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Dr. Jonathan Santi Pace La Pegna

Via Marchese Ugo 32A, Palermo 90141

Che la psicoterapia sia un'arte e lo psicoterapeuta un artista che sappia percepire con sensibilità, cogliere con empatia, dipingere con le parole, scolpire con i silenzi e illuminare con la consapevolezza.

17/04/2025

Esperienze

Sono uno Psicologo Clinico, Sessuologo e Psicotraumatologo, Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale, Ipnoterapeuta, Terapeuta EMDR.
Se stai vivendo un momento difficile, se sei emotivamente provato e non sai come uscirne fuori, se desideri potenziare le tue abilità/capacità naturali e/o svilupparne di nuove, se hai bisogno di dare una nuova svolta alla tua vita, alla tua relazione sentimentale, familiare o lavorativa è possibile strutturare insieme un piano di intervento cucito su misura, con obiettivi chiari e durata definita.
Si evidenziano competenze specifiche nel trattamento di: vissuti inerenti ad esperienze difficili e memorie traumatiche, disturbi d'ansia, disturbi di panico, disturbi ossessivo-compulsivi, dell’umore, della nutrizione, disturbi dissociativi dell’identità, disturbi di personalità, disturbi della sfera psicosessuale, lutti e problemi relazionali, stati di malessere e condizioni di sofferenza psicologica.

Si riceve online o in presenza a Palermo.
Altro

Aree di competenza principali:

  • Psicologia clinica
  • Psicodiagnostica
  • Psicotraumatologia
  • Ipnoterapia
  • Psicoterapia
  • Psicoterapia cognitivo comportamentale
  • Sessuologia
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Studio di Psicologia e Psicoterapia

Via Marchese Ugo 32A, Palermo

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091 986... Mostra numero

Pazienti accettati

  • Pazienti senza assicurazione sanitaria
  • Pazienti con assicurazione sanitaria
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Prestazioni e prezzi

Colloquio psicologico

Da 60 €

Psicoterapia individuale

Da 60 €

Consulenza Sessuologica

Da 60 €

EMDR (Psicoterapia dei disturbi post-traumatici)

Da 60 €

Ipnosi

Da 60 €

+ 12 prestazioni

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Punteggio generale

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I
Appuntamento verificato
Presso: Studio di Psicologia e Psicoterapia psicoterapia individuale

Provengo da una terapia precedente totalmente insoddisfacente dove parlavo e davanti a me c'era una persona che ascoltava senza proferire parola, salvo poi darmi l'appuntamento successivo. Col dottore ho scoperto cosa sia la vera psicoterapia, fatta di presenza umana, calore, dialogo, empatia e trovando le risposte che ho sempre cercato su me stessa. Adesso penso di essere nella direzione giusta

R
Appuntamento verificato
Presso: Studio di Psicologia e Psicoterapia colloquio psicologico

Professionista empatico e preparato. Riesce a capire e cogliere in profondità i problemi.

F
Appuntamento verificato
Presso: Studio di Psicologia e Psicoterapia psicoterapia individuale

Ho appena terminato il percorso di 1 anno e mezzo di terapia e mi sento veramente un'altra persona. Grazie dottore per la guida paziente, per la saggezza, per la sua capacità di accogliere e di ascoltare, guidando sempre nella consapevolezza. Grazie per tutte le cose che mi ha insegnato e per avermi reso una persona più salda e funzionale.


G
Appuntamento verificato
Presso: Studio di Psicologia e Psicoterapia primo colloquio psicologico

Mi sono trovata molto bene. Il dottore è gentire e accogliente e ha capito subito il mio problema

Dr. Jonathan Santi Pace La Pegna

Contento di esserLe stato utile, un caro saluto.


M
Appuntamento verificato
Presso: Studio di Psicologia e Psicoterapia psicoterapia cognitivo-comportamentale

Chiaro, conciso, diretto e efficace. Davvero consigliato

Dr. Jonathan Santi Pace La Pegna

Giazie M., un caro saluto, a presto.


F
Appuntamento verificato
Presso: Studio di Psicologia e Psicoterapia psicoterapia individuale

Mi trovo bene col dottore, è una guida sensibile e che sa accompagnare nei momenti difficili con sobrietà e attenzione. Non ti fai mai sentire giudicato o fuori luogo per quello che dici o fai, trasmette molta sicurezza e tranquillità.

Dr. Jonathan Santi Pace La Pegna

Grazie Federico, a presto.


L
Appuntamento verificato
Presso: Studio di Psicologia e Psicoterapia psicoterapia individuale

Cercavo un professionista di esperienza che fosse molto "psico" e poco "logos", cioè che andasse dritto al problema senza inutili giri di parole. Il dott. Jonathan Santi è proprio così, coglie il punto e aiuta ad andare a fondo delle questioni problematiche, facendoti uscire dallo studio con migliore consapevolezza e capacità di prendere direzioni opportune.

Dr. Jonathan Santi Pace La Pegna

Salve Lorena, grazie per le belle parole. Un caro saluto.


G
Appuntamento verificato
Presso: Studio di Psicologia e Psicoterapia colloquio psicologico

Preparato, puntuale e molto dettagliato nelle spiegazioni.
Ti fà sentire a tuo agio e soprattutto, ti rassicura sulle tue paure e insicurezze.
Cerca sin da subito, di capire come poter affrontare al meglio la situazione del paziente . Abbiamo avuto un solo colloquio, ma sono convinta che faremo un buon percorso insieme

Dr. Jonathan Santi Pace La Pegna

Grazie Giusy, a presto.


T
Appuntamento verificato
Presso: Studio di Psicologia e Psicoterapia psicoterapia cognitivo-comportamentale

Dottore molto preciso, ha individuato subito la problematica e mi ha aiutato a venirne fuori.

Dr. Jonathan Santi Pace La Pegna

Grazie, un caro saluto.


M
Appuntamento verificato
Presso: Studio di Psicologia e Psicoterapia psicoterapia individuale

La terapia con il dott. Jonathan era proprio quello che cercavo. Diretto, pratico e con spiegazioni chiare. Sa mettere a proprio agio e fa venire naturale parlare anche di cose molto delicate. Le sedute non sono solo un semplice sfogo ma si va in profondità in modo da capire il perchè delle cose e trovare un modo per affrontare i problemi.

Dr. Jonathan Santi Pace La Pegna

Grazie Manu, è stato un piacere. Un caro saluto.


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 75 domande da parte di pazienti di MioDottore

Io, sono un ragazzo di 26 anni, e sto conducendo una vita estremamente solitaria, non amici, non ho un lavoro e non ho una fidanzata, mai avuta, tutto questo perché vengo rifiutato, nonostante io mi sono fatto un mazzo così, sono stufo, di questa situazione come posso fare per emergere nella società? La solitudine è il peggiore dei mali. Addirittura mi è stato detto di accettare questa condizione di solitudine? Ma scherziamo?

Salve Gentile Utente, capisco perfettamente la frustrazione e la sofferenza che sta provando. La condizione che descrive, fatta di isolamento sociale, mancanza di relazioni affettive e professionali, unita al senso di sforzo continuo non ricompensato, può generare un senso di stanchezza e di fatica esistenziale molto forte. Ciò non è affatto banale né facilmente tollerabile, ed è comprensibile che lei si senta stanco, arrabbiato, deluso.
La solitudine, soprattutto quando è imposta e non scelta, può davvero diventare un peso enorme, non solo emotivo ma anche identitario. Il bisogno di riconoscimento, di contatto, di appartenertenenza, è fondamentale per l’essere umano. Quando viene sistematicamente negato, la persona può iniziare a percepire sé stessa come invisibile, fuori dalla “vita degli altri”, come se esistesse in una bolla che nessuno vede.
A chi si trova in questa condizione, spesso viene detto di "accettarla", ma quando questo invito arriva senza empatia e senza offrire strumenti "psicologici" reali per cambiare le cose, può suonare come una presa in giro, o peggio ancora come una condanna.
Accettare non significa rassegnarsi, significa solo riconoscere dove si è, per poter iniziare a muoversi da lì, ma per muoversi davvero serve qualcosa di più. A questo fine potrebbe essere utile percorso psicologico che aiuti a dare significato a questa fatica, che consenta di vedere con lucidità le dinamiche che si sono costruite nel tempo e che forse, in modo involontario, possono talvolta contribuire ad alimentare il senso di esclusione.
Emergere nella società non è solo una questione di sforzo, ma anche di connessioni umane, di possibilità, di occasioni emotive, di fiducia in sé e negli altri. A volte, la solitudine può diventare cronica perché ci si è abituati a difendersi, ad aspettarsi il rifiuto, e senza volerlo si possono mettere in atto modalità di chiusura che rafforzano il distacco. È una difesa comprensibile, ma che può diventare una prigione.
Un percorso psicoterapeutico serio e ben strutturato può aiutarla a cambiare prospettiva, a sciogliere i nodi interiori che possono farle da ostacolo, e ad aiutarla a costruire relazioni autentiche, che non siano basate sul dover dimostrare il proprio valore, ma sul sentirsi riconosciuto e accettato per ciò che è.
Qualora avesse ulteriori dubbi o domande, non esiti a contattarmi.
Un caro saluto.

Dr. Jonathan Santi Pace La Pegna

Buongiorno. sono una ragazza di 21 anni e noto che sempre più frequentemente ho un'eccessiva immaginazione. Nel senso che a volte mi ritrovo, quando sono da sola a casa, ad immaginarmi delle situazioni realistiche (solitamente uscite con amici o conoscenti) e va a finire, senza nemmeno rendermene conto, che inizio anche a parlare. Si tratta di una cosa che mi ricordo facevo anche da bambina, ma ho notato che negli ultimi tempi è aumentato. Anche la notte, mi capita molto spesso di fare determinati sogni, sempre legati a situazioni realistiche e, passato del tempo (o a volte anche il giorno dopo), non riesco più a capire se certe cose sono successe per davvero o se appunto le ho solo sognate. Al momento non mi crea problema nella vita di tutti i giorni...giusto ogni tanto mi capita di pensare di aver detto, per esempio, delle cose a dei miei amici per poi rendermi conto di non averlo fatto veramente ma di averlo fatto solo negli scenari che mi sono immaginata. Vorrei capire se è qualcosa di "normale" o se invece è qualcosa che va analizzato in qualche modo. Ribadisco, si tratta di qualcosa che ho sempre fatto ma che appunto è andato a peggiorare. C'è anche da dire che si tratta di un periodo un po' particolare, tra la sessione dell'università che mi sta prosciugando di energie, il trasloco e anche una recente rottura con il mio fidanzato. Per cui non so se magari potrebbe essere anche un po' lo stress a contribuire.
Ringrazio in anticipo, buona giornata!

Gentile Utente, grazie per aver condiviso in modo così chiaro e consapevole una parte molto delicata della Sua esperienza interiore. Quello che descrive, ossia la tendenza a immaginare scenari realistici, a parlarne come se fossero reali, e a volte a confondere ricordi immaginari con esperienze effettive, è una dinamica psichica che può avere diverse letture, e che merita attenzione ma non necessariamente preoccupazione.
Innanzitutto, va detto che la capacità di immaginare in modo vivido è una forma di attività mentale molto comune, soprattutto in persone con un mondo interiore ricco, sensibile e spesso anche creativo. L’immaginazione, in sé, non è un segnale patologico: al contrario, è una risorsa psichica che può servire a modulare l’ansia, a elaborare vissuti emotivi complessi o a esplorare desideri e parti di sé in uno spazio sicuro e privato.
Nel Suo caso, il fatto che questa attività immaginativa si sia intensificata in un momento particolarmente stressante, con esami, trasloco e una rottura affettiva recente, fa pensare che possa trattarsi di una sorta di spazio di compensazione mentale: un modo, forse inconscio, per alleggerire una realtà esterna che in questo momento appare affaticante e piena di cambiamenti. Non è raro che, sotto stress, la mente cerchi rifugio in narrazioni alternative che siano più gestibili o più gratificanti. È come se la mente dicesse: “qui, almeno, ho il controllo e posso trovare conforto.”
Anche il parlare da sola durante queste “immaginazioni” non è di per sé preoccupante. È un modo per rendere più viva e concreta l’esperienza immaginata, e si osserva spesso in persone che fin da piccole hanno avuto un mondo interiore attivo. Tuttavia, quando si comincia a confondere più spesso i confini tra ciò che è accaduto e ciò che è stato solo pensato o sognato, è importante iniziare a osservare con attenzione questa tendenza, soprattutto se aumenta nel tempo o se inizia a interferire in modo significativo con la vita quotidiana.
Il fatto che attualmente non Le crei difficoltà reali, e che Lei mantenga consapevolezza di ciò che accade, è rassicurante. Questa consapevolezza, cioè il fatto che riesca a distinguere che certe cose non sono successe davvero, rappresenta un confine sano e intatto con la realtà, anche se a volte può vacillare leggermente. Tuttavia, il peggioramento che nota, unito allo stress intenso del momento, potrebbe indicare che questo “meccanismo” mentale sta diventando più attivo del necessario, e che forse sta assolvendo una funzione di contenimento emotivo che meriterebbe un altro tipo di spazio. In questo senso, potrebbe essere molto utile intraprendere un breve percorso di psicoterapia, non perché ciò che sta vivendo sia patologico, ma perché potrebbe aiutarLa a comprendere meglio il significato di queste dinamiche interiori e a gestirle in maniera funzionale piuttosto che in modo dispersivo o faticoso.
Qualora avesse ulteriori dubbi o domande, resto a disposizione.
Un caro saluto.

Dr. Jonathan Santi Pace La Pegna
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