Buongiorno, premetto che di mia spontanea volontà sono in terapia da una psicologa per cercare di an

18 risposte
Buongiorno, premetto che di mia spontanea volontà sono in terapia da una psicologa per cercare di analizzare bene le mie problematiche e poter fare scelte più consone nel tempo.
La mia domanda è questa: sono stata con un ragazzo due anni nel cui rapporto ero sempre infelice, mai una carezza, mai un bacio, mai niente di spontaneo, quando chiedevo di comunicare mi veniva risposto “ora non ho voglia di parlare”, sempre insicurezza, mi sarebbe piaciuto convivere, ma assolutamente no, ho 28 anni e pensavo di costudiremo un futuro insieme, invece è stato spezzato da lui che mi ha lasciato dicendomi che ero tutto ciò che poteva tagliare dalla sua vita perché non aveva tempo per me..insomma so e riconosco razionalmente aspetti negativi. Chiaramente avrò avuto i miei difetti, ma credendo nel mio sentimento ho fatto sempre il mio pezzo è cercato di capire cosa mi spingesse a restare. Allora mi chiedo, perché invece di sentirmi liberata da questo mi sento peggio? Mi sento di credere ancora in qualcosa che non c’è? Non capisco cosa mi porti a voler amare una persona che non mi ha mai amato.. ci sto lavorando, ma sentire un parere diverso potrebbe aiutarmi a comprendere ancora meglio quali possano essere le possibili ragione che la mia mente attua per voler una persona simile.
Salve, le consiglio rivolgere in maniera esplicita questa domanda alla collega che la ha in cura, sia per rispetto del vostro lavoro sia perché conosce sicuramente meglio di noi la situazione con ulteriori dettagli.
'cordialmente, dott FDL

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Gentile utente,

Le domande che lei si pone sono comprensibili, ma per darle un parere diverso da quello che magari ha già ricevuto, sarebbero necessarie ulteriori informazioni. Quello che mi sento di dirle è che la sua persistenza emotiva nei confronti di una relazione "a senso unico" può essere frutto di modalità relazionali che lei ha sviluppato nel corso della sua vita e delle sue esperienze interpersonali. A volte ricerchiamo relazioni e situazioni che abbiamo già vissuto, anche se queste ci fanno star male, semplicemente perché riconosciamo noi stessi solo in quelle circostanze.
Il percorso terapeutico è l strada migliore per comprendere queste dinamiche.
Cordiali saluti
SJC
Buonasera, grazie per la sua condivisione. Mi fa piacere leggere che ha intrapreso un percorso psicoterapeutico, "di sua spontanea volontà". Le ragioni possono essere innumerevoli. (Meglio un legame a senso unico che sentirsi soli, non penso di meritare di meglio, situazioni già vissute etc etc) Probabilmente le risorse che ha già attuato, come il coraggio, nel chiedere aiuto, saranno proprio le risorse che le consentiranno di raggiungere i suoi obiettivi. Ne parli con la/il collega. un caro saluto.
Buon pomeriggio,
credo che il problema sia che tu sei ancora legata emotivamente a questa persona quindi anche se sai benissimo che non ti dà quello che vuoi razionalmente non ti sei ancora staccata definitivamente da lui.
I sentimenti non svaniscono subito e non sempre ci fanno fare scelte in maniera totalmente lucida.
Parlane con la tua psicologa.
Cordialmente
Dott. Michele Arnaboldi.
Buonasera Gentile Utente, comprendo la sua voglia di capire e avere delle risposte, ma la mia risulterebbe essere solamente una risposta superficiale e potenzialmente presuntuosa. Come ha già detto lei "ci sta lavorando", proprio perché svelare dinamiche affettive richiede tempo, lavoro e fiducia nella terapia. Da questo suo post diventa impossibile per ogni professionista trarre delle conclusioni attendibili. Abbia fiducia nel lavoro che sta facendo, si dia del tempo ed esprima tutti i dubbi che ha alla sua psicologa, che sono sicuro saprà aiutarla in merito. Cordialmente, dott. Simeoni
Salve. Ne parli con chi la segue e che la conosce bene. Io più che esprimere un parere, posso farle una domanda in generale: è presente in lei il bisogno di sentirsi speciale e la vocazione a salvare e a rendere migliori le situazioni impossibili? Distinti saluti
Buongiorno, innanzitutto le suggerisco di parlarne con il collega che la sta seguendo in questo momento. Credo che in questi casi sia importante dedicare una particolare attenzione nel percorso di terapia, alla storia dei suoi legami affettivi e familiari, come li ha vissuti e cosa le hanno lasciato. Generalmente, le problematiche relazionali sono fortemente legate alla qualità e alle modalità relazionali di cui si ha avuto esperienza, a partire dall'infanzia. In bocca al lupo per il suo percorso.
Saluti,
Dott.ssa Carlotta Volpi
Salve le questioni di cui parla ovvero le relazioni sono un tema molto importante. La sua terapeuta è una relazione molto importante e se lei ha bisogno di ulteriori pareri su un tema che sta già trattando con la sua terapeuta sicuramente c'è un valido motivo che lei ha ben presente e di cui parla nella sua nota e molto probabilmente che qualche altro elemento. Pertanto riporti questo tema nel suo lavoro ovvero parli con chi sta lavorando con lei di questi temi e anche del fatto che ha sentito il bisogno di chiedere ulteriori pareri. Sicuramente questo sarà un tema utile per il suo lavoro. Un cordiale saluto
Buongiorno, grazie per la condivisione. La sua voglia di capire è comprensibile, tuttavia, mancano elementi fondamentali della sua storia e delle sue relazioni per poterle dare ciò che chiede. Generalmente le difficoltà a livello relazionale risentono di modalità e schemi che si sono andati costruendo a partire dall’infanzia fino ad oggi.
Il consiglio che le posso dare, però, è di rivolgere alla sua terapeuta queste importanti domande e di riportare questo suo bisogno di chiedere altri pareri; potrà trovare le risposte all’interno del percorso intrapreso con la collega.
Saluti
Salve gentile utente, grazie per aver condiviso il suo disagio. La invito a continuare a dare voce al suo vissuto nel suo spazio di terapia e di confrontarsi con la collega, poichè la necessità di ricercare ulteriori confronti, può essere una informazione molto utile al processo e alla relazione terapeutica. Un saluto, dott.ssa Costanza Zanini.
Buongiorno,
penso sarebbe utile rivolgere queste domande importanti alla psicologa che la segue.
Potrà certamente aiutarla.
Cordialmente, EP
Buongiorno, credo, come già detto da altri colleghi, che la priorità sia il parlarne con il terapeuta che la segue e non avere fretta di trovare una risposta che certamente troverà lavorando su se stessa e sul suo modo di vivere e costruire relazioni affettive. A quesiti così complessi non ci possono essere risposte immediate. Buona fortuna.
Salve, accade in modo assolutamente frequente ciò che capita a lei nelle relazioni. In via del tutto generale non conoscendo le dinamiche certe della sua relazione, è sempre un male affidare la propria felicità ad altri soprattutto se la persona a cui rivolgiamo le nostre attenzioni e aspettative non è attrezzata per soddisfarci. Continui il percorso psicologico iniziato e col tempo troverà la forza e gli strumenti per tornare a essere serena. Cordiali saluti. Studio Professor Antonio Popolizio
Buongiorno,

comprendo quanto possa essere difficile il momento che sta vivendo e soprattutto pieno di dubbi.
Il fatto che si stia prendendo cura di sè attraverso un percorso di psicoterapia mi sembra già un ottimo inizio per riportare alla sua terapeuta tutte le sue perplessità, analizzerei meglio insieme alla sua terapeuta come la fa stare il senso di solitudine, come lo ha gestito in altre occasioni e contesti di vita e mi focalizzerei sull'esplorare meglio i timori legati al periodo di vuoto e solitudine.
In bocca al lupo!
Buongiorno, si sente bene la pesantezza della situazione che sta riportando. Per quanto mi piacerebbe risponderle non c'è una risposta univoca che possa spiegarle il perchè si sente ancora legata a questo ragazzo. Tuttavia la sua passata relazione ha avuto gli aspetti negativi da lei elencati, ma sicuramente anche quello positivi, i quali l'hanno fatta intraprendere la relazione. Solitamente si inizia un rapporto pieni di speranza, fino a che non si comprende che il rapporto non è adeguato a noi, per quanto difficile è uscirne, ritengo che prenderne atto e provarci è un gran passo. Ma ovviamente anche se razionalmente si pensa che sia la scelta migliore l'uscire da un rapporto unilaterale i sentimenti permangono. Sicuramente questa persona è stata importante nella sua vita, e non può cancellarla come rimarrà una persona importante a suo modo, anche se solo nei ricordi. Quando investiamo tanto tempo ed energia in un rapporto, o in un attività che ci riguarda, ammettere che avremmo dovuto investirne meno per il nostro benessere psicologico, è sempre ardua. A posteriori, lei avrebbe perseverato questa relazione ancora? A livello razionale? Ed emotivo? A parer mio le risposte a queste domande possono esserle utili, in associazione al supporto psicologico che già sta svolgendo, e al tenere sempre in mente che i sentimenti non sono intensi e rapidi, ma più stabili nel tempo. Spero di esserle stata utile, per ogni esigenza mi può contattare e vedrà che con l'impegno che ci sta mettendo supererà questo momento e dubbio.
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Salve prima di tutto iniziamo a dare un nome corretto alle cose... Lei parla d amore l amore e un sentimento che nasce quando due persone provano lo stesso sentimento l uno per l altra.
Quando il sentimento è a senso unico e si sceglie di stare in una storia che fa stare mele allora bisogna indagare quale suoi bisogni andava a soddisfare questa storia. Quindi fa bene ad indagare con un professionista il suo vissuto per capire come fai ancora rimane attaccata ad una idea di storia che di sano aveva ben poco.
Le auguro il meglio
Buon pomeriggio, io credo che il percorso terapeutico che dovrebbe intraprendere la tua psicologa sia strettamente legato alla tua autostima ed ai rapporti familiari che te l ' hanno forgiata negli anni.
Disponibile anche online
Dr.ssa Cristina Mitola
Gentile utente, premesso che sarebbe utile riparlarne con la sua terapeuta, e che la situazione andrebbe approfondita, mi viene da domandarle se le separazioni sono, in generale per lei, difficili da affrontare. Ci sono eventi passati nella sua vita che le hanno fatto sperimentare separazioni dolorose? Come si sente quando qualcuno non corrisponde il suo interesse e/o le sue attenzioni?
Nelle relazioni di coppia (e non solo) portiamo i nostri “modelli operativi interni”, ovvero replichiamo le relazioni primarie (solitamente quelle sperimentate con i nostri genitori o con persone significative della nostra infanzia).
Spero di esserle stata utile, sono a disposizione anche per un consulto online qualora volesse approfondire.
Cordiali saluti

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