Dott.ssa
Laura Fortunato
Psicologo,
Psicoterapeuta
Psicologo clinico
Altro
Bologna 1 indirizzo
Esperienze

Come Psicologa Psicoterapeuta, ho una formazione in Psicoterapia della Gestalt ad orientamento Fenomenologico-Esistenziale, integrata con altri approcci per garantire una terapia unica e personalizzata.
La psicoterapia che offro è orientata allo sviluppo di una maggiore consapevolezza di sé, aiutandoti a riconoscere e modificare gli schemi di pensiero ed azione che causano e mantengono le tue difficoltà, sostenendoti nel ritrovare ed attivare le tue risorse e potenzialità e aiutarti a scorgere possibilità e nuove prospettive che ti consentano di raggiungere il benessere e vivere una vita piena e soddisfacente.
Aree di competenza principali:
- Ipnoterapia
- Psicoterapia della gestalt
- Psicoterapia fenomenologico-dinamica
Indirizzi (2)
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Viale Antonio Aldini 5, Bologna
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Prestazioni e prezzi
-
Colloquio psicologico
70 € -
-
Consulenza online
70 € -
-
Consulenza psicologica
70 € -
-
Psicoterapia
70 € -
-
Colloquio psicologico online
70 € -
-
-
-
Recensioni
11 recensioni
-
E
E.
Con la dottoressa ho trovato una persona capace di accompagnarmi ed accogliermi con empatia e gentilezza facendomi sentire guidato e sostenuto nel mio percorso.
-
B
B.A.
Ho sentito molta sintonia con la D.ssa Fortunato. Un mix di ascolto attento ed empatia emotiva che mi ha permesso di fidarmi e di sentirmi a mio agio, di condividere il mio problema e di individuare strategie per affrontarlo. Tornerò di certo
-
M
M.d. S.
il trattamento e I consigli sono stati idonei al mio caso. inoltre l'empatia che la dottoressa ha utilizzato mi è servita molto, oltre a farmi piacere
-
M
Marco Tarantino
Un’ Ottima professionista, disponibile e competente
-
M
Mario
Mi è stata di grande aiuto per risolvere i miei problemi.
-
C
Claudia L.
Molto competente, grande ascolto e comprensione dei temi portati, alimenta esplorazione personale e consapevolezza nel cliente.
-
M
M.T.
La dottoressa mi ha aiutato in un momento psicologicamente difficile. Ho molto apprezzato la sua accoglienza empatica e la sua sensibilità. Con lei ho fatto luce negli angoli bui in cui mi ero incastrata. Mi ha aiutato a vedere con occhi diversi tanti aspetti della mia vita e del mio modo di rapportarmi a me stessa e agli altri. Mi sono sentita vista, riconosciuta e sostenuta anche nei momenti più critici.
-
Y
Y.D.
Con la dottoressa mi sono trovato tranquillamente a mio agio. È sempre stata attenta ed empatica e mi ha aiutato a trovare la soluzione che cercavo.
-
F
F.C
Ho incontrato due volte la dott.ssa Fortunato e lo farò ancora. Mi ha aiutato subito a trovare la mia direzione e sono fiduciosa in merito ai cambiamenti che voglio fare.
-
G
G.Z.
La Dottoressa è molto preparata, efficiente, puntuale e empatica. Un' ottima formatrice. Mi sono trovata molto bene durante il percorso svolto assieme. Consigliatissima.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 45 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve a tutti. Qualche giorno fa avevo lasciato un commento sui social riguardo ad un post che ironizzava sugli uomini e il loro lamentarsi della vita dicendo appunto che sono dei pagliacci perché sono nati privilegiati. Il problema non era il post in sé seppure non lo trovavo divertente, ma le ragazze nei commenti che non facevano altro che insultare indistintamente, tral’altro usando spesso anche retoriche tristi e che vengono utilizzate contro di loro: essere in quel periodo del mese, perché gli uomini sono così emotivi, non sono abbastanza intelligenti per parlare, non sanno tenersi uno scherzo, parlano loro dopo le cose che dicono ecc…
Così sconvolto dalla situazione ho deciso di lasciare io un commento dicendo appunto che trovavo ridicolo che assumessero lo stesso atteggiamento che tanto detestano. E che tral’altro non sono nessuno per dire come qualcun altro debba sentirsi, perché ognuno ha la sua sensibilità e va rispettata.
In più si accaniscono contro ragazzi che neanche conoscono accusandoli in modo generalizzante. Perciò suggerivo di riflettere di più sulle posizioni che decidono di prendere, perché così facendo non sono sicuramente migliori.
In realtà il mio commento ha alzato un polverone che non mi aspettavo. Quasi nessuno ha cercato minimamente di capire quel che cercavo di dire, hanno solo saputo attaccarmi dicendomi di essere uno stupido, di fare meglio a stare zitto e anche parole più brutte. Poi c’era anche chi cercava di manipolare ciò che ho detto a modo suo per estrarne del marcio da argomentare. C’era anche chi riconosceva ciò che avevo detto ma si sentiva giustificata nel comportarsi così. Il che mi sembra una follia, come possono queste persone dire cose simili. Sono senza rispetto e totalmente incapaci di vedere l’altro. Così non potendo rispondere a tutti ho scritto:“humani nihil a me alienum puto”.
Ora io sono abbastanza convinto di quel che sento e credo, però siccome sono stato attaccato da tante persone tutte insieme mi sento un po’ insicuro, come se avessi fatto qualcosa di sbagliato. Anche se non volevo alla fine ho dovuto cancellare il commento perché non ne potevo più delle notifiche e mi stava creando molto stress. Secondo voi ho sbagliato? Avrei dovuto lasciarlo? A me sembra quasi una sconfitta e che alla fine quella che viene sempre punita è la sensibilità. Secondo voi c’è qualcosa di sbagliato nel mio pensiero? Grazie per chi mi risponderà, so che può sembrare una cosa infantile ma era la prima volta che mi sono sentito attaccato sui social da così tante persone e anche essendo grande mi sento un po’ destabilizzato.
Caro, capisco che si senta destabilizzato da quello che è successo e che purtroppo succede spesso nei social: passare dalla discussione sulle opinioni alle offese alla persona. Ha fatto bene a cancellare il suo commento per porre termine a commenti che non portano arricchimento a nessuno e anzi possono ferire. Lo scambio di opinioni e punti di vista è quello che è alla base dei dibattiti che possono essere molto interessanti, ma quando degenerano in attacchi ed insulti alla persona diventano degli sfogatoi in cui si rischia solamente di ferire la sensibilità delle persone. Nei social bisogna stare attenti a questo perché l'anonimato e la "virtualità" possono portare le persone che vi interagiscono a dimenticare che dall'altra parte c'è un'altra persona e perdere così sensibilità ed empatia. Un caro saluto

Salve,
Non accetto il fatto che il mio compagno fuma cannabis.
Ci siamo conosciuti un anno fa e in brevi tempi è scattata passione e l'amore fra di noi, dopo qualche mese di frequentazione quotidiana abbiamo iniziato a convivere. Nelle prime settimane di frequentazione mi ha confessato che è da 20 anni che fa l'uso di cannabis (quotidianamente). Io gli ho detto che non posso accettare una cosa del genere nel mio partner e ci siamo litigati. Dopo un po ha iniziato di fumare meno e infine ha smesso. Dettaglio importante: non glielo mai chiesto. Come poi ha detto l'ha fatto perché era molto innamorato e non voleva perdermi per questo suo vizio.
Qualche settimana fa mi ha detto che vuole ricominciare a farlo "ogni tanto" e infatti lo ha fatto.
Io non sono bigotta e non salutista (bevo alcol e fumo sigarette) ma non ho mai fatto l'uso di droga e non voglio accettarlo nel partner.
Durante questo anno che non fumava più mi ha sempre detto che sta molto meglio ed è felice. Perché poteva ritornargli la voglia? Non è più innamorato di me? Ed è davvero che una persona che è stata dipendente per 20 anni può ricominciare a farlo ma solo ogni tanto non quotidianamente come prima?
Mi sono chiesta perché mi da così tanto fastidio se fuma? Non trovo le risposte. Vado in panico solo se penso che lo sta facendo, dormo male perché penso a questo, ed ho tanta paura che ricomincia la vita di prima, perché è una persona molto importante per me con cui voglio avere il futuro insieme.
Mi sento presa in giro perché mi ha sempre convinto che non l'avrebbe più ripreso invece adesso è proprio quello che vuole fare.
Cara, credo che lei si stia facendo delle domande importanti riguardo a questa situazione: perché le da così tanto fastidio se fuma? come mai va in panico se ci pensa? Non conosco né lei né il suo ragazzo né la vostra situazione quindi con quello che le dico non voglio minimizzare un eventuale condizione di abuso di sostanze, tuttavia immagino che dietro a queste sue paure riguardo all'uso di cannabis del suo ragazzo possano esserci altri timori che sarebbe bene esplorare in un percorso psicologico, in modo che lei possa affrontare questo tema con il suo ragazzo con un atteggiamento più sereno e sentendosi più sicura nella sua relazione con lui. Un caro saluto

Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.