Buongiorno, sono un ragazzo di 23 anni che sta affrontando le sue primi crisi! Non riesco a parlare

35 risposte
Buongiorno, sono un ragazzo di 23 anni che sta affrontando le sue primi crisi! Non riesco a parlare con nessuno nemmeno con la mia fidanzata! Quando mi succede tutto questo preferisco isolarmi da tutti e stare da solo cercando di nascondere i miei sentimenti! Non mi capita spesso, ma quando capita sono inavvicinabile e questo fatto mi spaventa davvero tanto! Come potrei risolvere tutto questo?

Grazie
Dott. Giacomo Caiani
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Nova Milanese
Buongiorno,
mi dispiace per il periodo di difficoltà che sta affrontando: purtroppo dal breve quadro che ha descritto è difficile comprendere bene il problema e poterle dare un suggerimento più mirato, ma sicuramente un primo passo per lei sarebbe di confrontarsi con un professionista

Cordialmente
Dott. Giacomo Caiani

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Dott.ssa Laura Fortunato
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno. A volte le persone vivono dei cambiamenti e delle emozioni che non sanno spiegare razionalmente e non sanno come affrontare, è questo il suo caso? Cosa la spaventa? Il fatto di avere delle crisi o il fatto di essere inavvicinabile quando le ha? Come sono le sue crisi? Credo che una consulenza psicologica potrebbe aiutarla a capirsi meglio, trovare un modo per superare questi momenti di difficoltà e inoltre parlarne con un professionista le permetterebbe di trovare un modo per mettere in parole i suoi sentimenti anche con altri. Saluti
Dott.ssa Alessia Autore
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Ciao, sicuramente non c'è una risposta secca alla tua domanda. Ti trovi in una fase di vita di cambiamento, dove si passa all'età adulta e dove si inzia ad avere priorità diverse da quelle che si avevano fino al giorno prima. Questo sicuramente può generare ansia e preoccupazione portandoti ad assumere un comportamento diverso dal solito anche con le persona a te più vicine. Potrebbe essere l'occasione per inziare un percorso di terapia per andare ad indagare queste crisi che ogni tanto arrivano.
Saluti,
Dottoressa Autore
Dott. Luca Roveda
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Monza
Buongiorno, penso che sarebbe utile indagare dove trova origine la modalità di evitate di parlare di emozioni e condividere i propri stati d'animo, privilegiando l'isolamento e la chiusura. Questq modalità potrebbe essere un modo di difendersi e proteggersi ma che a mio parere, se non corretta, potrebbe causarle dolore e frustrazione. Cordiali saluti
Dott.ssa Raffaella Rocca
Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Buongiorno, le consiglio di rivolgersi ad un professionista per esplorare le sue emozioni ed esprimerle, evitando di reprimere i suoi sentimenti, in un ambiente sicuro e non giudicante. Cari saluti Dott. Raffaella Rocca
Dott.ssa Francesca Cinotti
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve, non è facile affrontare le prime crisi. Andrebbero indagate meglio per capire come mai arrivano e come mai sente di non riuscire ad aprirsi con le persone a lei vicine. Sentirsi spaventati è legittimo e comprensibile, ma per questo le suggerirei di intraprendere un percorso di supporto psicologico, in modo da comprendere le sue crisi e la chiusura che ne deriva, e poterle affrontare con degli strumenti adeguati.
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, non sapendo di cosa si tratta nello specifico, proverò a darle una risposta con le poche informazioni condivise. Prima di tutto posso solo immaginare la fatica di condividere e mostrarsi nel momento di crisi. Non deve essere affatto semplice per lei. Ma cosa teme? Come mai non si mostra e non racconta? Cosa c'è di brutto per lei nel far vedere quel pezzo di sè? Comprendere l'origine, i timore le credenze che lei ha su questi episodi credo sia centrale. Valutare un consulto psicologico potrebbe essere importante per darle il giusto spazio per esplorare tali vissuti. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buongiorno,
è comprensibile che affrontare le proprie crisi interiori possa sembrare difficile, specialmente quando si sente il bisogno di isolarsi. A volte, l'incapacità di esprimere ciò che si sta vivendo può essere legata a una difficoltà nell'elaborare emozioni intense, che spinge a chiudersi in se stessi. È importante ricordare che queste crisi possono essere gestite, ma è essenziale affrontarle in modo consapevole e non lasciarsi sopraffare.

Iniziare a esplorare le proprie emozioni in un ambiente sicuro, come quello di un supporto terapeutico, può essere un passo fondamentale per comprendere meglio cosa accade durante questi momenti di difficoltà. La terapia cognitivo-comportamentale, in particolare, può aiutarti a riconoscere ea modificare i pensieri che portano all'isolamento e ad affrontare le emozioni in modo più sano.

Sarebbe utile e consigliato per approfondire e gestire al meglio queste difficoltà rivolgersi ad uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott.ssa Chiara Missana
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Taranto
Caro ragazzo, non mi è ben chiaro qual è il problema che vorresti risolvere. Vorresti parlare più apertamente con le persone a te più vicine, oppure vorresti imparare a gestire meglio i tuoi momenti di crisi per poter essere meno "inavvicinabile"?
A volte va anche bene scegliere di tenersi qualcosa per sé, senza condividerla. La tua risposta di allontanamento e "chiusura" potrebbe essere del tutto naturale e funzionale.
Non conoscendo nel dettaglio la tua situazione non posso darti una risposta certa, tuttavia ti consiglio di riflettere su quando ti capita di reagire così, se con qualche persona in particolare, se durante delle attività specifiche o in momenti particolari. Potresti diventare più consapevole (e meno spaventato) di questi tue crisi. Ricorda che la crisi rappresenta sempre un momento di decisione e cambiamento, non necessariamente negativo, ma anche in meglio.
Per fare maggiore chiarezza in te stesso puoi richiedere l'aiuto di un esperto e iniziare un percorso di psicoterapia. Se vuoi iniziarlo con me mi trovi disponibile online.
Cordialmente,
Dott.ssa Chiara Missana
Psicologa Psicoterapeuta
Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Buongiorno, un buon modo è cercare di capire meglio quando e perchè scatti questo meccanismo per poi prevenirlo o gestirlo in modo differente. In questo senso può esserti d'aiuto un percorso di psicoterapia.
Dott.ssa Greta Tuci
Psicologo, Neuropsicologo, Terapeuta
Brescia
Buongiorno,

Non ho capito bene cosa descrive lei con i primi crisi. Ma se non riesce ad esprimersi con i tuoi cari suggerisco di iniziare un percorso terapeutico per capire cosa ti succede quando vuoi isolarti e stare da solo.
Dott.ssa Eleonora Mini
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Muggiò
Gentilissimo, mi dispiace leggere la sua sofferenza. In questi casi credo che un supporto di un professionista possa essere un modo per affrontare tematiche complesse che difficilmente sono affrontabili con chi ci sta vicino. Spesso più sono persone a noi care e più risulta complicato aprirsi e mostrare sentimenti e sofferenza. La invito a rifletterci e a vederla come un'occasione per affrontare gli ostacoli che si presentano, in uno spazio non giudicante e accogliente come quello terapeutico. Per ogni necessità mi trova online. Un cordiale saluto, Dott.ssa Eleonora Mini
Dott.ssa Tatiana Pasino
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Gentile buonasera,
È comprensibile il timore riguardo alla difficoltà che prova, d’altro canto è importante ricordarsi che le emozioni comunicano a noi stessi, fornendoci informazioni importanti riguardo ad una situazione, e sono utili per comunicare con le altre persone. Possono anche prepararci e motivarci all’azione, un percorso cognitivo-comportamentale potrebbe essere utile per comprendere la natura dei nostri comportamenti in relazione a pensieri specifici, nonché per comunicare in modo più assertivo con gli altri, evidenziando i nostri bisogni e le nostre necessità.
Resto a disposizione qualora lo desiderasse, un caro saluto
Buonasera, un supporto psicologico potrebbe aiutarti a superare questo blocco. Un saluto
Dott.ssa Rossella Carrara
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buongiorno, le consiglio un consulto psicologico accurato, non tramite un post. Cordiali saluti.
Dott.ssa Sabrina Petracca
Psicologo, Psicologo clinico
Avellino
Buon pomeriggio, grazie per la sua condivisione. La risposta è molto semplice, se lei crede che questo suo disagio vada in qualche modo ad intaccare la vita quotidiana e vive male la situazione è sicuramente necessario un percorso psicologico. Può provare prima con uno psicologo e poi magari valutare la psicoterapia se il professionista lo riterrà necessario. Se vuole io sono disponibile anche online.
Le auguro un buon proseguimento.
Dr. Antonio Rivetti
Psicologo, Psicoterapeuta
Caserta
Gentile Utente, La invito a cercare di porre la sua attenzione sui pensieri e le emozioni che emergono quando si trova in questo "isolamento". Le domande sarebbero tante; non è facile risolvere con una domanda ed una risposta. La invito ad approfondire la sua situazione. Grazie.
Dott.ssa Francesca Romana Casinghini
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Solo attraverso un percorso psicologico si può arrivare a risolvere questa problematica e capirne l'origine. Ognuno di noi ha delle parti buie che non conosce e che poi sfociano in vari comportamenti dove appunto non capiamo il perchè.
Dott.ssa Sveva Nonni
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Gentile Utente, mi dispiace per il suo stato di disagio. Con le informazioni che ha condiviso è difficile mettere a punto di contorni di quanto le stia accadendo. Essendo entrato da poco in una nuova fase della sua vita, la presenza di confusione e “crisi” non è poi così rara. E’ spesso un’età di grandi cambiamenti. Cosa la spinge a nascondere i suoi sentimenti e a non aprirsi? Quando riesce a lavorare di introspezione al riguardo? Cosa la spaventa maggiormente di questi suoi stati?
Isolarsi è spesso una risposta comune ad uno stato di disagio, tuttavia tende ad essere un meccanismo di difesa molto controproducente, che aumenta il senso di distanza dagli altri, impedisce il conforto e tende spesso a far prendere sempre più spazio ai pensieri negativi nella nostra testa.
Il mio consiglio, a leggere le sue parole, è quello di valutare un supporto psicologico per affrontare questo momento di difficoltà, per trovare modalità più adeguate per gestire queste crisi e per capirne l’origine. Capisco possa spaventarla l’idea di aprirsi con un estraneo, ma già questo aspetto penso possa avere su di lei un effetto terapeutico per imparare ad aprirsi nel tempo anche con le persone di rilievo nella sua vita. Le mando un caro saluto
Dott.ssa Ambra Assunta Caruso
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Buonasera, potrebbe richiedere una consulenza psicologica per analizzare meglio la natura della sua sofferenza. In questo modo sarebbe possibile riuscire a comprendere le sue difficoltà e il suo vissuto in modo da poter strutturare un percorso psicologico adatto alle sue esigenze.
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, quello che sta vivendo è qualcosa di più comune di quanto possa pensare. Le prime crisi, soprattutto in giovane età, possono risultare difficili da gestire, perché spesso non si ha ancora piena consapevolezza di come affrontare le proprie emozioni. Il fatto che lei scelga di isolarsi e faccia fatica a parlare con gli altri, compresa la sua fidanzata, è comprensibile: quando si prova disagio o sofferenza, può sembrare più facile chiudersi piuttosto che esporre la propria vulnerabilità.

Tuttavia, questa modalità di gestione, nel lungo periodo, rischia di farla sentire ancora più solo e di aumentare il peso delle sue emozioni. Il primo passo per affrontare questo è riconoscere che ciò che prova è legittimo e che non è sbagliato avere momenti di difficoltà. L’idea di "risolvere tutto" può sembrare un obiettivo ambizioso, ma forse potrebbe iniziare semplicemente provando ad accettare ciò che sente, senza giudicarsi per questo.

Potrebbe essere utile esplorare cosa scatena queste crisi: ci sono situazioni, pensieri o emozioni ricorrenti che le fanno provare questo bisogno di chiusura? Comprendere meglio il funzionamento di queste dinamiche potrebbe aiutarla a trovare strategie più efficaci per gestirle. Inoltre, anche se parlare con gli altri le risulta difficile, potrebbe provare a farlo a piccoli passi, magari scrivendo ciò che prova prima di esprimerlo a voce, oppure condividendo gradualmente con qualcuno di cui si fida.

Se questa difficoltà nel gestire le crisi e nel comunicare il suo stato emotivo dovesse continuare a pesarle, un percorso di supporto psicologico potrebbe offrirle strumenti concreti per affrontare tutto questo con maggiore consapevolezza e senza sentirsi sopraffatto.

Dott. Luca Vocino
Dott. Sergio Borrelli
Psicologo, Psicologo clinico
Tradate
E' importante riconoscersi di avere anche lati che ci appaiono bui o comunque poco chiari anche a noi stessi e che magari non ci piacciono.
Tutto questo è essere umani, anche non proprio perfetti come ci vorremmo e come ci vorrebbero gli altri.
Per «risolvere», come scrive lei, magari si può cominciare a guardare le cose con questi nuovi occhiali, grazie ai quali ci si perdona di non essere perfetti.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, grazie per aver condiviso quello che sta vivendo. Affrontare le prime crisi emotive può essere un'esperienza molto intensa, soprattutto quando ci si trova a fare i conti con emozioni difficili da esprimere e gestire. Il fatto che senta il bisogno di isolarsi e di nascondere i suoi sentimenti è comprensibile: per molte persone, affrontare il proprio malessere da soli sembra la soluzione più sicura, soprattutto quando non si sa bene come comunicarlo agli altri. Tuttavia, questa strategia può portare a un circolo vizioso in cui il disagio cresce e diventa ancora più difficile da affrontare. Quando si verificano questi episodi, probabilmente sente un sovraccarico emotivo che la spinge a chiudersi, quasi come un meccanismo di difesa per proteggersi da ulteriori stress o dalle aspettative altrui. Il problema è che, nel lungo periodo, l’isolamento non risolve il malessere, ma può renderlo ancora più intenso, alimentando la paura di non riuscire a gestire le proprie emozioni e il timore di allontanare le persone care. Una delle prime cose che potrebbe aiutarla è sviluppare una maggiore consapevolezza di ciò che scatena queste crisi. Provi a chiedersi: ci sono situazioni o pensieri ricorrenti che precedono questi momenti? Le sue crisi sono legate a stress, insicurezze, paure o eventi specifici? A volte, identificare i fattori scatenanti può essere utile per affrontarli in modo più efficace, senza arrivare al punto di sentirsi inavvicinabile. Un altro aspetto su cui potrebbe lavorare è la gestione delle emozioni. Molte persone evitano di esprimere quello che provano per paura di apparire deboli o di essere fraintese, ma le emozioni non espresse tendono ad accumularsi, fino a esplodere sotto forma di crisi. Esistono strategie pratiche per regolare le emozioni senza reprimerle, come ad esempio scrivere i propri pensieri su un diario, dedicarsi a un’attività che aiuti a sfogare le tensioni (sport, arte, meditazione) o anche semplicemente imparare a riconoscere e accettare il proprio stato d’animo senza giudicarlo. Infine, lavorare sulla comunicazione con le persone care potrebbe aiutarla a sentirsi meno solo in questi momenti. Non è necessario condividere tutto subito o forzarsi a parlare quando non se la sente, ma potrebbe provare a fare piccoli passi: dire alla sua fidanzata, anche solo con poche parole, che sta attraversando un momento difficile, senza bisogno di spiegare tutto nel dettaglio. Spesso, il solo fatto di non chiudersi completamente può già fare una grande differenza. Se queste difficoltà continuano a pesarle, potrebbe essere utile intraprendere un percorso di supporto psicologico per esplorare meglio le sue emozioni e sviluppare strumenti più efficaci per affrontarle. Il fatto che si stia ponendo queste domande e che voglia trovare un modo per gestire la situazione è già un ottimo segnale: significa che ha la volontà di stare meglio e di migliorare il suo rapporto con se stesso e con gli altri. Cari saluti, Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Cinzia Pirazzini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Concesio
Gentile Utente, grazie per la Sua condivisione.
La situazione che sta vivendo è comprensibilmente difficile e, sebbene possa sembrare isolante, è importante sapere che non è solo. Le crisi emotive possono manifestarsi in vari modi e possono essere spaventose, specialmente quando si ha difficoltà a comunicare i propri sentimenti.
Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarLa a gestire questi momenti:
1. Riconoscere le emozioni: è fondamentale riconoscere e accettare le emozioni che sta vivendo. Prendere consapevolezza di ciò che prova può essere il primo passo per affrontare la situazione.
2. Scrivere un diario: potrebbe trovare utile scrivere i propri pensieri e sentimenti. Questo può aiutarLa a chiarire le emozioni e a esprimerle in modo più strutturato.
3. Parlare con qualcuno: sebbene possa essere difficile, provare a comunicare con la Sua fidanzata o con un amico fidato riguardo a come si sente potrebbe alleviare parte del peso che sta portando. Potrebbe iniziare con frasi semplici, spiegando di avere bisogno di tempo per elaborare i suoi sentimenti.
4. Tecniche di rilassamento: consideri di praticare tecniche di rilassamento come la meditazione, la respirazione profonda o lo yoga. Queste pratiche possono aiutare a ridurre l'ansia e migliorare il benessere emotivo.
5. Cercare supporto professionale: se le crisi diventano più frequenti o intense, potrebbe essere utile contattare un professionista della salute mentale. Uno psicologo potrà fornirLe strumenti e strategie specifiche per affrontare e gestire le sue emozioni.
6. Stabilire un piano d’azione: quando si sente sopraffatto, provi a creare un piano personale per affrontare queste situazioni. Questo piano potrebbe includere momenti di pausa, attività che trova piacevoli o tecniche che ha già sperimentato.
7. Essere gentile con se stesso: ricordi che è normale avere alti e bassi nella vita. Essere gentile e paziente con se stesso è fondamentale in questo processo.
Non esiti a cercare supporto se ne sente il bisogno. È un passo importante verso il benessere!
Cordiali saluti.
Buona sera, grazie per questo suo messaggio. Mi dispiace molto per quello che sta vivendo e già il fatto di aver chiesto aiuto è un primo passo. Non esiti a contattare uno psicologo per affrontare insieme il suo disagio. Dai momenti di crisi spesso si traggono tanto aspetti di crescita. Forza e coraggio!
Dott.ssa Federica Gigli
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, capisco quanto possa essere difficile affrontare momenti di crisi, soprattutto quando si ha la sensazione di dover gestire tutto da soli. Isolarsi può sembrare una soluzione immediata per proteggersi o per non pesare sugli altri, ma a lungo andare rischia di amplificare il senso di solitudine e rendere più difficile condividere ciò che sta vivendo.
Il fatto che queste crisi non siano frequenti non le rende meno importanti. Potrebbero essere segnali di qualcosa che merita attenzione: magari stress accumulato, difficoltà nell’esprimere le proprie emozioni o timore di essere giudicato nel mostrarsi vulnerabile. Riconoscere questo schema e volerlo affrontare è già un grande passo.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a comprendere meglio l’origine di queste reazioni e a trovare strategie più funzionali per gestire questi momenti, senza sentirsi costretto a isolarsi. Se sente il bisogno di approfondire, mi rendo disponibile per un confronto in un ambiente di ascolto e supporto professionale.

Un caro saluto.
Dott.ssa Giulia Casole
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno! Affrontare le prime crisi è un'esperienza comune a 23 anni, periodo di cambiamenti e nuove sfide. È assolutamente comprensibile sentirsi sopraffatti e preferire l'isolamento in quei momenti. Tuttavia, isolarsi non è una soluzione a lungo termine, anzi, può alimentare le crisi e contribuire a sua volta a farti sperimentare un senso di solitudine. Accetta le tue emozioni, non giudicarti per il modo in cui ti senti, rabbia, tristezza, paura sono emozioni normali, soprattutto durante i cambiamenti. Impara ad ascoltarle e ad accettarle. Cerca allo stesso tempo di non isolarti, anche se non è facile sforzati di parlare con qualcuno di cui ti fidi: un amico, un familiare o la tua fidanzata stessa. Esprimere ciò che provi ti aiuterà a sentirti meno solo e a trovare nuove prospettive. Se le crisi sono frequenti e ti impediscono di vivere serenamente, rivolgiti a uno psicologo o terapeuta, ti aiuterà a capire le cause delle tue crisi e a sviluppare strategie per gestirle.
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,

il tema che qui riporta è molto importante e andrebbe meglio sviscerato in un contesto di ascolto più ampio che solo una psicoterapia potrebbe fornirle. Contatti quanto prima uno specialista ed inizi un percorso psicologico, potrà esser così aiutato a risolvere tutto questo.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Laura Messina
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, grazie per aver condiviso questo momento delicato. Da quello che ci racconta, sembra che stia vivendo delle difficoltà nella gestione delle sue emozioni, soprattutto nei momenti più intensi, preferendo il ritiro e l'isolamento. Questa reazione, anche se comprensibile, può alimentare un senso di solitudine e impedire agli altri di offrirle il sostegno di cui potrebbe avere bisogno.
Un bisogno di allontanarsi dagli altri in momenti di crisi non è necessariamente negativo, certo, ma potrebbe indicare la presenza di emozioni difficili da trattare o comunicare. La paura di mostrare i propri sentimenti è qualcosa che può essere affrontato con l'aiuto di tecniche mirate di gestione emotiva.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a comprendere meglio cosa scatena queste crisi e a sviluppare strategie per esprimere ciò che prova, senza dover ricorrere all'isolamento. Imparare a riconoscere e accogliere le sue emozioni, anziché reprimerle, potrebbe darle un grande senso di sollievo e aiutarla a sentirsi più in equilibrio.
Le consiglio di rivolgersi a uno psicologo o a uno psicoterapeuta per esplorare queste difficoltà in un ambiente sicuro. È un primo passo fondamentale per riscoprire nuove risorse personali e migliorare il suo benessere emotivo e relazionale. Un caro saluto.
Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Gentile Amico,

è così importante che lei ci scriva: questo testimonia della sua maturità e della volontà di cambiare strada, di iniziare ad aprirsi. Complimenti!
Ora, purtroppo non ci dice molto, per cui è difficile darle una indicazione. Certamente aprirsi è un rischio, ed è comprensibile che lei non viglia, come tutti noi, esporsi alla possibilità di essere ferito in qualche modo, o, peggio, di sentire di essere un peso fastidioso o di poter essere un problema o un dolore per gli altri.
Quello che però posso dirle, è che una psicoterapia potrà aiutarla moltissimo ad aprirsi e a coltivare relazioni più vere e intense.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dr. Emanuele Antonietti
Psicologo, Psicologo clinico
Forlì
Buongiorno e grazie per questa breve condivisione. Mi sembra di capire che il periodo complicato che sta vivendo sia per lei una nuova esperienza, visto che parla di “prime crisi”: a volte è naturale sentire il desiderio di isolarsi così da non mostrarsi agli altri nei nostri momenti di fragilità, però comprendo quanto questa sua reazione la spaventi. Si rende probabilmente conto che comportamenti come l’isolamento e la solitudine, nonostante un iniziale sollievo, nel lungo termine rischiano di avere conseguenze negative, per esempio compromettendo le relazioni con gli altri.
Il fatto di riconoscere a sé stesso le sue attuali difficoltà è un primo grande passo per affrontare al meglio la situazione: lo step successivo potrebbe essere rivolgersi a una persona davvero fidata nel cominciare, poco a poco, a ri-aprirsi.
È importante comprendere, soprattutto nei momenti più difficili, che c'è sempre qualcuno (che sia una persona che già conosciamo o un professionista) non solo in grado di aiutarci, ma anche ben lieto di farlo.
Dott.ssa Fiordalisa Melodia
Psicologo clinico, Psicologo
Capaci
Gentile utente, innanzitutto grazie per aver condiviso la sua sofferenza. Non è chiaro cosa intende per crisi, per questo le suggerisco di iniziare a un percorso terapeutico per confrontarsi con un professionista e indagare le ragioni delle sue crisi. Cordialmente, dr.ssa Melodia
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, non è chiaro se isolarsi la fa stare meglio oppure vorrebbe condividere il suo disagio ma non ci riesce. Nel primo caso non credo ci sia nulla di strano, ognuno ha un suo modo di attraversare la sofferenza. Nel secondo caso le suggerirei di cercare un supporto psicologico per comprendere cosa la blocca nell'esternare e condividere i suoi sentimenti.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Eleonora Errante
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
San matteo della Decima
Buonasera,
grazie della sua condivisione.
Ha mai pensato di prendersi uno spazio di condivisione con un professionista? Potrebbe aiutarla a "buttare fuori" il suo malessere e a fare un lavoro su di sé acquisendo delle consapevolezze sui suoi vissuti e sulle sue emozioni.
Lo spazio con lo psicoterapeuta è uno spazio protetto, privato, e privo di giudizio.
A disposizione
Un caro saluto.

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