Con mio compagno da più di 6 mesi non abbiamo rapporti sessuali,gli ho chiesto cosa sta succedendo e

29 risposte
Con mio compagno da più di 6 mesi non abbiamo rapporti sessuali,gli ho chiesto cosa sta succedendo e lui mi ha risposto che ha un blocco e che non ha erezione.mi ha assicurato che non sono io il problema,ma 2 settimane fa ho scoperto che stava messaggiando con altre donne,li mi è venuto il dubbio che mi sta prendendo in giro,gli ho chiesto di nuovo spiegazioni e di nuovo mi ha assicurato che non mi ha tradito fisicamente e che è stato solo uno sfogo nel messaggiare con loro.non so più cosa pensare.vorrei un consiglio di come aiutarlo ad superare questo blocco sessuale.Grazie
Dott.ssa Anastasia Stabile
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Carissima, immagino che questa situazione possa farla sentire insicura per quanto concerne la relazione con il suo compagno e comprendo i suoi dubbi. Innanzitutto credo che lei possa provare a creare un dialogo costruttivo con lui e capire eventualmente se ci siano conflitti o se la vostra relazione sta attraversando una fase un pò delicata. Il dialogo all'interno di una relazione di coppia è indispensabile.
Sono a sua disposizione, se eventualmente avesse bisogno di un maggior approfondimento.
Cordiali saluti, Dott.ssa Anastasia Stabile

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Dott.ssa Allegra Carpaneto
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Gentile utente, sicuramente mancano molti dettagli della vostra relazione che potrebbero aiutare a comprendere meglio le difficoltà che state vivendo nella vostra intimità di coppia. Partiamo però dal presupposto che anche quest'ultimo aspetto è primariamente uno spazio relazionale, di incontro con l'altro, e in quanto tale non può prescindere da un confronto con il partner.
Per far luce sulla vostra situazione andrebbero contestualizzati gli episodi in cui è insorta tale problematica, e quelli su cui si è mantenuta (es. c'è stato qualche cambiamento da 6 mesi a questa parte nelle vostre vite? l'autoerotismo come va? com'era la vostra sessualità prima? che progetti avete insieme? ecc..) Ci sono poi molti modi per giocare e ricevere/dare piacere che non prevedono necessariamente la penetrazione e che senz'altro potrebbero essere un buon punto di partenza per sperimentare nuovamente la sessualità di coppia. Quello che lei può cominciare a fare è esplorare questa possibilità parlandone apertamente con il suo compagno, per provare a mettervi nuovamente in gioco! Se poi nel farlo riscontrasse difficoltà personali, o vi fossero resistenze da parte del partner, forse dovrebbe approfondire il suo modo di sentirsi in tali circostanze, confrontandosi con un professionista per ritrovare prima di tutto la sua serenità. In bocca al lupo! A disposizione..un saluto. AC
Dott.ssa Ilaria Rasi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Cara utente, ritengo che la sua domanda porti tanto da esplorare e considerare. Prima di intervenire sul compagno aiutandolo a superare un blocco che al momento, mi sembra di capire, lui stesso non vede (o nega, per cui non pronto a parlarne), mi concentrerei su di lei e le ragioni che si dà rispetto al perché la vostra relazione si trovi a questo momento delicato. Rimango a disposizione, un saluto
Dott.ssa Silvia Pinna
Psicologo, Psicoterapeuta, Tecnico sanitario
Roma
Buonasera. È importante che insieme comprendiate cosa sta accadendo. Se lei parte dicendo che vuole capire come aiutarlo già si autosclude da una possibile messa in gioco. Confrontatevi in due, quali siano i vostri bisogni, le vostre paure, le reciproche richieste. Non tema a far chiarezza, ma deve essere paritaria
Dott.ssa Rebecca Silvia Rossi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Usmate Velate
Gentile utente, come mai si concentra sul problema del suo compagno e non su come si sente lei? Da quanto scrive immagino che ci siano delle tematiche nella relazione che andrebbero affrontate e penso che potrebbe iniziare a farlo analizzando i suoi sentimenti in merito ad essa. Un caro saluto
Dott.ssa Beatrice Panizza
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Triuggio
Gentile utente nella sua lettera si capisce bene la sua sofferenza e la sua preoccupazione, ma rimangono troppi punti di domanda, e troppe aspetti non affrontati. Credo che puntare sul dialogo sia fondamentale sempre in una relazione, ma entrambi dovreste essere disponibili e pronti. Se ha bisogno di qualche indicazione in più non esiti a contattarmi. In bocca al lupo e un caro saluto
Buonasera, è comprensibile il suo malessere in merito alla situazione. È importante però porre sempre al centro il dialogo e soprattutto entrambi nella ricerca di comunicazione e relazione. Condividete paure, disagi, emozioni e pensieri in merito. Le consiglio di rivolgersi a uno psicologo per parlare apertamente di questa relazione, perché ci sarebbero tante altre informazioni importanti di voi due da conoscere. Prima di tutto potrebbe andare lei da sola, successivamente potreste svolgere incontri in coppia.
Resto a disposizione, un caro saluto dott.ssa Paola De Martino
Dott.ssa Pamela D'Amico
Psicologo, Psicologo clinico
Veroli
Buongiorno, certamente il blocco del suo ragazzo la porta ad essere insicura. La sessualità in una coppia è fondamentale, in realtà a parte il suo ragazzo, non sappiamo perchè si rivolge messaggiando ad altre ragazze, può essere una forma di autocura,..potete parlarne. Data la mia esperienza clinica, consiglio al tuo ragazzo di consultare uno psicologo e lasciarsi aiutare..lo psicologo sarà in grado di aiutare entrambi...potete consultare lo specialista anche in consulenza online. Per ogni chiarimento resto a disposizione. Buona giornata.
Dr. Mauro Piccinin
Psicologo, Psicoterapeuta
Cesano Maderno
buongiorno,
sei mesi sono un periodo importante di assenza di rapporti.
La sessualità è intimità di coppia, complicità; è l'esser nudi l'uno vicino all'altra; è abbassare le difese e stare con l'altro. Dico questo perché sovente quando ci sono difficoltà sessuali vi sono sottostanti delle difficoltà di coppia.
Francamente vi consiglierei di parlarne direttamente ad un terapeuta coppia cosicché possiate affrontare direttamente le difficoltà che in questo momento vi allontanano.
Buona fortuna
Mauro Piccinin
Dr. Antonio Raia
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Montesarchio
Gentile utente,
le problematiche che lei cita sono abbastanza frequenti e, nella maggior parte dei casi, non sono ascrivibili ad una perdita di desiderio nei confronti del partner. In questi casi è consigliabile una consulenza urologica o andrologica, per escludere eventuali cause organiche del disturbo e, successivamente, una consulenza psicologica utile a rimuovere eventuali blocchi traumatici venutisi a creare.
In rari casi è consigliabile una terapia di coppia,
le auguro il meglio,
saluti.
Dr Antonio Raia
Centro Psicologico del Sannio
Dott.ssa Alessia Rita Candiloro
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Professional counselor
Napoli
Gentile, non è questa la sede, Con così poche informazioni, per darle una risposta chiara ed univoca. Potrebbero entrare in gioco diversi fattori, da incomprensioni di coppia a fattori medici e fisiologici. Credo che sia consigliabile un consulto psicologico per capire che direzione prendere. Saluti.
Dott.ssa Simona de Santis
Psicologo, Psicoterapeuta
Silvi
Salve,
lui vuole risolvere questo problema di erezione? Se la riposta è affermativa allora sarebbe, prima il caso di effettuare una visita da un andrologo, per escludere qualsiasi problematica di natura organica, e poi rivolgersi ad uno psicoterapeuta, magari iniziando un percorso di coppia, visto che la problematica del suo fidanzato ricade sul benessere della vostra relazione.
Saluti.
Dott. Daniel Michael Portolani
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, dal Suo messaggio emerge più di una domanda e più id un interlocutore. 1) la difficoltà erettile è del Suo compagno: vuole risolverla? ha manifestato preoccupazione o sofferenza in merito? in questo caso l'iter è una visita andrologica in prima battuta (sempre da effettuarsi per routine e esclusione di patologie organiche) e successivamente un consulto sessuologico in caso di esito negativo. In questo caso Lei può essere molto utile: il partner viene coinvolto nel percorso sia con colloqui che con esercizi da fare a casa; 2) la sofferenza e l'insicurezza legate sia all'aspetto erettile che a quello dei messaggi con altre appartengono a Lei: in questo caso ha due alternative. La prima è parlare nuovamente col compagno, in modo assertivo e sincero, spiegando che questi atteggiamenti comportano in Lei una serie di paure, insicurezze e sofferenze e cercare assieme di capire cosa sta succedendo; la seconda, è rivolgersi a un consulente psicologico che La aiuti a rifigurare quanto sta accadendo. Se le difficoltà che emergono sono condivise si può pensare a un consulto di coppia, se la domanda è unicamente Sua e il partner nega ogni problema sarà Lei a farsi carico della Sua salute (badi bene, non del rapporto) e a fare un percorso personale. A disposizione, cordialità, DP
Dott.ssa Anna Mammana
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Salve, immagino quanto questa situazione la faccia sentire smarrita e preoccupata.
Tuttavia, ci sono poche informazioni per avere un quadro completo di ciò che succede tra lei e il suo compagno, ed avviare il trattamento più giusto.
Le consiglio di parlarne con uno psicologo.
Saluti, Anna Mammana
Dott. Alessio Vellucci
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile Utente,
sarebbe anzitutto necessario che il suo compagno escludesse qualunque causa organica del suo disturbo erettile, e in questo una visita andrologica è una soluzione percorribile. Qualora fosse di natura ansiosa, tenga presente che l'intimità inizia ad essere avvertita come una fonte di pericolo, nel senso che il timore del fallimento può spegnere qualunque volontà. E' tipico che l'uomo eviti allora preventivamente il sesso, a scopo protettivo, ma rimane una percezione di difettosità che spesso viene contrastata con comportamenti che restituiscono il senso di controllo e di conquista. E' un cerotto sull'autostima. Al netto di ciò, essendo una difficoltà nata all'interno della coppia, è nella coppia che deve trovare una soluzione, e la messa in discussione deve riguardare entrambi. Non è un processo che invoca un colpevole, bensì un comprendere quale contributo stia dando ciascuno al problema. Valutate la possibilità di un percorso di coppia, o se non fosse possibile, è pensabile anche un percorso individuale per lei, per aiutarla a comprendere come scardinare l'immobilismo del suo compagno. Un caro augurio di buona fortuna
Dott. Massimiliano Trossello
Psicologo, Terapeuta, Psicologo clinico
Leinì
Buongiorno. Cosa la spinge al momento ad interrogarsi sul vostro rapporto? Il suo dubbio è figlio anche di qualcos'altro?

Massimiliano Trossello
Dott.ssa Assunta Marone
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Pesaro
Gentile Utente, le consiglio una terapia di coppia. La vedo l'unica via per dissipare ogni dubbio (tradimento, ecc) e creare insieme un area di confronto per risolvere il problema. Alla luce della mia esperienza, i problemi sessuali spesso sono un disagio della coppia. Come mi fa sentire lui/lei? oppure sono problemi preesistenti alla coppia, che la coppia ha fatto si che emergessero. Un saluto, Buona vita. Dott.ssa Assunta Marone
Dott.ssa Eugenia Cardilli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, capisco il suo disagio nel aver notata il suo compagno che messaggiava con altre donne. Quindi ha pensato che la causa della mancanza dei vostri rapporti sessuali fosse l'interesse per altre donne. Dalla sua domanda percepisco come un suo senso di colpa per ciò che sta succedendo, chiede di parlarne al suo compagno ma mi sembra che lui non ne vuole parlare e non le dà una spiegazione. Forse sarebbe arrivato il momento che lei chieda in maniera ferma di parlarne, anche in un ambito protetto cioè nello studio di uno psicoterapeuta per chiarire che cosa sta succedendo nell'ambito del vostro rapporto. Inoltre mi sembra che lei si sta preoccupando molto per il suo compagno, ma non ci scrive che cosa prova lei in questa situazione, quali sono le sue emozioni e porsi anche lei delle domande, circa la situazione che sta vivendo e soprattutto il perchè, mi faccia sapere se la posso aiutare, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Gentile utente, escluse cause organiche, il motivo di una mancata erezione è di tipo psicologico. Non so perché lei scriva che si sente presa in giro, forse non crede alle parole del suo compagno? Bisognerebbe avere molte informazioni in merito alla vostra storia e a quella del suo compagno. Le consiglierei di parlare con lui e valutare l'idea di una psicoterapia singola o di coppia. Rimango a sua disposizione per eventuali dubbi o chiarimenti in merito.
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, immagino il dispiacere enorme che ha provato quando ha scoperto cosa faceva suo marito.
D'altro canto vorrei chiederle come si sente in questo momento: arrabbiata? Frustrata? Amareggiata?
Dovrebbe maggiormente concentrarsi su sé stessa per poter gestire al meglio la situazione.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dr. Manuel Marco Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve,
probabilmente occorre una terapia di coppia.
Un saluto,
MMM
Dott.ssa Teresita Forlano
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Roma
Buona sera,
lei chiede "come fargli superare questo blocco ", va bene. Io le chiedo, a lei piace come sta andando la vostra vita di coppia ?
Perché non prende in considerazione l'idea di rivogervi ad un esperto che possa aiutarvi? Solleciti anche il suo compagno a fare qualcosa per risolvere il suo blocco, per se stesso e per la coppia, proponendo un consulto con uno specialista, per capire cosa gli sta succedendo. Il tempo che passa può solo aggravare la situazione, né sbloccarla né migliorarla.
Un caro saluto
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Dott.ssa Chiara Esposito
Sessuologo, Psicologo clinico, Psicologo
Pontedera
Buonasera, la ringrazio per aver condiviso il suo vissuto e la sua storia, dalle sue parole si percepisce che sta attraversando un momento difficile.
In tutta sincerità, darle un’indicazione non è facile in quanto non conosco approfonditamente la sua storia e i suoi vissuti.
Un consulto psicologico potrebbe essere un modo efficace per affrontare le sfide che sta vivendo e lavorare insieme per trovare delle soluzioni.
Se le va, possiamo iniziare un percorso psicologico insieme attraverso la videoconsulenza online, sarei felice di aiutarla a trovare le risposte che sta cercando e di sostenerla. La aspetto con piacere e se posso esserle d’aiuto resto a sua disposizione. Un saluto caloroso, Dott.ssa Chiara Esposito.
Dott.ssa Viola Bruni
Psicologo, Psicologo clinico
Impruneta
Buongiorno, non è facile fornire una risposta esaustiva sulla base di così poche informazioni, bisognerebbe comprendere in primis se l’assenza di erezione è presente in ogni circostanza (se così fosse sono stati fatti degli esami medici per escludere problematiche fisiologiche?) o se invece è circoscritta solamente ai rapporti con Lei. Comprendo che parlare di autoerotismo in coppia non sempre è facile, ma ci sarebbe invece utile capire se questa “mancata erezione” è presente solamente in coppia, o anche durante l’autostimolazione, se si manifesta sono in circostanze specifiche, se è la prima volta che accade… la mancata erezione, così come il calo di desiderio, può essere determinata da molti fattori, per comprendere i quali sarebbe però necessario parlarne in modo più approfondito. Per quanto riguarda invece le chat da Lei scoperte, il miglior consiglio che mi sento di darle e di parlarne nuovamente, con calma, al suo partner. Intraprendere conversazioni con altre donne non ha necessariamente come unico scopo il tradimento, per cui una conversazione a cuore aperto e a mente lucida è sicuramente la cosa migliore da fare!
Se avesse bisogno sono disponibile per un colloquio conoscitivo un po’ più approfondito, dove magari possiamo decidere, insieme al suo partner, di intraprendere un percorso insieme.
Un saluto, Dott.ssa Viola Bruni
Dott. Diego Emmanuel Cordoba
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Mi dispiace sentire che stai attraversando questa situazione complicata. Prima di tutto, è importante capire che le disfunzioni sessuali possono avere diverse cause, sia fisiche che psicologiche, e che è cruciale che il tuo compagno parli con uno specialista per identificare la causa del suo blocco e trovare delle soluzioni.
Puoi supportare il tuo compagno incoraggiandolo a cercare aiuto professionale da un terapeuta sessuale o da uno psicologo. Puoi anche offrire il tuo sostegno e la tua comprensione durante questo processo.
Tuttavia, è anche necessario affrontare la questione della fiducia nella vostra relazione. La scoperta che stava messaggiando con altre donne può aver minato la tua fiducia in lui, e è importante che tu sia onesta con te stessa riguardo ai tuoi sentimenti e alle tue esigenze nella relazione.
In ultima analisi, è importante che tu parli apertamente con il tuo compagno riguardo ai tuoi sentimenti e alle tue preoccupazioni. La comunicazione aperta e onesta è la chiave per affrontare i problemi nella relazione e trovare delle soluzioni insieme.
Ti auguro tutto il meglio e spero che tu riesca a superare questa situazione complicata. Se hai bisogno di ulteriori consigli o supporto, non esitare a chiedere aiuto a un professionista o a una persona di fiducia. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione anche online.
Dott. Cordoba
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Dott.ssa Elisa Vecchio
Psicologo, Psicologo clinico
San Giovanni la Punta
Carissima buongiorno! I dubbi che lei si pone sono del tutto leciti e comprensibili. Il senso di disagio (perché magari pensa di non essere più desiderabile agli occhi di partner o perché teme che i sentimenti di lui possano essere mutati) e di impotenza, che deriva dal bisogno di volerlo aiutare senza sapere come, sono del tutto comuni in situazioni come la sua. Vorrei innanzitutto tranquillizzarla, perché la D.E. non per forza deve essere espressione di un disagio che risiede all’interno della coppia, ma essendo un sintomo, può avere una molteplicità di cause sottostanti. Quindi c’è molto da indagare. Innanzitutto consiglio una visita andrologica, per poter escludere eventuali fattori organici, e in parallelo potreste intraprendere un percorso psicologico. Ovviamente la motivazione deve partire da entrambi. Bisogna capire in che direzione sta andando la coppia, se c'è la stessa voglia di risoluzione, come viene vissuto e affrontato il problema, e se anche lui, effettivamente, lo percepisce come un “problema” per la coppia. Un saluto e una buona giornata!! Dott.ssa Elisa Vecchio
Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
Gentile utente,

mi trovo in accordo con gran parte delle considerazioni espresse dai colleghi, che denotano un approccio professionale e rispettoso nei confronti del tema da lei esposto.

Cordiali saluti
Grazie per la domanda,ti rispondo secondo i principi della Psicoterapia Breve Strategica (SBP), cioè con un approccio concreto, pragmatico e non giudicante, centrato sulla comprensione dei meccanismi che mantengono il problema e sulla costruzione di strategie di cambiamento.

Comprendere la logica del problema (non giudicarla)
Nella prospettiva SBP, un blocco sessuale maschile non è quasi mai solo fisico, ma il risultato di un circolo vizioso tra ansia, aspettative e tentativi di controllo.
Spesso accade che:
* l’uomo vive un momento di stress, insicurezza o perdita di autostima (lavorativa, personale, relazionale);
* teme di “non farcela” e comincia a osservarsi (“avrò un’erezione? funzionerò?”);
* l’atto sessuale diventa una prova di prestazione, e non più un momento spontaneo: l’ansia blocca l’eccitazione, confermando il timore → nasce il “blocco”.
Da lì, per compensare la frustrazione e recuperare conferme, alcuni uomini cercano stimoli esterni virtuali (chat, flirt, pornografia), che permettono eccitazione senza il rischio di fallire dal vivo.
Non è necessariamente un tradimento “sentimentale”, ma una strategia di fuga dalla paura del confronto reale.

Analizzare i tentativi di soluzione che peggiorano la situazione
Secondo la SBP, spesso il problema persiste non per la sua causa iniziale, ma per ciò che si fa per risolverlo.
Nel tuo caso, i tentativi comprensibili ma disfunzionali potrebbero essere:
* Chiedere spiegazioni o conferme (“ti piaccio ancora?”, “mi desideri?”):
→ più chiedi, più aumenti in lui la percezione di “dover dimostrare” qualcosa → cresce la pressione → peggiora il blocco.
* Sospettare o controllare (messaggi, telefono, ecc.):
→ lui si chiude o mente → aumenta la distanza emotiva → riduce ancora di più il desiderio.
* Provare a “stimolarlo” o a forzare la sessualità per “vedere se riesce”:
→ l’atto diventa un test di performance, non un incontro, e l’ansia da prestazione si riattiva.

Interrompere la spirale e cambiare strategia
Il principio SBP è: interrompere ciò che non funziona, anche se sembra logico.
Ecco alcune indicazioni pratiche, strategiche:
a) Sospendi la pressione esplicita sulla sessualità
Evita di parlarne o di cercare subito la soluzione “medica” (se non ci sono patologie accertate).
Piuttosto, crea un clima relazionale non sessualizzato ma fisicamente vicino: gesti di affetto, leggerezza, ironia, contatto fisico non finalizzato al rapporto.
Serve a “disinnescare” il contesto ansiogeno.
b) Riporta il focus sul piacere, non sulla prestazione
Puoi introdurre momenti di intimità in cui è vietato cercare il rapporto completo (ad esempio carezze, massaggi, giochi di complicità), con la regola paradossale di “non fare sesso”.
Questo toglie il dovere di riuscire, e spesso riattiva il desiderio spontaneo.
È una delle tecniche classiche SBP nei disturbi sessuali maschili (“prescrizione del sintomo in forma indiretta”).
c) Ristruttura la comunicazione
Quando senti il bisogno di parlare con lui, focalizzati sull’ascolto, non sulla diagnosi.
Una frase utile in chiave strategica può essere:
“So che stai vivendo un momento di blocco, e non voglio costringerti a parlarne se non ti va. Vorrei solo che trovassimo un modo per stare bene insieme, senza pressioni.”
Questo abbassa la tensione e aumenta la probabilità che si apra spontaneamente.
d) Rimetti i confini con fermezza e rispetto
Il comportamento dei messaggi con altre donne va contestualizzato ma non drammatizzato:
spiegagli che puoi capire la sua fragilità, ma non puoi accettare la mancanza di chiarezza o rispetto.
Nella logica SBP, chiarezza ferma ma non punitiva aiuta a ristabilire equilibrio nella coppia e a riattivare il rispetto reciproco, condizione necessaria per la ripresa del desiderio.

Quando coinvolgere un aiuto esterno
Se il blocco persiste o la comunicazione diventa troppo difficile, può essere molto utile un percorso con un terapeuta SBP specializzato in sessualità o in problematiche di coppia.
Il lavoro si concentra su:
* interrompere i circoli viziosi ansia–prestazione;
* ristabilire un equilibrio di ruoli e desideri nella coppia;
* gestire la sfiducia e la rabbia post-scoperta.

Il problema non è la mancanza di desiderio verso di te, ma la paura di non riuscire e la fuga nella compensazione virtuale. Evita controllo, domande o prove: togli pressione. Riscopri la vicinanza, il gioco e la complicità senza “obiettivo finale”. Mantieni chiarezza nei limiti e, se necessario, chiedi aiuto professionale strategico.
Dr Armando Ingegnieri, Psicologo e Fondatore della Second Brain Psychology

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