Buongiorno, un collega del mio vecchio lavoro vive all esterno da un anno e mezzo. È una persona ris
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Buongiorno, un collega del mio vecchio lavoro vive all esterno da un anno e mezzo. È una persona riservata che non ama si possa accedere a lui in continuazione tramite messaggi, per lui rimanere in contatto significa sentirsi due volte all’anno, ha detto stai serena siamo amici e poi ha detto non ha amici con i quali si sente. Non ama le corrispondenze. Si è aperto un po’ nella comunicazione tramite vocali ma non ancora con una chiamata. È molto concentrato sulla propria carriera e non ama molto la socialità. Questo non credo significhi non mi voglia bene o non ci tenga a rivedersi: più volte mi ha detto che quando tornerà in Italia me lo dirà. Una volta mancando di risposte tramite wapp gli chiesi poi se era tutto ok tra noi e mi mandò un vocale tranquillizzandomi che era tutto ok anzi di dare sempre il meglio di me qualsiasi cosa facessi. Ora mi ha detto che è molto impegnato in questo periodo e non gli sto scrivendo nulla da un paio di settimane ma ho difficoltà a comprendere come vive le relazioni di amicizia e anche la nostra non essendoci molto dialogo se non sporadico e tramite chat. Quello che sto cercando di fare è di cambiare comportamento e non pressarlo troppo ma ho molti dubbi e vi chiedo come possano esistere amicizie non consolidate, come nel mio caso e si possano sviluppare se una persona ha altre priorità di vita. Inoltre cosa dovrei chiedergli? Come desidera vivere questa amicizia? Anche io ho bisogno di risposte, non so molto della sua vita perché riservato ma ho paura di pressarlo troppo e magari rischiare gli passi la voglia di rivedersi poi.
Buon pomeriggio, grazie per essersi aperta con noi allo scopo di trovare una risposta a questa situazione. Penso che in un'amicizia bisogna essere sempre in due a volerla, ma ci sono dei momenti in cui può accadere che uno dei due sia molto impegnato/a o si stia attraversando un periodo in cui non si vuole avere stretto contatto. Le direi di attendere e mostrare eventualmente la disponibilità ad essere anche un sostegno per l'altro. Non si dimentichi però che ci possono essere anche altre amicizie, vecchie o nuove che siano, è importante aprirsi anche al cambiamento. Per qualsiasi informazione, resto a disposizione. Buona giornata!
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
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Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, dalla descrizione della situazione non sono molto chiare le caratteristiche di questa relazione di amicizia. Dovrebbe esserci reciprocità, ma non sembra ce ne sia. Mi chiederei come mai per lei questa persona è così importante? Cosa la lega così tanto a lui?
Ciao, comprendo la tua preoccupazione e la ricerca di comprensione riguardo alla dinamica della vostra amicizia. Dal tuo scritto emergono alcuni elementi chiave che possono aiutare a comprendere meglio il comportamento del tuo collega.
Prima di tutto, è importante considerare che le persone hanno diversi modi di vivere le relazioni di amicizia e di gestire la comunicazione. Il tuo collega sembra essere una persona riservata che dà priorità alla sua carriera e che non ama mantenere un contatto costante tramite messaggi o socialità. Questo non significa necessariamente che non tenga a te o alla vostra amicizia, ma che ha un modo diverso di concepire e vivere i legami affettivi.
Altri elementi suggeriscono che si preoccupa per te e per il vostro rapporto, anche se potrebbe manifestarlo in modo diverso rispetto alle tue aspettative.
Potresti esprimere i tuoi dubbi e le tue preoccupazioni, chiedendogli se c'è qualcosa che vorrebbe cambiare riguardo al modo in cui vi relazionate e se ha delle aspettative specifiche riguardo al vostro rapporto.
Tuttavia, è importante anche rispettare i confini e le preferenze del tuo amico. Se lui preferisce mantenere un contatto sporadico e non ama essere pressato, potresti cercare di adattarti a questa dinamica senza forzarlo o farlo sentire in colpa. Cerca di essere paziente e comprensivo nei confronti delle sue esigenze e del suo modo di vivere le relazioni.
Ogni rapporto ha le proprie sfumature e il proprio ritmo di sviluppo, e potrebbe essere utile accettare e apprezzare la vostra unicità.
Se hai bisogno mi trovi disponibile
Prima di tutto, è importante considerare che le persone hanno diversi modi di vivere le relazioni di amicizia e di gestire la comunicazione. Il tuo collega sembra essere una persona riservata che dà priorità alla sua carriera e che non ama mantenere un contatto costante tramite messaggi o socialità. Questo non significa necessariamente che non tenga a te o alla vostra amicizia, ma che ha un modo diverso di concepire e vivere i legami affettivi.
Altri elementi suggeriscono che si preoccupa per te e per il vostro rapporto, anche se potrebbe manifestarlo in modo diverso rispetto alle tue aspettative.
Potresti esprimere i tuoi dubbi e le tue preoccupazioni, chiedendogli se c'è qualcosa che vorrebbe cambiare riguardo al modo in cui vi relazionate e se ha delle aspettative specifiche riguardo al vostro rapporto.
Tuttavia, è importante anche rispettare i confini e le preferenze del tuo amico. Se lui preferisce mantenere un contatto sporadico e non ama essere pressato, potresti cercare di adattarti a questa dinamica senza forzarlo o farlo sentire in colpa. Cerca di essere paziente e comprensivo nei confronti delle sue esigenze e del suo modo di vivere le relazioni.
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Buongiorno.
Le sue domande riguardano lei o lui? E' importante guardare a questo concetto, che non è per nulla banale.
Le propongo un colloquio online per provare ad approfondire che cosa lei sta cercando.
Le sue domande riguardano lei o lui? E' importante guardare a questo concetto, che non è per nulla banale.
Le propongo un colloquio online per provare ad approfondire che cosa lei sta cercando.
Gentilissimo, sento la sua difficoltà nella gestione di questa amicizia a distanza; sicuramente il suo amico concepisce il vostro rapporto diversamente da come lo percepisce lei, ma questo non significa che non ci tenga, ma che solamente ha un modo differente di viverla
Io le consiglio di aspettare che sia anche il suo amico a scriverle così da non essere troppo pressante nel frattempo mi focalizzerei sulla necessità sua di avere rapporti così frequenti con questa persona.
Un caro saluto
Io le consiglio di aspettare che sia anche il suo amico a scriverle così da non essere troppo pressante nel frattempo mi focalizzerei sulla necessità sua di avere rapporti così frequenti con questa persona.
Un caro saluto
Gentile utente, ogni tipo di relazione può essere davvero molto complessa ma credo che alcune delle caratteristiche fondamentali affinché queste possano durare nel tempo siano la reciprocità e la fiducia. Se sente questi elementi presenti, le consiglierei di investire in questo rapporto; in caso contrario mi chiederei che cosa davvero la tiene così legata a lui e cosa significherebbe davvero "lasciarlo andare"...
Un caro saluto
Un caro saluto
Buonasera. Della sua condivisone mi colpisce il fatto che sembra che lei sia più concentrata sui bisogni del suo amico che sui propri. In tal senso credo possa essere importante riflettere principalmente su se stessa e su ciò che desidera, considerando come si sente in questo rapporto e valutando la possibilità di confrontarsi apertamente con il suo amico, per comprendere maggiormente, ed in modo più autentico, il senso ed il significato che questa relazione ha per lei. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Buongiorno,
Capisco la tua preoccupazione riguardo alla natura della tua relazione di amicizia con il tuo collega e alla difficoltà nel comprendere il suo modo di vivere le relazioni. È importante rispettare le preferenze e i limiti personali di ciascuno, ma allo stesso tempo è naturale desiderare una maggiore chiarezza e comunicazione nelle relazioni interpersonali.
Le amicizie possono assumere forme diverse e non sempre seguono uno schema predefinito. Alcune persone sono più riservate e preferiscono mantenere una distanza emotiva, mentre altre sono più aperte e desiderano un contatto più frequente. È possibile che il tuo collega abbia altre priorità nella sua vita al di fuori della sfera sociale, come la carriera o gli interessi personali.
Per affrontare la situazione, potresti considerare di chiedere al tuo collega in modo aperto e rispettoso come desidera vivere questa amicizia e quali sono le sue aspettative. Potresti dire qualcosa del genere: "Mi piacerebbe capire meglio come desideri vivere la nostra amicizia e quali sono le tue preferenze riguardo al contatto e alla comunicazione. Vorrei assicurarmi di rispettare i tuoi spazi e le tue esigenze."
Inoltre, potresti esprimere anche le tue esigenze e i tuoi desideri riguardo alla relazione, in modo che entrambi possiate trovare un equilibrio che funzioni per entrambi. Ad esempio, potresti dire: "Mi piacerebbe mantenere un contatto regolare e conoscere meglio la tua vita e i tuoi interessi, ma sono anche consapevole che hai molte altre cose da fare. Come possiamo trovare un compromesso che ci soddisfi entrambi?"
È importante comunicare apertamente e sinceramente con il tuo collega senza pressarlo e rispettando le sue preferenze e i suoi limiti. Se lui è veramente interessato a mantenere un legame di amicizia con te, troverete insieme un modo per farlo, anche se potrebbe essere diverso da quello che ti aspettavi.
Ricorda che le relazioni richiedono impegno e comprensione reciproci, e che è normale avere dubbi e incertezze. Continua a essere paziente e aperto alla comunicazione, e lascia che la vostra amicizia si sviluppi naturalmente nel tempo.
Spero che queste riflessioni possano esserti utili mentre affronti questa situazione. Se hai bisogno di ulteriori consigli o supporto, non esitare a chiedere.
Con cordialità,
Capisco la tua preoccupazione riguardo alla natura della tua relazione di amicizia con il tuo collega e alla difficoltà nel comprendere il suo modo di vivere le relazioni. È importante rispettare le preferenze e i limiti personali di ciascuno, ma allo stesso tempo è naturale desiderare una maggiore chiarezza e comunicazione nelle relazioni interpersonali.
Le amicizie possono assumere forme diverse e non sempre seguono uno schema predefinito. Alcune persone sono più riservate e preferiscono mantenere una distanza emotiva, mentre altre sono più aperte e desiderano un contatto più frequente. È possibile che il tuo collega abbia altre priorità nella sua vita al di fuori della sfera sociale, come la carriera o gli interessi personali.
Per affrontare la situazione, potresti considerare di chiedere al tuo collega in modo aperto e rispettoso come desidera vivere questa amicizia e quali sono le sue aspettative. Potresti dire qualcosa del genere: "Mi piacerebbe capire meglio come desideri vivere la nostra amicizia e quali sono le tue preferenze riguardo al contatto e alla comunicazione. Vorrei assicurarmi di rispettare i tuoi spazi e le tue esigenze."
Inoltre, potresti esprimere anche le tue esigenze e i tuoi desideri riguardo alla relazione, in modo che entrambi possiate trovare un equilibrio che funzioni per entrambi. Ad esempio, potresti dire: "Mi piacerebbe mantenere un contatto regolare e conoscere meglio la tua vita e i tuoi interessi, ma sono anche consapevole che hai molte altre cose da fare. Come possiamo trovare un compromesso che ci soddisfi entrambi?"
È importante comunicare apertamente e sinceramente con il tuo collega senza pressarlo e rispettando le sue preferenze e i suoi limiti. Se lui è veramente interessato a mantenere un legame di amicizia con te, troverete insieme un modo per farlo, anche se potrebbe essere diverso da quello che ti aspettavi.
Ricorda che le relazioni richiedono impegno e comprensione reciproci, e che è normale avere dubbi e incertezze. Continua a essere paziente e aperto alla comunicazione, e lascia che la vostra amicizia si sviluppi naturalmente nel tempo.
Spero che queste riflessioni possano esserti utili mentre affronti questa situazione. Se hai bisogno di ulteriori consigli o supporto, non esitare a chiedere.
Con cordialità,
Gentile Amica,
non è chiaro cosa davvero lei voglia da questo rapporto: a tratti sembra parlare di un amore non corrisposto, che spera lo sarà. In generale non possiamo parlare di rapporto (amicizia o amore) se la comunicazione proviene da una sola direzione, non c'è reciprocità e manca ogni tipo di intimità (condivisione e apertura). Cosa la spinge a rimanere legata a questo rapporto? Credo che affrontare questa domanda e tutte le implicazioni di questo rapporto in una psicoterapia sarebbe una grande opportunità di crescita personale.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
non è chiaro cosa davvero lei voglia da questo rapporto: a tratti sembra parlare di un amore non corrisposto, che spera lo sarà. In generale non possiamo parlare di rapporto (amicizia o amore) se la comunicazione proviene da una sola direzione, non c'è reciprocità e manca ogni tipo di intimità (condivisione e apertura). Cosa la spinge a rimanere legata a questo rapporto? Credo che affrontare questa domanda e tutte le implicazioni di questo rapporto in una psicoterapia sarebbe una grande opportunità di crescita personale.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buongiorno, sicuramente si vede l'investimento che lei ha in questa relazione di amicizia, questa persona magari può tenere al vostro rapporto ma in modo diverso e magari ha proprio un modo diverso di concepire i rapporti con le persone in generale; deve capire se per lei è abbastanza questo tipo di rapporto ma soprattutto se è coinciliante con la sua idea di rapporto, altrimenti si ritroverà sempre allo stesso punto anche se questa persona dovesse rientrare. Rifletta molto su quello che lei vuole veramente, se questa persona soddisfa i suoi bisogno anche solo per un rapporto d'amicizia e perchè sforzarsi tanto se magari non è proprio così, le consiglio di chiedere un supporto psicologico magari per riuscire ad avere una visione più ampia delle cose o anche solo da una diversa prospettiva, la saluto dott. Giovanna
Buongiorno,
lei vorrebbe un tipo di relazione, anche se amicale, che appare non corrisposta nella medesima modalità da parte dell'altro. La inviterei per tanto a riflettere sul senso che possa avere per lei fare parte di una relazione sbilanciata in cui è più orientata a darsi che a ricevere. Una psicoterapia potrebbe aiutarla ad esplorare meglio questo aspetto del suo modo di stare in questo ma probabilmente anche in altri rapporti.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
lei vorrebbe un tipo di relazione, anche se amicale, che appare non corrisposta nella medesima modalità da parte dell'altro. La inviterei per tanto a riflettere sul senso che possa avere per lei fare parte di una relazione sbilanciata in cui è più orientata a darsi che a ricevere. Una psicoterapia potrebbe aiutarla ad esplorare meglio questo aspetto del suo modo di stare in questo ma probabilmente anche in altri rapporti.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Le relazioni di amicizia possono essere diverse per ogni individuo e dipendono dalle preferenze personali e dai bisogni di ciascuno. È possibile che il tuo collega abbia una natura riservata e preferisca mantenere una certa distanza emotiva. Può essere utile rispettare il suo spazio e cercare di comprendere le sue aspettative riguardo a questa amicizia. Potresti chiedergli apertamente come desidera vivere questa relazione e cosa si aspetta da te. Tuttavia, è importante anche rispettare i tuoi bisogni e comunicare apertamente le tue aspettative. Una comunicazione sincera e aperta potrebbe aiutare a chiarire la situazione. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Secondo me è importante interrogarsi sul perchè sembra molto legata a questa persona, di cui però sa molto poco e che condivide con lei molto poco. Che cosa la tiene ancorata a questo rapporto? Naturalmente le amicizie possono prendere molte forme e molte sfumature, ogni rapporto è diverso e richiede distanze diverse, però in questo caso mi sembra che lei legittimi le esigenze di lui senza tenere conto delle sue. Questa persona è riservata ed è concentrata su altro, non sui rapporti di amicizia, quindi questa è la distanza che lui si sente di tenere. Qual è la distanza (o la vicinanza) di cui invece avrebbe bisogno lei? Che cosa cerca in un rapporto di amicizia? E come mai un rapporto che le dà così poco sembra invece essere così importante? Ha la speranza che a un certo punto qualcosa possa cambiare? Credo che rispondere a questi interrogativi possa essere importante per capire come gestire questo rapporto, ed eventualmente capire se rappresenta qualcosa di più profondo. Se avesse bisogno di ulteriore supporto resto a disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Elena Gianotti
Buongiorno, intanto la ringrazio per essersi aperta ed aver portato il suo vissuto emotivo. Partendo dal presupposto che esistono molteplici modalità di vivere un'amicizia e che nessuna è per definizione errata mi viene da chiederle lei cosa si aspetta da un'amicizia? Che tipo di frequenza/ corrispondenza necessita lei per sentirsi in un'amicizia che la faccia sentire a suo agio? In queste occasioni è sempre fondamentale ascoltare se stessi. Se sentisse il bisogno di esplorare maggiormente queste domande sono a sua disposizione. Dott.ssa Jennifer Saias
Gentile utente, comprendo che questa situazione possa risultare piuttosto frustrante e confusa per lei. È normale sentirsi incerti quando si tratta di capire le dinamiche di relazione di un amico. Prima di tutto, è importante comprendere che le persone gestiscono le relazioni in modi molto diversi. Alcune persone sono più concentrate sulle loro carriere o hanno altre priorità di vita che possono influenzare la loro disponibilità e il modo in cui si impegnano nelle amicizie. Nel caso del suo collega, sembra che abbia chiarito che la sua scarsa disponibilità non è un riflesso del suo affetto per lei, ma piuttosto una conseguenza delle sue priorità e del suo stile di vita. Tuttavia, è comprensibile che lei abbia bisogno di chiarezza e di sapere come desidera vivere questa amicizia. Potrebbe considerare di parlarne apertamente con lui quando avrete la possibilità di comunicare. Potrebbe chiedergli con rispetto e sensibilità come si sente riguardo alla vostra amicizia e cosa significa per lui mantenere il contatto. Chiedere apertamente le sue preferenze può aiutare lei a capire meglio il suo punto di vista e ad adattare le sue aspettative di conseguenza. È importante ricordare che, mentre è giusto cercare chiarezza e comunicare le sue esigenze in un'amicizia, è altrettanto importante rispettare i confini e le priorità degli altri. Cerchi di trovare un equilibrio tra la sua necessità di comprendere e il rispetto per lo spazio e le scelte del suo amico. Ricorda che le relazioni richiedono tempo, impegno e comunicazione da entrambe le parti. Continui a essere aperta e disponibile al dialogo, ma cerchi anche di accettare che le relazioni possono evolversi in modi diversi a seconda delle circostanze e delle preferenze individuali. Un saluto. Dott.ssa Pasqualina Annoso.
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Gentile utente buongiorno, leggo la condivisione e provo a riflettere sulle domande che ci ha posto. Dal suo racconto mi sembra di valutare un diverso allineamento rispetto all'investimento affettivo che le produce molti dubbi sul vostro rapporto e, forse, anche dispiaceri. Rispetto all'aspetto psicologico a mio avviso sarebbe interessante approfondire la parte di funzionamento che le fa desiderare di mantenere "accesa" questa amicizia (nonostante le difficoltà con cui si sta confrontando) e la spinge a interrogarsi sul suo comportamento. Cordialmente, Dott. Claudio Pieroni
Salve, in questa situazione le consiglierei di riflettere su cosa la porta a pensare che i suoi bisogni non possano essere ascoltati e accolti dall'altro. Esistono momenti di vita in cui può essere più complesso mantenere dei legami continuativi, soprattutto se a distanza. Da quel che leggo, il suo amico ha comunque mostrato apertura nei suoi confronti, anche se la risposta non è soddisfacente rispetto ai suoi bisogni. Si potrebbe riflettere sulle differenze individuali presenti nel vissuto di ognuno, riguardo alla modalità di vivere i legami. Quali sono gli elementi che la portano a dubitare di questo rapporto? Della possibilità di aprirsi e confrontarsi?
Cordiali saluti, Dott.ssa Giada Gallinari
Cordiali saluti, Dott.ssa Giada Gallinari
È comprensibile che tu abbia dei dubbi riguardo alla natura della vostra amicizia e su come gestire questa situazione. È importante rispettare il desiderio di privacy e riservatezza del tuo collega, che sembra preferire un contatto meno frequente e più distanziato. Le relazioni di amicizia possono essere molto diverse da persona a persona e possono evolversi in modi unici. Alcune persone valorizzano la socialità e la comunicazione costante, mentre altre preferiscono mantenere un contatto più sporadico e concentrarsi sulle proprie priorità personali e professionali.
Potresti prendere in considerazione di comunicare apertamente con il tuo collega riguardo alle tue preoccupazioni e desideri per la vostra amicizia. Potresti chiedergli come preferisce gestire il vostro rapporto e cosa si aspetta da te in termini di comunicazione e interazione. È importante esprimere le tue necessità e desideri in modo rispettoso e aperto, e allo stesso tempo essere pronta a comprendere e rispettare le sue preferenze. Inoltre, potresti considerare di ampliare la tua cerchia di amicizie e cercare sostegno e compagnia da persone che condividono i tuoi stessi interessi e stili di comunicazione. Anche se la relazione con il tuo collega potrebbe non essere così stretta come desideri, ci sono molte altre opportunità per costruire relazioni significative e soddisfacenti nella tua vita.
Infine, ricorda che ogni persona ha i propri ritmi e priorità nella vita, e può essere utile trovare un equilibrio tra il rispetto delle esigenze degli altri e l'espressione delle proprie.
Cordialmente
Dott. Tiziana Vecchiarini
Potresti prendere in considerazione di comunicare apertamente con il tuo collega riguardo alle tue preoccupazioni e desideri per la vostra amicizia. Potresti chiedergli come preferisce gestire il vostro rapporto e cosa si aspetta da te in termini di comunicazione e interazione. È importante esprimere le tue necessità e desideri in modo rispettoso e aperto, e allo stesso tempo essere pronta a comprendere e rispettare le sue preferenze. Inoltre, potresti considerare di ampliare la tua cerchia di amicizie e cercare sostegno e compagnia da persone che condividono i tuoi stessi interessi e stili di comunicazione. Anche se la relazione con il tuo collega potrebbe non essere così stretta come desideri, ci sono molte altre opportunità per costruire relazioni significative e soddisfacenti nella tua vita.
Infine, ricorda che ogni persona ha i propri ritmi e priorità nella vita, e può essere utile trovare un equilibrio tra il rispetto delle esigenze degli altri e l'espressione delle proprie.
Cordialmente
Dott. Tiziana Vecchiarini
Buongiorno, dovrebbe chiedersi come mai tiene tanto a questo rapporto a distanza, che cosa le può dare veramente e se ci sono situazioni della sua storia che possano portarla a sopravvalutare quest'uomo e ciò che questa relazione può darle. Ad oggi è lei che sta cercando di modificare e modulare bisogni profondi che non trovano del tutto riscontro nei comportamenti dell'altro. Non può cambiare il suo ex collega, ma può lavorare su di sé e vedere quante energie questa relazione desiderata le toglie e quante gliene dà. Avendo chiarezza di questi aspetti saprà anche come comportarsi in futuro, nel rispetto di ciò che il suo cuore desidera.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Grazie per aver condiviso la sua esperienza. La sua riflessione sulla relazione con il suo ex collega è molto comprensibile, dato che le dinamiche di amicizia possono variare notevolmente da persona a persona, specialmente quando una parte è più riservata e focalizzata su altre priorità.
La sua difficoltà a comprendere come vivere questa amicizia è legittima, dato che la comunicazione con lui è limitata e non c'è un dialogo profondo e costante. In questi casi, è utile rispettare i confini che la persona ha stabilito, come il fatto di preferire un contatto sporadico o preferire messaggi piuttosto che telefonate. La sua preoccupazione di non pressarlo troppo è giustificata, poiché sembra che lui apprezzi uno spazio di indipendenza e una forma di comunicazione meno invadente.
Per far crescere un'amicizia in questo contesto, potrebbe essere utile concentrarsi su un aspetto importante: il rispetto dei bisogni e dei limiti dell'altra persona. Poiché lui ha espresso chiaramente che è concentrato sulla carriera e che le sue priorità sono altrove, potrebbe essere più che sufficiente lasciare che la comunicazione avvenga in modo naturale, senza forzature. Mostrarsi comprensiva riguardo alla sua riservatezza, ma anche chiarire che lei ha bisogno di comprensione in merito a come la relazione stia evolvendo, potrebbe aiutarla a evitare fraintendimenti. Potrebbe essere utile, in un momento di tranquillità, chiedergli direttamente ma senza pressioni: "Mi farebbe piacere sapere come preferisci vivere la nostra amicizia, soprattutto considerando i tuoi impegni e la tua vita". Questo tipo di domanda aperta gli permette di esprimere i suoi desideri senza sentirsi intrusivo. In conclusione, la cosa migliore sembra essere quella di accettare il suo modo di relazionarsi, senza forzare un cambiamento o una maggiore socialità, e cercare di trovare un equilibrio che sia rispettoso di entrambi. Se è un'amicizia che ha un valore per lui, è probabile che con il tempo la comunicazione diventi più fluida, ma questo dipenderà anche dai suoi tempi e priorità. Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
La sua difficoltà a comprendere come vivere questa amicizia è legittima, dato che la comunicazione con lui è limitata e non c'è un dialogo profondo e costante. In questi casi, è utile rispettare i confini che la persona ha stabilito, come il fatto di preferire un contatto sporadico o preferire messaggi piuttosto che telefonate. La sua preoccupazione di non pressarlo troppo è giustificata, poiché sembra che lui apprezzi uno spazio di indipendenza e una forma di comunicazione meno invadente.
Per far crescere un'amicizia in questo contesto, potrebbe essere utile concentrarsi su un aspetto importante: il rispetto dei bisogni e dei limiti dell'altra persona. Poiché lui ha espresso chiaramente che è concentrato sulla carriera e che le sue priorità sono altrove, potrebbe essere più che sufficiente lasciare che la comunicazione avvenga in modo naturale, senza forzature. Mostrarsi comprensiva riguardo alla sua riservatezza, ma anche chiarire che lei ha bisogno di comprensione in merito a come la relazione stia evolvendo, potrebbe aiutarla a evitare fraintendimenti. Potrebbe essere utile, in un momento di tranquillità, chiedergli direttamente ma senza pressioni: "Mi farebbe piacere sapere come preferisci vivere la nostra amicizia, soprattutto considerando i tuoi impegni e la tua vita". Questo tipo di domanda aperta gli permette di esprimere i suoi desideri senza sentirsi intrusivo. In conclusione, la cosa migliore sembra essere quella di accettare il suo modo di relazionarsi, senza forzare un cambiamento o una maggiore socialità, e cercare di trovare un equilibrio che sia rispettoso di entrambi. Se è un'amicizia che ha un valore per lui, è probabile che con il tempo la comunicazione diventi più fluida, ma questo dipenderà anche dai suoi tempi e priorità. Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
Capisco come ti senti, ed è naturale avere dubbi e domande quando un'amicizia non segue i ritmi e le modalità che consideriamo “normali” o confortevoli per noi. È evidente che tieni molto a questa amicizia, ma il tuo collega sembra avere un approccio alle relazioni molto diverso dal tuo, forse più minimalista e focalizzato su spazi personali ampi.
Le amicizie, soprattutto quelle a distanza o con persone riservate, possono essere un po' complicate da interpretare. Tuttavia, la sua onestà nel dirti che considera la vostra relazione un'amicizia e nel rassicurarti quando hai avuto dubbi sembra dimostrare che ci tiene, anche se esprime l'affetto in modo diverso. Non tutti gestiscono i rapporti allo stesso modo, e sembra che per lui un contatto sporadico ma significativo sia più naturale rispetto a un dialogo costante. Questo non significa che non ti voglia bene, ma solo che vive le amicizie in modo diverso. Continua a mostrarti comprensiva. Se sta attraversando un periodo impegnativo, potrebbe semplicemente aver bisogno di tempo per concentrarsi su sé stesso e sui suoi obiettivi. Dargli fiducia potrebbe rafforzare il legame. Anche se accetti il suo modo di vivere le relazioni, ciò non significa trascurare i tuoi bisogni. Valuta se questa dinamica ti fa sentire serena e apprezzata. Le amicizie si basano sulla reciprocità e, anche se espressa in modi diversi, è importante che ti senta valorizzata. Sii gentile con te stessa: avere dubbi non significa sbagliare, significa che ti interessa mantenere viva questa amicizia. Se la vostra relazione è importante per entrambi, troverete un modo per farla funzionare. Se hai altre domande o hai bisogno di parlare, sono qui.
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Le amicizie, soprattutto quelle a distanza o con persone riservate, possono essere un po' complicate da interpretare. Tuttavia, la sua onestà nel dirti che considera la vostra relazione un'amicizia e nel rassicurarti quando hai avuto dubbi sembra dimostrare che ci tiene, anche se esprime l'affetto in modo diverso. Non tutti gestiscono i rapporti allo stesso modo, e sembra che per lui un contatto sporadico ma significativo sia più naturale rispetto a un dialogo costante. Questo non significa che non ti voglia bene, ma solo che vive le amicizie in modo diverso. Continua a mostrarti comprensiva. Se sta attraversando un periodo impegnativo, potrebbe semplicemente aver bisogno di tempo per concentrarsi su sé stesso e sui suoi obiettivi. Dargli fiducia potrebbe rafforzare il legame. Anche se accetti il suo modo di vivere le relazioni, ciò non significa trascurare i tuoi bisogni. Valuta se questa dinamica ti fa sentire serena e apprezzata. Le amicizie si basano sulla reciprocità e, anche se espressa in modi diversi, è importante che ti senta valorizzata. Sii gentile con te stessa: avere dubbi non significa sbagliare, significa che ti interessa mantenere viva questa amicizia. Se la vostra relazione è importante per entrambi, troverete un modo per farla funzionare. Se hai altre domande o hai bisogno di parlare, sono qui.
Dott.ssa Antonella Bellanzon
la tua confusione è comprensibile quando ti trovi di fronte a una persona che ha modalità relazionali così diverse dalle tue. Sembra che tu abbia a che fare con qualcuno che ha un approccio molto funzionale alle relazioni, dove l'affetto non si traduce necessariamente in frequenza di contatto o condivisione emotiva.
Le persone come il tuo collega spesso vivono le amicizie in modo compartimentato: possono provare affetto genuino per qualcuno senza sentire il bisogno di alimentare costantemente quel rapporto attraverso la comunicazione. Per lui, dire "siamo amici" e poi "non ho amici con cui mi sento" non è contraddittorio - è semplicemente la sua definizione di amicizia: affetto senza obbligo di contatto frequente.
Il fatto che si sia aperto tramite vocali ma non ancora con una chiamata potrebbe indicare che sta gradualmente costruendo fiducia, ma nei suoi tempi e modi. Alcune persone hanno bisogno di controllare il livello di intimità della comunicazione, e una chiamata in tempo reale può sembrare più invasiva di un messaggio vocale che possono ascoltare quando vogliono.
La sua frase "dare sempre il meglio di me qualsiasi cosa facessi" potrebbe essere il suo modo di esprimere affetto - forse non sa come dire "mi importi" in modo più diretto, ma riesce a esprimere sostegno e stima.
Riguardo alle amicizie non consolidate che si sviluppano a distanza: è possibile, ma richiedono una ridefinizione delle aspettative. Invece di aspettarti che diventi più comunicativo o più aperto, potresti accettare che questa è la sua massima capacità relazionale al momento. Alcune persone sono come piante che crescono lentamente - forzarle non le fa crescere più velocemente, le fa morire.
La tua paura di pressarlo è saggia. Persone così riservate spesso si allontanano quando sentono pressione emotiva perché la vivono come una violazione dei loro confini. Il tuo cambiamento di comportamento nel non scrivergli troppo spesso è probabilmente la strategia giusta.
Invece di chiedergli come desidera vivere l'amicizia (che potrebbe metterlo a disagio), potresti semplicemente continuare a dimostrare attraverso i comportamenti che rispetti i suoi ritmi. Se davvero tornerà in Italia e ti farà sapere, sarà un segno che apprezza la tua pazienza.
Le amicizie non consolidate possono svilupparsi, ma lentamente e senza forzature. A volte il non-dire è più prezioso del dire troppo.
Le persone come il tuo collega spesso vivono le amicizie in modo compartimentato: possono provare affetto genuino per qualcuno senza sentire il bisogno di alimentare costantemente quel rapporto attraverso la comunicazione. Per lui, dire "siamo amici" e poi "non ho amici con cui mi sento" non è contraddittorio - è semplicemente la sua definizione di amicizia: affetto senza obbligo di contatto frequente.
Il fatto che si sia aperto tramite vocali ma non ancora con una chiamata potrebbe indicare che sta gradualmente costruendo fiducia, ma nei suoi tempi e modi. Alcune persone hanno bisogno di controllare il livello di intimità della comunicazione, e una chiamata in tempo reale può sembrare più invasiva di un messaggio vocale che possono ascoltare quando vogliono.
La sua frase "dare sempre il meglio di me qualsiasi cosa facessi" potrebbe essere il suo modo di esprimere affetto - forse non sa come dire "mi importi" in modo più diretto, ma riesce a esprimere sostegno e stima.
Riguardo alle amicizie non consolidate che si sviluppano a distanza: è possibile, ma richiedono una ridefinizione delle aspettative. Invece di aspettarti che diventi più comunicativo o più aperto, potresti accettare che questa è la sua massima capacità relazionale al momento. Alcune persone sono come piante che crescono lentamente - forzarle non le fa crescere più velocemente, le fa morire.
La tua paura di pressarlo è saggia. Persone così riservate spesso si allontanano quando sentono pressione emotiva perché la vivono come una violazione dei loro confini. Il tuo cambiamento di comportamento nel non scrivergli troppo spesso è probabilmente la strategia giusta.
Invece di chiedergli come desidera vivere l'amicizia (che potrebbe metterlo a disagio), potresti semplicemente continuare a dimostrare attraverso i comportamenti che rispetti i suoi ritmi. Se davvero tornerà in Italia e ti farà sapere, sarà un segno che apprezza la tua pazienza.
Le amicizie non consolidate possono svilupparsi, ma lentamente e senza forzature. A volte il non-dire è più prezioso del dire troppo.
Buongiorno, la sua fatica è molto comprensibile e dalle sue parole si sente quanto questa amicizia per lei sia importante, ma anche quanto la stia facendo stare in bilico tra la speranza e il dubbio. Quando si tiene a qualcuno e non si riesce a capire davvero il suo modo di stare in relazione, è naturale iniziare a farsi domande, a cercare segnali, a interrogarsi su ogni silenzio e su ogni risposta che tarda ad arrivare. Non c’è nulla di sbagliato in questo, è una reazione umana al bisogno di sentirsi considerati. Da quello che racconta emerge una grande differenza tra il suo modo di vivere i legami e quello di questa persona. Lei sembra avere bisogno di continuità, di scambio, di una presenza che, anche se non quotidiana, dia un senso di stabilità e di reciprocità. Lui invece, almeno per come si è descritto e per come si comporta, sembra vivere le relazioni in modo molto distaccato, con pochi contatti, molto diradati, e con un forte investimento sul lavoro e su se stesso. Né uno né l’altro modo è giusto o sbagliato in assoluto, ma quando due stili così diversi si incontrano, il rischio che uno dei due soffra è alto. È importante soffermarsi su un punto: lei oggi sta facendo uno sforzo grande per adattarsi a lui, sta cercando di non scrivere, di non chiedere, di non pressare, proprio per non rischiare di perderlo. Questo però la sta lasciando piena di dubbi, con tante domande senza risposta e con una sensazione di sospensione che, alla lunga, può diventare molto pesante. Un’amicizia, per poter nutrire entrambe le persone, ha bisogno che ognuno possa essere se stesso senza doversi trattenere costantemente per paura. Lei si chiede se possano esistere amicizie non consolidate e se possano svilupparsi anche quando una persona ha altre priorità di vita. La risposta è sì, esistono, ma solo se entrambe le parti sentono che quella modalità va bene. Se solo uno dei due rinuncia ai propri bisogni per tenere in piedi il rapporto, col tempo può nascere frustrazione, tristezza e confusione, proprio come sta accadendo a lei. Rispetto a cosa chiedergli, forse più che domande complesse, potrebbe essere utile esprimere in modo semplice e sincero come si sente lei. Non tanto per ottenere una promessa, ma per capire se il vostro modo di stare in relazione può incontrarsi a metà strada. Dire che per lei l’amicizia è fatta anche di scambio, di sentirsi ogni tanto, di una chiamata ogni tanto, non è una pretesa e non è una pressione, è un modo per portare se stessa nella relazione. Se dall’altra parte emerge che questo non è possibile o non è desiderato, allora non significa che lei valga meno, significa solo che i vostri bisogni sono diversi. Un altro aspetto importante è questo: lei sta aspettando che lui torni e che si faccia vivo, ma nel frattempo la sua vita emotiva resta un po’ sospesa attorno a questa attesa. Questo la espone a continue delusioni e a un senso di impotenza che non le fa bene. Non è richiesto smettere di volergli bene o di tenerci, ma forse può essere utile iniziare a spostare un po’ l’attenzione anche su ciò che fa stare bene lei, sulle relazioni che le danno presenza, calore e continuità. Infine, non è detto che lui non le voglia bene. Può anche essere sincero nel suo affetto. Ma volere bene e saper stare in relazione sono due cose diverse. A volte una persona può provare stima e affetto, ma non essere in grado o non avere il desiderio di nutrire un rapporto nel modo di cui l’altro ha bisogno. E questo, per quanto doloroso, non dipende da lei. Lei ha diritto a chiedersi se questo tipo di amicizia le fa stare bene davvero, così com’è, senza sforzi continui di adattamento. Non è egoismo, è rispetto per se stessa. resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
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