Buongiorno,sono un ragazzo di 37anni,penso siano un 12-13 anni che soffro di ansia e attacchi di pan
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Buongiorno,sono un ragazzo di 37anni,penso siano un 12-13 anni che soffro di ansia e attacchi di panico,sono in cura con cipralex 15 gocce la mattina e 10 alprazolam per 3 volte al giorno,ho alti e bassi, adesso è un periodo che mi sento tanto preoccupato per la mia salute,ho anche 2 bambini piccoli ed altri 2 in arrivo perché gemelli,mi sento sempre un ansia allo stomaco e testa confusa,non so più che fare
Buongiorno a lei. Ha mai fatto un percorso di psicoterapia? Sarebbe utile rafforzare le sue risorse con un lavoro psicoterapico che parte dal corpo. Inoltre si potrebbero esplorare le cause di questa ansia e di quali solo le cause scatenanti. Il fatto che lei sia padre di due bambini piccoli e che ne abbia altri due in arrivo, mi fa pensare ad una buona dose di senso di responsabilità, nonchè di preoccupazione per il futuro, anche se le quote libere d'ansia già erano presenti prima della paternità e per questo andrebbero indagate le cause. Un cordiale saluto
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Gentile Signore oltre ai farmaci può valutare anche la possibilità di una psicoterapia che potrebbe esserle di aiuto. Un cordiale saluto
Salve, oltre ad assumere i farmaci un percorso psicologico potrebbe aiutarla a comprendere meglio il disagio che descrive.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno,
Mi dispiace per il disagio che sta vivendo, non dev'essere semplice.
Sarebbe utile intraprendere un percorso psicoterapico.
A disposizione
Un caro saluto
Dott. Santo La Monica
Mi dispiace per il disagio che sta vivendo, non dev'essere semplice.
Sarebbe utile intraprendere un percorso psicoterapico.
A disposizione
Un caro saluto
Dott. Santo La Monica
Buonasera,
Credo che, come prima cosa, le sia utile sottoporsi ad una visita psichiatrica attraverso la quale possa valutare se i farmaci menzionati siano ancora adeguati per lei.
Consideri infatti, che le prescrizioni psichiatriche devono essere costantemente monitorate per comprendere la loro effettiva necessità, un eventuale modifica della posologia e/o variazione nel tipo di farmaci, in modo da migliorare la condizione psicofisica ed evitare che insorgano malesseri come quelli che ha descritto lei ("ansia e testa confusa").
Risolto questo aspetto psichiatrico, potrà valutare la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia individuale funzionale ad acquisire strategie di gestione dell'ansia.
Un caro saluto.
Credo che, come prima cosa, le sia utile sottoporsi ad una visita psichiatrica attraverso la quale possa valutare se i farmaci menzionati siano ancora adeguati per lei.
Consideri infatti, che le prescrizioni psichiatriche devono essere costantemente monitorate per comprendere la loro effettiva necessità, un eventuale modifica della posologia e/o variazione nel tipo di farmaci, in modo da migliorare la condizione psicofisica ed evitare che insorgano malesseri come quelli che ha descritto lei ("ansia e testa confusa").
Risolto questo aspetto psichiatrico, potrà valutare la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia individuale funzionale ad acquisire strategie di gestione dell'ansia.
Un caro saluto.
Buonasera, le consiglio oltre alla cura farmacologica di effettuare dei colloqui psicologici per capire cosa mantiene l’ansia e trovare delle strategie per gestirla.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Giulia Proietti
Cordiali saluti.
Dott.ssa Giulia Proietti
Caro utente,
mi dispiace, non è per niente facile convivere con la sintomatologia ansiosa. La terapia farmacologica da sola non basta ad eliminare il sintomo. L’ansia ha sempre una funzione, in quanto ci aiuta a capire che qualcosa dentro di noi rimane latente e non ascoltata. Contatti uno psicoterapeuta per comprendere l’origine del sintomo.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Francesca Tardio
mi dispiace, non è per niente facile convivere con la sintomatologia ansiosa. La terapia farmacologica da sola non basta ad eliminare il sintomo. L’ansia ha sempre una funzione, in quanto ci aiuta a capire che qualcosa dentro di noi rimane latente e non ascoltata. Contatti uno psicoterapeuta per comprendere l’origine del sintomo.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Francesca Tardio
Non conosce le cause dei suoi stati d'ansia e certamente sarebbe stato molto utile fare una psicoterapia nel passato. La sua situazione familiare ora e sempre di più, richiederà molto impegno e disponibilità. Deve poter stare bene per affrontare questa complessità di bisogni. Iniziare un percorso non è mai troppo tardi.
Se il farmaco non è risolutivo, prenda in considerazione la possibilità di aprire uno spazio per sé, intraprendendo un percorso psicoterapico che la aiuti a collocare le sua ansia.
Un caro saluto.
Daniela Bianchi
Un caro saluto.
Daniela Bianchi
Gentile utente,
L'arrivo di due gemelli, dopo altri due figli, destabilizzerebbe chiunque. È naturale che l'equilibrio faticosamente gestito venga intaccato. E' importante un monitoraggio della terapia farmacologica da parte di un figura medica, dopodiché alcuni colloqui psicologici potrebbero aiutarla a focalizzare cosa la preoccupa della nuova situazione in cui le responsabilità aumentano. Le faccio i migliori auguri per la nuova nascita e
Rimango a disposizione
Dott.ssa Maria Piscitello
L'arrivo di due gemelli, dopo altri due figli, destabilizzerebbe chiunque. È naturale che l'equilibrio faticosamente gestito venga intaccato. E' importante un monitoraggio della terapia farmacologica da parte di un figura medica, dopodiché alcuni colloqui psicologici potrebbero aiutarla a focalizzare cosa la preoccupa della nuova situazione in cui le responsabilità aumentano. Le faccio i migliori auguri per la nuova nascita e
Rimango a disposizione
Dott.ssa Maria Piscitello
Buongiorno , comprendo la sua ansia le responsabilità e la paura di non farcela favoriscono il panico..Senza altro si avvantaggerebbe di un supporto psicologico che l' aiuterebbe a superare le ansie,le paure rafforzandola nella sua identità e nelle sue risorse personali.Il farmaco aiuta ma non può essere risolutivo senza un percorso che dia un senso alle sue paure e insicurezze...ed ora che arrivano i gemellini a maggior ragione ! Resto a disposizione Dottssa Luciana Harari
Buonasera, capisco che con la nascita di altri due bimbi e l'impegno che porterà e la responsabilità potrebbe aggiungere altra ansia a quella già esistente. Ma sono molti anni che ha questi sintomi, sta già prendendo degli psicofarmaci, non ha pensato che forse sarebbe opportuno intraprendere un percorso psicologico per elaborare il motivo di questi sintomi? Cordiali saluti, dott. Eugenia Cardilli.
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Salve. Mi sembra che si senta soffocato dalle responsabilità. Parla di terapia farmacologica, ha fatto o fa anche un percorso psicoterapeutico? I farmaci agiscono sui sintomi, la psicoterapia indaga sulle cause. Se ancora non l'ha intrapresa, valuti la possibilità di intraprenderla, in modo da chiarire le cause dell'ansia, far emergere la fragilità che la condiziona, stimolare la fiducia in se stesso per poter vivere con meno angoscia. Distinti saluti
Buongiorno a lei, a volte le belle novità (i suoi gemelli in arrivo) si incontrano con le preoccupazioni crescenti, e questo è un periodo affatto facile. Senta il suo medico di fiducia per quanto riguarda la terapia farmacologica (a volte è necessario aggiornarla) e provi a contattare uno/a psicoterapeuta per affiancare nuove strategie di coping allo stress. Un caro saluto, Dr.ssa Giovanna Silvestri
Buonasera dagli attacchi di panico si guarisce, la invito a contattare un terapeuta emdr per dare un lavoro circoscritto sull' origine di questi attacchi e su cosa li mantiene. La terapia farmacologica non è sufficiente perché se da un lato letoglie l'ansia dall'altra " soffoca " proprio quell' emozione che dovrebbe accogliere, Comprendere e fare fluire. Le emozioni anche quelle poco piacevoli sono risorse di cui il nostro corpo dispone per mandarci segnali per prenderci cura di noi. Cordiali saluti dottoressa Adriana Casile
Salve, ha mai pensato di affrontare un percorso di psicoterapia. Spesso il farmaco è molto utile ed attenua il sintono, ma difficilmente interviene sulle cause. Potrebbe essere importante per lei divenire più consapevole del suo funzionamento e delle possibilità che potrebbe avere per scegliere modalità nuove di funzionamento.
Un saluto Dott. Simone Puccinelli
Un saluto Dott. Simone Puccinelli
Buonasera
I motivi della sua ansia sono ben comprensibili ma ritengo che per la situazione che sta vivendo e per quello che sarà la situazione con l’arrivo di altri due figli sarebbe importante rivalutare la sua terapia e iniziare un lavoro psicoterapico che l’aiuti a capire meglio le cause dell’ansia ma soprattutto trovare strategie per affrontarle e potenziare l’effetto della psicoterapia
Se fosse interessato io sarei disponibile a seguirla per entrambi i percorsi
Cordiali saluti
AC
I motivi della sua ansia sono ben comprensibili ma ritengo che per la situazione che sta vivendo e per quello che sarà la situazione con l’arrivo di altri due figli sarebbe importante rivalutare la sua terapia e iniziare un lavoro psicoterapico che l’aiuti a capire meglio le cause dell’ansia ma soprattutto trovare strategie per affrontarle e potenziare l’effetto della psicoterapia
Se fosse interessato io sarei disponibile a seguirla per entrambi i percorsi
Cordiali saluti
AC
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Salve,
ne ha parlato con il suo medico psichiatra? Forse potrebbe essere necessario modificare il dosaggio dei farmaci che prende. Ad ogni modo, credo sia importante per lei, anche per farla sentire più supportato, avviare anche parallellamente un percorso psicologico. Resto a disposizione,
Un cordiale saluto
Dott. ssa Di Giovanni
ne ha parlato con il suo medico psichiatra? Forse potrebbe essere necessario modificare il dosaggio dei farmaci che prende. Ad ogni modo, credo sia importante per lei, anche per farla sentire più supportato, avviare anche parallellamente un percorso psicologico. Resto a disposizione,
Un cordiale saluto
Dott. ssa Di Giovanni
Gentile utente di mio dottore, i disturbi d ansia possono essere curati con successo attraverso un approccio di tipo integrato costituito da farmacoterapia e psicoterapia. Una adeguata somministrazione farmacologica può esser prescritta da un medico, in particolare uno psichiatra, e consente al paziente di poter continuare a svolgere le regolari attività nel quotidiano,con l’ aiuto di uno psicoterapeuta guarderebbe ad un benessere più a lungo termine approfondendo le funzioni relazionali del sintomo ed il significato simbolico di quest’ ultimo. Si affidi a degli specialisti, vedrà che con il tempo riuscirà ad uscirne. Cordiali saluti Dottor. Diego Ferrara
Buongiorno, mi unisco ai colleghi che hanno suggerito un controllo con uno psichiatra, per valutare se la terapia farmacologica che assume sia da rivedere in base alla sua situazione attuale, e anche un consulto con uno psicoterapeuta. La sua vita sta per affrontare un grande cambiamento con la nascita dei due gemelli e tutti i cambiamenti, anche quelli vitali e magari desiderati, richiedono una riorganizzazione concreta ed emotiva che può non essere sempre immediata. Inoltre ci troviamo in un momento storico particolare e la pandemia certamente ha mobilitato in noi molti aspetti emotivi che possono essere di difficile gestione. Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a far luce su quello che sta vivendo con l'obiettivo di farvi fronte nel modo più sereno possibile. Le mando un saluto. Dottoressa Sara Zamperlin
Gentile utente, dispiace leggere di questo malessere così diffuso ma anche così invalidante. Innanzitutto dovrebbe rivolgersi allo psichiatra per rivalutare i farmaci. Dovrebbe anche pensare ad affiancare un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno! Il fatto che esprima ansia andrebbe comunque valutato per comprendere alcuni sintomi e sentirsi più sostenuto in questo particolare periodo di preoccupazione e confusione. Cordiali saluti. Dott. Tiziana Bisegna
Gentile utente, un percorso psicoterapeutico risulta necessario per poter comprendere cosa si nasconde dietro questo stato d'ansia così invalidante. In aggiunta, mi permetto di consigliarle anche la pratica di una tecnica molto diffusa, il training autogeno. Ad oggi, questa tecnica risulta essere una delle migliori e scientificamente accreditate per contrastare una serie di disturbi: in particolar modo risulta essere funzionale anche per la gestione dell’ansia. Si rivolga a degli specialisti del settore, che potranno sicuramente guidarla in questo percorso, utile a comprendere di più la cause del suo malessere e ad apprendere le strategie per lei più efficaci. Cordiali Saluti. Dott.ssa Pina Li Petri
Buongiorno,
Come suggerito dai colleghi potrebbe intraprendere un percorso psicologico per gestire ansia. Nel frattempo io le suggerisco di provare a identificare, se riesce, se ci sono situazioni o persone dove si sente più ansioso.
Come suggerito dai colleghi potrebbe intraprendere un percorso psicologico per gestire ansia. Nel frattempo io le suggerisco di provare a identificare, se riesce, se ci sono situazioni o persone dove si sente più ansioso.
Gentilissimo, oltre alla terapia farmacologica che sta già assumendo occorrerebbe accostarvi un percorso psicoterapico, per capire meglio le cause del suo malessere.
cordiali saluti
AV
cordiali saluti
AV
Buongiorno,
posso capire quanto la situazione che sta vivendo possa risultare complessa e gravosa. L’ansia persistente e gli attacchi di panico, soprattutto se presenti da così tanto tempo, possono influire profondamente sulla qualità della vita e sul senso di serenità quotidiana. Inoltre, la responsabilità e le gioie di essere padre, con due bambini piccoli e due gemelli in arrivo, rappresentano una fase molto impegnativa e ricca di sfide, che può intensificare il carico emotivo già presente.
La sensazione di "ansia allo stomaco" e di "testa confusa" sono segnali che meritano attenzione e cura, poiché il corpo e la mente ci parlano attraverso queste manifestazioni. Lei sta già affrontando la situazione con il supporto di una terapia farmacologica, che può essere un valido alleato per gestire i sintomi, ma forse ora è il momento di integrare questo percorso con un lavoro psicoterapeutico più approfondito.
Un percorso di psicoterapia, in particolare di tipo analitico o focalizzato sull’ansia e sulle sue radici, potrebbe aiutarla a esplorare non solo i sintomi, ma anche i significati più profondi delle sue esperienze. L’obiettivo sarebbe comprendere cosa si cela dietro queste manifestazioni di disagio, favorendo una maggiore consapevolezza delle sue emozioni, delle sue paure e delle risorse che già possiede.
Attraverso un lavoro paziente e rispettoso, potrà imparare a trasformare l’ansia in una forza più gestibile e a costruire nuovi strumenti per affrontare le sfide quotidiane. È fondamentale prendersi cura anche del suo benessere emotivo, non solo per se stesso, ma anche per i suoi figli, che beneficeranno della serenità di un padre che si sente più stabile e in armonia con sé.
Le consiglio di valutare la possibilità di rivolgersi a uno psicoterapeuta esperto in gestione dell’ansia e disturbi correlati, con cui costruire un percorso su misura per lei. È un atto di grande forza e responsabilità scegliere di affrontare queste difficoltà in modo attivo, per ritrovare il benessere che merita.
Cordiali saluti
Dottor Mauro Vargiu
posso capire quanto la situazione che sta vivendo possa risultare complessa e gravosa. L’ansia persistente e gli attacchi di panico, soprattutto se presenti da così tanto tempo, possono influire profondamente sulla qualità della vita e sul senso di serenità quotidiana. Inoltre, la responsabilità e le gioie di essere padre, con due bambini piccoli e due gemelli in arrivo, rappresentano una fase molto impegnativa e ricca di sfide, che può intensificare il carico emotivo già presente.
La sensazione di "ansia allo stomaco" e di "testa confusa" sono segnali che meritano attenzione e cura, poiché il corpo e la mente ci parlano attraverso queste manifestazioni. Lei sta già affrontando la situazione con il supporto di una terapia farmacologica, che può essere un valido alleato per gestire i sintomi, ma forse ora è il momento di integrare questo percorso con un lavoro psicoterapeutico più approfondito.
Un percorso di psicoterapia, in particolare di tipo analitico o focalizzato sull’ansia e sulle sue radici, potrebbe aiutarla a esplorare non solo i sintomi, ma anche i significati più profondi delle sue esperienze. L’obiettivo sarebbe comprendere cosa si cela dietro queste manifestazioni di disagio, favorendo una maggiore consapevolezza delle sue emozioni, delle sue paure e delle risorse che già possiede.
Attraverso un lavoro paziente e rispettoso, potrà imparare a trasformare l’ansia in una forza più gestibile e a costruire nuovi strumenti per affrontare le sfide quotidiane. È fondamentale prendersi cura anche del suo benessere emotivo, non solo per se stesso, ma anche per i suoi figli, che beneficeranno della serenità di un padre che si sente più stabile e in armonia con sé.
Le consiglio di valutare la possibilità di rivolgersi a uno psicoterapeuta esperto in gestione dell’ansia e disturbi correlati, con cui costruire un percorso su misura per lei. È un atto di grande forza e responsabilità scegliere di affrontare queste difficoltà in modo attivo, per ritrovare il benessere che merita.
Cordiali saluti
Dottor Mauro Vargiu
Gentile utente, immagino che convivere da 12-13 anni con ansia e attacchi di panico sia davvero faticoso e impegnativo. Le suggerisco di affiancare alla cura farmacologica un percorso di psicoterapia per comprendere meglio le cause dei suoi sintomi e acquisire gli strumenti necessari per affrontare le situazioni che le creano più difficoltà. È importante che si prenda cura di se stesso e che non sottovaluti le sue emozioni. Dopo così tanti anni di sofferenza parlare con un professionista potrebbe aiutarla a trovare un equilibrio tra le esigenze della sua famiglia e il suo benessere personale.
Resto a disposizione.
Un caro saluto Dott.ssa Valentina De Chiara
Resto a disposizione.
Un caro saluto Dott.ssa Valentina De Chiara
Gentile utente,
potrebbe valutare di iniziare un percorso psicologico che possa aiutarla a comprendere ed affrontare le origini della sua ansia e a sostenerla nel suo ruolo genitoriale.
potrebbe valutare di iniziare un percorso psicologico che possa aiutarla a comprendere ed affrontare le origini della sua ansia e a sostenerla nel suo ruolo genitoriale.
Buongiorno,
Capisco quanto possa essere difficile convivere con l’ansia e gli attacchi di panico, specialmente in un periodo di vita così intenso come quello che sta affrontando. L'arrivo di due gemelli, oltre alla gestione di due bambini piccoli, è un cambiamento importante che può amplificare le preoccupazioni e il senso di responsabilità, contribuendo all'aumento dell'ansia.
Il fatto che stia assumendo una terapia farmacologica suggerisce che il suo disturbo sia già stato preso in carico da uno specialista, ma se i sintomi persistono o si intensificano, potrebbe essere utile valutare un approfondimento sulla gestione dell’ansia attraverso un percorso psicoterapeutico. Tecniche come la Terapia Cognitivo-Comportamentale, la Mindfulness o l'EMDR possono essere strumenti efficaci per affrontare i pensieri ricorrenti e le sensazioni fisiche che accompagnano l'ansia.
Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista, che possa aiutarla a comprendere meglio i suoi vissuti e a trovare strategie personalizzate per affrontare questo momento.
Cordiali saluti,
DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
Capisco quanto possa essere difficile convivere con l’ansia e gli attacchi di panico, specialmente in un periodo di vita così intenso come quello che sta affrontando. L'arrivo di due gemelli, oltre alla gestione di due bambini piccoli, è un cambiamento importante che può amplificare le preoccupazioni e il senso di responsabilità, contribuendo all'aumento dell'ansia.
Il fatto che stia assumendo una terapia farmacologica suggerisce che il suo disturbo sia già stato preso in carico da uno specialista, ma se i sintomi persistono o si intensificano, potrebbe essere utile valutare un approfondimento sulla gestione dell’ansia attraverso un percorso psicoterapeutico. Tecniche come la Terapia Cognitivo-Comportamentale, la Mindfulness o l'EMDR possono essere strumenti efficaci per affrontare i pensieri ricorrenti e le sensazioni fisiche che accompagnano l'ansia.
Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista, che possa aiutarla a comprendere meglio i suoi vissuti e a trovare strategie personalizzate per affrontare questo momento.
Cordiali saluti,
DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
Buongiorno,
provi a contattare uno psicoterapeuta per un primo colloquio ed un eventuale inizio di un percorso.
provi a contattare uno psicoterapeuta per un primo colloquio ed un eventuale inizio di un percorso.
Buongiorno,
la ringrazio per aver condiviso con tanta sincerità la sua esperienza. Quello che descrive – ansia persistente, attacchi di panico, preoccupazioni costanti per la salute e la sensazione di confusione – è una condizione che comprensibilmente la sta mettendo a dura prova, soprattutto in un momento della sua vita così delicato, con due bambini piccoli e altri due in arrivo. È naturale che il senso di responsabilità e la paura di “non farcela” possano amplificare i sintomi e rendere ogni giornata più pesante.
Il fatto che lei sia già in cura farmacologica è molto importante: i farmaci possono aiutare a stabilizzare la sintomatologia, ma da soli non sempre bastano a modificare i meccanismi profondi che alimentano l’ansia. Per questo, affiancare un percorso di psicoterapia rappresenterebbe un passo fondamentale.
Un percorso mirato potrebbe aiutarla a:
riconoscere e gestire i pensieri catastrofici legati alla salute e alle paure per il futuro;
imparare tecniche pratiche di autoregolazione (respirazione, grounding, rilassamento muscolare) per ridurre ansia e tensione fisica;
lavorare sulla gestione dello stress genitoriale, che in questo momento è inevitabilmente molto elevato;
rafforzare le sue risorse interne, così da sentirsi più stabile e sicuro di fronte alle sfide della vita quotidiana.
La psicoterapia può diventare per lei uno spazio sicuro, dove non sentirsi giudicato e dove poter affrontare passo dopo passo questa ansia che da anni le toglie energia e serenità.
Se se la sente, possiamo fissare un primo colloquio per comprendere meglio la sua storia e definire insieme un percorso personalizzato: si tratterebbe di costruire un cammino che le permetta non solo di contenere i sintomi, ma di ritrovare fiducia e stabilità per sé e per la sua famiglia. Saluti, Dott. Valerio Ancis
la ringrazio per aver condiviso con tanta sincerità la sua esperienza. Quello che descrive – ansia persistente, attacchi di panico, preoccupazioni costanti per la salute e la sensazione di confusione – è una condizione che comprensibilmente la sta mettendo a dura prova, soprattutto in un momento della sua vita così delicato, con due bambini piccoli e altri due in arrivo. È naturale che il senso di responsabilità e la paura di “non farcela” possano amplificare i sintomi e rendere ogni giornata più pesante.
Il fatto che lei sia già in cura farmacologica è molto importante: i farmaci possono aiutare a stabilizzare la sintomatologia, ma da soli non sempre bastano a modificare i meccanismi profondi che alimentano l’ansia. Per questo, affiancare un percorso di psicoterapia rappresenterebbe un passo fondamentale.
Un percorso mirato potrebbe aiutarla a:
riconoscere e gestire i pensieri catastrofici legati alla salute e alle paure per il futuro;
imparare tecniche pratiche di autoregolazione (respirazione, grounding, rilassamento muscolare) per ridurre ansia e tensione fisica;
lavorare sulla gestione dello stress genitoriale, che in questo momento è inevitabilmente molto elevato;
rafforzare le sue risorse interne, così da sentirsi più stabile e sicuro di fronte alle sfide della vita quotidiana.
La psicoterapia può diventare per lei uno spazio sicuro, dove non sentirsi giudicato e dove poter affrontare passo dopo passo questa ansia che da anni le toglie energia e serenità.
Se se la sente, possiamo fissare un primo colloquio per comprendere meglio la sua storia e definire insieme un percorso personalizzato: si tratterebbe di costruire un cammino che le permetta non solo di contenere i sintomi, ma di ritrovare fiducia e stabilità per sé e per la sua famiglia. Saluti, Dott. Valerio Ancis
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