Buongiorno, sto vivendo una situazione di gran confusione. Dopo 5 anni di convivenza il mio (ormai e
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Buongiorno, sto vivendo una situazione di gran confusione. Dopo 5 anni di convivenza il mio (ormai ex) fidanzato se ne è andato di casa. Litigate su litigate riguardanti problemi di alcol, droga, caratteri molto forti di entrambi..non era la prima volta che se ne andava o mi lasciava per poi tornare ma stavolta è stata definitiva con grande sofferenza da parte mia. Mi sono rivolta a uno psicologo che mi ha aiutato e dopo un po' ho cominciato a stare meglio e riprendere in mano la mia vita. Ci siamo poi riavvicinati ma, dopo circa un mese, lui è sparito nuovamente e io da li ho deciso di dire basta nonostante lui abbia riprovato poi a 'tornare' (solo quando è in preda all'alcol). Nel mentre, per distrarmi, esco con amici molto spesso e questo mi aiuta..in compagnia c'è questo amico in comune mio e del mio ex con cui mi trovo benissimo a parlare, scherzare ecc..finchè una sera con lui scatta un bacio. Inizialmente pensavo fosse una cosa così molto alla leggera, ma la cosa va avanti diventando praticamente una vera e propria frequentazione. Io con lui mi trovo benissimo, fa e dice tutte quelle cose che avrei voluto facesse il mio ex con me..a parte una nostra amica nessuno ovviamente sa della nostra frequentazione, abbiamo cercato di tenerla nascosta per evitare problemi col mio ex fidanzato..il problema è che ultimamente, per quanto io con lui stia benissimo, sto vivendo dei momenti di grande malinconia ripensando all'ex. Lavoriamo anche assieme quindi non è per nulla semplice per entrambi, quando passa e mi guarda mi vengono delle fitte allo stomaco, a volte devo chiudermi in bagno perchè non riesco a trattenere le lacrime vedendolo e ripensando a tutto. All'inizio forse stavo meglio perchè era più la rabbia a prevalere, ma adesso che son passati ormai 3 mesi dalla rottura la rabbia è calata e sta lasciando spazio alla malinconia. Sia chiaro che non ci tornerei mai perchè ho capito che non può essere una persona adatta a me, ero sempre in continuo stato di ansia, ma perchè mi fa questo effetto? A volte mi riscrive da ubriaco e mi vengono delle fitte allo stomaco, non so se dirlo al ragazzo con cui sto uscendo perchè non voglio ferirlo, lui mi piace e ci sto bene ma non riesco a controllare questo fatto che mi capita, sono terrorizzata dal fatto che il mio ex possa scoprire di me e lui perchè conoscendolo mi cancellerebbe definitivamente dalla sua vita e, anche se forse sarebbe la cosa più giusta, io non voglio, come non voglio far star male nessuno nè tantomeno stare male io. Forse non dovevo 'buttarmi' così presto su un'altra frequentazione, ma come ho già detto niente era premeditato, è capitata così e nessuno poteva prevederlo..ma adesso non so davvero cosa fare, se chiudere con lui e prendermi del tempo rischiando di lasciare andare una persona che so che può farmi star bene o continuare sperando passi questo momento di confusione
Buongiorno,
quello che racconta descrive bene la complessità di una fase di transizione affettiva. Dopo una relazione lunga e intensa, soprattutto se segnata da difficoltà come alcol, droga e conflitti, è normale provare sentimenti contrastanti: da un lato la consapevolezza che quella storia non sia più adatta a lei, dall’altro il richiamo emotivo legato all’abitudine, ai ricordi e al legame costruito negli anni.
Il fatto che provi ancora malinconia o fitte allo stomaco quando vede o sente il suo ex non significa che vorrebbe davvero tornare con lui, ma piuttosto che il suo mondo emotivo sta elaborando un distacco non semplice. È frequente che, quando la rabbia iniziale si affievolisce, emergano la nostalgia e il dolore “pulito” della perdita.
Allo stesso tempo, l’inizio di una nuova frequentazione può portare sollievo e nuove emozioni positive, ma anche confusione se non ci si sente ancora del tutto pronti. Non esistono tempi “giusti” o “sbagliati”: ognuno ha i propri, e spesso è necessario accettare che emozioni diverse possano convivere.
Può essere utile chiedersi:
Cosa mi lega ancora emotivamente al mio ex, al di là della razionalità?
Sto vivendo la nuova relazione per piacere autentico o anche per riempire un vuoto?
Quali sono i miei bisogni reali in questo momento: stabilità, leggerezza, tempo per me?
Non c’è una risposta unica su cosa “fare” con la nuova frequentazione: la scelta dipenderà da quanto sente di poter vivere questo rapporto in maniera sincera e libera, senza che la presenza dell’ex occupi troppo spazio dentro di sé.
Un percorso psicologico potrebbe sostenerla proprio nel dare senso a questi vissuti, aiutandola a trovare maggiore chiarezza e a prendersi il tempo che le serve, senza sentirsi in colpa.
Un caro saluto.
quello che racconta descrive bene la complessità di una fase di transizione affettiva. Dopo una relazione lunga e intensa, soprattutto se segnata da difficoltà come alcol, droga e conflitti, è normale provare sentimenti contrastanti: da un lato la consapevolezza che quella storia non sia più adatta a lei, dall’altro il richiamo emotivo legato all’abitudine, ai ricordi e al legame costruito negli anni.
Il fatto che provi ancora malinconia o fitte allo stomaco quando vede o sente il suo ex non significa che vorrebbe davvero tornare con lui, ma piuttosto che il suo mondo emotivo sta elaborando un distacco non semplice. È frequente che, quando la rabbia iniziale si affievolisce, emergano la nostalgia e il dolore “pulito” della perdita.
Allo stesso tempo, l’inizio di una nuova frequentazione può portare sollievo e nuove emozioni positive, ma anche confusione se non ci si sente ancora del tutto pronti. Non esistono tempi “giusti” o “sbagliati”: ognuno ha i propri, e spesso è necessario accettare che emozioni diverse possano convivere.
Può essere utile chiedersi:
Cosa mi lega ancora emotivamente al mio ex, al di là della razionalità?
Sto vivendo la nuova relazione per piacere autentico o anche per riempire un vuoto?
Quali sono i miei bisogni reali in questo momento: stabilità, leggerezza, tempo per me?
Non c’è una risposta unica su cosa “fare” con la nuova frequentazione: la scelta dipenderà da quanto sente di poter vivere questo rapporto in maniera sincera e libera, senza che la presenza dell’ex occupi troppo spazio dentro di sé.
Un percorso psicologico potrebbe sostenerla proprio nel dare senso a questi vissuti, aiutandola a trovare maggiore chiarezza e a prendersi il tempo che le serve, senza sentirsi in colpa.
Un caro saluto.
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Buongiorno dopo aver letto con estrema attenzione la sua lettera, credo che l'essere stata per alcuni anni in una relazione con una persona dipendente da sostanze sia stata per lei a livello emotivo un'esperienza estremamente faticosa. La confusione che attualmente riferisce di provare può essere anche considerata come elemento positivo, nel senso che la può aiutare a prendersi tutto il tempo che le serve prima di rimettersi in una nuova relazione.
I ricordi belli del tempo trascorso con il suo ex compagno può custodirli nel suo cuore, non dimenticandosi però di affiancarli a tutte le litigate e difficoltà che erano presenti tra voi.
Se tiene alla persona che sta frequentando le consiglierei di parlargli con la massima delicatezza, dei sentimenti di confusione e forse anche di timore che sta vivendo in questo momento
I ricordi belli del tempo trascorso con il suo ex compagno può custodirli nel suo cuore, non dimenticandosi però di affiancarli a tutte le litigate e difficoltà che erano presenti tra voi.
Se tiene alla persona che sta frequentando le consiglierei di parlargli con la massima delicatezza, dei sentimenti di confusione e forse anche di timore che sta vivendo in questo momento
Lasciar andare una persona che si è amato profondamente e con cui si è sognato un futuro non è facile..
Sentirsi confusi, chiedersi se è giusto andare avanti, se abbiamo fatto la scelta giusta è perfettamente normale.
Prova a porti queste domande: è lui la persona con cui voglio trascorrere tutta la vita,così com'è adesso? Mi rende davvero serena la sua presenza nella mia vita? Mi manca lui o sono le emozioni che lui suscitava in me che mi mancano?
Ti chiedi se è giusto frequentare oppure no un'altra persona.. ma giusto per chi? questa nuova persona, in questo momento ti rende serena? ti fa star bene? Perchè è solo questo ciò che conta. Devi imparare a mettere te stessa e la tua serenità al centro di tutto e soprattutto impara a darti tempo, a non aver fretta..
In bocca al lupo!
Sentirsi confusi, chiedersi se è giusto andare avanti, se abbiamo fatto la scelta giusta è perfettamente normale.
Prova a porti queste domande: è lui la persona con cui voglio trascorrere tutta la vita,così com'è adesso? Mi rende davvero serena la sua presenza nella mia vita? Mi manca lui o sono le emozioni che lui suscitava in me che mi mancano?
Ti chiedi se è giusto frequentare oppure no un'altra persona.. ma giusto per chi? questa nuova persona, in questo momento ti rende serena? ti fa star bene? Perchè è solo questo ciò che conta. Devi imparare a mettere te stessa e la tua serenità al centro di tutto e soprattutto impara a darti tempo, a non aver fretta..
In bocca al lupo!
Salve, sembra lei abbia bisogno di prendersi del tempo per elaborare la perdita del suo ex. Questo tempo di cui lei ha bisogno è di fondamentale importanza per il suo benessere e l'aver avviato una nuova frequentazione amorosa non le permette di poter elaborare il passato con serenità. Prenda del tempo per se stessa, per elaborare ed accettare il dolore conseguente alla perdita. In questo può esserle utile un aiuto specialistico.
Cordiali saluti.
Dott.Salvatore Augello
Cordiali saluti.
Dott.Salvatore Augello
Gent.ma utente,
ha spiegato molto bene la situazione che sta attraversando. Aver già svolto un percorso psicologico (non so se attualmente in corso) l'ha aiutata sicuramente a riscoprire priorità personali e a salvaguardare sia il suo benessere che la coerenza con i suoi valori. Il processo di elaborazione di una separazione sentimentale, soprattutto se conflittuale e burrascosa come la sua, può essere lungo e avere un andamento fluttuante: periodi in cui sembra di star bene, di poter essere propositivi, e altri periodi in cui si torna a ruminare sul passato, ci si sofferma su ciò che non c'è più (inteso come rapporto), anche se queste note positive erano isole in un mare di insoddisfazione.
Condividere l'ambiente di lavoro con il suo ex partner non sta aiutando questo distacco emotivo e razionale. Però la sua presenza in quel contesto è inevitabile e dovrà imparare a renderla meno invadente e incapace di generarle sofferenze e ansia.
La nuova frequentazione, in questo modo, rischia di essere una compensazione per ciò che è accaduto con il suo ex. In parte, è sicuramente una bella copia della relazione sentimentale che lei vorrebbe, ma il paragone con ciò che era prima è dominante rispetto alla possibilità di vivere un'esperienza del tutto nuova e stimolante.
Non si tratta di valutare azioni o comportamenti da intraprendere verso gli altri attori della vicenda. Si tratta di tornare a puntare i fari all'interno di sé stessa e trovare quell'autonomia di pensiero, quell'autostima e quel senso di coerenza con i valori personali che la porteranno a vivere le sue decisioni e le scelte di vita con molta più serenità e determinazione, senza pensare alle conseguenze sulle opinioni o sulle azioni degli altri.
Non faccia decidere ad altri come lei debba sentirsi a suo agio in una situazione o in una relazione. Non faccia in modo che la sua mente rimanga intrappolata in un loop di ruminazione e ansia su ciò che poteva essere o su ciò che potrebbe accadere se le persone intorno a lei si comportassero come lei auspica. Lei è padrona del suo tempo, del suo benessere e del modo in cui vuole vivere le sue emozioni e i sentimenti. Rispetti sempre sé stessa e tutto andrà bene.
Se attualmente non sta seguendo un percorso psicologico, sono disponibile ad aiutarla con queste dinamiche.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
ha spiegato molto bene la situazione che sta attraversando. Aver già svolto un percorso psicologico (non so se attualmente in corso) l'ha aiutata sicuramente a riscoprire priorità personali e a salvaguardare sia il suo benessere che la coerenza con i suoi valori. Il processo di elaborazione di una separazione sentimentale, soprattutto se conflittuale e burrascosa come la sua, può essere lungo e avere un andamento fluttuante: periodi in cui sembra di star bene, di poter essere propositivi, e altri periodi in cui si torna a ruminare sul passato, ci si sofferma su ciò che non c'è più (inteso come rapporto), anche se queste note positive erano isole in un mare di insoddisfazione.
Condividere l'ambiente di lavoro con il suo ex partner non sta aiutando questo distacco emotivo e razionale. Però la sua presenza in quel contesto è inevitabile e dovrà imparare a renderla meno invadente e incapace di generarle sofferenze e ansia.
La nuova frequentazione, in questo modo, rischia di essere una compensazione per ciò che è accaduto con il suo ex. In parte, è sicuramente una bella copia della relazione sentimentale che lei vorrebbe, ma il paragone con ciò che era prima è dominante rispetto alla possibilità di vivere un'esperienza del tutto nuova e stimolante.
Non si tratta di valutare azioni o comportamenti da intraprendere verso gli altri attori della vicenda. Si tratta di tornare a puntare i fari all'interno di sé stessa e trovare quell'autonomia di pensiero, quell'autostima e quel senso di coerenza con i valori personali che la porteranno a vivere le sue decisioni e le scelte di vita con molta più serenità e determinazione, senza pensare alle conseguenze sulle opinioni o sulle azioni degli altri.
Non faccia decidere ad altri come lei debba sentirsi a suo agio in una situazione o in una relazione. Non faccia in modo che la sua mente rimanga intrappolata in un loop di ruminazione e ansia su ciò che poteva essere o su ciò che potrebbe accadere se le persone intorno a lei si comportassero come lei auspica. Lei è padrona del suo tempo, del suo benessere e del modo in cui vuole vivere le sue emozioni e i sentimenti. Rispetti sempre sé stessa e tutto andrà bene.
Se attualmente non sta seguendo un percorso psicologico, sono disponibile ad aiutarla con queste dinamiche.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Buongiorno,
da quello che racconta emerge tutta la complessità emotiva che sta vivendo: la sofferenza legata alla rottura con il suo ex, la difficoltà di accettare definitivamente la fine di quella relazione e, allo stesso tempo, la nascita di un nuovo legame che sembra darle ciò che prima le mancava. È naturale che in una fase così ravvicinata alla chiusura di una storia importante emergano ancora malinconia, nostalgia e pensieri verso il passato: non è tanto un segnale che lei desideri davvero tornare indietro, quanto piuttosto il riflesso del processo di elaborazione della perdita e dell’adattamento a una nuova realtà.
Il fatto che con il nuovo ragazzo si trovi bene e riconosca aspetti positivi che prima non c’erano, ma contemporaneamente senta ancora “frecce allo stomaco” quando incontra l’ex, è indice di un cuore e una mente ancora in elaborazione. Non si giudichi con troppa severità: i tempi emotivi non sempre coincidono con i tempi delle scelte pratiche.
Rispetto al timore di ferire chi le sta accanto e alla paura delle reazioni del suo ex, è importante ricordare che la priorità dovrebbe essere il suo benessere, non la gestione delle emozioni altrui a scapito delle sue. Potrebbe esserle utile concedersi uno spazio di riflessione su ciò che desidera davvero, senza sentirsi obbligata a scegliere “di corsa” una strada piuttosto che un’altra.
Per comprendere meglio questi vissuti ed essere accompagnata a gestire i dubbi e la confusione che prova, è consigliato rivolgersi a uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
da quello che racconta emerge tutta la complessità emotiva che sta vivendo: la sofferenza legata alla rottura con il suo ex, la difficoltà di accettare definitivamente la fine di quella relazione e, allo stesso tempo, la nascita di un nuovo legame che sembra darle ciò che prima le mancava. È naturale che in una fase così ravvicinata alla chiusura di una storia importante emergano ancora malinconia, nostalgia e pensieri verso il passato: non è tanto un segnale che lei desideri davvero tornare indietro, quanto piuttosto il riflesso del processo di elaborazione della perdita e dell’adattamento a una nuova realtà.
Il fatto che con il nuovo ragazzo si trovi bene e riconosca aspetti positivi che prima non c’erano, ma contemporaneamente senta ancora “frecce allo stomaco” quando incontra l’ex, è indice di un cuore e una mente ancora in elaborazione. Non si giudichi con troppa severità: i tempi emotivi non sempre coincidono con i tempi delle scelte pratiche.
Rispetto al timore di ferire chi le sta accanto e alla paura delle reazioni del suo ex, è importante ricordare che la priorità dovrebbe essere il suo benessere, non la gestione delle emozioni altrui a scapito delle sue. Potrebbe esserle utile concedersi uno spazio di riflessione su ciò che desidera davvero, senza sentirsi obbligata a scegliere “di corsa” una strada piuttosto che un’altra.
Per comprendere meglio questi vissuti ed essere accompagnata a gestire i dubbi e la confusione che prova, è consigliato rivolgersi a uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Ciao, grazie per aver condiviso una parte così intima e complessa della tua vita. Da ciò che scrivi emergono tanti livelli emotivi sovrapposti: la sofferenza per una storia lunga e travagliata, la fatica del distacco, il senso di colpa, il timore di ferire e la paura di perdere. È normale sentirsi confusi in questo momento.
Nonostante tu abbia chiaro che non era una relazione sana (alcol, droga, ansia costante), continui a sentire fitte quando lo vedi o quando ti scrive.
Questo accade spesso in rapporti intensi e disfunzionali: nonostante il dolore, si crea un legame ambivalente (tra dipendenza affettiva, abitudine e memoria dei momenti belli).
La malinconia che ora emerge (dopo la rabbia) è parte del processo di lutto: stai lasciando andare qualcosa che è stato importante, anche se ti ha fatto male.
Con il nuovo ragazzo stai bene, ti senti trattata come avresti desiderato, ma il fatto che sia amico del tuo ex aggiunge tensione e segretezza.
Questo ti mette in una posizione fragile: da un lato senti che potrebbe essere una relazione positiva, dall’altro vivi la paura che venga scoperta.
Non è raro iniziare una nuova relazione “presto” dopo una rottura: non significa che sia sbagliato, ma spesso i sentimenti non sono ancora del tutto “elaborati” e riemergono sotto forma di confusione.
Non esiste una soluzione immediata, ma alcune strade possono aiutarti: darti tempo, essere onesta con te stessa, parlare con il nuovo ragazzo (almeno in parte) , non serve entrare nei dettagli, ma condividere che stai vivendo momenti di confusione emotiva può rafforzare la fiducia e non lasciarlo al buio.
Quello che vivi non è un “errore”, è un passaggio. Stai chiudendo un ciclo molto intenso e ne stai aprendo un altro. La confusione non significa che tu non sappia cosa vuoi, ma che le tue emozioni stanno ancora “decantando”.
Spero di esserti stato utile.
Cordiali saluti
Dott. Como
Nonostante tu abbia chiaro che non era una relazione sana (alcol, droga, ansia costante), continui a sentire fitte quando lo vedi o quando ti scrive.
Questo accade spesso in rapporti intensi e disfunzionali: nonostante il dolore, si crea un legame ambivalente (tra dipendenza affettiva, abitudine e memoria dei momenti belli).
La malinconia che ora emerge (dopo la rabbia) è parte del processo di lutto: stai lasciando andare qualcosa che è stato importante, anche se ti ha fatto male.
Con il nuovo ragazzo stai bene, ti senti trattata come avresti desiderato, ma il fatto che sia amico del tuo ex aggiunge tensione e segretezza.
Questo ti mette in una posizione fragile: da un lato senti che potrebbe essere una relazione positiva, dall’altro vivi la paura che venga scoperta.
Non è raro iniziare una nuova relazione “presto” dopo una rottura: non significa che sia sbagliato, ma spesso i sentimenti non sono ancora del tutto “elaborati” e riemergono sotto forma di confusione.
Non esiste una soluzione immediata, ma alcune strade possono aiutarti: darti tempo, essere onesta con te stessa, parlare con il nuovo ragazzo (almeno in parte) , non serve entrare nei dettagli, ma condividere che stai vivendo momenti di confusione emotiva può rafforzare la fiducia e non lasciarlo al buio.
Quello che vivi non è un “errore”, è un passaggio. Stai chiudendo un ciclo molto intenso e ne stai aprendo un altro. La confusione non significa che tu non sappia cosa vuoi, ma che le tue emozioni stanno ancora “decantando”.
Spero di esserti stato utile.
Cordiali saluti
Dott. Como
salve, prima bisogna vedere se ti senti pronta, senti qual'è il tuo bisogno poichè bisogna essere già un insieme l'altro è un suplus prova a meditare su questo grazie
Buongiorno, quello che descrive è un momento molto complesso e comprensibile di confusione emotiva. Dopo una relazione lunga e intensa, soprattutto caratterizzata da dinamiche difficili e dolorose, non è raro che permangano legami emotivi con l’ex partner anche quando si è consapevoli che tornare insieme non sarebbe una scelta salutare. Il corpo e la mente hanno tempi diversi nell’elaborare una separazione: la ragione riconosce i motivi della rottura, ma le emozioni spesso continuano a riemergere sotto forma di nostalgia, malinconia e desiderio di ciò che si è perso, anche se era fonte di sofferenza. La rabbia iniziale che racconta l’aveva probabilmente protetta, dandole una sorta di barriera che le ha permesso di allontanarsi. Ora che quella rabbia si è attenuata, rimane lo spazio per la tristezza e per il lutto della relazione finita. È proprio questa alternanza di emozioni a generare le fitte allo stomaco e le lacrime improvvise: sono segnali del processo naturale di elaborazione, che richiede tempo e pazienza. Allo stesso tempo, la frequentazione con questo nuovo ragazzo le ha permesso di sperimentare un modo diverso di vivere la vicinanza, più rispettoso e sereno, ed è comprensibile che non voglia rinunciare a questa possibilità. La confusione nasce dal fatto che due parti di lei convivono: da un lato il desiderio di lasciarsi il passato alle spalle e costruire qualcosa di nuovo, dall’altro il bisogno di dare ancora spazio e significato a ciò che ha vissuto con il suo ex. In questi casi è importante concedersi la possibilità di non avere subito tutte le risposte. Può essere utile osservare cosa accade dentro di sé senza giudicarsi, distinguendo tra ciò che prova e le scelte concrete che fa. Il fatto che non voglia tornare con l’ex è un punto fermo importante: la sofferenza che ha vissuto le ha fatto capire che quella relazione non è adatta ai suoi bisogni. Le emozioni che ancora prova non significano che desideri riprendere quella storia, ma che il suo cuore sta ancora metabolizzando la perdita. Per quanto riguarda la relazione attuale, può aiutarla chiedersi se in questo momento si sente pronta a viverla con chiarezza oppure se sente il bisogno di fermarsi e dedicarsi più a sé stessa. Non esiste una risposta giusta in assoluto, ma solo quella che le permette di sentirsi in linea con i suoi tempi emotivi. Parlare apertamente con il nuovo ragazzo dei suoi vissuti, senza entrare troppo nei dettagli, potrebbe essere un passo importante per costruire una relazione basata sulla sincerità. Spesso la paura di ferire l’altro ci spinge a nascondere parti di noi, ma la condivisione rispettosa di ciò che si sta vivendo può rafforzare, anziché indebolire, il legame. Infine, il timore di essere cancellata definitivamente dalla vita dell’ex se lui dovesse scoprire la nuova relazione è un altro segnale di quanto, nonostante tutto, lei fatichi a lasciarlo andare. È naturale, perché cinque anni lasciano un’impronta forte, ma proprio il fatto che questa paura la condizioni mostra quanto sia importante lavorare su un distacco più completo, che le consenta di sentirsi libera di scegliere per sé senza il timore costante del giudizio dell’altro. Il percorso che ha già intrapreso con lo psicologo è prezioso proprio per darle uno spazio sicuro dove mettere ordine a questa confusione, riconoscere i suoi bisogni e prendersi cura delle emozioni contrastanti. Non deve avere fretta di arrivare subito a una decisione definitiva: rispettare i suoi tempi, ascoltare ciò che prova e darsi il permesso di attraversare questa fase sono passi fondamentali per ritrovare equilibrio. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Buongiorno,
quello che mi racconta è una situazione molto complessa dal punto di vista emotivo ed è comprensibile che si senta confusa. Dopo una relazione lunga e intensa, soprattutto segnata da alti e bassi e forti sofferenze, è normale che anche a distanza di tempo permangano ricordi, malinconia e reazioni fisiche quando rivede il suo ex. Questo non significa che desideri davvero tornare con lui, ma che il legame è stato significativo e il processo di elaborazione della separazione richiede tempo.
Il fatto che nel frattempo abbia incontrato una persona con cui sta bene dimostra la sua capacità di aprirsi ancora a qualcosa di nuovo, ma è altrettanto importante concedersi la possibilità di ascoltarsi e capire davvero cosa desidera, senza forzarsi a “scegliere” troppo in fretta. Non esiste una decisione giusta o sbagliata in assoluto, quanto piuttosto un percorso da fare per riconoscere i propri bisogni e il proprio benessere.
Il suo sentire non è un errore: la malinconia, i dubbi e la paura di ferire qualcuno sono parte naturale di una fase di transizione. Darsi il permesso di prendersi tempo, anche condividendo questi vissuti con chi le è vicino o con il suo terapeuta, può aiutarla a fare maggiore chiarezza.
Resto a disposizione, un caro saluto.
Dott.ssa Elena Dati
quello che mi racconta è una situazione molto complessa dal punto di vista emotivo ed è comprensibile che si senta confusa. Dopo una relazione lunga e intensa, soprattutto segnata da alti e bassi e forti sofferenze, è normale che anche a distanza di tempo permangano ricordi, malinconia e reazioni fisiche quando rivede il suo ex. Questo non significa che desideri davvero tornare con lui, ma che il legame è stato significativo e il processo di elaborazione della separazione richiede tempo.
Il fatto che nel frattempo abbia incontrato una persona con cui sta bene dimostra la sua capacità di aprirsi ancora a qualcosa di nuovo, ma è altrettanto importante concedersi la possibilità di ascoltarsi e capire davvero cosa desidera, senza forzarsi a “scegliere” troppo in fretta. Non esiste una decisione giusta o sbagliata in assoluto, quanto piuttosto un percorso da fare per riconoscere i propri bisogni e il proprio benessere.
Il suo sentire non è un errore: la malinconia, i dubbi e la paura di ferire qualcuno sono parte naturale di una fase di transizione. Darsi il permesso di prendersi tempo, anche condividendo questi vissuti con chi le è vicino o con il suo terapeuta, può aiutarla a fare maggiore chiarezza.
Resto a disposizione, un caro saluto.
Dott.ssa Elena Dati
Buongiorno, grazie per aver condiviso quello che sta vivendo. Emerge una confusione emotiva, ma anche una consapevolezza nel riuscire a riconoscere cosa la fa stare bene e cosa no. Dal mio punto di vista quello che lei adesso sta vivendo non è un "errore", ma un passaggio di transizione. Dovrebbe rispettare i suoi tempi, osservarsi e lavorare sul fatto di non lasciare che il suo ex abbia ancora potere sulla sua vita. Sperando di esserle stata d'aiuto, un saluto.
Dott.ssa Giorgia Rizzo
Dott.ssa Giorgia Rizzo
Buongiorno,
grazie per la condivisione.
Il primo aspetto da dover considerare riguarda il riflettere se in questa nuova frequentazione ci si rivedono degli aspetti che ricordano l'ex fidanzato; a tal proposito è importante comprendere il confine tra lo stare con questa nuova persona perché è una compagnia con cui ci si ritrova bene o se lo si sta facendo perché viene rivisto il proprio ex.
In una relazione il dialogo è alla base, quindi, una volta chiariti questi aspetti, è importante che ci sia un confronto anche con l'altra persona.
Se c'è ancora questo stato di confusione, potrebbe essere importante avviare un nuovo percorso di supporto psicologico così da avere degli strumenti concreti per poter mettere un maggiore ordine a questa situazione.
Resto a disposizione per qualsiasi informazione.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angelica Venanzetti
grazie per la condivisione.
Il primo aspetto da dover considerare riguarda il riflettere se in questa nuova frequentazione ci si rivedono degli aspetti che ricordano l'ex fidanzato; a tal proposito è importante comprendere il confine tra lo stare con questa nuova persona perché è una compagnia con cui ci si ritrova bene o se lo si sta facendo perché viene rivisto il proprio ex.
In una relazione il dialogo è alla base, quindi, una volta chiariti questi aspetti, è importante che ci sia un confronto anche con l'altra persona.
Se c'è ancora questo stato di confusione, potrebbe essere importante avviare un nuovo percorso di supporto psicologico così da avere degli strumenti concreti per poter mettere un maggiore ordine a questa situazione.
Resto a disposizione per qualsiasi informazione.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angelica Venanzetti
Ti ringrazio per la fiducia con cui hai condiviso un momento così delicato e complesso È evidente quanto tu stia affrontando un turbinio emotivo molto intenso e già il fatto che tu abbia trovato il coraggio di raccontarlo e guardarlo con questa lucidità è un passo significativo verso la consapevolezza Hai vissuto una relazione lunga e molto intensa in cui ci sono stati alti e bassi molto forti segnati da conflitti dipendenze e instabilità ma anche da un attaccamento profondo Dopo varie rotture e ritorni stavolta la separazione è stata più netta con molto dolore e senso di vuoto da parte tua Poi è arrivato un momento in cui hai cercato di reagire con l’aiuto di uno psicologo e delle tue risorse hai provato a rimettere insieme i pezzi a uscire a circondarti di persone e in questo nuovo contesto è nata una connessione inattesa con una persona con cui ti senti bene che sembra offrirti ciò che ti è mancato nella relazione precedente Eppure nonostante tutto questo il tuo cuore è ancora molto coinvolto emotivamente con il tuo ex anche se razionalmente sai che tornare indietro significherebbe solo riprendere a star male Senti malinconia dolore confusione e allo stesso tempo ti porti dietro il timore di ferire l’altro ragazzo e la paura che il tuo ex scopra tutto e ti cancelli per sempre Voglio dirti che tutto quello che stai provando è legittimo È umano profondamente umano Quando finisce una relazione importante il dolore non segue un percorso lineare e anche quando la testa sa che è giusto così il cuore fa fatica a lasciar andare Il legame con una persona soprattutto se è stato così profondo anche se disfunzionale non si spegne con la distanza o con la decisione di chiudere Ci sono legami che restano dentro come impronte emotive e il corpo stesso può reagire come quelle fitte allo stomaco di cui parli anche quando razionalmente siamo convinti della nostra scelta Spesso dopo un amore tossico o molto caotico può succedere che un nuovo legame sano stabile rispettoso sembri quasi troppo tranquillo o addirittura poco coinvolgente Ma non è perché manchi qualcosa è che il sistema nervoso è ancora abituato alla tempesta al dramma all’adrenalina e quando arriva qualcosa di più sano all’inizio può destabilizzare può sembrare strano o poco emozionante Provo allora a porti alcune domande che potresti esplorare con calma magari anche con il tuo terapeuta se vorrai Cosa rappresentava per te il tuo ex al di là della relazione concreta cosa ti dava o cosa speravi ti potesse dare Quando oggi provi quelle fitte quei pensieri ricorrenti è il tuo ex che ti manca o ti manca una parte di te che eri con lui Questo nuovo ragazzo ti fa stare bene ma tu ti senti libera con lui oppure senti che devi nascondere trattenere reprimere qualcosa di te La confusione che provi non è un segnale che stai sbagliando è un’indicazione che stai attraversando un passaggio emotivo profondo in cui due parti di te stanno cercando di trovare un nuovo equilibrio Potresti prenderti del tempo per sentire non per decidere subito A volte ci mettiamo pressione per scegliere chiudere andare avanti parlare nascondere ma prima di tutto potresti concederti di sentire senza dover agire subito Esplora i tuoi confini Se il tuo ex continua a scriverti da ubriaco che effetto ti fa davvero Lo vivi come un’invasione una speranza una trappola È importante chiederti se quella comunicazione ti nutre o ti riapre ferite E rispetto al nuovo ragazzo forse non è ancora il momento per un grande chiarimento ma potresti iniziare a condividere una piccola parte del tuo vissuto emotivo senza colpa solo con autenticità Questo può rafforzare la fiducia e darti respiro A volte nel tentativo di non far soffrire nessuno finiamo per soffocare noi stessi Ma il dolore non si può evitare si può solo attraversare E quando scegli te stessa con gentilezza non è egoismo è guarigione
Buongiorno, dalle sue parole emerge con chiarezza quanto questo periodo sia stato intenso e complesso da vivere: una convivenza lunga e faticosa, segnata da difficoltà importanti, la decisione dolorosa della rottura, il riavvicinamento e poi un nuovo distacco. È comprensibile che oggi, anche se razionalmente riconosce che quella relazione non era sana per lei, il suo corpo e le sue emozioni siano ancora “legate” a quel vissuto: malinconia, fitte allo stomaco, lacrime improvvise sono segnali di un processo di elaborazione che è ancora in corso. Allo stesso tempo, la nuova frequentazione sembra averle portato leggerezza, attenzioni e modalità relazionali che in passato sono mancate, ma si intreccia con la fatica emotiva ancora viva. Non c’è un “giusto” o “sbagliato” in quello che sta vivendo: si tratta di emozioni umane, che hanno bisogno di tempo e di ascolto. Quello che può aiutarla è prendersi uno spazio sicuro in cui distinguere i suoi bisogni profondi dal timore di perdere qualcuno o di ferire qualcun altro. E' necessario in questa situazione riconoscere e distinguere ciò che desidera davvero per sé, elaborare i legami passati senza il filtro dei pensieri intrusivi, conseguentemente, imparare a muoversi nelle nuove relazioni con maggiore serenità e consapevolezza. Si dia tempo e gentilezza: non deve decidere tutto subito.
Un caro saluto.
Un caro saluto.
Mi dispiace molto per quello che stai provando.
Dopo anni di convivenza e una relazione conclusa è inevitabile che tu abbia bisogno di tempo per elaborarne la fine. Anche le tue emozioni hanno bisogno di tempo per trovare un equilibrio: legittimati nel provare emozioni contrastanti. Considerata la delicatezza della situazione, potrebbe esserti utile riprendere un supporto psicologico per avere uno spazio protetto in cui rielaborare quanto accaduto, ritrovare più chiarezza per te stessa e arrivare a prendere decisioni positive per il tuo benessere.
Dopo anni di convivenza e una relazione conclusa è inevitabile che tu abbia bisogno di tempo per elaborarne la fine. Anche le tue emozioni hanno bisogno di tempo per trovare un equilibrio: legittimati nel provare emozioni contrastanti. Considerata la delicatezza della situazione, potrebbe esserti utile riprendere un supporto psicologico per avere uno spazio protetto in cui rielaborare quanto accaduto, ritrovare più chiarezza per te stessa e arrivare a prendere decisioni positive per il tuo benessere.
Salve Gentile utente, quello che riporta rappresenta una situazione emotivamente complessa e dolorosa, e la confusione che descrive è perfettamente comprensibile. Dopo una relazione lunga e intensa come quella con il suo ex partner, è comprensibile che il legame affettivo e i ricordi condivisi possano rimanere molto forti. Il fatto che provi malinconia o fitte allo stomaco quando lo incontra o riceve messaggi da lui non significa necessariamente che debba tornare insieme a lui, ma indica che il lutto per la relazione non è ancora stato completamente elaborato.
Sicuramente aver intrapreso nel frattempo una nuova frequentazione aggiunge ulteriore complessità, perché dentro di sé convivono emozioni diverse: da un lato il legame passato con l’ex, dall’altro l’affetto e la gratificazione offerti dal nuovo partner. È naturale quindi sentirsi divisi tra ricordo e novità, soprattutto quando la nuova persona rappresenta alcune delle qualità che mancavano nella relazione precedente. Questo non indica per forza un errore, ma certamente evidenzia la necessità di affrontare la situazione con consapevolezza.
Un aspetto centrale della questione a mio avviso riguarda la gestione delle proprie emozioni e la comunicazione con il nuovo partner: se il legame attuale è significativo, potrebbe essere utile condividere con lui, con delicatezza e sincerità, la difficoltà emotiva che sta vivendo. Ciò non significa scaricare su di lui la confusione o renderlo responsabile delle sue emozioni, ma può favorire la fiducia reciproca e la comprensione. Allo stesso tempo, è importante concedersi il diritto di provare malinconia senza giudicarsi o sentirsi in colpa.
In termini pratici, il suggerimento principale è permettersi di elaborare pienamente il dolore della rottura, continuando nel contempo a vivere la nuova frequentazione con consapevolezza e attenzione verso sé stessa. Con il tempo, l’intensità delle emozioni legate al passato dovrebbero tendere a ridursi, e sarà possibile lasciare maggiore spazio al legame presente. Qualora la malinconia diventasse troppo opprimente o interferisse con la vita quotidiana, un percorso di supporto psicologico potrebbe rivelarsi utile per sviluppare strategie di gestione emotiva senza rinunciare alla propria felicità presente.
Spero di esserLe stato utile. Auguri per tutto.
Sicuramente aver intrapreso nel frattempo una nuova frequentazione aggiunge ulteriore complessità, perché dentro di sé convivono emozioni diverse: da un lato il legame passato con l’ex, dall’altro l’affetto e la gratificazione offerti dal nuovo partner. È naturale quindi sentirsi divisi tra ricordo e novità, soprattutto quando la nuova persona rappresenta alcune delle qualità che mancavano nella relazione precedente. Questo non indica per forza un errore, ma certamente evidenzia la necessità di affrontare la situazione con consapevolezza.
Un aspetto centrale della questione a mio avviso riguarda la gestione delle proprie emozioni e la comunicazione con il nuovo partner: se il legame attuale è significativo, potrebbe essere utile condividere con lui, con delicatezza e sincerità, la difficoltà emotiva che sta vivendo. Ciò non significa scaricare su di lui la confusione o renderlo responsabile delle sue emozioni, ma può favorire la fiducia reciproca e la comprensione. Allo stesso tempo, è importante concedersi il diritto di provare malinconia senza giudicarsi o sentirsi in colpa.
In termini pratici, il suggerimento principale è permettersi di elaborare pienamente il dolore della rottura, continuando nel contempo a vivere la nuova frequentazione con consapevolezza e attenzione verso sé stessa. Con il tempo, l’intensità delle emozioni legate al passato dovrebbero tendere a ridursi, e sarà possibile lasciare maggiore spazio al legame presente. Qualora la malinconia diventasse troppo opprimente o interferisse con la vita quotidiana, un percorso di supporto psicologico potrebbe rivelarsi utile per sviluppare strategie di gestione emotiva senza rinunciare alla propria felicità presente.
Spero di esserLe stato utile. Auguri per tutto.
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso con tanta apertura un momento così delicato. Le sue parole raccontano una fase della vita carica di emozioni intense: da un lato la voglia di ripartire, di sentirsi finalmente libera da una relazione che le ha causato sofferenza, e dall’altro quella malinconia che, quando cala il rumore della rabbia, torna a farsi sentire in silenzio. È del tutto comprensibile provare confusione. Quando un legame è stato forte, anche se doloroso, lascia tracce che non si cancellano in fretta. Il suo corpo e il suo cuore stanno cercando di adattarsi a un nuovo equilibrio, e non è strano che certi gesti, certi sguardi, certe parole inneschino reazioni profonde, anche involontarie. A volte si può cominciare a stare meglio, poi qualcosa riemerge e ci mette nuovamente in crisi. Non perché si stia tornando indietro, ma perché la guarigione emotiva non segue mai una linea dritta. È un percorso fatto di piccoli passi, e ogni emozione – anche quelle che ci spaventano – ha un senso, ci parla di qualcosa che dentro di noi ha ancora bisogno di essere accolto.
In tutto questo, c’è anche un presente che si sta aprendo: una nuova conoscenza, un legame che nasce, e con esso il timore di non essere pronta, di ferire qualcuno, di fare scelte affrettate. Eppure, niente di tutto ciò che descrive sembra “sbagliato”: è semplicemente ciò che sta accadendo, e forse ha solo bisogno di spazio, di essere raccontato senza il peso del giudizio.
In certi momenti, può essere prezioso concedersi un tempo e un luogo dove ascoltarsi con più calma, senza dover trovare subito risposte o decisioni nette. Un primo colloquio, in uno spazio accogliente e rispettoso, può offrire proprio questo: un’occasione per dare voce a tutto quello che c’è, con delicatezza.
Resto a disposizione, se sentisse il desiderio di approfondire.
Un caro saluto,
In tutto questo, c’è anche un presente che si sta aprendo: una nuova conoscenza, un legame che nasce, e con esso il timore di non essere pronta, di ferire qualcuno, di fare scelte affrettate. Eppure, niente di tutto ciò che descrive sembra “sbagliato”: è semplicemente ciò che sta accadendo, e forse ha solo bisogno di spazio, di essere raccontato senza il peso del giudizio.
In certi momenti, può essere prezioso concedersi un tempo e un luogo dove ascoltarsi con più calma, senza dover trovare subito risposte o decisioni nette. Un primo colloquio, in uno spazio accogliente e rispettoso, può offrire proprio questo: un’occasione per dare voce a tutto quello che c’è, con delicatezza.
Resto a disposizione, se sentisse il desiderio di approfondire.
Un caro saluto,
Le sue parole restituiscono bene la complessità emotiva della situazione: da un lato il dolore e la malinconia legati alla fine di una relazione lunga e intensa, dall’altro la scoperta di un nuovo legame che sembra portarle attenzioni e leggerezza che prima le mancavano. È naturale che, dopo una rottura, soprattutto quando il legame è stato caratterizzato da cicli di allontanamenti e ritorni, la mente e il corpo restino in qualche modo “agganciati” alla persona, con ricordi, nostalgie e reazioni fisiche intense anche in assenza di un desiderio reale di ricominciare. Questo fenomeno è stato ampiamente studiato e spesso viene spiegato come il risultato di un sistema di attaccamento che, anche se ferito, fatica a disattivarsi del tutto.
Nelle relazioni affettive non ci muoviamo soltanto per scelta razionale, ma dentro di noi agiscono schemi emotivi e di attaccamento che vengono dal passato. Nel suo caso, l’esperienza con un partner instabile e segnato dall’alcol ha probabilmente attivato bisogni profondi di riconoscimento e cura, al punto da rendere difficile interrompere il legame anche quando era dannoso.
La malinconia che oggi avverte non significa voler tornare indietro, ma piuttosto è un segnale che sta ancora elaborando un legame che per anni ha avuto un peso enorme nella sua vita.
Non è necessario decidere immediatamente se interrompere o meno la nuova frequentazione, né forzarsi a cancellare la malinconia che prova per il suo ex. Spesso, la chiarezza arriva con il tempo, quando ci si permette di osservare e ascoltare i propri bisogni senza giudicarli.
Nelle relazioni affettive non ci muoviamo soltanto per scelta razionale, ma dentro di noi agiscono schemi emotivi e di attaccamento che vengono dal passato. Nel suo caso, l’esperienza con un partner instabile e segnato dall’alcol ha probabilmente attivato bisogni profondi di riconoscimento e cura, al punto da rendere difficile interrompere il legame anche quando era dannoso.
La malinconia che oggi avverte non significa voler tornare indietro, ma piuttosto è un segnale che sta ancora elaborando un legame che per anni ha avuto un peso enorme nella sua vita.
Non è necessario decidere immediatamente se interrompere o meno la nuova frequentazione, né forzarsi a cancellare la malinconia che prova per il suo ex. Spesso, la chiarezza arriva con il tempo, quando ci si permette di osservare e ascoltare i propri bisogni senza giudicarli.
Salve,
posso comprendere quanto sia faticoso e complesso vivere questa confusione, divisa tra il piacere di una nuova frequentazione — leggera e nutriente — e la malinconia per una relazione ormai conclusa, seppur segnata da angosce e ansie.
Non siamo macchine e non abbiamo interruttori on/off: emozioni e sentimenti non spariscono all’improvviso. A volte, soprattutto quando sappiamo che l’altra persona non è quella giusta, non ci manca davvero lei, ma ciò che rappresentava per noi: un bisogno insoddisfatto, un desiderio, un’emozione proiettata. Per questo, sentire ancora “fitte allo stomaco” o un velo di nostalgia non significa necessariamente voler tornare indietro, ma piuttosto riconoscere che ci sono ferite, più profonde, che hanno bisogno di tempo e di cura per rimarginarsi.
Può allora chiedersi: cosa rappresenta per me oggi questo dolore quando rivedo il mio ex? È davvero la persona che mi manca, o il legame che avevo immaginato, o ancora, è qualcosa di mio che ho associato a lui? Dare un nome più chiaro a questo vissuto può aiutare a ridurre la confusione e a ritrovare maggiore serenità.
Quanto alla nuova relazione, non esiste una scelta “giusta” in assoluto: può essere utile rallentare, concedersi di vivere ciò che c’è senza forzare e, allo stesso tempo, restare onesta con sé stessa e con l’altra persona, per non portare pesi o paure in silenzio. Ma la scelta è sua.
Il tempo, e magari anche un lavoro continuativo con un professionista, possono aiutarla a trasformare questa fase di confusione in un’occasione per conoscersi meglio e capire davvero cosa desidera per sé.
posso comprendere quanto sia faticoso e complesso vivere questa confusione, divisa tra il piacere di una nuova frequentazione — leggera e nutriente — e la malinconia per una relazione ormai conclusa, seppur segnata da angosce e ansie.
Non siamo macchine e non abbiamo interruttori on/off: emozioni e sentimenti non spariscono all’improvviso. A volte, soprattutto quando sappiamo che l’altra persona non è quella giusta, non ci manca davvero lei, ma ciò che rappresentava per noi: un bisogno insoddisfatto, un desiderio, un’emozione proiettata. Per questo, sentire ancora “fitte allo stomaco” o un velo di nostalgia non significa necessariamente voler tornare indietro, ma piuttosto riconoscere che ci sono ferite, più profonde, che hanno bisogno di tempo e di cura per rimarginarsi.
Può allora chiedersi: cosa rappresenta per me oggi questo dolore quando rivedo il mio ex? È davvero la persona che mi manca, o il legame che avevo immaginato, o ancora, è qualcosa di mio che ho associato a lui? Dare un nome più chiaro a questo vissuto può aiutare a ridurre la confusione e a ritrovare maggiore serenità.
Quanto alla nuova relazione, non esiste una scelta “giusta” in assoluto: può essere utile rallentare, concedersi di vivere ciò che c’è senza forzare e, allo stesso tempo, restare onesta con sé stessa e con l’altra persona, per non portare pesi o paure in silenzio. Ma la scelta è sua.
Il tempo, e magari anche un lavoro continuativo con un professionista, possono aiutarla a trasformare questa fase di confusione in un’occasione per conoscersi meglio e capire davvero cosa desidera per sé.
Buongiorno,
quello che sta vivendo è un momento emotivamente complesso e pieno di contraddizioni, ed è comprensibile sentirsi confusi di fronte a emozioni contrastanti. Dopo una relazione lunga e intensa, anche se si è consapevoli che una persona non era adatta a noi, è normale provare malinconia, nostalgia o tristezza per quello che è stato e per le aspettative che avevamo. Questi sentimenti non significano che lei voglia tornare con il suo ex, ma che il legame emotivo creato lascia ancora un segno e va elaborato.
Il fatto che si stia aprendo a una nuova frequentazione mentre sente ancora emozioni legate al passato è altrettanto naturale: il cuore può provare più cose contemporaneamente. Tuttavia, la situazione diventa più complessa se ci sono elementi di segretezza o paura di conseguenze, perché questo aumenta ansia e senso di colpa, rendendo più difficile vivere serenamente la nuova relazione.
Può essere utile prendersi del tempo per riflettere sui propri sentimenti senza giudicarli, cercando di distinguere tra ciò che è nostalgia del passato e ciò che le dà reale piacere e benessere nella nuova frequentazione. Confrontarsi apertamente con il nuovo partner, quando si sente pronta, può aiutare a stabilire una relazione basata su chiarezza e fiducia reciproca.
Infine, è normale avere momenti di tristezza o fitte allo stomaco quando l’ex è presente, soprattutto se lavorate insieme. Questi segnali emotivi sono parte del processo di elaborazione della rottura e, col tempo e con il giusto supporto, tendono a ridursi.
Resto a disposizione per valutare insieme a lei un percorso psicologico ,se non è seguita da altri, che la aiuti a gestire i sentimenti legati al passato, comprendere le proprie emozioni nella nuova relazione e ritrovare equilibrio e serenità, con empatia e rispetto.
Cordialmente
quello che sta vivendo è un momento emotivamente complesso e pieno di contraddizioni, ed è comprensibile sentirsi confusi di fronte a emozioni contrastanti. Dopo una relazione lunga e intensa, anche se si è consapevoli che una persona non era adatta a noi, è normale provare malinconia, nostalgia o tristezza per quello che è stato e per le aspettative che avevamo. Questi sentimenti non significano che lei voglia tornare con il suo ex, ma che il legame emotivo creato lascia ancora un segno e va elaborato.
Il fatto che si stia aprendo a una nuova frequentazione mentre sente ancora emozioni legate al passato è altrettanto naturale: il cuore può provare più cose contemporaneamente. Tuttavia, la situazione diventa più complessa se ci sono elementi di segretezza o paura di conseguenze, perché questo aumenta ansia e senso di colpa, rendendo più difficile vivere serenamente la nuova relazione.
Può essere utile prendersi del tempo per riflettere sui propri sentimenti senza giudicarli, cercando di distinguere tra ciò che è nostalgia del passato e ciò che le dà reale piacere e benessere nella nuova frequentazione. Confrontarsi apertamente con il nuovo partner, quando si sente pronta, può aiutare a stabilire una relazione basata su chiarezza e fiducia reciproca.
Infine, è normale avere momenti di tristezza o fitte allo stomaco quando l’ex è presente, soprattutto se lavorate insieme. Questi segnali emotivi sono parte del processo di elaborazione della rottura e, col tempo e con il giusto supporto, tendono a ridursi.
Resto a disposizione per valutare insieme a lei un percorso psicologico ,se non è seguita da altri, che la aiuti a gestire i sentimenti legati al passato, comprendere le proprie emozioni nella nuova relazione e ritrovare equilibrio e serenità, con empatia e rispetto.
Cordialmente
Gentile utente,
da quanto scrive emerge tutta la complessità di questo momento che sta vivendo: da un lato la sofferenza per una rottura molto dolorosa, segnata da conflitti e dipendenze, dall’altro la nascita di una nuova relazione che Le porta leggerezza e attenzioni, ma che convive con forti sentimenti di malinconia verso l’ex. È comprensibile che si senta confusa: elaborare una separazione importante richiede tempo, e non sempre la rabbia o la delusione iniziale riescono a proteggere a lungo. Con il passare dei mesi è normale che riaffiorino ricordi, nostalgia e persino un legame emotivo che fatica a sciogliersi.
Il fatto che oggi sappia riconoscere che il Suo ex non è una persona adatta a Lei è già un passo fondamentale: significa che, nonostante la sofferenza, ha chiara la differenza tra ciò che Le fa bene e ciò che Le fa male. La difficoltà che sperimenta non riguarda tanto la volontà di “tornare indietro”, quanto piuttosto il processo di lutto di una storia durata a lungo, in cui Lei aveva investito molto.
Rispetto alla nuova frequentazione, non esiste una risposta giusta valida per tutti: ciò che può aiutarLa è capire se questo rapporto Le offre davvero uno spazio di benessere e crescita, o se in questo momento rischia di diventare un modo per colmare la mancanza lasciata dall’ex. Non significa che sia “sbagliato” intraprendere una nuova relazione presto, ma è importante essere consapevoli dei propri bisogni ed emozioni.
Le suggerirei di darsi il permesso di ascoltare ciò che prova, senza giudicarsi e senza avere fretta di “scegliere subito”. Parlare di queste sensazioni in un percorso psicologico, come già ha iniziato a fare, può aiutarLa a dare un senso a ciò che sta accadendo e a prendere decisioni più chiare, in linea con il Suo benessere.
Un cordiale saluto,
da quanto scrive emerge tutta la complessità di questo momento che sta vivendo: da un lato la sofferenza per una rottura molto dolorosa, segnata da conflitti e dipendenze, dall’altro la nascita di una nuova relazione che Le porta leggerezza e attenzioni, ma che convive con forti sentimenti di malinconia verso l’ex. È comprensibile che si senta confusa: elaborare una separazione importante richiede tempo, e non sempre la rabbia o la delusione iniziale riescono a proteggere a lungo. Con il passare dei mesi è normale che riaffiorino ricordi, nostalgia e persino un legame emotivo che fatica a sciogliersi.
Il fatto che oggi sappia riconoscere che il Suo ex non è una persona adatta a Lei è già un passo fondamentale: significa che, nonostante la sofferenza, ha chiara la differenza tra ciò che Le fa bene e ciò che Le fa male. La difficoltà che sperimenta non riguarda tanto la volontà di “tornare indietro”, quanto piuttosto il processo di lutto di una storia durata a lungo, in cui Lei aveva investito molto.
Rispetto alla nuova frequentazione, non esiste una risposta giusta valida per tutti: ciò che può aiutarLa è capire se questo rapporto Le offre davvero uno spazio di benessere e crescita, o se in questo momento rischia di diventare un modo per colmare la mancanza lasciata dall’ex. Non significa che sia “sbagliato” intraprendere una nuova relazione presto, ma è importante essere consapevoli dei propri bisogni ed emozioni.
Le suggerirei di darsi il permesso di ascoltare ciò che prova, senza giudicarsi e senza avere fretta di “scegliere subito”. Parlare di queste sensazioni in un percorso psicologico, come già ha iniziato a fare, può aiutarLa a dare un senso a ciò che sta accadendo e a prendere decisioni più chiare, in linea con il Suo benessere.
Un cordiale saluto,
Ciao,
leggendo la tua storia emerge con chiarezza quanto tu stia vivendo una fase di forte confusione emotiva: da una parte la sofferenza e la malinconia legate alla rottura con il tuo ex, dall’altra il desiderio di andare avanti e l’inizio di una nuova relazione che sembra offrirti quello che cercavi. È comprensibile che tu ti senta divisa: il legame con una persona con cui hai condiviso anni, anche se doloroso e tossico, lascia comunque tracce emotive profonde.
Il fatto che tu provi fitte allo stomaco o ti venga da piangere quando lo incontri non significa che tu voglia tornare con lui, ma che il tuo corpo e la tua mente stanno ancora elaborando un distacco molto importante. È normale che la rabbia iniziale abbia lasciato spazio alla malinconia: fa parte del processo di elaborazione.
Quello che puoi fare ora non è “scegliere subito” cosa fare con la nuova relazione, ma concederti lo spazio per capire davvero di cosa hai bisogno, senza paura di deludere qualcuno. Spesso in queste situazioni il rischio è correre in avanti per anestetizzare il dolore, senza darsi il tempo di integrare la perdita.
Se senti che potrebbe esserti utile, un percorso psicologico può aiutarti ad attraversare questo momento di passaggio, a fare chiarezza e a ritrovare un equilibrio emotivo.
leggendo la tua storia emerge con chiarezza quanto tu stia vivendo una fase di forte confusione emotiva: da una parte la sofferenza e la malinconia legate alla rottura con il tuo ex, dall’altra il desiderio di andare avanti e l’inizio di una nuova relazione che sembra offrirti quello che cercavi. È comprensibile che tu ti senta divisa: il legame con una persona con cui hai condiviso anni, anche se doloroso e tossico, lascia comunque tracce emotive profonde.
Il fatto che tu provi fitte allo stomaco o ti venga da piangere quando lo incontri non significa che tu voglia tornare con lui, ma che il tuo corpo e la tua mente stanno ancora elaborando un distacco molto importante. È normale che la rabbia iniziale abbia lasciato spazio alla malinconia: fa parte del processo di elaborazione.
Quello che puoi fare ora non è “scegliere subito” cosa fare con la nuova relazione, ma concederti lo spazio per capire davvero di cosa hai bisogno, senza paura di deludere qualcuno. Spesso in queste situazioni il rischio è correre in avanti per anestetizzare il dolore, senza darsi il tempo di integrare la perdita.
Se senti che potrebbe esserti utile, un percorso psicologico può aiutarti ad attraversare questo momento di passaggio, a fare chiarezza e a ritrovare un equilibrio emotivo.
Buonasera. Lei parla di distrarsi, ma il dolore che prova, dal momento che verosimilmente sta attraversando un comprensibile lutto, è una parte di sé, non il tutto.
Perciò più che distrarsi da qualcosa, come se in realtà non potesse fare altro che partire da quella cosa da cui deve distrarsi, è possibile che lei usi il verbo "concentrarsi": ogni esperienza, anche uscire con amici per un aperitivo, è una esperienza potenzialmente ricca su cui lei ha il diritto di concentrarsi senza essere troppo invasa dal processo del lutto in corso. E così pure l'incontro con un'altra persona che ridesta in lei forme di attrazione è qualcosa di bello che ancora può concedersi e su cui può concentrarsi.
Una cosa importante: il lutto si trasforma.
Perciò più che distrarsi da qualcosa, come se in realtà non potesse fare altro che partire da quella cosa da cui deve distrarsi, è possibile che lei usi il verbo "concentrarsi": ogni esperienza, anche uscire con amici per un aperitivo, è una esperienza potenzialmente ricca su cui lei ha il diritto di concentrarsi senza essere troppo invasa dal processo del lutto in corso. E così pure l'incontro con un'altra persona che ridesta in lei forme di attrazione è qualcosa di bello che ancora può concedersi e su cui può concentrarsi.
Una cosa importante: il lutto si trasforma.
Buongiorno, le consiglio di riprendere il suo percorso psicologico al più presto. Cordiali saluti.
Buongiorno,
quello che racconta trasmette con chiarezza tutta la complessità emotiva che sta vivendo. Dopo una convivenza lunga e intensa, è normale che la separazione lasci dentro di lei un intreccio di sentimenti contrastanti. Non significa desiderare davvero di tornare indietro, quanto piuttosto riconoscere che una parte di sé è ancora legata a ciò che quella relazione ha rappresentato per tanti anni.
La nuova frequentazione le ha portato attenzioni e leggerezza, e questo le ha dato respiro in un momento difficile. Allo stesso tempo, con l’affievolirsi della rabbia verso il suo ex, stanno emergendo emozioni più profonde e dolorose che inevitabilmente la confondono. È importante che non si giudichi per questo, non è incoerenza, ma il segno che la ferita non è ancora del tutto cicatrizzata.
In situazioni simili può essere molto utile prendersi del tempo per ascoltarsi, capire che cosa desidera davvero e distinguere ciò che sente per il suo ex (spesso più legato all’abitudine o al bisogno di riconoscimento) da ciò che sta vivendo ora. A volte condividere una parte di queste fragilità anche con il nuovo partner, senza scendere nei dettagli più dolorosi, può alleggerire la pressione che sente dentro.
Dal momento che in passato ha già trovato beneficio nel percorso psicologico, potrebbe essere prezioso riprenderlo. Non tanto per cercare risposte immediate, quanto per avere uno spazio protetto in cui mettere ordine tra emozioni, bisogni e paure. Questo le permetterebbe di vivere con maggiore chiarezza sia il distacco dal passato sia la valutazione di ciò che questa nuova relazione può offrirle. Un caro saluto
quello che racconta trasmette con chiarezza tutta la complessità emotiva che sta vivendo. Dopo una convivenza lunga e intensa, è normale che la separazione lasci dentro di lei un intreccio di sentimenti contrastanti. Non significa desiderare davvero di tornare indietro, quanto piuttosto riconoscere che una parte di sé è ancora legata a ciò che quella relazione ha rappresentato per tanti anni.
La nuova frequentazione le ha portato attenzioni e leggerezza, e questo le ha dato respiro in un momento difficile. Allo stesso tempo, con l’affievolirsi della rabbia verso il suo ex, stanno emergendo emozioni più profonde e dolorose che inevitabilmente la confondono. È importante che non si giudichi per questo, non è incoerenza, ma il segno che la ferita non è ancora del tutto cicatrizzata.
In situazioni simili può essere molto utile prendersi del tempo per ascoltarsi, capire che cosa desidera davvero e distinguere ciò che sente per il suo ex (spesso più legato all’abitudine o al bisogno di riconoscimento) da ciò che sta vivendo ora. A volte condividere una parte di queste fragilità anche con il nuovo partner, senza scendere nei dettagli più dolorosi, può alleggerire la pressione che sente dentro.
Dal momento che in passato ha già trovato beneficio nel percorso psicologico, potrebbe essere prezioso riprenderlo. Non tanto per cercare risposte immediate, quanto per avere uno spazio protetto in cui mettere ordine tra emozioni, bisogni e paure. Questo le permetterebbe di vivere con maggiore chiarezza sia il distacco dal passato sia la valutazione di ciò che questa nuova relazione può offrirle. Un caro saluto
Quello che racconti trasmette tutta la complessità del momento che stai vivendo: da una parte il sollievo di esserti liberata da una relazione dolorosa e instabile, dall’altra la fatica di elaborare davvero quel distacco, che ora lascia spazio a malinconia e pensieri che ti scombussolano. È normale che, dopo una storia lunga e intensa, anche se tossica, restino emozioni forti: non sempre il cuore segue la stessa logica della mente.
Il fatto che tu abbia trovato qualcuno con cui stai bene non è un errore: significa che sei capace di lasciarti andare, di provare ancora fiducia. Però il rischio è che la nuova relazione diventi un modo per riempire un vuoto che non ha ancora trovato il suo tempo per guarire. Questo non vuol dire che non possa funzionare, ma che forse hai bisogno di ascoltarti di più, senza correre né verso l’uno né verso l’altro.
La malinconia per il tuo ex non significa desiderio di tornare con lui: è più il lutto per ciò che hai perso (abitudini, ricordi, pezzi di te vissuti insieme) che il rimpianto della persona in sé.
Forse adesso la domanda più utile non è “chi scegliere?” ma “di cosa ho bisogno io per sentirmi in pace?”. Puoi dare valore alla nuova frequentazione senza forzarti a cancellare emozioni che fanno parte di un percorso di elaborazione.
Resto a disposizione per ulteriore supporto, un saluto
Il fatto che tu abbia trovato qualcuno con cui stai bene non è un errore: significa che sei capace di lasciarti andare, di provare ancora fiducia. Però il rischio è che la nuova relazione diventi un modo per riempire un vuoto che non ha ancora trovato il suo tempo per guarire. Questo non vuol dire che non possa funzionare, ma che forse hai bisogno di ascoltarti di più, senza correre né verso l’uno né verso l’altro.
La malinconia per il tuo ex non significa desiderio di tornare con lui: è più il lutto per ciò che hai perso (abitudini, ricordi, pezzi di te vissuti insieme) che il rimpianto della persona in sé.
Forse adesso la domanda più utile non è “chi scegliere?” ma “di cosa ho bisogno io per sentirmi in pace?”. Puoi dare valore alla nuova frequentazione senza forzarti a cancellare emozioni che fanno parte di un percorso di elaborazione.
Resto a disposizione per ulteriore supporto, un saluto
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