Buongiorno, Io e mio marito da qualche anno stiamo affrontando un percorso di inseminazione assisti
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Buongiorno,
Io e mio marito da qualche anno stiamo affrontando un percorso di inseminazione assistita.
A dicembre ho fatto il 1 livello e non è andato a buon fine , oggi ho fatto l' aspirazione degli ovuli ( 2 livello) dopo una cura ormonale di una decina di gg, ma non è andata bene lo stesso.
Mio marito è stanco e un po' scoraggiato e non vorrebbe più proseguire..io oggi post intervento sono stata malissimo e non so se riferei di nuovo tutto da capo. Per ora abbiamo fissato con la dottoressa un altro incontro dopo esami miei ormonali ..è davvero difficile..
Io e mio marito da qualche anno stiamo affrontando un percorso di inseminazione assistita.
A dicembre ho fatto il 1 livello e non è andato a buon fine , oggi ho fatto l' aspirazione degli ovuli ( 2 livello) dopo una cura ormonale di una decina di gg, ma non è andata bene lo stesso.
Mio marito è stanco e un po' scoraggiato e non vorrebbe più proseguire..io oggi post intervento sono stata malissimo e non so se riferei di nuovo tutto da capo. Per ora abbiamo fissato con la dottoressa un altro incontro dopo esami miei ormonali ..è davvero difficile..
Gentile signora,
comprendo quanto possa essere difficile affrontare il senso di delusione e fatica, sia fisica che emotiva, che accompagna questi tentativi. Ogni tappa, ogni attesa e ogni risposta del corpo rappresentano una prova importante, e quando l’esito non è quello sperato, è naturale sentirsi smarriti o scoraggiati.
Anche nel legame di coppia, questi percorsi mettono alla prova l’equilibrio, i desideri e la resilienza individuale e condivisa. Spesso, in questi momenti, può essere utile uno spazio di ascolto psicologico in cui accogliere dubbi, emozioni contrastanti e bisogni differenti, per ritrovare insieme la chiarezza su come proseguire qualunque sia la direzione.
Le mando un abbraccio
Dott.ssa Chiara Arapi
comprendo quanto possa essere difficile affrontare il senso di delusione e fatica, sia fisica che emotiva, che accompagna questi tentativi. Ogni tappa, ogni attesa e ogni risposta del corpo rappresentano una prova importante, e quando l’esito non è quello sperato, è naturale sentirsi smarriti o scoraggiati.
Anche nel legame di coppia, questi percorsi mettono alla prova l’equilibrio, i desideri e la resilienza individuale e condivisa. Spesso, in questi momenti, può essere utile uno spazio di ascolto psicologico in cui accogliere dubbi, emozioni contrastanti e bisogni differenti, per ritrovare insieme la chiarezza su come proseguire qualunque sia la direzione.
Le mando un abbraccio
Dott.ssa Chiara Arapi
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Gentile Signora,
innanzitutto desidero esprimerle la mia vicinanza per il momento delicato che sta attraversando. I percorsi di procreazione medicalmente assistita, come quello che lei e suo marito state affrontando, comportano un carico emotivo, fisico e relazionale molto intenso, spesso sottovalutato o poco riconosciuto anche da chi vi sta attorno.
È del tutto comprensibile che, dopo più tentativi e gli effetti della stimolazione ormonale, lei si senta provata e confusa sul da farsi. Allo stesso modo, è normale che suo marito possa sentirsi stanco, scoraggiato e tentato di interrompere il percorso: ciascun partner può reagire in tempi e modi diversi, e questo non significa automaticamente una mancanza di coinvolgimento o di desiderio condiviso.
In questi momenti, più che trovare subito una decisione definitiva, può essere utile fermarsi insieme a sostare nel dubbio, dando spazio a quello che entrambi state provando. È importante legittimare le emozioni reciproche, anche se divergenti: la stanchezza, la delusione, il dolore fisico e psicologico sono reazioni comuni e naturali.
Due suggerimenti che potrebbero esserle utili:
Ritrovare uno spazio di coppia che non ruoti solo attorno alla PMA. Spesso il percorso medico rischia di assorbire ogni aspetto della vita di coppia. Anche piccoli momenti di condivisione che non riguardino direttamente il trattamento possono aiutare a mantenere il legame e a ricordarsi il motivo profondo per cui state affrontando tutto questo insieme.
Valutare un colloquio di coppia con uno psicoterapeuta esperto in fertilità. Questo tipo di supporto può aiutarvi a dare voce alle emozioni individuali e condivise, ad affrontare i vissuti divergenti senza colpevolizzarsi, e ad accompagnarvi nelle scelte future — qualunque esse siano — con maggiore consapevolezza e un senso di alleanza più saldo.
Ricordarsi che non c’è un unico modo “giusto” di procedere può offrire sollievo. A volte è proprio la possibilità di fermarsi e ascoltarsi che apre strade nuove, più rispettose dei bisogni di entrambi.
innanzitutto desidero esprimerle la mia vicinanza per il momento delicato che sta attraversando. I percorsi di procreazione medicalmente assistita, come quello che lei e suo marito state affrontando, comportano un carico emotivo, fisico e relazionale molto intenso, spesso sottovalutato o poco riconosciuto anche da chi vi sta attorno.
È del tutto comprensibile che, dopo più tentativi e gli effetti della stimolazione ormonale, lei si senta provata e confusa sul da farsi. Allo stesso modo, è normale che suo marito possa sentirsi stanco, scoraggiato e tentato di interrompere il percorso: ciascun partner può reagire in tempi e modi diversi, e questo non significa automaticamente una mancanza di coinvolgimento o di desiderio condiviso.
In questi momenti, più che trovare subito una decisione definitiva, può essere utile fermarsi insieme a sostare nel dubbio, dando spazio a quello che entrambi state provando. È importante legittimare le emozioni reciproche, anche se divergenti: la stanchezza, la delusione, il dolore fisico e psicologico sono reazioni comuni e naturali.
Due suggerimenti che potrebbero esserle utili:
Ritrovare uno spazio di coppia che non ruoti solo attorno alla PMA. Spesso il percorso medico rischia di assorbire ogni aspetto della vita di coppia. Anche piccoli momenti di condivisione che non riguardino direttamente il trattamento possono aiutare a mantenere il legame e a ricordarsi il motivo profondo per cui state affrontando tutto questo insieme.
Valutare un colloquio di coppia con uno psicoterapeuta esperto in fertilità. Questo tipo di supporto può aiutarvi a dare voce alle emozioni individuali e condivise, ad affrontare i vissuti divergenti senza colpevolizzarsi, e ad accompagnarvi nelle scelte future — qualunque esse siano — con maggiore consapevolezza e un senso di alleanza più saldo.
Ricordarsi che non c’è un unico modo “giusto” di procedere può offrire sollievo. A volte è proprio la possibilità di fermarsi e ascoltarsi che apre strade nuove, più rispettose dei bisogni di entrambi.
Cara utente,
il percorso che state affrontando è costituito da una grande complessità e, come traspare dalle sue parole, mette a confronto con emozioni anche contrastanti tra loro. Da una parte il desiderio di genitorialità, dall'altra la fatica nel sottoporsi a continui esami ed interventi. Sicuramente è un evento che coinvolge lei e suo marito come singoli, ma soprattutto come coppia, chiamandovi a dover ridefinire dei progetti che magari avevate già stabilito in modo chiaro.
Non conoscendo nel dettaglio la vostra storia di vita e di coppia è complesso aggiungere ulteriori dettagli, poiché si rischierebbe di generalizzare troppo, parlando della coppia che affronta la PMA, ma non della vostra coppia che affronta la PMA. Le sensazioni che descrive sono comprensibili e spesso si rintracciano nelle coppie che affrontano tale percorso. Avere un supporto psicologico come coppia, certamente rimane lo strumento migliore per poter comprendere a fondo anche le sensazioni negative, attribuendo il giusto significato nella vostra specifica storia di vita.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento
Dott.ssa Anna Faragò
il percorso che state affrontando è costituito da una grande complessità e, come traspare dalle sue parole, mette a confronto con emozioni anche contrastanti tra loro. Da una parte il desiderio di genitorialità, dall'altra la fatica nel sottoporsi a continui esami ed interventi. Sicuramente è un evento che coinvolge lei e suo marito come singoli, ma soprattutto come coppia, chiamandovi a dover ridefinire dei progetti che magari avevate già stabilito in modo chiaro.
Non conoscendo nel dettaglio la vostra storia di vita e di coppia è complesso aggiungere ulteriori dettagli, poiché si rischierebbe di generalizzare troppo, parlando della coppia che affronta la PMA, ma non della vostra coppia che affronta la PMA. Le sensazioni che descrive sono comprensibili e spesso si rintracciano nelle coppie che affrontano tale percorso. Avere un supporto psicologico come coppia, certamente rimane lo strumento migliore per poter comprendere a fondo anche le sensazioni negative, attribuendo il giusto significato nella vostra specifica storia di vita.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento
Dott.ssa Anna Faragò
Buongiorno,
Comprendo profondamente quanto il percorso di procreazione medicalmente assistita possa essere impegnativo sia fisicamente che emotivamente. È normale, in situazioni come la vostra, sperimentare sentimenti di frustrazione, stanchezza e scoraggiamento, sia a livello individuale che di coppia.
Il fallimento dei primi tentativi può portare a vivere emozioni contrastanti: da un lato il desiderio di realizzare il progetto genitoriale, dall’altro la paura di soffrire ancora e il peso delle difficoltà già affrontate. È importante concedersi il tempo per elaborare questi vissuti, senza colpevolizzarsi per quello che si prova.
Anche le reazioni diverse tra partner sono comprensibili: ognuno affronta il dolore e la fatica in modo personale. Tuttavia, mantenere un dialogo aperto, in un clima di ascolto e rispetto reciproco, può aiutare a non sentirsi soli in questo cammino e a prendere decisioni condivise con maggiore serenità.
Il fatto che abbiate già programmato un incontro con la vostra dottoressa è un passo importante. Sarà l’occasione per raccogliere ulteriori informazioni cliniche e valutare insieme le opzioni future, con maggiore consapevolezza e senza pressioni.
Considerata la complessità emotiva di questo percorso, sarebbe utile e consigliato per approfondire e ricevere un supporto personalizzato rivolgersi ad uno specialista, che possa accompagnarvi nel gestire le difficoltà psicologiche e relazionali legate alla fertilità.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Comprendo profondamente quanto il percorso di procreazione medicalmente assistita possa essere impegnativo sia fisicamente che emotivamente. È normale, in situazioni come la vostra, sperimentare sentimenti di frustrazione, stanchezza e scoraggiamento, sia a livello individuale che di coppia.
Il fallimento dei primi tentativi può portare a vivere emozioni contrastanti: da un lato il desiderio di realizzare il progetto genitoriale, dall’altro la paura di soffrire ancora e il peso delle difficoltà già affrontate. È importante concedersi il tempo per elaborare questi vissuti, senza colpevolizzarsi per quello che si prova.
Anche le reazioni diverse tra partner sono comprensibili: ognuno affronta il dolore e la fatica in modo personale. Tuttavia, mantenere un dialogo aperto, in un clima di ascolto e rispetto reciproco, può aiutare a non sentirsi soli in questo cammino e a prendere decisioni condivise con maggiore serenità.
Il fatto che abbiate già programmato un incontro con la vostra dottoressa è un passo importante. Sarà l’occasione per raccogliere ulteriori informazioni cliniche e valutare insieme le opzioni future, con maggiore consapevolezza e senza pressioni.
Considerata la complessità emotiva di questo percorso, sarebbe utile e consigliato per approfondire e ricevere un supporto personalizzato rivolgersi ad uno specialista, che possa accompagnarvi nel gestire le difficoltà psicologiche e relazionali legate alla fertilità.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Buon pomeriggio,
posso solo immaginare quanto possa essere difficile una situazione di questo tipo. La ricerca di un figlio è un percorso bellissimo ma che può, purtroppo molto spesso, essere irto di ostacoli come quelli che lei descrive adesso. Quello che le suggerisco è di non vivere in maniera isolata il vostro dolore e la vostra stanchezza ma di prendere un momento per poterli affrontare insieme, rafforzando l'elemento coppia. Dopo avrete modo di discutere quanta energia e quanto investimento ancora vogliate spendere in questa speciale direzione, ma in primis è necessario che possiate contare l'uno sull'altro, condividendo le vostre esperienze e le vostre sensazione. Forse vi scoprirete ancora più uniti e incoraggiati a proseguire questa scelta di vita. Resto a disposizione.
Dottoressa Giulia Marchi
posso solo immaginare quanto possa essere difficile una situazione di questo tipo. La ricerca di un figlio è un percorso bellissimo ma che può, purtroppo molto spesso, essere irto di ostacoli come quelli che lei descrive adesso. Quello che le suggerisco è di non vivere in maniera isolata il vostro dolore e la vostra stanchezza ma di prendere un momento per poterli affrontare insieme, rafforzando l'elemento coppia. Dopo avrete modo di discutere quanta energia e quanto investimento ancora vogliate spendere in questa speciale direzione, ma in primis è necessario che possiate contare l'uno sull'altro, condividendo le vostre esperienze e le vostre sensazione. Forse vi scoprirete ancora più uniti e incoraggiati a proseguire questa scelta di vita. Resto a disposizione.
Dottoressa Giulia Marchi
Gentile paziente,
Grazie per aver condiviso con me questa esperienza così intima e delicata. Il percorso della procreazione medicalmente assistita può essere estremamente impegnativo, sia dal punto di vista fisico che emotivo, e comprendo profondamente la difficoltà e lo sconforto che lei e suo marito state vivendo in questo momento.
L'esperienza che descrive - con l'insuccesso del primo livello a dicembre e ora questa nuova delusione dopo l'aspirazione degli ovuli nel secondo livello - rappresenta un carico emotivo molto intenso. Il fatto che oggi si sia sentita fisicamente male dopo l'intervento aggiunge un ulteriore livello di stress a una situazione già complessa.
È assolutamente comprensibile che suo marito si senta stanco e scoraggiato, così come è naturale che lei si chieda se avrà la forza di ricominciare tutto da capo. Questi percorsi mettono alla prova la resistenza fisica ed emotiva di entrambi i partner, spesso in modi diversi e con tempi diversi.
In questo momento, potrebbe essere utile:
• Concedersi il tempo per elaborare questa delusione, senza pressioni immediate per prendere decisioni sul futuro
• Creare uno spazio per parlare apertamente delle vostre emozioni, riconoscendo che potrebbero essere diverse e ugualmente valide
• Considerare un supporto psicologico che possa aiutarvi a navigare questi momenti difficili
L'incontro già fissato con la dottoressa dopo gli esami ormonali sarà un'occasione importante per raccogliere informazioni mediche, ma potrebbe essere prezioso affiancare a questo percorso anche un supporto per la dimensione emotiva e relazionale.
Nel mio lavoro come psicoterapeuta, ho avuto modo di accompagnare coppie in situazioni simili alla vostra, e ho potuto osservare quanto possa essere importante avere uno spazio dedicato per elaborare le emozioni legate a questo percorso, che spesso comprende speranza, delusione, senso di perdita, e a volte anche sensi di colpa o inadeguatezza.
Se lo desiderate, sono qui per offrirvi uno spazio di ascolto e supporto in questo momento delicato.
Con vicinanza, Dott.ssa Elin Miroddi
Grazie per aver condiviso con me questa esperienza così intima e delicata. Il percorso della procreazione medicalmente assistita può essere estremamente impegnativo, sia dal punto di vista fisico che emotivo, e comprendo profondamente la difficoltà e lo sconforto che lei e suo marito state vivendo in questo momento.
L'esperienza che descrive - con l'insuccesso del primo livello a dicembre e ora questa nuova delusione dopo l'aspirazione degli ovuli nel secondo livello - rappresenta un carico emotivo molto intenso. Il fatto che oggi si sia sentita fisicamente male dopo l'intervento aggiunge un ulteriore livello di stress a una situazione già complessa.
È assolutamente comprensibile che suo marito si senta stanco e scoraggiato, così come è naturale che lei si chieda se avrà la forza di ricominciare tutto da capo. Questi percorsi mettono alla prova la resistenza fisica ed emotiva di entrambi i partner, spesso in modi diversi e con tempi diversi.
In questo momento, potrebbe essere utile:
• Concedersi il tempo per elaborare questa delusione, senza pressioni immediate per prendere decisioni sul futuro
• Creare uno spazio per parlare apertamente delle vostre emozioni, riconoscendo che potrebbero essere diverse e ugualmente valide
• Considerare un supporto psicologico che possa aiutarvi a navigare questi momenti difficili
L'incontro già fissato con la dottoressa dopo gli esami ormonali sarà un'occasione importante per raccogliere informazioni mediche, ma potrebbe essere prezioso affiancare a questo percorso anche un supporto per la dimensione emotiva e relazionale.
Nel mio lavoro come psicoterapeuta, ho avuto modo di accompagnare coppie in situazioni simili alla vostra, e ho potuto osservare quanto possa essere importante avere uno spazio dedicato per elaborare le emozioni legate a questo percorso, che spesso comprende speranza, delusione, senso di perdita, e a volte anche sensi di colpa o inadeguatezza.
Se lo desiderate, sono qui per offrirvi uno spazio di ascolto e supporto in questo momento delicato.
Con vicinanza, Dott.ssa Elin Miroddi
Buongiorno, mi dispiace molto che stiate attraversando un periodo così complesso e carico emotivamente. Il percorso di inseminazione assistita è sicuramente un’esperienza che mette alla prova non solo il corpo, ma anche le emozioni, le speranze e la relazione di coppia. Posso comprendere come la difficoltà nell’affrontare ripetuti insuccessi possa generare frustrazione, incertezza e stanchezza, tanto in lei quanto in suo marito. Non è raro che, quando ci si impegna a lungo in un processo che richiede molta pazienza, tempo e speranza, i momenti di delusione possano sembrare travolgenti. Quando le cose non vanno come ci si aspetta, è normale sentirsi sopraffatti, e la stanchezza può iniziare a prendere il sopravvento, sia sul piano fisico che psicologico. Capisco anche la reazione di suo marito, che potrebbe essere emotivamente esaurito dopo gli sforzi e le attese non coronate dal successo. In queste situazioni, è facile sentirsi disorientati e incerti sul da farsi, soprattutto quando l’incertezza riguarda il futuro e il percorso da intraprendere. Il fatto che stia mettendo in discussione se continuare o meno il percorso è una reazione comprensibile. Non è mai facile ripartire dopo una delusione, specialmente quando il corpo e la mente sono già provati dalle cure ormonali e dalle procedure mediche. L’esperienza dell’aspirazione degli ovuli, che può essere fisicamente e psicologicamente impegnativa, è spesso vissuta come un altro ostacolo da superare, e il fatto di non vedere il risultato sperato può accentuare il senso di impotenza e frustrazione. In questi momenti, è fondamentale prendersi del tempo per riflettere su ciò che si desidera veramente, cercando di non essere sopraffatti dalle emozioni del momento. Lei e suo marito state affrontando insieme un cammino difficile e, come in ogni percorso che richiede impegno e speranza, è importante essere onesti l’uno con l’altro riguardo ai sentimenti che provate. La comunicazione in una coppia è fondamentale, specialmente in un momento delicato come questo. Parlare apertamente delle paure, delle incertezze e delle delusioni, senza giudicarsi o colpevolizzarsi, può aiutarvi a capire se entrambi siete pronti a proseguire, o se forse è il momento di fermarsi per riflettere su altre opzioni. Riflettere insieme sui vostri obiettivi, sui desideri e sulle aspettative potrebbe aiutarvi a trovare una strada che, purtroppo, non sempre è quella che ci immaginiamo, ma che comunque può condurre a una maggiore serenità, qualunque essa sia. A volte, interrompere temporaneamente il percorso per fare il punto della situazione e rivedere i vostri desideri, sia individuali che di coppia, può essere un modo per ricaricare le energie e affrontare con maggiore consapevolezza una scelta futura. La sua sofferenza fisica e psicologica post-intervento è un segnale importante che non deve essere ignorato. Se decide di continuare, potrebbe essere utile esplorare anche il supporto psicologico, non solo per sé stessa, ma anche come coppia. La terapia cognitivo-comportamentale, ad esempio, può aiutarla a gestire lo stress e l’ansia che derivano da un percorso così impegnativo, favorendo una comunicazione sana e il rafforzamento delle risorse emotive per affrontare la situazione in modo più sereno. L’importante ora è non forzare le cose. È comprensibile che abbia dei dubbi, e prendere tempo per riflettere su cosa sia meglio per lei e per la sua coppia è un passo molto sano. Rispetto alla fissazione dell'incontro con la dottoressa, può essere l’occasione per fare il punto della situazione insieme, esprimendo le vostre paure, ma anche i vostri desideri e le vostre necessità. Le auguro tanto coraggio e serenità nel prendere la decisione che riterrete più giusta per voi. Non esiti a chiedere aiuto se ne sente il bisogno, sia individualmente che come coppia. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Buongiorno gentile Utente, quello che sta vivendo è un momento molto delicato e doloroso, che coinvolge non solo il corpo ma anche la sfera emotiva più profonda. Il percorso della procreazione medicalmente assistita è spesso un viaggio carico di speranza, ma anche di frustrazione, senso di fallimento e stanchezza, soprattutto quando i tentativi non portano subito al risultato desiderato. Ogni fase, ogni esame, ogni intervento lascia un segno, e quando le cose non vanno come ci si augura, è naturale sentirsi svuotati, delusi, persino smarriti.
Il dolore fisico che ha provato oggi si somma alla fatica emotiva che lei e suo marito state accumulando nel tempo. È comprensibile che lui si senta scoraggiato, così come è legittimo che anche lei cominci a chiedersi se abbia ancora le energie per riprendere tutto da capo. In queste situazioni, la coppia può trovarsi anche a vivere momenti di distanza o incomprensione, perché ciascuno affronta il dolore e la frustrazione a modo proprio. Eppure, proprio in queste fragilità può esserci spazio per una nuova forma di dialogo, più autentica, più profonda, nella quale riconoscere la sofferenza reciproca senza giudizio.
Non esiste una risposta giusta o sbagliata alla domanda se andare avanti o fermarsi. È una decisione personale, da prendere con lucidità e rispetto per sé stessi e per l’altro. Spesso però può essere d’aiuto avere uno spazio di ascolto neutro, come una consulenza psicologica, in cui potersi fermare, raccontarsi, capire meglio che cosa si sta vivendo, quali significati profondi si stanno toccando e come prendersi cura del legame di coppia in tutto questo.
È importante ricordarsi che non siete soli e che anche chiedere aiuto fa parte del prendersi cura di sé. Dare voce alla fatica è già un primo passo verso un maggiore benessere e una maggiore chiarezza.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Il dolore fisico che ha provato oggi si somma alla fatica emotiva che lei e suo marito state accumulando nel tempo. È comprensibile che lui si senta scoraggiato, così come è legittimo che anche lei cominci a chiedersi se abbia ancora le energie per riprendere tutto da capo. In queste situazioni, la coppia può trovarsi anche a vivere momenti di distanza o incomprensione, perché ciascuno affronta il dolore e la frustrazione a modo proprio. Eppure, proprio in queste fragilità può esserci spazio per una nuova forma di dialogo, più autentica, più profonda, nella quale riconoscere la sofferenza reciproca senza giudizio.
Non esiste una risposta giusta o sbagliata alla domanda se andare avanti o fermarsi. È una decisione personale, da prendere con lucidità e rispetto per sé stessi e per l’altro. Spesso però può essere d’aiuto avere uno spazio di ascolto neutro, come una consulenza psicologica, in cui potersi fermare, raccontarsi, capire meglio che cosa si sta vivendo, quali significati profondi si stanno toccando e come prendersi cura del legame di coppia in tutto questo.
È importante ricordarsi che non siete soli e che anche chiedere aiuto fa parte del prendersi cura di sé. Dare voce alla fatica è già un primo passo verso un maggiore benessere e una maggiore chiarezza.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Cara buon pomeriggio,
grazie per aver condiviso un momento così delicato. È comprensibile che, dopo tanta attesa e impegno, la fatica e la delusione diventino pesanti da sostenere, sia per lei che per suo marito. Quando un desiderio profondo incontra difficoltà impreviste, può generare un senso di impotenza e affaticamento emotivo. In questi momenti è importante dare spazio ai propri vissuti, senza forzature, riconoscendo che anche il dubbio, la stanchezza o la voglia di fermarsi per un po’ hanno diritto di esistere. Concedersi tempo per recuperare equilibrio fisico e mentale può aiutare a vedere con maggiore chiarezza quale direzione prendere, insieme. Se ne sente il bisogno, confrontarsi con un professionista potrebbe offrire un sostegno ulteriore nel prendersi cura di sé e della relazione in questo percorso così complesso e delicato.
I miei personali migliori auguri
un cordiale saluto
dott.ssa Morreale Ilenia
grazie per aver condiviso un momento così delicato. È comprensibile che, dopo tanta attesa e impegno, la fatica e la delusione diventino pesanti da sostenere, sia per lei che per suo marito. Quando un desiderio profondo incontra difficoltà impreviste, può generare un senso di impotenza e affaticamento emotivo. In questi momenti è importante dare spazio ai propri vissuti, senza forzature, riconoscendo che anche il dubbio, la stanchezza o la voglia di fermarsi per un po’ hanno diritto di esistere. Concedersi tempo per recuperare equilibrio fisico e mentale può aiutare a vedere con maggiore chiarezza quale direzione prendere, insieme. Se ne sente il bisogno, confrontarsi con un professionista potrebbe offrire un sostegno ulteriore nel prendersi cura di sé e della relazione in questo percorso così complesso e delicato.
I miei personali migliori auguri
un cordiale saluto
dott.ssa Morreale Ilenia
Cara utente, i percorsi di inseminazione assistitia (o in generale di PMA) possono avere un fortissimo impatto psicologico. Solitamente si sviluppa una grande ansia legata alla possibilità di insuccesso del trattamento, insieme a frustrazione e sofferenze intense dovute alle cure e al peso psicologico che ne deriva. Il corpo subisce cambiamenti importanti, fisici e psicologici, e anche la coppia rischia di subire notevoli tensioni. L'insuccesso dei primi tentivi può generare rabbia e dolore e, in questi casi, l'aiuto di un professionista può risultare importantissimo per sentirsi accompagnati e ascoltati. Potrebbe valutare l'opzione di iniziare un percorso di supporto psicologico per avere uno spazio in cui poter dare voce ai suoi pensieri e ai suoi vissuti e, così, elaborare attese e dolori. Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto
Spesso chi non ha vissuto questa esperienza non comprende a fondo la stanchezza emotiva che può generare: la sensazione di sentirsi osservati, giudicati, o semplicemente non compresi, anche dalle persone più vicine. E' un percorso molto faticoso e profondo, che può mettere davanti a scelte importanti, alla vulnerabilità, alle emozioni. A volte i tempi della vita non coincidono con quelli che avevamo immaginato. Ma questo non toglie valore né profondità al tuo desiderio.
Gentile utente mi dispiace tanto per la situazione descritta. L'aspetto psicologico conta tanto in questo contesto. È importante intraprendere un percorso psicologico.
Resto a disposizione, Dott. Luca Rochdi
Resto a disposizione, Dott. Luca Rochdi
L'inseminazione assistita è un percorso non così facile per la coppia. I vari passi del percorso presuppongono sempre forti coinvolgimenti emotivi e fatiche. Potrebbe essere un'idea, se decidete di continuare farvi aiutare con un intervento di supporto psicologico.
Eventualmente a disposizione. Buona serata!
Eventualmente a disposizione. Buona serata!
Gentile utente, il percorso che state affrontando è lungo e difficile, sia dal punto di vista fisico (per lei) che emotivo (per entrambi). E' fondamentale che vi sosteniate l'un l'altra più che mai in modo che sia un elemento di unione per la coppia e non di divisione.
Prenda in considerazione l'idea di un supporto di coppia con uno psicologo che vi aiuti a livello di comunicazione e condivisione dei vissuti.
Dott. Giacomo Bonetti
Prenda in considerazione l'idea di un supporto di coppia con uno psicologo che vi aiuti a livello di comunicazione e condivisione dei vissuti.
Dott. Giacomo Bonetti
salve, si faccia assistere da uno psicoterapeuta , cosa che dovrebbe aver provveduto il centro per cui è seguita grazie
Buongiorno, intraprendere un percorso di PMA è molto complesso e difficile da un punto di vista emotivo e psicologico, mette a dura prova sia la donna sia la coppia. Credo che sia utile farsi aiutare attraverso un percorso psicologo per poter affrontare al meglio la situazione e per condividere la fatica, i dubbi, le paure, la stanchezza e la frustrazione che potrebbero emergere durante un percorso di PMA.
Avete pensato ad un sostegno psicologico per supportarvi in questo momento così delicato?
Cordialmente
Avete pensato ad un sostegno psicologico per supportarvi in questo momento così delicato?
Cordialmente
Sono percorsi sicuramente non semplici da affrontare, fisicamente e psicologicamente, sia per chi viene sottoposto in prima persona alle procedure che per il partner.
Se ne sente il bisogno, Sono a Sua/Vostra disposizione per aiutarLa ad affrontare il delicato percorso che ha intrapreso.
Se ne sente il bisogno, Sono a Sua/Vostra disposizione per aiutarLa ad affrontare il delicato percorso che ha intrapreso.
Buonasera, le consiglio un percorso di sostegno psicologico di coppia che vi aiuti in questo difficile momento di vita. Cordiali saluti.
Ciao,
immagino quanto sia dura e pesante.
A volte la realizzazione del futuro passa per strane e tortuose vie.
Mi auguro che non intacchiate il vostro rapporto perché ad oggi la realtà "materiale" non corrisponde al vostro desiderio profondo di essere genitori.
Un caro saluto
Lavibnia
immagino quanto sia dura e pesante.
A volte la realizzazione del futuro passa per strane e tortuose vie.
Mi auguro che non intacchiate il vostro rapporto perché ad oggi la realtà "materiale" non corrisponde al vostro desiderio profondo di essere genitori.
Un caro saluto
Lavibnia
Buongiorno! I percorsi di PMA sono sempre emotivamente e fisicamente duri e molto impegnativi, per questo motivo capisco bene ora la vostra sfiducia e stanchezza. Ovviamente ogni coppia ed ogni storia è a sé, ma sappi che non dovete decidere tutto e subito; potete prendervi del tempo per parlarne con calma ed elaborare ciò che state provando, facendovi aiutare se ritenete possa servirvi. Resto a disposizione, dott.ssa Valentina Costanza
Buongiorno. Immagino profondamente la difficoltà e lo sconforto che state provando in questo momento, dopo questo ulteriore tentativo andato male. Affrontare un percorso di procreazione medicalmente assistita è un'esperienza emotivamente e fisicamente molto impegnativa, e sentire la stanchezza e lo scoraggiamento, come sta vivendo suo marito, è una reazione comprensibile.
Anche per lei, dopo aver attraversato la stimolazione ormonale e l'intervento di aspirazione, comprendo quanto possa sentirsi provata, soprattutto se oggi non si è sentita bene. La sua incertezza sul rifare tutto da capo è assolutamente legittima.
È positivo che abbiate fissato un incontro con la dottoressa per discutere gli esami ormonali. Questo vi darà l'opportunità di avere un quadro più chiaro della situazione dal punto di vista medico e di porre tutte le domande che avete.
In momenti come questi, è fondamentale che lei e suo marito possiate parlarvi apertamente dei vostri sentimenti, delle vostre paure e dei vostri desideri riguardo al futuro. Non c'è una decisione "giusta" o "sbagliata", ma quella che sentirete più in linea con il vostro benessere individuale e di coppia.
Anche per lei, dopo aver attraversato la stimolazione ormonale e l'intervento di aspirazione, comprendo quanto possa sentirsi provata, soprattutto se oggi non si è sentita bene. La sua incertezza sul rifare tutto da capo è assolutamente legittima.
È positivo che abbiate fissato un incontro con la dottoressa per discutere gli esami ormonali. Questo vi darà l'opportunità di avere un quadro più chiaro della situazione dal punto di vista medico e di porre tutte le domande che avete.
In momenti come questi, è fondamentale che lei e suo marito possiate parlarvi apertamente dei vostri sentimenti, delle vostre paure e dei vostri desideri riguardo al futuro. Non c'è una decisione "giusta" o "sbagliata", ma quella che sentirete più in linea con il vostro benessere individuale e di coppia.
Buongiorno,
la ringrazio per aver condiviso un momento così delicato e intimo del suo percorso. L’esperienza della procreazione medicalmente assistita può rappresentare un viaggio profondamente impegnativo, non solo dal punto di vista fisico, ma anche emotivo e relazionale. Quello che sta vivendo — la stanchezza, la delusione, il dolore fisico e l’incertezza — è assolutamente comprensibile e merita tutto il rispetto e l’ascolto possibile.
È importante riconoscere che ogni tentativo porta con sé speranze, attese, ma anche la possibilità di confrontarsi con frustrazioni e paure. Quando poi l’esito è negativo, il corpo e la mente restano segnati, e può essere difficile trovare dentro di sé la forza per ripartire. Il fatto che lei oggi si senta stremata e si domandi se riuscirebbe ad affrontare nuovamente tutto il processo è un segnale da accogliere con molta cura e gentilezza verso sé stessa.
Anche la reazione di suo marito — la stanchezza e la voglia di fermarsi — non è da leggere come mancanza di amore o volontà, ma come il riflesso di un carico che spesso viene vissuto in modo diverso nei due partner, ma che colpisce profondamente entrambi.
Il momento che state vivendo richiede spazio per il confronto, per ascoltare non solo la direzione medica da seguire, ma anche il vostro stato emotivo, i vostri bisogni come coppia e come individui. A volte, fermarsi per un momento, rielaborare ciò che si è vissuto e parlare apertamente delle proprie paure e dei propri limiti, può essere ciò che permette di decidere consapevolmente come e se proseguire.
Se sente che la fatica sta diventando troppo grande o che la comunicazione con il partner è difficile, un supporto psicologico individuale o di coppia potrebbe aiutarla ad attraversare questo passaggio con maggiore chiarezza e sostegno.
Si conceda tempo e ascolto. Non è sola, e ogni emozione che prova ha un senso ed è degna di essere accolta con rispetto.
Resto a disposizione per ulteriori dubbi o chiarimenti
Dott.ssa Roberta Aceto
la ringrazio per aver condiviso un momento così delicato e intimo del suo percorso. L’esperienza della procreazione medicalmente assistita può rappresentare un viaggio profondamente impegnativo, non solo dal punto di vista fisico, ma anche emotivo e relazionale. Quello che sta vivendo — la stanchezza, la delusione, il dolore fisico e l’incertezza — è assolutamente comprensibile e merita tutto il rispetto e l’ascolto possibile.
È importante riconoscere che ogni tentativo porta con sé speranze, attese, ma anche la possibilità di confrontarsi con frustrazioni e paure. Quando poi l’esito è negativo, il corpo e la mente restano segnati, e può essere difficile trovare dentro di sé la forza per ripartire. Il fatto che lei oggi si senta stremata e si domandi se riuscirebbe ad affrontare nuovamente tutto il processo è un segnale da accogliere con molta cura e gentilezza verso sé stessa.
Anche la reazione di suo marito — la stanchezza e la voglia di fermarsi — non è da leggere come mancanza di amore o volontà, ma come il riflesso di un carico che spesso viene vissuto in modo diverso nei due partner, ma che colpisce profondamente entrambi.
Il momento che state vivendo richiede spazio per il confronto, per ascoltare non solo la direzione medica da seguire, ma anche il vostro stato emotivo, i vostri bisogni come coppia e come individui. A volte, fermarsi per un momento, rielaborare ciò che si è vissuto e parlare apertamente delle proprie paure e dei propri limiti, può essere ciò che permette di decidere consapevolmente come e se proseguire.
Se sente che la fatica sta diventando troppo grande o che la comunicazione con il partner è difficile, un supporto psicologico individuale o di coppia potrebbe aiutarla ad attraversare questo passaggio con maggiore chiarezza e sostegno.
Si conceda tempo e ascolto. Non è sola, e ogni emozione che prova ha un senso ed è degna di essere accolta con rispetto.
Resto a disposizione per ulteriori dubbi o chiarimenti
Dott.ssa Roberta Aceto
Buongiorno, mi dispiace, capisco la sofferenza e la frustrazione di non vedere ancora realizzati i vostri desideri personali e di coppia, dopo tanti tentativi e difficoltà.
Potrebbe esservi di aiuto offrirvi supporto emotivo e fisico tra voi coniugi e confrontarvi una condivisione chiara ed aperta sui vostri vissuti e sulle decisioni da prendere; mi domando se anche familiari ed amici possono esservi di aiuto con la loro vicinanza durante il vostro percorso. Un aiuto professionale vi potrebbe aiutare ad accompagnarvi in questo momento di fatica e facilitare delle decisioni soddisfacenti per Lei e suo marito.
Buona giornata,
Dott.ssa Marie Jasmine Cazzaniga
Potrebbe esservi di aiuto offrirvi supporto emotivo e fisico tra voi coniugi e confrontarvi una condivisione chiara ed aperta sui vostri vissuti e sulle decisioni da prendere; mi domando se anche familiari ed amici possono esservi di aiuto con la loro vicinanza durante il vostro percorso. Un aiuto professionale vi potrebbe aiutare ad accompagnarvi in questo momento di fatica e facilitare delle decisioni soddisfacenti per Lei e suo marito.
Buona giornata,
Dott.ssa Marie Jasmine Cazzaniga
Buonasera
La sua difficoltà è del tutto comprensibile
Qualsiasi scelta deciderà di prendere è importante che la faccia per il suo bene.
Le consiglio di parlarne con la dottoressa. Forse prima di decidere subito che cosa fare sarebbe fondamentale prendersi del tempo, fermarsi e riflettere su come questo processo fa stare sia lei che suo marito.
D'altro canto se avverte che il tutto sta portando peso e carico alla vostra coppia, potreste anche valutare di avviare un percorso specifico di supporto psicologico e alla fertilità (sia individuale che di coppia). Potrebbe aiutarvi a rielaborare la fatica e a capire che strada sia più opportuno percorrere
La sua difficoltà è del tutto comprensibile
Qualsiasi scelta deciderà di prendere è importante che la faccia per il suo bene.
Le consiglio di parlarne con la dottoressa. Forse prima di decidere subito che cosa fare sarebbe fondamentale prendersi del tempo, fermarsi e riflettere su come questo processo fa stare sia lei che suo marito.
D'altro canto se avverte che il tutto sta portando peso e carico alla vostra coppia, potreste anche valutare di avviare un percorso specifico di supporto psicologico e alla fertilità (sia individuale che di coppia). Potrebbe aiutarvi a rielaborare la fatica e a capire che strada sia più opportuno percorrere
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