Buongiorno, Scrivo perché sono in una situazione che mi crea un po' di ansia/stress. Il mio fidanza

24 risposte
Buongiorno,
Scrivo perché sono in una situazione che mi crea un po' di ansia/stress. Il mio fidanzato avrebbe l'idea di trasferirsi all'estero per le migliori opportunità che ci sono rispetto all'Italia. Per ora ci sono in ballo i Paesi del nord. Mi ha detto che però per lui l'importante è che anche io sia d'accordo, non vuole assolutamente obbligarmi, anzi. Mi ha detto che per lui l'importante è stare felici insieme in qualunque posto. Mi ha dato del tempo per riflettere su quello che piacerebbe fare a me, ma sono in crisi. A me piacerebbe uscire dall'Italia, anche per cambiare un po' "vita", ma ho paura. Ho paura di non riuscire a trovare lavoro senza sapere bene la lingua, ho paura del nuovo ambiente ecc … Vorrei trovare inizialmente un lavoro full remote qua in Italia per avere una base sicura da portare all'estero mentre imparo la lingua, ma è difficile da trovare. Chiedo a voi qualche consiglio, grazie mille
Dott.ssa Veronica Savio
Psicologo, Psicologo clinico
Medolla
Gentile utente,
il trasferimento all’estero rappresenta un cambiamento importante, che può portare con sé entusiasmo ma anche dubbi e timori. È naturale provare ansia di fronte all’incertezza, soprattutto rispetto alla lingua, al lavoro e all’adattamento in un nuovo contesto. Per prendere una decisione più serena, può essere utile valutare insieme al partner i pro e i contro, informarsi sulle opportunità concrete e pianificare gradualmente i passi da compiere, ad esempio iniziando a studiare la lingua o a cercare contatti lavorativi anche a distanza. Un percorso di supporto psicologico può aiutarla a gestire le paure e a chiarire quali sono i suoi reali desideri e priorità, così da affrontare la scelta con maggiore consapevolezza.
Rimango a disposizione per qualunque chiarimento.
Dott.ssa Veronica Savio

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Buongiorno,
capisco bene come l’idea di un trasferimento all’estero possa generare ansia e incertezza. È del tutto normale provare timore quando ci si trova di fronte a un grande cambiamento: uscire dalla propria zona di comfort può spaventare, ma spesso è proprio lì che nascono nuove opportunità di crescita personale e professionale.
Può essere utile pensare al trasferimento come a un percorso fatto di tappe, non come a un salto nel vuoto. Ad esempio, iniziare con un periodo in un Paese del Nord Europa e, nel frattempo, cercare un lavoro da remoto o un’occupazione semplice per i primi mesi, può dare sicurezza mentre impari la lingua e ti adatti al nuovo contesto.
Le emozioni che provi ora non definiscono la tua capacità di riuscire: con una pianificazione graduale, questo passo può aprire porte importanti e diventare un arricchimento significativo per la tua vita.

Se hai bisogno di ulteriore supporto o senti di voler approfondire per gestire al meglio questa fase, può essere utile parlarne insieme con un professionista.
Ricevo come psicologa in studio a Verona e anche Online, e accompagno spesso le persone nell’affrontare transizioni e cambiamenti importanti con maggiore sicurezza e consapevolezza.
Dott.ssa Silvia Ferraro
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Faenza
Buongiorno,
quello che descrive è un momento di transizione importante, in cui entusiasmo e timori si intrecciano. È lecito provare ansia quando si devono prendere decisioni che possono cambiare il proprio equilibrio e il proprio futuro.
Spesso in queste situazioni ciò che aiuta è dare spazio a tutte le emozioni, anche quelle che sembrano in contrasto e riflettere non solo sugli aspetti pratici (lavoro, lingua, logistica) ma anche su ciò che per lei è più importante a livello personale e di coppia.
Un percorso di sostegno psicologico può offrirle uno spazio sicuro per chiarire i suoi bisogni, ascoltare le sue paure e trasformarle in risorse utili per affrontare la scelta con maggiore serenità e consapevolezza.
Se sente che può esserle di aiuto, possiamo lavorare insieme per capire come orientarsi in questa decisione e affrontare con più sicurezza il cambiamento.
Saluti
Dott.ssa Ferraro Silvia

Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, quello che sta vivendo è un momento di cambiamento significativo, ed è naturale che si accompagni a dubbi, insicurezze e paura di fare scelte sbagliate. Il trasferimento all’estero, anche se desiderato, rappresenta una rottura con ciò che è conosciuto e quindi rassicurante. La sua esitazione è comprensibile e mostra un bisogno di sicurezza e controllo.
In questi casi, un percorso di Mindfulness può essere utile per riconoscere e accogliere le emozioni senza farsi travolgere da esse, aiutandola a distinguere tra paure realistiche e ostacoli interiori che possono essere superati. È importante ascoltare sé stessa con onestà: si chieda se il desiderio di partire nasce da una spinta autentica o da un bisogno di non deludere il partner. La sua idea di trovare prima un lavoro da remoto è concreta e protettiva, e può essere un buon compromesso per non sentirsi completamente esposta. Prendersi il tempo per riflettere senza fretta è già una forma di cura verso di sé. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Forlì
Buongiorno cara, capisco la tua incertezza e il disagio che può generare una scelta così importante e complessa come quella di trasferirsi all’estero. È naturale sentire paura davanti all’ignoto, specialmente quando si tratta di cambiare ambiente, cultura e prospettive lavorative; il timore di non trovare un lavoro adeguato o di non riuscire a comunicare bene in una nuova lingua sono timori validi e comuni, che riflettono la tua capacità di valutare realisticamente i possibili ostacoli.

Allo stesso tempo, la tua volontà di cambiare vita e aprirti a nuove esperienze è un segnale positivo di desiderio di crescita e ricerca di benessere. Cercare un lavoro full remote come ponte per trasferirti con maggiore sicurezza è una strategia concreta e saggia, anche se riconosci la difficoltà nel trovarlo: questo dimostra consapevolezza e realismo.

Il mio consiglio è di concederti il tempo necessario per esplorare queste emozioni, valutare pro e contro, e soprattutto comunicare apertamente con il tuo fidanzato, mantenendo un dialogo trasparente sulle vostre aspettative e paure. Non tacergli quello che senti , si a l'entusiasmo che le ansie.
Può essere utile anche farti accompagnare in questo momento da un percorso psicologico che ti aiuti a gestire l’ansia e a rafforzare la fiducia nelle tue risorse, così da affrontare il cambiamento con maggiore serenità e consapevolezza.
Resto a disposizione per qualsiasi approfondimento e per supportarti in questo processo di scelta.
Un caro saluto,
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Psicologa clinica – Voice Dialogue – Dreamwork – Mindfulness
Dott.ssa Angela Ritella
Psicologo, Psicologo clinico
Turi
Cambiamenti importanti come questo è naturale che possano spaventare e rendere difficile la presa di decisione sul da farsi.
Il Suo bisogno di sentirsi più sicura prima di fare quel passo è assolutamente condivisibile e fare ciò probabilmente La aiuterebbe a vivere quel cambiamento con meno timore.
Ha avuto modo di parlarne con il Suo partner?
Se ha bisogno sono a Sua disposizione per parlare più approfonditamente della questione e aiutarLa a trovare il modo di affrontarla con maggiore serenità.
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, la sua situazione è molto comprensibile e riflette il naturale conflitto tra il desiderio di cambiamento e la paura dell’ignoto che molte persone sperimentano di fronte a decisioni importanti come un trasferimento all’estero. È positivo che il suo fidanzato voglia condividere con lei questa scelta e che rispetti i suoi tempi, perché affrontare insieme una transizione così significativa richiede un equilibrio delicato tra le esigenze di entrambi.

La paura di non trovare lavoro, soprattutto in un contesto linguistico e culturale nuovo, è una preoccupazione molto comune. Cercare un lavoro full remote in Italia potrebbe essere un buon punto di partenza, perché le permetterebbe di mantenere una certa stabilità economica e allo stesso tempo di prepararsi con calma al trasferimento, imparando la lingua e abituandosi gradualmente al cambiamento. Anche se oggi può sembrare difficile, suggerirei di esplorare attivamente tutte le opportunità online, magari ampliando le competenze o specializzandosi in ambiti richiesti nel lavoro a distanza.

Le consiglio di concedersi tempo e spazio per elaborare le sue emozioni e valutare i pro e i contro con calma, magari anche discutendo apertamente con il suo fidanzato sulle sue paure e aspettative. Spesso parlare e confrontarsi aiuta a chiarire i dubbi e a costruire un progetto condiviso più solido e rassicurante.

Infine, ricordi che ogni cambiamento importante porta con sé anche opportunità di crescita personale, che spesso si manifestano proprio superando le paure iniziali. Ascolti le sue emozioni senza giudizio, e passo dopo passo potrà trovare la strada più adatta a lei e alla vostra coppia.

Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Salve, è naturale provare ansia e incertezza di fronte a un cambiamento così grande, soprattutto quando si tratta di uscire dalla propria zona di comfort e affrontare un ambiente nuovo, con una lingua e una cultura diverse.
Il fatto che il suo fidanzato tenga così tanto al suo benessere e desideri che la decisione sia condivisa è un ottimo punto di partenza per affrontare insieme questa sfida. Il suo desiderio di voler cambiare vita e di esplorare nuove opportunità è un segnale positivo, ma è altrettanto importante riconoscere le sue paure e offrire spazio, senza giudicarle.
La sua idea di cercare inizialmente un lavoro full remote in Italia come base di sicurezza mi sembra molto sensata, perché le permetterebbe di mantenere una stabilità mentre si prepara gradualmente al trasferimento, imparando la lingua e familiarizzando con il nuovo contesto. Le suggerirei di prendersi tutto il tempo necessario per esplorare le sue emozioni, i suoi desideri e le sue paure, magari anche confrontandosi con un professionista che possa aiutarla a chiarire le sue priorità e a costruire un progetto di vita che la faccia sentire sicura e realizzata.
Il cambiamento può spaventare, ma può anche rappresentare un’occasione di crescita e scoperta. L’importante è procedere con calma, ascoltando se stessa e costruendo una base solida su cui poggiare le sue scelte.
Un caro saluto.
Dott.ssa Cristiana Danese
Psicologo, Psicologo clinico
Palermo
Buon pomeriggio, l'idea di un cambiamento così radicale nella propria vita può essere allettante, ma credo sia comprensibile che questo possa essere accompagnato da ansie e paure. Ogni qualvolta decidiamo di "sfidare noi stessi" attraverso qualcosa di mai fatto e potenzialmente sconosciuto entrano in gioco temi come l'autostima e la fiducia in sé stessi. A volte queste emozioni possono spaventare (perché sicuramente non sono piacevoli da provare), ma spesso sono il "sintomo" che ci stiamo spingendo oltre, magari verso una fase di crescita personale. Il fatto che potreste condividere la medesima esperienza può essere sicuramente rassicurante, ma ci sono anche dei temi "personali", come la paura di fallire o quella dell'incertezza che prescindono dalla sicurezza nella relazione. Essendo una questione molto complessa è bene chiedersi se il proprio desiderio sia mosso dalla paura di allontanarsi dalla persona amata, "deludendo" il proprio partner ed in che misura intervengono ulteriori temi che hanno a che fare con il proprio autentico desiderio di fare un'esperienza simile. Il cambiamento è un ottimo tema da portare in terapia, per iniziare ad esplorare se stessi e provando, insieme ad un professionista, a guardare dentro di sé con l'obbiettivo e la consapevolezza di star prendendo la decisione giusta (quella giusta, non la più facile!). Se lo vorrai, sono a tua disposizione (in presenza o online) per iniziare insieme un percorso che sia da sostegno a questo periodo critico e che possa fornirti degli strumenti utili per una maggiore autoconsapevolezza. Ti auguro il meglio, Dott.ssa Cristiana Danese psicologa
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, quello che sta vivendo è un passaggio importante e comprensibilmente carico di emozioni contrastanti. Da un lato c’è la curiosità e l’attrazione verso una nuova esperienza di vita all’estero, dall’altro il timore legato all’incertezza, alle competenze linguistiche e alle prospettive lavorative. È naturale che la mente, di fronte a una scelta così rilevante, cerchi di proteggerla proiettando scenari di difficoltà o di fallimento, perché il cervello umano tende a preferire ciò che è conosciuto e prevedibile, anche quando non è ciò che desideriamo di più. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, è utile osservare come queste paure, se lasciate libere di guidare le decisioni, rischiano di bloccare il processo di scelta. Un passaggio importante può essere distinguere tra ciò che è realmente una minaccia concreta e ciò che invece è un’anticipazione catastrofica. Ad esempio, il timore di non trovare lavoro o di non integrarsi può essere affrontato in modo graduale, pianificando azioni preparatorie come il miglioramento della lingua o la ricerca di contatti e opportunità già prima della partenza. Questo permette di trasformare un ostacolo percepito in una serie di compiti concreti e gestibili, riducendo la sensazione di trovarsi di fronte a un salto nel vuoto. Un altro aspetto riguarda la flessibilità. Non è necessario pensare al trasferimento come a una decisione “tutto o niente”. Può valutare un periodo di prova, magari di qualche mese, per capire come si trova, lasciandosi aperta la possibilità di aggiustare il percorso. Questo approccio riduce la pressione di dover sapere già ora quale sarà l’esito finale e le permette di concentrarsi sul vivere l’esperienza, invece di valutarla solo in termini di successo o fallimento. Infine, il fatto che il suo fidanzato abbia espresso disponibilità a decidere insieme e a dare priorità alla vostra felicità condivisa è un punto di forza importante. Significa che può comunicare apertamente i suoi dubbi e i suoi bisogni senza paura di essere giudicata. Usare questo spazio di confronto per condividere non solo le paure, ma anche le motivazioni profonde che la spingono a considerare il cambiamento, può aiutarvi a trovare una decisione che sia frutto di collaborazione e non di rinuncia. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Gentile utente, grazie per la sua condivisione.
In questo caso è importante avere ben chiara l'origine del sentimento di paura che la accompagna di fronte a questo cambiamento. Trasferirsi all'estero è una scelta logistica, ma anche emotiva e soprattutto relazionale, in quanto coinvolgerà sia lei che il suo partner. Cosa la spaventa? Abbandonare il proprio paese? Addentrarsi in un luogo non noto? La stabilità finanziaria?
Successivamente, si chieda anche cosa cerca da questa relazione e cosa desidererebbe per lei in seguito. Ciò la aiuterà ad avere un quadro chiaro dei suoi bisogni e dei suoi desideri. Una volta compreso ciò, sarà possibile muoversi nella direzione più consona.
Dott.ssa Giulia Stravaganti
Psicologo, Psicologo clinico
Villafranca di Verona
Gent.ma, si sta trovando davanti a un dilemma che affligge tante coppie di ragazzi, questa domanda sarà sicuramente di aiuto a molte persone.
Mi sembra che l'idea del suo ragazzo non la trovi così distante, e che ciò che è condiviso da entrambi al momento sia la necessità di aria nuova, di "cambiare vita". Ogni porta che si apre però comporta che altre necessariamente si chiudano: ogni scelta comporta delle rinunce. E' una stima fatta a spanne, poiché non ci sono certezze in partenza, ma alle volte anche solo il voler sperimentare e mettersi in gioco sono obiettivi più che validi. Non c'è quindi una risposta giusta, come non c'è nessuna strada che non si possa interrompere o cambiare senza che rappresenti in alcun modo un fallimento.
Provi a pensare, nel processo decisionale, cosa le piacerebbe sperimentare, quale lavoro, quale lingua l'attira maggiormente, quale popolo, quale città. Può guardare dalle varie pagine di italiani all'estero alcuni consigli, o esperienze (di sicuro soggettive, ma comunque informative). Si provi a immaginare fuori dai suoi panni abituali e osservi se si piace oppure no, se sarebbe curiosa di vedersi e scoprirsi in modo diverso. Con tutta la sincerità e la genuinità, senza aspettative, e chiarendo con sé stessa quali sono davvero le paure che emergono. E, in merito a queste ultime, cercando di comprendere a chi/cosa sono rivolte: se all'ambiente esterno (o ad un mancato allineamento rispetto a questo progetto) o se al timore di non poter essere sufficientemente "brava" o "capace" di affrontare quel che sarà, qualsiasi cosa sarà. Varianti molto diverse ma spesso confuse tra loro.
Si dia tempo e spazio per riflettere, con un dialogo sincero con sé stessa e il proprio partner. Le auguro di trovare chiarezza e coraggio qualsiasi sarà la sua scelta.
Buongiorno. Grazie di aver condiviso in questo spazio questa sua situazione delicata. Ha provato a parlarne con il suo fidanzato di queste sue ansie e paure che sta esprimendo qui in questo spazio? Le suggerirei di parlarne assieme a lui tranquillamente. Lui sicuramente comprenderà la situazione e le starà vicino supportandola. Si prenda del tempo per fare ciò che ha appena detto nonostante sia difficile, cioè provare a cercare lavoro full remote e imparare una nuova lingua oltre all'inglese. Ne parli con il suo ragazzo di questa necessità che ha per sentirsi più sicura e tranquilla. Se ha bisogno resto a sua disposizione per un eventuale percorso di sostegno psicologico. Le auguro un buon ferragosto.

Dott.ssa Angela Atlante
Dott.ssa Silvia Stevelli
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, quando un cambiamento importante si avvicina, può essere naturale sentire allo stesso tempo entusiasmo e timore. Nel suo caso, l’idea di trasferirsi all’estero porta con sé la possibilità di nuove esperienze, ma anche il peso di incertezze legate al lavoro, alla lingua e all’adattamento a un contesto sconosciuto. Sapere che il suo compagno desidera affrontare questa scelta insieme, rispettando i suoi tempi e le sue esigenze, è un elemento prezioso che può aiutarla a non vivere questo momento come una pressione, ma come un percorso condiviso. Può essere utile trasformare questa riflessione in piccoli passi concreti, ad esempio raccogliendo informazioni sul Paese dove dovrebbe andare, valutare opzioni lavorative che non richiedano da subito la conoscenza della lingua, ad esempio lavori senza contatto diretto con il pubblico, immaginare un periodo di prova. In questo modo, il cambiamento può diventare meno minaccioso e più vicino a un’opportunità costruita su misura per entrambi.
Dott.ssa Alessandra Di Fenza
Psicologo, Psicologo clinico
Marano di Napoli
Gentile utente, quello che descrive è un passaggio di vita importante, che naturalmente porta con sé entusiasmo e timori. È normale sentirsi divisi tra il desiderio di cambiamento e la paura dell’incertezza.

La paura che sente non è un segnale che “non ce la farà”, ma un meccanismo naturale di protezione davanti a ciò che non è ancora conosciuto. È normale preoccuparsi della lingua, del lavoro, dell’adattamento: si tratta di paure concrete, che possono però essere affrontate pianificando i passi uno alla volta.

Il suo desiderio di avere una base lavorativa sicura prima del trasferimento è comprensibile, ma non deve diventare un vincolo che la paralizza. La domanda che si deve porre non è “cosa rischio se vado?”, ma “cosa rischio se resto senza averci mai provato?”. Questo cambio di prospettiva può aiutarla a distinguere la paura reale da quella che nasce dall’immaginazione.

Se sente che l’ansia rischia di frenarla troppo, uno spazio di consulenza può aiutarla a trasformare queste paure in strumenti di preparazione, così da vivere la scelta con più sicurezza e meno peso.

Resto a disposizione,
Dott.ssa Alessandra Di Fenza
Dott.ssa Eleonora Barucci
Psicologo, Psicologo clinico
Empoli
Buongiorno, la ringrazio per quanto ha scritto e per aver parlato apertamente di ciò che sta vivendo in questo momento. È normale provare ansia davanti ad un cambiamento così importante come un possibile trasferimento all’estero. Il desiderio di cambiare vita è un passo significativo e spesso porta con sé emozioni ambivalenti: voglia e curiosità di nuove opportunità, ma anche paura dell’ignoto.
Il fatto che il suo fidanzato le abbia lasciato spazio e tempo per riflettere è molto positivo, perché un cambiamento così rilevante richiede di essere intrapreso con consapevolezza e rispetto dei propri tempi e bisogni. La paura di non trovare lavoro o di trovarsi in un ambiente nuovo è comune e comprensibile.
Un passo alla volta, costruire un piano realistico e sostenibile può aiutarla a sentirsi più sicura e a trasformare l’incertezza in una sfida affrontabile. Può essere molto utile riflettere sui propri bisogni e fare chiarezza sulle proprie priorità. Inoltre, potrebbe lavorare sulla gestione dell’ansia e mettere a fuoco le sue aspettative e i suoi desideri, così da affrontare al meglio questo processo di scelta e cambiamento.
Dott.ssa Eugenia Alessio
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, essere spaventati nei momenti di cambiamenti può essere normale. Infatti, quando si cambia qualcosa, siamo consci di cosa lasciamo ma non sappiamo cosa troviamo e questo può influire sui nostri sentimenti di paura, ansia..
Ha provato a parlarne con il suo ragazzo in merito a ciò che prova e alla paura di non riuscire a trovare un lavoro all'estero?
Provi a parlarne con lui e con le personale a lei care, per confrontarsi ed esprimere i suoi sentimenti e se lo ritiene necessario, può contattare uno specialista del settore.
Un saluto




Dott.ssa Eugenia Alessio
Psicologa clinica e Criminologa
Dott.ssa Alina Mustatea
Psicologo, Psicologo clinico
Pomezia
Gentile paziente,capisco le tue paure, sono molto comuni quando si pensa a un cambiamento grande come trasferirsi all’estero. Da una parte senti il desiderio di cambiare vita, dall’altra il timore di perdere sicurezza. È normale che il nuovo porti ansia: non significa che non sei pronta, ma che il tuo cervello ti sta proteggendo da un salto percepito come rischioso.
Un aspetto positivo è che il tuo fidanzato ti mette al centro e vuole una decisione condivisa: questo è già un punto di forza della vostra coppia. Potreste affrontare la questione a piccoli passi, senza pensare a un trasferimento immediato e definitivo. Per esempio, programmare un periodo di prova più breve (qualche mese), valutare intanto corsi di lingua online, e cercare opportunità lavorative ibride o remote che ti diano più stabilità.In questo modo non vivi la scelta come un “tutto o niente”, ma come un percorso che potete costruire insieme, rispettando i tuoi tempi e riducendo l’ansia. Non sei sola a dover affrontare la paura: siete in due, e questo può fare la differenza.
Un caro saluto
Dott. Niccolò Orsi Bandini
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Gentile utente, la ringrazio per la condivisione.
Purtroppo non esiste una risposta unica alla sua domanda, anche se sembra molto evidente un punto, l'idea del trasferimento viene dal suo fidanzato.
Mi spiego meglio, lei ha spiegato come le piacerebbe uscire dall'Italia, ma sembra che il tutto esista nella sua testa in maniera molto teorica e possibilista, e non come progetto concreto che richiede assolutamente una attuazione.
E forse la risposta alle sue perplessità risiede in questo, in ultimo la decisione non è stata sua, ma si dovrebbe accodare a quella di un'altra persona. Se ci pensa, in questa prospettiva è assolutamente comprensibile provare forte incertezza.
La invito quindi a chiedersi, come scenario ipotetico, se non ci fosse stato il suo ragazzo avrebbe effettivamente sentito l'esigenza di mettere in pratica l'idea di andare all'estero, o seguirebbe solamente il suo fidanzato che ha già un piano più concreto? Chiaramente non posso sapere in ultimo cosa deciderà, ma penso sia giusto darsi del tempo per rispondersi seriamente, prima di prendere decisioni affrettate.
le auguro un buon proseguimento, e di riuscire a chiarirsi le idee al più presto, cordiali saluti, dott. Niccolò Orsi Bandini.
Dott.ssa Giulia Mete
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno, potrebbe essere utile fare una lista di pro e contro.
Buongiorno, la ringrazio per la domanda.
Comprendo i suoi dubbi e le sue paure che inevitabilmente nascono nel momento esatto in cui ci poniamo in una condizione di cui non abbia esattamente certezza delle cose (come ad esempio la lingua).
Cambiare posto è sicuramente un bel cambiamento che implica con se la considerazione di diversi fattori. Al di là delle difficoltà che ci possono essere quello che mi viene da dirle è quello di provare a rimanere in sintonia con il proprio sentire. Interrogarsi sì, ma spostando l'attenzione non tanto alle cose più materiale quanto alle proprie sensazioni in riferimento a questo possibile cambiamento.
Grazie
Dott. Marco Lenzi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno,
Ha portato un tema molto importante.
Il trasferimento in un paese estero è un evento foriero di stress, paure, difficoltà, preoccupazioni che sono pienamente comprensibili.
Ciò da cui è importante partire è l'origine della sua paura: ha paura del cambiamento? Delle difficoltà di adattamento nella nuova realtà? Della nuova lingua da imparare? Ha paura del lavoro che troverà?
Sono tanti elementi diversi di cui può parlare con il suo fidanzato ed insieme potete trovare una soluzione che sia soddisfacente per entrambi.
Inoltre, la terapia potrà aiutarla a capire quale ragione sta sotto il suo bisogno di avere una base sicura prima di buttarsi in una nuova esperienza. In un percorso terapeutico avrà modo di conoscersi in profondità e di comprendere i suoi stati emotivi e gli inneschi che li attivano, così come la loro regolazione. Troverà gli strumenti per intervenire sulla situazione e ottenere un maggior benessere. Sarà accompagnata da uno specialista che la guiderà in questo viaggio interiore dandole supporto emotivo e comprensione senza giudizio. Resto a disposizione per ulteriori informazioni e domande nell'eventualità di un colloquio psicologico di approfondimento. Cordiali saluti
Salve, grazie per aver condiviso la sua situazione. La paura del cambiamento, è legata alla paura dell'incertezza e dell'ignoto, che il cervello percepisce come una minaccia potenziale. Si manifesta come ansia, stress e resistenza di fronte a nuove situazioni perché il cambiamento costringe a lasciare la routine che dà sicurezza, anche quando questa è disfunzionale. Le cause possono risiedere in traumi passati, come vissuto nell'infanzia o l'educazione ricevuta, che hanno condizionato la percezione della novità come pericolosa, oppure in un senso di vulnerabilità e perdita di controllo. cerchi di capire davvero cosa vuole, senza entrare in crisi prima di un evento certo. Resto a sua disposizione.

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