Da sempre mi trovo a lottare con un forte senso di insicurezza che influisce su molte delle mie scel

26 risposte
Da sempre mi trovo a lottare con un forte senso di insicurezza che influisce su molte delle mie scelte e dei miei rapporti. In particolare, ho una costante necessità di avere qualcuno accanto, di sentirmi amata, anche quando le situazioni in cui mi trovo non sono quelle che realmente desidero. Spesso mi accontento del minimo, scegliendo relazioni “tanto per” pur di non affrontare la solitudine. Ci resto male se viene chiusa una " frequentazione " anche se so a cosa vado incontro e io stessa non riesco a mettere fine a qualcosa. Questo comportamento sembra essere legato alle mie insicurezze, che mi impediscono di credere di meritare qualcosa di più autentico e appagante.
Negli ultimi tempi, poi, la situazione è diventata più difficile. Sento un’ansia crescente che mi rende paranoica, come se tutto fosse sotto minaccia. Questo stato d’animo mi sta anche influenzando fisicamente: ho avuto delle vere e proprie scosse nel corpo, che credo siano legate proprio all’ansia e alla tensione emotiva. La paura per il futuro, in particolare per il percorso che sto affrontando verso la laurea, sono all'ultimo anno di triennale e sta amplificando ulteriormente questa sensazione di fragilità.
Vorrei riuscire a comprendere meglio queste emozioni e lavorare sulle mie insicurezze, per evitare di accontentarmi di situazioni che non mi fanno stare bene e per imparare a gestire l’ansia che mi sta limitando. Mi piacerebbe trovare un modo per sentirmi più sicura di me stessa e affrontare il futuro con maggiore serenità. Cosa dovrei fare?
Dott.ssa Maria Carla del Vaglio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Buonasera,

mi spiace sapere che sta attraversando un periodo così complesso. Da ciò che racconta, il tema centrale sembra essere una difficoltà nel sentirsi al sicuro e valida nelle sue scelte e relazioni, unita a un bisogno di convalida esterna che, pur fornendo un sollievo temporaneo, non le permette di soddisfare autenticamente i suoi bisogni emotivi. Questo, inevitabilmente, può alimentare il senso di insicurezza e una percezione di insoddisfazione nella vita.

Il fatto che sia consapevole di questi meccanismi è già un punto di forza. Comprendere che il bisogno di "avere qualcuno accanto" non si traduce sempre in un legame che la appaga è un segnale importante, e da qui si può iniziare un percorso di crescita personale e cambiamento.

Per quanto riguarda la sua ansia crescente, che si manifesta anche fisicamente con scosse nel corpo, è probabile che essa sia una risposta al sovraccarico emotivo e alle preoccupazioni per il futuro. La laurea imminente, infatti, può rappresentare un simbolo di transizione importante, richiedendo un adattamento che, al momento, le sembra difficile da affrontare.

Le consiglierei di considerare un percorso psicoterapeutico per affrontare queste tematiche. In particolare, potrebbe trarre beneficio dall'esplorazione di alcune aree:

Il senso di sé e l'autostima: comprendere meglio le origini delle sue insicurezze e lavorare per costruire una base di sicurezza interiore, che non dipenda esclusivamente dal riconoscimento esterno.
La gestione dell'ansia: apprendere tecniche che le permettano di contenere i sintomi fisici e di affrontare la paura del futuro con maggiore serenità.
I bisogni relazionali: capire quali siano i suoi desideri autentici nelle relazioni e imparare a riconoscere il valore di una connessione sana e reciproca, anziché accontentarsi di rapporti che non rispondono realmente ai suoi bisogni.
Se desidera, potremmo approfondire insieme questi aspetti in modo da aiutarla a costruire maggiore consapevolezza e forza interiore. Nessun percorso è lineare o immediato, ma con il giusto supporto può scoprire risorse che forse ora le sembrano lontane.

Rimango a disposizione per ulteriori domande o per un confronto più approfondito.

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Dott.ssa Irene Sibella
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Ghezzano
Cara, grazie per aver condiviso la tua esperienza. Sicuramente lavorare sul senso di queste insicurezze è un primo pezzetto: cosa cerco nell'altro? Perchè ho bisogno che questa sicurezza arrivi dall'altro? Come posso invece validare io stessa quello che provo? Queste alcune delle domande su cui si può riflettere. Certo, il percorso non è semplice e un aiuto nella comprensione di quello che accade può essere davvero utile. Ricordati sempre che il modo migliore per affrontare le paure è camminarci "a braccetto" ed integrarle nella propria esperienza di sè. Un percorso terapeutico in cui ci sentiamo accolte, comprese, sostenute può davvero fare la differenza in questo caso. Un grosso in bocca al lupo, un caro saluto.
Dott.ssa Gisella La Palombara
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lanciano
Salve, la ringrazio per le sue parole che riflettono una profonda consapevolezza di ciò che sta vivendo. La sensazione di insicurezza di cui parla e il bisogno di avere qualcuno accanto possono derivare, in prima istanza, da un bisogno di riconoscimento, sicurezza e connessione, che probabilmente si sono radicati in esperienze passare influenzando, ora, il suo modo di vivere le relazioni e le sfide. La tendenza ad “accontentarsi” di situazioni non appaganti potrebbe rappresentare un meccanismo di difesa che sottenderebbe una questione soggettiva, sul dolore della solitudine o il timore di non essere abbastanza, che meriterebbe uno spazio dedicato per approfondire. Anche l’ansia e le sue manifestazioni fisiche sono segnali importarti del suo corpo. Il desidero di lavorare sulle sue emozioni e su quelle che lei chiama insicurezze è un segnale positivo che mostra la sua voglia di prendersi cura di sé. Potrebbe essere utile intraprendere un percorso di sostegno psicologico: se sente che potrebbe essere utile un confronto, possiamo valutare insieme i primi passi verso questo percorso, su misura per lei.
Un caro saluto
Dott. Tommaso Mangiò
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Brescia
Questo senso di insicurezza da dove viene? Che cosa significa per lei la solitudine? A quali desideri e angosce è collegato? Sicuramente la laurea rappresenta almeno psicologicamente un momento spartiacque che ci proietta verso il futuro. Come se lo immagina? Penso che valga la pena esplorare queste domande importanti con l'aiuto di uno specialista, che la accompagni fino al momento in cui, grazie a una nuova consapevolezza, si sentirà in grado di vivere quell'autenticità a cui aspira.
Dott. Vincenzo Capretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
È evidente che stai affrontando un periodo complesso, ma la tua volontà di migliorare è un ottimo punto di partenza. Le tue insicurezze sembrano legate alla paura di non essere abbastanza o di rimanere sola. Accogliere queste emozioni senza giudizio è fondamentale, così come lavorare sulla tua autostima, ad esempio identificando i tuoi punti di forza. Per gestire l’ansia che si manifesta anche fisicamente, puoi provare tecniche di rilassamento come la respirazione o la mindfulness. Se l’ansia diventa invalidante, un supporto psicologico potrebbe offrirti strumenti utili. Riconosci che meriti relazioni autentiche e cerca di prendere decisioni che rispecchino i tuoi reali desideri. Concludere il percorso universitario è un obiettivo importante: suddividilo in piccoli passi per ridurre la paura del futuro. Ogni progresso è un traguardo significativo, e chiedere aiuto dimostra la tua forza. Un caro saluto. Dr. Vincenzo Capretto
Dott.ssa Giulia Ciaudano
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Gentile utente, grazie per la sua condivisione! Da quel che leggo sembra che lei stia attraversando un periodo molto faticoso tra ansie e insicurezze che si fanno molto sentire. Mi sembra anche che lei sia molto consapevole di ciò che sente, e mi parrebbe prezioso per lei poter esplorare tutti questi suoi vissuti con un professionista che la sostenga e allo stesso tempo la aiuti a trovare un senso e un significato a questo suo malessere.
Le mando un caro saluto e resto a disposizione. Dott.ssa Ciaudano
Potrebbe ritagliarsi uno spazio interamente dedicato a lei nel quale poter lavorare sull'autostima e sul senso di autoefficacia, così da poter scoprire risorse interne che non aveva ancora adoperato o svilupparne eventualmente di nuove per affrontare al meglio e con più serenità situazioni che al momento le creano ansia o percepisce come stressanti.
Dott.ssa Maria Betteghella
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Salerno
Dovrebbe coltivare l'amore e la cura di sé, una delle cose più difficili da fare. Ma non impossibili.
Un percorso di psicoterapia è esattamente questo tipo di lavoro.
Amare i propri difetti così come i propri pregi è difficilissimo. Ci odiamo oppure ci glorifichiamo. Quando ci odiamo, speriamo che qualcuno ci dica che ci sbagliamo.
Quando ci esaltiamo, necessitiamo di qualche seguace che abbia poco amore per sé (e tutto per noi).
Esiste una via di fuga da tutto ciò.
Inizia con una ricerca, qualcuno che ci guidi dentro di noi per trovare un porto sicuro.
Resto a disposizione
Dott.ssa Giovanna Celardo
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Cosa dovresti fare? Dovrebbe ascoltare ciò che le dice il suo corpo quando è attraversato dalle "scosse" che lei riconduce all'ansia e alla tensione. Dovrebbe ascoltare questi campanelli d'allarme e rivolgersi ad un professionista, con il quale capire in che modo poter lavorare sulla sua autostima e sui suoi progetti futuri. Per qualsiasi chiarimento può scrivermi. Le auguro di trovare la strada.
Dott.ssa Francesca Cinotti
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Immagino che non sia facile convivere con questi stati ansiosi e di insicurezza che riporta, forse intraprendere un percorso psicologico potrebbe aiutarla nel comprendere e gestire queste emozioni per vivere più serenamente la sua vita e le sue relazioni.
Prof.ssa Laura Volpini
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Si trova in una fase cruciale della sua vita, fatta di cambiamenti ed è normale avere dubbi e incertezze. Il fatto che voglia comprendere meglio le sue emozioni e superare il senso di ansia e insicurezza, dimostra una sensibilità psicologica che può trovare delle risposte all'interno anche di un breve percorso di psicoterapia mirato; alla risoluzione dei problemi di ansia e al trattamento dei blocchi esistenziali, in funzione del potenziamento del senso di sè.
Dott.ssa Rossella Carrara
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buonasera, le consiglio di intraprendere un percorso con uno psicologo, al fine di capire quale sia l'origine della sua insicurezza,per riuscire poi a superarla. Cordiali saluti.
Dott.ssa Elisa Boccacci
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
gentile ragazza, la situazione che descrive testimonia uno stato di sofferenza da non sottovalutare. Le potrebbe essere utile un sostegno psicologico per accompagnarla nella comprensione e accettazione delle sue emozioni, nella gestione dell'ansia e del carico emotivo, nell'aumentare la sua autostima e senso di sè e nel trovare strategie utili per interrompere certi circoli viziosi e fornirle gli strumenti per affrontare il futuro un passo alla volta.

Se lo ritiene utile, sono disponibile per un primo consulto psicologico gratuito online.

Un caro saluto
Dott.ssa Maria Cristina Zantomio
Psicologo, Psicoterapeuta
Somma Lombardo
Gentilissima, i sintomi sono segnali significativi, porte aperte sul nostro mondo interiore. Sta a noi cercare di comprenderli, dando loro fiducia e significato. Ciò che prova ha un senso, un motivo. Certamente è doloroso e sta anche usando il tramite del corpo per esprimersi. Il mio parere è che sarebbe utile uno spazio di elaborazione di questi segnali così importanti, per comprenderne prima di tutto la funzione, quale bisogno tentano di soddisfare. Una volta fatto questo, si potrà imparare a prendersi cura di questi segnali in modo consapevole, sentendosi più solide e serene. Resto a disposizione, se vorrà approfondire. In ogni caso le auguro il meglio. Dott.ssa M. Cristina Zantomio
Dott.ssa Debora Triolo
Psicologo, Psicologo clinico
Roccalumera
Cara Anonima, mi arriva forte questa sua preoccupazione per il futuro, sia in termini di relazioni personali che di percorso di studi. Allo stesso tempo sento il suo desiderio di affrontare tutto ciò, lavorando su se stessa e accogliendo anche le possibilità che la vita le può offrire. Ha preso in considerazione l'opportunità di iniziare un percorso di sostegno psicologico? Cordialmente, Dott.ssa Debora Triolo
Dott.ssa Cristiana Cafarelli
Psicologo, Psicologo clinico
Padova
Buonasera, intanto ci tengo a ringraziarla per aver condiviso queste sue sensazioni. Posso immaginare quanto possa essere difficile dover convivere con queste emozioni e la percezione di non riuscire a comprendere ciò che le sta accadendo. Rispetto a ciò che ha scritto, credo che sia di notevole importanza il suo desiderio di comprendere le sue emozioni e di poter lavorare sulle insicurezze con l'obiettivo di potersi sentire più sicura, libera e di costruire per lei relazioni più funzionali. A tal proposito, credo possa essere importante individuare il significato di queste difficoltà che sta vivendo e delle sensazioni attuali. Ognuno di noi si inserisce all'interno di una relazione e la gestisce in base a quello che è il proprio bagaglio personale e relazionale, formatosi dai primi momenti di vita e quindi basato sulle esperienze precedenti e sul modo in cui, già a partire dalle prime relazioni con i genitori, ha appreso come relazionarsi all'altro. In secondo luogo, non meno importante, è utile poter comprendere quali sono i nostri bisogni emotivi eventualmente rimasti insoddisfatti che si ripresentano nelle relazioni attuali. Trovare il capo di quel filo forse le permetterebbe di sbrogliare la matassa e vedere tutto in modo un po' più chiaro e meno minaccioso. Poter acquisire consapevolezze nuove, credo l'aiuterebbe a dare significati diversi e trasformare ciò che rappresenta per lei, attualmente, un limite in una risorsa. In tal senso, potrebbe valutare la possibilità di intraprendere un percorso che la aiuti e la accompagni in questi significati.
Per qualsiasi dubbio, domanda o supporto rimango a disposizione.
Dott.ssa Cafarelli Cristiana, Psicologa sistemico - relazionale.
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, credo che lei parta da un'ottima base si consapevolezza di sè, su come funziona e su cosa la muove nelle relazioni. Prendersi cura di ciò che le accade è un profondo gesto d'amore verso sè stessa. Credo che intraprendere un percorso di terapia potrebbe essere molto funzionale per lei. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Aneglo
Dott.ssa Roberta Portelli
Psicologo, Psicoterapeuta
Botticino sera
Buongiorno, la condizione che lei descrive (insicurezza, bisogno costante di vicinanza) sembra essersi aggravata nell'attualità probabilmente, come lei stessa accenna, a causa della maggiore pressione prestazionale che sperimenta per gli studi. Una consultazione psicoterapeutica individuale a orientamento psicodinamico/psicoanalitico può aiutarla a gestire meglio le sue emozioni in questo periodo e anche a comprendere quali sono le situazioni della vita dove il suo abituale funzionamento può rischiare di portarle sofferenza e ansia. Un cordiale saluto, dott.ssa Roberta Portelli
Gent.ma utente,
prendere consapevolezza di un periodo difficile che sta generando malessere psicologico è il primo passo verso il miglioramento. Il passo successivo è elaborare correttamente quali sono le fonti maggiori di questo malessere e come si manifestano, in quali circostanze principalmente.
In questo, senz'altro, può aiutarla uno psicologo/a che le fornirà strumenti utili all'osservazione introspettiva, ma anche metodi per fronteggiare in modo efficace gli stimoli ansiogeni o quelli stressanti, così come la quantità di pensieri negativi e ricorsivi che ne consegue.
Lei ha parlato di diversi aspetti della sua vita che la preoccupano: la vita di relazione, lo stato generalizzato di ansia, i sintomi fisici che ne conseguono, l'ambito accademico. Ognuno di questi aspetti va considerato in modo approfondito e avere un interlocutore professionale ed esperto le sarebbe di grande aiuto.
Un buon approccio psicologico, che le consiglio di valutare, è quello della Psicologia Positiva: una disciplina che affronta le problematiche da lei individuate con l'obiettivo di ribaltare la prospettiva e l'atteggiamento, cominciando a fare leva sulle emozioni positive, sulle potenzialità personali e sulla ricerca di attività pienamente coinvolgenti e soddisfacenti. Spesso, infatti, la chiave non è nel pensare che le preoccupazioni, gli affanni o le ansie, finiscano di punto in bianco, ma cominciare a guardare la vita da altre angolazioni possibili, sollecitando la mente e l'attenzione a captare ciò per cui possiamo essere grati, ciò che ci restituisce vivide sensazioni positive, persone veramente significative con cui abbiamo voglia di condividere le nostre esperienze. Questo tipo di percorso consente concretamente di avere una diversa visione del futuro, meno spaventata e più ottimistica, basata su obiettivi reali saldamente legati ai nostri valori e ai nostri punti di forza, e sviluppando allo stesso tempo una resilienza specifica per ognuna delle possibili fonti di destabilizzazione, come l'ansia o lo stress, che fanno parte della vita e che dobbiamo imparare a gestire.
Se lo desidera, posso darle ulteriori e più approfondite informazioni su un percorso psicologico di questo tipo, anche tramite consulenza online.
Le auguro il meglio! Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Dott.ssa Alessandra Giacumbo
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, il periodo che descrive a livello emotivo sembra essere molto carico. Le insicurezze, le ansie di cui parla possono avere radici più profonde, rendendo difficile il presente e proiettandosi anche verso il futuro (come rispetto alla conclusione del percorso triennale). Al tempo stesso, la ricerca di una presenza costante al suo fianco parla di una forte paura e di una ricerca di sicurezza nell'altro.
La motivazione a cercare di sentirsi meglio potrebbe sposarsi bene con l'inizio di un percorso psicologico, il cui obiettivo potrebbe essere quello di valorizzare le sue risorse e lavorare sugli aspetti che la rendono così insicura.
Dott.ssa Giovanna Lastella
Psicologo, Psicologo clinico
Busto Arsizio
Gentilissima, mi dispiace tantissimo per questo suo disagio dovuto alle sue insicurezze che impattano sicuramente sulle sue scelte , sulle sue interazioni e prestazioni. Un buon lavoro sull'autostima e sull'autorealizzazione potrebbe essere la chiave di volta per iniziare ad allontanare le ansie che la stanno condizionando per poi riuscire finalmente a brillare!
Cordialità
Dott.ssa Lastella
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Laura Messina
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, le emozioni e le difficoltà che sta vivendo sono molto comuni e comprensibili, soprattutto in una fase della vita come quella che sta affrontando, in cui si intrecciano sfide personali, relazionali e accademiche. L'insicurezza che descrive e la tendenza ad accontentarsi di relazioni o situazioni poco appaganti possono derivare da un bisogno profondo di approvazione e da una paura della solitudine che, nel tempo, rischiano di diventare una spirale difficile da interrompere.
L'ansia che prova è un segnale importante che il suo corpo e la sua mente stanno cercando di comunicare un disagio più profondo. Questa connessione tra emozioni, mente e corpo è significativa, e comprenderla meglio può aiutarla a ritrovare equilibrio e serenità.
Un primo passo potrebbe essere iniziare a lavorare sull’autostima e sulla percezione di sé, magari attraverso pratiche quotidiane che rafforzino la consapevolezza delle sue qualità e dei suoi successi, anche piccoli. Imparare a distinguere i bisogni autentici dal timore di restare sola è fondamentale per costruire relazioni più soddisfacenti e autentiche.
Inoltre, considerata l'intensità dell'ansia e le preoccupazioni legate al futuro, sarebbe utile rivolgersi a uno psicologo specializzato in gestione dell’ansia e supporto emotivo. Un percorso di terapia potrebbe aiutarla a individuare le radici delle sue insicurezze, a sviluppare strategie per gestire l'ansia e a ritrovare una maggiore sicurezza nel prendere decisioni importanti per sé stessa.
È importante sapere che non è sola in questa sfida e che chiedere aiuto è un segno di grande forza. Con il giusto supporto, potrà riscoprire il suo valore e affrontare il futuro con più fiducia e serenità.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, le sue parole trasmettono un profondo desiderio di cambiamento, di affrontare le proprie insicurezze e di costruire una vita più appagante e serena. È importante riconoscere che il senso di insicurezza e l’ansia che descrive sono reazioni comuni a situazioni di incertezza e stress, come quelle che sta vivendo, ma è anche fondamentale sapere che è possibile lavorare su questi sentimenti per ridurre il loro impatto sulla sua vita. Iniziamo dal riconoscere quanto la sua auto-percezione influisce sulle sue scelte. Il bisogno di sentirsi amata e di non affrontare la solitudine è un aspetto molto umano, ma può diventare problematico quando porta a scegliere relazioni che non soddisfano i suoi bisogni più profondi. Questo comportamento potrebbe essere il risultato di una bassa autostima, che la porta a sentirsi indegna di un amore più autentico e soddisfacente. Un primo passo utile potrebbe essere cercare di esplorare e comprendere la sua visione di sé. Quando si ha una visione distorta di sé stessi, è più facile cadere nella trappola di accontentarsi, pensando di non meritare di meglio. Lavorare sulla propria autostima, anche attraverso la consapevolezza dei propri punti di forza e dei propri successi, può aiutarla a fare scelte più consapevoli e a non accontentarsi di relazioni che non la fanno stare bene. L’ansia crescente che descrive, con l’acuirsi della tensione emotiva e le scosse fisiche, è una risposta comune allo stress e a una percezione di insicurezza, ma è anche un segnale che la sua mente e il suo corpo stanno cercando di farle capire che qualcosa non va. Gestire l’ansia richiede un approccio che combini la comprensione delle cause emotive con tecniche di rilassamento fisico e mentale. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è un approccio molto efficace in questo caso, perché aiuta a identificare i pensieri disfunzionali che alimentano l’ansia e li sostituisce con pensieri più realistici e utili. Per esempio, un esercizio utile potrebbe essere quello di lavorare sui pensieri catastrofici riguardo il futuro e sulla percezione di minaccia che si manifesta anche nel corpo. Imparare a riconoscere e sfidare questi pensieri è un passo fondamentale per ridurre l’ansia e per affrontare la vita con maggiore serenità. La paura per il futuro e le difficoltà legate al percorso universitario, in particolare con l’approssimarsi della laurea, sono comprensibili, ma non devono condizionare la sua vita in modo così pesante. Affrontare i momenti di difficoltà con piccoli passi, concentrandosi su obiettivi concreti e raggiungibili nel breve termine, può aiutarla a non sentirsi sopraffatta dall’incertezza del futuro. Inoltre, il confronto con altri studenti che vivono esperienze simili potrebbe farle capire che non è sola, creando un senso di supporto e condivisione che può attenuare la paura. Infine, è fondamentale imparare a gestire la solitudine in modo più sano. Non significa che debba rinunciare al desiderio di una relazione soddisfacente, ma forse potrebbe essere utile concentrarsi inizialmente su sé stessa e su come può star bene da sola, prima di fare delle scelte per non sentirsi sola. La solitudine può diventare un’opportunità per crescere, per conoscerci meglio e per imparare a gestire le proprie emozioni in modo autonomo. Questo lavoro su di sé potrebbe prepararla per una relazione futura più sana e soddisfacente, quando si sentirà pronta a condividerla con qualcun altro. Le consiglio di considerare un percorso di supporto psicologico, che potrebbe aiutarla a sviluppare gli strumenti necessari per affrontare le sue insicurezze e l’ansia in modo più efficace. Non è mai troppo tardi per iniziare questo tipo di percorso, e i cambiamenti, anche se graduali, possono portare a una maggiore serenità e fiducia in sé stessa. In bocca al lupo per il suo cammino verso la laurea e per il suo percorso di crescita personale, resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Quello che descrivi è una situazione che può risultare davvero impegnativa e dolorosa, ma è anche il primo passo verso un cambiamento importante e positivo. La tua consapevolezza riguardo alle tue insicurezze e all'impatto che queste hanno sulle tue scelte è già un segnale di grande forza interiore e voglia di migliorare.

Il senso di insicurezza che descrivi, unito alla paura della solitudine e alla tendenza ad accontentarsi di relazioni non pienamente soddisfacenti, potrebbe essere legato a schemi profondi di pensiero e di comportamento appresi nel corso della vita. Spesso, questi schemi si radicano in esperienze passate e possono alimentare un circolo vizioso che rende difficile uscire da situazioni che non ci fanno stare bene.

Anche l’ansia crescente che provi, associata a sensazioni fisiche come scosse nel corpo, è un segnale importante da ascoltare. L’ansia può intensificarsi nei momenti di stress, come quello che stai attraversando con il tuo percorso universitario e la preoccupazione per il futuro. È importante imparare a riconoscere e gestire questi segnali, trovando strategie utili per ridurre la tensione emotiva e vivere con maggiore equilibrio.

Per affrontare tutto questo, il mio consiglio è di lavorare su due livelli: da un lato, imparare a gestire l’ansia e la tensione emotiva nel presente, magari attraverso tecniche di rilassamento o di mindfulness; dall’altro, esplorare le radici profonde di queste insicurezze e delle dinamiche relazionali che ti portano a cercare continuamente conferme all’esterno.

Rivolgersi a uno specialista, come uno psicoterapeuta, può fare davvero la differenza. Un percorso di psicoterapia può aiutarti a comprendere meglio le emozioni che stai vivendo, a lavorare sulle tue insicurezze e a costruire una maggiore sicurezza interiore. Questo ti permetterà di affrontare con maggiore serenità sia le sfide personali sia quelle legate al tuo futuro.

Ti invito a non affrontare questo percorso da sola: il sostegno di un professionista può offrirti gli strumenti e il supporto di cui hai bisogno per superare questo momento difficile e per raggiungere un benessere duraturo.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, quello che descrive è un vissuto complesso, in cui insicurezze profonde sembrano intrecciarsi con il bisogno di conferme esterne, portandola a scelte che, nel lungo termine, non le danno vera soddisfazione. Il timore della solitudine, il bisogno di sentirsi amata e la difficoltà a chiudere situazioni che non la rendono felice sono segnali di una fragilità emotiva che sembra pesare molto sul suo benessere.

Il fatto che ne sia consapevole è un primo passo fondamentale. Riconoscere queste dinamiche significa avere già iniziato un percorso di comprensione di sé. Ora la sfida è trasformare questa consapevolezza in un'opportunità di crescita. Potrebbe essere utile esplorare più a fondo l’origine di queste insicurezze: ha sempre avuto questa paura della solitudine? Ci sono esperienze passate che potrebbero averla rafforzata? Capire cosa le fa credere di non meritare di più potrebbe aiutarla a cambiare prospettiva.

L’ansia che descrive, così intensa da avere ripercussioni fisiche, è un altro segnale importante. Il fatto che si stia manifestando con scosse nel corpo suggerisce che la tensione emotiva sta raggiungendo un livello che forse merita un’attenzione più specifica. In momenti di forte stress, come quello legato al completamento della laurea, è normale sentirsi più vulnerabili, ma se queste sensazioni diventano troppo invasive, potrebbe essere utile un supporto psicologico per imparare strategie di gestione dell’ansia e rafforzare la propria sicurezza interiore.

Lavorare sulla propria autostima e sul valore che si dà a sé stessi è un percorso che richiede tempo e pazienza, ma può portarla a scelte più consapevoli, libere dalla paura di rimanere sola. Imparare a stare bene con sé stessi, prima ancora che con qualcun altro, è una conquista che può cambiare profondamente il modo di vivere le relazioni e il futuro. Forse, più che cercare di evitare la solitudine, potrebbe provare a viverla in modo diverso, come un’opportunità per conoscersi meglio, scoprire cosa la fa stare bene e cosa desidera davvero. Non è un percorso facile, ma può essere profondamente liberatorio.

Dott. Luca Vocino

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