Esperienze

Sono la Dott.ssa Cristiana Cafarelli,

Psicologa di Orientamento Sistemico-relazionale,

Mi occupo di sostegno psicologico, individuale, di coppia o familiare, con bambini, adolescenti e adulti che si trovano ad affrontare momenti di difficoltà legate a crisi evolutive, cambiamenti improvvisi o fragilità.

Uno degli aspetti più importanti, che mi permette di lavorare favorendo una forte motivazione che unisce tutte le parti in gioco dentro la stanza di terapia, è quello attraverso cui ognuno ha la possibilità di sentire di poter trarre dai nostri incontri qualcosa di utile per sé.
Cerco di creare uno spazio sicuro in cui sentirsi liberi di portare emozioni, sensazioni, dubbi e domande grazie alle quali individuare gli aspetti, avvertiti come difficoltà o limiti, con lo scopo di lavorare insieme affinché questi ultimi possano essere trasformati in risorse.

La formazione sistemica-relazionale mi permette di utilizzare linguaggi e strumenti differenti in base all'obiettivo, alla difficoltà ma anche all'età di chi si affida a me. Ciò che però accomuna le storie portate in stanza di terapia, sono le competenze che devono essere ridate ad ogni membro della famiglia o della coppia, tenendo a mente che ciascuno rappresenta un pezzo del puzzle che contribuisce e arricchisce le trame familiari e relazionali.

La curiosità è uno degli strumenti principali che mi guida nei percorsi, accompagnato dalla possibilità di mettermi in gioco come professionista, utili per percorrere le storie di vita -individuali, familiari e di coppia- e individuare gli schemi, i meccanismi nonché ruoli e funzioni svolte nel tempo e portate nel presente.
Tempo e spazio sono due criteri fondamentali per comprendere i legami tra il presente, il passato e il futuro, nonché tra la propria storia personale e di coppia/familiare.
Altro
Esperto in:
  • Psicologia clinica-dinamica
  • Psicoterapia sistemico relazionale

Indirizzi (4)

Studi Pegaso
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Presso: Studi Pegaso colloquio individuale

Mi sono rivolta alla dott.ssa Cafarelli in un momento particolarmente difficile della mia vita, in cui sentivo di essere completamente spaesata. Mi trovavo in un periodo di cambiamento profondo, e la sensazione di non riuscire a trovare una direzione mi paralizzava. Fin dal primo incontro, la sua empatia, la sua professionalità e capacità di ascolto hanno creato uno spazio sicuro in cui ho potuto finalmente esplorare le mie emozioni e i miei desideri senza paura di essere giudicata.
Grazie al suo approccio delicato ma incisivo, sono riuscita a prendere consapevolezza di me e a rielaborare i pensieri che mi bloccavano. La sua capacità di guidarmi attraverso il cambiamento, aiutandomi a dare forma e voce ai miei bisogni più profondi, mi ha dato una nuova forza e serenità.
La consiglio caldamente a chiunque si trovi in un momento di difficoltà e di ricerca di sé.

C
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Presso: Centro ASPIC colloquio psicologico

Appena entrata nello studio della Dottoressa, ho subito capito che li avrei trovato uno spazio sicuro. Ho deciso di intraprendere un percorso con lei perché mi ha subito accolta nella mia fragilità. La suggerisco davvero tanto!

Dott.ssa Cristiana Cafarelli

Buonasera, grazie per queste parole, l'accoglienza è per me un fattore imprescindibile per un buon percorso in cui si possa creare alleanza e in cui ci si possa sentire compresi.
Affrontare le proprie fragilità non è sempre una cosa semplice da fare ma motivazione e coraggio sono ingredienti importanti e lei li ha avuti entrambi. La ringrazio dunque per aver scelto di affrontare insieme questo percorso, fidandosi e permettendomi di entrare nella sua storia.
Dottoressa Cafarelli.

F
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Presso: Kairos Nutrizione colloquio psicologico

Ho sempre avuto timore all’idea di cominciare un percorso psicologico, perché mi spaventava l’idea di non andare bene o di ciò che sarebbe saltato fuori. Nel momento in cui ho sentito che fosse diventato per me necessario mettermi in gioco, mi sono buttata e ho scelto di fare un tentativo con la Dottoressa.
Piano piano ho cominciato a sentirmi più leggera, iniziavo a capire un po’ di più di me stessa, a mettere in ordine i tasselli ed ogni volta sentivo di essere nella stanza giusta e con la professionista giusta per me. Ringrazio me stessa per avercela fatta e la Dottoressa Cafarelli per avermi accompagnata in questo cammino.
Super consigliata!
F.C.

Dott.ssa Cristiana Cafarelli

Buonasera, La ringrazio molto per ciò che ho scritto. Non è sempre semplice intraprendere un percorso, a volte può sembrare un passo enorme da affrontare ma un po' per volta ci si mette in gioco con l'obiettivo di potersi conoscere meglio e di poter acquisire maggiori consapevolezze, nonché strategie più utili volte a garantire il proprio benessere. Questo è ciò che piano piano abbiamo cercato di fare insieme e sono felice di leggere oggi queste sue parole.
Resto sempre a disposizione,
Dott.ssa Cafarelli.


E
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Presso: Consulenza online consulenza online

Da subito è stata capace di ascoltare e farmi sentire a mio agio anche nei racconti più difficili. Non mi sono mai sentita giudicata, ma addirittura compresa e questo mi ha permesso ad ogni seduta di lavorare su me stessa e sul gestire le mie emozioni e ad affrontare al meglio la situazione che stavo attraversando.


A
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Molto empatica, con lei mi sono sentita a casa, puntualissima e disponibile al 100%

Dott.ssa Cristiana Cafarelli

Grazie per le belle parole, sono felice che tu ti sia sentita accolta e libera di portare in questo spazio le tue sensazioni. Credo sia molto importante. Dott.ssa Cafarelli


A
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Presso: Altro Altro

Professionale, cordiale, precisa e gentile.
La migliore.


G
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Dottoressa molto professionale, mette a proprio agio, simatica e molto puntuale negli appuntamenti. La consiglio.


M
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Dottoressa contatta su consiglio di un amico, ho riscontrato un’ottima professionista, capace e molto utile. Attenta all’esigenza dei pazienti. Mi ritengo soddisfatto.


A
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Consiglio vivamente. Ho effettuato più consulenze con tanti psicologi negli ultimi anni e per esperienza mia lei è stata la migliore nel suo campo. Disponibilissima, puntuale, riesce a metterti subito a tuo agio e riesce ad individuare i punti dove si hanno maggiori difficoltà cogliendone i dettagli. Super professionale.


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 21 domande da parte di pazienti di MioDottore

Da sempre mi trovo a lottare con un forte senso di insicurezza che influisce su molte delle mie scelte e dei miei rapporti. In particolare, ho una costante necessità di avere qualcuno accanto, di sentirmi amata, anche quando le situazioni in cui mi trovo non sono quelle che realmente desidero. Spesso mi accontento del minimo, scegliendo relazioni “tanto per” pur di non affrontare la solitudine. Ci resto male se viene chiusa una " frequentazione " anche se so a cosa vado incontro e io stessa non riesco a mettere fine a qualcosa. Questo comportamento sembra essere legato alle mie insicurezze, che mi impediscono di credere di meritare qualcosa di più autentico e appagante.
Negli ultimi tempi, poi, la situazione è diventata più difficile. Sento un’ansia crescente che mi rende paranoica, come se tutto fosse sotto minaccia. Questo stato d’animo mi sta anche influenzando fisicamente: ho avuto delle vere e proprie scosse nel corpo, che credo siano legate proprio all’ansia e alla tensione emotiva. La paura per il futuro, in particolare per il percorso che sto affrontando verso la laurea, sono all'ultimo anno di triennale e sta amplificando ulteriormente questa sensazione di fragilità.
Vorrei riuscire a comprendere meglio queste emozioni e lavorare sulle mie insicurezze, per evitare di accontentarmi di situazioni che non mi fanno stare bene e per imparare a gestire l’ansia che mi sta limitando. Mi piacerebbe trovare un modo per sentirmi più sicura di me stessa e affrontare il futuro con maggiore serenità. Cosa dovrei fare?

Buonasera, intanto ci tengo a ringraziarla per aver condiviso queste sue sensazioni. Posso immaginare quanto possa essere difficile dover convivere con queste emozioni e la percezione di non riuscire a comprendere ciò che le sta accadendo. Rispetto a ciò che ha scritto, credo che sia di notevole importanza il suo desiderio di comprendere le sue emozioni e di poter lavorare sulle insicurezze con l'obiettivo di potersi sentire più sicura, libera e di costruire per lei relazioni più funzionali. A tal proposito, credo possa essere importante individuare il significato di queste difficoltà che sta vivendo e delle sensazioni attuali. Ognuno di noi si inserisce all'interno di una relazione e la gestisce in base a quello che è il proprio bagaglio personale e relazionale, formatosi dai primi momenti di vita e quindi basato sulle esperienze precedenti e sul modo in cui, già a partire dalle prime relazioni con i genitori, ha appreso come relazionarsi all'altro. In secondo luogo, non meno importante, è utile poter comprendere quali sono i nostri bisogni emotivi eventualmente rimasti insoddisfatti che si ripresentano nelle relazioni attuali. Trovare il capo di quel filo forse le permetterebbe di sbrogliare la matassa e vedere tutto in modo un po' più chiaro e meno minaccioso. Poter acquisire consapevolezze nuove, credo l'aiuterebbe a dare significati diversi e trasformare ciò che rappresenta per lei, attualmente, un limite in una risorsa. In tal senso, potrebbe valutare la possibilità di intraprendere un percorso che la aiuti e la accompagni in questi significati.
Per qualsiasi dubbio, domanda o supporto rimango a disposizione.
Dott.ssa Cafarelli Cristiana, Psicologa sistemico - relazionale.

Dott.ssa Cristiana Cafarelli

Ho già intrapreso un percorso psicologico in passato e sento l’esigenza di iniziarne un’altro. In passato ho vissuto una relazione tossica e ho subito violenza psicologica e fisica: ad oggi mi ritrovo da 4 anni in una relazione dopo vari tiri e molla. Il mio ragazzo è molto fisico ed è già capitato in passato che magari, di fonte ad un mio momento no, insistesse per venire a letto con me, addirittura sbuffando nel caso io non avessi acconsentito. Io, molto probabilmente a causa della mia relazione passata, ogni volta che mi sento “pressione” addosso tendo ad accumulare per poi scoppiare: infatti più volte tra noi è successo questo e lo lasciavo proprio perché certi suoi atteggiamenti mi soffocavano a tal punto che perdevo l’interesse verso di lui. Andando in terapia ho poi imparato a parlarne con lui dei problemi, compreso il suo sbuffare se non andavamo a letto insieme, ma nonostante questo in questo periodo mi sento di nuovo soffocare. Io ora sto affrontando gli ultimi esami dell’università, sono concentrata su quelli ma cerco sempre di ritagliarmi una sera per lui: l’ultima volta che ci siamo visti a casa sua lui ha iniziato a “sospirare” e a dirmi che non aveva nulla dopo che io avevo rifiutato di andarci a letto perché il giorno prima avevo avuto una discussione con mio padre ed ero devastata (nonostante durante la cena con i suoi genitori mi comportassi normale, proprio perché non mi sembrava il caso di lasciar trasparire la mia tristezza davanti a loro). Mi ha manifestato il fatto di essere frustato, perché dice che il sesso in una coppia sia fondamentale e io concordo con lui: arrivavamo da un periodo in cui non lo facevamo da 1 mese e mezzo poiché avevo cambiato la pillola e avevo costantemente il ciclo, oltre a dolori continui. Anche ieri sera, non essendomi ricordata che dovevamo andare a cena insieme, ha di nuovo tirato fuori la storia, dicendo che spera io finisca presto la sessione, in modo tale che io possa metterlo al centro dei miei pensieri e possa nuovamente sentirsi desiderato. Io, di fronte a questa manifestazione di un suo bisogno, mi sento ancora più frustata e ancora meno desiderosa di lui, anzi, arrivo a pensare che siamo persone forse troppo diverse. Diciamo che è vero, riconosco che la mia priorità ora siano gli esami, anche perché dovrebbe essere il mio ultimo anni di studi dopo ben 6 anni (ho anche nel frattempo cambiato corso, andando contro la decisione dei miei genitori): lavoro il weekend per mantenermi l’università ed un cane che per me rappresenta tutto quello che ho di più caro al mondo. Non lo so, io non sento di fargli mancare qualcosa, aldilà dell’aspetto fisico: ogni giorno gli chiedo varie cose che lo riguardano e mi interesso della sua vita, ma quando lui si comporta così rimarcandomi sempre lo stesso fatto io davvero mi sento soffocare e non so proprio come agire.

Buongiorno, come prima cosa ci tengo a ringraziarla per aver espresso e raccontato la sua situazione nonché i suoi vissuti più intimi. Posso immaginare che per Lei tale situazione rappresenti un elemento ulteriore di frustrazione. Stare all'interno di una relazione significa impegno e potersi confrontare con il proprio bagaglio personale ma anche con quello dell'altro. Ciò che rappresentiamo in quando adulti, è il frutto delle nostre esperienze passate non solo in termini di precedenti relazioni sentimentali, ma anche di ciò che abbiamo appreso e che interiorizzato nelle prime relazioni all'interno delle quali veniamo inseriti sin da bambini. Ciò che abbiamo osservato all'interno della nostra famiglia, per esempio, ciò che abbiamo vissuto quando eravamo piccoli può lasciare un'impronta nel nostro cammino che potrebbe per noi essere più o meno visibile e quindi di cui potremmo essere più o meno consapevoli.
Lei ha alle spalle un precedente percorso che, come ha detto, le ha dato modo di confrontarsi con alcuni aspetti relazionali. Ha già vissuto una relazione che ad oggi non definisce sana e questo le ha lasciato probabilmente degli strascichi. Ciò su cui ci si potrebbe soffermare è il significato di ciò che avviene all'interno delle relazioni in cui si trova, che cosa l'aspetto relazionale e il vissuto nonché la modalità dell'altro può riattivare in Lei.
Spesso è proprio il significato dei nostri meccanismi ciò che facciamo più fatica ad osservare e rielaborare, ci capita di guardare solo l'esterno mettendo in secondo piano il nostro sentire, le nostre emozioni e, indubbiamente la comunicazione con il partner è necessaria per poter definire meglio anche i nostri bisogni emotivi, oltre a quelli del partner. Per fare ciò però dobbiamo prima essere noi consapevoli dei nostri bisogni e del nostro confine tra me e l'Altro.
E' possibile che questo senso di soffocamento che prova quando si sente sotto pressione, risponda e assuma quindi la forma di una attivazione rispetto ad emozioni più intense? Per esempio la paura, la tristezza, la rabbia.
Poter comprendere i significati di ciò che abbiamo vissuto o che stiamo vivendo, osservare con una lente diversa il nostro contesto di vita e i meccanismi che al suo interno si attivano, può dare la possibilità di trasformare ciò che percepiamo come una difficoltà e un limite in una risorsa. Ma ancor di più, può aiutare ad essere maggiormente consapevoli e quindi a poter costruire e lavorare una relazione affinché entrambi i partner, nella coppia, sentano di occupare una posizione paritaria e sana, riconoscendo i bisogni e il proprio confine relazionale ed emotivo.
Per qualsiasi altro dubbio o domanda, desiderio di intraprendere un percorso rimango a disposizione.
Dott.ssa Cafarelli Cristiana - psicologa di orientamento sistemico relazionale.

Dott.ssa Cristiana Cafarelli
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