo per intraprendere un percorso che sia orientato a rafforzare e migliorare l’immagine che lei ha di sé stesso. Avere uno spazio terapeutico in cui potrà sentirsi libero di essere sé stesso e accettato per quello che è potrebbe aiutarla ad avere un punto di partenza per potersi sbloccare. Già il fatto che abbia scritto qui la sua richiesta e che non sia dato per vinto finora mi fa ben sperare che la volontà di migliorare c’è in lei, ma ci vorrà un po’ di tempo probabilmente. Spero di esserle stato d’aiuto.

Distinti saluti, dott. Morgione Massimo
Gentile ragazzo, grazie per aver condiviso in questo spazio ciò che sente. Dev'essere molto faticoso convivere per tanti anni con le sensazioni di forte ansia che descrive e con il timore in qualunque situazione sociale di poter sbagliare qualcosa, di essere criticato o di star male. Credo possa essere utile comprendere da dove arriva tutta l'ansia che percepisce, quando esattamente ha cominciato a sentirla, e che cosa vuole comunicarle. Mi colpisce quando dice di non aver mai sentito di poter essere sè stesso al 100%, e credo che proprio ripartire da sè, dai suoi bisogni, da ciò che desidera per sè, possa essere un buon punto d'inizio verso un maggior benessere. Il profondo sentimento di sconforto e la grande sofferenza che mi arriva, credo meritino uno spazio adeguato per essere osservati, cominciando un percorso che possa aiutarla a mettere a fuoco i temi che porta. Le mando un caro saluto e resto a disposizione. Dott.ssa Francesca Loddo
Buonasera e grazie per aver condiviso con noi il suo vissuto. La situazione da lei descritta è abbastanza chiara, anche se ci sarebbe bisogno di approfondire ulteriormente alcuni punti. L'ansia, percepita in maniera sproporzionata alla situazione che stiamo vivendo, ci blocca e, per non provarla ancora, tendiamo a evitare situazioni specifiche. Molto spesso a tutto ciò si associano pensieri di natura "catastrofica" che aumentano lo stato ansioso.
Mi rendo disponibile a iniziare con lei un percorso psicologico per aiutarla ad affrontare il suo disagio e sofferenza.
Un saluto e in bocca al lupo per tutto
Dott.ssa Alessandra Carabba
Buonasera,
Il primo consiglio che ti do è questo: Diventa il tuo miglior amico!
Durante tutte le fasi della vita si compie una progressiva conoscenza di sé stessi attraverso le esperienze, le emozioni che si provano e le relazioni interpersonali. Progressivamente questo processo fa sentire sempre più sicuri di sé e fa prendere consapevolezza della bellezza della propria unicità. E’ un percorso non istantaneo costituito da alti e bassi, ma che porta a diventare i migliori amici di sé stessi! Da una parte non si avrà paura di rimanere temporaneamente soli e dall’altra di esprimere sé stessi senza barriere, senza maschere, senza il timore del confronto, dei giudizi altrui e dell’inadeguatezza. Non pensare al rifiuto o alle critiche degli altri, ma credi in te stesso e all’apporto positivo che puoi essere in qualsiasi tipo di relazione che intesserai.
Questo è il punto di partenza per la risoluzione del tuo disagio.
Ti consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia: in poco tempo tornerai a essere soddisfatto della tua vita, di te stesso e delle relazioni interpersonali.
Buon lavoro!
Dott. Tiziano Grosso
Gentile utente, grazie per questa condivisione. Dalle sue parole emerge tanto del suo vissuto. Credo che uno spazio di ascolto di queste sue insicurezze, paure e sofferenza possa sostenerla nell'affrontarle. Inoltre, tecniche psicocorporee potrebbero sostenerla nel gestire quest'ansia che la porta a bloccarsi nelle sue possibili relazioni generando poi pessimismo e credenze negative. Rimango a disposizione per un consulto, anche online.
Buongiorno,
Sicuramente non è pazzo ma, come scritto da lei, ha delle difficoltà nel rapportarsi con gli altri. Le consiglio di intraprendere un percorso con un collega per comprendere le ragioni alla radice di quest'ansia e provare a porvi rimedio.
Dott. Marco Cenci
Dev'essere molto doloroso sentire tutta questa solitudine. Mi dispiace leggerti nella tua sofferenza. Per prima cosa vorrei che sapessi che non avere amici non significa avere dei problemi mentali, ma posso dirti che averne tende a dare un senso più profondo e piacevole alla vita.
Mi sembra di capire che con la tua famiglia riesci ad avere relazioni positive per cui non è per forza detto che bisogna avere tanti amici. Quello che posso sentire mentre ti leggo è che provi un senso di solitudine e che ti dispiace che i tuoi familiari siano preoccupati per te.
Oltre al contattare uno psicologo o uno psicoterapeuta che può sostenerti nel trovare l'origine di questa sofferenza o supportarti nel conoscerti e migliorare la tua autostima per poter essere al 100% te quando tu lo desideri, ti posso consigliare di cominciare a prenderti cura di te e di spingerti laddove hai paura a stare, seguendo una tua gradualità. Solo tu puoi sapere quanto puoi metterti in gioco stando in uno spazio in cui senti che puoi metterti un pò alla prova (per esempio scrivendo a quel tuo vecchio amico con cui ti trovavi bene ma che piano piano, magari non sai neanche come e perchè, vi siete allontanati) ma senza stressarti eccessivamente o vivere questa esperienza con un'ansia eccessiva.
Ogni cambiamento richiede dei piccoli passi che ti portano alla meta che hai scelto per te ed è proprio il primo passo quello più arduo e che richiede più coraggio, per cui ti auguro un grande in bocca al lupo e che tu possa realizzare presto i tuoi desideri, per una vita piena e vissuta, proprio come tu la vuoi
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere altre domande, o desiderasse ricevere ulteriori informazioni, non esiti e chiedere.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Gentile utente, mi dispiace per la sua situazione. Non deve essere facile provare a mettersi in discussione in nuovi contesti sociali avendo tutto questo bagaglio di preoccupazioni, non solo sue ma anche dei suoi genitori.
Le suggerisco di cercare uno spazio di psicoterapia affinché possa imparare a vedere quante risorse ha dentro di sé e possa utilizzarle nelle relazioni con gli altri altri. Mi contatti se sente questo bisogno.
Un caro saluto,
Dott.ssa Del Giudice Genoveffa
Gentile utente, grazie per aver condiviso con noi la sua sofferenza. Dal suo racconto, a mio avviso, emerge coraggio da parte sua nel provare a buttarsi in contesti sociali nonostante le sue paure e i suoi pensieri. Comprendo la difficoltà di farlo continuando a pensare a tutto quello che potrebbe succedere o come potrà portare avanti la relazione. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a prendere consapevolezza dei suoi pensieri durante le situazioni sociali e a provare a prendere distanza da questi, anche affrontando le situazioni sociali ma con una guida al suo fianco. Resto a disposizione qualora volesse approfondire, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Sonia Castagnolo
Buonasera gentile utente, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Le situazioni sociali possono generare ansia, così come fare il primo passo non sempre è semplice, mi chiedo se si è mai riuscito ad incuriosire di questa sua difficoltà, se sa cosa la blocca nelle interazioni e mi sembra di capire che la paura del giudizio altrui alimenti molto il senso di inadeguatezza che lei sente.
Credo che un percorso psicologico potrebbe aiutarla ad esplorare queste sue difficoltà relazionali.
Le auguro una buona serata.
Dottoressa Erika Castagneri
Buonasera,
dalle parole con cui ha voluto raccontare di questa sua esperienza difficile traspare con chiarezza tutta la sofferenza e il senso di inadeguatezza che vi si accompagna. Non la conosco, ma non necessariamente il fatto di non riuscire a vivere serenamente i rapporti con gli altri è indice di un qualche "disturbo mentale". Ciò detto quel che conta è che questa condizione la faccia soffrire e che ad oggi sia arrivato a domandarsi cosa le accada, primo fondamentale passo per poterne venire fuori. Penso che sia per lei una preziosa occasione quella di intraprendere un percorso psicologico per potersi ascoltare e capire da dove venga questa paura di essere conosciuto per quello che è senza dover necessariamente avere una buona "performance".
Qualora scegliesse di tentare questa strada sono disponibile per cercare di trovare assieme una risposta e una soluzione a questa fatica, che non deve per forza stare con lei per sempre, anche se può essere difficile da credere!
Le auguro il meglio e resto a disposizione!
Dott.ssa Giulia Campana
Gentile utente da quello che lei dice comprendo i suoi vissuti emotivi relativi la difficoltà di instaurare relazioni amicali solide e durature. La sua preoccupazione riguardo la sua salute mentale merita uno spazio adeguato per poter essere approfondita, ma soprattutto lei merita di iniziare un lavoro su di sè che l'aiuti a conoscersi più a fondo. C'è molto che potrebbe fare per far emergere paure, bisogni, emozioni e pensieri riguardo se stesso e gli altri, e tutto questo le sarà d'aiuto in primis nella relazione con se stesso e di riflesso anche con gli altri.
La invito, anche se può comportare fatica, ad intraprendere quanto prima un percorso psicologico, perchè non è destinato a vivere in questa modalità....Rimango a Disposizione.
Dott.ssa Iolanda Lamanna
Gentile utente, descrivere la sua situazione è già un atto di consapevolezza che ha descritto molto bene e può cogliere questo momento come un'opportunità per riprendere in mano la sua vita. I segnali e/o sintomi di ansia, vergogna, paura di essere criticato possono essere vissuti in modo positivo riconoscendo cosa diciamo a noi stessi nel momento in cui li proviamo! Non sono le situazioni a creare disagio ma come vengono interpretati e il significato che attribuiamo. Approfitti della motivazione che lo ha spinto a descrivere le sue difficoltà per intraprendere un percorso personale che lo aiuterà a gestire le sue emozioni a suo favore dandogli una prospettiva diversa. Resto a sua disposizione! Buona giornata Dott.ssa Daniela Antonacci
Gentilissimo, capisco che stai attraversando un momento difficile, hai tutta la mia comprensione. È normale provare ansia sociale e sentirsi isolati, ma ciò non significa necessariamente che tu abbia dei problemi mentali. Potrebbe essere utile parlare con uno psicologo per esplorare le tue preoccupazioni e sviluppare strategie per affrontarle. Cerca anche di essere gentile con te stesso e di ricordare che non sei solo in questa situazione. Ci sono molte risorse e supporto disponibili per aiutarti a superare questa fase difficile. Non esitare a chiedere aiuto quando ne hai bisogno. Un caro saluto. Dr.ssa Marina Lumento.
Gentilissimo,
grazie per essersi raccontato a noi. Mi dispiace, dalle sue parole emerge tutta la sua più che comprensibile frustrazione. Le situazioni sociali possono provocare vissuti d'ansia in molte persone; potrebbe essere utile che trovasse una persona, un professionista di cui si può fidare, e cercare di comprendere con il suo supporto cosa la preoccupa tanto, quali sono le sue paure e trovare insieme alcune utili strategie per farvi fronte. Potrebbe essere utile coinvolgere anche il corpo in questo percorso per permettergli di sentire via via una maggiore forza e capacità di gestire quest'ansia che la porta a bloccarsi nelle relazioni.
Rimango a disposizione, anche per un incontro online.
In bocca al lupo!
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Buonasera e grazie per aver condiviso con noi il suo vissuto.
E' molto comune provare ansia sociale nelle relazioni esterne ma andrebbe indagato in primis quello che è il suo vissuto e la sua storia personale. Spesso nel rapporto con l'altro ci si può sentire eccessivamente esposti e si teme il giudizio altrui. L'ideale di perfezione che si rincorre sempre più comunemente nella realtà odierna rappresenta qualcosa di effimero ed irrealizzabile. Mostrarsi per ciò che si è, con i propri pregi e difetti, non è semplice ma è la base di qualsiasi relazione umana. Resto a sua completa disposizione, anche online, per qualsiasi chiarimento.
Cordiali saluti, Dott.ssa Laura Raciti
È evidente che stai attraversando un momento difficile e senti il peso di non avere legami sociali significativi. È importante sapere che non sei solo e che molte persone affrontano sfide simili legate all'ansia sociale e alle difficoltà nelle relazioni interpersonali.

Il fatto che tu abbia difficoltà a creare e mantenere legami amicali non significa necessariamente che tu abbia dei problemi mentali. È più probabile che tu stia vivendo un disagio legato all'ansia sociale, che è un problema comune e trattabile.

Ecco alcuni passi che potresti considerare per affrontare questa situazione:

1. Chiedi aiuto professionale: Parlare con uno psicologo o uno psicoterapeuta specializzato nell'ansia sociale potrebbe essere molto utile. Questi professionisti possono aiutarti a comprendere meglio le tue paure e ansie, nonché a sviluppare strategie pratiche per affrontarle.

2. Esplora le tue passioni: Cerca attività o hobby che ti interessano e che ti permettono di entrare in contatto con persone che hanno interessi simili. Un contesto in cui ci si concentra su qualcosa di condiviso può rendere più facile avviare conversazioni e costruire relazioni.

3. Pratica il self-care: Prenditi cura di te stesso dedicando del tempo alle attività che ti fanno stare bene, come lo sport, la meditazione, la lettura o qualsiasi altra cosa ti dia piacere. Un benessere emotivo generale può aiutarti a gestire meglio l'ansia e a sentirti più sicuro di te stesso nelle interazioni sociali.

4. Sperimenta con piccoli passi: Invece di concentrarti sulle grandi conversazioni o sforzi per fare amicizia, inizia con piccoli gesti, come fare un complimento a qualcuno o chiedere informazioni a uno sconosciuto. Questi piccoli passi possono aiutarti a costruire fiducia e ad affrontare gradualmente le tue paure.

5. Sii gentile con te stesso: È importante riconoscere che affrontare l'ansia sociale può richiedere tempo e sforzo, e ci saranno alti e bassi lungo il percorso. Sii gentile con te stesso e riconosci i progressi che fai, anche se sono piccoli.

Infine, se ti senti depresso o se pensi di avere pensieri suicidi, è fondamentale cercare immediatamente aiuto da un professionista della salute mentale o da un medico.

Ricorda che non sei solo in questo e che ci sono risorse e supporto disponibili per aiutarti a superare queste sfide. Continua a cercare il supporto di cui hai bisogno e non esitare a chiedere aiuto quando ne hai bisogno.

Cordialmente,
Dott.ssa De Pretto

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