Soffro di disturbo ossessivo compulsivo. Sono in terapia psicologica (cognitivo comportamentale) da

17 risposte
Soffro di disturbo ossessivo compulsivo. Sono in terapia psicologica (cognitivo comportamentale) da più di tre anni. Non riesco a guarire nonostante mi impegni tantissimo. Le mie compulsioni sono frequentissime e mi lasciano addosso una sensazione di sconforto dettata dal pensiero che non ce la farò ad uscirne. Come posso fare a portare a compimento il percorso psicoterapeutico in modo continuativo? È normale avere tanti crolli prima di riuscire a lavorare con continuità. Grazie di ❤️. Buonasera a tutti
Buonasera. Difficile risponderle, su poche righe di descrizione e credo che questo lei possa comprenderlo. Dò per scontato che sia nella mani giuste per una approccio corretto al suo problema. Anche se uso molto oculatamente la farmacoterapia, questa forse, a dosaggi bassi, potrebbe aiutarla a ridurre la condizione di stress e trarre maggior giovamento dalle tecnica psicoterapica. Ne parli con psichiatra e psicoterapeuta. Un saluto

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Buonasera, astrattamente il tipo di psicoterapia scelta sembra essere quello più adatto, anche se 3 anni di percorso sono abbastanza e dovrebbero aver portato almeno a qualche miglioramento.
Non sarebbe forse sbagliato provare a consultare un altro specialista anche solo per un confronto sulla strada fatta fin qui, come pure sarebbe utile, forse, consultare anche uno psichiatra per abbinare, eventualmente, una terapia anche blanda di tipo farmacologico alla psicoterapia.
Buongiorno e grazie per aver raccontato la sua situazione, questi percorsi sono sempre lunghi e pieni di alti e bassi soprattutto quando nel raccontare vengono a galla ricordi che spesso abbiamo chiuso nel cassetto per proteggerci. Valuti se c'è la sintonia giusta con il suo psicoterapeuta. Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o per terapie online.
Saluti, dssa Cristina Sinno
Gentile utente, i percorsi non sono mai lineari. Spesso sono fatti di su e giù come le montagne russe, ma si va sempre avanti non si torna mai indietro. Non so se ha mai valutato insieme alla sua terapeuta un supporto farmacologico che la possa aiutare.
Condivida con la sua terapeuta le sue preoccupazioni. In bocca a lupo cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
@Buongiorno,
oltre a pensare di affiancare alla terapia un supporto farmacologico, dovrebbe lavorare e indagare proprio quelle sensazioni di sconforto post convulsioni, che sensazioni sono? e dove le sente? ,oltre a questo io parlerei chiaramente con la terapeuta che la segue da tre anni per avere un confronto con lei e vedere altre possibili ipotesi terapeutiche.
Non so se le sono stata di aiuto ma fermarsi e capire i suoi bisogni e preoccupazioni credo sia di fondamentale importanza per un lavoro di continuità come richiede lei stesso. Buon lavoro e per qualunque cosa mi può scrivere. Dr.Jasmine Scioscia
Salve, il disturbo ossessivo compulsivo è complesso. Di solo conviene un approccio terapeutico integrato per poterlo approcciare. Le consiglio di parlare con il suo terapeuta e di valutare un approccio terapeutico che comprenda anche la terapia Emdr per lavorare più in profondità sui traumi. Mi può scrivere per qualsiasi dubbio. Saluti.
Gentile utente, capisco quanto sia difficile affrontare il disturbo ossessivo-compulsivo e persistere nonostante gli sforzi prolungati. È lodevole l'impegno costante nella terapia e dimostra una grande determinazione da parte sua. Vorrei rassicurarla che è normale sperimentare alti e bassi durante il percorso terapeutico. Il disturbo ossessivo-compulsivo è complesso e richiede tempo e pazienza per essere trattato in modo efficace. È importante comprendere che i cambiamenti possono richiedere tempo e che sono frequenti gli ostacoli lungo il cammino. Potrebbe aiutarla a portare a termine il percorso terapeutico condividere apertamente e onestamente i suoi pensieri, sentimenti e preoccupazioni con il terapeuta. La terapia è un processo collaborativo e il professionista potrà offrirle supporto e orientamento prezioso. Le suggerisco anche di continuare ad impegnarsi nelle tecniche e nelle strategie apprese durante la terapia, anche quando sembrano difficili o poco confortevoli. La pratica costante è fondamentale per consolidare i progressi e sviluppare nuove abilità per gestire le ossessioni e compulsioni. La guarigione è un processo graduale e ogni piccolo progresso è significativo e va riconosciuto e celebrato. Un caro saluto, Sara Magliocca
Buongiorno,
Sono dell'avviso che se dopo 3 anni di terapia sente uno stallo sia d'uopo confrontarsi con il suo Terapeuta circa l'eventualità di affrontare il suo disturbo con un approccio integrato (come hanno suggerito anche gli altri colleghi).
Valuterei altresì l'utilizzo della terapia EMDR.

Dr.ssa Claudia Ruocco
Buongiorno, intanto riconosco una sua forte motivazione e questa è fondamentale.
Ne ha parlato con il suo terapeuta? Ha valutato approcci differenti?
Cordiali saluti,
Giada Bruni
Buongiorno, il Disturbo Ossessivo Compulsivo è estremamente complesso e la terapia è sicuramente lunga e con movimenti di alti e bassi; come detto dai colleghi si può provare un approccio integrato con l'affiancamento di uno psichiatra ma fondamentale sarebbe condividere le sue paure e le sue preoccupazioni (anche inerenti all'andamento della terapia) con il suo terapeuta all'interno della vostra relazione e come si sente in questo momento rispetto ai miglioramenti e peggioramenti. Con l'augurio che le risposte qui possano esserle d'aiuto, le auguro un buon proseguimento.
Buongiorno, grazia per condividere il suo vissuto attuale, più che una risposta mi vengono delle domande che potrebbe farsi e condividere con la sua terapeuta, quali sono i motivi per cui non riesco a lasciare andare questi comportamenti?, cosa nascondono e di cosa mi proteggono?, cosa succederebbe se non ci fossero?, quali sono le emozioni che ci sono?
Un abbraccio
Gentilissimo,
un bel periodo di tempo con una terapia evidence-based per il disturbo che lei evidenzia; ciò, idealmente, avrebbe dovuto già produrre dei miglioramenti. Tuttavia, noto che potrebbe esserci stata una certa difficoltà nel mantenere una costanza nella terapia. È fondamentale dunque discuterne apertamente con il suo terapeuta: stabilire una solida relazione di fiducia è cruciale per ottenere i migliori risultati possibili.

Cordiali saluti
Buonasera, grazie di aver condiviso i Suoi dubbi riguardo alla durata della terapia.
Se in tre anni non avverte un miglioramento, indubbiamente ci sono dei problemi che possono essere di vario tipo.
Nel Suo caso, un approccio integrato del MSI (Modello Strutturale Integrato) che lavori più sulla struttura della persona, sulle sue emozioni e sentimenti che sottostanno ai Suoi sintomi, possa affrontare in modo più adatto il Suo malessere.
Resto a disposizione
Cordiali saluti
Dott.ssa Monika Elisabeth Ronge
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Salve, il disturbo ossessivo-compulsivo è un disturbo difficile da guarire. Veda se trova un approccio psicoterapeutico diverso o se riesce a parlare della sua insoddisfazione con il suo attuale terapeuta. Un saluto
Salve. Mi rendo conto che la sua situazione provochi una sofferenza elevata e un costo molto elevato in termini di spesa energetica. Provi a parlare con il suo terapeuta di quanto le sta accadendo, ed insieme potrete vagliare varie opzioni per cercare di ridurre il suo distress. La CBT rimane il trattamento d'elezione per disturbi come il suo, perché fornisce la possibilità di attivare strategie funzionali di fronte all'impulso. In ogni caso, può valutare con il suo terapeuta altre strade. Resto a disposizione, saluti.
Buongiorno, come gia’ detto dai colleghi che mi hanno preceduta, il disturbo ossessivo compulsivo e’ molto invalidante, tuttavia una terapia durata tre snni avrebbe dovuto dare qualche significativo riscontro. Suggerirei di parlarne con il Suo attuale terapeuta e nel caso proporrei di provare la Terapia Breve Strategica che risulta particolarmente efficace ed efficiente in tali problematiche. Si tratta di un approccio che dispone di protocolli specifici studiati ad hoc per questa classe di problemi da adattare eventualmente all’ originalita’ del soggetto… sono disponibile per ulteriori approfondimenti anche online. Un caro saluto!
Dott.ssa Angela Fortini
Capisco il tuo lo sconforto. Il disturbo di cui soffre lascia poche tregue e condiziona le giornate. L'efficacia della terapia in atto è una cosa che devi valutare col terapeuta, ma poi decidere tu se proseguire o meno. Io ritengo che una terapia vada avanti se vi sono delle evidenze di un processo fruttuoso. Se decidessi di cambiare ti consiglierei un approccio integrato, che considera gli aspetti psicocorporei della persona.

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